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CASO CHIARA – Maurizio Insidioso: “Il 16 dicembre atto finale de processo. Vorrei vedere tanta gente!”

E’ partita ufficialmente nel pomeriggio di martedì l’edizione 2016 della Running For Chiara presso lo Sporting Palace Sigonio. Una corsa per la solidarietà per aiutare Chiara Insidioso, ancora alle prese con una durissima riabilitazione dopo l’aggressione subita da parte di Maurizio Falcioni. Sulla vicenda la Corte di Cassazione si esprimerà venerdì prossimo. Per parlare del successo della Running For Chiara e dei tanti laziali accorsi per far sentire la loro vicinanza, è intervenuto il papà di Chiara, Maurizio Insidioso, sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air”, organizzatrice dell’evento allo Sporting Palace.

“Innanzitutto voglio ringraziare Fabio Cappelletti, la famiglia e lo staff per il disturbo che gli abbiamo recato, è stata una bellissima iniziativa che poteva nascere solo grazie a lui. Sono stato felicissimo perché mi sono sentito a casa grazie a tutta la gente che è venuta a trovarmi, ho passato dei momenti molto belli e quando sono tornato da Chiara le ho raccontato tutto, consegnandole anche la medaglia che ci ha consegnato la S.S. Lazio Atletica Leggera. La cosa più importante era accendere a livello mediatico la luce su quanto accadrà in Tribunale venerdì e anche ieri sono venuti parecchi giornalisti, a dimostrazione che la cosa è andata in porto nel migliore dei modi con Rai e Mediaset che hanno dedicato dei servizi sulla vicenda.

Da testimone diretto di quello che posso dire, mi fa sempre piacere citare i piccoli miglioramenti di Chiara, dovuti in buona parte agli aiuti della gente comune, in particolare dei tifosi dell’Athletic Bilbao che ci hanno mandato soldi per farla curare, mentre invece le istituzioni finora non ci hanno dato una mano come invece speravo. Lei è un esempio di vita che nonostante le evidenti difficoltà non viene aiutata dallo Stato. Il problema grave è che questo fondo per sostenere le vittime di violenze è stato istituito dalla Comunità Europea e l’unico Paese che non lo sta rispettando è proprio l’Italia, in qualunque altra nazione saresti stato risarcito direttamente dallo Stato. Paradossalmente, se Chiara fosse stata inglese, tedesca o francese, avrebbe ricevuto una mano, invece essendo cittadina italiana non può accedere a questo fondo. Il Parlamento non lo vuole istituire lamentando mancanza di soldi. Per come la vedo io sono felicissimo di eventi come la Running For Chiara, ma poi penso che non ci sarebbe bisogno di organizzarli se le istituzioni facessero il loro dovere.

Venerdì 16, davanti alla Corte di Cassazione di Roma sarà presente anche una delegazione della Curva Nord per manifestare contro lo sconto di pena richiesto dai legali di Maurizio Falcioni: “È l’atto finale, il terzo grado di giudizio, dove non si capisce bene cosa chieda, ma visto come è andato l’appello con lo sconto di pena non vorrei che gli abbassassero ancora la pena. Mi farebbe piacere vedere fuori tanta gente fuori dalla Corte, l’attenzione mediatica è importante perché senza di essa le cose potrebbero andare in maniera diversa. La vicinanza delle persone in momenti come questi è davvero fondamentale. A partire dalle 10 ci raduneremo a Piazza Cavour, davanti al Palazzaccio, dopodiché con gli avvocati entreremo in aula per attendere l’esito della giornata, sperando che vada tutto per il meglio.

Falcioni ha chiesto il rito abbreviato che prevede uno sconto di un terzo della pena, Maurizio Insidioso racconta di averne parlato con le cariche dello Stato che gli hanno dato risposte shockanti: “Ho parlato con ministri e sottosegretari, alcuni dei quali mi hanno detto “Ah, sei della Lazio? Io invece so’ daa Roma!” e queste risposte mi hanno davvero lasciato senza parole, per non parlare di quelli che parlavano in terza persona lavandosene le mani. Ti senti davvero preso in giro e non sai più a chi rivolgerti.

Infine Maurizio: “Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono sempre state vicine al mio fianco. Non dico “Speriamo bene” perché dovrebbe essere sottintesa la cosa, attendiamo l’arrivo di questa giornata campale, quando arrivano i processi ho sempre paura che la giustizia non faccia esattamente il suo corso, ma so con certezza che avrò il vostro sostegno e per questo ve ne sarò sempre grato”.

CALCIOMERCATO – Paloschi vuole la Lazio. Ecco le cifre dell’operazione

La Lazio vuole un attaccante nel mercato invernale che possa far rifiatare il titolarissimo Immobile. Ecco allora che Alberto Paloschi si candida a vestire la maglia biancoceleste. L’Atalanta ha già dato l’ok alla sua partenza a gennaio: il giocatore è fuori dagli schemi di Gasperini ma potrebbe rientrare in quelli di Inzaghi. L’Atalanta vuole recuperare gli 8 mln spesi in estate, ma la Lazio potrebbe giocarsi la carta Berisha valutato da Lotito 5 mln. Quindi secondo il Corriere dello Sport, la Lazio ha intenzione di chiedere Paloschi in prestito con diritto di riscatto che potrebbe essere saldato in estate dando in cambio Berisha. Un’affare molto intelligente che donerebbe a Inzaghi un’alternativa offensiva valida per affrontare al meglio la seconda parte di stagione.

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Murgia: “Il mio 2016 è stato importante ma…”

Il centrocampista biancoceleste Alessandro Murgia ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Channel: “Noi giovani eravamo tutti insieme ma con noi c’erano anche i mister Cecchi, Cerasaro e Billi. Aspettavamo questa serata, unisce tutti, siamo contenti. Andiamo a casa felici. C’è tanta serenità, la volevamo, serve in questi momenti.Il mio 2016 è molto importante, bello, non me lo aspettavo. Io però guardo avanti, resto concentrato e lavoro giorno dopo giorno per un 2017 ancora migliore. Partita dopo partita vogliamo salire di livello, ce la metteremo tutta. Tanti auguri di buone feste e buon anno nuovo. Sempre forza Lazio”.

Cataldi avvisa: “Occhio alla Fiorentina. Ecco i nostro obiettivi stagionali…”

Durante la cena di Natale della Società Sportiva Lazio, il centrocampista biancoceleste Danilo Cataldi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“Abbiamo fatto il tavolo giovanile. È una bellissima serata, che fa bene al di là degli auguri natalizi e tutto il resto. Abbiamo visto un bel video e ascoltato le parole del Presidente. Stiamo vivendo un buon momento, abbiamo superato lo scivolone nel derby in modo positivo, la squadra ha disputato una grande partita in casa della Sampdoria e non era facile. Ora dobbiamo concludere l’anno nel migliore dei modi contro avversarie complicate. Se affrontare queste ultime sfide nel modo giusto, possiamo fare bene.

La Fiorentina è un’ottima squadra, ieri ha conquistato un buon risultato in una partita complicata, verrà carica all’Olimpico. In trasferta gioca meglio che al Franchi, per noi sarà difficile ma cercheremo di farci trovare pronti. È stato un anno positivo perché prima di tutto la squadra sta andando bene, siamo in una buona posizione di classifica nonostante tutto quello che era successo in estate; non era facile ripartire bene sia per Inzaghi, sia per lo staff sia, infine, per noi giocatori. La convocazione in Nazionale è stata una grande soddisfazione, spero di tornarci.

Mi auguro che il 2017 possa portare con se una grande seconda parte di stagione, magari vincendo qualche trofeo, ma non sarà facile. L’obiettivo è quello di conquistare l’Europa, possibilmente quella importante. Un grande abbraccio ai tifosi, domenica spero di rivedere quanto di bello visto all’Olimpico nel derby, Tutti insieme possiamo fare qualcosa di straordinario. Forza Lazio”.

Chapecoense come Final Destination. Macabra profezia del calciatore sopravvissuto

Il dramma che ha colpito la Chapecoense è ancora negli occhi e nella mente di tutti. Il terribile schianto dell’aereo ha tolto la vita alla maggior parte dei calciatori della squadra brasiliana. Ma un nuovo episodio va ad arricchire questo incredibile dramma. Neto, uno dei calciatori sopravvissuti all’incidente aereo, avrebbe sognato, la sera prima, che l’aereo dove doveva viaggiava, avrebbe avuto un incidente. In stile Final Destination. A rivelare ciò è stato il medico della squadra,  Carlos Mendonca, in conferenza stampa:

In queste ultime ore si stava rendendo conto di avere troppe escoriazioni sul corpo, sulle mani e le gambe e cominciava a sospettare qualcosa, perché. Suo padre mi ha detto che la situazione era arrivata davvero al limite, e allora d’accordo con la psicologa abbiamo deciso di dire la verità al ragazzo. Ho parlato con lui per due ore. Probabilmente, quando potrà, ve lo dirà lo stesso Neto. Lui ha fatto un sogno il giorno prima della partenza. Ha sognato che l’aereo su cui si trovava stava cadendo, una cosa drammatica, al punto che poi ha detto alla moglie che non voleva più viaggiare. E adesso non fa che ripensarci, perché l’incubo è diventato realtà

Cena di Natale, Parolo: “Possiamo giocarcela con tutti. Merito di Inzaghi…”

Una serata davvero emozionante quello che squadra e staff biancocleeste hanno vissuto ieri sera. A margine dell’evento ai microfoni dei cronisti presenti è intervenuto anche Marco Parolo , visibilmente emozionato

Se mi avessero detto che avremmo festeggiato il Natale con questi sorrisi e questo spirito, avrei detto che sarebbe stato un sogno. Personalmente ho capito subito che questo gruppo avrebbe fatto bene, ma siamo più avanti di quando pensavo. Le basi importanti sono la voglia di fare, prendiamo le cose positive e ce le portiamo avanti. Questa squadra ha dimostrato di poter giocare alla pari con tutti, siamo fiduciosi. Inzaghi? Ci ha creduto per primo, ha trasmesso l’entusiasmo e la voglia di vincere. Negli allenamenti si lavora tanto e questo permette di essere sempre in partita. La Lazio deve pensare di continuare a fare le prestazioni che sta facendo. Sono contento di aver segnato, e che siamo stati bravi a reagire dopo il derby. Ci è servito come rabbia, a Genova ce la siamo giocata bene, abbiamo una nostra identità. Sentire i complimenti del loro mister è stato importante, significa che siamo una squadra. Dopo queste che partite potremmo stabilire il nostro vero obiettivo, se la Champions o l’Europa League. Sul campo non ho visto nessuna squadra più forte della Lazio, ma a livello di mentalità e di esperienza alcune sono superiori a noi. Ci saranno dei momenti difficili, ma dovremmo essere bravi a ripartire come abbiamo fatto dopo il derby”.

Cena di Natale – Parla Manzini: cuore biancoceleste

Durante la cena di Natale anche il Team Manager Maurizio Manzini. Ecco le parole riportate sul sito ufficiale biancoceleste:

“Sono passati tanti anni, l’emozione e la commozione di essere davanti a voi è sempre quella del primo giorno. Quest’anno in maniera particolare, sento moltissimo l’emozione. Vorrei ringraziare tutti voi, c’è questa cosa che mi viene da dentro, questa grandissima passione.  Tutto questo mi riporta doverosamente a rivolgere un ultimo grazie e lo dico da laziale. Speriamo, sicuramente c’è l’impegno, di raggiungere quei traguardi che il laziale merita, che il laziale ha guadagnato, e che il laziale, sono convinto, otterrà.  Con queste certezze e con questa particolare emozione che, permettendomi di parlare al gruppo e in rappresentanza della prima squadra, rivolgo i migliori auguri per uno splendido Natale e per un 2017 che sia foriero di raggiungere quei risultati ai quali ambite e che indubbiamente meritate”.

Umberto Lenzini, il ricordo del nipote e la promessa di Lotito

Lo storico Presidente del primo scudetto della Lazio, Umberto Lenzini, è rimasto nel cuore dei tifosi biancocelesti. Spesso viene omaggiato e ricordato dai rifosi e dai suoi ex calciatori. Ora arriva una bella notizia direttamente dal nipote Andrea. Di seguito il post pubblicato dal ragazzo tramite il suo profilo Facebook:

Umberto Lenzini presidente dello scudetto 73/74. Oggi ho ricevuto buone notizie, dopo una conversazione telefonica col presidente Claudio Lotito, abbiamo deciso che il prossimo anno (22/02/2017) dato che sono ben 30 anni che e’ scomparso mio nonno Umberto, sarebbe stato giusto ricordarlo con un titolo importante. Lenzini e’ stato un presidente oltre che vittorioso, molto amato, la sua bontà la sua lazialità e il suo coraggio lo hanno portato al successo tra alti e bassi come capita spesso, ciò nonostante, un presidente senza macchia che ha speso tutto se stesso per la Lazio…io ho espresso che sarebbe stato giusto intitolargli il centro sportivo di Formello. Vediamo… sono al vaglio idee. Se pensate che sia giusto condividere il mio post mettendo da parte qualsiasi divergenza, pensando solo da laziali e al presidente Lenzini, fatelo…intanto ringrazio la SSLAZIO“.

Cena di Natale, Inzaghi: “E’ un momento magico, sono orgoglioso dei miei ragazzi”

Durante la cena di Natale non potevano mancare le parole di colui che sta restituendo entusiasmo e voglia di Lazio all’intero popolo biancoceleste. Ecco le parole di mister Inzaghi riportate dal sito ufficiale biancoceleste:

Il tecnico biancoceleste ha preso la parola al termine di un video emozionale riguardo la storia della Lazio:  “Abbiamo visto delle bellissime immagini che hanno ripercorso la storia della Lazio. Ho avuto la fortuna di crescere qui, prima come giocatore e ora come allenatore della squadra. E’ un momento magico per me, e voglio condividerlo con le persone che sono qui. Stiamo facendo buone cose, ma il merito è di tutti, del mio staff, della società che non ci fa mancare nulla, dei magazzinieri, dei fisioterapisti, dei dottori e dei ragazzi.  Sapevo sarebbe stata una sfida difficile. L’ho accettata con estrema fiducia ed orgoglio. Sapevo di trovare ragazzi che avevo già allenato, mi stanno aiutando molto. Il difficile arriva ora, i miei uomini lo sanno. All’inizio nessuno si aspettava questo rendimento da parte nostra. Ho uno splendido gruppo che segue me e il mio staff; ogni domenica si fa valere in campo, ho tantissima fiducia in tutti, dal primo all’ultimo. C’è sempre qualcuno che rimane fuori, ma siamo in molti e per me è molto difficile fare delle scelte ogni settimana. Purtroppo nel calcio i conti si fanno alla fine, mancano ancora due partite al termine dell’anno e poi faremo i conti.  Sono qui da 17 anni e conosco l’ambiente, conosco ogni punto della nostra città. Abbiamo vissuto una settimana difficile nel post derby. Ho perso tante stracittadine da giocatore, ma in tutti quei vari gruppi avevamo più fatica a rialzarci. I ragazzi sono stati bravissimi a reagire sabato e hanno dato prova di grandissimo carattere a Genova. Il regalo per questo Natale mi auguro possa essere la miglior conclusione possibile dell’anno; inoltre, auguro tanta felicità e tanta salute ai presenti”.  

Parla Lotito e Keita se ne va. Ecco la versione “ufficiale” dell’accaduto

Come di consueto, quando la serata si avvia verso la conclusione, il presidente Lotito tiene il discorso di fine anno. Ciò che colpisce però è il fatto che, mentre il Presidente sul palco stava ultimando il consueto discorso, Keita ha abbandonato la sala. Il senegalese mette la giacca, esce dal locale, sale in macchina e se ne va. Ancora da capire le ragioni del forfait. L’ennesimo atteggiamento del ragazzo ribelle visto il rinnovo in bilico? Peccato perché la serata si stava svolgendo in modo sublime. Dopo qualche minuto però arriva la versione “ufficiale” della società che predica tranquillità: a quanto pare Keita è stato costretto ad abbandonare il locale per problemi personali, lo ha comunicato a Marchetti e Parolo, che erano al tavolo con lui. Il giocatore si è scusato con il resto dei compagni e con la società per il contrattempo. La società perciò avrebbe dato l’autorizzazione al tesserato di abbandonare prima l’evento. Nessun caso quindi, almeno per ora…

 

 

Cena di Natale – Il discorso del Presidente Lotito: “Uniti si vince…”

Alla cena di cena di Natale non poteva non mancare il presidente Claudio Lotito che nel corso della serata ha voluto fare un lungo discorso per tutti i presenti. Ecco le sue parole riportate sul sito ufficiale biancoceleste:

Uniti si vince e lo dimostra il fatto che abbiamo riportato la gente allo stadio. E questo è un merito della squadra che attraverso le proprie prestazioni, attraverso quella voglia che dimostra in campo con l’atteggiamento determinato, volitivo, con spirito di sacrificio e anche con molta umiltà, che dimostra in ogni partita, diventa un elemento di captatio benevolentiae nei confronti dei tifosi. I tifosi oggi sono orgogliosi della propria squadra del cuore. Ho tante manifestazioni di consenso nei confronti della squadra da parte dei miei colleghi, delle istituzioni sportive perché vedono una squadra che ha un qualcosa di diverso.
Al di là delle qualità tecniche, che sono innegabili, c’è qualcosa che alimenta lo spirito all’interno del gruppo che può portare a dei risultati incredibili. Vedete, quando dico che insieme si vince non è una frase fatta, è una realtà. L’unione fa la forza e l’unione è dettata dalla squadra, dallo staff, dal team e chiaramente dall’allenatore, dai magazzinieri, dai medici, dalla società e soprattutto dai tifosi. Se tutti remano dalla stessa parte, vedrete che potremo dare soddisfazioni a tutti. Ho visto delle prestazioni che sono state realizzate non solo con la qualità, o con la forza fisica, ma con il cuore. La squadra crede non solo nei propri mezzi, ma che combatte sul campo all’insegna di quelli che sono i valori storici di questa gloriosa società. 
Avete visto nel filmato alcune partite, che possono avere scarso interesse dal punto di vista del risultato, che rappresentano la storia della società, e hanno fatto la storia e sono rimaste sicuramente nei cuori di ognuno di noi rendendoci diversi rispetto agli altri. Una diversità basata sull’empatia e sull’attaccamento, sulla voglia di dimostrare di essere laziali: coloro che combattono fino allo stremo delle proprie forze per raggiungere un obiettivo. Guardate, non è una frase retorica, è una realtà: la Lazio è l’unica società che ha dato un contributo di sangue, che è stato riconosciuto, ve lo ricordate tutti all’Altare della Patria colori ed alloro, storia che è rimasta indelebile nel cuore e nella mente di ognuno. Noi oggi parliamo anche di qualcosa che ci fu tolto, perché paradossalmente la nostra società ha sempre subito delle angherie legate al fatto che, ahimè, come se dovessimo espiare noi qualche colpa.
I laziali non hanno l’arroganza di voler dimostrare, hanno sempre quell’umiltà di fare, che è una cosa completamente diversa, dettata dai risultati, da quello che uno fa e che merita di essere considerato per quello che ha portato a casa come risultato. Noi in questa serata vogliamo ritrovare assolutamente quello spirito, che è lo spirito di quando è stata fondata la società, lo spirito di quelle battaglie eroiche che sono state fatte dentro e fuori dal campo anche attraverso il sacrificio della propria vita nella Prima Guerra Mondiale. Vorremmo dare una soddisfazione ai nostri tifosi per dire: “Guardate, noi ci siamo. Siamo la Prima Squadra della Capitale perché ce la siamo conquistata con il sangue, col sudore, con il sacrificio e con la capacità di raggiungere gli obiettivi perché lo meritiamo”.

Oggi capisco che in una società come questa il merito potrebbe sembrare una cosa di secondo piano, io sono convinto viceversa che, vivendo all’interno delle istituzioni sportive dove combatto tutti i giorni per affermare questi valori, alla fine, secondo quello che è la storia, si dimostrerà che le persone che si battono per degli ideali alla fine vincono. Vincono perché trovano il trasporto di tutta la gente che li sostiene. Io sono stato contento ed orgoglioso del fatto che grazie a voi nel derby, senza compromessi, senza atteggiamenti di sudditanza, il nostro popolo è stato presente allo stadio, ha supportato la squadra fino alla fine. Non ha creato nessun tipo di problema e ho avuto grandi complimenti dalle istituzioni perché con un progetto, con la voglia di cambiare il sistema basando sui valori autentici del mondo dello sport, che sono il superamento degli steccati di carattere sociale, culturale ed economico, ma soprattutto dove deve prevalere il merito e lo spirito di sacrificio, si raggiunge la soddisfazione di meritare quello che uno consegue e soprattutto si raggiunge la voglia da parte della gente di aderire ad un progetto e di sposarlo fino alla fine perché ritiene che sia il progetto più importante che ci sia; soprattutto perché, lo dico adesso con una forma quasi di commozione, noi siamo presenti nel tessuto sociale, lo viviamo. Non siamo un corpo estraneo, la squadra è presente nei momenti di difficoltà; lo ha dimostrato nel terremoto, lo dimostra negli ospedali perché ha un cuore che è una cosa importante. E’ un qualcosa di diverso, il fisico è supportato da un qualcosa che lo stimola a produrre dei risultati diversi, ad ottenere delle perfomances diverse. Noi crediamo in quello che facciamo, e lo facciamo all’insegna di questi valori. 

Grazie a tutti per questa serata, buon Natale e spero soprattutto che la squadra mantenga questo profilo, che è un profilo vincente. Se voi rimanete uniti, come dimostrate e come state facendo, se rimarrete con questo spirito umile e determinato, vedrete che quest’anno ci consentirete a tutti di toglierci delle grandi soddisfazioni. Noi dobbiamo tutti insieme essere uniti per dimostrare che insieme si può vincere e si possono ottenere dei risultati per portare anche un sorriso alle persone meno fortunate e per far sì che le persone meno fortunate abbiano la gioia di pensare e credere in un futuro migliore”.

 Qui per le parole degli altri protagonisti: de Vrij, Peruzzi, Immobile, Inzaghi, Manzini e Parolo

Ballotta: “Che meraviglia questa Lazio. Dubbio portiere? La situazione va valutata bene…”

Dopo aver archiviato la vittoria di Marassi, che ha scacciato tutte le delusioni post derby, i biancocelesti hanno iniziato a preparare la sfida di domenica contro la Fiorentina. Per parlare proprio dell’ultima vittoria biancoceleste e di tante altre tematiche, ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900” è intervenuto l’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta.

“Ho giocato diversi derby. In uno subentrai a Peruzzi che si fermò nel riscaldamento. In quell’occasione pareggiammo, poi vinsi invece quello di Behrami all’ultimo minuto. Per com’era andata la partita, finì davvero bene”. La Lazio ha smaltito subito la delusione del suo derby grazie alla bella vittoria con la Sampdoria sono ripartiti subito: “La Lazio mi sta meravigliando. Ha trovato se stessa e dà una sensazione di grande fluidità. A Genova ha imposto il proprio gioco e anche nel derby non è stata messa sotto. Merita la classifica che ha: può rimanere in alto e aspettare un passo falso di qualcuno lì davanti. Deve fare il suo percorso, ci sono le condizioni per fare bene e raggiungere un obiettivo importante. Metto i biancocelesti dopo Juve, Roma e Napoli. Sono all’altezza di squadre come Milan e Fiorentina, anzi i biancocelesti – considerate le ultime prestazioni – hanno un potenziale maggiore di entrambe. E domenica sono quindi nelle condizioni di battere i viola che tra l’altro non stanno giocando come l’anno scorso”.

CAPITOLO PORTIERE – Marchetti è stato messo in discussione: “Tutti sperano sempre di giocare, se capita un’occasione va sfruttata. Strakosha è lì pronto: è giovane ed ancora difficile da giudicare. Quando ha giocato ha fatto bene, ma qualche errore è normale aspettarselo. Bisogna valutare tanti aspetti, anche relativi al carattere e alla gestione della partita. Per il momento proseguirei così fino alla fine del campionato. Ma in estate va presa una decisione. Marchetti è soggetto a infortuni e prestazioni altalenanti. La Lazio ha ambizioni alte: la situazione va valutata bene insieme alle strategie del caso. Se se ne parla da tempo, qualcosa che non va c’è. Il problema rientrerebbe solo se Marchetti dovesse tornare ai livelli di due o tre anni fa. Al momento non dà quella sicurezza che, uno con la sua età e la sua esperienza, dovrebbe dare. Tra un mese o due comunque sarà tutto più chiaro”In estate è partito Berisha“Purtroppo uno dei due andava ceduto, è sempre facile parlare dopo. Sono due portieri che si equivalgono, Berisha sta facendo un grandissimo campionato. È stata fatta una scelta”. Poi sulle alternative: “Non ci sono così tanti portieri all’altezza della situazione, perciò bisogna vedere prima in casa propria. Vedo un po’ tutti allo stesso livello. Forse Perin, per motivi caratteriali, ha un qualcosa in più. Tralasciando Donnarumma che difficilmente verrà ceduto”. Battute finali dedicate al mercato di gennaio: “L’unione di intenti fa la differenza, a volte ti rinforzi anche solo vendendo. Conta molto la forza dello spogliatoio. Bisogna stare attenti a toccare determinati equilibri. Chi arriva deve entrare bene nel gruppo. Personalmente non interverrei più di tanto”.

LAZIO NUOTO – Domani sfida al Posillipo. Orario e convocati

Dopo un week-end di riposo, la Lazio Nuoto si appresta a scendere in acqua per la 9^ giornata di serie A1. I biancocelesti saranno impegnati domani alle 19.30 nella Piscina Scandone di Napoli contro il Posillipo. E’ l’ultima trasferta del 2016. Le aquile saranno ancora orfane di Matteo Leporale, che sconterà il secondo e ultimo turno di squalifica. Un’assenza sicuramente importante per una Lazio reduce dalla sconfitta nel derby contro la Vis Nova e ancora alla ricerca del primo risultato utile. Di fronte avranno una formazione in salute, il Posillipo, che ha vinto l’ultima partita di campionato fuori casa a Torino ed ha dieci punti in classifica, con una gara da recuperare a Bogliasco. In queste prime otto giornate, gli uomini di Occhiello si sono confermati temibili soprattutto nelle situazioni di superiorità numerica. La Lazio, invece, è chiamata a migliorare specialmente in attacco, dove fino ad oggi ha capitalizzato poco la mole di occasioni avute. La squadra ha lavorato molto senza mai risparmiarsi nonostante gli allenamenti decisamente intensi agli ordini di mister Tafuro, più difficili da “sopportare” con una classifica che non aiuta il morale.

Il giovane centroboa della Lazio Nuoto, Giorgio Ambrosini, chiamato al difficile compito di aiutare a sopperire all’assenza di Leporale parla così: “Senza l’assenza di Leporale io e Mele abbiamo molte più responsabilità ma cercheremo di dare il massimo come sempre per cercare di aiutare il più possibile i nostri compagni in ogni situazione di gioco. Quella di Posillipo non è mai stata una trasferta semplice, a maggior ragione in questa situazione con delle assenze importanti. Di sicuro non ci daremo per vinti prima ancora di iniziare e sputeremo sangue fino all’ultimo secondo di gioco. In questi giorni stiamo lavorando molto dando il massimo come abbiamo sempre fatto dall’inizio dell’anno. Certamente gli allenamenti a cui ci sottopone il mister sono molto duri e in una situazione non semplice come la nostra è ancora più difficile lavorare ma non stiamo mollando e non lo faremo fino alla fine di questo campionato. Siamo in una situazione non affatto semplice, con zero punti dopo otto giornate, ma noi siamo sempre rimasti uniti e cerchiamo sempre di aiutarci l’uno con l’altro, cerchiamo di capire quali sono gli errori che commettiamo in partita, penso che questa nostra forza di volontà e l’attaccamento che ognuno di noi ha per questi colori ci porterà ad uscire da questa situazione di difficoltà“.
I convocati: Correggia (P), Tulli, Colosimo, Ambrosini, Vitale, Di Rocco, Giorgi, Cannella, De Vena, Maddaluno, Mele, Washburn (P). L’allenatore Massimo Tafuro si riserva di aggiungere un elemento del settore giovanile tra i 13 che domani scenderanno in vasca.
Napoli, 14 dicembre ore 19:30, Piscina Scandone
C.N. POSILLIPO – S.S. LAZIO NUOTO
Delegato: F. Rotunno
Arbitri: L. Ceccarelli e M. Piano

Giordano: “Brava Lazio! Non era facile ripartire dopo il caos nel derby”. Poi su Immobile…

La Lazio esce dalla vittoria di Marassi rigenerata, il derby è soltanto un ricordo. Ora la testa va alla Fiorentina, altro duro ostacolo da superare per inseguire il sogno Champions. Per parlare della bella vittoria di Sabato sera e sul momento biancoceleste è intervenuto a “9 Gennaio 1900” su Radiosei l’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano. Ecco le sue parole:

Vittoria su un campo difficile perché affrontare la Samp sul proprio campo è dura, soprattutto dopo una settimana in cui abbiamo parlato di tutto in senso negativo tra espulsioni e risultato negativo. Risultato bello sotto l’aspetto della personalità ma anche sul piano del gioco. La squadra ha fatto la partita, c’è stato un calo negli ultimi 20 minuti ma è normale. Una gran bella prestazione accompagnata dal risultato che fa ben sperare perché questa era una partita delicata. La Lazio è stata padrona del campo, solo verso la fine c’è stata una loro reazione degli avversari dopo il loro gol, lì mi sono preoccupato un po’ per la loro coppia d’attacco che poteva creare problemi perché non giocando con palloni alti ma rasoterra potevi andare in difficoltà. Fortunatamente sono arrivati pochi rifornimenti. Quella di sabato sera era una partita che, in caso negativo, poteva portare crepe nell’ambiente e invece c’è stata una bella reazione da squadra matura che sapeva che la partita era importante e delicata“. Immobile non segna da tanto ma gioca bene, come starà vivendo questo momento? Pesa? “Sì pesa ma le prestazioni ci sono. Non è in difficoltà sotto l’aspetto fisico e tattico. Ci sta che in fase di realizzazione sei meno freddo rispetto al solito ma lui è un generoso, ha alti e bassi. 5 domeniche possono essere tante per un giocatore che non si ritrova vedi l’anno scorso Dzeko che non solo non segnava ma non c’erano neanche le prestazioni, qui invece le prestazioni ci sono vedi la traversa di Palermo o la grande parata di Puggioni. Il problema è che siamo abituati a vedere giocatori che fanno sempre gol, ai miei tempi potevi stare anche 2 mesi senza fare gol perché era più difficile ovvio che ora fa notizia che per 5 partite non fa gol. Nervoso? No non è nervoso, ha fatto quelle 2 accelerazioni, ci sta. Può darsi che domenica  la palla intruppa sul ginocchio e va in rete. Va valutato per la prestazione non è come Icardi che è nullo se non segna…” . Per Inzaghi quella di Marassi è stata la più bella Lazio della stagione: “Sì nel primo tempo è stata una delle migliori, devi vedere anche al forza degli avversari, a Udine hai giocato contro una fotografia. La prestazione per 60′ di Genoa è una prestazione importante. Non so se è la migliore, ma c’è stato il piglio giusto sopratutto perché venivi da una settimana difficile. Felipe Anderson? E’ stato decisivo, ma Giampaolo c’ha messo del suo, lo lasciava troppo libero. Gli accorgimenti sono stati nulli. Sicuramente il giocatore ha fatto tutto alla grande ma una mano glie l’ha data la disposizione difensiva della Samp”. Sulla sfida di domenica con la Fiorentina: “E’ una squadra che può essere adatta al nostro modo di giocare. Loro palleggiano tanto, le squadre che palleggiano molto in difesa non mi piacciono. Se vedi infatti Inter-Fiorentina…i neroazzurri facevo gol così: rubavano palla a centrocampo e andava a fare gol in modo tranquillo. Hanno degli ottimi calciatori come Bernardeschi, Kalinic, Ilicic, Badelj ma per il loro modo di giocare penso sia andatta alla Lazio perché i biancocelesti sanno ripartire con grande velocità. I viola poi giocheranno anche giovedì con il Genoa e questo può essere un vantaggio per noi”.

Cena di Natale, Immobile: “Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo. Non ci vogliamo fermare”

Dopo le parole di de Vrij e di Angelo Peruzzi alla cena di Natale della Società Sportiva Lazio, ecco “dulcis in fundo” anche le parole dell’attaccante biancoceleste Ciro Immobile anch’esso intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 FM:

Siamo felici, c’è una bella atmosfera perché l’abbiamo resa noi ancora più positiva visto gli ultimi risultati, siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo e vogliamo continuare così. Sono qui da 4 mesi e sono stati estremamente positivi, non siamo partiti con tutti i favori della critica ma piano piano, insieme al mister e al suo staff, siamo riusciti a far ricredere tutti. Adesso siamo lì: al quarto posto in classifica con 31 punti e non ci vogliamo fermare. Vengo elogiato anche se non segno? E’ un attestato di stima importante, nel calcio moderno. L’attaccante viene giudicato per i gol però adesso serve un centravanti completo, io cerco di dare una mano e di fare quello che mi chiede il mister. Quindi quando esco dal campo se il mister è contento di quello che ho fatto per me è la soddisfazione più grande. Poi se arriva anche il gol è ancora più bello però non è un’ossessione. Domenica affrontiamo la Fiorentina e mi aspetto una squadra organizzata, molto forte, si conoscono bene, giocano un buon calcio, sarà una partita difficile. Noi vogliamo, davanti al nostro pubblico, farci perdonare del risultato del derby. Siamo orgogliosi di quello che hanno fatto i nostri tifosi a Genova, erano in tanti e lo striscione ci ha dato ancora più carica. Questo deve essere uno stimolo in più per vincere contro una grande squadra. Contro la Samp è stato un banco di prova, siamo stati moralmente giù durante la settimana post derby, non era facile. I blucerchiati sono una bella squadra, siamo riusciti a vincere in un campo dove non tutti riusciranno a fare questa impresa. Ce la teniamo stretta, andiamo avanti con ottimismo e fiducia. Sono felice per Belotti perché se lo sta meritando sul campo, basta che non segna contro la Lazio (ride ndr). Siamo una squadra giovane che si lascia trasportare dall’entusiasmo, i risultati positivi ci hanno aiutato. Il mister è giovane e vuole crescere, ci sono tutti i presupposti per fare quello che stiamo facendo. Il popolo biancoceleste è sempre stato vicino alla squadra, me lo aspettavo. Buon Natale a tutti i tifosi della Lazio”.

Cena di Natale, Peruzzi: “La squadra ha reagito bene dopo il derby, continuiamo così…”

Dopo de Vrij anche il Club Manager biancoceleste, Angelo Peruzzi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:

Siamo qui per un saluto di Natale, c’è tanta gente, il Presidente ci teneva tanto. Speriamo che tutto vada per il meglio. Stiamo facendo benino. I cavalli, però, si vedono all’arrivo, i bilanci si fanno alla fine. Dobbiamo continuare su questa strada, tra maggio e giugno vedremo quanto fatto di buono. Dopo il derby era importante ripartire subito, quella contro la Sampdoria è stata una vittoria decisamente positiva, ci tenevamo molto. Dispiace essere usciti sconfitti nella stracittadina ma ci sta perdere partite importanti. Ci tenevamo tanto, sia noi sia l’ambiente. Non dovevamo piangerci addosso e la squadra ha reagito subito al meglio. Speriamo di fare bene nelle prossime due da qui a Natale contro Fiorentina e Inter. A inizio campionato ci sono sempre tante incognite per tutti. Siamo partiti con il piede giusto, si è creato velocemente un entusiasmo che è fondamentale in una squadra molto giovane come la nostra. Questo è un aspetto che conta tanto. Tanti auguri di Natale e buon anno a tutti i tifosi biancocelesti”.

Cena di Natale, de Vrij: “Vogliamo chiudere bene il 2016. Pioli? Gli voglio bene ma…”

Dopo il successo importante contro la Sampdoria i ragazzi di Simone Inzaghi si godono con estrema gioia una bella cena dal sapore natalizio, rigorosamente a tinte biancocelesti. Un’occasione per anticipare gli auguri per le festività natalizie, prima degli ultimi sforzi del 2016. La cena sarà anche l’occasione per discutere i dettagli di alcune trattative: in primis, il rinnovo di Simone Inzaghi. Lotito e il tecnico laziale potranno infatti già da stasera intavolare il primo passo per il prolungamento. Tra i tanti protagonisti di serata c’è anche Stefan de Vrij che ai cronisti presenti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

 “Sto bene e sono contento di esser tornato in campo sabato scorso. Ho dovuto avere un po’ di pazienza, ma ora sto bene.  Sono contento anche della vittoria contro la Sampdoria. Abbiamo fatto benissimo ed è stato importante vincere in un campo difficile come il Ferraris. I blucerchiati erano molto forti, ma ci siamo preparati bene, sapevamo cosa fare in campo e abbiamo fatto un’ottima gara. Abbiamo lavorato bene in ogni reparto e giocare di squadra ci rende tutto più facile”. Ora gli auguri di Natale in serenità:Stiamo facendo bene e i risultati sono positivi, questo ci rende più felici. Si vede anche da questa serata la salute del nostro spogliatoio. C’è molta gente ed è un piacere esser con i miei compagni e con lo staff. E’ stato un anno abbastanza positivo per noi, soprattutto nella seconda parte. Spero che il prossimo anno sia ancora migliore perché vogliamo sempre migliorarci. Stiamo crescendo e mi auguro il meglio per la squadra. Chiuderemo l’anno disputando due belle partite contro due squadre forti come Fiorentina ed Inter. Giocheremo contro Pioli; gli voglio bene ma quella sera vorremo vincere. Sarà un nemico, dopo la partita spero di sorridere io e lui no (ride, ndr). Ci concentriamo sulla Fiorentina e poi penseremo all’Inter: vogliamo chiudere bene l’anno. Auguro a tutti i laziali un buon Natale e forza Lazio!”.”. 

Pancaro: “La Fiorentina arriverà stanca al match ma servirà comunque la miglior Lazio”

Riprende in modo splendido la scelta della Lazio verso le posizioni alte della classifica. Il sorprendente stop del Milan di ieri contro i giallorossi dei Spalletti permette alla Lazio di restare ad un solo punto dal 3° posto. Prima però c’è un altro duro ostacolo da affrontare: la Fiorentina si Sousa. Per parlare della sfida di domenica sera allo Stadio Olimpico e del momento che stanno vivendo i biancocelesti, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio il grande doppio ex Giuseppe Pancaro. Ecco le parole dell’ex terzino biancoceleste Campione d’Italia 1999/2000:

Bisogna fare i complimenti alla Lazio e a Inzaghi, nessuno si aspettava questo ottimo campionato. Il mister sta dimostrando la sua bravura: alcuni hanno bisogno di fare più gavetta, mentre a lui sono bastate solo per le giovanili. Molti della Lazio dello scudetto stanno provando l’esperienza da allenatore, chi con più successo chi con meno”.

WALLACE – “Simone è stato bravo a ridare fiducia al brasiliano. Si sta rivelando una certezza e un giocatore molto forte e la Lazio con lui, De Vrij, Bastos e Hoedt è messa molto bene in difesa”.

LAZIO FIORENTINA – “I biancocelesti arrivano meglio alla gara perchè la Fiorentina ha faticato contro il Sassuolo e avrà il recupero in settimana della partita contro il Genoa che gli leverà molte energie. Servirà comunque la miglior Lazio perchè la squadra di Sousa gioca bene e tiene molto la palla. De Vrij, Biglia e Felipe Anderson sono tre top player, è difficile sostituirli; per quel che riguarda la Fiorentina hanno un collettivo importante e Kalinic è bravo a finalizzare il lavoro della squadra. Tra Marchetti e Strakosha scelgo il primo: l’albanese sta facendo bene ma l’italiano è ancora tra i migliori portieri del nostro campionato”.

 

 

Arriva la Fiorentina e Sergej si carica. Pradè ne sa qualcosa…

Domenica sera (ore 20:45) allo Stadio Olimpico arriva la Fiorentina di Sousa e MilinkovicSaivc sta già scaldando i motori. Quello del gigante serbo con i viola è una battaglia personale iniziata una calda estate di 2 anni fa: la Fiorentina, a seguito di un discutibile corteggiamento, era arrivata ad un centimetro dall’acquisto di Sergej, aveva la penna sul contratto, mancava solo l’ultimo tassello…la firma. Ma quel giorno Milinkovic-Savic disse No! Troppo forte era la sua voglia di andare alla Lazio. Sergej è un ragazzo di parola, aveva detto che sarebbe andato alla Lazio e non ha voluto sentire ragioni…e Lazio fu.

I viola non accettarono tale affronto e per rimediare alla figuraccia fatta corsero immediatamente ai ripari mettendo in dubbio le qualità “tecniche” del ragazzo: “Non sposta gli equilibri. Qui non avrebbe trovato spazio”, aveva dichiarato l’allora Ds viola Pradè pochi secondi dopo il netto rifiuto del giocatore serbo (ma allora perché fino a pochi secondi prima erano disposti ad acquistarlo per ben 6 milioni più il 50% per la futura rivendita???). Da quel momento in poi Sergej ha aspettato con pazienza il giorno della sua vendetta e quel giorno arrivò il 9 Gennaio 2016: era il giorno del compleanno della prima squadra della capitale, era il giorno (ironia della sorte) di Fiorentina-Lazio.  Come in una favola Milinkovic realizza una bellissima serpentina (Il video qui) personale che al 93′ porta in vantaggio la Lazio. E’ il primo gol in Serie A e lo fa proprio contro la squadra che lo aveva assaporato e odiato (tanto perché non spostava gli equilibri…). Una serata sublime, poesia allo stato puro. Ora i due si incontreranno ancora questa domenica e Sergej ha intenzione di replicare per dimostrare ancora una volta ai viola chi è…Sergej Milinkovic Savic.

Daniele Pradè (ora dirigente della Sampdoria) ormai lo ha capito molto bene chi è  Milinkovic-Savic e (purtroppo per lui) ne ha avuto l’ennesima prova proprio sabato scorso.  Contro i blucerchiati, infatti, il giocatore ha realizzato il gol del momentaneo 2-0 laziale (che poi avrebbe portato a casa i 3 punti) con un imponente colpo di testa: è il 4° gol in questo campionato, non male per essere uno che “non sposta gli equilibri”. Domenica toccherà ancora una volta al campo dimostrare il valore del numero 21 biancoceleste, sperando di vivere (come quel 9 gennaio 2016) un’altra bellissima e magica notte…una notte di Lazio appunto.

Marco Lanari

 

Giudice Sportivo – Confermata la squalifica di Marco Parolo

Sono state rese note le decisioni del Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea relative al prossimo turno di campionato. Queste le squalifiche comminate:

AQUILANI ALBERTO (Pescara): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario;

CAPEZZI LEONARDO (Crotone): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario;

LARANGEIRA DANILO (Udinese): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (quinta sanzione);

PAROLO MARCO (Lazio): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (quinta sanzione);

PELUSO FEDERICO (Sassuolo): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (quinta sanzione);

SALCEDO HERNANDEZ CARLOS JOEL (Fiorentina): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (quinta sanzione).