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L’Ordine dei Giornalisti tira le orecchie a Spalletti: “Richiamo al rispetto dei ruoli”

Le “testate” di Luciano Spalletti dopo la conferenza stampa post-Palermo alle domande di un giornalista, che aveva iniziato una domanda chiedendo se il tecnico ritenesse difficile lavorare a Roma, non sono passate inosservate agli occhi dell’Ordine dei Giornalisti, che ha emesso una nota:
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti esprime solidarietà al collega Roberto Maida, giornalista del Corriere dello Sport, al quale l’allenatore della Roma Luciano Spalletti ha rivolto l’accusa di manovre opache contro la società di calcio, a fronte di una semplice domanda su un argomento peraltro sollevato dallo stesso allenatore. Non è il primo tentativo di mettere il bavaglio ai giornalisti sportivi, da parte di autorevoli personaggi di società calcistiche.
Ribadiamo con forza quanto dovrebbe essere generalmente noto. Un giornalista non deve far felice il potente di turno, ma raccontare ciò che succede. Il giornalista risponde alla propria coscienza, al direttore del giornale ma soprattutto ai lettori. Non ai presidenti o agli allenatori di un club. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine stigmatizza il comportamento dell’allenatore Spalletti e ricorda che anche il calcio ha bisogno di libertà, cultura, educazione e rispetto dei ruoli.

Inzaghi e l’importanza di fare i cambi giusti

Spesso mister Inzaghi in queste prime 9 giornate ha fatto discutere per i cambi fatti in corso d’opera. I fatti invece vanno a favore del tecnico piacentino visto che, statistiche alla mano, i cambi durante le gare fatti sono stati spesso decisivi: quello di Murgia infatti è il 5° gol segnato o procurato da chi subentra nella Lazio: solo la Roma (9) ed il Napoli (6) hanno fatto meglio. Non male per essere una panchina povera di risorse.

Cataldi —> gol contro l’Atalanta

Keita —> assist con il Chievo (gol di de Vrij)

Keita —> assist con il Pescara (gol Immobile)

Wallace —> rigore procurato con il Bologna

Murgia —> gol contro il Torino

Speriamo che ne indovini sempre di più.  L’allenatore migliore non è quello che non sbaglia mai, ma quello che sbaglia il meno possibile. Forza e coraggio mister

Un giocatore biancoceleste nella Top 11 di Serie A stilata da WhoScored.com

Ad oggi Felipe Anderson resta sicuramente uno degli uomini chiave di questo scacchiere tattico di mister Inzaghi. Anche con il Torino FA10 si è rivelato decisivo e la sua ottima prestazione non è passata sicuramente inosservato agli addetti ai lavori. Infatti la redazione di WhoScored.com ha voluto premiare la prova di Felipe Anderson, inserendolo nella Top 11 settimanale. Il brasiliano ha più volte acceso la luce dei suoi con giocate interessanti e un assist al bacio per la girata volante di Ciro Immobile. Manca solo il gol all’ex Santos, le prestazioni finalmente sono tornate ad alto livello.

Aldo Serena: “Immobile è molto forte. Alla Lazio ha trovato la fiducia di Inzaghi e dell’ambiente”

Intervistato da Radio Incontro Olympia, l’ex attaccante di Inter e Juventus, oggi commentatore sportivo per Mediaset Aldo Serena ha elogiato il numero 17 biancoceleste: “Immobile è un attaccante molto forte fisicamente e istintivo. Se è convinto e sente la fiducia dell’allenatore riesce ad esprimersi al meglio, ha giocate di difficilissima esecuzione che prova in maniera voluta. Però deve sentire la fiducia completa dell’allenatore, deve sentirsi pienamente integrato nel progetto e nell’ambiente. Per questo le sue esperienze all’estero non sono andate benissimo, invece alla Lazio mi sembra che abbia ritrovato tutto questo. In nazionale c’è Ventura che lo conosce benissimo, è un momento particolarmente felice per lui. Inzaghi è stato un attaccante e conosce benissimo le dinamiche che scattano nella testa di un giocatore con il suo ruolo, e lo sta gestendo benissimo. Complimenti a Inzaghi perché nonostante la sua poca esperienza in panchina sta dimostrando di meritare la serie A. E’un allenatore molto preparato tatticamente con grande conoscenza tecnica. Lo dimostra il fatto che ha saputo cambiare spesso modulo e sistema di gioco”.

FOTO – Totti al Grande Fratello Vip. Ilary Blasi: “Se sbagli risposta canti l’inno della Lazio” e lui…

Ospite al Grande Fratello Vip, il capitano della Roma Francesco Totti ha fatto un quiz di cultura generale con i vip. La moglie (originariamente tifosa laziale, ndr) e conduttrice del programma Ilary Blasi sfottendolo gli ha detto: Se non azzecchi devi cantare l’inno della Lazio a memoria”. La sua risposta è stata abbastanza esplicita:  “Tiè – facendo un gesto apotropaico – allora non rispondo”.

CALCIOMERCATO – Lazio sul baby talento Selikhov? Stavolta risponde direttamente l’interessato

Aleksandr Selikhov portierino talentuoso dell’Amkar Perm classe ’94 ha stregato tutti in Russia, tanto da attirare su di se le attenzioni di importanti club. Tra di questi si vocifera ci sia anche la Lazio, voce peraltro confermata dal dg del club russo. Tuttavia, Selichov incalzato da itasportpress.it ha glissato: Tutte queste voci sul mio futuro non mi distraggono affatto. Se sono pronto ad un campionato più competitivo della Premier? Non ho nulla da dire in merito. Pensiamo al presente, in futuro si vedrà ciò che accadrà. La Lazio? Per adesso non voglio parlarne, personalmente non ho ancora parlato con nessuno. Vedremo”.

I complimenti di Cataldi a Murgia su twitter

Il gol di Murgia ha acceso le luci dei riflettori sul talentino biancoceleste che oggi è stato sommerso di complimenti da compagni e non solo. Così dopo Keita, Bertolacci e Palombi, nel pomeriggio sono arrivati via social anche i complimenti di Cataldi: “Grande Chicco, sono molto contento per te e per la tua famiglia! Te lo meriti!”,

Agostinelli: “Ieri la Lazio mi è piaciuta. Sorpreso da Patric. Keita? Deve fare di più…”

Persa per un soffio la possibilità di realizzare una favola calcistica. Se non fosse stato per quel rigore, la Lazio ci sarebbe pure riuscita a portare a casa i tre punti. Qualche rammarico, ma l’atteggiamento e il carattere messi in campo nel secondo tempo sono stati ciò che ci voleva dopo il match contro il Bologna. Per commentare la gara di ieri contro il Torino è intervenuto ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900“,  Andrea Agostinelli. Ecco le sue parole:

“La Lazio mi è piaciuta, ha giocato a specchio con il Toro. La personalità l’ha avuta, anche la mentalità. Alcuni giocatori non hanno dato la giusta continuità, mi riferisco soprattutto a Ketia che mi aspetto faccia sempre qualcosa in più, io non mi accontento di queste prestazione, per me sia lui che Anderson devono fare di più. Il brasiliano sta tornando ad essere il giocatore che entra in tutte le azioni e sta tornando fondamentale per la Lazio. I due centrali non mi sono dispiaciuti, preferisco Hoedt a Wallace che ancora è troppo macchinoso e lento ma giocando con continuità migliorerà. Quello che mi sta sorprendendo è Patric, gioca con tranquillità, non è un giocatore eccellente ma quello che fa, lo riesce a fare bene. Parolo in quella posizione lo vediamo di meno, non è un regista, fa l’incontrista ma lui è una mezz’ala. Non gioca Cataldi in quella posizione perché evidentemente Inzaghi ancora non ha totale fiducia in lui, ha sì un giudizio positivo del giocatore ma non a tal punto di farlo giocare titolare. Come mezz’ala vede più adeguato Milinkovic e come regista Parolo e lui, arrivando dopo i due, trova spazio in base anche alle assenze”.

LAZIALI FUORI PORTA – Germoni da rosso, Luiz Felipe convince, Filippini meno…

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Nuovo appuntamento stagionale con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

SERIE A

Berisha: grande vittoria per l’Atalanta di Gianpiero Gasperini. La Dea ha sconfitto per 2-1 l’Inter di un De Boer sempre più al passo d’addio. Decisiva le rete su rigore di Pinilla a 2 minuti dal termine. Ancora titolare il numero 1 della Nazionale albanese, per la verità non proprio innocente sul gol subito da Eder su calcio di punizione. Convincente nel finale, quando con riflessi e un po’ di fortuna salva prima su Perisic e poi su Joao Mario.

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: impatta per 1-1 all’Arechi la Salernitana, dopo essere passata in svantaggio nel primo tempo. Il pareggio è siglato da Coda al minuto 58. Ancora una buona prova per Luiz Felipe, alla terza partita consecutiva da titolare: il brasiliano prova a bissare la rete di due domeniche fa al Benevento, ma Belli gli nega la gioia del gol intervenendo sulla linea di porta. Gara di grande personalità e aggressività. Mostra anche versatilità giocando gli ultimi minuti da terzino sinistro: una piacevole sorpresa che sta diventando una conferma. Solo panchina per il centrocampista Ronaldo Pompeu.

Guerrieri: ancora una sconfitta per il Trapani, travolto con un secco 3-0 sul campo del Bari e sempre più fanalino di coda del campionato cadetto. Dopo aver scontato la giornata di squalifica Guerrieri non ritrova il posto da titolare, sostituito da Farelli. Il classe ’96 stava vivendo un momento no, come del resto tutta la squadra, giusto lasciarlo a riposo. Il suo sostituto Farelli tuttavia non fa una grande figura: gravi le sue responsabilità sul primo gol dei galletti, non esente da colpe in occasione degli altri 2 gol.

Crecco: ancora una panchina, l’ennesima, per Luca Crecco, nella sconfitta esterna dell’Avellino sul campo del Novara (1-0). La stagione del mancino classe ’95 non riesce proprio ad ingranare, come del resto quella degli Irpini, penultimi in classifica.

Filippini: ancora titolare Lorenzo Filippini, (causa l’indispinibilità di Renzetti), nel pareggio per 1-1 tra la Ternana ed il Cesena. Alla rete di Avenatti per le Fere, risponde Ciano su rigore a tempo scaduto. Il classe ’95 offre una prova timida, in cui si fa talvolta trovare impreparato e recupera con qualche affanno, oltre a spingere troppo poco sulla sinistra. Servirebbe maggiore coraggio e sfrontatezza, qualità che indubbiamente Filippini possiede. Da rivedere.

Palombi e Germoni: nella sfida in famiglia contro l’altro biancoceleste Filippini, parte nuovamente titolare Luca Germoni, il quale però tuttavia non si dimostra all’altezza delle sue ultime prestazioni. Il laterale infatti non riesce ad entrare mai in partita, subendo la vivacità di Ciano sulla sua corsia. E’ proprio su Ciano che commette i due falli che gli costano prima il giallo e poi il rosso, il primo da professionista. Ancora panchina per Simone Palombi.

LEGA PRO

Rozzi: secondo 0-0 consecutivo per la Lupa Roma dopo l’arrivo in panchina del nuovo tecnico Maurizi. Nella sfida contro il Giana Erminio, Rozzi parte titolare, cercando la via della rete in un paio di occasioni senza fortuna. Con i romani in 10 dalla mezz’ora tuttavia, l’attaccante pensa più ad aiutare i suoi in fase difensiva che a offendere.

Pollace: bella vittoria del Gubbio che allo stadio Conero si impone con un secco 0-2 sull’Ancona. Esulta ma non troppo Gianluca Pollace, relegato in panchina ancora una volta.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: vince lo Spartak Mosca, che si impone per 0-1 sul campo dell’Ural e si porta in testa al campionato russo in attesa del monday night che vede impegnato lo Zenit di San Pietroburgo. Dopo ben 3 gare da titolare, questa volta solo panchina per Mauricio.

PRVA HNL Croazia

Elez: non si ferma il Rijeka, che continua a dominare il campionato croato arrivando al 13esimo risultato utile consecutivo. Questa volta la vittima sacrificale è lo Zapresic, sconfitto di misura per 1-0. Sempre titolare al centro della difesa della squadra di Fiume Josip Elez, che guida il reparto arretrato al quarto clean sheet consecutivo.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: parte dalla panchina Chris Oikonomidis, nella sconfitta del suo Aarhus sul campo del Brondby. L’australiano entra in campo al minuto 66  nel tentativo di riportare il match in equilibrio, ma senza troppa fortuna. Aarhus adesso pericolosamente a ridosso della zona retrocessione.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: seconda sconfitta consecutiva per il Lugo, battuto stavolta per 2-1 sul campo del Reus Deportiu. Dopo aver subito 2 gol nello spazio di 3 minuti tra il 24esimo ed il 26 esimo del primo tempo, il tecnico Cesar decide di mettere in campo Perea prima della fine del primo tempo, nel tentativo di recuperare lo svantaggio. Poche in realtà le occasioni che ha avuto il colombiano di mettersi in luce.

Giulio Piras

Simpatico scambio di battute tra Palombi e Murgia sul social

Dopo il gol realizzato da Alessandro Murgia a Torino che ha portato alla ribalta il giovane centrocampista biancoceleste l’ex compagno Simone Palombi ha rivolto una battuta scherzosa all’amico e tra i due su Instagram si è registrato una breve ma simpatica conversazione. “Complimenti fratellino! Che sia il primo di una lunga serie, te lo meriti. Digli però quei colpi di testa chi te li ha insegnati“, ha scritto l’attaccante. Pronta la risposta del centrocampista: Ci credo, con quei cioccolatini che ti mettevo…“.

Baiocchini: “Pareggio giusto, se la Lazio vuole puntare a un campionato di vertice deve…”

Per commentare la gara di ieri è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 il giornalista di Sky Sport Manuele Baiocchini.

Su TorinoLazio: “Primo tempo meglio il Torino, nella ripresa meglio la Lazio quindi il rsultato finale è giusto. Il rigore assegnato dall’arbitro poteva anche non essere fischiato ma nel primo tempo poteva esserne dato un altro per fallo di Wallace su Barreca. Comunque la Lazio è stata molto più convincente di altre volte in cui ha vinto”.

Su Inzaghi: “Ieri è stato davvero bravo, ha indovinato tutto nel secondo tempo. Ha rischiato convinto di ciò che stava facendo. Avere in squadra nove ragazzi sotto i 23 anni tra titolari e riserve è un dato molto importante. Djordjevic ha cambiato la squadra, giocare con il 4-2-4 con lui dietro Immobile dall’inizio è pericoloso ma utilizzare questo modulo durante la gara può essere interessante. Ieri inoltre c’erano molte defezioni, alcune fondamentali: Biglia e de Vrij sono giocatori di livello superiore, non è facile sostituirli”.

Sui prossimi impegni dei biancocelesti: “Le prossime due gare non saranno facili ma se la Lazio vuole puntare al vertice deve vincerle tutte e due. Con il Bologna e il Torino avrebbe potuto fare bottino pieno, ma se il calcio è una ruota che gira con Cagliari e Sassuolo può fare ancora meglio”.

Bizzotto: “Bella gara tra due squadre che hanno tentato di superarsi in tutti i modi. Gran gol di Immobile e Murgia…”

Per parlare dell’incontro di ieri tra Torino e Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 il giornalista di Rai Sport Stefano Bizzotto.

Queste le sue parole sulla gara: “La partita è stata senza dubbio condizionata dalle tante assenze registrate in casa Lazio. Le due squadre hanno provato a vincere e ambedue ci sono andate vicino. Immobile ha realizzato un bellissimo gol. Anche Murgia ha fornito un’ottima prestazione, avere solo 20 anni e giocare così significa avere grande personalità. E’ stata veramente una gara divertente”.

Sui singoli: “Il portiere più impegnato è stato Hart, quindi i biancocelesti hanno provato di più a vincere. Però è anche vero che il Torino ha mantenuto il vantaggio per un’ora e quindi è stato più attendista. Patric può ricoprire vari ruoli, sia sulla destra che sulla sinistra e ora sta dimostrando di essere un elemento valido sia nella Lazio che in Serie A. Cataldi lo ritengo più regista di Parolo, il secondo è più portato a inserirsi in avanti come dimostrano i tanti gol fatti. Immobile è in splendida forma, lotta sempre contro difese arcigne, ieri ha dovuto lottare anche a livello psicologico vista l’accoglienza ricevuta dai suoi vecchi tifosi. Ha segnato un gol meraviglioso, sarebbe da mostrare nelle scuole calcio, è un vero pezzo d’arte. Inoltre non esultando ha mostrato tutta la sua signorilità”.

Su Inzaghi: “Simone punta molto sui ragazzi della Primavera. Ma è giusto così visto che l’ha allenata, quindi conosce benissimo i giocatori e sa quello che possono dare. In tanti stanno dimostrando il proprio valore per cui fanno gola anche alle grandi società, come per esempio Keita. Anche Murgia potrebbe avere davanti una bella carriera se si confermerà ai livelli di ieri”.

Da Klose a Immobile: “Raccogliere l’eredità del tedesco non era facile per nessuno ma il nuovo attaccante biancoceleste non si è lasciato condizionare mostrando con i risultati di essersi inserito in pochissimo tempo. A Pescara e a Torino al primo anno ottenne grandi risultati. A Dortmund e Siviglia non è andata, ma ciò che finora è riuscito a fare in maglia biancoceleste conferma che è un giocatore che sa ambientarsi sin da subito in una nuova realtà”.

Diaconale: “Peccato non aver vinto, Inzaghi sta dimostrando tutto il suo valore”

Per parlare dell’incontro disputato ieri dalla Lazio a Torino è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 il Responsabile della Comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale.

Queste le sue parole sulla gara: “Siamo molto rammaricati per non aver fatto bottino pieno a causa di quel rigore. Nella gara con il Bologna era capitato a noi, anche se la dinamica è stata  differente. Comunque i giovani in campo hanno dimostrato di essere squadra vera, composta da ragazzi pronti a battersi fino alla fine ed all’altezza di giocarsela con tutti. Ciò conferma che il progetto è sulla strada giusta e si può continare in questa direzione. Sono soddisfatto di quello che si è visto ieri. E’ stata una grande soddisfazione vedere un ragazzo giovane come Murgia entrare in campo e segnare con tanta determinazione, dimostra che alla Lazio stiamo lavorando bene. Inzaghi è giovane e italiano, è alla Lazio da molto tempo ed è legato ai colori. Questa è la strada che la Lazio deve perseguire”.

Sui tanti giovani in squadra: “È positivo, i giovani hanno tanta voglia di emergere. Poi ci sono elementi esperti come Parolo che mettono in campo lo stesso loro impegno. Immobile ieri ha disputato una partita incredibile, dato che aveva tutto lo stadio contro. Ha segnato un gol da antologia. Il mix tra veterani e giovani porta sulla via del successo”.

Su Parolo: “È uno dei pilastri della squadra, e inoltre è un esempio utile per far crescere i giovani. Ha il posto fisso in nazionale, può giocare ovunque. E’ un ragazzo intelligente sia tatticamente che umanamente. Può aiutare molto i più giovani. Per fare una grande squadra anche questi valori sono importanti, se i giocatori hanno la passione ci mettono quel qualcosa in più che rende il gruppo più forte”.

Su Inzaghi: “Sa come essere prudente ma al tempo stesso audace. Ieri quando bisognava rimontare il gol di svantaggio ha cambiato la squadra inserendo un attaccante in più e un giovane. Sta dimostrando di essere un ottimo allenatore, esperto e capace”.

Sui tifosi biancocelesti all’Olimpico: “Far tornare la tifoseria allo stadio è un processo lungo, non è una cosa immediata. Continuando a ottenere buoni risultati è più facile possa succedere, ma se non vengono allo stadio i tifosi perdono molto, e lo stesso è per la squadra. Le problematiche dello stadio Olimpico, l’ordine pubblico, sono fattori che accentuano le difficoltà. Bisogna lavorare per far si che i tifosi possano accedere allo stadio più facilmente”.

Minotti: “Prestazione positiva e coraggiosa. Inzaghi buon tecnico, la Lazio può arrivare in alto”

Per commentare la prestazione degli uomini di Inzaghi nella gara di ieri contro il Torino è intervenuto ai microfoni di Laziali on Air in onda su Elle Radio 88,100, Lorenzo Minotti, ex di Torino e Parma e attuale telecronista Sky.

Sull’inizio di stagione dei biancocelesti: “Sicuramente un avvio positivo. Anche nella gara di ieri l’atteggiamento della Lazio è stato coraggioso. I ragazzi di Inzaghi hanno giocato con intensità riuscendo a tenere testa al Torino, squadra che sta attraversando un ottimo periodo. Comunque la Lazio in questa stagione è in grado di fare un buon campionato e può puntare in alto”.

Su Immobile: Immobile non è un giocatore che scopriamo ora, ha delle ottime qualità e inoltre mi piace per la generosità e la bravura che ha nel muoversi su tutto il fronte d’attacco. Può senza dubbio fare molto bene sia con la Lazio che in Nazionale.

Su Inzaghi: “E’ bravo e sta crescendo anche lui partita dopo partita. Ieri senza cinque titolari come Bastos, Biglia, de Vrij, Milinkovic e Radu, è riuscito a uscire da un campo difficile come quello di Torino con un ottimo risultato. Non so in quanti ci sarebbero riusciti. Sono contento per il gol di Murgia, un giovane cresciuto con Inzaghi e che può diventare una valida alternativa per la squadra”.

Sul peso dell’assenza di de Vrij: “Il giocatore olandese è un punto di riferimento per il reparto difensivo biancoceleste. Peccato che ultimamente abbia spesso dei problemi fisici. Hoedt ogni tanto commette qualche errore ma mi sembra un giocatore di grande prospettiva. Bastos non l’ho mai visto giocare, Basta e Radu sono sempre una garanzia come del resto Lulic quando si trova a giocare da terzino. Mi sembra che la Lazio abbia diverse buone alternative in difesa”.

Sul campionato: “La Juventus, anche se potrà puntare più all’Europa e potrebbe commettere qualche passo falso in campionato, è nettamente più forte delle altre. Dietro i bianconeri Napoli e Roma e poi viene la bagarre per conquistarsi l’Europa League. Al Milan Montella sta lavorando bene, ha assemblato un buon gruppo tra giocatori giovani ed esperti. Per ora la grande delusione di questo inizio di torneo è l’Inter, che sta attraversando un momento di grande confusione a tutti i livelli societari”.

 

L’ex arbitro Chiesa: “Se è rigore l’errore è non espellere Parolo”

Per commentare la giornata dei direttori di gara ai microfoni di Calciomercato.com è intervenuto l’ex arbitro internazionale Massimo Chiesa. Queste le sue parole sull’operato di Giacomelli, arbitro di TorinoLazio: Giacomelli 5. Sbaglia a non espellere Parolo per doppia ammonizione in occasione del rigore concesso al Torino. Una volta assegnato il tiro dal dischetto (dubbio, non è facile valutare il movimento del braccio di Parolo) va estratto il secondo giallo a Parolo e di conseguenza il rosso”.

 

Piscedda elogia la Lazio: “Ha una sua identità. Murgia? Deve giocare il più possibile”

Su Radiosei l’ex difensore biancoceleste e attuale ct della B Italia Massimo Piscedda ha parlato della gara di ieri: “La cosa positiva emersa ieri è che la Lazio ha una propria identità di squadra, poi il gioco potrá migliorare. Così ti puoi permettere di sopperire alle assenze e di far esordire un giovane come Murgia. Nove mesi fa Inzaghi e Murgia guidavano la Primavera, ora festeggiamo la prima rete in serie A di un ragazzo che il tecnico conosce e sa cosa puó dare. Murgia è strutturato, ha tecnica, ora dovrà fare altri piccoli passi giocando più minuti possibili. Ora la Lazio non deve fermarsi, deve battere il Cagliari non pensando che dopo Torino possa andare tutto liscio. Non credo che si possa inciampare in un rilassamento. Sono queste le cose che ti fanno squadra importante, ora la Lazio deve sfruttare l’occasione anche di scalare la classifica”.

Patric rimugina su Torino Lazio: “Non è facile accettare di non aver vinto…”

Dopo un anno in panchina, nessuno si sarebbe aspettato di vedere Patric così tante volte in campo in questa stagione. Inzaghi gli ha dato fiducia e lo spagnolo lo sta ripagando con buone prestazioni. Il terzino, però, non ha ancora digerito il pareggio avvenuto in zona cesarini contro il Torino. Su Instagram ha infatti postato: “Non è facile accettare di non aver vinto, ma dobbiamo pensare già alla prossima. Grandissimo lavoro di tutta la squadra ma purtroppo il calcio è questo. Grazie ai tifosi per il grandissimo sostegno”.

La Lazio si coccola questo Felipe Anderson tutta sostanza e concretezza. In attesa dei gol..

Non sarà più il giocatore che spaccava le partite ma sicuramente bisogna avere l’onestà intellettuale nell’ammettere che Felpe Anderson si sta rivelando spesso e volentieri decisivo in questa prima parte di stagione sopratutto a suon di assist. Col Toro si è visto un Felipe super: 5 occasioni da gol, 2 assist in occasione dei gol di Immobile e Murgia (Solo Kroos, Ribery e Kramaric (5) hanno effettuato più assist vincenti nei 5 campionati top d’Europa) e 6 tackle vinti. Un dato statistico niente male. Certo, non sono i numeri galattici che regalava 2 stagioni fa ma…finché riesce ad essere decisivo ben venga.

Ieri Felipe è stato quello che ha avuto una maggiore influenza sulla gara con il Torino, soprattutto nella ripresa quando ha preso per mano la squadra. Una bella prestazione la sua in entrambe le fasi. In occasione del goal di Immobile ha fatto una giocata alla Anderson davvero notevole. Sta diventando sempre più ala, e con un centravanti come Immobile, è molto importante avere giocatori che allarghino le squadre. Insomma un Anderson determinato, cattivo al punto giusto, sempre più leader. Una crescita caratteriale la sua, quella di un giocatore che sembra aver ormai messo da parte timidezza e insicurezza, insomma questo nuovo Anderson, più sostanza e concretezza va più che bene. Le giocate, quelle di due anni fa, arriveranno, ma oggi la Lazio si coccola questo Felipe Anderson sempre più uomo squadra. Sarà vitale però garantire continuità se vuole portare la Lazio sempre più in alto. La convinzione però è che non appena farà anche un goal dei suoi, rivedremo quel giocatore sublime tanto ammirato.

Lazio-Cagliari, ecco l’arbitro. Bilancio decisamente positivo per i biancocelesti

Mercoledì si torna in campo e per questo sono stati selezionati gli Arbitri, gli Assistenti, i IV Ufficiali egli Arbitri Addizionali d’area che dirigeranno le gare valide per la decima di andata del Campionato di Serie A 2016/17 in programma mercoledì 26 ottobre. Per quanto riguarda la Lazio, sarà Domenico Celi della sezione di Bari il direttore di gara del match Lazio-Cagliari previsto per mercoledì alle ore 20.45. Il fischietto pugliese verrà coadiuvato dagli Assistenti Tonolini e De Meo, il IV Uomo Di Vuolo e gli Addizionali Rizzoli e Sacchi.

PRECEDENTI PIU CHE POSITIVI – Sono 16 i precedenti con Celi, con un bilancio che consente ai biancocelesti di sorridere al netto di 7 vittorie, 6 pareggi e solo 3 sconfitte. L’ultimo incrocio risale alla trasferta dello scorso gennaio contro l’Udinese, terminata con il risultato di 0-0.

Liverani: “Sono felice per Murgia. La Lazio ieri meritava la vittoria, purtroppo l’arbitro…”

La Lazio esce dallo Stadio Olimpico di Torino con  sentimenti contrastanti: da un alto, gioia, fierezza e consapevolezza dei propri mezzi oltre che di essere gruppo, dall’altro lato rammarico per l’ennesima disattenzione difensiva e per decisioni arbitrali definite con un eufemismo…discutibili.  L’ex regista biancoeleste, Fabio Liverani, ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha commentato così la giornata calcistica di ieri della Lazio e non solo…

La Lazio di Simone Inzaghi ieri a Torino meritava la vittoria, purtroppo l’arbitro, decretando quel calcio di rigore per i granata in maniera troppo generosa, le ha tolto ciò che meritava. Bravi i ragazzi che hanno risposto egregiamente alle assenze, Immobile ha realizzato un gol da top player quale è, ma la mia copertina della domenica la dedico piacevolmente a Murgia. Dopo Lombardi, un altro ragazzo classe ’96, che esordisce nella squadra della sua città perdipiù segnando, coronando un percorso con un inizio di carriera da sogno. In netto miglioramneto anche Cataldi, che partita dopo partita si sta ritagliando un ruolo e uno spazio sempre più importanti, per Danilo cuore laziale prevedo un futuro ricco di soddisfazioni. Tuttavia, oltre a Immobile, sono Felipe Anderson e Keita gli uomini imprescindibili per questa squadra, a patto che raggiungano quella continuità che, per le loro doti tecniche indiscutibili, deve per forza far rima con qualità. Biglia? Leggo di un recupero lampo dell’argentino, sarebbe l’ennesimo, spero solo che la sua esperienza gli imponga una volta per tutte di fare le cose per bene, con calma e soprattutto razionalità, senza farsi condizionare dagli impegni della sua nazionale”.

Sulla vicenda MoutinhoConte: “Mourinho? Io sto con Conte. Il tecnico portoghese pensi a fare bene laddove, classifica alla mano, sta fallendo. Il Manchester gioca male, uomini scelti oramai dall’ex Special One stanno deludendo. Il tutto nonostante le spese enormi sostenute dalla società inlgese. Riconosco all’allenatore lusitano solo la consueta abilità di spostare l’attenzione, in questo caso da una sconfitta sonora, bruciante, ad un presunto comportamneto del suo dirimpettaio irrispettoso ed arrogante. Antonio ha stravinto una partita d’alta classifica, sul 4-0, giustamente, si è sentito in grado di poter festeggiare con il suo pubblico un successo più che meritato, senza mancare di rispetto a nessuno…“.