Xavier Jacobelli ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha commentato la vittoria della Lazio sul Sassuolo: “È stata una bella partita che ha confermato comunque anche il valore del Sassuolo. I biancocelesti hanno giocato molto bene. Con il Napoli sarà un vero e proprio esame di maturità per verificare le ambizioni di questa squadra”. Rivalutare il mercato estivo di Tare: “Un primo giudizio importante potremo darlo più avanti. Spicca sicuramente l’operazione Immobile. È stato un grande affare se non l’affare dell’anno considerando la spesa in rapporto al rendimento. Merito alla società. Le scelte stanno pagando. A questo aggiungiamo anche la crescita di tanti giovani, vedi Murgia”. Immobile e la Lazio: “La sua è stata una scelta precisa. C’era anche il Napoli ma con l’arrivo di Milik e con Gabbiadini non sarebbe stato titolare fisso. Con grande accortezza ha visto nei biancocelesti il suo futuro”. Cataldi e i suoi mugugni: “Credo che mettere il muso non sia giusto. C’è un’intera stagione. C’è un allenatore che decide e bisogna accettarlo. Sono professionisti. Se uno viene escluso perché c’è un altro che gioca meglio silenzio e basta. Inzaghi fa benissimo ad andare avanti per la sua strada”. Pregi e difetti della Lazio: “Bisogna elogiare soprattutto Inzaghi. ll gruppo deve ancora crescere ma è al 4° posto con merito”.
Gregucci: “Basta disfattismo! La Lazio ha 5-6 top che possono portare alla Champions”
Sulla partita di ieri e su Napoli Lazio ha parlato l’ex difensore biancoceleste Angelo Gregucci, ai microfoni di Elleradio. Queste le sue parole: “La Lazio ha cinque-sei giocatori al top nell’undici titolare, a partire da Felipe Anderson che forse non sa neanche lui quanto è forte. In più Lucas Biglia può essere considerato il miglior centrocampista centrale del campionato, così come De Vrij in difesa. Cinque-sei eccellenze importanti che fanno volare la squadra”.
“La Lazio sta occupando il posto che le compete: è la quinta-sesta squadra italiana, a volte c’è un catastrofismo eccessivo dovuto alla distanza con la proprietà. Questo si ripercuote anche sulle presenze allo stadio: qualsiasi problema a mio avviso non dovrebbe mai scalfire la fede calcistica. Immobile poi è stato accolto senza ricordare che è già stato capocannoniere della Serie A col Torino. Il club sta fruttando gli investimenti fatti nel momento sbagliato, quando serviva una squadra subito competitiva nel preliminare contro il Leverkusen. Ora però quei giocatori stanno facendo fruttare l’esperienza. Il merito di Inzaghi è l’attenzione che sta ponendo sul nostro settore giovanile: d’altronde chi meglio di lui può valorizzare giovani che ha già allenato?“.
Su Napoli Lazio: “Secondo me si può puntare al terzo posto: arrivare sesti oppure ottavi cambia poco, si deve osare perché ci sono ottime prospettive. Il Napoli in questo momento è in difficoltà dal punto di vista programmatico, aveva preso Milik che era la scelta perfetta per sostituire Higuain e ne sta sentendo tantissimo la mancanza. La Lazio può farsi valere e sarà importante l’unità di un popolo che deve abbandonare il disfattismo totale, letture eccessivamente sciagurate che non portano nulla di costruttivo. Poi anche la società deve finalmente puntare al salto di qualità, prendersi quel rischio d’azienda che non si è accollata per fare la Champions, che al momento è l’unica competizione che porta soldi sicuri fra premi ed indotto“.
Infine su de Vrij: “Il suo rientro è stato assolutamente fondamentale, si tratta di un fuoriclasse assoluto. A parte i difensori della Juventus, è il difensore di maggiore livello della Serie A. Io ricordo che quando venne Riedle, ci trovammo di fronte a un fuoriclasse del colpo di testa, era il top della categoria in quella specialità. Ci sono giocatori che hanno una marcia in più e de Vrij ha quella capacità di cambiare faccia ad un intero reparto, i difensori della Lazio sono performanti ma con l’olandese al loro fianco sono perfettamente guidati: Hoedt nelle partite giocate con de Vrij si è dimostrato tutto un altro giocatore. Vedo giovani difensori italiani che cambiano riferimenti e modo di giocare, un esempio può essere Caldara dell’Atalanta. Si torna a marcare a uomo, un metodo che ha formato cento anni di difensori italiani famosi in tutto il mondo“.
L’ex arbitro Pieri attacca Calvarese: “È stato….”
Un rigore non fischiato e un fuorigioco sfuggito alla visuale: non c’è che dire, l’operato dell’arbitro Calvarese e dei suoi assistenti ieri, in occasione di Lazio-Sassuolo, ha lasciato parecchio a desiderare, scontentando un po’ tutti, sia su un fronte che sull’altro. Da un lato, i biancocelesti reclamano un rigore nel primo quarto d’ora di gara per un ‘mani’ in area da parte di un difensore degli emiliani, i quali, per contro, si lamentano della mancata ravvisazione di una posizione di fuorigioco di Lulic in occasione del primo gol dei capitolini. E proprio su quest’ultimo episodio si sofferma anche l’ex arbitro Tiziano Pieri, bocciando nettamente, ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com’, la direzione arbitrale di Calvarese:
“È stato il peggiore dell’11esima giornata. Non tanto perché un gol della Lazio era in fuorigioco, che, nonostante fosse millimetrico, non era particolarmente difficile da notare. Ma perché non l’ho visto dentro la partita e non è la prima volta che gli accade quest’anno. Mi sembra demotivato, forse ha bisogno di più motivazioni“.
COMUNICATO – Da Lotito nuove iniziative per i terremotati
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, fin dai giorni immediatamente successivi al terremoto che lo scorso 24 agosto che ha colpito il Centro Italia, ha dimostrato la sua forte vicinanza a quelle popolazioni (viste anche le sue origini ad Amatrice, uno dei centri più devastati dal sisma). E oggi, all’indomani della nuova violenta scossa che si è verificata tra Umbria e Marche, ha dichiarato, attraverso un comunicato, la promozione di nuove iniziative a loro sostegno:
“Lo Sport da sempre è sinonimo di solidarietà, impegno, sacrificio, altruismo. È con questo spirito che il presidente della Lazio Claudio Lotito si è recato ieri sera in visita presso la struttura di riabilitazione Santa Lucia a Roma per incontrare Gabriele Torroni, ragazzo di Amatrice uno dei pochi sopravvissuti estratto vivo dalle macerie dopo molte ore riportando gravi lesioni: ha perso tutti i parenti nel crollo della propria abitazione rimanendo completamente orfano, senza una casa e senza lavoro. Oltre al dono della maglia numero 5 della Lazio del proprio idolo sportivo Cataldi, Lotito si è soffermato a parlare del futuro col ragazzo che non ha affetti se non quello del proprio cagnolino ritrovato dopo 16 giorni vivo sotto le macerie. Lotito ha chiamato il sindaco di Amatrice e avviato concretamente la macchina della solidarietà, mettendosi a disposizione per trovare soluzioni idonee per dare a lui una speranza e un futuro certo, dimostrando ancora una volta grande spirito di generosità e di altruismo e un forte impegno civico collegato alla capacità di interagire con le istituzioni per risolvere i problemi“.
FORMELLO – Ripresa post Sassuolo, ottime notizie dagli infortunati
Ha ripreso già questa stamattina alle 10 i lavori la Lazio dopo il successo sul Sassuolo. Il gruppo è diviso in due tronconi: in uno chi ieri ha giocato dall’inizio e che svolge una seduta di scarico, nell’altro invece chi non è sceso in campo o lo ha fatto nel secondo tempo, impegnato in un allenamento tecnico. Di questo secondo tronconi fa parte Biglia, che indossa il fratino da jolly durante il torello di riscaldamento, poi svolge senza alcun tipo di problema il resto della seduta, compresa la partitella a campo ridotto. Insieme a lui ci sono Patric, Kishna, Prce, Tounkara, Luis Alberto, Gonzalez, Vinicius, Minala, Lombardi, Leitner, Cataldi, Djordjevic e Murgia.
Ottime notizie anche da Bastos, che svolge una corsa sostenuta a parte insieme al preparatore atletico Bianchini, poi si unisce ai compagni per le esercitazioni di possesso palla, anche lui con indosso il fratino da jolly per evitare contrasti pericolosi. 10 minuti in gruppo in totale, che non fanno escludere una sua convocazione per la trasferta di Napoli. Anche se, per non correre inutili, lo staff medico ha deciso di farlo rientrare a pieno regime dopo la sosta, quando la Lazio affronterà all’Olimpico il Genoa. In una sfida in cui Inzaghi potrebbe riavere a disposizione anche de Vrij e Lukaku.
Attenta, Lazio: l’escluso Cataldi potrebbe valutare l’addio
Non solo volti felici e sorridenti nella Lazio che ieri contro il Sassuolo ha ottenuto un’altra vittoria convincente e molto importante per la classifica. Danilo Cataldi infatti ci è rimasto piuttosto male per l’esclusione da parte di Simone Inzaghi, che lo ha costretto ad assistere dalla panchina al successo dei suoi compagni di squadra. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno per il giovane centrocampista, protagonista di un avvio di stagione importante, culminato nelle prestazioni convincenti contro Torino e Cagliari. Certo poteva aspettarsi che il mister biancoceleste facesse altre scelte, visti gli importanti recuperi di Biglia e Milinkovic-Savic, ma quello che non aveva messo in conto era che potesse essere superato anche da Murgia. Quest’ultimo, infatti, ha trovato la sua quarta presenza in serie A all’82’, rilevando un serbo che ormai non ne aveva più, in un momento in cui gli uomini di Di Francesco stava spingendo al massimo alla ricerca del pareggio. Un momento in cui forse le doti di tenuta di palla e di ragionamento di Danilo si sarebbero fatte preferire rispetto alle qualità più spiccatamente offensive dell’ex Primavera. Ma tant’è: il ragazzo di Ottavia è rimasto in panchina a masticare amaro, ma senza fare polemica.
Lui, si sa, è laziale nelle vene e sa che la squadra viene prima di tutto, ma certamente non del rispetto e della chiarezza. Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, si aspettava una scelta diversa in virtù delle tre stagioni con la prima squadra dell’aquila e le 110 presenze collezionate tra i professionisti, con le maglie di Crotone, Lazio e Italia Under 21. E se la situazione non dovesse migliorare, non si esclude che Cataldi possa valutare anche un addio. Magari in direzione Torino, sulla sponda di quella Juventus che già in estate aveva provato a portarlo alla propria corte. Quella volta Danilo aveva respinto con decisione le avances, ma la prossima potrebbe comportarsi diversamente. Inzaghi e la Lazio sono avvertiti…
LAZIO SOCIAL – I messaggi dei giocatori
Continua inarrestabile la marcia della Lazio che con la vittoria di ieri sul Sassuolo inanella il sesto risultato utile consecutivo e si porta solitaria al quarto posto a un solo punto dal Milan e a due dai rivali concittadini che occupano la piazza d’onore alle spalle della capolista Juventus. Felici dei risultati conseguiti sia i sostenitori biancocelesti che gli uomini di Inzaghi che a fine gara su Instagram hanno dato sfogo alla loro gioia.
Sergej Milinkovic-Savic: “Bravi ragazzi!!! Grande vittoria!!!“.
Alessandro Murgia: “Ottima vittoria oggi che ci permette di stare ancora lassù!“.
Wesley Hoedt: “Un’altra vittoria importante!! Grazie ai tifosi per il sostegno!“.
E per finire il classico intramontabile “Forza Lazio” dei due marcatori di giornata, Senad Lulic e Ciro Immobile.
Napoli-Lazio: ecco le parole di Sconcerti
E’ un Mario Sconcerti sempre più innamorato della Lazio di Inzaghi che vola sempre più in alto con una semplicità entusiasmante. Lo conferma ancora una volta durante la trasmissione di Rai 2 “90° minuto“. Ecco le sue parole dove introduce la sfida di sabato contro il Napoli di Sarri:
“Secondo me può essere una Lazio cha Champions League al di là del risultato con il Napoli. La vera sorpresa è che questa partita ha la stessa importanza per il Napoli che ora deve fare attenzione, non può più regalare niente. E’ una partita di alta classifica importante per entrambe“. Questa Lazio entusiasma grazie ad Inzaghi che sta avendo il merito di far coesistere due armi letali come Keita e Felipe Anderson: “Secondo me c’è stata una reazione importante della squadra e di Inzaghi all’assenza di Biglia. E’ sorprendente che la squadra sta facendo a meno del suo giocatore più quotato, Biglia appunto, fino ad ora infortunato. I 3 mediani che lo hanno sostituito, con un Milinkovic-Savic in crescita, hanno permesso questo sbilanciamento in avanti con due ali come Keita e Anderson più Immobile che è un centravanti di movimento. Per questo dico che mi piace la Lazio e può avere un futuro perché gioca semplice con gli uomini giusti“.
TEMPI BELLI – Roma succursale
La reazione di Eusebio Di Francesco è tutta un programma.
Uno che alla Roma è rimasto sin troppo legato. Come è giusto che sia, o forse no vista la relativa importanza del suo contributo alla causa. Resta il fatto che gli intrecci del destino a volte sono strani: trovarsi allenatore di buon lignaggio in una formazione che intreccia fervidissime relazioni proprio con la squadra del cuore del tempo che fu da calciatore.
Coincidenze? Io non credo, recita un tormentone di internet. Resta il fatto che la presenza di così tanti rampolli della Cantera di Tor Pagnotta e dintorni può essere dovuta a buone relazioni tra i due club, tra i direttori sportivi, o magari dalla presenza dell’Eusebio di turno. Resta il fatto che, docili come agnellini, i Pellegrini diventano di nuovo aranciate esagerate quando ci sono i colori biancazzurri di fronte. L’ardore agonistico ritrovato si scontra con le bizzarrie di Calvarese che prima ignora un fallo di mano di Peluso, a riprova del rapporto burrascoso tra la Lazio e i calci di rigore quest’anno, poi però non coglie in fallo Lulic, che sigla il vantaggio in posizione di fuorigioco.
Ovviamente, l’Eusebio ritiene rilevante solo il secondo episodio, d’altronde da Politano a puritano il passo è breve e la squadra emiliana nel doppio confronto con Roma Capitale ne esce da mera succursale, anche se il copione tra una recita e l’altra è stato abbastanza diverso. E anche la reazione alla sconfitta, considerata fisiologica mercoledì scorso, divenuta improvvisamente intollerabile domenica pomeriggio.
D’altronde quella di seminare giocatori in giro per l’Italia può essere una politica redditizia. Certo, se poi ci si ritrova a perdere due punti perché il proprio portiere è protagonista di una prestazione mostruosa con la maglia di un’altra squadra, si sfiora il paradosso, come quelli che piacevano a Walter che se ne è andato e non ritorna più. Ma in giro ha lasciato tanti amici, soprattutto a Sassuolo. E’ un po’ il cerchio della vita, che si sa, è fatta a scale: chi le scende, e chi succursale.
Fabio Belli
FORMELLO – Biancocelesti in campo alle 10. Biglia pronto per sabato, mentre de Vrij…
Si chiude una settimana quasi perfetta per la Lazio Inzaghi. 7 punti (potevano essere 9) in 3 partite, tutte nell’arco di una settimana. Ora però un avversario tosto attende i biancocelesti all’orizzonte: sabato sera, infatti, la Lazio giocherà al San Paolo contro il ferito (ma comunque pericoloso) Napoli di Sarri. Sarà importante arrivare con la giusta preparazione. Sicuramente Inzaghi potrà contare su un’arma in più: Lucas Biglia. Il capitano è rientrato ieri ed è stato subito utilizzato da Inzaghi nella mezz’ora finale con il Sassuolo. Al San Paolo tornerà titolare in cabina di regia. Ai box ci sono Bastos, Lukaku e de Vrij, soltanto l’angolano ha speranze di convocazione (altrimenti tornerà sicuramente con il Genoa il 20 novembre). De Vrij migliora di giorno in giorno: il difensore, ieri all’Olimpico per assistere alla partita, toglierà il tutore al piede destro nella giornata di giovedì e riprenderà a lavorare all’interno del centro sportivo. Potrebbe accorciare sensibilmente i tempi di recupero. Lui e Lukaku torneranno a riassaporare il clima partita dopo la sosta.
Questa mattina la ripresa alle 10 con la consueta seduta di scarico per chi ha giocato ieri, martedì il riposo settimanale. Da mercoledì si comincerà a fare sul serio per sabato sera. Il Napoli è avvisato.
La moviola di Lazio-Sassuolo: Calvarese voto…
Come già evidenziato dalle pagelle della nostra redazione (Clicca qui), la partita del direttore di gara Calvarese nel match di ieri dell’Olimpico tra Lazio e Sassuolo è stata caratterizzata da vari errori. Se nulla gli si può rimproverare sotto l’aspetto della distribuzione delle ammonizioni purtroppo non si può dire altrettanto per quanto riguarda le occasioni da gol. Nel primo tempo infatti manca un rigore alla Lazio: 8° minuto con la palla filtrante che Basta riceve ai 15 metri, versante destro. Il serbo arriva sulla linea di fondo per poi fintare il cross. Sul suo rientro appare chiaro il tocco di mano di Peluso in spaccata arrivato a tutta velocità occupando però più spazio del dovuto. Non vale lo stesso metro di giustizio usato per Parolo in Torino–Lazio? l’Aia dovrebbe avere unanimità di giudizio in queste situazioni per evitare nuove ingiustizie. Benedetta in tal caso l’arrivo ormai prossimo della moviola in campo.
Nel secondo tempo invece: Al 50° minuto arriva il vantaggio dei biancocelesti. Sul tocco di Keita l’autore del gol, Lulic, parte da una netta posizione di fuorigioco. Per onestà intellettuale bisogna ammettere che il gol è irregolare. Certo si potrebbe invocare la legge della compensazione con il rigore non dato ma di fatto è un secondo grave errore del fischietto di Teramo. Al 72° cross al centro su cui Basta sembra toccare il pallone con la mano. Le proteste del Sassuolo sono vibranti ma le immagini poco pulite. Situazione dubbia che necessita di un fermo immagine. Al minuto 93′, clamorosa occasione per il Sassuolo, sciupata da Ragusa. Il giocatore del Sassuolo era anch’esso in posizione di fuorigioco (come nella situazione che aveva portato al vantaggio biancoceleste). Fortunatamente per la Lazio, la conclusione è sul fondo.
CRONACA LAZIO SASSUOLO – Batticuore Lazio, ma il 2-1 è meritato. E si vola al quarto posto
ROMA – In una giornata in cui è difficile parlare di calcio, causa la tremenda scossa di terremoto che ha colpito il centro Italia, il campionato di Serie A non si è fermato. Allo Stadio Olimpico si sono affrontate Lazio e Sassuolo. I biancocelesti per rimanere nelle zone alte, superando il Napoli. I neroverdi per riscattare la debacle contro la Roma. Radu, Milinkovic e Basta tornano titolari.
PARTITA A SCACCHI – Pronti via e dopo 50 secondi Marchetti compie un miracolo sul rasoterra di Defrel. Immobile al terzo minuto prova la girata ma la palla è ampiamente a lato. Al minuto 8 episodio dubbio in area neroverde: Basta supera Dell’Orco che, in scivolata tocca il pallone prima con il corpo e poi con la mano. L’arbitro lascia correre. La manovra biancoceleste è troppo lenta e Lulic e Milinkovic non sembrano essere in giornata. Di contro il Sassuolo si affida al contropiede. Keita ci prova in vari modi ma è anche sfortunato al 20esimo, quando colpisce l’esterno della rete con un bel destro da fuori. Ci prova anche Radu ma la sua botta è deviata da Consigli. Primo tempo nervoso: ammoniti Acerbi, Anderson e Lulic. Si va al riposo sullo 0-0.
LAZIO, 5 MINUTI MICIDIALI – Dal 5oesimo al 55esimo la Lazio mette a segno due gol. Prima è Lulic a firmare il gol dell’1-0. Bell’azione di Keita sulla destra che mette al centro dove il bosniaco si fa trovare pronto per il tap in decisivo. Sospetta la sua posizione, probabilmente in fuorigioco. Quindi è la volta di Ciro Immobile. Corner di Anderson, sponda di radu e girata al volo vincente dell’attaccante, che esulta per il 2-0 sotto la Nord.
LA RIAPRE DEFREL – Ma passa solo un minuto e al 57esimo arriva la solita disattenzione difensiva. la retrogradia biancoceleste si fa prendere in velocità e Defrel, dopo una bella combinazione, trafigge in diagonale Marchetti in uscita per il 2-1. La Lazio accusa il colpo e il Sassuolo sfiora il pari con Peluso di testa al 66esimo.
BRIVIDO RAGUSA, MA E’ QUARTO POSTO – Nelle battute finali, Wallace e Parolo non trovano il tap in vincente su una magistrale azione di Anderson. Ma al 93esimo un brivo enorme per la Lazio. Ragusa, sfuggito al fuorigioco, ha messo di pochissimo a lato il pallone a tu per tu con Marchetti. Fischio finale e tre punti pesantissimi per i biancocelesti che superano il Napoli e volano al quarto posto.
Marco Corsini
Lazio-Sassuolo – Il meno in forma è…
Milinkovic-Savic :(
Secondo le pagelle redatte oggi pomeriggio dalla nostra redazione (leggi qui le pagelle di Lazio-Sassuolo 2-1), il giocatore serbo è stato il meno in forma fra gli uomini di Simone Inzaghi. Diciamo anche che Lulic per certi aspetti è stato anche peggio, ma il gol che ha sbloccato il match ha il suo peso specifico.
Purtroppo l’aspetto che più ci “preoccupa” di Milinkovic-Savic, è il fatto che non è la prima volta che il talento biancoceleste stecchi la prova sul campo. Ciò nonostante, mister Inzaghi sta dando ampia fiducia a questo ragazzo di appena ventun’anni, ma spesso alle buone prestazioni si alternano ampi momenti di smarrimento tattico. Forse il modulo a tre non facilità le caratteristiche del Sergente Milinkovic che non è certo un fulmine di guerra, quindi sarebbe meglio inserirlo in una linea mediana a quattro, come frangiflutti o come “manovale” di Biglia. Però adesso tutto funziona a meraviglia e allora bisogna stringere i denti cercando il bene della squadra e non l’interesse personale. Ciò detto, oggi il mediano laziale ha sofferto il pressing di Pellegrini e compagni, che non gli lasciavano mai il tempo di ragionare. In questo scorcio stagionale Sergej non sembra essere al top, nonostante un gol e due assist già messi in archivio. Ma da un talento come lui, in una gara delicata come quella di oggi, contro una diretta avversaria per la corsa all’Europa, non ci aspettavamo sei palle perse, cinque falli fatti e soltanto quattro palloni recuperati (che comunque non sono pochi). Il problema nasce perché il giocatore Milinkovic è molto forte, nonostante la sua giovane età. Le aspettative sono tante per un ragazzo poco più che ventenne, pagato dalla società circa nove milioni di Euro. Nonostante abbia corso tanto, il numero ventuno della Lazio ha corso male, toccando pochi palloni e rimanendo troppe volte fuori dall’azione offensiva. Comunque siamo fiduciosi che il ragazzo si farà anche se non ha le spalle strette. Avanti Lazio ;)
Lazio-Sassuolo – Il Migliore in campo è…
Felipe Anderson :)
Secondo le pagelle della nostra redazione (leggi qui le pagelle di Lazio-Sassuolo), il giocatore carioca è stato il migliore fra i giocatori biancocelesti. Una prestazione che conferma il buono stato di forma del calciatore, che rallegra tutta la fan base.
L’aspetto positivo
Quello che è risaltato dalla prestazione odierna è che, pur non segnando, Felipe Anderson ha dato l’impressione di essere sempre sul “pezzo”. Concentrato fino all’ultimo minuto di gioco, ha conquistato la fiducia di Inzaghi che, a sua volta, è stato abile nell’intuire che il primo cambio da fare doveva essere quello di Keita. In questo modo il tecnico piacentino ha dato seguito alle pericolose ripartenze di Felipe sulle corsia esterna. Dei tre lì davanti (come rendimento), è stato forse il più dinamico.
La fiducia di Inzaghi
Parte del merito di questo piccolo, ma evidente, processo di maturazione è sicuramente il fatto che il mister, ha di fatto promosso Felipe Anderson come il successore di Antonio Candreva. Luis Alberto può aspettare comodamente in panchina, perché è giusto che il mister punti a valorizzare un ragazzo che quest’anno ha praticamente sempre giocato. Sulle undici gare di campionato disputate, Felipe Anderson ha giocato in tutti i match, tranne a Bergamo perché impegnato con la nazionale olimpica. Titolare della corsia destra, gli 830 minuti di gioco sono il frutto di una fiducia incondizionata, che sta dando quella continuità necessaria per maturare e acquisire, quelle certezze di cui Anderson necessita. Quest’anno è partito in sordina (come è giusto che sia) e se la Lazio ora è quarta in classifica, il merito è anche il suo. Dopo diversi anni di ambiguità tecnico-tattiche, lo pseudo talento di Brasilia sembra un giocatore più maturo. Usiamo il condizionale, rimanendo cauti e coi piedi per terra, perché se Felipe Anderson continua a mantenere questi livelli, la Lazio potrà togliersi diverse soddisfazioni.
Biglia torna in campo: l’agente esulta con ironia…
Bentornato capitano. Nonostante le più allarmanti previsioni Lucas Biglia ha bruciato le tappe e dopo poco più di un mese (mancava dal 25 settembre scorso) il giocatore biancoceleste riassaggia il campo in attesa di riprendersi il posto da titolare sabato sera contro il Napoli. Tra coloro che festeggiano il ritorno in campo del faro del centrocampo laziale non poteva mancare ovviamente l’agente dell’argentino Enzo Montepaone che, attraverso il suo account twitter ha mandato una velata “frecciatina” ai responsabili di questa situazione esaltando chi VERAMENTE ha contribuito al ritorno di Biglia in campo: “Grazie allo staff medico della selezione nazionale dell’Argentina!!!” (con 3 punti esclamativi). Lucas ha effettuato infatti un periodo di recupero direttamente in Argentina sotto le cure speciale dell’equipe della Nazionale. Nessun attacco diretto ai medici della Lazio però di fatto non è merito loro se oggi Lucas può festeggiare i ritorno in campo. Il capitano in mixed zone ha poi certato di mettere acqua sul fuoco (clicca qui).
Gracias al cuerpo médico de la selección nacional Argentina!!!!!!
— enzo montepaone (@EMontepaone) 30 ottobre 2016
CONFERENZA – Inzaghi: “Vittoria di sacrificio, a Napoli ce la giocheremo. Il rigore era…”
Una vittoria pesantissima quella della Lazio contro il Sassuolo. Tre punti che valgono il quarto posto in classifica con il sorpasso al Napoli, prossimo avversario dei capitolini. Queste le parole di Simone Inzaghi, in conferenza stampa, al termine del match:
Con queste due vittorie la squadra può volare in alto?
“Due ottime vittorie, oggi abbiamo subito inizialmente il cambio del modulo del Sassuolo, che si è presentato mettendo cinque difensori. Dopo il tiro di Defrel non abbiamo subito nulla. C’era un rigore per noi netto, che avrebbe cambiato la sfida. Poi nel secondo tempo loro sono tornati con il 4-3-3 e dovevamo contenerli meglio. Chiudiamo una settimana piena di problemi con un buon rendimento. E’ una vittoria molto importante”.
Un giudizio sui ragazzi?
“Siamo stati bravi a soffrire gli ultimi venti minuti: chi era allo stadio oggi ci ha aiutato. Ci godiamo fino a domani questa vittoria, poi martedì penseremo al Napoli”.
Questa squadra può crescere ancora?
“Può crescere ancora: abbiamo giocato senza de Vrij, Bastos e Lukaku che sono giocatori importanti e che mi avrebbero fatto comodo per un turn over. Bravi i ragazzi che hanno giocato queste tre partite. Patric è stato il migliore in campo la volta scorsa. Sono felice di avere degli elementi che ti mettono in dubbio e ti mettono in imbarazzo nel fare le scelte. Accadrà così anche contro il Napoli”.
Parere sul rigore?
“Il rigore oggi era netto. Spiace che capiti contro di noi.
Come mai è entrato Murgia e non Cataldi?
“Cataldi veniva da due match di 90′ minuti quindi ho preferito inserire Murgia. E infatti è entrato benissimo in campo”.
Ci sono certezze in più per la sfida contro il Napoli?
“Certamente. Il Napoli è costruito per vincere il titolo, ora siamo sopra di loro perché abbiamo vinto queste gare. Non ricordo chi ha vinto l’ultima sfida al S.Paolo. Ma noi dobbiamo fare la nostra gara”.
Un giudizio su Immobile e Biglia?
“Immobile sta facendo bene. Biglia è entrato bene, ma probabilmente il suo minutaggio era quello. Insieme allo staff medico abbiamo decisio di non rischiarlo dall’inizio”.
Ci sono state delle scintille tra le panchine, come mai?
“Loro protestavano sul gol di Lulic, noi sul rigore non dato, siamo pari, ma Di Francesco è una amico”.
LAZIO SASSUOLO – Marchetti: “Finché avremo questa mentalità sarà dura per tutti”. Poi elogia Wallace
Le parole di Federico Marchetti su lazio Style Radio dopo Lazio Sassuolo: “Questa vittoria dà fiducia, morale e consapevolezza, ma soprattutto ci conferma che il lavoro e il sacrificio pagano sempre. Finché avremo questa mentalità sarà dura per tutti. Sabato banco di prova importante ma non decisivo. Loro sono forti ma abbiamo le qualità per dire la nostra. Parata su Defrel? Appena entri in campo sei subito carico, noi siamo stati leggerini, loro hanno sfruttato quell’occasione ma noi abbiamo messo quella pezza che ci ha permesso di preservare lo 0 a 0 nel primo tempo che a onor del vero abbiamo giocato così e così. Nella ripresa siamo entrati col piglio giusto, abbiamo segnato subito e la gara si è messa in discesa. Poi abbiamo fatto il raddoppio ed eravamo convinti che avessimo già vinto, loro ci hanno puniti col 2 a 1 ma poi per fortuna ci siamo rimessi in carreggiata. Difesa? Affrontavamo avversari di valore: il mister l’ha ribadito diverse volte che la prestazione contro il Cagliari non sarebbe bastata per vincere oggi. Siamo entrati con la testa giusta, dietro ci siamo mossi bene a parte nell’occasione del gol e nel finale, complessivamente abbiamo fatto bene. Stiamo crescendo, ci sono tanti giovani che si devono ambientare specie Wallace che viene da un campionato diverso ma sta dimostrando di meritare di stare qua. Ora dobbiamo darci da fare, sabato c’è un’altra partita. Sarebbe un peccato per la qualità che abbiamo vanificare tutto per cali di tensione ma credo che la squadra sa lottare, tener duro nei momenti difficili. Sul 2 a 1 siamo rimasti sul pezzo, volevamo portarla a casa e ce l’abbiamo fatta anche con un pizzico di fortuna perché all’ultimo loro potevano segnare il pareggio. Dobbiamo migliorare questi errori ma quando vinci analizzi le cose con più serenità, il mister e il suoi collaboratori sono molto puntigliosi”.
LAZIO SASSUOLO – Biglia risponde a Di Francesco: “A Torino abbiamo perso 2 punti per un rigore inesistente”. Poi sul rinnovo…
Oltre la vittoria per 2-1 sul Sassuolo, in casa Lazio c’è un’altra nota positiva: il rientro in campo, negli ultimi 30 minuti, del capitano Lucas Biglia. Al termine della gara il centrocampista argentino è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel.
Finalmente di nuovo in campo: “Sono felice, soprattutto dopo tutte le cose che sono state dette. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato per rientrare il prima possibile“. Un rientro in anticipo rispetto ai tempi previsti, oggi è stato importante rientrare in campo: “E’ stato bello rientrare. Ora devo riacquistare il ritmo, sabato sarà una gara molto tosta. Sono felice per quello che stiamo facendo e stanno facendo i ragazzi“. La squadra sembra molto unita: “Abbiamo tanti giovani che sono cresciuti qui e conoscono la piazza, felici di lavorare qui. C’è gente di esperienza che aiuta i ragazzi nella crescita. Soprattutto c’è gente che ha voglia. Tutto questo è merito del mister e dello staff che stanno facendo un lavoro molto importante“. I compagni spesso indicano Biglia come esempio per la loro crescita calcistica: “Questo mi rende felice. Io ho imparato da tanti compagni e cerco di aiutare i compagni. Da fuori si riescono a vedere tante cose e si possono dare consigli ed opinioni. Sono felice che i ragazzi usino questi consigli per la loro crescita“. Sugli obiettivi stagionali: “L’obiettivo è sempre lo stesso. Guardiamo partita dopo partita, ce ne sono ancora tante da giocare e alla fine vedremo cosa potremo fare. Sicuramente vogliamo tornare in Europa“. Su Parolo: “Marco ha giocato benissimo come regista, ha tanta esperienza. Sia lui che Danilo (Cataldi ndr) hanno fatto molto bene come playmaker. chiunque entra dà il massimo e questo ci permette di crescere. Ognuno lavora sempre al 100% per migliorare giorno dopo giorno“.
Il giocatore ha parlato anche in zona mista ai cronisti presenti: “Sono felice per il mio rientro e per il risultato. Le polemiche sul mio infortunio siete voi a farle, il mio agente non ce l’aveva con i medici biancocelesti che ringrazio. Stiamo facendo bene grazie anche a Inzaghi che è un ottimo tecnico. Napoli è una trasferta difficile che ci dirà a che punto siamo, ce la giocheremo. Rinnovo? Ho un contratto fino al 2018. Sembrava fatta ma ogni volta esce sempre qualcosa. Comunque credo che a dicembre abbiamo un incontro. Proteste del Sassuolo? Anche noi abbiamo perso due punti contro il Torino per un mani involontario, penso solo al nostro lavoro”.
CONFERENZA – Di Francesco: “L’arbitro non mi è piaciuto, la mia squadra si”
E’ un Di Francesco arrabiato e amareggiato, quello che si è presentato in conferenza stampa al termine di Lazio – Sassuolo. Il mister dei neroverdi ha così commentato il match: “Al di là del risultato sono felice della prestazione. Le assenze sono tante e forse stanno influenzando il nostro cammino. Anche se l’idea e la filosofia del nostro gioco non cambia. Oggi hanno giocato calciatori esordienti o che erano lontano dai campi da parecchio tmepo. Mi dispiace per la sconfitta perchè in campo ho visto che l’arbitro ha interpretato a nostro sfavore vari episodi che alla fine sono stati decisivi“.