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CONFERENZA – Biglia: “I tifosi il nostro uomo in più. Servono testa e cuore, siamo pronti!”

Mancano solo 72 ore al derby della capitale e la febbre sta salendo rapidamente. Oggi il capitano biancoceleste Lucas Biglia è intervenuto in conferenza dalla sala stampa del centro sportivo di Formello per spiegare come i ragazzzi si stanno preparando e l’atmosfera che si respira all’interno dello spogliatoio della Lazio.

Siete pronti?

Certo, fino ad ora abbiamo dimostrato ciò che possiamo fare. Questa è una partita diversa da tutte le altre, ma porta gli stessi punti“.

La Lazio non vince un derby da parecchio tempo…

Vogliamo vincere. Qualche volta avremmo meritato qualcosa di pià…Ma nella mente rimane l’ultima sconfitta che è stata veramente brutta. Adesso abbiamo veramente voglia“.

Come si vince il derby?

E’ una partita diversa dalle altre, contro i nemici della città. Dobbiamo giocare bene, stare compatti. Soprattutto il derby si vince con la voglia, facendo quello che il mister ci dice di fare in settimana. Lui conosce la piazza e la partita, dobbiamo seguirlo“.

Il tuo futuro?

Io penso al presente e penso a domenica. Il rinnovo è una cosa a cui non penso adesso, abbiamo cose più importanti a livello di gruppo a cui pensare. Quando arriverà il momento dell’incontro con la società si vedrà cos’è meglio per ognuno di noi“.

Cosa ti hanno insegnato i derby che hai giocato?

I primi derby ti fanno vivere cose che non vivi tutti i giorni, con tanta gente e stadio pieno. Poi sul campo ho imparato che le partite finiscono solo al fischio finale, devi essere sempre attento al 100% fino all’ultimo. Cercheremo di fare quello che ci dice il mister. Ovviamente l’ultimo 4-1 rimane, è stato molto brutto. E’ importante come arriviamo a livello psicologico, veniamo da belle prestazioni. Ho tanta fiducia nei compagni e nel mister, speriamo di stare bene domenica“.

Che ne pensi delle dichiarazioni di Sczecsny?

Non mi metto a parlare di chi è più forte, questo lo deciderà il campo. Fino ad ora loro hanno un punto in più di noi, ma in Italia può succedere di tutto, basti vedere i risultati dell’ultima giornata. Conta tanto l’umiltà del gruppo“.

Questa è la Lazio più forte con cui hai giocato?

E’ una bella Lazio che sta facendo un bel lavoro con buoni risultati. Per valutare se è la miglior Lazio bisognerà vedere alla fine. La Lazio di Pioli arrivò terza, speriamo di migliorare. Il mister ha dato tanto entusiasmo, speriamo di non sbagliare e continuare così“.

A quale gara puoi paragonare il derby?

A livello di nazionali è come per l’Argentina giocare contro Brasile o Uruguay. A livello di club questa è la partita più importante che ho giocato, uno dei derby più importanti al mondo“.

I giovani?

Hanno giocato già tanti derby in Primavera e prima squadra. Hanno voglia e entusiasmo, è una partita importante non solo per noi ma anche per i nostri tifosi“.

Quanto sono importanti i tifosi?

Tanto, lo hanno già dimostrato prima di Napoli e prima di andare a Palermo. Speriamo di vederli oggi a Formello e poterli ringraziare domenica in campo. Per noi è importante avere lo stadio pieno, i tifosi sono il nostro uomo in più. I tifosi laziali sono uomini di cuore, sarebbe bello avere lo stadio pieno“.

Cosa chiederesti ancora ai tifosi?

Di continuare così, hanno fatto dei gesti che non ci aspettavamo. Speriamo come ho detto di ringraziarli domenica in campo. Ci sono ancora 6 mesi e speriamo che siano sempre con noi, ne abbiamo bisogno“.

Che effetto fa giocare un derby con la fascia di capitano?

Particolare soprattutto perché non ho ancora vinto un derby, per questo ho tanta voglia. Ho tanta fiducia nei miei compagni e nel lavoro del mister, spero arriverà il risultato che ci aspettiamo“.

Cosa serve per vincere un derby?

Il cuore serve sempre. Vincere un derby giocando male non è semplice. Secondo me, a parte cuore e testa bisogna mettere in campo la qualità. Se faremo questo avremo opportunità di vincere, ma ripeto soprattutto servono cuore e testa, per noi e per i tifosi“.

L’arbitraggio?

Io non mi aspetto nulla dall’arbitro, anche per loro è molto difficile. Non guarderò chi arbitrerà domenica o cosa è successo nei derby precedenti. Io mi aspetto belle cose solo dai miei compagni e dallo staff“.

Giulio Piras

 

 

 

Protti: “Derby partita di emozioni, difficile da spiegare. E quel mio gol…”

Igor Protti, autore di uno dei gol ricordati con maggiore piacere dai tifosi della Lazio nel derby del 4 maggio 1997, pareggiato all’ultimo secondo, è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air” per parlare della marcia di avvicinamento della squadra di Inzaghi verso la stracittadina di domenica alle 15.
Era da tanto che la Lazio non poteva contare su un bomber italiano come Ciro Immobile: “A me piace tantissimo come calciatore, ma anche come ragazzo, per il suo comportamento ed i suoi modi di fare molto semplici. Non si è montato la testa ed è riuscito benissimo a reggere le pressioni che ci sono a Roma. Sta dimostrando di possedere una grande personalità, si tratta di un acquisto particolarmente azzeccato anche per come si sta integrando con i compagni di squadra, in particolare con gli esterni d’attacco. I gol con la Lazio e la Nazionale dimostrano la qualità assoluta del giocatore, ma d’altronde Immobile aveva già vinto la classifica dei cannonieri col Torino“.
Dove va colpita una squadra come la Roma? “Con velocità e rapidi capovolgimenti di fronte. La Roma in questa stagione è partita con ambizioni diverse rispetto a quelle della Lazio, che invece ha iniziato più a fari spenti. Ora però c’è un solo punto di distanza tra le due squadre e la Lazio dovrà confermare il valore fatto vedere in questa prima parte della stagione, in quella che è sempre la partita dell’anno“.
Su Simone Inzaghi: “Una società che ha un allenatore in Primavera da qualche anno e decide di affidargli le chiavi della prima squadra, non compie un salto nel buio o un azzardo. Conoscendo bene il tecnico, avendolo avuto all’interno del club, sa bene a quale profilo si sta affidando. La sua grande intesa con i giovani ed il fatto di essere entrato in empatia con questi ragazzi è stato per il momento decisivo. Alla Lazio lottano tutti per la stessa idea e gli effetti si vedono sul campo. In questo i meriti di Inzaghi sono davvero grandi“.
Stefan De Vrij potrebbe tornare titolare dopo una lunga assenza. In una partita come il derby sarebbe meglio puntare su chi ha fatto bene nelle scorse partite, come i giovani, o su giocatori navigati e di esperienza? “Parto dal presupposto che Inzaghi finora ha saputo scegliere molto bene ed ha la possibilità di avere sott’occhio tutti i giocatori e di fare le scelte migliori. Da un punto di vista esterno forse non azzarderei De Vrij titolare dopo un periodo di inattività abbastanza lungo, ma punterei su giocatori rodati nelle ultime partite, visto che il derby è una partita sempre molto dispendiosa anche dal punto di vista atletico“.
Un centrocampo composto da Parolo, Biglia e Milinkovic Savic se la può giocare anche con le grandi di questo campionato? “Sì, la Lazio in mezzo al campo è una squadra fortissima, può contare su giocatori che vantano una qualità tecnica straordinaria, ma anche caratteristiche diverse che ben si integrano tra loro. E’ un centrocampo sicuramente importante, concordo che se la possa giocare contro qualsiasi avversario“.
Nella testa di un calciatore come si prepara una partita importante come il derby? E cosa hai provato quando hai realizzato quel gol all’ultimo minuto nel derby del 1997? “E’ impossibile riuscire a spiegare tutte le emozioni che si provano. Auguro a tutti di provare quello che ho sentito io dopo quel gol che ci ha consentito di pareggiare una partita che sembrava ormai persa. Il derby va preparato isolandosi un po’ da tutto quello che accade intorno, perché il peso della responsabilità si fa sentire. All’epoca venivamo allenati da un grande uomo come Dino Zoff. Iniziai la partita in panchina dopo aver segnato tre gol la domenica precedente alla Reggiana, non fui felicissimo, ma entrai nel quarto d’ora finale e mi tolsi la più bella soddisfazione della mia avventura a Roma. Ricordo l’abbraccio di Cragnotti a fine partita sotto la doccia, come se fossimo per strada, lui in giacca e cravatta preoccupato solo di ringraziarmi per il gol“.
Nella Lazio non mancano i giovani di grande talento: “Dal punto di vista qualitativo ragazzi come Cataldi, Lombardi e Murgia hanno tutto per intraprendere una carriera luminosa. Ricordo che quando ero alla Lazio c’era un ragazzo come Nesta che a 20 anni per maturità ne dimostrava già 35. Avere questo tipo di saggezza ed equilibrio in gioventù è il segreto per vivere una carriera ai massimi livelli“.
Hai giocato anche a Napoli. I partenopei non sono più quelli dell’anno scorso? Ci sono squadre che stanno sovvertendo i pronostici ed altre che stanno deludendo in questo campionato: “Il Napoli ha dovuto fare a meno di un giocatore che l’anno scorso ha fatto più di trenta gol come Higuain. Perdendo un punto di riferimento del genere non è facile ritrovare la quadratura del cerchio. La pressione su altri giocatori come Milik, a sua volta infortunato, hanno causato ulteriori difficoltà. Le sorprese non stanno mancando, anche la Juventus sembrava essersi molto rinforzata e invece ha le sue difficoltà, l’Atalanta sta lasciando tutti a bocca aperta e l’altra rivelazione è la Lazio, nessuno avrebbe pensato di trovare le due squadre separate da un solo punto in classifica, considerando che a inizio stagione la Roma era partita sbandierando ben altri obiettivi“.
Ma l’obiettivo concreto della Lazio in questa stagione quale può essere? “La Lazio può continuare a fare molto bene fino a quando riuscirà a mantenere la giusta serenità e anche la giusta spensieratezza. La Lazio ha tanti giocatori giovani e deve mantenere equilibrio, anche se solo puntando sempre al massimo si possono ottenere obiettivi di qualità, senza porsi limiti“.

Nesta incensa Totti e il derby…di Milano

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Torna a parlare, in un’intervista concessa a ‘Omnisport’, l’ex capitano biancoceleste Alessandro Nesta. Argomento principe, ovviamente, il derby in programma domenica, che vedrà ancora una volta tra i protagonisti in campo il suo vecchio ‘nemico-amico’ Francesco Totti:

Lui ha la mia stessa età e sta ancora giocando mentre io sono qui ad allenare. È speciale, possiede capacità straordinarie. A 40 anni è ancora in grado di divertirsi e far divertire“. Poi sulla sfida stracittadina: “Anche quella di Milano è importante: io l’ho giocata per 10 anni, così come ho giocato per 10 anni quella di Roma. La Lazio è la mia squadra del cuore, quella dove sono cresciuto, ma è a Milano che sono riuscito a vincere“.

DERBY – Lazio, la carica dei tifosi: oggi a Formello, domenica…

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È risaputo che il derby si vince non tanto con la forza e la potenza, quanto sopratutto con il cervello, il cuore, l’anima e soprattutto la voglia. E i tifosi della Lazio ce la stanno mettendo davvero tutta per trasmettere alla squadra la passione e il coraggio necessari per compiere l’impresa: un vero e proprio patto d’acciaio, i cui effetti si sono già visti con le manifestazioni di entusiasmo prima delle trasferte di Napoli e Palermo e che potrebbero rinnovarsi ulteriormente già da oggi.

Alle 15 infatti, come confermato ieri ufficialmente dalla società, a Formello sarà in programma un’amichevole con il Capranica, formazione militante nel campionato di Promozione. L’ingresso sarà aperto al pubblico (con apertura dei cancelli del ‘Fersini’ a partire dalle 14.30) e ci si aspetta dunque un bagno di folla per caricare la squadra in vista della stracittadina di domenica. Ma non solo: secondo quanto riportato nel corso della trasmissione ‘La Voce della Nord‘, in onda su Radiosei, il giorno della gara un corteo di sostenitori accompagnerà il pullman dei biancocelesti fino allo Stadio Olimpico. Un’occasione per dare a Immobile & co. (e anche a sé stessi) un’ultima dose di carica prima di dar vita alla battaglia in campo e sugli spalti. A circa 72 ore da quello ufficiale, dunque, il derby dei tifosi laziali ha già avuto il suo fischio d’inizio.

Musei Capitolini: notte per l’arte…

Una notte all’insegna dell’arte attende i cittadini e turisti della capitale nell’elegante cornice dei Musei Capitolini. L’apertura esclusiva è prevista il prossimo sabato 3 dicembre (ore 20-24), per l’ultimo e quinto appuntamento dell’iniziativa “Il sabato sera lo dedichiamo a voi” (costo biglietto 1 euro). In programma nei Musei Capitolini diverse attività originali, promosse ed organizzate da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Zetema Progetto Cultura. In particolare i visitatori potranno accedere al Museo Atelier per “Il racconto e le esperienze delle Arti”: iniziativa dedicata alla riscoperta della moda antica e del disegno dal vero. Tecnica e manualità rivisitate anche in chiave moderna con installazioni, performance, visite animate e letture inedite. Nel corso dell’apertura notturna dei Musei Capitolini sarà possibile partecipare anche ad un percorso di degustazione. Nella Terrazza Caffarelli, infatti, gli appassionati di enologia saranno guidati dall’esperto Antonio Paolini fra vini pregiati, opere d’arte e musica. Per questa attività è obbligatoria la prenotazione allo 060606; la quota di partecipazione è di 10 euro. Ad arricchire il programma, il capitolo “social”: durante la mostra, infatti, tutti i visitatori potranno partecipare anche ad un contest scattando un selfie con la loro opera preferita. Le foto dovranno essere condivise sui canali social dei Musei Capitolini, utilizzando l’hashtag #dedicalarte. Come da regolamento, gli autori delle 3 foto più cliccate dagli utenti online vinceranno un ritratto dal vero che sarà realizzato da un allievo dell’Accademia delle Belle Arti.

Castroman: “I miei figli tifano Lazio”

Passione ed entusiasmo: queste le emozioni di Lucas Martin Castroman espresse alla Gazzetta dello Sport nel corso di un’intervista che naturalmente è passata per il racconto delle stracittadine vissute nella capitale. Dopo un gol fondamentale alla Roma, in un derby sofferto concluso con un pareggio, il centrocampista che ha indossato la maglia della Lazio dal 2001 al 2003 ha sposato i colori biancocelesti. Nonostante siano passati diversi anni, infatti, è sempre un piacere ricordare uno dei momenti fondamentali della sua carriera. Il gol di Castroman è quello del 2 a 2, segnato nel derby del 29 aprile 2001: “È stato il gol più importante della mia vita. Sicuramente il più emozionante – spiega l’ex biancocelesteperché non potevamo far scappare la Roma. Nessuno avrebbe scommesso su un mio gol”. Dal campo alla vita privata, quindi, con la Lazio nel cuore: I miei figli tifano Lazio, e a me manca la Nord. I miei bambini – precisa con orgoglio Castroman – giocano sempre a calcio con la maglia biancoceleste e agli amici dicono che quella era la maglietta che il loro papà indossava quando la Lazio era la squadra più forte al mondo”. Sul finire dell’intervista non poteva mancare il riferimento al suo mentore Bielsa ed ovviamente al tecnico della Lazio Simone Inzaghi, ex compagno di squadra dell’argentino: “Credo che Bielsa avrebbe fatto bene perché lui è un allenatore e un uomo eccezionale – questa la sua analisi – ma non so se avrebbe fatto meglio di così. Ricordiamoci che Simone Inzaghi ha preso una squadra a pezzi e l’ha resa grande e bella da vedere”.

Salas: “Il derby? Fondamentale vincere”

L’ex attaccante argentino, grande protagonista della Lazio targata Cragnotti, carica la squadra biancoceleste in vista della stracittadina: “Il mio pronostico per il derby di domenica? Vince la Lazio 2-1”. Per Marcelo Salas il derby non può essere una partita come le altre. Senza nascondersi, infatti, parla ai microfoni di Radio Olympia ricordando le forti emozioni vissute allo Stadio Olimpico anche grazie al supporto dei tifosi biancocelesti: “Il derby è una partita che ti rimane dentro per sempre. L’entusiasmo della gente, il calore, la passione. Ricordo che uno dei miei primi derby finì 3 a 3 con il gol del 4 a 1 per noi annullato a Stankovic. Fu una partita difficile, carica di tensione e con molte pressioni. Il derby non è mai semplice e può succedere tutto, la partita cambia in continuazione. Il derby si deve sempre vincere, ma è fondamentale non perderlo. Non importa come si gioca, questa è una partita dove conta solo la vittoria”. Evidente la determinazione dell’argentino, la stessa che metteva in campo quando condivideva grandi sfide con l’attuale allenatore Simone Inzaghi: “Simone sta facendo bene – queste le parole di Salas rivolte all’amico Inzaghi – non credevo avrebbe fatto l’allenatore, ma nel tempo si cambia. Adesso è sbagliato parlare di Champions o porsi degli obiettivi, bisogna pensare partita dopo partita. I giocatori devono essere concentrati sempre e soltanto sul prossimo impegno”.

DERBY – Szczesny punzecchia la Lazio

Wojciech Szczesny, portiere della Roma, ha punzecchiato i biancocelesti:La Roma è più forte della Lazio, ne sono certo – afferma con sicurezza a Il Corriere dello Sport -. La differenza è solo di un punto ma dovevano essere di più, anche se la Lazio sta facendo un grande campionato. Non ho dubbi su chi sia più forte ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Spero che dopo domenica i punti di distanza siano quattro. Scudetto? Ci penso, sono tornato alla Roma per vincere, tutto è possibile anche se è meglio pensare partita dopo partito. Certo, l’obiettivo di tutti è quello”. E su Spalletti: “Mi ha insegnato a giocare con piedi, qui sono considerato bravo. Mi ha detto che conta la velocità di fare la scelta giusta. Lui e Wenger sono due allenatori diversi ma simili per disciplina e per il fatto che insegnano calcio”.

Palermo: esonero De Zerbi, arriva Corini

Ennesimo esonero in casa Palermo: al posto dell’allenatore bresciano Roberto De Zerbi sulla panchina rosanero arriva Eugenio Corini. Fatale per De Zerbi la sconfitta ai calci di rigore subita contro lo Spezia che ha portato all’eliminazione dalla Coppa Italia. Per il nuovo Palermo, quindi, il presidente Zamparini si affida al suo ex capitano Corini. Ad annunciare l’esonero un breve comunicato, apparso sul sito della società rosanero: “Valutata la situazione della prima squadra, la società si sente costretta al cambiamento della guida tecnica che viene affidata ad Eugenio Corini”. L’ex centrocampista ed oggi nuovo allenatore, come noto, nel corso della sua carriera da calciatore ha indossato la maglia del Palermo dal 2003 al 2007, realizzando 25 gol in 129 partite. Corini, inoltre, con la fascia da capitano ha guidato la squadra rosanero nella stagione 2003-2004, proprio nell’anno del grande ritorno del Palermo in serie A dopo ben 32 anni.

Corso per diventare Direttore Sportivo a Coverciano: tra i 42 diplomati c’è anche un ex Lazio

Sono 42 i nuovi Direttori Sportivi diplomati, che hanno superato nella giornata di lunedì gli esami finali del corso di Coverciano.
Dopo aver frequentato il corso – organizzato in collaborazione con l’ADISE (Associazione Italiana Direttori Sportivi) e con un programma didattico di 144 ore – i nuovi DS hanno superato prima la prova scritta e poi l’esame orale, comprensivo della discussione della tesi.

Tra i nuovi Direttori Sportivi diplomati, molti nomi noti del calcio professionistico, tra cui il Campione del Mondo nel 2006 e attuale Dirigente dell’Hellas Verona, Luca Toni, e il responsabile del Settore Giovanile del Cagliari, Mario Beretta. Da segnalare le prove finali di Paolo Danzè e Massimiliano Scaglia, che hanno ricevuto dalla commissione esaminatrice la lode per la loro prova finale. Andrea Agatensi, Mario Beretta, Marco Bertelli, Davide Cangini, Marco Cunico, Carlo Alberto Ludi e Federico Valdambrini si sono diplomati con il punteggio di 110 su 110. Nell’elenco c’è anche un ex protagonista in maglia biancoceleste, Pasquale Foggia.

Di seguito, l’elenco di tutti gli allievi del corso di Coverciano diplomati

Andrea Agatensi, Marco Antonini, Mario Beretta, Marco Bernardi, Marco Bertelli, Leonardo Bonomi, Davide Cangini, Stefano Cappelletti, Davide Caprari, Pierluigi Carta, Massimo Cerri, Antonio Colonna, Gianluca Comotto, Nicola Costanzo, Marco Cunico, Paolo Danzè, Alessandro Degli Esposti, Andrea Fabbrini, Jesse Andrea Fioranelli, Pasquale Foggia, Piero Francesco Garrubba, Filippo Ghinassi, Daniele Gianfelici, Giovanni Lovato, Alessandro Luci, Carlalberto Ludi, Carlo Musa, Cristian Orta, Alberto Pacchioni, Francesco Panfili, Ciro Alessio Rescigno, Massimiliano Scaglia, Roberto Scoccia, Clemente Severati, Matteo Silvestri, Luca Toni, Stefano Trinchera, Federico Valdambrini, Andrea Turi Vasile, Vincenzo Vecchio, Francesco Vitaglione e Moreno Zebi.

POLISPORTIVA – Atlete che arrivano altre che vanno: i comunicati della Lazio Calcio a 5

La Lazio Calcio a 5 Femminile tramite un comunicato ha annunciato l’arrivo di una nuova atleta in maglia biancoceleste. Questo il testo: “La S.S. Lazio Calcio a 5 è lieta di ufficializzare l’arrivo in biancoceleste di Corin Pascual Gamero. La giocatrice, scudettata con la Ternana nel 2015, approda a Roma proprio dal club umbro. Nata a Sentmenat (Barcellona) il 17 novembre 1981, Pascual è una calciatrice di comprovata esperienza e di assoluto carisma: tutta la società dà il suo caloroso benvenuto alla catalana”.

Oltre al nuovo acquisto tramite un altro comunicato la società biancoceleste ha annunciato anche che due calciatrici sembrano essere in procinto di lasciare la Capitale: “La S.S. Lazio Calcio a 5 comunica di aver messo sul mercato le atlete Alejandra Maria Argento e Roberta Maione. La società è pronta a valutare le eventuali proposte, con l’obiettivo di trovare una soluzione ideale sia per il club che per le giocatrici stesse”.

Oddi sicuro: “La Lazio gioca meglio della Roma. Se vince il derby…”

Intervistato da radiosei, l’ex difensore biancoceleste Giancarlo Oddi ha commentato il derby: “Vedendo le due squadre in questo momento, la Lazio non parte battuta, anzi. La squadra di Inzaghi gioca meglio della Roma e ha calciatori che possono mettere in difficoltà i giallorossi. Io non li ho visti bene domenica con il Pescara, se la Lazio sta attenta può fare male alla squadra di Spalletti. Ovviamente il derby non centra niente con la condizione e con il campionato. Le due squadre metteranno energie mentali e fisiche diverse da quelle delle altre partite. Quando un giocatore arriva a Roma, la prima cosa di cui si parla è il derby ed è normale che si sentirà una tensione differente. Io non uscivo di casa, non parlavo con nessuno perché volevo solo concentrarmi sulla partita. Se la Lazio dovesse vincere il derby si candida per essere tra le prime del campionato, è una partita troppo importante”.

L’ex Primavera Germoni: “Tutto merito di Inzaghi!”

Ai microfoni di Tmw Radio, Luca Germoni, terzino biancoceleste in prestito alla Ternana commenta il suo momento: “Sto andando bene in questa mia nuova avventura, mi aiutano tutti, possiamo fare tante cose positive. Il mister si sta comportando benissimo in questa sua esperienza, è sempre concentrato e dà molta fiducia a noi giovani. Ha vissuto il calcio in maniera particolare, ci fa giocare bene e i risultati arrivano”.

Poi Simone Inzaghi:Deve solo ringraziarlo, sta facendo benissimo, sta stupendo tutti persino me. Sono felicissimo e gli faccio un grande in bocca al lupo. A livello personale mi ha trasmesso passione, voglia e carattere. I risultati lo stanno premiando, il gioco c’è, può fare un grandissimo campionato. È l’ideale per la Lazio. Il derby? Sono sicuro che la Lazio farà benissimo, penso che andrò allo stadio”.

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Il vice Farris rivela i tatticismi biancocelesti

“Ci aspettavamo tra le varie ipotesi studiate il 3-5-1-1 dei rosanero“ – spiega il tecnico in seconda Massimiliano Farris ai microfoni di Lazio Style Channel -. “Avevamo intenzione di coprire le incursioni degli esterni Aleesami e Morganella con l’uscita dei nostri terzini Radu e Basta. Inoltre avevamo previsto anche qualche problema per la posizione di Diamanti che è molto abile tra le linee”.

Nella 15^ giornata di serie A un minuto di silenzio per le vittime del Chapecoense

La Lega Serie A, d’intesa con la Figc, manifesterà su tutti i campi della 15/a giornata di campionato la propria vicinanza al club brasiliano e la partecipazione commossa a quanto accaduto attraverso un minuto di silenzio e raccoglimento prima dell’inizio delle partite. La Lega Serie A, inoltre, inviterà le proprie società a scendere in campo nel prossimo turno di Serie A con il lutto al braccio per commemorare le vittime del disastro aereo che ha colpito la Società Chapecoense. ”La tragedia che ha colpito la squadra brasiliana della Chapecoense ha toccato profondamente la grande famiglia del calcio italiano – scrive la Lega di serie A – Un lutto che fatalmente riporta la memoria dei tifosi al tragico schianto di Superga”.

TOP 11 EUROPEI UNDER 21 – Spicca l’ex capitano della Lazio

Nella formazione all-time degli Europei Under 21 della Uefa, diffusa dalla federazione europea in vista del sorteggio dell’edizione 2017 (prevista a giugno in Polonia) risulta netta la supremazia azzurra, con ben 4 giocatori su 11: Chiellini, Nesta, Pirlo e Totti. Seguono la Germania, con Neuer, Hummels e Ozil, la Spagna, con Xavi e Raul, l’Inghilterra, con Lampard, e la Serbia, con Ivanovic.

Facco sul derby Lazio Roma

Mario Facco ai microfoni di Radiosei ha detto la sua sulla partita di domenica: “Nel derby tutte hanno da perdere, se vinci o se perdi fa la differenza per le gare successive, sia in positivo in caso di vittoria che in negativo in caso di sconfitta. La Lazio sta facendo bene ma per dire che la stagione è eccezionale bisogna aspettare la fine del campionato. Possiamo giocare anche il derby con la difesa a 3 ma serve un atteggiamento d’attacco, se metti Felipe a fare la fase di interdizione invece di attaccare è chiaro che perde alcune delle sue peculiarità. Il brasiliano è un pericolo pubblico nella metà campo avversaria sarebbe un peccato non fargli fare l’attaccante”.

Franco Nanni non vuole de Vrij in campo nel derby

Franco Nanni è intervenuto a Radio Incontro Olympia: Sarà un derby equilibrato, tutte e due le squadre stanno facendo bene. La formazione al derby? Squadra che vince non si cambia, io de Vrij non lo schiererei. La miglior difesa è l’attacco, io giocherei con il 4-3-3 con quei tre davanti che sono devastanti. Il derby comunque è una partita particolare, il risultato è aperto a qualsiasi risultato. Un tempo il derby veniva giocato da italiani e da romani, oggi non è più così. Comunque anche gli stranieri appena arrivano capiscono l’importanza di questa partita. Ai miei tempi una settimana prima del derby venivano 5mila tifosi a vedere gli allenamenti, si viveva in un modo straordinario. Un pronostico? Sono laziale, che devo pensare?! Speriamo che non accada”.

DERBY – Il comunicato della Curva Sud

La Curva Sud resterà fuori dall’Olimpico al derby di domenica, nonostante gli appelli di Totti, De Rossi e Florenzi. Dopo aver seguito quelli dello scorso anno a Testaccio e via Tiburtina, l’appuntamento per il 4 dicembre è presso l’Academy Qualcio Roma in viale dei Romanisti. Questo l’appello della Curva: “Anche se lontani dagli spalti e dalla nostra casa, la Curva Sud, il derby non sarà mai una partita come le altre. Proprio per questo motivo lo vivremo tutti insieme ancora una volta. L’appuntamento è presso il Centro Sportivo “Academy Qualcio Roma” in viale dei Romanisti (angolo via Palmiro Togliatti) dove davanti ad un maxischermo tiferemo come se fossimo all’Olimpico. In attesa del risultato del campo una cosa è certa: noi abbiamo già vinto! Chi rinuncia ad un derby per coerenza con i propri principi non perde mai! Avanti Curva Sud, questa battaglia la vinciamo noi! ROMA“.

Capello: “Ecco come si vince il derby”. Poi su Inzaghi e Spalletti…

Su Fox Sport Fabio Capello ha parlato della stracittadina e dei tecnici di Lazio e Roma: “Inzaghi mi sembra un allenatore preparato, ha fatto tesoro della prima esperienza e si capisce che ha in mano la squadra. Qualche problema in più mi sembra lo abbia Spalletti”. Poi sul derby:Non è tanto come prepari la sfida, ma con quale testa vai a giocarla. Ci vuole tanto agonismo, ma soprattutto tanta intelligenza. Se vai solo con l’agonismo rischi di perderla. Devi saper mettere in campo quello che hai preparato durante la settimana. Poi se l’avversario è più forte tanto di cappello. De Rossi? Soffre molto questa gara, la sente come una battaglia”