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Resp. Sèleco: “Vi spiego i dettagli dell’accordo con la Lazio”

Sulla maglia della Lazio è tornato ad apparire un logo storico, figlio degli anni ’80 e di una squadra più che romantica. Lazio e Sèleco sono tornate insieme, per la gioia dei nostalgici e dell’azienda di televisori.

Il responsabile commerciale di Sèleco, Enrico Ligabue, ha parlato sulle frequenze di Radiosei del ritorno di questa partnership: “La trattativa con la Lazio è stata semplice. C’era la voglia di ripartire da dove si era finiti 30 anni fa. Quando abbiamo acquisito la Seleco nel 2006 già eravamo sicuri di voler stare con la Lazio. Abbiamo un accordo per quest’anno e un’opzione per i successivi due anni. Da parte nostra, visto l’impegno economico elevato, c’è volontà di capire il ritorno economico che avremo”.

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AURONZO DAY 12 – Seduta di scarico post-amichevole. Inzaghi e Lucas Leiva a colloquio

Dodicesimo giorno di ritiro tra le Tre Cime di Lavaredo per la Lazio di Inzaghi. I biancocelesti si sono ritrovati stamane alle ore 10 al campo Zandegiacomo di Auronzo dopo la vittoriosa terza amichevole contro la Triestina.

LA SEDUTA

AURONZO – La squadra si è ritrovata sul campo adiacente al centrale ed ha eseguito un iniziale lavoro di scarico sui tappetini. Dopo aver svolto esercizi di natura aerobica tra ostacoli, il gruppo si è spostato sul terreno principale dello Zandegiacomo per effettuare alcune ripetute di corsa su varie distanze. I portieri al lavoro con mister Grigioni si sono impegnati in un lavoro specifico sulle palle alte. Il giovane Alessandro Rossi, nel finale, si è dedicato ad un lavoro sulle conclusioni dall’interno dell’area di rigore. Poco prima delle 11 il gruppo è rientrato per proseguire il lavoro in palestra, ad eccezione di Palombi e Parolo, che hanno continuato il lavoro atletico sul campo accompagnati dal preparatore Fonte. Da segnalare un fitto colloquio tra Inzaghi e Lucas Leiva.

La ripresa degli allenamenti è fissata per domani mattina.

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Regalia: “Chi resta deve farlo con voglia. Keita? Vi dico che…”

Carlo Regalia, decano dei direttori sportivi, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air.

Che valore hanno e avevano giocatori come Biglia e Keita nella Lazio e quali sostituti bisogna reperire per loro?

I giocatori devono restare col piacere di vestire la maglia – spiega Regalia. Costringerli a restare fornisce alibi per prestazioni mediocri. Davanti a queste situazioni non bisogna aver paura, tutti sono sostituibili e bisogna operare sul mercato. La Lazio l’anno scorso sembrava dovesse andare allo sbaraglio e invece ha fatto il più bel campionato degli ultimi anni, valorizzando i giocatori e tanti giovani“.


Colpa della società o sono i calciatori che tirano troppo la corda in queste situazioni?

Questa è una situazione che affonda le radici nel passato, quando le società non si sono tutelate e hanno concesso completa libertà d’azione ai calciatori. In queste condizioni diventa difficile fare un contratto o stabilire il reale valore di un calciatore“.

Una società come la Lazio come si può tutelare in casi come quello di Keita?

Nessuna società si può tutelare in nessun modo, è stato un sistema che ha sviluppato una totale debolezza delle società e tutto è andato a vantaggio dei calciatori. Keita l’ho sempre visto come un calciatore che non è pienamente consapevole delle sue qualità. Deve essere però riconoscente, a partire da Inzaghi che l’ha messo in condizione di fare sedici gol in Serie A, fino alla società che l’ha cresciuto. E’ una realtà che purtroppo nessuno può cambiare e che ha visto il trionfo del sindacato calciatori sulla società“.

E’ una situazione che si protrae da diverso tempo… 

Io ricordo che andammo a vedere la partita di Coppa del Saragozza contro la Roma per osservare Ruben Sosa. Incontrai poi in Uruguay Schiaffino e gli chiesi informazioni su Sosa e me lo consigliò caldamente. Lo portammo alla Lazio, e ricordo le trattative con Paco Casal al momento di rinnovare il contratto. Non ci fu niente da fare ed è andato all’Inter a parametro zero, nonostante l’avessimo lanciato noi nel grande calcio. Da allora si era capito che direzione avesse preso il calcio“.


Della rosa della Lazio che idea si è fatto?

Mi auguro che l’allenatore confermi quanto fatto vedere lo scorso anno. Nel settore giovanile se uno fa il suo lavoro come si deve i giocatori crescono e dunque trovando Inzaghi alcuni giocatori hanno trovato il mister ideale per diventare professionisti a trecentosessanta gradi. Non sono andati via giocatori imprescindibili. Non bisogna innamorarsi dei giocatori, chi vuole rimanere rimane, poi la Lazio ha un allenatore in grado di far rendere al meglio la rosa a disposizione. Il problema sono i procuratori che pure fanno il loro lavoro, ma non hanno altro obiettivo che far guadagnare di più i loro assistiti“.

Sulle individualità

La Lazio ha giocatori che possono fare la differenza dappertutto: Immobile è il centravanti della Nazionale, De Vrij è un difensore di livello europeo. Strakosha deve confermarsi ma ritengo sia un portiere di grande avvenire“.

Inserendo nella Lazio alcuni elementi più esperti arriverà il salto di qualità?

I nuovi innesti sono importanti, ma bisognerà lavorare sulla testa di chi rimane. L’anno scorso la squadra ha lavorato ad altissimi livelli anche dal punto di vista della concentrazione, che deve restare tale anche nel momento in cui bisogna confermarsi. Perdere la convinzione della scorsa stagione farebbe ricadere in basso la squadra, Inzaghi deve essere bravo a fare capire alla squadra che deve mettere da parte quanto fatto l’anno precedente e rimboccarsi le maniche, ripartendo da zero“.

Il Milan tornerà ai vertici dopo questo mercato secondo Regalia?

E’ tutto da dimostrare, sicuramente la campagna acquisti è stata molto dispendiosa, non dimentichiamo però che davanti ci sono squadre attrezzatissime, la Juventus ma anche il Napoli hanno un vantaggio tecnico non indifferente sui rossoneri“.

INTANTO AD AURONZO KEITA A COLLOQUIO CON IMMOBILE E LULIC>>>LEGGI QUI

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Hoedt: “Punto ad essere titolare! Con de Vrij ci troviamo alla perfezione”

Al termine della seduta mattutina, il centrale olandese Wesley Hoedt è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Il difensore ha parlato di questo inizio di stagione, la sua terza con la maglia biancoceleste.

IL RITIRO

“Stavo facendo palestra e sono andato subito al fiume per recuperare – racconta Hoedt. Mi ero dimenticato che avevo in programma un’intervista. Il ritiro sta andando molto bene, abbiamo svolto già 12 giorni di duro lavoro. Se continueremo ad applicarci in questo modo negli ultimi tre giorni, chiuderemo il ritiro al meglio. La Supercoppa è ancora lontana, il primo pensiero è riprendere la forma ed il ritmo: lo stiamo facendo al meglio. Arriverà il momento di pensare alla Juventus e, di conseguenza, lo faremo”.

OBIETTIVI DELLA PROSSIMA STAGIONE

“Voglio giocare, è la cosa più importante. Ho totalizzato 62 gare con la maglia della Lazio, sono tante, ma voglio essere il titolare nella retroguardia biancoceleste. Questo è il mio unico obiettivo. Io e de Vrij ci troviamo bene insieme ed inoltre giochiamo bene. Abbiamo disputato tante partite in tandem, anche in Olanda con la nostra Nazionale. Speriamo di dar seguito questo rapporto anche in maglia biancoceleste”.

LE SUE CARATTERISTICHE

“Sono in grado d’impostare, ma la caratteristica più importante per un difensore è saper difendere. La costruzione del gioco è qualcosa in più che ci consente di giocare da dietro e di trovare altre soluzioni di gioco. Voglio far vedere in campo questa capacità”.

MODULO E EUROPA LEAGUE

“All’inizio nell’ultima annata sportiva abbiamo giocato con la difesa a quattro e abbiamo subito 28 gol: non eravamo abituati a giocare con la retroguardia a tre e abbiamo subito di conseguenza tante reti. Stiamo lavorando anche per limitare i gol subiti provando spesso in allenamento la difesa a tre. Due anni fa abbiamo svolto un bel percorso in Europa League, prima di arrivare alla gara casalinga con lo Sparta Praga: avevamo avuto una grande chance con Candreva in apertura, ma poi abbiamo perso 3-0. Speriamo di svolgere meglio la competizione in questa stagione, vogliamo arrivare fino in fondo”.

I PORTIERI BIANCOCELESTI

“Marchetti è un grande portiere dotato di grande personalità ed esperienza. Queste sue caratteristiche mi hanno aiutato molto. Thomas ha grande talento e tanta qualità, possiamo giocare anche con l’estremo difensore albanese. Dobbiamo continuare a mantenere integro il nostro gruppo, anche se arriveranno nuovi giocatori”. 

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INTANTO IL BENEVENTO PUNTA ALTRI DUE LAZIALI>>>LEGGI QUI

 

PAIDEIA – Concluse le visite mediche di Di Gennaro: ecco le sue prime parole da laziale

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Si sono concluse da pochi minuti le visite mediche in Paideia di Davide Di Gennaro.

È andato tutto bene“, le prime parole da laziale, ai microfoni dei cronisti presenti, del centrocampista milanese. Che ha inoltre ammesso di non aver ancora parlato con Simone Inzaghi. Lo farà appena raggiungerà i compagni: la sua partenza per Auronzo di Cadore è infatti prevista in giornata.

Classe ’88, Di Gennaro prende il posto nello scacchiere biancoceleste di Cataldi, che ha firmato ieri per il Benevento. Ex del Cagliari, da cui si era svincolato a fine stagione, è arrivato prima del previsto presso la clinica Paideia per le consuete visite mediche, al termine delle quali diventerà ufficialmente un giocatore della Lazio. Accolto al suo arrivo da qualche giovane tifoso, Di Gennaro è il terzo colpo del mercato biancoceleste dopo Lucas Leiva e Adam Marusic. Adesso partirà immediatamente per il ritiro di Auronzo, dove avrà a disposizione meno di tre giorni per cominciare a prendere confidenza con l’ambiente laziale.

E INTANTO SOTTO LE TRE CIME DI LAVAREDO, KEITA… 

AURONZO – Confronto in panchina tra Keita e i compagni: ecco il motivo

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Keita Balde Diao è stato protagonista di un episodio che ha animato l’allenamento di questa mattina della Lazio in quel di Auronzo.

L’attaccante senegalese ha avuto un colloquio, durato circa mezz’ora, con i compagni Senad Lulic e Ciro Immobile. Un confronto resosi necessario dopo l’esclusione dall’amichevole di ieri contro la Triestina. L’ex Barça ha risposto in maniera polemica su Twitter (“La società ha scelto di non farmi giocare“). Il tutto si è consumato oggi, al termine dell’allenamento. Una “riunione” in panchina in cui Keita ha avuto modo di spiegare le sue ragioni. Un senegalese apparso nervoso, che gestiscolava e cercava, a volte anche alzando la voce, di far valere le sue motivazioni di fronte al neo capitano Lulic e ad Immobile. Il quale, nel corso delle ripetute, ha cercato di svelenire il clima scherzando a più riprese con il compagno di reparto, a cui è sempre stato accanto durante la sessione di lavoro. Al termine, tutti hanno raggiunto la panchina, dove Keita, attentamente ascoltato dagli altri, ha parlato, manifestando di non aver mandato giù l’esclusione dall’amichevole. “Io mi alleno sempre in modo professionale“, ha scritto ieri su Twitter il senegalese. Che, nel bene e nel male, è sempre più il protagonista di questa estate biancoceleste.

E INTANTO UN ALTRO GIOCATORE È VICINO AI SALUTI

CALCIOMERCATO – Dopo Cataldi, anche Kishna vicinissimo al Benevento: i dettagli

Si fa sempre più caldo l’asse di mercato tra Lazio e Benevento.

Dopo Cataldi, che ieri si è trasferito ufficialmente ai campani sulla base di un prestito con obbligo di riscatto, un altro giocatore biancoceleste sarebbe vicinissimo ad indossare la maglia del club neopromosso in Serie A. Si tratta non di Patric (che ha espresso il suo non gradimento per la destinazione), bensì di Ricardo Kishna, per il quale la trattativa avrebbe subito nelle ultime ore un’importante accelerazione: pare infatti che le società abbiano trovato l’accordo per un prestito con diritto di riscatto. A questo punto, manca solo la risposta definitiva da parte del giocatore, attesa per le prossime ore. Dopo i sei mesi (deludenti) in prestito al Lille, Kishna sembra dunque destinato a salutare nuovamente la Lazio. Chissà che non sia proprio Benevento la piazza che gli permetta di tornare a spiccare, definitivamente stavolta, il volo.

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Keita, talento da vendere ma carattere discutibile: fece arrabbiare anche il Barcellona

I tempi sono cambiati. Ora ci sono tweet e post che fanno emergere certi aspetti particolari. Ma già quando i social non erano ancora così importanti il giovane attaccante della Lazio, Balde Diao Keita, aveva dimostrato di avere un carattere focoso. Un talento enorme ma con atteggiamenti spesso sopra le righe. Da un lato denotano grande stima in sé stessi, che è propria solo dei grandi campioni, dall’altro c’è il rischio di veder rovinata una carriera appena iniziata. L’ascesa, la crisi e l’addio al Barcellona del senegalese nato in Spagna ne sono la testimonianza più lampante. È una storia ormai vecchia di sette anni.

A BARCELLONA

Keita era uno dei talenti più promettenti della cantera più famosa d’Europa. I tecnici stravedevano per lui: «certo se non avesse quel carattere…». E così quando in un torneo internazionale si rese protagonista di scherzi poco graditi ai compagni scattò la punizione. Un anno in prestito al Cornellà (sempre in Catalogna), lontano dalla cantera blaugrana. Gli servirà da lezione, tornerà più maturo, pensavano al Barça. E invece Keita, sicuro del fatto suo, si fece l’anno sabbatico e poi per ripicca salutò tutti e si trasferì alla Lazio.

ALLA LAZIO

Come ricorda La Gazzetta dello Sport a Lotito costò appena 300mila euro. Era un talento da domare e non sarebbe stato facile riuscirci. E infatti l’impresa è riuscita a metà alla Lazio. Il talento di Keita è servito alla Primavera di Bollini-Inzaghi per collezionare trofei e poi anche alla prima squadra, anche se a intermittenza. Ora però c’è il rischio (quasi una certezza) che il talento esploda definitivamente da un’altra parte. Senza che in cambio le casse del club facciano festa.

SUCCESSO A META’ 

In mezzo tanta fatica (ripagata solo in parte) per accettare e incanalare quel caratterino particolare. Come quando da neo-patentato distrusse una Lamborghini o come quando (un anno fa) si presentò in ritiro con una settimana di ritardo senza giustificazioni. Inzaghi è stato l’unico che ha saputo capirlo e gestirlo. Forse perché abituato, da giocatore, a vivere in uno spogliatoio dove di Keita (come talento e carattere) ce n’erano parecchi. Anche a lui però l’impresa è riuscita a metà. Pensava di farne un perno della sua Lazio invece corre il rischio di perderlo dopo appena un anno.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI REDKNAPP SU MORRISON

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CALCIOMERCATO – Il Benevento ci ha preso gusto: dopo Cataldi altri due laziali nel mirino

Manovre in uscita in casa Lazio. Danilo Cataldi ha preso la strada per Benevento. Il ventitreenne centrocampista passa ai campani con la formula del prestito oneroso (2 milioni di euro) con obbligo di riscatto da parte dei giallorossi a 5 milioni di euro (se non retrocederanno in Serie B) e diritto di recompra per la Lazio fissato a 10. Come riportato da Il Messaggero l’ex mediano biancoceleste guadagnerà circa 900mila euro.

Quella di Cataldi potrebbe non essere l’unica operazione tra Lazio e Benevento. Nel mirino della società di Vigorito ci sono anche Kishna e Patric. Questi ultimi, chiusi nella squadra di Inzaghi, potrebbero decidere di cambiare aria.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI SODDISFAZIONE DI LEIVA PER L’ESORDIO IN BIANCOCELESTE

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Redknapp, all. Birmingham, su Morrison: “Mi piace, è un bravo ragazzo”

Il centrocampista inglese della Lazio Ravel Morrison in questo periodo si sta allenando con il Birmingham City. Il calciatore si sta impegnando molto e la sua abnegazione al lavoro abbinata alle sue doti tecniche sta impressionando il tecnico Harry Redknapp. Queste le sue parole rilasciate ai media inglesi su Morrison:

“Ravel appartiene alla Lazio. Sono un paio di settimane che si allena con noi. Lo stiamo visionando. E’ un talento, sicuramente un buon giocatore. Ogni tecnico che lo allena spera sempre di essere lui quello in grado di farlo cambiare. Alex Ferguson mi disse: ‘Ho un ragazzino di 12 anni, è il miglior giovane giocatore avessi mai visto’. Ma non ha mai raggiunto quei livelli che si sperava potesse raggiungere. L’ho preso dal QPR, secondo me ha fatto bene. Mi piace, non è un ragazzo cattivo, non crea problemi, è un tipo innocuo. E’ un ragazzo brillante. Se lo lasci fare sarebbe in grado di stare tutto il giorno sul campo di allenamento a giocare a calcio”.

LEGGI LE CONDIZIONI DETTATE DA KEITA PER RESTARE ALLA LAZIO

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Thomas Strakosha: appena ventiduenne ma grinta da veterano

È giovanissimo ma il portiere della Lazio Thomas Strakosha sembra già un veterano. Un ossimoro per uno che ha appena ventidue anni. Da quando è diventato titolare ha acquisito personalità, e continua a crescere. Vargic resta alle sue spalle nonostante abbia otto anni in più. Perché la porta non conosce età.

IL GRAN LAVORO DEL PREPARATORE GRIGIONI

In fila ci sono il ventunenne Guerrieri, ritornato dal prestito al Trapani, e il ventenne Adamonis, appena passato alla Salernitana. Strakosha in confronto sembra un gigante. Si sente quasi una chioccia per i suoi colleghi. Durante gli allenamenti è il primo a complimentarsi per una parata degli altri. «Dai, dai», li sprona senza sosta. Come riporta Il Messaggero spesso si rimprovera da solo quando prende un gol. Un tour de force quello a cui li costringe il preparatore Grigioni che per l’occasione si è portato anche un aiutante dalla Primavera, Zappalà. Quattro portieri sono tanti da allenare. Sono i primi a scendere in campo e gli ultimi a lasciarlo. Il tecnico non si accontenta mai, li corregge in continuazione. Anche quando la parata è da applausi, lui si ferma e dà consigli.

LA CRESCITA DEL PORTIERE ALBANESE

A Strakosha chiede continuamente di essere più reattivo anche se scatta come una molla. Smussa ogni piccola imperfezione, il ruolo del portiere è fondamentale. Richiede attenzione e responsabilità continue. Per questo spesso urla a Thomas: «Mi fai perdere entusiasmo anche a me così, più sveglio devi essere». Eppure a vederlo da fuori sembrava un grillo. Sembra un altro. Lo scorso anno non sapeva neanche come prendere posizione tra i pali. Oggi elargisce consigli agli altri.

GLI ALTRI PORTIERI

Per Guerrieri, invece, l’esperienza al Trapani, non è stata facile. Deve ritrovare la fiducia. I mezzi tecnici ci sono sempre stati, non a caso è ancora uno dei giovani più promettenti. Certo però che non può essere una eterna promessa, deve trovare la sua strada. Difficile possa essere quella biancoceleste. Ha bisogno di campo ma alla Lazio non ne troverà molto. Il preparatore spesso gli corregge la posizione di partenza. Anche Vargic ha fatto passi in avanti, resterà come terzo. Grigioni è una sorta di padre per tutti loro. Li accudisce dentro e fuori dal campo. E spesso lo fa anche con il suo vice. Inzaghi in rosa, al momento, può contare quattro portieri considerando anche Marchetti. Al momento l’ex cagliaritano sta lavorando a Formello, il suo futuro è alquanto incerto. La Lazio vorrebbe mandarlo altrove ma non è facile trovare una squadra.

L’UNICO PUNTO FERMO E’ STRAKOSHA

L’unica certezza è che Strakosha sarà il titolare della prossima stagione. L’idea di un altro giovanissimo dietro Thomas affascina, ma i due sono forse ancora troppo acerbi per un ruolo così delicato. Alla Lazio servirebbe un secondo di esperienza, uno che non abbia velleità da prima donna ma che al tempo stesso deve farsi trovare pronto nelle diverse occasioni che si presenteranno. Strakosha è bravo, ma in una stagione con tre competizioni è lecito lasciargli margine di crescita. Soprattutto è fisiologico per un portiere avere una fase di scarico. Uno dietro esperto sarebbe l’ideale. Consiglio dato dallo stesso preparatore a chi di dovere.

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FOTO – Il nuovo arrivato Lucas Leiva felice per l’esordio con la Lazio

Terza amichevole per la Lazio e terza vittoria. La squadra di Inzaghi ha battuto la Triestina per 3-0. Prima con la maglia biancoceleste per il nuovo arrivato Lucas Leiva. Quarantacinque minuti in campo per cominciare ad assaporare il nuovo ambiente e i nuovi compagni. Al termine della fatica lo stesso giocatore ha espresso la sua soddisfazione per l’esordio su Instagram:

“Felice di giocare il mio primo gioco oggi. Lentamente, sempre più forte e migliorare la mia forma fisica. Forza Lazio”.

LEGGI LE PAROLE DI TARE SULL’ESCLUSIONE DI KEITA NELLA GARA CON LA TRIESTINA

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Delio Rossi: “Ecco come ricordo la vittoria nella finale di Coppa Italia nel 2009…”

L’ex allenatore della Lazio, Delio Rossi, è intervenuto ai microfoni d fantagazzetta. Di seguito riportiamo e sue parole riguardo la finale di Coppa Italia vinta nel 2009 ai rigori contro la Sampdoria.

“Ricordo con un misto di commozione e tristezza la vittoria della Coppa Italia nel 2009 con la Lazio -spiega Delio Rossi-.Sapevo che sarebbe stata l’ultima partita da allenatore biancoceleste. Quella sera avevo un obiettivo primario da centrare: far giocare bene la mia squadra. Lo stadio era strapieno, c’erano 70 mila persone ed era una novità assoluta, visto che eravamo nel pieno della contestazione nei confronti della società e in campionato l’Olimpico era quasi sempre semi-vuoto. Evidentemente, quella sera, io e i miei giocatori abbiamo lasciato un segno tangibile, al di là della conquista del trofeo”.

SU LUCAS LEIVA

“Lucas Leiva è un giocatore che cura soprattutto la fase difensiva, ha grande personalità”.

 

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KEITA, ECCO LE CONDIZIONI PER RIMANERE ALLA LAZIO

Caso Keita, parla Tare: “Era nervoso, domenica è stato lui a chiamarsi fuori”

Botta e risposta tra Keita e Tare, dopo il tweet del senegalese.

Dopo il tweet polemico di Keita arriva la risposta di Igli Tare. Ecco le parole del DS biancoceleste ai microfoni di Premium: “Inzaghi nei giorni scorsi lo ha visto nervoso e domenica è stato il giocatore a chiamarsi fuori”.  Tare ha cercato di fare chiarezza, ma le dichiarazioni dell’attaccante sono chiare, chi avrà ragione? Il clima tra società e calciatore, in questo momento, non è proprio dei migliori.

 

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KEITA RIMARRA’ MA A UNA SOLA CONDIZIONE>>> LEGGI QUI

ESCLUSIVA- Keita, ecco le condizioni per la permanenza in biancoceleste

Sono giorni intensi in casa Lazio. Dopo la cessione di Biglia e l’arrivo di Leiva, c’è un altro caso da risolvere, quello di Keita: resta o parte?

Fondamentale per la Lazio di Lotito accelerare e chiudere i tempi della trattativa. Sono due le strade: o blindare il gioiellino senegalese e farlo esplodere con Anderson e Immobile, oppure vendere e buttarsi a capofitto su un profilo dello stesso livello. Da fonti raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, la punta in casa Lazio avrebbe dichiarato che non avrebbe problemi a rimanere a Roma, purché la dirigenza gli riconosca quanto richiesto dal suo entourage. Ora rimane da capire quanti milioni chiede Keita e quanto offre Lotito. E’ il presidente biancoceleste che tira troppo oppure Keita che chiede tanto?

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KISHNA CONFIDA AD UN TIFOSO IL SUO FUTURO>>> LEGGI QUI

Murgia: “Lulic sarà un grande capitano, la supercoppa dà la svolta alla stagione”

Il centrocampista della Lazio, Alessandro Murgia, è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito riportiamo le sue parole.

SUL RITIRO

“Un altro ritiro molto importante -spiega Murgia- di crescita continua. Contento e orgoglioso di dimostrare quello che sto facendo, voglio ripagare la società per la fiducia”.

SU LUCAS LEIVA

“È un calciatore di livello internazionale, un grande professionista. Umile e determinato, ci può dare una grande mano. Spero di apprendere tanto da lui, sono contento sia qui”.

SULL’ARRIVO DI LEIVA E DI GENNARO

“Io sono sempre stato un centrocampista che si adatta, sia regista che mezzala. L’arrivo di nuovi calciatori è uno stimolo per allenarsi sempre al meglio. La Lazio vuole alzare il livello e lo sta facendo.

SULLA PROSSIMA STAGIONE

“Lavoro per trovare ancora spazio. Sono un ragazzo che si impegna molto, sta all’allenatore giudicarmi. Ogni anno è una crescita, spero di stare qui il più possibile, ma dipenderà da me”.

SULL’AVVICINAMENTO ALLA SUPERCOPPA

“Stiamo iniziando a lavorare già dal ritiro. Si tratta di un trofeo che può dare una svolta alla stagione, per di più contro una grande squadra. Noi siamo concentrati, lavoriamo giorno dopo giorno e la prepareremo al meglio”.

SU LULIC CAPITANO

“Lulic è una grande persona. Siamo sicuri che sarà anche un grande capitano. È qui da tanti anni, conosce la piazza. Anche con noi giovani è sempre pronto a darci una mano. Ha la personalità giusta per fare il capitano”. 

 

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KISHNA CONFIDA IL SUO FUTURO A UN TIFOSO>>> LEGGI QUI

La Lazio cala il tris con la Triestina: prima per Leiva, Lulic capitano

Terza amichevole estiva ad Auronzo per la Lazio di Simone inzaghi.

Dopo le due vittorie schiaccianti contro le formazioni locali, la Lazio torna in campo con la Triestina. Prima dell’inizio partita viene consolidato il gemellaggio tra le due curve, giro di campo per gli esponenti degli Irriducibili Lazio e della Curva Stefano Furlan. A popolare lo Zandegiacomo moltissimi spettatori. Prima presenza per Lucas Leiva, e anche per Senad Lulic con la fascia da capitano. La partita finisce 3-0, ad aprire le danze è la rete di Bastos, il raddoppio è firmato Ciro Immobile. Al 90′ la partita è chiusa da Patric. Escluso Keita per scelta societaria, non hanno partecipato alla sfida nemmeno Milinkovic, Parolo e Lukaku per problemi fisici.  Riposo per Strakosha, Mohamed, Kishna e Rossi.

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KISHNA CONFIDA A UN TIFOSO IL SUO FUTURO >>> LEGGI QUI

ESCLUSIVA- Kishna confida a un tifoso il suo futuro

Continua la preparazione della Lazio, sotto le tre cime di Lavaredo, ma le voci di mercato sono tante, e anche le curiosità dei tifosi. E’ stato Kishna questa volta a dover rispondere a una particolare domanda di un tifoso.

Dopo che il Benevento ha ufficializzato il trasferimento di Danilo Cataldi, adesso si cerca un accordo anche per Ricardo Kishna. L’esterno rientrato dal prestito con il Lilla è ancora in cerca di una sistemazione. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, un tifoso ad Auronzo ha chiesto proprio a Kishna, se la trattativa con il Benevento andrà in porto. La risposta dell’olandese è stata: “Non credo”. I campani però continuano il pressing per portarlo in giallorosso. Sembra che l’accordo con Lotito sia stato trovato, bisogna solo cercare l’intesa per l’ingaggio del calciatore.

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Lazio, domani mattina visite mediche per Di Gennaro

Chiuso l’affare Cataldi-Benevento, la Lazio può già ufficializzare il nuovo centrocampista.

Lotito e Tare non hanno avuto dubbi su chi puntare per il dopo Cataldi.  La scelta è ricaduta su Davide Di Gennaro, ex centrocampista del Cagliari e attualmente svincolato. E’ un classe 1990, cresciuto nelle giovanili del Milan. In Sardegna con i rossoblu ha disputato 51 partite siglando 6 reti. Domani mattina alle 8:00 si presenterà in Paideia per svolgere le visite mediche per poi partire verso Auronzo ed aggregarsi con i suoi nuovi compagni di squadra. In arrivo un altro rinforzo per la Lazio di Simone Inzaghi.

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De Cosmi: “Lucas Leiva è un grande giocatore”

L’allenatore della Lazio Women, Roberto De Cosmi, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Channel:

“Sono molto curioso di continuare a vedere il calcio propositivo del gruppo biancoceleste. Spero che la squadra mantenga l’identità che ha deliziato i nostri occhi nella passata stagione. Il mister ha già sperimentato diversi moduli. Attendo di capire quali interpreti saranno designati per i vari sistemi di gioco. Lucas Leiva ha molta esperienza, è arrivato un grande giocatore alla Lazio.

L’amichevole di oggi sarà diversa rispetto a quelle disputate nella prima settimana. In seguito i biancocelesti sfideranno una squadra neopromossa in Serie A e, da quest’ultimo incontro, riceveremo indicazioni importanti.

Nella seconda parte del campionato abbiamo apprezzato le qualità di Luis Alberto. In questa prima parte di ritiro mister Inzaghi ha provato lo spagnolo in diverse posizioni di campo. Luis Alberto sarà un valore aggiunto della rosa biancoceleste, ha capito bene il campionato italiano. Il numero 18 si è inserito nel giusto modo in squadra: ha giocato anche con Lucas Leiva. L’acquisto del brasiliano è stato di assoluto livello.

Alessandro Rossi lo conosco da tanti anni ed è un ragazzo di grande temperamento. Ha la giusta caparbietà per imporsi nella squadra biancoceleste. Anche il ritorno di Palombi potrebbe rivelarsi molto importante. Offensivamente, è molto duttile tatticamente. Ci sono nel gruppo tanti giovani che mettono la giusta spensieratezza a disposizione della compagine biancoceleste. Lulic e Radu, invece, che sono i più esperti, incarnano la lazialità della squadra. C’è la giusta determinazione e la giusta voglia da parte del gruppo intero”.

LEGGI IL COMUNICATO DELLA LAZIO SU CATALDI

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