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CALCIOMERCATO – Dal Vicenza arriva Orlando ma è destinato alla Salernitana

Ancora un acquisto in casa Lazio. La società capitolina ha prelevato dal Vicenza l’esterno offensivo Francesco Orlando.

Il giocatore si è legato a i biancocelesti firmando un contratto per una stagione – fino al prossimo giugno – con opzione per almeno altre due. Il suo futuro per il momento però non sarà a Formello. L’attaccante è destinato ad andare a rafforzare il reparto avanzato della Salernitana di Bollini.

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Di Gennaro: “La Lazio il momento più importante della mia carriera”

Dopo aver trascorso la mattinata nella capitale per sottoporsi alle visite mediche e per firmare il contratto che lo lega alla Lazio, Davide Di Gennaro ha raggiunto Auronzo di Cadore per aggregarsi ai nuovi compagni. Queste le sue prime parole rilasciate all’arrivo nel ritiro biancoceleste:

“È il momento più importante della mia carriera, non vedo l’ora di cominciare. Sicuramente sono molto felice e onorato di essere qui. Spero di contribuire a fare una buona stagione. Ho lavorato tanto per arrivare in questa squadra. Ringrazio presidente, direttore e mister che mi hanno dato fiducia e spero di ricambiarla. Io sono un calciatore duttile, ho giocato trequartista ma posso fare anche la mezzala. Sarà il mister a trovare la collocazione ideale, sono a disposizione. Una volta saputo dell’interessamento della Lazio non ho ascoltato altre proposte. Anche per questo non ho rinnovato col Cagliari, perché aspettavo la chiamata di un top club. A prescindere dall’Europa, la proposta biancoceleste era quella prioritaria e ho fatto di tutto per essere qua”.

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Capozucca, ex ds Cagliari: “E’ Di Gennaro il vero erede di Biglia”

L’ex direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia:

“Secondo me Di Gennaro sarà un grande acquisto per la Lazio. In Italia è sottovalutato. È un regista arretrato con grandissime doti tecniche. E’ rimasto spiazzato dal mancato rinnovo con il Cagliari. Non ha accettato la proposta che gli è stata fatta e nella seconda parte della stagione è stato accantonato. Quest’anno ha raggiunto, anche per via dell’età e della Serie A, la giusta maturazione. Il suo ruolo ideale? Lo vedo molto bene alla Pirlo. Ha avuto anche lo stesso processo dell’ex rossonero, ha arretrato molto il suo raggio di azione. Un piede mancino delizioso. Non è arrivato nei top club per mancanza di fiducia in se stesso e per la mancanza di fiducia di qualche tecnico. È maturato fisicamente un po’ tardi, inizialmente era un po’ gracile. Di Gennaro come Cataldi? Sono due calciatori diversi. A prescindere da Lucas Leiva, è Di Gennaro il vero vice di Biglia”.

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CALCIOMERCATO – Lazio: Viera o Ndiaye per il dopo Keita

Tare l’anno scorso se ne era invaghito e ancora non lo ha dimenticato. C’è anche Jonathan Viera fra i sogni della Lazio per il dopo Keita. L’esterno offensivo del Las Palmas è uno che può cambiare il volto delle partite. Lo ha dimostrato ancora di più in questa stagione. Il ventisettenne spagnolo in 33 presenze ha realizzato sette gol e fornito nove assist. Numeri che hanno attirato le attenzioni di Everton, Newcastle e Swansea. Tra le candidate ci sarebbe anche il club biancoceleste ma il suo cartellino ora supera i 20 milioni. Si potrebbe sfruttare l’interesse spagnolo per Wallace, sondato anche dal Liverpool come de Vrij.

Lotito vuole fare le cose in grande. Era disposto a sborsare 18 milioni per Azmoun, ma il Rubin Kazan continua a fare resistenza. Offerto per l’attacco Remy del Chelsea. Nelle ultime ore è spuntato il ventunenne dell’Atletico Amath Ndiaye, autore di un’ottima stagione in prestito al Tenerife. Il senegalese ha disputato in tutto 41 partite, segnando 16 gol e realizzando 4 assist. Su di lui è forte anche l’interesse del Getafe. Come riporta Il Messaggero Inzaghi preferirebbe Falcinelli o Pavoletti. Sfoltita la porta: Adamonis alla Salernitana, Guerrieri farà il terzo alla Lazio. Cataldi ufficiale al Benevento: 2 milioni per il prestito oneroso, 6 per il riscatto obbligatorio in caso di salvezza campana. La Lazio si riserva un diritto di recompra a circa 9 milioni. Danilo si rimette in gioco, Kishna tratta l’ingaggio, Patric sembra restio a raggiungerli.

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Savini (agente Fifa): “La Lazio è un top club ma Keita vuole la Juve”

Dopo il tweet di Keita di ieri contro la società, è saltata la calma apparente tra il senegalese e la Lazio. Per fare il punto sul caso Keita ha parlato a Tmw Radio l’ex agente del calciatore laziale: Ulisse Savini.

“Keita ha idea di voler andare in un club più stabile come la Juve – ha dichiarato Savini Credo che ha rifiutato il Milan perché lo considerava un club in costruzione. Stiamo parlando di Keita, non di Cristiano Ronaldo, un ragazzo che a 22 anni rifiuta il Milan lascia perplessi. L’obiettivo è la Juve, bisognerà capire in che modalità. Io ci sono passato in situazioni simili con Lotito, avevo Diakitè.  Keita non è un ragazzo semplice, la forza dello spogliatoio ti permette di gestire un giocatore simile. La Juve certe situazioni sa gestirle, l’Inter non lo so. Il buonsenso porterebbe a dire che è meglio venderlo adesso, bisogna però considerare il fattore Lotito. Ho notato che molti giocatori non vedono la Lazio come punto d’arrivo per affermarsi, allora arrivano a un bivio dove scegliere se rinnovare o andare via. Stessa situazione per Biglia e Candreva. Oggi la Lazio insieme ad altre quattro squadre è uno dei top club. Giocare nel Napoli o nella Lazio è uguale, cambia solo a livello salariale”.

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CALCIOMERCATO – Pasalic, dalla Spagna sicuri: niente Lazio c’è il Betis

Un giocatore accostato nelle ultime settimane di calciomercato alla Lazio sembra allontanarsi dai biancocelesti. Stiamo parlando di Pasalic, il giocatore del Chelsea, che quest’anno ha giocato in prestito nel Milan.

‘Estadio Deportivo’ riferisce di un forte interesse del Betis Siviglia per Mario Pasalic, centrocampista classe ’95 del Chelsea con un contratto fino al 2018. L’acquisto di Lucas Leiva dal Liverpool e l’arrivo di Di Gennaro a parametro zero, ha momentaneamente chiuso il calciomercato a centrocampo della Lazio. Infatti Pasalic sarebbe rientrato nei piani della Lazio solo in caso di cessione di Luis Alberto. Ed ecco quindi che la società ha lasciato la strada spianata alle altre contendenti.

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Focolari: “Keita-Inter? Il senegalese accetterebbe sicuramente”

Keita Balde tra due fuochi. Sul senegalese si è scatenata un’asta di mercato con Juventus ed Inter pronte ad ingaggiarlo. I bianconeri non soddisfano le richieste economiche di Lotito mentre l’Inter farebbe un’offerta più sostanziosa in grado di far capitolare il patron laziale. Della situazione ne ha parlato anche Furio Focolari sulle frequenze di Radio Radio.

“So per certo che c’è stato un incontro tra Sabatini, responsabile del mercato dell’Inter, e Calenda, procuratore di Keita. Il giocatore non si opporrebbe al trasferimento – continua Focolarinon terrà conto che l’Inter non disputerà la prossima Champions League e la Juventus sì. Questa situazione naturalmente fa gioco a Lotito visto che i bianconeri stanno giocando al ribasso facendo leva sul fatto che il giocatore è in scadenza di contratto con la Lazio. Per quanto riguarda l’Inter, l’acquisto probabile di Schick non cambia la volontà di prendere anche Keita. Mi risulta infatti che i nerazzurri stanno aspettando di cedere Perisic e con i soldi prendere il senegalese. Tanti tifosi dell’Inter mi hanno contattato per dirmi che sarebbero felici della trattativa: ritengono Keita superiore a Perisic. A questo punto l’unica cosa da capire è la somma spartiacque che farebbe cedere Lotito”.

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L’ag. di Milinkovic: “Sergej non è in vendita. Resta alla Lazio”

Tanti sono gli estimatori di Milinkovic-Savic che quest’anno con la Lazio si è fatto notare per il suo strapotere fisico e la sua incisività sotto porta. Per parlare del futuro del ragazzo, accostato a grandi club come Inter e Juve, è intervenuto il suo agente ai microfoni di calciomercato.it.

“Sabatini? Non è vero che ci siamo incontrati, anzi non ci siamo mai visti – ha dichiarato Mateja Kezman, l’agente di Milinkovic. “Per ora Sergej non è in vendita. Ci sono davvero molti club interessati a lui sia in Italia che in Inghilterra che in Spagna, ma ripeto: adesso non è sul mercato. Come vi avevo già detto ai vostri microfoni, il mio assistito si trova benissimo a Roma e per questo ha rinnovato con la Lazio. Vuole fare del suo meglio con la maglia biancoceleste nella stagione che inizierà tra poco per fare felice tutti i tifosi e per aiutare la squadra ad arrivare più in alto possibile”.

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Resp. Sèleco: “Vi spiego i dettagli dell’accordo con la Lazio”

Sulla maglia della Lazio è tornato ad apparire un logo storico, figlio degli anni ’80 e di una squadra più che romantica. Lazio e Sèleco sono tornate insieme, per la gioia dei nostalgici e dell’azienda di televisori.

Il responsabile commerciale di Sèleco, Enrico Ligabue, ha parlato sulle frequenze di Radiosei del ritorno di questa partnership: “La trattativa con la Lazio è stata semplice. C’era la voglia di ripartire da dove si era finiti 30 anni fa. Quando abbiamo acquisito la Seleco nel 2006 già eravamo sicuri di voler stare con la Lazio. Abbiamo un accordo per quest’anno e un’opzione per i successivi due anni. Da parte nostra, visto l’impegno economico elevato, c’è volontà di capire il ritorno economico che avremo”.

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AURONZO DAY 12 – Seduta di scarico post-amichevole. Inzaghi e Lucas Leiva a colloquio

Dodicesimo giorno di ritiro tra le Tre Cime di Lavaredo per la Lazio di Inzaghi. I biancocelesti si sono ritrovati stamane alle ore 10 al campo Zandegiacomo di Auronzo dopo la vittoriosa terza amichevole contro la Triestina.

LA SEDUTA

AURONZO – La squadra si è ritrovata sul campo adiacente al centrale ed ha eseguito un iniziale lavoro di scarico sui tappetini. Dopo aver svolto esercizi di natura aerobica tra ostacoli, il gruppo si è spostato sul terreno principale dello Zandegiacomo per effettuare alcune ripetute di corsa su varie distanze. I portieri al lavoro con mister Grigioni si sono impegnati in un lavoro specifico sulle palle alte. Il giovane Alessandro Rossi, nel finale, si è dedicato ad un lavoro sulle conclusioni dall’interno dell’area di rigore. Poco prima delle 11 il gruppo è rientrato per proseguire il lavoro in palestra, ad eccezione di Palombi e Parolo, che hanno continuato il lavoro atletico sul campo accompagnati dal preparatore Fonte. Da segnalare un fitto colloquio tra Inzaghi e Lucas Leiva.

La ripresa degli allenamenti è fissata per domani mattina.

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Regalia: “Chi resta deve farlo con voglia. Keita? Vi dico che…”

Carlo Regalia, decano dei direttori sportivi, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air.

Che valore hanno e avevano giocatori come Biglia e Keita nella Lazio e quali sostituti bisogna reperire per loro?

I giocatori devono restare col piacere di vestire la maglia – spiega Regalia. Costringerli a restare fornisce alibi per prestazioni mediocri. Davanti a queste situazioni non bisogna aver paura, tutti sono sostituibili e bisogna operare sul mercato. La Lazio l’anno scorso sembrava dovesse andare allo sbaraglio e invece ha fatto il più bel campionato degli ultimi anni, valorizzando i giocatori e tanti giovani“.


Colpa della società o sono i calciatori che tirano troppo la corda in queste situazioni?

Questa è una situazione che affonda le radici nel passato, quando le società non si sono tutelate e hanno concesso completa libertà d’azione ai calciatori. In queste condizioni diventa difficile fare un contratto o stabilire il reale valore di un calciatore“.

Una società come la Lazio come si può tutelare in casi come quello di Keita?

Nessuna società si può tutelare in nessun modo, è stato un sistema che ha sviluppato una totale debolezza delle società e tutto è andato a vantaggio dei calciatori. Keita l’ho sempre visto come un calciatore che non è pienamente consapevole delle sue qualità. Deve essere però riconoscente, a partire da Inzaghi che l’ha messo in condizione di fare sedici gol in Serie A, fino alla società che l’ha cresciuto. E’ una realtà che purtroppo nessuno può cambiare e che ha visto il trionfo del sindacato calciatori sulla società“.

E’ una situazione che si protrae da diverso tempo… 

Io ricordo che andammo a vedere la partita di Coppa del Saragozza contro la Roma per osservare Ruben Sosa. Incontrai poi in Uruguay Schiaffino e gli chiesi informazioni su Sosa e me lo consigliò caldamente. Lo portammo alla Lazio, e ricordo le trattative con Paco Casal al momento di rinnovare il contratto. Non ci fu niente da fare ed è andato all’Inter a parametro zero, nonostante l’avessimo lanciato noi nel grande calcio. Da allora si era capito che direzione avesse preso il calcio“.


Della rosa della Lazio che idea si è fatto?

Mi auguro che l’allenatore confermi quanto fatto vedere lo scorso anno. Nel settore giovanile se uno fa il suo lavoro come si deve i giocatori crescono e dunque trovando Inzaghi alcuni giocatori hanno trovato il mister ideale per diventare professionisti a trecentosessanta gradi. Non sono andati via giocatori imprescindibili. Non bisogna innamorarsi dei giocatori, chi vuole rimanere rimane, poi la Lazio ha un allenatore in grado di far rendere al meglio la rosa a disposizione. Il problema sono i procuratori che pure fanno il loro lavoro, ma non hanno altro obiettivo che far guadagnare di più i loro assistiti“.

Sulle individualità

La Lazio ha giocatori che possono fare la differenza dappertutto: Immobile è il centravanti della Nazionale, De Vrij è un difensore di livello europeo. Strakosha deve confermarsi ma ritengo sia un portiere di grande avvenire“.

Inserendo nella Lazio alcuni elementi più esperti arriverà il salto di qualità?

I nuovi innesti sono importanti, ma bisognerà lavorare sulla testa di chi rimane. L’anno scorso la squadra ha lavorato ad altissimi livelli anche dal punto di vista della concentrazione, che deve restare tale anche nel momento in cui bisogna confermarsi. Perdere la convinzione della scorsa stagione farebbe ricadere in basso la squadra, Inzaghi deve essere bravo a fare capire alla squadra che deve mettere da parte quanto fatto l’anno precedente e rimboccarsi le maniche, ripartendo da zero“.

Il Milan tornerà ai vertici dopo questo mercato secondo Regalia?

E’ tutto da dimostrare, sicuramente la campagna acquisti è stata molto dispendiosa, non dimentichiamo però che davanti ci sono squadre attrezzatissime, la Juventus ma anche il Napoli hanno un vantaggio tecnico non indifferente sui rossoneri“.

INTANTO AD AURONZO KEITA A COLLOQUIO CON IMMOBILE E LULIC>>>LEGGI QUI

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Hoedt: “Punto ad essere titolare! Con de Vrij ci troviamo alla perfezione”

Al termine della seduta mattutina, il centrale olandese Wesley Hoedt è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Il difensore ha parlato di questo inizio di stagione, la sua terza con la maglia biancoceleste.

IL RITIRO

“Stavo facendo palestra e sono andato subito al fiume per recuperare – racconta Hoedt. Mi ero dimenticato che avevo in programma un’intervista. Il ritiro sta andando molto bene, abbiamo svolto già 12 giorni di duro lavoro. Se continueremo ad applicarci in questo modo negli ultimi tre giorni, chiuderemo il ritiro al meglio. La Supercoppa è ancora lontana, il primo pensiero è riprendere la forma ed il ritmo: lo stiamo facendo al meglio. Arriverà il momento di pensare alla Juventus e, di conseguenza, lo faremo”.

OBIETTIVI DELLA PROSSIMA STAGIONE

“Voglio giocare, è la cosa più importante. Ho totalizzato 62 gare con la maglia della Lazio, sono tante, ma voglio essere il titolare nella retroguardia biancoceleste. Questo è il mio unico obiettivo. Io e de Vrij ci troviamo bene insieme ed inoltre giochiamo bene. Abbiamo disputato tante partite in tandem, anche in Olanda con la nostra Nazionale. Speriamo di dar seguito questo rapporto anche in maglia biancoceleste”.

LE SUE CARATTERISTICHE

“Sono in grado d’impostare, ma la caratteristica più importante per un difensore è saper difendere. La costruzione del gioco è qualcosa in più che ci consente di giocare da dietro e di trovare altre soluzioni di gioco. Voglio far vedere in campo questa capacità”.

MODULO E EUROPA LEAGUE

“All’inizio nell’ultima annata sportiva abbiamo giocato con la difesa a quattro e abbiamo subito 28 gol: non eravamo abituati a giocare con la retroguardia a tre e abbiamo subito di conseguenza tante reti. Stiamo lavorando anche per limitare i gol subiti provando spesso in allenamento la difesa a tre. Due anni fa abbiamo svolto un bel percorso in Europa League, prima di arrivare alla gara casalinga con lo Sparta Praga: avevamo avuto una grande chance con Candreva in apertura, ma poi abbiamo perso 3-0. Speriamo di svolgere meglio la competizione in questa stagione, vogliamo arrivare fino in fondo”.

I PORTIERI BIANCOCELESTI

“Marchetti è un grande portiere dotato di grande personalità ed esperienza. Queste sue caratteristiche mi hanno aiutato molto. Thomas ha grande talento e tanta qualità, possiamo giocare anche con l’estremo difensore albanese. Dobbiamo continuare a mantenere integro il nostro gruppo, anche se arriveranno nuovi giocatori”. 

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INTANTO IL BENEVENTO PUNTA ALTRI DUE LAZIALI>>>LEGGI QUI

 

PAIDEIA – Concluse le visite mediche di Di Gennaro: ecco le sue prime parole da laziale

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Si sono concluse da pochi minuti le visite mediche in Paideia di Davide Di Gennaro.

È andato tutto bene“, le prime parole da laziale, ai microfoni dei cronisti presenti, del centrocampista milanese. Che ha inoltre ammesso di non aver ancora parlato con Simone Inzaghi. Lo farà appena raggiungerà i compagni: la sua partenza per Auronzo di Cadore è infatti prevista in giornata.

Classe ’88, Di Gennaro prende il posto nello scacchiere biancoceleste di Cataldi, che ha firmato ieri per il Benevento. Ex del Cagliari, da cui si era svincolato a fine stagione, è arrivato prima del previsto presso la clinica Paideia per le consuete visite mediche, al termine delle quali diventerà ufficialmente un giocatore della Lazio. Accolto al suo arrivo da qualche giovane tifoso, Di Gennaro è il terzo colpo del mercato biancoceleste dopo Lucas Leiva e Adam Marusic. Adesso partirà immediatamente per il ritiro di Auronzo, dove avrà a disposizione meno di tre giorni per cominciare a prendere confidenza con l’ambiente laziale.

E INTANTO SOTTO LE TRE CIME DI LAVAREDO, KEITA… 

AURONZO – Confronto in panchina tra Keita e i compagni: ecco il motivo

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Keita Balde Diao è stato protagonista di un episodio che ha animato l’allenamento di questa mattina della Lazio in quel di Auronzo.

L’attaccante senegalese ha avuto un colloquio, durato circa mezz’ora, con i compagni Senad Lulic e Ciro Immobile. Un confronto resosi necessario dopo l’esclusione dall’amichevole di ieri contro la Triestina. L’ex Barça ha risposto in maniera polemica su Twitter (“La società ha scelto di non farmi giocare“). Il tutto si è consumato oggi, al termine dell’allenamento. Una “riunione” in panchina in cui Keita ha avuto modo di spiegare le sue ragioni. Un senegalese apparso nervoso, che gestiscolava e cercava, a volte anche alzando la voce, di far valere le sue motivazioni di fronte al neo capitano Lulic e ad Immobile. Il quale, nel corso delle ripetute, ha cercato di svelenire il clima scherzando a più riprese con il compagno di reparto, a cui è sempre stato accanto durante la sessione di lavoro. Al termine, tutti hanno raggiunto la panchina, dove Keita, attentamente ascoltato dagli altri, ha parlato, manifestando di non aver mandato giù l’esclusione dall’amichevole. “Io mi alleno sempre in modo professionale“, ha scritto ieri su Twitter il senegalese. Che, nel bene e nel male, è sempre più il protagonista di questa estate biancoceleste.

E INTANTO UN ALTRO GIOCATORE È VICINO AI SALUTI

CALCIOMERCATO – Dopo Cataldi, anche Kishna vicinissimo al Benevento: i dettagli

Si fa sempre più caldo l’asse di mercato tra Lazio e Benevento.

Dopo Cataldi, che ieri si è trasferito ufficialmente ai campani sulla base di un prestito con obbligo di riscatto, un altro giocatore biancoceleste sarebbe vicinissimo ad indossare la maglia del club neopromosso in Serie A. Si tratta non di Patric (che ha espresso il suo non gradimento per la destinazione), bensì di Ricardo Kishna, per il quale la trattativa avrebbe subito nelle ultime ore un’importante accelerazione: pare infatti che le società abbiano trovato l’accordo per un prestito con diritto di riscatto. A questo punto, manca solo la risposta definitiva da parte del giocatore, attesa per le prossime ore. Dopo i sei mesi (deludenti) in prestito al Lille, Kishna sembra dunque destinato a salutare nuovamente la Lazio. Chissà che non sia proprio Benevento la piazza che gli permetta di tornare a spiccare, definitivamente stavolta, il volo.

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Keita, talento da vendere ma carattere discutibile: fece arrabbiare anche il Barcellona

I tempi sono cambiati. Ora ci sono tweet e post che fanno emergere certi aspetti particolari. Ma già quando i social non erano ancora così importanti il giovane attaccante della Lazio, Balde Diao Keita, aveva dimostrato di avere un carattere focoso. Un talento enorme ma con atteggiamenti spesso sopra le righe. Da un lato denotano grande stima in sé stessi, che è propria solo dei grandi campioni, dall’altro c’è il rischio di veder rovinata una carriera appena iniziata. L’ascesa, la crisi e l’addio al Barcellona del senegalese nato in Spagna ne sono la testimonianza più lampante. È una storia ormai vecchia di sette anni.

A BARCELLONA

Keita era uno dei talenti più promettenti della cantera più famosa d’Europa. I tecnici stravedevano per lui: «certo se non avesse quel carattere…». E così quando in un torneo internazionale si rese protagonista di scherzi poco graditi ai compagni scattò la punizione. Un anno in prestito al Cornellà (sempre in Catalogna), lontano dalla cantera blaugrana. Gli servirà da lezione, tornerà più maturo, pensavano al Barça. E invece Keita, sicuro del fatto suo, si fece l’anno sabbatico e poi per ripicca salutò tutti e si trasferì alla Lazio.

ALLA LAZIO

Come ricorda La Gazzetta dello Sport a Lotito costò appena 300mila euro. Era un talento da domare e non sarebbe stato facile riuscirci. E infatti l’impresa è riuscita a metà alla Lazio. Il talento di Keita è servito alla Primavera di Bollini-Inzaghi per collezionare trofei e poi anche alla prima squadra, anche se a intermittenza. Ora però c’è il rischio (quasi una certezza) che il talento esploda definitivamente da un’altra parte. Senza che in cambio le casse del club facciano festa.

SUCCESSO A META’ 

In mezzo tanta fatica (ripagata solo in parte) per accettare e incanalare quel caratterino particolare. Come quando da neo-patentato distrusse una Lamborghini o come quando (un anno fa) si presentò in ritiro con una settimana di ritardo senza giustificazioni. Inzaghi è stato l’unico che ha saputo capirlo e gestirlo. Forse perché abituato, da giocatore, a vivere in uno spogliatoio dove di Keita (come talento e carattere) ce n’erano parecchi. Anche a lui però l’impresa è riuscita a metà. Pensava di farne un perno della sua Lazio invece corre il rischio di perderlo dopo appena un anno.

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CALCIOMERCATO – Il Benevento ci ha preso gusto: dopo Cataldi altri due laziali nel mirino

Manovre in uscita in casa Lazio. Danilo Cataldi ha preso la strada per Benevento. Il ventitreenne centrocampista passa ai campani con la formula del prestito oneroso (2 milioni di euro) con obbligo di riscatto da parte dei giallorossi a 5 milioni di euro (se non retrocederanno in Serie B) e diritto di recompra per la Lazio fissato a 10. Come riportato da Il Messaggero l’ex mediano biancoceleste guadagnerà circa 900mila euro.

Quella di Cataldi potrebbe non essere l’unica operazione tra Lazio e Benevento. Nel mirino della società di Vigorito ci sono anche Kishna e Patric. Questi ultimi, chiusi nella squadra di Inzaghi, potrebbero decidere di cambiare aria.

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Redknapp, all. Birmingham, su Morrison: “Mi piace, è un bravo ragazzo”

Il centrocampista inglese della Lazio Ravel Morrison in questo periodo si sta allenando con il Birmingham City. Il calciatore si sta impegnando molto e la sua abnegazione al lavoro abbinata alle sue doti tecniche sta impressionando il tecnico Harry Redknapp. Queste le sue parole rilasciate ai media inglesi su Morrison:

“Ravel appartiene alla Lazio. Sono un paio di settimane che si allena con noi. Lo stiamo visionando. E’ un talento, sicuramente un buon giocatore. Ogni tecnico che lo allena spera sempre di essere lui quello in grado di farlo cambiare. Alex Ferguson mi disse: ‘Ho un ragazzino di 12 anni, è il miglior giovane giocatore avessi mai visto’. Ma non ha mai raggiunto quei livelli che si sperava potesse raggiungere. L’ho preso dal QPR, secondo me ha fatto bene. Mi piace, non è un ragazzo cattivo, non crea problemi, è un tipo innocuo. E’ un ragazzo brillante. Se lo lasci fare sarebbe in grado di stare tutto il giorno sul campo di allenamento a giocare a calcio”.

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Thomas Strakosha: appena ventiduenne ma grinta da veterano

È giovanissimo ma il portiere della Lazio Thomas Strakosha sembra già un veterano. Un ossimoro per uno che ha appena ventidue anni. Da quando è diventato titolare ha acquisito personalità, e continua a crescere. Vargic resta alle sue spalle nonostante abbia otto anni in più. Perché la porta non conosce età.

IL GRAN LAVORO DEL PREPARATORE GRIGIONI

In fila ci sono il ventunenne Guerrieri, ritornato dal prestito al Trapani, e il ventenne Adamonis, appena passato alla Salernitana. Strakosha in confronto sembra un gigante. Si sente quasi una chioccia per i suoi colleghi. Durante gli allenamenti è il primo a complimentarsi per una parata degli altri. «Dai, dai», li sprona senza sosta. Come riporta Il Messaggero spesso si rimprovera da solo quando prende un gol. Un tour de force quello a cui li costringe il preparatore Grigioni che per l’occasione si è portato anche un aiutante dalla Primavera, Zappalà. Quattro portieri sono tanti da allenare. Sono i primi a scendere in campo e gli ultimi a lasciarlo. Il tecnico non si accontenta mai, li corregge in continuazione. Anche quando la parata è da applausi, lui si ferma e dà consigli.

LA CRESCITA DEL PORTIERE ALBANESE

A Strakosha chiede continuamente di essere più reattivo anche se scatta come una molla. Smussa ogni piccola imperfezione, il ruolo del portiere è fondamentale. Richiede attenzione e responsabilità continue. Per questo spesso urla a Thomas: «Mi fai perdere entusiasmo anche a me così, più sveglio devi essere». Eppure a vederlo da fuori sembrava un grillo. Sembra un altro. Lo scorso anno non sapeva neanche come prendere posizione tra i pali. Oggi elargisce consigli agli altri.

GLI ALTRI PORTIERI

Per Guerrieri, invece, l’esperienza al Trapani, non è stata facile. Deve ritrovare la fiducia. I mezzi tecnici ci sono sempre stati, non a caso è ancora uno dei giovani più promettenti. Certo però che non può essere una eterna promessa, deve trovare la sua strada. Difficile possa essere quella biancoceleste. Ha bisogno di campo ma alla Lazio non ne troverà molto. Il preparatore spesso gli corregge la posizione di partenza. Anche Vargic ha fatto passi in avanti, resterà come terzo. Grigioni è una sorta di padre per tutti loro. Li accudisce dentro e fuori dal campo. E spesso lo fa anche con il suo vice. Inzaghi in rosa, al momento, può contare quattro portieri considerando anche Marchetti. Al momento l’ex cagliaritano sta lavorando a Formello, il suo futuro è alquanto incerto. La Lazio vorrebbe mandarlo altrove ma non è facile trovare una squadra.

L’UNICO PUNTO FERMO E’ STRAKOSHA

L’unica certezza è che Strakosha sarà il titolare della prossima stagione. L’idea di un altro giovanissimo dietro Thomas affascina, ma i due sono forse ancora troppo acerbi per un ruolo così delicato. Alla Lazio servirebbe un secondo di esperienza, uno che non abbia velleità da prima donna ma che al tempo stesso deve farsi trovare pronto nelle diverse occasioni che si presenteranno. Strakosha è bravo, ma in una stagione con tre competizioni è lecito lasciargli margine di crescita. Soprattutto è fisiologico per un portiere avere una fase di scarico. Uno dietro esperto sarebbe l’ideale. Consiglio dato dallo stesso preparatore a chi di dovere.

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FOTO – Il nuovo arrivato Lucas Leiva felice per l’esordio con la Lazio

Terza amichevole per la Lazio e terza vittoria. La squadra di Inzaghi ha battuto la Triestina per 3-0. Prima con la maglia biancoceleste per il nuovo arrivato Lucas Leiva. Quarantacinque minuti in campo per cominciare ad assaporare il nuovo ambiente e i nuovi compagni. Al termine della fatica lo stesso giocatore ha espresso la sua soddisfazione per l’esordio su Instagram:

“Felice di giocare il mio primo gioco oggi. Lentamente, sempre più forte e migliorare la mia forma fisica. Forza Lazio”.

LEGGI LE PAROLE DI TARE SULL’ESCLUSIONE DI KEITA NELLA GARA CON LA TRIESTINA

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