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CONFERENZA – Di Francesco: “Troppi infortuni, mi inventerò qualcosa. Attenzione a Immobile”

Alla vigilia del match contro la Lazio, Eusebio Di Francesco si è presentato in conferenza stampa, presentando la sfida dell’Olimpico. A Roma arriverà un Sassuolo decimato dagli infortuni. Soprattutto la difesa sarà orfana di Antei e Cannavaro. Queste le parole del mister dei neroverdi:

“Più che difficoltà nella partita, abbiamo difficoltà interne che si legano alle scelte e agli ultimi infortuni che ci stanno decimando. Ho poche scelte a disposizione. Abbiamo pochi giocatori e mi dispiace visto che affronteremo una gara così importante. Dobbiamo essere più forti di queste problematiche, senza crearci alibi. Per questo dobbiamo essere più compatti e aggressivi. Contro la Lazio dovremo svolgere una fase difensiva più attenta rispetto alle ultime partite per ottenere un risultato positivo. Anche un pizzico di sfortuna per quanto riguarda gli infortuni l’abbiamo avuta, a partire da quello di Cannavaro. Abbiamo perso tre centrali”.

Poi sulla Lazio: “Sono una delle squadre migliori del campionato, hanno qualità e hanno un attaccante come Immobile che gli dà profondità ed è un bomber. Dovremo stare attenti alla velocità di Keita, alla qualità di Felipe Andersone e alla vena realizzativa di Immobile”.

LAZIO-SASSUOLO: i convocati degli ospiti

Il tecnico del Sassuolo Eusebio Di Francesco ha diramato la lista dei convocati per la gara di domani allo stadio Olimpico contro la Lazio. In tutto i giocatori che partiranno per la trasferta capitolina sono ventuno. Fuori Cannavaro, ancora fermo a causa dell’operazione alla mano, e Antei fermo per un problema muscolare.

Portieri: Pomini, Consigli, Pegolo;
Difensori: Peluso, Acerbi, Lirola, Gazzola, Torrenova, Dell’Orco;
Centrocampisti: Pellegrini, Biondini, Sensi, Mazzitelli, Duncan;
Attaccanti: Iemmello, Matri, Defrel, Politano, Ricci, Ragusa, Adjapong.

LAZIO-SASSUOLO: i convocati biancocelesti

Sul sito della società biancoceleste è stata diramata la lista dei giocatori biancocelesti convocati dal tecnico Simone Inzaghi per la gara di domani contro il Sassuolo in programma alle ore 15:00 allo Stadio Olimpico.

Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;
Difensori: Basta, Hoedt, Patric, Prce, Radu, Wallace;
Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Felipe Anderson, Leitner, Luis Alberto, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;
Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Kishna, Lombardi.

Il Presidente dell’Empoli Corsi ancora rammaricato per la gara persa con la Lazio

L’Empoli del Presidente Corsi sta attraversando un periodo estremamente negativo. La squadra toscana è in piena crisi dopo aver avuto un inizio di stagione nefasto. Per gli uomini di Martusciello solo sei punti e il terz’ultimo posto in classifica e questo nonostante le prestazioni offerte contro squadre del calibro di Juventus e Lazio come fatto presente dal presidente empolese, Fabrizio Corsi: “Contro la Juve siamo riusciti a resistere per un’ora e per noi non è stato facile. Con la Lazio abbiamo disputato una delle migliori partite di queste prime giornate, tanto che la squadra biancoceleste veniva fischiata dai suoi tifosi, e non è bastato ed abbiamo perso lo stesso”.

Il direttore sportivo, opinionista ed esperto di mercato, Mpasinkatu a tutto tondo sulla Lazio: squadra e obiettivi di mercato

Per parlare di mercato e dei giocatori biancocelesti il direttore sportivo, opinionista ed esperto di calcio internazionale, Malù Mpasinkatu ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 1900Tv dove ha svariato dalle voci di mercato alle varie prestazioni fornite dai giocatori biancocelesti.

Su Kishna: “Il malumore del giovane olandese è fuori luogo, non credo vada via a gennaio. Secondo me quando un giocatore viene messo da parte dal proprio tecnico non deve prenderla male. E’ giovane, ha tempo per crescere. Il caso Keita fa scuola, l’estate scorsa si diceva che il giocatore avesse già le valigie pronte ma ora per la squadra è diventato un punto di rifermento. Se la squadra gira e tu non giochi, non puoi prenderla a male”.

Su Wallace: “Ha bisogno di tempo, deve ancora assimilare i meccanismi della sua nuova squadra come capita con qualsiasi giocatore proveniente da un campionato diverso. Contro il Cagliari ha disputato una buona gara senza far rimpiangere chi mancava. Penso che nessuno abbia pensato alle assenze nella ripresa contro i sardi. Il secondo tempo della Lazio è stato da grande squadra”.

Sull’obiettivo di mercato Ntep: “Se non si fosse infortunato sarebbe stato sicuramente convocato dalla Francia di Deschamps per gli Europei. In prospettiva era considerato il miglior giocatore francese. La cosa certa è che lui non vuole restare in Francia, diverse squadre inglesi con grande disponibilità economiche hanno puntato gli occhi su di lui. Ma anche il direttore sportivo biancoceleste Tare lo segue da diverso tempo e la Lazio tra le italiane è quella avvantaggiata”.

Su Djordjevic: “In Italia la pressione è alta, soprattutto se giochi in piazze come quella biancoceleste, se non si è abituati difficilmente un calciatore riesce a mantenersi costante nelle prestazioni. Ma se la squadra gioca bene e tu vieni impiegato solo nel caso di assenza del tuo compagno di reparto si fa dura. Nessuno si aspettava che Immobile dopo i due anni anonimi di Siviglia e Dortmund potesse fare così bene. Ma serve una riserva valida, per cui credo che per questa stagione il serbo resterà alla Lazio. In prospettiva futura per l’attaccante l’ipotesi Lione potrebbe essere un’opportunità interessante visto che proviene da quel campionato e lo conosce bene. Bisogna vedere la cifra che la Lazio vorrà ricavare dalla sua cessione, se il Lione lo vuole dovrà sborsare una discreta sommetta perchè anche se la società di Lotito lo ha avuto a 0 vorrà incassare comunque una cifra importante dalla sua cessione”.

Su Cataldi: “Lo conosco bene, è in una grande fase di crescita. In Italia non ci sono calciatori che si possono definire fuoriclasse. E’ la verità, all’estero ci sono scuole che offrono elementi più pronti rispetto a quelle italiane. Cataldi, attualmente, non è considerato un fuoriclasse perchè non cambia il volto della squadra. Per questo motivo i calciatori italiani non vengono definiti top player nei campionati stranieri”.

Su Keita: “Dipenderà molto dalle prestazioni che il giocatore effettuerà nella prossima Coppa D’Africa perchè ne possono aumentare di molto il valore. Non so per quanto tempo ancora la Lazio possa trattenerlo. Durante la competizione africana Keita avrà la pressione dell’intero Senegal sulle spalle e nel caso dovesse far bene non sarà semplice trattenerlo perché su di lui piomberanno le grandi d’Europa. Se una big dovesse proporgli un ingaggio importante la Lazio non sarebbe in grado di fare una controfferta convincente. In più per la Lazio un’eventuale cessione a grandi cifre potrebbe essere un buon affare perché Keita è arrivato a 0 e con una sua eventuale vendita si potrebbero prendere almeno due giocatori”.

Su Tare: “Noi due siamo amici, so che ultimamente è molto interessato al campionato belga e a quello francese, sono sicuro che dovesse trovare il giusto profilo farà di tutto per averlo”.

 

TABELLINO LAZIO-SASSUOLO 2-1

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Wallace, Hoedt, Radu; Milinkovic-Savic (dal 81′ Murgia), Parolo, Lulic; Felipe Anderson, Immobile (dal 85′ Djordjevic), Keita (dal 60′ Biglia). A disp. Strakosha, Vargic, Patric, Prce, Vinicius, Cataldi, Leitner, Luis Alberto, Kishna, Lombardi. All. Simone Inzaghi

Sassuolo (5-3-2): Consigli; Lirola, Acerbi, Peluso, Terranova (dal 80′ ragusa9, Dell’orco (dal 56′ Matri); Biondini (dal 70′ Duncan), Sensi, Pellegrini; Politano, Defrel. A disp: Pegolo, Pomini, Gazzola, Antei, Adjapong, Mazzitelli, Iemmello, Ricci. All. Eusebio Di Francesco

Arbitro: Gianpaolo Calvarese della sezione di Teramo

Marcatori: 50′ Lulic (L), 54′ Immobile (L), 56′ Defrel (S)

Ammoniti: 32′ Acerbi (S), 34′ Anderson (L), 36′ Lulic (L)

Espulsi: 

Nazionali – Buone notizie per Keita

Conseguenza delle buone prestazioni fornite negli ultimi tempi da Keita Balde Diao il ct del Senegal, Aliou Cissè, ha inserito il nome dell’attaccante biancoceleste nella lista dei convocati per la gara di qualificazione per i Mondiali del 2018 contro il Sud Africa. Oltre a far bene con la sua squadra di club l’attaccante biancoceleste si è ripetuto anche con la sua Nazionale diventando un elemento fisso del Senegal. Dopo la fantastica prova fornita contro Capo Verde per l’attaccante laziale una nuova occasione per mettersi in mostra con i colori del suo Paese.

 

Attenta Lazio, senti che dice Defrel

Gara complicata quella del Sassuolo nel prossimo turno di campionato all’Olimpico di Roma ospite della Lazio. La squadra di Di Francesco arriva nella capitale in un periodo positivo per gli uomini di Inzaghi, in cui la squadra biancoceleste ha raccolto due pareggi e una vittoria nelle ultime tre giornate. Per parlare dell’andamento della stagione della sua squadra è intervenuto ai microfoni de Le Parisien l’attaccante degli emiliani Gregoire Defrel: “Sono contento per quanto fatto in questa prima parte di stagione e non voglio fermarmi. Avere la possibilità di giocare con la Nazionale Francese sarebbe un sogno ma se guardo a quanti grandi attaccanti ci sono in quel campionato… (ride, ndr)”.

 

POLISPORTIVA – Posticipata la gara della Lazio Calcio Femminile

Turno di riposo forzato per le ragazze biancocelesti della Lazio Calcio Femminile. L’ufficio stampa della società biancoceleste ha comunicato lo spostamento della gara, in programma oggi, contro l’A.S. Grifone Gialloverde al 9 novembre su richiesta della società gialloverde. La squadra ospite nella prima partita stagionale aveva battuto con un rotondo 13-0 il Real Colombo, mentre domenica scorsa era stata sconfitta dalla Vis Roma per 6-2. L’A.S. Grifone Gialloverde partecipa al girone A, lo stesso della Lazio, ma è una “seconda squadra” infatti esiste un A.S. Grifone Gialloverde che prende parte al campionato di Serie B e per questa ragione le avversarie delle biancocelesti partecipano fuori classifica.

 

 

Lazio deferita? Ecco le parole di Diaconale

Il responsabile della comunicazione Arturo Diaconale, a margine della conferenza stampa di Inzaghi, ha fatto chiarezza sulla notizia della Lazio deferita dalla federcalcio: “Avete letto dal primo comunicato ansa di 16 squadre deferite tra cui la Lazio. C’è stata poi una correzione che non tutti hanno ripreso. Ci tengo a sottolineare che la Lazio non è stata deferita e la richiesta è stata archiviata. Lancio un appello ai colleghi di rivolgere un’attenzione più marcata nei confronti delle attività che società e squadra stanno facendo perché può favorire una comprensione maggiore e ricreare un rapporto tra la società e i tifosi. I media non debbono essere dei cuccioli di compagnia ma cani di guardia, ma non per questo devono creare degli inciampi per lo svolgimento dell’attività. Un rapporto basato sulla correttezza è importante per far andare bene la squadra e tenere alti i colori biancocelesti”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Servirà una gara intensa e tosta”. Poi su Biglia e Milinkovic…

Alla vigilia di Lazio Sassuolo, undicesima giornata di serie A Tim, ha parlato come di consueto in conferenza stampa Simone Inzaghi. Queste le sue parole:

“Partita importantissima in un periodo particolare perché dobbiamo dare seguito a quanto fatto finora. Delle tre è la più difficile perché abbiamo accumulato stanchezza. Dobbiamo prepararla al meglio in poco tempo, valutando chi recupera. Dopo l’allenamento di oggi cercherò di fare le migliori scelte. Una gara importantissima perché precede una gara fondamentale. Ora pensiamo solo al Sassuolo, sono una squadra ben organizzata che gioca a memoria, anche loro avranno qualche defezione. L’anno scorso soffrirono ma poi vinsero, prendiamo tesoro di quella gara e domani cerchiamo di vincerla”.

Le lusinghe fanno bene o male?

“Possono essere un pungolo per continuare a fare bene. Siamo in un bel momento, abbiamo preso parecchi consensi dopo Bologna e Torino. Domani dovremo partire subito forte e interpretare la gara come abbiamo fatto col Cagliari”.

Contento di aver zittito le critiche?

“Conosco solo la medicina del lavoro. Fin dal primo giorno ad Auronzo ho puntato sul lavoro favorito dal fatto che già conoscevo i ragazzi e l’ambiente. Dobbiamo essere pronti a tutto, alle critiche, che a volte fanno bene se costruttive. Ora siamo in un bel momento, ci prendiamo gli elogi, ma dobbiamo continuare a fare bene, consapevoli che arriveranno i momenti negativi e non dovremmo fasciarci la testa”.

Chi è il vice Biglia? Parolo o Cataldi?

“Possono farlo tutti molto bene. Domani tra i convocati rientrano Milinkovic e Biglia. Oggi valuteremo quelli che saranno i migliori da schierare domani. Parolo e Cataldi possono egregiamente fare bene davanti alla difesa, anche Murgia può farlo”.

Quanto c’è bisogno dei tifosi?

“Molto, a Torino e a Verona i ragazzi hanno sentito tanto la presenza dei tifosi. Mercoledì sicuramente il terremoto ha condizionato l’arrivo della gente allo stadio. Domani spero vengano in tanti, perché i tifosi sono molto importanti per i ragazzi”.

Temi che la squadra sia stanca?

“Manca la seduta di oggi in cui chiarirò gli ultimi dubbi. Ho tantissimi giocatori che giocano sempre come ad esempio Patric che arriva da 5 partite da 90 minuti. Poi dovremo valutare Basta , Immobile, Milinkovic e Biglia. Gli indisponibili sicuri saranno de Vrij, Bastos e Lukaku”.

Sei soddisfatto dei punti fatti?

“Manca qualcosa, ma non bisogna guardare indietro ma pensare solo al Sassuolo. Se penso a Bologna e Torino c’è grande rammarico, soprattutto contro il Toro. Ripenso anche alle gare con Milan e Juve in cui non meritavamo di perdere”.

Cosa ti preoccupa di più del Sassuolo?

“Che ha un allenatore preparato e che giocano insieme da 5 anni. Avranno come noi delle defezioni, ma corre tanto e porta tanti giocatori in attacco. Sono bravi nelle ripartenze, dobbiamo prepararla bene, giocando una gara intensa e tosta”.

Biglia può giocare domani?

“Sta molto bene. Gli ultimi due giorni ha lavorato a pieno regime. Ha anticipato i tempi di due settimane. Oggi parlerò con lui e con lo staff medico e prenderemo una decisione. Al 100% sarà convocato, poi decideremo se usarlo o meno durante la gara, dipenderà dalla partita”.

Bastos?

“Valuteremo la prossima settimana. Mentre de Vrij e Lukaku li riavrò dopo la sosta, ma penso anche l’angolano”.

4 rigori fischiati contro finora…

“Sono tanti, forse l’unico giusto era quello contro il Pescara. Quello contro il Torino non era da fischiare, assurdo che non l’ha fischiato l’arbitro che era a 3 metri ma l’assistente di porta. Era un rigore inesistente”.

Come valuti il Sassuolo tatticamente?

“Ho visto le ultime 5 gare: Di Francesco sta facendo benissimo e dà un’identità alle sue squadre. E’ un allenatore preparato, domani sarà la partita più difficile della settimana”.

Fabrizio Piepoli

 

Perpetuini: “Ecco perché ho lasciato il calcio. Un sogno esordire con la Lazio”. Poi su Inzaghi…

AGGIORNAMENTO ORE 11:30 – L’ormai ex talento biancoceleste Riccardo Perpetuini si racconta e parla in particolare modo di questa sua decisione di ritirarsi: “Ci ho riflettuto molto, ma ho deciso. Sono più propenso a diventare… dentista. Come i miei genitori, anche loro odontotecnici”. Lascia il calcio senza voltarsi indietro. Nessun dubbio: “Senza alcun rimpianto”. Consapevole di aver fatto la scelta giusta: “Sono contento, soddisfatto. Ora voglio concentrarmi sul mio futuro, mi manca ancora un anno e mezzo, poi sarò dentista”. A Mantova l’ultima partita tra i pro: “Ho pensato, sai che c’è? Contratto rescisso e via, torno a casa”. Scarpini messi da parte, ora il tempo è dedicato ai libri: “E’ una cosa che a fine giornata mi rende orgoglioso. Sono felice della mia carriera, ho esordito con la squadra per cui faccio il tifo. Ho giocato in piazze importanti come Foggia, Cremona, Crotone, segnato 6 reti. Certo, mi sarebbe piaciuto giocare in qualche livello più alto ma non importa, è andata così”. L’emozione di assaggiare la Serie A e l’Europa League. Ricordi indelebili: Grazie a Delio Rossi e Ballardini, sono stati momenti fantastici. Ringrazio tutt’oggi la società che mi ha permesso di vivere la favola che speravo da bambino. Non mi rendevo neanche conto. Qualche aneddoto poi: “Ho giocato con Inzaghi, è sempre stato un attaccante d’area di rigore, pure in allenamento segnava sempre. Ricordo Ledesma, Matuzalem, Brocchi. Tutti carini con me, mi davano tanti consigli, mi hanno aiutato molto. Anche nei momenti di difficoltà”. Poche amicizie, ma buone. Specie coi compagni conosciuti in Primavera: “Tuia, Mendicino e tanti altri. Con loro ho instaurato un rapporto che va oltre il calcio. Siamo stati insieme anche a Salerno”. Già, la Salernitana. Forse gli anni più belli della carriera di Riccardo: “Abbiamo scritto la storia, tutt’oggi deteniamo ancora qualche record. Sono stati due anni fantastici, specie quello della promozione in Serie C1”. Tanti, troppi, infortuni: “Ho subito 5 operazioni al ginocchio, mi hanno portato via tanto tempo e tanta voglia. E’ così, ormai è passata. Ma non ho nulla contro il calcio, anzi. E’ stato il mio mondo fino all’anno scorso, resta un bell’ambiente”. Riccardo, ora, sarà il più richiesto nei tornei di calciotto: “Mi hanno già contattato in tanti!”. Ma niente ripensamenti – ribadisce il giovane Perpetuini ai microfoni di gianlucadimarzio.com – e conclude: “Penso che una cosa vada fatta bene, altrimenti meglio non farla. Ho vissuto da privilegiato, sono orgoglioso della mia carriera”. 

Ve lo ricordate Riccardo Perpetuini? Giovane promessa della Lazio Primavera, fatto esordire in serie A da Delio Rossi ed etichettato troppo frettolosamente come nuovo Ledesma? Bene, Perpetuini ha deciso di smettere col calcio a soli 26 anni. Ha deciso di dedicarsi ai libri per laurearsi e iniziare a fare il dentista. A questo punto non ci resta che augurarli in bocca al lupo.

Sforzini: “Inzaghi una rivelazione, ma domani attenti al Sassuolo” E sul vice Immobile…

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Doppio ex della sfida (ha militato nel vivaio biancoceleste prima di approdare agli emiliani, all’epoca ancora in C2), Ferdinando Sforzini ha commentato ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’ il match di domani tra Lazio Sassuolo: “Vincere aiuta a vincere, o comunque risultati positivi portano risultati positivi. La classifica del Sassuolo è bugiarda. Lavorano con tanti italiani e hanno una rosa molto competitiva. Bisogna stare attenti. La Lazio però arriverà galvanizzata dal successo contro il Cagliari, frutto del lavoro di mister Inzaghi: Sta facendo benissimo, gestendo ottimamente i giovani. Non posso che fargli dei complimenti. È una rivelazione, far bene in Serie A non è mai facile. Poi, vedo fame nei calciatori che fa entrare a gara in corsa e questo mi piace“. E anche Immobile si è riscattato dopo alcune stagioni deludenti: “È veramente forte. Dissi che sarebbe venuto a Roma perché abbiamo lo stesso procuratore e dai movimenti del mercato ebbi l’intuizione. Lui quando sente fiducia è devastante, fa gol, capisce dove va la palla. A livello italiano siamo a livello top visto che anche Belotti è bravo ma gioca nel Torino, mentre Gabbiadini non rende e nelle altre c’è poca roba. Numeri alla mano nessuno è come Ciro. Come suo vice io terrei Djordjevic. Sono sincero. Personalmente è un ragazzo che prima dell’infortunio mi è sempre piaciuto. Non è facile recuperare senza continuità. Se va in panchina perché giustamente gioca Immobile sarà un processo più lento. Dovrà saper aspettare“.

E sempre in tema di arieti, anche sulla sponda giallorossa del Tevere Dzeko si è ritrovato: “Secondo me veniva mal sfruttato nella passata stagione. Il bosniaco deve stare solo in area e gli altri giocare per lui. Se deve fare il finalizzatore sa farlo benissimo. Io sono laziale ma quando leggo certe critiche non posso essere d’accordo. Bisogna guardare anche lo schieramento e il tipo di gioco. Se Dzeko viene portato a 50 metri dalla porta non è granché. È un grande attaccante“.

Querelle con Lotito, Iodice non si arrende: “La giustizia sportiva ha archiviato, quella ordinaria invece no…”

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Torna a parlare, dopo un lungo periodo di silenzio, Pino Iodice, l’ex dg dell’Ischia salito agli onori della cronaca a seguito dell’intercettazione di una telefonata tra lui e il presidente della Lazio Claudio Lotito. Una vicenda che oggi il dirigente campano sembra aver dimenticato, anche se non del tutto, almeno a sentire il suo commento piuttosto amaro: “La giustizia sportiva ha archiviato il fatto, mentre la giustizia ordinaria ha aperto un’inchiesta. Io la mia deposizione l’ho rilasciata, adesso staremo a vedere“.

Non sembra dunque volersi arrendere Iodice, che intanto ha ricominciato il suo lavoro a Matera, nella società di Lega Pro presieduta dal patron Gravina, dove ha riportato una certa dose di entusiasmo: “Vogliamo essere una società modello“.

MERCATO – Morrison all’Hull City, parla il patron del club inglese

Continua a tenere banco in casa Lazio la questione relativa al futuro di Ravel Morrison. L’inglese vive ormai da separato in casa con il club biancoceleste, complentamente snobbato da Simone Inzaghi, che non lo vede proprio all’interno del proprio progetto tecnico. Da mesi si parla dunque di una sua cessione già nel prossimo mercato di gennaio e particolarmente insistenti sono le voci che lo danno sulla via del ritorno in Inghilterra. Dove diverse squadre lo avrebbero messo nel mirino, tra le quali ci sarebbe anche l’Hull City. Una voce quest’ultima su cui tuttavia è intervenuto categoricamente il presidente del club dello Yorkshire, Mike Phelan, con una netta smentita dalle colonne del ‘Hull Daily Mail’:

Stiamo iniziando a lavorare in previsione del mercato di gennaio, ma al momento non ho sentito alcuna voce. Morrison? È un ragazzo di talento, che ha avuto degli alti e bassi, ma che resta comunque un grande giocatore di calcio. È giovane e talentoso, ma non abbiamo iniziato nessun discorso per lui, perché non ho intenzione di portarlo in questo club”.

OLIMPICO – Vicinissimo l’addio alle barriere: ecco quando avverrà

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Per le barriere siamo vicini ad una soluzione”. Così parlava soltanto pochi giorni fa Giovanni Malagò. Ed ecco che a confermare le parole del Presidente del Coni ci pensano, questa mattina, le colonne de La Repubblica, secondo le quali l’epilogo dell’annosa questione che da diverso tempo ormai tiene fortemente banco nel mondo del calcio capitolino sarebbe vicino, anzi, vicinissimo. Il numero uno dello sport italiano starebbe infatti facendo notevoli pressioni sia sulla Prefettura che sulla Questura e, secondo indiscrezioni, le barriere verrano tolte durante la pausa per le Nazionali, quando all’Olimpico sarà il teatro della sfida tra l’Italia del rugby e la Nuova Zelanda. Dovrebbe essere dunque il 12 novembre la data in cui si dirà (finalmente) addio alle tanto odiate divisioni installate nel 2015 in seguito alle nuove disposizioni di sicurezza.

A questo proposito, Malagò potrebbe firmare già nei prossimi giorni un protocollo di intesa con le due società romane insieme alla Questura. Dai palazzi tuttavia la notizia viene confermata solo in parte: si parla infatti non di rimozione totale, ma solo di un abbassamento delle barriere o di una loro apertura per creare un varco. Le trattative continuano dunque, ma, qualora si arrivasse ad una conclusione, potrebbero essere proprio i tifosi della Lazio i primi a ritrovare la propria Curva “libera”, il prossimo 20 novembre, nella sfida contro il Genoa.

Murgia Story: “Io e Cataldi abbiamo la Lazio dentro. Se segno al derby…”

E’ sicuramente il nome del momento in casa Lazio. No, non parliamo di Ciro Immobile e delle sue 8 reti, ma di Alessandro Murgia, che in 3 presenze stagionali ha già realizzato la prima rete in serie A. Intervistato dall’Ultima Ribattuta, il centrocampista biancoceleste si è raccontato in una lunga intervista:

Alessandro, stai vivendo sicuramente un sogno. Hai portato, insieme a Cataldi e Lombardi, nuova linfa di gioventù e soprattutto un’iniezione di lazialità in squadra. Cosa significa per te questo?

“Significa moltissimo. Giocare per la Lazio, per la squadra che tifi è qualcosa di indescrivibile. Uno stimolo in più per me, Danilo e Cristiano che siamo cresciuti qui. Tre ragazzi giovani che hanno ancora tanto da imparare e lavorano sodo ogni giorno. Combattiamo quotidianamente anche per la gente laziale, perché sappiamo che abbiamo un bella responsabilità sulle spalle. È bello vedere che in Italia, nuovamente, si sta dando fiducia ai giovani. Credo che in una squadra ci debba essere sempre il giusto mix tra ragazzi e giocatori di esperienza. Darò tutto per questa maglia. Sono sempre a disposizione del mister per farmi trovare pronto ogni volta che verrò chiamato in causa”.

Inzaghi è un po’ il tuo maestro, colui che ti ha dato subito fiducia, che dalla Primavera ti ha lanciato in prima squadra. Com’é il tuo rapporto con lui?

“Ottimo. Il mister mi conosce bene, avendomi allenato fin dagli Allievi Nazionali. Questo è il quinto anno che sono con lui. Tra noi c’è un rapporto di fiducia e stima reciproca. Ha sempre creduto in me e lo ringrazio per questo. Mi carica quando faccio bene, mi rimprovera quando sbaglio. Cerco di farmi trovare sempre pronto e di migliorarmi. Per me è il primo anno di Serie A, devo crescere ancora molto”.

Pensi che il segreto di questa Lazio sia lo spogliatoio?

Certamente, è uno dei segreti. Siamo un gruppo molto unito, compatto. Il clima è ottimo, si respira unità di intenti e lazialità. Io mi sono subito integrato alla grande e il merito è stato anche dei senatori (Lulic e Radu su tutti laziali di adozione, n.d.r.) che mi hanno immediatamente fatto sentire uno di loro. Certo, io sono ancora giovane, loro hanno le loro vite da “grandi” con famiglie e figli. Ma in campo siamo un blocco unico.

Cosa hai provato quando hai colpito quel pallone di testa e visto la rete gonfiarsi alle spalle di Hart, non un portiere qualunque?

“A dire il vero, se ci ripenso, ancora mi vengono i brividi. È stata una gioia immensa, segnare per la mia Lazio in Serie A, per la prima volta. Per uno che lo ha sempre sognato, far gol con questi colori addosso è una sensazione spettacolare. Adesso però mi sto concentrando sulle prossime partite. Mi godo il momento, ma devo guardare avanti e continuare a lavorare”.

Sei già entrato nel cuore dei tifosi. Erano anni che sognavano di avere giovani come te provenienti dal vivaio esordire e segnare in A. Domanda di rito: dovessi far gol al derby? 

“Non lo so. Non ci ho pensato sinceramente. Anche perché sarebbe l’apoteosi. Come reagirei? Probabilmente andando ad esultare sotto la Curva Nord. Di gol nei derby, nelle giovanili e in Primavera, ne ho fatti diversi, ma se dovessi segnare un gol in prima squadra, penso che non riuscirei a trattenere l’emozione”.

Con chi, tra giocatori e staff, hai legato di più?

“Con Danilo, siamo coetanei, cresciuti insieme e amici anche fuori dal campo. Abbiamo la Lazio dentro. Ma con tutti ho un bel rapporto. Lo staff è fantastico, di alto livello. Dal presidente fino ai magazzinieri, che svolgono il classico “lavoro sporco” che in realtà è fondamentale. Poi, nel corso di questi anni, ho legato molto con uno degli osteopati della prima squadra, Cristiano Pompili e con il medico della Primavera, Michele Morelli”.

È vero che dovevi andare alla Roma?

“Sì. Quando giocavo nel C.S. Colombo feci un provino con i giallorossi. Mi avevano preso e tutto era praticamente fatto. Poi mio padre si impose per timore di bruciare le tappe troppo presto. Saltó tutto e l’anno dopo andai alla Lazio, squadra dalla quale non sono più andato via. Segni del destino…”

Lazio-Sassuolo: precedenti, statistiche & analisi tecnica

Dopo aver introdotto aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani pomeriggio (ore 15), allo Stadio Olimpico, giocherà contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco (CLICCA QUI), andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITA’ – 

  • La Lazio ha perso entrambe le sfide dello scorso campionato col Sassuolo, dopo che era rimasta imbattuta nei quattro precedenti incroci con gli emiliani in A (3 Vittorie, 1 Pareggio).
  • Il Sassuolo ha segnato esattamente due reti in cinque delle sei sfide con la Lazio in Serie A, mancando l’appuntamento con il gol nell’altra gara.
  • La Lazio non perde in campionato da cinque partite (3 Vittorie, 2 Pareggi): i biancocelesti non arrivano a sei turni di imbattibilità dallo scorso gennaio.
  • Se si esclude la sconfitta a tavolino col Pescara, il Sassuolo ha perso quattro delle nove gare giocate in questo campionato: l’anno scorso il quarto stop era arrivato alla 19ª giornata.
  • Il Sassuolo è l’unica squadra che ha sempre trovato il gol in questo campionato (considerando l’effettivo svolgimento della partita con il Pescara).
  • Solo il Cagliari ha subito più gol del Sassuolo da fuori area in questa Serie A (quattro); la Lazio, invece, è una delle tre formazioni a non aver ancora trovato il gol dalla distanza.
  • Sono sette le reti di testa della Lazio in questo campionato, almeno due in più di ogni altra formazione.
  • Ciro Immobile segna da quattro match consecutivi (sei reti): in Serie A non va in gol per cinque partite di fila da aprile 2014 (con il Torino).
  • Felipe Anderson ha servito quattro assist in nove presenze in questo campionato, ne aveva messi assieme altrettanti nei 35 match giocati nella scorsa stagione.
  • Alessandro Matri ha disputato lo scorso campionato con la maglia della Lazio: quattro reti (tutte in casa) in 19 presenze.

LA MINACCIA – Selezionare una potenziale minaccia per la difesa biancoceleste non è facile. Il Sassuolo è un collettivo pericoloso ed imprevedibile dove chiunque può rivelarsi pericoloso se non affrontato con la giusta concentrazione. L’unica certezza è che non ci sarà Domenico Berardi ma a sostituirlo ci sarà una vecchia conoscenza dei biancocelesti: Alessandro Matri. L’ex attaccante biancoceleste, complice la regola del “gol dell’ex”  ,si candida a minaccia principale domani pomeriggio. Conosce bene i giocatori biancocelesti e viceversa. Hoedt è pronto ad affrontarlo: “Matri? Non so se giocherà, ma dobbiamo fare la nostra migliore partita per fare punti e arrivare più in alto possibile“.

COME SCENDERANNO IN CAMPO Mister Di Francesco vede slittare i rientri di Berardi e Missiroli, a Roma inoltre mancherà l’infortunato Magnanelli che sarà rimpiazzato in regia da Sensi. Problemi in difesa per le assenze di Cannavaro e Letschert, alle quali si aggiunge Antei che lamenta un risentimento muscolare. Ballottaggio PelusoTerranova per affiancare Acerbi, con l’ex Juventus in vantaggio. In attacco Matri ha convinto, e sarà nell’11 di partenza contro la sua ex squadra.

PROBABILE FORMAZIONE – Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Acerbi, Peluso, Gazzola; Biondini, Sensi, Pellegrini; Defrel, Matri, Politano. A disp: Pegolo, Terranova, Antei, Dell’orco, Adjapong, Duncan, Mazzitelli, Ragusa, Immello, Ricci. All. Eusebio Di Francesco

Indisponibili: Antei, Cannavaro, Berardi, Manganelli
Squalificati:
Diffidati: Biondini

Marco Lanari

L’AVVERSARIO DI TURNO – Vincere con il Sassuolo per continuare ad entusiasmare…

Ancora una volta l’obiettivo è solo VINCERE: la Lazio lo deve fare per se stessa, per tenere alto il morale e questa splendida aria di positività che FINALMENTE si respira attorno alla squadra biancoceleste dopo tanto, stomachevole, scetticismo di pancia. Inzaghi vuole far vedere a tutti che se adesso la Lazio è bella e concreta con il ritorno dell’asse portante (de Vrij, Bastos e Biglia) può diventare splendida. Certo, non sarà facile visto che domani pomeriggio i biancocelesti saranno impegnati in una gara molto difficile: all’Olimpico (ore 15), infatti, arriverà il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, voglioso di riscatto dopo “l’indigesta” sconfitta contro i giallorossi di Spalletti. Un bel banco di prova per i ragazzi di Inzaghi chiamati a confermare quanto di bello stanno facendo andando oltre le aspettative di molti (ovviamente a parte coloro che hanno creduto fin da subito nelle potenzialità di questa squadra). L’ultimo sforzo di una settimana molto intensa a livello fisico, poi si potrà tornare a lavorare con calma.

LAZIO COOPERATIVA DEL GOL – “L’unione fa la forza”: potrebbe essere questo lo slogan per il primo scorcio di campionato dellaLazio. Già, perché i biancocelesti, come evidenziato dal giornalista Mario Sconcerti domenica scorsa, comandano una graduatoria molto interessante: quello dei giocatori mandati in gol. In queste prime dieci giornate di Serie A, sono ben 11 i marcatori diversi in casa biancoceleste: Ciro ImmobileKeita, Lulic, Milinkovic-Savic, Radu, de Vrij, Lombardi, Hoedt, Cataldi, Murgia, Felipe Anderson hanno dato il loro contributo siglando un centro a testa. Nessuno ha fatto meglio. Un grande merito di mister Inzaghi, capaci di far un gioco che, seppur non ancora sublime, è in grado di portare a segno tanti giocatori diversi.

BENEDETTA GIOVENTÙ – Mercoledì sera nell’undici iniziale, così come a Torino, figuravano sei under 23: Patric, Wallace, Hoedt, Anderson, Cataldi e Keita. Poi, nelle due gare, sono entrati Murgia, Lombardi, Prce e Leitner. A San Siro aveva esordito Strakosha, collezionando tre gare da titolare (due delle quali rimasto imbattuto). Fiore all’occhiello inoltre le segnature dei debuttanti provenienti dal settore giovanile: Lombardi a Bergamo festeggia esordio e primo gol in A, Murgia a Torino va in rete cinque minuti dopo il suo ingresso. Sono i jolly del mister che li conosce bene e non stanno scalando le gerarchie per riconoscenza, ma per merito. Inoltre in rampa di lancio è pronto quel Rossi che in Primavera ha segnato 12 gol in 8 partite.

UN PRECEDENTE DA AMARCORD – Come precedente di questa partita abbiamo scelto ancora una volta, visto l’illustre paragone tra questa Lazio e quella di Pioli (almeno nei numeri), una partita giocata proprio con l’ex tecnico biancoceleste: Lazio-Sassuolo 3-2 stagione 2014/2015. Una partita dai ricordi agro-dolci: dolci perché evoca ricordi di una Lazio che cominciava ad incantare il popolo biancoceleste; amari perché grandi protagonisti di quella partita furono 2 giocatori che ora non ci sono più (Mauri e Candreva) e un altro che c’è tutt’ora nella rosa biancoceleste ma che ora si trova in un tunnel senza fine (Djordjevic).

Lazio: Marchetti; Cavanda, Cana, De Vrji, Braafheid; Onazi, Mauri (52′ Ciani), Parolo; Candreva (77′ Felipe Anderson), Djordjevic (87′ Klose), Lulic

Sassuolo: Consigli; Gazzola, Cannavaro, Antei, Peluso; Biondini (51′ Missiroli), Magnanelli, Taider (64′ Longhi); Berardi, Sansone N.(70′ Floro Flores), Zaza

Marcatori: 9′ Mauri; 25′ Djordjevic; 26′ Berardi; 35′ Candreva; 50′ Berardi (rig.)

Ammoniti: Onazi, Cannavaro, Marchetti

Espulsi: Cana al 49′; Peluso al 61′

CLAMOROSO – Ecco quanto sono stati pagati REALMENTE gli acquisti estivi della Lazio

Nonostante lo scetticismo iniziale, il calciomercato estivo biancoceleste si sta dimostrando all’altezza. Immobile non ha fatto rimpiangere l’addio di Klose, Bastos (per quel poco che si è visto) si è rivelato un centrale esperto nonostante l’età, Wallace da rivedere, mentre Lukaku è sembrato una buona riserva. Oggetto del mistero sono stati Luis Alberto e Leitner, che finora hanno trovato poco spazio oscurati dai giovani provenienti dal vivaio Murgia e Lombardi. Ma quanto è costato il mercato in entrata della Lazio?

Ieri è uscita la notizia del vero prezzo di Candreva all’Inter, mentre su Radiosei è stato rivelato il vero prezzo guadagnato per la cessione di Onazi al Trabzonspor che non equivale a 5 mln quanto avevano scritto i giornali, ma a 3,5 mln. Cambiano anche le cifre degli acquisti, confermati i 5 mln spesi per Lukaku e gli 8 mln per Wallace. Poco più bassa la cifra spesa dalla Lazio per Leitner pagato 1,5 mln, mentre tutti gli altri sono stati pagati più di quanto riportato dai giornali questa estate: Bastos 8 mln, Immobile 10 mln (2 subito e 8 mln a giugno), dulcis in fundo Luis Alberto è stato pagato 2,5 mln per il prestito oneroso ma Lotito l’estate prossima dovrà sborsare 4,5 mln (obbligo di riscatto). Per lo spagnolo un esborso totale di 7 mln per 27 minuti giocati finora, all’incirca 260mila euro al minuto. Mica male eh?