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Jacobelli: “Non cambio idea su Lotito ma Immobile è un gran colpo. Lazio outsider del campionato”

Xavier Jacobelli ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Apertura sulla nazionale: Si vede nella buona e nella cattiva sorte la mano di Ventura. Centrocampo troppo fragile contro una Macedonia che se l’è giocata benissimo. Accusato il gol di Belotti ci hanno addirittura rimontato. L’allenatore poi lì ha azzeccato i cambi e risvegliato l’orgoglio azzurro. Dopo 4 partite non possiamo pretendere già tutto perfetto, ma il suo lanciare i giovani mi piace. Da Romagnoli a Belotti passando per Immobile, grande conferma e grande acquisto della Lazio. È importante comunque la posizione dell’Italia che adesso contro il Liechtenstein deve puntare alla differenza reti e può lavorare con serenità. È un momento delicato di assestamento dopo l’Europeo di Conte, con un mix fra esperienza e giovani profili. Non sono comunque pessimista per la qualificazione ai Mondiali. C’è un processo di crescita in atto che comporta sbavature e colpi a vuoto. Con due vittorie in trasferta e un pareggio in casa possiamo comunque essere soddisfatti pur criticando il gioco che ancora latita. Non dimentichiamoci che è un neofita da CT nonostante i 68 anni”. Buffon leader: “Bravissimo e decisivo nella parata di ieri, esemplare nel difendere Montolivo dai ‘webeti’. Criticarlo si può, ma da qui a insultarlo mi sembra veramente eccessivo”.

I laziali impegnati nelle Nazionali: “La Lazio deve essere molto soddisfatta delle sue capacità di mandare nelle rispettive compagini giocatori che hanno fatto così bene. In particolare Immobile oggi occupa la nostra prima pagina. È stato mattatore ieri, ma più in generale il suo inizio di campionato è stato strepitoso. Dunque pur continuando a criticare Lotito e non modificando la propria posizione, bisogna essere onesti nel dire che l’acquisto di questo attaccante è stato un grande colpo. Non abbiamo la presunzione di avere tutte le verità in tasca”. Lazio outsider: I biancocelesti si candidano a un campionato da protagonista. Alla luce dei risultati inanellati da Simone Inzaghi ci sono i presupposti per seguire questa squadra con attenzione”. Klose al Napoli: “Non penso che sia come sostituirlo come titolare. Gabbiadini ora ha la grande occasione ma per integrare la rosa dati i tanti impegni può essere una soluzione intelligente. È importante però dare una possibilità a Gabbiadini”.

Liverani: “Italia? Sbagliato fare paragoni col passato. Immobile giocatore di qualità e quantità”

Fabio Liverani è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Apertura su : “Partita difficile contro una squadra scorbutica come la Macedonia, formazione abile in contropiede. Noi facevamo fatica con le ali, lasciando spesso Verratti da solo. Una condizione di difficoltà”. Verratti il dopo Pirlo: “A differenza di quelli che abbiamo ha anche esperienza internazionale. La problematica principale è proprio la mancanza di grandi partite e l’impatto con gli arbitraggi europei. Ha qualità superiori agli altri ed è abituato alla Champions. Nel ricambio generazionale poi bisogna avere pazienza. Con lui, come con Bernardeschi e Bonaventura”. Tardelli e le critiche alla nuova Italia: “È normale dopo la generazione dei Vieri, Totti, Montella, Inzaghi, Del Piero e via dicendo avere dei dubbi. Posso però dire che Belotti possiamo farlo crescere, Immobile fa bene. Guardare indietro ci conviene? Bisogna lavorare con quello che abbiamo. Se ci confrontiamo con le altre nazionali siamo indietro ma è necessario dare tempo e fiducia all’allenatore e a questo gruppo. Puntare sul gruppo più che sui singoli”.

Ventura: “Lui sta facendo degli esperimenti. Deve ancora conoscere i giocatori e formare quei 28-30 profili che si trascinerà fino al Mondiale. La formazione va fatta nei due anni e lui è solo all’inizio”. La qualificazione: “È molto pericolosa. Passerà secondo me la Spagna e noi andremo a fare un playoff secondo me non facilissimo. Poi naturalmente spero che le Furie Rosse toppino, ma non credo. Il loro ricambio è figlio delle seconde squadre, delle strutture d’avanguardia, in cui formi i futuri giocatori. Da noi invece c’è un abisso tra Primavera e Prima Squadra. Da noi si gioca ancora da bambini”. Candreva: “Ieri ha fatto una partita eccezionale di qualità e corsa. Per quello che c’è oggi è imprescindibile”. Pandev: “Meno ficcante ma ha sempre grandissima qualità. Ora conosce i suoi limiti e fa giocare benissimo tutti gli altri”. Cambiare il portiere: “Buffon spreca un jolly l’anno. È una giocatore importante con Donnarumma e Perin profili importanti per il futuro. Siamo coperti da ottime mani e ottimi ragazzi”. Immobile: Giocatore forte. Ha bisogno di giocare e più gioca e meno si stanca. Attacca la profondità 100 volte a partita. Offre grande qualità e quantità alle sue prestazioni”. L’11 della Lazio: “Tolta la Juventus, il Napoli come gioco e la Roma come rosa, le altre nei titolari non hanno grandissime differenze. Può darsi manchi qualcosa in panchina ma anche il Milan ad esempio sta cosi. Entrano Locatelli e Poli non due fenomeni”. Klose nel mirino del Napoli: “Secondo me sarebbe il profilo adatto. È intelligente, un campione in grado di capire subito Sarri. Potrà dare una grossa mano”. Terzino: “Bisogna capire la posizione della Lazio a gennaio. In base a quello si possono fare interventi di quantità o qualità”.

Veron: “La Lazio non è da metà classifica. Sento sempre queste polemiche ma intanto…”

Non sarà ancora entusiasmante sul piano del gioco ma al momento è assai concreta la Lazio di Inzaghi. Tredici punti in sette giornate, sono una buonissima partenza e stanno regalando alla Lazio il terzo posto in classifica (seppur condiviso con altre squadre). La Lazio è una buonissima squadra e se qualche meccanismo comincia ad ingranare e la sfortuna (vedi Biglia, Lukaku, Bastos etc.) non cercherà di accanirsi ulteriormente può togliersi molte soddisfazioni in questa stagione. Ne è convinto anche un grande ex come Juan Sebastian Veron (non uno qualsiasi), arrivato in Italia per disputare la Partita della Pace mercoledì prossimo all’Olimpico. L’attuale presidente dell’Estudiantes ha parlato del momento di forma della sua ex squadra ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: “Simone Inzaghi sta facendo abbastanza bene, se tu senti i tifosi loro ti dicono che la squadra è stata costruita per stare a metà classifica. Senti sempre queste polemiche sulla società che la gestisce alla sua maniera. Ma intanto sta avendo dei risultati importanti“.

Vice Immobile, la Lazio guarda in casa del Palermo

Ci sarebbe anche la Lazio sul centravanti del Palermo Ilija Nestorovski. A riportarlo ‘Calciomercato.it’, secondo cui i biancocelesti, alla ricerca di un vice Immobile affidabile, viste le scarse prestazioni di Djordjevic, starebbero seguendo con molto interesse il numero nove macedone. Il quale sta facendo vedere delle ottime sia in Serie A (sono sue infatti tre delle quattro reti finora messe a segno dai rosanero, che grazie ad esse hanno accumulato 5 punti in campionato) che in campo internazionale, dove ha timbrato due volte il cartellino con la sua Nazionale, nei match di qualificazione ai Mondiali 2018 contro Israele e Italia.

Ma non solo: Nestorovski ha impressionato per la capacità di muoversi su tutto il fronte offensivo, per lo spirito di sacrificio e per l’abilità nel creare spazi per gli inserimenti dei suoi compagni. Qualità che non hanno lasciato indifferenti le big del massimo campionato nostrano. Difficile però che Zamparini possa privarsene già a gennaio, con il Palermo impegnato in una difficile lotta per la salvezza, ma a giugno lo scenario potrebbe cambiare. Per questo la Lazio, al pari di Napoli Fiorentina ha già iniziato a seguirlo con interesse, pronta a sferrare l’attacco per portarlo alla propria corte.

Lotito si gode la Salernitana e Luiz Felipe: “È da serie A”

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Claudio Lotito è raggiante dopo la vittoria della sua Salernitana nel derby con il Benevento, che mette fine ad un periodo piuttosto amaro per la formazione campana. “Ho preferito venire a Salerno piuttosto che seguire la Nazionale, ho scelto con il cuore e sono stato ripagato”, le parole, riportate da ‘tuttosalernitana.com’, del co-patron, un po’ deluso tuttavia per la risposta data dal pubblico: “L’unico neo è stato non vedere lo stadio pieno. È un peccato, perché oggi c’è stato uno spettacolo, proprio come mi aspettavo. La Salernitana doveva fare la vittima sacrificale, ma ha dimostrato di potersela giocare con tutti”.

A decidere l’incontro una rete di Luiz Felipe Marchi, 19enne difensore brasiliano giunto in prestito dalla Lazio nel finale del mercato: “Penso che come giocatore abbia un potenziale da Serie A. La Lazio lo ha preso proprio in quest’ottica e sono sicuro che a Salerno potrà crescere molto”.

Vice Candreva: Lazio su Cafú, ma non per gennaio…

La Lazio si trova ancora senza un vero sostituto di Candreva. Luis Alberto infatti al momento è ancora un oggetto misterioso, mentre meglio si è comportato Felipe Anderson, che però è pur sempre un esterno adattato. Per questo la società continua a monitorare il mercato alla ricerca di un nome che possa colmare definitivamente il vuoto lasciato dall’ex numero 87: in tal senso, gli occhi del duo Lotito-Tare sarebbero finiti sul Brasile e, in particolare, su Jonathan Renato Barbosa, conosciuto semplicemente come Cafù.

Un profilo che a Formello seguono già da quest’estate, anche l’interesse da parte del club biancoceleste è trapelato soltanto un mese fa, confermato dal suo agente. Classe ’91 è il gioiello più prezioso del Ludogorets, club con cui sta facendo grandi cose in Champions, decisivo sia nei preliminari che (con un gol) all’esordio nei gironi contro il Basilea. Il suo possibile sbarco nella Capitale non avverrà però a gennaio, un po’ perché la Lazio non ha caselle disponibili per extra comunitari, un po’ perché il Ludogorets vorrebbe trattenerlo almeno sino al termine della stagione Tare comunque continua a seguirlo e lavora per vestirlo di biancoceleste a giugno.

Cerci riapre alla Lazio per gennaio: “Sarebbe bello ritrovare Immobile. Il mio passato alla Roma? Non sarebbe un problema. Anche Candreva…”

Viste le comprensibili difficoltà nel far firmare il rinnovo del contratto a Keita, la Lazio cerca di non farsi trovare impreparata ancora una volta e ha ripreso la ricerca di eventuali sostituti. Tra i candidati rispunta il nome di Alessio Cerci. L’ex Milan è stato a lungo cercato dalla Lazio in estate ma per motivi fisici l’affare non si è concretizzato. Gli stessi motivi fisici che sono stati la causa anche del mancato superamento delle visite mediche con il Bologna e, di conseguenza, il mancato trasferimento al tema di Donadoni. Ora il suo nome torna nuovamente in orbita Lazio ed è lo stesso giocatore romani ad aprire nuovamente le porte ad un trasferimento in maglia biancoceleste. Tornare a casa, mettersi alle spalle le due stagioni difficili e recuperare il tempo perso è sempre stato il suo sogno di Alessio Cerci, sopratutto ora che l’infortunio al ginocchio è ormai solo un ricordo. Ecco uno stralcio delle sue parole rilasciate al Corriere dello Sport:

Cerci sente odor di “rinascita”: “E’ una rinascita, sono pronto. Nel giro di un mese, un mese e mezzo, sarò pronto per giocare. A gennaio voglio trovare una squadra che mi faccia sentire importante, la stima voglio sentirla in campo. Non cerco una soluzione a caso, sono convinto di poter fare bene, per riuscirci devo avere tutti dalla mia parte. Dove vorrei giocare? E’ normale, preferirei tornare in Italia, è il Paese che mi ha cresciuto calcisticamente, se troverò una soluzione rientrerò volentieri. Ma non escludo altre opzioni, non sarebbe un problema giocare all’estero. Chiedo fiducia, sceglierò chi me la concederà”.

I problemi fisici lo hanno frenato anche nell’Atletico e nel Milan: “Mi sono portato dietro questo problema per un anno e mezzo. A Milano c’erano obiettivi da raggiungere e non sono un tipo che molla. Con il senno di poi mi sarei fermato, giocare e rigiocare mi ha creato solo problemi. Le prestazioni ne hanno risentito e il ginocchio è peggiorato. A Madrid nei primi quattro mesi non ho mai giocato da titolare tranne che una volta in Coppa del Re. Questo mi ha fatto pensare, mi ha spinto a cambiare subito. Lo capisco, nei grandi club arrivi e non puoi avere la presunzione di giocare subito, sapevo che davanti avrei avuto grandi campioni, ma pensavo di meritare qualche possibilità in più. Simeone mi ha sempre rispettato, faceva scendere in campo chi pensava fosse più adatto”.

Lazio e Bologna due possibili soluzioni anche per gennaio: “C’era l’interesse della Lazio, non erano convinti per via del ginocchio destro, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi. Il Bologna ha calcolato i miei tempi di recupero, erano un po’ più lunghi, hanno preferito aspettare. Mi hanno dato una mezza parola per gennaio. Si vedrà anche in questo caso. Non sarebbe un problema giocare nella Lazio. Nella Roma ci sono cresciuto, ho bei ricordi, ma il calcio porta a fare delle scelte che diano l’opportunità di giocare. Candreva inizialmente ha avuto problemi, poi ha conquistato tutti i laziali. Il suo esempio è lampante. Immobile? Ci sentiamo spesso attraverso i messaggi, siamo rimasti in ottimi rapporti. Dopo aver vissuto quell’annata importante a Torino abbiamo condiviso la speranza di ritrovarci per rifare qualcosa di bello“.

TEMPI BELLI – SOS Tata

Immobile, fortissimamente Immobile: anzi, siccome Immobile si potrebbe dire, se non ci fosse un “ei fu” alle spalle che probabilmente calza male col super momento del bomber laziale. Sette gol in dieci partite ufficiali, in una valle di lacrime e lamentele, fa quasi specie vedere come la Lazio possa fare affidamento su un “crack” come quello che ha letteralmente salvato il deretano del suo mentore, Ventura, resuscitando in Macedonia una squadra arrivata alla frutta.

L’Italia c’è, la Lazio si spera ci sarà. sempre nel segno di Ciruzzo, ovviamente. Considerando le notizie arrivate dal Senegal, anche Keita sembra vivere un momento niente male, e allora c’è da credere che domenica contro il Bologna si possa arrivare concentrati e al massimo delle rispettive motivazioni. Certo per qualcuno non ci voleva proprio, tra il caso Zarate e l’infortunio di Lukaku, si prospettava un weekend niente male per chi si diverte a gettare sulla Lazio sempre un’ombra macabra.

L’ideona in realtà era già arrivata, prima dei gol di Immobile: tornare a parlare di un possibile reintegro di Gonzalez, il “Tata” uruguaiano che pur restando una colonna della sua Nazionale è finito progressivamente ai margini con i biancocelesti. Scelte tattiche, tecniche o altre stranezze? Di sicuro il “Tata” era perfetto per venire in soccorso di chi poteva sciorinare articoli su quanto costano gli “esuberi” di una rosa che è sempre troppo corta in un periodo dell’anno, e che invece diventa “extralarge” ogni volta che salta una cessione.

SOS Tata” hanno gridato Soloni di ogni risma annoiati dalla sosta di campionato, del buon Alvaro non si parlava così neanche quando segnò quel gol alla Juventus che spianò la strada verso il 26 maggio. E invece i soccorsi si sono inceppati: prima Keita e poi Ciruzzo hanno fatto parlare di nuovo di Lazio nel mondo per l’unica cosa che davvero conta, il campo. E domani a Roma toccherà di nuovo parlare di gol: i lacrimatoi restano in funzione, anche se Milik e Montolivo hanno fatto saltare pure il mantra “solo i giocatori della Lazio si fanno male in Nazionale“.

Non c’è più religione, Tata pensaci tu.

Fabio Belli

Belgio, l’ex ct Meeus: “Lukaku alla Lazio può migliorare molto e diventare un giocatore importante”

In questi primi mesi biancocelesti Jordan Lukaku sta ricevendo non pochi complimenti. Tuttavia c’è ancora chi l’utilizzo della “carota” preferisce ancora il “bastone”: stimo parlando dell’ex Ct del Belgio nel biennio 1989/1990 Walter Meeus,  che ha cosi parlato del terzino biancoceleste: “Credo che ancora non ha la giusta mentalità per confrontarsi con palcoscenici importanti, stiamo parlando di un calciatore molto giovane e la sua esperienza alla Lazio lo migliorerà molto e diventerà un giocatore importante per i colori biancocelesti”.

POLISPORTIVA – Arriva la prima vittoria della Lazio Calcio a 5 Femminile

Contro l’Arcadia Bisceglie arriva finalmente il primo successo in campionato delle biancocelesti. Vittoria netta che senza disattenzioni difensive sarebbe potuta essere anche più larga. Con la vittoria di oggi le biancocelesti salgono a quota 4.

Dopo appena 11” Di Turi intercetta una linea di passaggio e realizza il gol dell’1-0. Il Bisceglie trova il pari con La Rossa prima della rete di Rebe, all’esordio con la Lazio, che riporta avanti le  ragazze biancocelesti. Al decimo nuovo pareggio sempre di La Rossa. Le padrone di casa però controllano la gara e allungano con Guercio e Duco. Un’altra sbavatura difensiva permette all’Arcadia di accorciare le distanze ma, a 2’30” dall’intervallo, Benvenuto infila il gol del 5-3. Ripresa tutta biancoceleste. Al 5′ è ancora capitan Benvenuto a trovare il gol. Vantaggio che si dilata ulteriormente con la prima rete in Serie A Elite per Alessia Grieco. La Lazio a quel punto amministra, subisce la rete del 7-4 ancora di La Rossa, infine realizza l’ottava rete con Argento. A pochi istanti dalla chiusura dell’incontro la rete di Benete serve al Bisceglie per rendere meno amaro il passivo.

IL TABELLINO

LAZIO: Vecchione, Sanchez, Benvenuto, Agnello, Guercio, Argento, Duco, Grieco, Rebe, Amici, Di Turi, Tirelli. All. Chilelli

ARCADIA BISCEGLIE: Tempesta, Monaco, Diana Alves, De Bari, Begona, La Rossa, Soldano, Scommegna, Gariuolo, Benete, Porcelli, Mastrototaro. All. Ventura

RETI: 0’11” pt Di Turi (L), 5’20” La Rossa (B), 8’21” Rebe (L), 10’22” La Rossa (B), 13’02” Guercio (L), 13’33” Duco (L), 13’50” Diana Alves (B), 17’30” Benvenuto (L)

AMMONITI: La Rossa (B), Benete (B), Rebe (L)
ARBITRI: Salicchi (Terni), Bianchi (Perugia)
CRONO: Pompeo Ghiretti (Ciampino).

MACEDONIA ITALIA – Cuore Immobile che salva gli Azzurri da una clamorosa sconfitta

Il 3-2 di Skopje è un risultato di importanza incalcolabile nella rincorsa al Mondiale di Russia 2018. La Macedonia occupa la posizione numero 142 del ranking Fifa, dietro al Lussemburgo. E anche se forse meriterebbe di stare un po’ più avanti, gli azzurri soffrono oltre ogni limite. Ci pensano Belotti e Immobile. E siamo in vetta al girone con la Spagna, anche se la Roja è prima per differenza reti.  In avvio di gara, sono i padroni di casa a rendersi più pericolosi: Buffon deve chiudere subito in uscita bassa su Pandev, per poi essere aiutato dalla traversa al 18′, sul destro improvviso di Nestorovski. Primo brivido vero.  Sui calci da fermo l’Italia è sempre pericolosa. Nasce così il gol: Belotti irrompe su un corner, apre il destro al volo e gela Bogatinov.

Nella ripresa Nestorovski pareggia: l’errore è di Verratti, che regala palla sulla mediana, ma è tutta la squadra ad andare “in bambola”. La riprova arriva 142 secondi più tardi: stavolta sbaglia un deludente Bernardeschi (poi sostituito da Parolo) e regala il 2-1 a Hasani. Blackout totale: Buffon ci tiene in vita con un miracolo in tuffo su Mojsov, l’Italia è in sbandata tutt’altro che controllata. Dentro Sansone al posto di Bonaventura, l’ultima carta di Ventura sarà Eder per Belotti. ando sembra notte fonda, ecco che appare Immobile, col suo ciuffo biondo che ci ridà speranza. Scocca la mezz’ora della ripresa e Ciro si fa trovare pronto, in mezzo all’area, a piazzare la zampata del 2-2 sull’ennesimo suggerimento di Candreva. Da lì, inizia un finale convulso, coi macedoni stanchi e improvvisamente timorosi di perdere, dopo aver sognato il colpaccio. E perdono, alla fine. Cadrebbero già sul colpo di testa di Parolo, annullato per fuorigioco inesistente, invece il colpo del k.o. è ancora firmato da Immobile, sempre su assist di Candreva. Fonte: Gazzetta.it

FOTO – La nazionale italiana di Broomball fa un calendario hot per partecipare al Mondiale

Non avendo i soldi per pagarsi il viaggio per partecipare ai Mondiali di Broomball in Canada, le giocatrici della nazionale italiana hanno pensato di fare un calendario sexy. 12 scatti bollenti per potersi auto finanziare il viaggio. “Il calendario è quasi una necessità. Ne abbiamo stampato 500 copie e le vendiamo a 10 euro per un incasso totale di 5mila euro, un buon contributo per noi che non possiamo contare su grandi risorse finanziarie”, spiega Monica Cristofoletti, presidente e giocatrice dell’Asd Geier Broomball Salorno, che sta organizzando fra mille difficoltà economiche la trasferta canadese.

Ricordiamo cos’è il broomball che letteralmente significa palla-scopa. Le due squadre composte da 6 giocatori ciascuna si confrontano su una superficie ghiacciata. Come nell’hockey bisogna segnare nella porta avversaria ma diversamente dall’hockey si utilizzano una speciale scopa e una speciale palla e al posto dei pattini delle scarpe speciali. Irriconoscibili.

MACEDONIA ITALIA – Buffon: “Ci danniamo sempre l’anima per vincere”

Capitan Buffon commenta così Macedonia Italia ai microfoni Rai: “Partita strana. Dopo il vantaggio non abbiamo saputo gestirla, perché abbiamo concesso tanto ed è una cosa che solitamente non commettiamo. Di buono c’è il risultato e il fatto che ci danniamo sempre l’anima e veniamo premiati forse oltremisura, ma ce la siamo meritata. Il mister ha in mano tutto e cerca di aiutarci trasferendoci i suoi concetti di gioco. Anche noi commettiamo degli errori che alcune gare che sembrano facili sulla carta poi si complicano. Oggi abbiamo 7 punti e sono un bel bottino”.

MACEDONIA ITALIA – Ventura: “Errori causati da inesperienza e superficialità. Immobile? Ha fatto il suo dovere”

E’ un Ventura soddisfatto a metà dopo la vittoria al cardiopalma degli azzurri in terra macedone. Queste le sue parole del ct della Nazionale ai microfoni Rai:Il 90% dei nostri errori sono stati causati da inesperienza e superficialità. Quando ci sono tanti giovani in campo bisogna avere pazienza ma abbiamo avuto una grande risposta caratteriale. Abbiamo avuto 10 minuti di sbandamento, non eravamo più squadra ma poi c’è stato il ritorno dell’Italia e ci siamo presi la vittoria. Strada facendo possiamo fare qualcosa di buono. Immobile? Ha fatto il suo dovere. Nel finale gli abbiamo schiacciati, ci stiamo avvicinando all’Italia migliore”.

 

MACEDONIA ITALIA – Parolo: “Bravi a reagire ma che ci serva da lezione”

Incalzato da Rai 2, Marco Parolo ha commentato la vittoria in extremis della Nazionale in terra macedone: “I due gol loro ci hanno tolto certezze. Siamo stati bravi a reagire e alla fine abbiamo creato tanto recuperando una partita importante. Abbiamo preso 3 punti importanti per il nostro percorso. La lezione è che dobbiamo sempre stare svegli, perché a livello internazionale qualsiasi squadra può metterti in difficoltà. Bisogna sempre giocare al 100%, con la testa e con il cuore. Pellé? E’ una scelta della federazione, noi calciatori non possiamo fare nulla. Lui sa che ha sbagliato, si è scusato. Ventura era soddisfatto della vittoria, meno della prestazione, avremo modo di analizzarla e capire quali sono i motivi.”

MACEDONIA ITALIA – Immobile: “Sto bene e mi sento importante per questa Nazionale”

Autore di una doppietta che ha salvato l’Italia da una clamorosa sconfitta in terra macedona, Ciro Immobile ha così commentato la partita ai microfoni di Rai 1: “Nel secondo tempo siamo scesi in campo molli e dopo il pareggio non siamo riusciti a reagire subito. Serve più cattiveria perché in Europa al primo sbaglio ti mangiano. Era troppo importante vincere per il gruppo, per lo staff e per il mister. Abbiamo fatto l’ultima mezzora bene contro la Spagna, oggi abbiamo fatto bene fino al loro gol. Siamo sulla strada giusta. Mi sento importante in nazionale. Sentire la fiducia dei compagni e del mister ti fa stare bene. C’è da lavorare tanto per arrivare in Russia”.

NAPOLI – Confermata la rottura del crociato per Milik. Per lui stagione finita

AGGIORNAMENTO ORE 20:30 – Rottura del crociato confermato per Milik. Questo il comunicato del Napoli: “Arkadiusz Milik ha effettuato oggi la risonanza magnetica a Villa Stuart dal Dottor Mariani, dopo l’infortunio subìto con la Polonia. Gli esami hanno confermato la diagnosi di: rottura totale del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’attaccante azzurro si sottoporrà ad intervento chirurgico domani mattina a Villa Stuart”.

Le nazionali continuano a mietere vittime vedi ad es. Montolivo (Milan) e J. Lukaku (Lazio). Ora è il turno del Napoli: dalla Polonia arrivano bruttissime notizie per i partenopei. Il bomber del momento Arkadiusz Milik dovrà stare fermo almeno 4 mesi per la rottura (non completa) del crociato del ginocchio sinistro. La prima diagnosi, dopo la risonanza magnetica, è stata resa nota, con un tweet dal portavoce della Federcalcio polacca Jakub Kwiatowski. L’attaccante è atteso in Italia nelle prossime ore dove sarà visitato a Villa Stuart: molto probabilmente dovrà essere operato. Intanto – secondo quanto riportato da Sportmediaset – tra i primi nomi in circolazione per il ruolo di sostituto c’è l’ex biancoceleste Miroslav Klose.  Che fino a poche ore fa era dato vicino alla Cina. Si prospetta una clamorosa inversione di rotta?

 

 

LE FORMAZIONI UFFICIALI DI MACEDONIA ITALIA – Ventura lancia il duo Immobile-Belotti

Ecco le formazioni ufficiali di Macedonia Italia, gara valevole per le qualificazioni al Mondiale nel 2018.

Macedonia (5-3-2): Bogatinov; Ristovski, Mojsov, Shikov, Ristevski, Zhuta; Hasani, Ibraimi, Alioski; Pandev, Nestorovski. All.: Igor Angelovski.

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Romagnoli; Candreva, Bernardeschi, Verratti, Bonaventura, De Sciglio; Belotti, Immobile. All.: Giampiero Ventura

Faye, ex Senegal, elogia Keita: “E’ uno dei migliori attaccanti in circolazione”

Dopo la vittoria del Senegal con Capo Verde dove il biancoceleste Balde Diao Keita è stato uno dei migliori protagonisti in campo l’ex giocatore del Newcastle e della Nazionale senegalese Amdy Faye intervenendo ai microfoni di APS ha elogiato il giovane attaccante:

“Non è una sorpresa, può dare tanto alla Nazionale, è uno dei migliori attaccanti in circolazione. Deve cercare di fare gol e di far segnare i compagni in ogni gara. Ha davanti un gran futuro, è forte e veloce, sa come inserirsi alla perfezione nell’idea di gioco di Cissé. Sarà un’arma micidiale contro i nostri avversari. Ieri mi sono divertito, la squadra è forte e ha ampi margini di miglioramento”.

Ledesma dice la sua su Cataldi e Keita

Nonostante la lontananza Cristian Ledesma non smette di pensare alla sua vecchia squadra. Ancora una volta, nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’ex capitano laziale ha detto la sua sui giovani giocatori biancocelesti Cataldi e Keita, che senza dubbio conosce bene e con i quali è sempre stato prodigo di consigli ai tempi di Formello: Cataldi in quella posizione è sprecato, lui non è un regista. Mentre il comportamento di Keita mi ha lasciato interdetto, sicuramente è stato consigliato male”.