“La fortuna aiuta gli audaci”, ma in questo caso l’unica fortuna sta nel nome di Wallace, di certo non nelle prestazioni del gigante brasiliano, che con la sua (poca) grazia sta scalando le gerarchie in difesa. Ma non solo i tifosi della Lazio sono rimasti (piacevolmente) sorpresi dalle prestazioni del numero 13 biancoceleste, numero molto caro alla tifoseria, anche molte testate giornalistiche, tant’è che il portale WhoScored.com, ha inserito il classe 94, nella Top 11 del mese di Novembre, a difesa di un altro “laziale” il portiere, in prestito all’Atalanta, Etrit Berisha.
Mauri: “Mi manca il derby”. E su Inzaghi…
L’ex capitano della Lazio, Stefano Mauri, al momento senza squadra è intervenuto ai microfoni di Sky Sport parlando di Lazio e di Inzaghi: “Mi aspettavo che Simone diventasse un grandissimo allenatore perché è un gran conoscitore di calcio, di calciatori, guarda tantissime partite e le guardava già da calciatore. E’ bravo nel rapporto con i calciatori perché sa quanto un giocatore ci tiene a determinati comportamenti, conosce i limiti di alcuni calciatori e li aiuta a crescere”
Poi parla del derby, del suo futuro e della fine del suo rapporto con la Lazio : “Simone è stato bravo soprattutto all’inizio della stagione quando c’erano delle situazione ambigue nello spogliatoio e sta facendo bene. Non ha bisogno dei miei consigli per il derby perché sa come si affronta un derby, io posso fargli solo un grande in bocca al lupo. Tradito dalla Lazio? Mi aspettavo un altro tipo di comportamento da parte della società ma non mi sento tradito. Il campo mi manca tantissimo. Mi sto allenando con il Racing Roma di Giannichedda però la partita della domenica mi manca tantissimo, mi manca preparare le sfide, mi manca l’adrenalina prima di entrare in campo. L’attesa del derby è pesante e mi manca tutto il contorno a una partita. So bene come sia vissuto il derby a Roma e tutto questo mi manca molto”.
Canigiani: “Per il derby si va verso il sold out. La Lazio in campo con la maglia…”
Il responsabile marketing biancoceleste Marco Canigiani, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per fare il punto sulla vendita dei biglietti per la stracittadina di domenica tra Lazio e Roma.
Vendita dei biglietti che procede spedita: “La Curva Nord è praticamente esaurita, è rimasto qualche posto sparso disponibile, ma parliamo di poche decine. Per quanto riguarda i Distinti sono rimasti complessivamente circa duemila tagliandi disponibili. Il trend è molto positivo, in costante crescita e contiamo di avere il sold out per domenica. Ricordiamo che la Tribuna Tevere è riservata solo ed esclusivamente ai tifosi della Lazio in possesso della tessera del tifoso Millenovecento ma è valida l’iniziativa “porta un amico”: il possessore della fidelity card potrà acquistare un tagliando per un suo amico laziale. La vendita procede bene rispetto alle altre partite. La parte dedicata ai tifosi biancocelesti sta avendo un riscontro positivo“. Ancora un giorno per il mini abbonamento: “C’è tempo fino a domani alle 18:30 per sottoscrivere il Mini abbonamento che permette di vedere 3 partite in tutti i settori dello stadio ad un prezzo vantaggioso“. Una precisazione sulla Tessera del tifoso: “Per poter sottoscrivere la Tessera del tifoso basta recarsi in un Lazio Style 1900 Official Store e verrà rilasciata al momento. Ieri abbiamo avuto un problema tecnico allo store di Parco Leonardo che stiamo risolvendo. Ma negli altri punti vendita abilitati si può fare“. Sulla maglia che indosseranno i biancocelesti domenica: “Probabilmente domenica i ragazzi scenderanno in campo con la classica casacca celeste e i pantaloncini bianchi anche se molti tifosi chiedono di indossare la maglia Away“. Infine sull’iniziativa Macron: “La campagna portata avanti dalla Lazio e dalla Macron, ‘Replica a chi?’, vuole sottolineare la qualità del prodotto che viene messo in vendita. C’è l’autenticità, quello che troviamo nei negozi ha la stessa qualità delle maglie da gara. Questo vale non solo per la maglia blu ma anche per tutti gli altri prodotti”.
Salernitana – Ufficiale il nome del nuovo tecnico, ex biancoceleste…
Dopo le dimissioni di Beppe Sannino, arrivate nella trada serata di martedi, da pochi minuti, con un comunicato apparso sul proprio sito, la Salernitana ha ufficializzato il nome del nuovo tecnico.
Sarà Alberto Bollini, già allenatore della Lazio Primavera e secondo di Edy Reja nella scorsa stagione all’Atalanta, in questa stagione coordinatore del settore giovanile biancoceleste: “L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con il Sig. Alberto Bollini e di avergli affidato la guida tecnica della prima squadra“.
Subito dopo sono arrivate le prime parole del neo tecnico granata: “Ringrazio innanzitutto i Presidenti Marco Mezzaroma e Claudio Lotito oltre che il Direttore Sportivo Angelo Fabiani per la stima e la fiducia che hanno riposto nei miei confronti. E’ abbastanza atipico arrivare di giovedì e avere una gara tra appena quarantotto ore ma sono pronto per dare il massimo insieme al mio staff. E’ chiaro che in un momento così particolare bisognerà far leva sulle motivazioni, sulle responsabilità dei giocatori e soprattutto sulla compattezza di tutto l’ambiente. Quando si vuol bene a una squadra così prestigiosa e a una maglia così importante è necessario trovare nella passione e nell’affetto quella spinta in più che possa far percepire anche in campo l’importanza di indossare questa maglia. Questa squadra ha valori indiscutibili e probabilmente ha sofferto la mancanza di continuità di risultati. Non bisogna dimenticare però che questo è un campionato talmente particolare in cui gli equilibri cambiano completamente da un weekend all’altro. Il gruppo deve avere fiducia nei propri mezzi perché ha valori importanti, deve avere la consapevolezza che si è in un ambiente giustamente esigente e che tutti insieme dobbiamo cercare di dare il massimo per vivere le migliori soddisfazioni che questa città merita“.
Tramezzani: “Sceglierei il 3-5-2, ma non rinuncerei a Basta”. Poi su Inzaghi, de Vrij e Wallace
Il vice allenatore della nazionale albanese ed opinionista RAI Paolo Tramezzani, è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio per analizzare il momento dei biancocelesti a soli 3 giorni dal derby contro la Roma.
Tramezzani ha parlato dapprima del modulo: “Inzaghi potrebbe schierare i suoi uomini, in occasione del derby, con il 3-5-2 per cercare di avere più uomini nella linea mediana giallorossa, tra i giocatori che impostano il gioco nella squadra di Spalletti come Nainggolan. Nei 20 metri occupati, appunto, dalla regia della Roma i biancocelesti stazioneranno con più uomini rispetto al solito. Il 3-5-2 penso che possa essere una buona soluzione“. Poi su come si vince il derby: “Domenica sarà fondamentale l’atteggiamento e lo spirito della squadra. Anderson e Lulic, sugli esterni, dovranno fare molto bene in entrambe le fasi avendo più campo a disposizione; proprio sulle corsie la Roma riesce a sviluppare bene il suo gioco. La Lazio, rischiando un po’ in parità numerica, dovrebbe prendere la Roma in una zona medio-alta nel momento in cui i giallorossi usciranno dalla metà campo in fraseggio. Accettando la parità numerica, quindi, i biancocelesti potrebbero rendersi pericolosi nell’uno contro uno con Felipe Anderson, un calciatore che può mettere in difficoltà, in questo momento, la retroguardia giallorossa“. Su Basta: “Basta è un giocatore molto importante, ha dimostrato d’essere utile alla retroguardia della Lazio a prescindere dal sistema di gioco e dal ruolo ricoperto. Sacrificarlo sarebbe una perdita, il serbo consente ad Inzaghi di cambiare veste tattica alla squadra in corso d’opera“. Poi sulla possibilità di utilizzo del rientrante de Vrij: “Se de Vrij ha recuperato dall’infortunio, penso che non ci sia partita migliore del derby per tornare in campo. L’olandese è una garanzia della difesa biancoceleste, alza notevolmente il tasso d’esperienza e di personalità di tutta la linea difensiva: dà certezze e sicurezze ai compagni di squadra. Credo che Inzaghi non abbia nessun dubbio riguardo la presenza di de Vrij al centro della difesa laziale in occasione del derby“. Una delle sorprese positive di questo inizio di stagione è stato il brasiliano Wallace: “Wallace è un giocatore che a me piace molto. E’ un ottimo profilo che si è inserito benissimo all’interno dell’organico biancoceleste. Il centrale brasiliano è molto attento e pulito negli interventi, ed è favorito anche dalla sua prestanza fisica. Protegge bene la porta e non si allontana mai troppo dall’avversario ed, inoltre, Wallace ha anche dei piedi educati che gli consentono spesso di impostare dalla difesa la manovra biancoceleste. Inzaghi vuole dar vita alla manovra della sua squadra proprio dalla difesa per poi allargarsi sugli esterni. Wallace, quindi, penso che stai interpretando bene anche le richieste del suo tecnico“. Un’opinione sulle qualità della Lazio: “La Lazio è molto solida difensivamente. La squadra ha trovato il giusto equilibrio: riesce a difendere bene e a gestire al meglio le trame di gioco in fase d’impostazione. Negli ultimi 30 metri la squadra biancoceleste lascia grande libertà ai calciatori offensivi. Il tutto avviene con una grande logica ed è sempre molto concreta. La Lazio concede poche occasioni e ne crea molte a suo favore. Lo scorso anno era mancata attenzione nell’approccio iniziale, quest’anno ai biancocelesti questa caratteristica non manca. Le squadre organizzate riescono a far bene soprattutto nei primi tempi e questo vuol dire che settimanalmente le partite vengono preparate bene da Inzaghi, e la domenica i suoi uomini sanno cosa fare in campo. Il prossimo avversario, però, si chiama Roma ed è una squadra che ha degli ottimi valori. Ai giallorossi manca qualcosa per fare il salto di qualità: hanno delle amnesie nel corso dei 90 minuti, lo hanno dimostrato, e le paga care. Penso che entrambe le squadre domenica saranno attente perché si tratta di una partita fondamentale. Il derby è una partita che si prepara da sola e credo che verrà deciso da episodi; solo quest’ultimi possono spostare gli equilibri a favore di una squadra“. Ma il vero segreto della squadra è Inzaghi: “Inzaghi conosce l’ambiente e lui stesso ha detto che aspetta questa sfida dal momento in cui è uscito il calendario. Conosco Simone e so quanto è legato a questo ambiente e alla città. Il senso d’appartenenza lo ha tramandato anche ai suoi giocatori e questo aspetto gli farà vivere la partita con grande emozione. Quest’ultima, però, non lo distrarrà dall’importanza del match“.
CONFERENZA – Biglia: “I tifosi il nostro uomo in più. Servono testa e cuore, siamo pronti!”
Mancano solo 72 ore al derby della capitale e la febbre sta salendo rapidamente. Oggi il capitano biancoceleste Lucas Biglia è intervenuto in conferenza dalla sala stampa del centro sportivo di Formello per spiegare come i ragazzzi si stanno preparando e l’atmosfera che si respira all’interno dello spogliatoio della Lazio.
Siete pronti?
“Certo, fino ad ora abbiamo dimostrato ciò che possiamo fare. Questa è una partita diversa da tutte le altre, ma porta gli stessi punti“.
La Lazio non vince un derby da parecchio tempo…
“Vogliamo vincere. Qualche volta avremmo meritato qualcosa di pià…Ma nella mente rimane l’ultima sconfitta che è stata veramente brutta. Adesso abbiamo veramente voglia“.
Come si vince il derby?
“E’ una partita diversa dalle altre, contro i nemici della città. Dobbiamo giocare bene, stare compatti. Soprattutto il derby si vince con la voglia, facendo quello che il mister ci dice di fare in settimana. Lui conosce la piazza e la partita, dobbiamo seguirlo“.
Il tuo futuro?
“Io penso al presente e penso a domenica. Il rinnovo è una cosa a cui non penso adesso, abbiamo cose più importanti a livello di gruppo a cui pensare. Quando arriverà il momento dell’incontro con la società si vedrà cos’è meglio per ognuno di noi“.
Cosa ti hanno insegnato i derby che hai giocato?
“I primi derby ti fanno vivere cose che non vivi tutti i giorni, con tanta gente e stadio pieno. Poi sul campo ho imparato che le partite finiscono solo al fischio finale, devi essere sempre attento al 100% fino all’ultimo. Cercheremo di fare quello che ci dice il mister. Ovviamente l’ultimo 4-1 rimane, è stato molto brutto. E’ importante come arriviamo a livello psicologico, veniamo da belle prestazioni. Ho tanta fiducia nei compagni e nel mister, speriamo di stare bene domenica“.
Che ne pensi delle dichiarazioni di Sczecsny?
“Non mi metto a parlare di chi è più forte, questo lo deciderà il campo. Fino ad ora loro hanno un punto in più di noi, ma in Italia può succedere di tutto, basti vedere i risultati dell’ultima giornata. Conta tanto l’umiltà del gruppo“.
Questa è la Lazio più forte con cui hai giocato?
“E’ una bella Lazio che sta facendo un bel lavoro con buoni risultati. Per valutare se è la miglior Lazio bisognerà vedere alla fine. La Lazio di Pioli arrivò terza, speriamo di migliorare. Il mister ha dato tanto entusiasmo, speriamo di non sbagliare e continuare così“.
A quale gara puoi paragonare il derby?
“A livello di nazionali è come per l’Argentina giocare contro Brasile o Uruguay. A livello di club questa è la partita più importante che ho giocato, uno dei derby più importanti al mondo“.
I giovani?
“Hanno giocato già tanti derby in Primavera e prima squadra. Hanno voglia e entusiasmo, è una partita importante non solo per noi ma anche per i nostri tifosi“.
Quanto sono importanti i tifosi?
“Tanto, lo hanno già dimostrato prima di Napoli e prima di andare a Palermo. Speriamo di vederli oggi a Formello e poterli ringraziare domenica in campo. Per noi è importante avere lo stadio pieno, i tifosi sono il nostro uomo in più. I tifosi laziali sono uomini di cuore, sarebbe bello avere lo stadio pieno“.
Cosa chiederesti ancora ai tifosi?
“Di continuare così, hanno fatto dei gesti che non ci aspettavamo. Speriamo come ho detto di ringraziarli domenica in campo. Ci sono ancora 6 mesi e speriamo che siano sempre con noi, ne abbiamo bisogno“.
Che effetto fa giocare un derby con la fascia di capitano?
“Particolare soprattutto perché non ho ancora vinto un derby, per questo ho tanta voglia. Ho tanta fiducia nei miei compagni e nel lavoro del mister, spero arriverà il risultato che ci aspettiamo“.
Cosa serve per vincere un derby?
“Il cuore serve sempre. Vincere un derby giocando male non è semplice. Secondo me, a parte cuore e testa bisogna mettere in campo la qualità. Se faremo questo avremo opportunità di vincere, ma ripeto soprattutto servono cuore e testa, per noi e per i tifosi“.
L’arbitraggio?
“Io non mi aspetto nulla dall’arbitro, anche per loro è molto difficile. Non guarderò chi arbitrerà domenica o cosa è successo nei derby precedenti. Io mi aspetto belle cose solo dai miei compagni e dallo staff“.
Giulio Piras
Protti: “Derby partita di emozioni, difficile da spiegare. E quel mio gol…”
Nesta incensa Totti e il derby…di Milano
Torna a parlare, in un’intervista concessa a ‘Omnisport’, l’ex capitano biancoceleste Alessandro Nesta. Argomento principe, ovviamente, il derby in programma domenica, che vedrà ancora una volta tra i protagonisti in campo il suo vecchio ‘nemico-amico’ Francesco Totti:
“Lui ha la mia stessa età e sta ancora giocando mentre io sono qui ad allenare. È speciale, possiede capacità straordinarie. A 40 anni è ancora in grado di divertirsi e far divertire“. Poi sulla sfida stracittadina: “Anche quella di Milano è importante: io l’ho giocata per 10 anni, così come ho giocato per 10 anni quella di Roma. La Lazio è la mia squadra del cuore, quella dove sono cresciuto, ma è a Milano che sono riuscito a vincere“.
DERBY – Lazio, la carica dei tifosi: oggi a Formello, domenica…
È risaputo che il derby si vince non tanto con la forza e la potenza, quanto sopratutto con il cervello, il cuore, l’anima e soprattutto la voglia. E i tifosi della Lazio ce la stanno mettendo davvero tutta per trasmettere alla squadra la passione e il coraggio necessari per compiere l’impresa: un vero e proprio patto d’acciaio, i cui effetti si sono già visti con le manifestazioni di entusiasmo prima delle trasferte di Napoli e Palermo e che potrebbero rinnovarsi ulteriormente già da oggi.
Alle 15 infatti, come confermato ieri ufficialmente dalla società, a Formello sarà in programma un’amichevole con il Capranica, formazione militante nel campionato di Promozione. L’ingresso sarà aperto al pubblico (con apertura dei cancelli del ‘Fersini’ a partire dalle 14.30) e ci si aspetta dunque un bagno di folla per caricare la squadra in vista della stracittadina di domenica. Ma non solo: secondo quanto riportato nel corso della trasmissione ‘La Voce della Nord‘, in onda su Radiosei, il giorno della gara un corteo di sostenitori accompagnerà il pullman dei biancocelesti fino allo Stadio Olimpico. Un’occasione per dare a Immobile & co. (e anche a sé stessi) un’ultima dose di carica prima di dar vita alla battaglia in campo e sugli spalti. A circa 72 ore da quello ufficiale, dunque, il derby dei tifosi laziali ha già avuto il suo fischio d’inizio.
Musei Capitolini: notte per l’arte…
Una notte all’insegna dell’arte attende i cittadini e turisti della capitale nell’elegante cornice dei Musei Capitolini. L’apertura esclusiva è prevista il prossimo sabato 3 dicembre (ore 20-24), per l’ultimo e quinto appuntamento dell’iniziativa “Il sabato sera lo dedichiamo a voi” (costo biglietto 1 euro). In programma nei Musei Capitolini diverse attività originali, promosse ed organizzate da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Zetema Progetto Cultura. In particolare i visitatori potranno accedere al Museo Atelier per “Il racconto e le esperienze delle Arti”: iniziativa dedicata alla riscoperta della moda antica e del disegno dal vero. Tecnica e manualità rivisitate anche in chiave moderna con installazioni, performance, visite animate e letture inedite. Nel corso dell’apertura notturna dei Musei Capitolini sarà possibile partecipare anche ad un percorso di degustazione. Nella Terrazza Caffarelli, infatti, gli appassionati di enologia saranno guidati dall’esperto Antonio Paolini fra vini pregiati, opere d’arte e musica. Per questa attività è obbligatoria la prenotazione allo 060606; la quota di partecipazione è di 10 euro. Ad arricchire il programma, il capitolo “social”: durante la mostra, infatti, tutti i visitatori potranno partecipare anche ad un contest scattando un selfie con la loro opera preferita. Le foto dovranno essere condivise sui canali social dei Musei Capitolini, utilizzando l’hashtag #dedicalarte. Come da regolamento, gli autori delle 3 foto più cliccate dagli utenti online vinceranno un ritratto dal vero che sarà realizzato da un allievo dell’Accademia delle Belle Arti.
Castroman: “I miei figli tifano Lazio”
Passione ed entusiasmo: queste le emozioni di Lucas Martin Castroman espresse alla Gazzetta dello Sport nel corso di un’intervista che naturalmente è passata per il racconto delle stracittadine vissute nella capitale. Dopo un gol fondamentale alla Roma, in un derby sofferto concluso con un pareggio, il centrocampista che ha indossato la maglia della Lazio dal 2001 al 2003 ha sposato i colori biancocelesti. Nonostante siano passati diversi anni, infatti, è sempre un piacere ricordare uno dei momenti fondamentali della sua carriera. Il gol di Castroman è quello del 2 a 2, segnato nel derby del 29 aprile 2001: “È stato il gol più importante della mia vita. Sicuramente il più emozionante – spiega l’ex biancoceleste – perché non potevamo far scappare la Roma. Nessuno avrebbe scommesso su un mio gol”. Dal campo alla vita privata, quindi, con la Lazio nel cuore: “I miei figli tifano Lazio, e a me manca la Nord. I miei bambini – precisa con orgoglio Castroman – giocano sempre a calcio con la maglia biancoceleste e agli amici dicono che quella era la maglietta che il loro papà indossava quando la Lazio era la squadra più forte al mondo”. Sul finire dell’intervista non poteva mancare il riferimento al suo mentore Bielsa ed ovviamente al tecnico della Lazio Simone Inzaghi, ex compagno di squadra dell’argentino: “Credo che Bielsa avrebbe fatto bene perché lui è un allenatore e un uomo eccezionale – questa la sua analisi – ma non so se avrebbe fatto meglio di così. Ricordiamoci che Simone Inzaghi ha preso una squadra a pezzi e l’ha resa grande e bella da vedere”.
Salas: “Il derby? Fondamentale vincere”
L’ex attaccante argentino, grande protagonista della Lazio targata Cragnotti, carica la squadra biancoceleste in vista della stracittadina: “Il mio pronostico per il derby di domenica? Vince la Lazio 2-1”. Per Marcelo Salas il derby non può essere una partita come le altre. Senza nascondersi, infatti, parla ai microfoni di Radio Olympia ricordando le forti emozioni vissute allo Stadio Olimpico anche grazie al supporto dei tifosi biancocelesti: “Il derby è una partita che ti rimane dentro per sempre. L’entusiasmo della gente, il calore, la passione. Ricordo che uno dei miei primi derby finì 3 a 3 con il gol del 4 a 1 per noi annullato a Stankovic. Fu una partita difficile, carica di tensione e con molte pressioni. Il derby non è mai semplice e può succedere tutto, la partita cambia in continuazione. Il derby si deve sempre vincere, ma è fondamentale non perderlo. Non importa come si gioca, questa è una partita dove conta solo la vittoria”. Evidente la determinazione dell’argentino, la stessa che metteva in campo quando condivideva grandi sfide con l’attuale allenatore Simone Inzaghi: “Simone sta facendo bene – queste le parole di Salas rivolte all’amico Inzaghi – non credevo avrebbe fatto l’allenatore, ma nel tempo si cambia. Adesso è sbagliato parlare di Champions o porsi degli obiettivi, bisogna pensare partita dopo partita. I giocatori devono essere concentrati sempre e soltanto sul prossimo impegno”.
DERBY – Szczesny punzecchia la Lazio
Wojciech Szczesny, portiere della Roma, ha punzecchiato i biancocelesti: “La Roma è più forte della Lazio, ne sono certo – afferma con sicurezza a Il Corriere dello Sport -. La differenza è solo di un punto ma dovevano essere di più, anche se la Lazio sta facendo un grande campionato. Non ho dubbi su chi sia più forte ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Spero che dopo domenica i punti di distanza siano quattro. Scudetto? Ci penso, sono tornato alla Roma per vincere, tutto è possibile anche se è meglio pensare partita dopo partito. Certo, l’obiettivo di tutti è quello”. E su Spalletti: “Mi ha insegnato a giocare con piedi, qui sono considerato bravo. Mi ha detto che conta la velocità di fare la scelta giusta. Lui e Wenger sono due allenatori diversi ma simili per disciplina e per il fatto che insegnano calcio”.
Palermo: esonero De Zerbi, arriva Corini
Ennesimo esonero in casa Palermo: al posto dell’allenatore bresciano Roberto De Zerbi sulla panchina rosanero arriva Eugenio Corini. Fatale per De Zerbi la sconfitta ai calci di rigore subita contro lo Spezia che ha portato all’eliminazione dalla Coppa Italia. Per il nuovo Palermo, quindi, il presidente Zamparini si affida al suo ex capitano Corini. Ad annunciare l’esonero un breve comunicato, apparso sul sito della società rosanero: “Valutata la situazione della prima squadra, la società si sente costretta al cambiamento della guida tecnica che viene affidata ad Eugenio Corini”. L’ex centrocampista ed oggi nuovo allenatore, come noto, nel corso della sua carriera da calciatore ha indossato la maglia del Palermo dal 2003 al 2007, realizzando 25 gol in 129 partite. Corini, inoltre, con la fascia da capitano ha guidato la squadra rosanero nella stagione 2003-2004, proprio nell’anno del grande ritorno del Palermo in serie A dopo ben 32 anni.
Corso per diventare Direttore Sportivo a Coverciano: tra i 42 diplomati c’è anche un ex Lazio
Sono 42 i nuovi Direttori Sportivi diplomati, che hanno superato nella giornata di lunedì gli esami finali del corso di Coverciano.
Dopo aver frequentato il corso – organizzato in collaborazione con l’ADISE (Associazione Italiana Direttori Sportivi) e con un programma didattico di 144 ore – i nuovi DS hanno superato prima la prova scritta e poi l’esame orale, comprensivo della discussione della tesi.
Tra i nuovi Direttori Sportivi diplomati, molti nomi noti del calcio professionistico, tra cui il Campione del Mondo nel 2006 e attuale Dirigente dell’Hellas Verona, Luca Toni, e il responsabile del Settore Giovanile del Cagliari, Mario Beretta. Da segnalare le prove finali di Paolo Danzè e Massimiliano Scaglia, che hanno ricevuto dalla commissione esaminatrice la lode per la loro prova finale. Andrea Agatensi, Mario Beretta, Marco Bertelli, Davide Cangini, Marco Cunico, Carlo Alberto Ludi e Federico Valdambrini si sono diplomati con il punteggio di 110 su 110. Nell’elenco c’è anche un ex protagonista in maglia biancoceleste, Pasquale Foggia.
Di seguito, l’elenco di tutti gli allievi del corso di Coverciano diplomati
Andrea Agatensi, Marco Antonini, Mario Beretta, Marco Bernardi, Marco Bertelli, Leonardo Bonomi, Davide Cangini, Stefano Cappelletti, Davide Caprari, Pierluigi Carta, Massimo Cerri, Antonio Colonna, Gianluca Comotto, Nicola Costanzo, Marco Cunico, Paolo Danzè, Alessandro Degli Esposti, Andrea Fabbrini, Jesse Andrea Fioranelli, Pasquale Foggia, Piero Francesco Garrubba, Filippo Ghinassi, Daniele Gianfelici, Giovanni Lovato, Alessandro Luci, Carlalberto Ludi, Carlo Musa, Cristian Orta, Alberto Pacchioni, Francesco Panfili, Ciro Alessio Rescigno, Massimiliano Scaglia, Roberto Scoccia, Clemente Severati, Matteo Silvestri, Luca Toni, Stefano Trinchera, Federico Valdambrini, Andrea Turi Vasile, Vincenzo Vecchio, Francesco Vitaglione e Moreno Zebi.
POLISPORTIVA – Atlete che arrivano altre che vanno: i comunicati della Lazio Calcio a 5
La Lazio Calcio a 5 Femminile tramite un comunicato ha annunciato l’arrivo di una nuova atleta in maglia biancoceleste. Questo il testo: “La S.S. Lazio Calcio a 5 è lieta di ufficializzare l’arrivo in biancoceleste di Corin Pascual Gamero. La giocatrice, scudettata con la Ternana nel 2015, approda a Roma proprio dal club umbro. Nata a Sentmenat (Barcellona) il 17 novembre 1981, Pascual è una calciatrice di comprovata esperienza e di assoluto carisma: tutta la società dà il suo caloroso benvenuto alla catalana”.
Oltre al nuovo acquisto tramite un altro comunicato la società biancoceleste ha annunciato anche che due calciatrici sembrano essere in procinto di lasciare la Capitale: “La S.S. Lazio Calcio a 5 comunica di aver messo sul mercato le atlete Alejandra Maria Argento e Roberta Maione. La società è pronta a valutare le eventuali proposte, con l’obiettivo di trovare una soluzione ideale sia per il club che per le giocatrici stesse”.
Oddi sicuro: “La Lazio gioca meglio della Roma. Se vince il derby…”
Intervistato da radiosei, l’ex difensore biancoceleste Giancarlo Oddi ha commentato il derby: “Vedendo le due squadre in questo momento, la Lazio non parte battuta, anzi. La squadra di Inzaghi gioca meglio della Roma e ha calciatori che possono mettere in difficoltà i giallorossi. Io non li ho visti bene domenica con il Pescara, se la Lazio sta attenta può fare male alla squadra di Spalletti. Ovviamente il derby non centra niente con la condizione e con il campionato. Le due squadre metteranno energie mentali e fisiche diverse da quelle delle altre partite. Quando un giocatore arriva a Roma, la prima cosa di cui si parla è il derby ed è normale che si sentirà una tensione differente. Io non uscivo di casa, non parlavo con nessuno perché volevo solo concentrarmi sulla partita. Se la Lazio dovesse vincere il derby si candida per essere tra le prime del campionato, è una partita troppo importante”.
L’ex Primavera Germoni: “Tutto merito di Inzaghi!”
Ai microfoni di Tmw Radio, Luca Germoni, terzino biancoceleste in prestito alla Ternana commenta il suo momento: “Sto andando bene in questa mia nuova avventura, mi aiutano tutti, possiamo fare tante cose positive. Il mister si sta comportando benissimo in questa sua esperienza, è sempre concentrato e dà molta fiducia a noi giovani. Ha vissuto il calcio in maniera particolare, ci fa giocare bene e i risultati arrivano”.
Poi Simone Inzaghi: “Deve solo ringraziarlo, sta facendo benissimo, sta stupendo tutti persino me. Sono felicissimo e gli faccio un grande in bocca al lupo. A livello personale mi ha trasmesso passione, voglia e carattere. I risultati lo stanno premiando, il gioco c’è, può fare un grandissimo campionato. È l’ideale per la Lazio. Il derby? Sono sicuro che la Lazio farà benissimo, penso che andrò allo stadio”.
Il vice Farris rivela i tatticismi biancocelesti
“Ci aspettavamo tra le varie ipotesi studiate il 3-5-1-1 dei rosanero“ – spiega il tecnico in seconda Massimiliano Farris ai microfoni di Lazio Style Channel -. “Avevamo intenzione di coprire le incursioni degli esterni Aleesami e Morganella con l’uscita dei nostri terzini Radu e Basta. Inoltre avevamo previsto anche qualche problema per la posizione di Diamanti che è molto abile tra le linee”.
Nella 15^ giornata di serie A un minuto di silenzio per le vittime del Chapecoense
La Lega Serie A, d’intesa con la Figc, manifesterà su tutti i campi della 15/a giornata di campionato la propria vicinanza al club brasiliano e la partecipazione commossa a quanto accaduto attraverso un minuto di silenzio e raccoglimento prima dell’inizio delle partite. La Lega Serie A, inoltre, inviterà le proprie società a scendere in campo nel prossimo turno di Serie A con il lutto al braccio per commemorare le vittime del disastro aereo che ha colpito la Società Chapecoense. ”La tragedia che ha colpito la squadra brasiliana della Chapecoense ha toccato profondamente la grande famiglia del calcio italiano – scrive la Lega di serie A – Un lutto che fatalmente riporta la memoria dei tifosi al tragico schianto di Superga”.