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CORSA ALL’EUROPA – Lazio, domenica devi approfittarne. Ecco perchè…

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Il prossimo turno del campionato di Serie A, potrebbe dire molto sulla corsa all’Europa League. Tanti scontri diretti e, facendo corna, il turno dovrebbe essere favorevole alla Lazio. Scopriamo il perchè

LAZIO – UDINESE

Nel prossimo week end si disputerà la 26esima giornata di campionato. Un turno che potrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere favorevole alla compagine di mister Simone Inzaghi. I biancocelesti riceveranno all’Olimpico l’Udinese di Del Neri. I fiulani vengono dalla sconfitta casalinga casalinga contro il Sassuolo. Inoltre saranno orfani di De Paul. La Lazio dovrà ottenere il bottino pieno, nonostante la pesante assenza di Biglia. Tre punti potrebebro portare permettere di scavalcare Inter e Atalanta e tenere a debita distanza il Milan. Perchè? Ecco il motivo…

PARTITE DURE PER LE CONCORRENTI

Sabato alle ore 18.00, allo Stadio San Paolo, il Napoli riceverà l’Atalanta, sorpresa di questa stagione. Gli orobici, a +1 sulla Lazio, affronteranno una trasferta insidiosissima e quasi proibitiva. I partenopei sono in un ottimo stato di forma e Gasperini e Co. potrebbero perdere punti pesanti a Napoli. Domenica pomeriggio il Milan, a -3 dai biancocelesti, farà visita al Sassuolo. Campo da sempre ostico per i rossoneri, che hanno quasi sempre raccolto sconfitte. Infine, Nel posticipo serale di domenica, l’Inter, a +1, riceverà la Roma. Contro i giallorossi, la compagine di Pioli potrebbe trovare difficoltà a conquistare i tre punti. Il pareggio sarebbe l’ideale. Cara Lazio, tu intanto vinci, poi faremo i conti a fine serata.

FIGC, il 6 marzo sarà Tavecchio vs. Abodi: depositati candidature e programmi

Il presidente federale Carlo Tavecchio e l’attuale numero uno della Lega B Andrea Abodi hanno depositato la propria candidatura alla presidenza della FIGC e i rispettivi programmi entro il termine stabilito dal regolamento, ovvero 15 giorni prima dell’Assemblea Elettiva convocata per lunedì 6 marzo presso l’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino (alle ore 11.30 in seconda convocazione).
Le candidature di Carlo Tavecchio e Andrea Abodi sono state sottoscritte rispettivamente dalla Lega Nazionale Dilettanti (LND) e dalla Lega Pro.

Per consultare il programma di Carlo Tavecchio clicca qui
Per consultare il programma di Andrea Abodi clicca qui
Info media: per fare richiesta di accredito per l’Assemblea Elettiva clicca qui

STORIE DI CALCIO – Quando per amor di una squadra, si rifiuta un posto di lavoro

Nel mondo del calcio, sempre più legato ai soldi, c’è chi ancora, fortunatamente, porta avanti i suoi ideali rifiutando il Dio denaro. C’è chi ancora è capace di dire No ad un incarico di lavoro per amor della propria squadra del cuore

GENOA? NON POSSO, TIFO SAMPDORIA

Il Genoa, dopo il disastroso 5-0 subito dal Pescara, ha deciso di esonerare il tecnico Juric. Al suo posto, il presidente Preziosi ha chiamato Andrea Mandorlini. L’ex tecnico dell’ Hellas Verona torna così in panchina in Serie A. Ha firmato un contratto fino al 2018. Mandorlini, nel stilare il suo staff, ha fatto il nome del suo ex vice Enrico Nicolini. Quest’ultimo però ha declinato la proposta di lavoro. Motivo? E’ tifoso della Sampdoria. Queste le sue parole: “Mio padre mi ha insegnato il rispetto per la gente e l’amore per la Samp. Se fossi andato al Genoa, avrei tradito i tifosi blucerchiati e mancato di rispetto al popolo rossoblu. La coerenza con le proprie idee non ha prezzo“.

UNA SCELTA CHE FA ONORE

Enrico Nicolini ha mandato al mondo del calcio un messaggio importante. I soldi non sono tutto, esiste anche il rispetto dei propri ideali e della famiglia. In un mondo, quello del calcio, dove per valanghe di soldi si scelgi di andare a giocare in Cina, c’è chi ancora decide il suo futuro con il cuore. Sicuramente se il mondo del pallone fosse popolato da più gente con questi ideali, sarebbe sicuramente migliore. Nel frattempo, la scelta di Nicolini è da applausi a scena aperta.

RAZZISMO – I tifosi gli gridano “buu”, il calciatore risponde con il dito medio

“No to racism”. Nonostante la campagna dell’Uefa contro il razzismo, nel mondo del calcio si assistono ancora episodi gravi contro calciatori di colore. L’ultimo, nel week end, in Serbia

EVERTON LUIZ IN LACRIME DOPO GLI ULULATI

Il campionato della Serbia si macchia di un grave episodio. Durante il derby tra Partizan e Rad, due squadre di Belgrado, è stato preso di mira il calciatore di colore, Everton Luiz. Il centrocampista del Partizan è stato il bersaglio degli ululati da parte dei tifosi del Rad. Il calciatore, scioccato, ha abbandonato il terreno di gioco in lacrime. Queste le sue parole: “Amo la Serbia e la sua gente, per questo ho pianto. Ma per favore, dite no al razzismo“.

IL DITO MEDIO DI EVERTON E LA RISSA

La risposta di Everton Luiz è stata istintiva: dito medio contro i supporters rivali. A questo gesto si è scatenata una rissa in campo tra i calciatori. Il giocatore ha poi aggiunto altre dichiarazioni: “Ho subito cori razzisti per tutti e 90 i minuti e mi ha sconvolto anche l’atteggiamento dei calciatori avversari, che hanno assecondato i propri tifosi. Mi hanno attaccato tutti quanti. Voglio dimenticare quanto accaduto il prima possibile. Amo la Serbia e la sua gente, per questo ho pianto“. Nel frattempo è stata avviata un’indagine da parte della federcalcio serba, per chiarire l’episodio.

Massimo Barchiesi: “La Lazio deve sfruttare il calendario. Su Biglia penso che…”

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Massimo Barchiesi, commentatore rai, analizza il campionato e le prestazioni della Lazio. Battuta finale su Keita e Biglia, i cui destini sembrano opposti.

L’OPINIONE DI BARCHIESI

Intervenuto ai microfoni di RadioIncontroOlympia, Barchiesi commenta la prestazione della Lazio ad Empoli. Queste le sue dichiarazioni: “La Lazio contro l’Empoli mi è piaciuta molto. Peccato per le troppe occasioni sprecate così come contro il Milan e il Chievo. In questo momento la Lazio deve approfittare del calendario favorevole a partire dalla prossima partita. L’Atalanta se la vedrà con il Napoli mentre l’Inter in casa con la Roma. La Lazio ha una partita abbordabile da vincere per recuperare punti”.

CAPITOLO KEITA E BIGLIA

Queste le parole del commentatore Rai sui due giocatori della Lazio: “Keita sta facendo bene. La Lazio deve sfruttarlo al massimo ora perchè penso che a giugno andrà via sicuramente. Su Biglia dico che il rinnovo è vicino ed ha fatto un’ottima prestazione ad Empoli. Se questo giocatore sta al 100% penso che in quel ruolo in Italia non ce ne sia per nessuno. Sabato ha recuperato tanti palloni e in più è stato decisivo nell’impostazione di gioco”.

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Udinese: il record negativo in campionato che fa discutere

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Si parla tanto di vivai che non operano più come un tempo. Troppi i giocatori stranieri in Serie A che bloccano gli italiani. La qualità del nostro campionato ne risente eccome. L’Udinese non fa eccezione.

UDINESE: SOLO STRANIERI AL GOL

L’Udinese è una di quelle squadre che conferma la regola. Da sempre la politica del suo presidente è quella di valorizzare giocatori stranieri e metterli sul mercato. Nella sua rosa infatti ha tutti giocatori stranieri ad eccezione di Scuffet, secondo portiere e Perisan ,terzo portiere, oltre al difensore Angella che ha giocato soltanto due partite in questa stagione. La squadra friulana detiene un record: l’ultimo gol italiano della squadra risale al 15 maggio 2016, con il rigore dell’addio messo a segno da Totò Di Natale. A quanto pare questo record non riguarda solo l’Italia. L’Udinese in gol solo con giocatori stranieri è il caso unico anche in Europa (Bundesliga, Liga, Ligue 1, Premier League). C’è però qualcuno che ha fatto anche meglio. Si tratta dell’Inter: da dicembre 2014 (rete di Ranocchia al Chievo) fino a febbraio 2016 (rete di D’Ambrosio alla Sampdoria) tutte reti di calciatori stranieri. Ben 49 partite senza un gol italiano.

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UFFICIALE- Via libera della Questura sulle barriere

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Durante una riunione tecnica in Questura è stato deciso di procedere all’abbassamento delle barriere.

LE MISURE DELLA QUESTURA

Durante una riunione tecnica in Questura è stato deciso di procedere all’abbassamento delle barriere. Si partirà dalla Curva Sud (chiusa agli spettatori per LazioUdinese) subito dopo l’incontro Roma-Villarreal del 23 febbraio, così da poter completare i lavori in vista del derby Lazio-Roma di Coppa Italia previsto per il 1° marzo. Ci sarà anche una rimodulazione del servizio degli stewards. Infatti la curva rimarrà suddivisa in due settori e, pertanto, sarà necessario evitare scavalcamenti. Sarà infine implementato il numero delle telecamere dedicate in via esclusiva alla zona centrale delle curve. Resta invariato il sistema di afflusso con le bolle di prefiltraggio e le due vie di accesso ai lati delle curve. Alla riunione hanno preso parte oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, il CONI e le due squadre capitoline.

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Fabio Quagliarella e quella luce alla fine del tunnel

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Fabio Quagliarella può finalmente mettere la parola fine ad una annosa vicenda. Il calciatore della Samp si sfoga dopo 5 anni di attesa.

QUAGLIARELLA: LE LACRIME E IL SOLLIEVO

Facciamo un passo indietro. Fabio Quagliarella, ai tempi del Napoli, è stato protagonista di una tristissima vicenda. Il calciatore fu ricattato da un poliziotto della postale di Napoli. L’agente chiedeva delle maglie e degli autografi altrimenti avrebbe messo in giro notizie diffamatorie nei confronti del giocatore. Infatti così avvenne: l’attaccante napoletano fu costretto a lasciare Napoli perchè arrivavano continuamente delle lettere a De Laurentiis su possibili implicazioni del giocatore con la camorra. Finalmente è arrivata la svolta: il Tribunale monocratico di Torre Annnunziata ha condannato il poliziotto in primo grado a quattro anni e otto mesi di reclusione. Ma non basta: risarcimento danni e interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Quagliarella, alla fine del match contro il Cagliari, si è detto sollevato. Queste le sue dichiarazioni: “Dopo tanti anni finalmente è finita e ringrazio la giustizia, condannare un poliziotto significa che avevo ragione. È stata una brutta storia che io e la mia famiglia abbiamo vissuto male. Abbiamo sofferto molto”. Finalmente giustizia è stata fatta.

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Calenda, procuratore Keita: “La collaborazione continua…”

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Calenda sul suo sito ufficiale conferma che la procura di Keita è ancora nelle sue mani. Il procuratore allontana le voci di un Jorge Mendes vicino al calciatore.

LE DICHIARAZIONI DI CALENDA

In una nota ufficiale, il procuratore Calenda conferma che la collaborazione con Keita continua. Fugati i dubbi su un possibile interesse del potente agente Mendes sul calciatore. Una risposta anche al ds Igli Tare che aveva messo in dubbio l’identità del vero procuratore di Keita.

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Nesta jr a segno contro la sua ex Roma: qualcuno lo rivorrebbe a Trigoria…

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Il nipote di Alessandro Nesta ha un passato nelle giovanili della Roma. Dopo l’addio Nesta jr si rilancia nella Ternana e segna proprio ai giallorossi.

LA TRAFILA DI NESTA JR

Lo scopritore del ragazzo fu Volfango Patarca, che aveva scoperto tra gli altri lo zio, Di Vaio e Di Canio. Lo stesso Patarca accusò Lotito di essersi lasciato scappare un talento di assoluto valore. Arrivato alla Roma dalla Pro Calcio Sabina, Nesta jr fa fatica ad inserirsi in un gruppo consolidato. Roberto Muzzi, allenatore dei Giovanissimi Nazionali, lo utilizza sporadicamente, prima del prestito alla Juniores della Valle del Tevere e il definitivo addio. Il ragazzo si riscatta a Terni e segna anche un gol contro i suoi ex compagni. Una prestazione tanto positiva da portare Bruno Conti, dirigente del settore giovanile romanista, a chiamare il padre Fernando per complimentarsi. Probabilmente l’obiettivo è quello di riportarlo tra le fila giallorosse. Obiettivo di difficile realizzazione viste le parole della procuratrice, l’avv. Francesca Alfieri: “La Roma? A Trigoria non lo riporto più”. Capitolo chiuso già in partenza.

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Presidente Lega Serie A: niente di fatto e tutto rinviato al mese prossimo

Niente di fatto per l’elezione del nuovo presidente della Lega di Serie A. L’assemblea svoltasi oggi è durata poco più di un’ora e le società non sono neanche andate al voto. La prossima riunione è in programma il 2 Marzo.

I presidenti delle 20 formazioni del massimo campionato non sono riusciti a trovare una posizione comune sul sostituto di Maurizio Beretta. Restano lontane le posizioni tra i 13 club medio-piccoli e le grandi, che cercheranno una soluzione nei prossimi giorni. L’assemblea resta aperta in attesa che i presidenti si riincontrino il 2 marzo. A quanto riportato da Repubblica.it, oggi non si è svolto neanche uno scrutinio. I presidenti hanno preferito procrastinare anche le decisioni riguardanti il vice presidente di Lega, l’elezione del Consiglio di Lega e i due rappresentanti della Lega Calcio al Consiglio Federale.

Nel bene o nel male Balde Diao Keita: prendere o lasciare

Determinante ma inafferrabile. Balde Diao Keita, 21 anni e faccia da schiaffi è così: prendere o lasciare. Oramai tutti lo conoscono e lo amano nonostante i suoi difetti. Forse sono proprio quelli che ti fanno innamorare di lui. Vorresti redarguirlo ma poi lo abbracci per l’ennesimo gol che ha svoltato la partita della Lazio. Quelle lettere scritte con rabbia trasudavano amore per quel numero 14 tutto dribbling ed eccessi. I tifosi non ne farebbero mai a meno. Così come Inzaghi, che però deve fare i salti mortali per gestirlo.

SETTE RETI E TUTTE DETERMINANTI

La Curva Nord ultimamente gli aveva intimato: “Giù la cresta o te la tagliamo”. Lui ha risposto al Castellani di Empoli regalando ai suoi tre punti. Questa è la sua stagione più prolifica. Settima rete in campionato. E non vuole fermarsi. Come riportato sul Messaggero la prima marcatura è arrivata proprio con l’Empoli all’andata. Sette reti, tutte importanti e tutte di destro. All’Olimpico con i toscani è suo il primo gol biancoceleste. A Udine raddoppia dopo il vantaggio di Immobile. Sua la prima marcatura nel poker rifilato al Cagliari. Determinante, con l’aiuto di Reina, nel pari contro il Napoli. Unico risultato positivo contro una big in campionato. Contro la Fiorentina firma di nuovo il primo gol. Importante anche la rete del 4-2 al Pescara che chiude la partita. E infine la rete che ha piegato l’Empoli. Un gol da jackpot: tre punti, vittoria ritrovata e tabù Castellani sfatato. Un successo che consente di continuare a sognare l’Europa. Atalanta e Inter restano a un punto.

I NUMERI DI KEITA

Keita è un giocatore di quelli che tutti vorrebbero avere ma nessuno vorrebbe gestire. Non è mai facile capire se inserirlo dal primo minuto oppure no. Non è continuo e forse non regge i 90 minuti. Spesso risulta fondamentale entrando in corso quando le squadre si allungano e lui può sfruttare la sua velocità. Genio e sregolatezza, spesso irritante e a volte devastante. Inzaghi, però, non sa rinunciarci: 19 gare su 25, 16 volte titolare e 3 entrando in corsa.

LE PAROLE DI INZAGHI

«Ha saltato 7 o 8 partite e già sta a 7 gol. Secondo me avrebbe potuto essere già in doppia cifra. E’ un ragazzo che ha ancora margini di miglioramento. Fa benissimo dall’inizio, così come quando entra a gara in corso», racconta il tecnico. Si chiude un occhio anche sulle sue passioni notturne: musica e cocktail. L’estate scorsa Inzaghi si è sentito tradito ma non lo ha abbandonato perché conosce il valore di Keita. Lo ha reinserito in squadra ricucendo il rapporto con i compagni. Ha responsabilizzato tutti chiedendo aiuto per la sua gestione. Biglia ha risposto rimproverandolo in panchina per il suo atteggiamento in campo. Meno facile convincere Lotito e Tare che vorrebbero vedere Keita il più lontano possibile da Formello.

SUL CONTRATTO

«Rinnovo? Viviamo il presente, darò tutto per questa maglia», ha detto Keita dopo la gara con l’Empoli. Un grosso punto interrogativo sul futuro. L’anno prossimo sarà difficile vederlo ancora in biancoceleste. Inzaghi ci sta provando in tutti i modi, mentre Tare litiga con Calenda. «Adesso è della Lazio, non so chi è o chi sarà il suo procuratore», attacca il ds. «Un direttore sportivo dovrebbe conoscere la situazione dei suoi calciatori. È il suo lavoro», la risposta dell’agente.

Stadio della Roma – E’ polemica per il ‘no’: il sottile filo che lega la Soprintendente alla Lazio

Buttandola sul tifo c’è un filo unico che unisce la soprintendente Margherita Eichberg, la sua volontà di apporre il vincolo «Stadio Flaminio» sui resti dell’ippodromo di Tor di Valle, il giro di architetti-urbanisti del «no» ad ogni costo e Italia Nostra. E, secondo i tifosi giallorossi, anche la Lazio. La signora Eichberg ha dichiarato di non interessarsi al calcio e di non essere tifosa. Al contrario del fratello Federico, vicepresidente vicario della Società Sportiva Lazio. Una storia che per i tifosi giallorossi rende la Soprintendente «sospetta».

LE PAROLE DI FEDERICO EICHBERG

Contattato da Il Tempo il vicepresidente biancoceleste ha dichiarato: «Mi auguro che sia Roma che Lazio possano avere entrambe uno stadio di proprietà nel rispetto delle regole. Margherita? Quando siamo insieme siamo una famiglia. Lei non segue il calcio e non parliamo dei nostri lavori».

LA SOPRINTENDENTE E ITALIA NOSTRA

Poi c’è un filo che lega la soprintendente con l’associazione ambientalista Italia Nostra. A cui appartiene Emanuele Montini. Convinto anti-stadio, noto per essere stato tra i papabili a sostituire l’assessore Berdini. Sul blog di Giorgio Muratore, architetto, professore di Storia dell’Architettura contemporanea a La Sapienza, c’è un file pubblicato il 31 gennaio. Si tratta della richiesta di Italia Nostra alla Eichberg di apporre il vincolo architettonico sulle tribune di Tor di Valle. Nella lettera ci sono dei passaggi suggestivi: «Italia Nostra Roma chiede di apporre con somma urgenza il vincolo monumentale. Nella certezza che Lei abbia ben chiaro il valore e l’assoluta necessità di tutelare il bene». Sul blog di ltalia Nostra Roma l’Associazione ribadisce la necessità di apporre il vincolo. Inoltre ne rivendica la richiesta: «Italia Nostra Roma ha chiesto l’apposizione di vincolo con somma urgenza».

LA LETTERA

Dalla conversazione con la Soprintendente emerge che la lettera è datata 23 gennaio. Proprio il giorno in cui i Comitati tecnici decidono di far partire l’iter per apporre il vincolo. Nella lettera si legge: «L’oggettiva importanza dell’opera è documenta da una serie di elementi che si vanno di seguito ad elencare» fra i quali «è riportata in tutte le guide di Roma moderna».

LE AFFERMAZIONI SENZA RISCONTRO

Inoltre la soprintendente Eichberg sarebbe persona assai vicina a Italia Nostra. Nel 2015 quando si trovava per conto del Mibact in Calabria pubblicò un testo: «Il paesaggio come Museo diffuso». Testo pubblicato proprio per conto di Italia Nostra. La Soprintendente ha spiegato: «Si trattava di un corso per insegnanti al quale avevo preso parte con una riflessione sul museo diffuso». E’ quanto meno curioso questo intreccio fra un noto docente di architettura, Italia Nostra e la Soprintendente, che afferma: «E’ dal 2014 che diamo pareri di forte criticità cui non è seguita alcuna revisione progettuale». Le affermazioni della Eichberg non trovano però conferma nei documenti ufficiali. Ma, anche così fosse, un conto è apporre un vincolo un altro un parere di criticità.

UFFICIALE – Genoa: Juric sollevato dall’incarico. Ecco il sostituto

Dopo la sconfitta col Pescara il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha sollevato dall’incarico il tecnico Ivan Juric.

Come ufficializzato dal sito della società ligure il Genoa ha deciso di affidare la panchina ad Andrea Mandorlini. L’ex allenatore del Verona si è legato al club ligure per 18 mesi. Dopo un buon avvio di stagione il grifone di Juric nelle ultime 15 giornate ha ottenuto solamente 10 punti. Il nuovo tecnico è stato chiamato prorio per risollevare le sorti della squadra genovese.

Pinelli (Premium) rivela: “C’è un motivo del perché Keita cambia agente…”

Ieri l’agente Calenda ha ironizzato sulle dichiarazioni di Tare inerenti Keita. Ma perché l’agente ha reagito così? Il giornalista di premium Sport Pietro Pinelli ha spiegato il motivo di questa reazione piccata.

Pinelli a radiosei: “A breve Keita cambierà procuratore. Non sarà più Calenda mà Jorge Mendes. Colui che ha portato Wallace alla Lazio, nonché agente di stelle come Cristiano Ronaldo e Mourinho. La Lazio gli ha dato mandato di trovare una squadra per Keita. Si cautela nel caso il giocatore non dovesse rinnovare”. Il senegalese croce e delizia: “Un mio cugino che lavorava per la Lazio, qualche anno fu mandato da Tare a Barcellona per visionare un giovanissimo Keita. Ne rimase strabiliato ma nel rapporto scrisse ‘grandi doti tecniche ma da valutare caratterialmente’. L’offerta che la Lazio gli sta facendo con clausola rescissoria è buona. Poi chiaro che se il procuratore vuole un ingaggio da 3,5 mln a stagione è una richiesta insensata”.

Ma a quanto ammonta la clausola rescissoria? Pinelli racconta: “Mi è rimasta impressa in mente una scena di questa estate. Keita era appena arrivato ad Auronzo e correva da solo nei boschi. Lui passò correndo proprio mentre stavo facendo un collegamento in cui dicevo che Lotito voleva mettere una clausola rescissoria di 30 mln nel rinnovo e lui mi fece un gesto come per dire “è troppo”. Il giocatore vorrebbe che la clausola non fosse più alta di 20 mln”.

Krunic svela il retroscena: “La Lazio? Quando ero piccolo….”

Rade Krunic svela un retroscena riguardante il suo rapporto con la Lazio.

A TUTTO KRUNIC

Sabato sera la Lazio ha espugnato lo stadio Castellani, battendo l’Empoli per 1-2. I padroni di casa però sono passati in vantaggio con un missile terra area di Rade Krunic. Il centrocampista bosniaco ha rilasciato un’intervista a riguardo su Blic Sport: “Abbiamo giocato una buona partita contro la Lazio e avremmo meritato almeno un punto, ma due errori ci hanno costretto alla sconfitta. Sono felice per il gol, che significa molto per me a livello psicologico, ma che avrei scambiato con una nostra vittoria. Arrivando in Serie A ho realizzato il mio sogno d’infanzia di giocare contro squadre come Juventus, Inter, Roma, Napoli

IL RETROSCENA

Il centrocampista ha poi svelato: “Da bambino mi ricordo che guardavo Mihajlovic e Stankovic giocare per la Lazio. Ora riuscire a segnare contro questo club è una grande gioia. Sabato in campo c’era un’atmosfera di casa per i giocatori slavi. In panchina l’Empoli aveva Cosic, mentre in biancoceleste giocano Lulic, Milinkovic-Savic, Basta, Djordjevic e Vargic

JUAN JESUS INFIAMMA IL DERBY >>> LEGGI QUI

Juan Jesus provoca gli attaccanti della Lazio, il derby si infuoca…

Già si respira aria di derby. E il clima è già teso all’inverosimile. Ad aggiungere benzina sul fuoco ci ha pensato Juan Jesus.

DERBY INFUOCATO

Già quando c’è un solo derby il clima è teso e rovente. Immaginatevi come può essere il clima con tre derby programmati, tra campionato e Coppa Italia. Ad aggiungere benzina sul fuoco ci ha pensato il difensore brasiliano della Roma, Juan Jesus. Ecco le parole dell’ex giocatore dell’Inter: “È difficile marcare gli attaccanti in Italia, ci sono Callejon, Candreva, Higuain, Belotti, tutti fortissimi. Poi mi alleno con il più forte di tutti, Edin Dzeko, anche se è grosso è molto mobile. Io cerco di studiarli tutti nei video prima delle partite. Poi ci sono anche giocatori meno forti che però ti possono sorprendere, come Immobile, F.Anderson e Keita che hanno tanta qualità”.

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Lazio bomber vero d’area, ma una volta usciti fuori…

La Lazio è letale all’interno dell’area di rigore, però non appena si superano i 16 metri davanti la porta i biancocelesti si appannano completamente.

LA DURA LEGGE DEL GOL

La Lazio è una squadra che crea tantissime occasioni da rete, ma che spreca altrettanto. Sono ben 381 i tiri totali realizzati dalla squadra di Inzaghi, utopistico pensare che ogni tiro si insacchi in rete, però se sono solo 44 (ovvero l’11% ) le reti realizzate c’è qualcosina che non va. Uno di questi problemi può essere la scarsa vena realizzativa da fuori area da parte della Lazio. Tornando all’ultima giornata di campionato abbiamo notato come la Lazio abbia serie difficoltà nel concludere da fuori. D’altro canto agli avversari basta un tiro da fuori per segnare, basti vedere la bomba di Krunic.

NUMERI ALLA MANO

Anche i numeri avvalorano questa tesi. Infatti dei 381 tiri totali, 244 (64%) sono avvenuti all’interno dell’area, mentre da fuori area sono solo 137, solo il 36%. A peggiorare la situazione sono il numero di gol fuoriusciti da questi tiri. Delle 44 reti totali solamente una è arrivata da un tiro da fuori. Era il 20 novembre 2016, Stadio Olimpico, era in scena il match tra Lazio e Genoa. Calcio di punizione per i capitolini, la difesa ligure respinge, Felipe Anderson non ci pensa due volte e fa partire un destro da fuori area che si insacca alle spalle di Perin. Insomma, la Lazio sembra voler entrare in porta con tutta la palla. Chissà se migliorare la mira dall100a distanza possa essere la svolta.

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VIDEO – Roberto Baggio ringrazia gli ultras per Amatrice e doppia Holly e Benji

Ieri Roberto Baggio ha compiuto 50 anni e ha deciso di festeggiare ad Amatrice. Un gesto nobile che ha raccolto consensi da parte di tutta Italia.

Baggio, raggiunto dalle Iene ha ringraziato tutti quanti per gli auguri, con particolare menzione agli ultras per aver sostenuto Amatrice. Poi ha doppiato se stesso in una puntata di Holly e Benji. Un video epico tutto da gustare. Questo e altri video li potete trovare sulla nostra pagina fb Laziochannel.it.

Liverani: “Lazio di qualità e carattere. Pescara? C’era qualcosa sotto…”

Fabio Liverani commenta così il ritorno di Zeman a Pescara, squadra che lo aveva contattato in settimana per poi infine scegliere il boemo. Un commento anche alla prestazione della Lazio a Empoli.

Queste le parole di Liverani a Radio Incontro Olympia: “Sicuramente il cambio di allenatore dà sempre una scossa. C’era qualcosa sotto, probabilmente, a livello di inconscio. Non voglio pensare a cose volontarie perché sarebbe una sconfitta in Serie A. In due giorni non si fanno i miracoli. Vedremo se penseranno alla fattibilità di un miracolo sportivo”. Il Genoa: “Non vengono da un buon periodo e solo all’interno possono sapere come stanno le cose. Se la società ha cambiato allenatore pur non avendo stimoli e obiettivi per il campionato…”

Poi sulla Lazio: “Le partite alla fine sono tutte difficili e se non le sblocchi fai fatica. Sono stati bravissimi una volta andati sotto a capovolgerla. Ha aiutato trovare subito il pareggio ma ha mostrato qualità e carattere. Il risultato è meritato”.

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