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La nuova idea del presidente Tavecchio: il Flaminio nuova casa degli azzurri

Dopo la partita tra Macedonia e Italia il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio ha lanciato la sua idea: il Flaminio come Wembley, la Nazionale in pianta stabile a Roma e la creazione di una cittadella della FIGC intorno all’impianto di viale Tiziano.

Il Flaminio, dopo aver ospitato nella stagione 1989/90 le due squadre capitoline, è stato casa della Lodigiani e infine fino al 2011 lo stadio del rugby azzurro. Da quando però anche la palla ovale si è trasferita all’Olimpico, il Flaminio è stato del tutto abbandonato e ora versa in un incredibile stato di incuria. Diverse volte sono stati progettati interventi di riqualificazione ma tutto si è sempre risolto nel nulla. Nel 2010 e nel 2012 il sindaco Alemanno aveva rassicurato su alcuni lavori di ampliamento che avrebbero riportato lo stadio a una capienza di 40.000 posti, attualmente ridotti a 30.000. Poi fu la volta dei tifosi della Lazio che nell’aprile del 2014 firmarono una petizione per fare del Flaminio la nuova casa biancoceleste, e anche i giallorossi prima che partisse il progetto Tor di Valle hanno più volte valutato l’ipotesi.

Ora è la volta di Tavecchio: nel 2012 la FIGC subentrando alla Federugby si è assunta i costi di ristrutturazione dell’impianto e, come affermato da La Gazzetta dello Sport, la riqualificazione del Flaminio in ottica Nazionale potrebbe rientrare nel programma elettorale di Tavecchio in vista delle elezioni dell’anno prossimo. Ciò che desta qualche dubbio è l’opportunità di creare una cittadella azzurra a Roma, rendendo la Nazionale un fatto quasi esclusivamente romano, inarrivabile per molti altri tifosi. Prandelli e Conte lamentarono già tempo fa la freddezza che circonda la maglia azzurra oltre che nei grandi appuntamenti estivi. Esportare il modello Wembley in Italia creerebbe ancor più indifferenza, mentre uno dei punti di forza dell’Italia è proprio quello di saper infiammare un diverso stadio alla volta. Inoltre, è difficile pensare che Casa Italia al Flaminio possa generare nel breve periodo positive ricadute sul merchandising, a fronte di una sicura spesa per la riqualificazione dell’impianto che arriverebbe secondo una stima del Corriere della Sera almeno a sei milioni di euro.

Parla il Re, Diego Armando Maradona: “Ringrazio la Lazio per l’accoglienza. Giordano? Se allenerà i biancocelesti io farò il secondo!”

Diego Armando Maradona si è allenato sul campo centrale del Centro Sportivo di Formello insieme al figlio Diego Jr., alle rispettive compagne e al suo entourage. A margine dell’allenamento, Diego Armando Maradona si è fermato ai microfoni di Lazio Style Radio per ringraziare la Lazio dell’ospitalità e ribadire l’orgoglio per la chiamata di Papa Francesco: “Sono cresciuto in campo, a casa mia c’è sempre un campo per giocare. Quando vedo un terreno così mi fa piacere per i calciatori e i tifosi. Così ci si può allenare bene. Ringrazio tutta lo staff della Lazio, anche se il preparatore dei portieri Zappalà non ci ha fatto segnare, ci siamo trovati bene. Lo staff si è comportato benissimo. Accoglienza tipica italiana, dove vado mi aprono sempre la porta. Ringrazio la società biancoceleste per avermi accolto, grazie mille”. Poi sull’evento ‘Uniti per la pace’: “Queste occasioni e queste partite servono e ci uniscono. Sappiamo cosa sta accadendo nel mondo. Noi accendiamo la TV e sappiamo cosa accade, e questo ci fa paura. Quando Papa Francesco ci chiede di giocare una partita per la pace non possiamo dire di no. Tutti siamo per la non violenza. Basta con le bombe che uccidono bambini innocenti. Dobbiamo continuare a lottare per tutto questo. Tante armi uccidono tante persone in tutto il mondo. Mi ero ritirato dalla chiesa ma il Santo Padre mi ha riavvicinato alla fede. Quando Papa Francesco chiama Diego, Diego è pronto. Una parola anche per i terremotati del Centro Italia. Giocheremo anche per loro, hanno bisogno del nostro sostegno”. La Lazio ha poi omaggiato Maradona con una maglia ufficiale personalizzata. Un regalo gradito che ha convinto Maradona a canticchiare – o almeno approntare – qualche nota dell’inno biancoceleste: “Ringrazio la Lazio per l’accoglienza. Ricordo l’inno quando uscivo dall’Olimpico. Vola, un’Aquila nel cielo… Io alla Lazio ho un grande amico come Bruno Giordano, continuo a sentirlo telefonicamente. Se lui viene ad allenare la Lazio, io faccio il secondo“. 

 

 

De Martino: “Siamo felici di aver ospitato a Formello il più forte del mondo”

Momenti di estasi a Formello: Maradona si è allenato a Formello per prepararsi alla “Partita della Pace” di Mercoledì. La soddisfazione della Lazio attraverso le parole del capo ufficio stampa, Stefano De Martino, ai microfoni di Lazio Style Radio:

“Serata importante, è un piacere accogliere Maradona a Formello. Lo ringraziamo perché ha accettato il nostro invito, ha scelto il nostro centro sportivo per questa sgambata. Ci fa piacere perché la nostra casa ospita il giocatore più forte del mondo. E’ un piacere al di là delle maglie che ha vestito, vederlo calciare a quest’età. Abbiamo schierato in porta Zappallà, il nostro preparatore dei portieri della Primavera, ma sta rispondendo bene sul campo. Ho fatto gli onori di casa, ho portato i saluti della società e l’ho accompagnato sul campo centrale. E’ presente anche il figlio, si assomigliano molto. Ospitare qui un uomo che rappresenta il calcio è un altro tassello che finirà sui libri di storia. E’ un piacere che abbia scelto noi. Manderemo in maniera live i suoi allenamenti. La società ha sempre aderito a queste iniziative per andare in supporto a tutti”.

Maradona bacchetta Higuain: “Ai miei tempi non sarebbe capitato”. Intanto oggi si è allenato a Formello…

A distanza di mesi il trasferimento di Gonzalo Higuain alla Juventus fa ancora discutere. A rimarcare l’errore de “El Pipita” ci ha pensato anche il già grande calciatore argentino della storia: Diego Armando Maradona. L’ex attaccante napoletano ha commentato così all’Espresso il caso Higuain: “Forse ai miei tempi non sarebbe capitato. Mi è dispiaciuto che Gonzalo sia andato in una rivale diretta come la Juve – dice Maradona – Ma non si può neanche dare la colpa solo a lui, i colpevoli sono sempre quelli che fanno gli affari. Agnelli mi corteggiava come potrebbe fare un innamorato con una donna. Mi chiamava continuamente promettendo cifre pazzesche. Mi disse che aveva offerto 100 miliardi a Ferlaino e di mettere io la cifra sul mio assegno. Gli risposi che non avrei mai potuto fare questo affronto ai napoletani perché io mi sentivo uno di loro, che non avrei mai potuto indossare in Italia altra maglia se non quella del Napoli. Infine un attacco alla finanza: “Non sarà la Finanza – conclude l’ex Pibe de Oro – a mettersi tra me e l’affetto della gente, specie dei napoletani“.

Intanto Maradona è entrato alle 19.40 in punto a Formello. Incredibile, l’ex Pibe de Oro si allenerà oggi e domani presso il centro sportivo biancoceleste per prepararsi alla “Partita della Pace“, in programma mercoledì allo Stadio Olimpico. Partita fortemente voluta da Papa Bergoglio. Ma perché proprio a Formello? Il motivo è presto spiegato: nessuna intenzione di allenarsi a Frigoria, nella settimana di Roma-Napoli per non fare uno sgarbo alla tifoseria partenopea. Maradona commenta la scarsa affluenza dell’Olimpico ha commentato in conferenza stampa: “È uno dei campi più belli nel quale ho giocato. Ho giocato a Wembley, in quello del Boca Juniors ma l’Olimpico è sempre molto bello. Mi dispiace un sacco vedere un Olimpico quasi vuoto ultimamente, quando io giocavo contro o la Roma o la Lazio era sempre pieno“.

Non mancheranno le stelle alla Partita per la Pace. Il fischio d’inizio sarà appunto il 12 ottobre alle 21:15, e l’evento avrà tra i partecipanti ex calciatori del calibro di Roberto Carlos, Gianluca Zambrotta, Antonio Di Natale, Claudio Lopez ed Hernan Crespo. Ma i più attesi saranno senza dubbio RonaldinhoMaradona.

PAIDEIA – Buone notizie per Lukaku, Inzaghi può sorridere

AGGIORNAMENTO ORE 21.00 – Buone notizie per Lukaku. Dopo la visita, avvenuta alle 19.30, è stata confermata la forte distorsione per il belga che si era infortunato con la Nazionale: nessuna frattura e nessuna lesione ai legamenti, il giocatore biancoceleste e la Lazio possono tirare un sospiro di sollievo.

Esce Bastos entra Jordan Lukaku…No, purtroppo non è una sostituzione fatta da mister Inzaghi durante un match ma è semplicemente la descrizione della giornata di visite in Paideia. Dopo Bastos, arrivato in clinica alle 13 per dei nuovi controlli al flessore (lesione muscolare di secondo grado, ci vorrà ancora un mesto scarso prima di rivederlo in campo) ora è il turno di Lukaku. L’esterno belga, come sappiamo, ha riportato una forte distorsione alla caviglia durante Belgio-Bosnia, si è presentato in clinica pochi minuti fa con un tutore alla caviglia e le stampelle: da valutare l’entità della distorsione alla caviglia. Oggi il ct del Belgio, Roberto Martinez, ha parlato di due-tre settimane di stop. Non dovrebbe esserci interessamento dei legamenti, ma gli accertamenti strumentali effettuati in Paideia dovrebbero svelare l’arcano.

Immobile, l’ag.: “Ciro ha finalmente trovato serenità. Sputerà sangue per la Lazio”

Sì ora non dovrebbero esserci più dubbi. La Lazio ha trovato l’erede di Miro Klose. Un bomber di razza che ha tanta voglia di riscatto dopo le esperienze negative con Borussia Dortmund e Siviglia. La piazza biancoceleste sta facendo decisamente bene all’attaccante napoletano e Ventura ringrazia visto che Ciruzzo è stato decisivo anche nelle ultime 2 partite della nazionale portando 4 punti preziosi. Doppietta all’Udinese e ora doppietta alla Macedonia. Sta bene Ciro…sta molto bene ed ora non deve fermarsi assolutamente la inzaghi e i tifosi biancocelsti hanno bisogno di lui. 7 gol tra Serie A e nazionale solo Higuian ha fatto meglio (con 8), con una differenza di 84 milioni sul mercato. Sì, perché Ciro è costato alla Lazio appena 10 milioni. Di testa, al volo, in diagonale. Segna in tutte le maniere, per tutti i gusti. Non è assolutamente sorpreso di  questo momento il suo agente, Marco Sommella che, ai microfoni di Radio CRC ha dichiarato: “Ciro è tranquillo e ha ritrovato quella serenità che gli permette di esprimersi al meglio in campo. I ragazzi hanno bisogno della fiducia dell’allenatore e dell’ambiente. Lui non è sicuramente l’ultimo arrivato perchè ha vinto la classifica marcatori in Serie A, Serie B, ha fatto un mondiale e giocato in Champions”Sulle voci di un interessamento del Napoli dopo il grave infortunio di Milik, smentite categoricamente: Immobile non è mai stato richiesto dal Napoli, ora lui è molto felice alla Lazio. Purtroppo ora il Napoli si trova senza il suo attaccante che aveva avuto un ottimo impatto col calcio italiano. La botta è più sotto il punto di vista psicologico perchè dopo Higuain, ora manca anche Milik”.

L’agente ha poi ribadito ai microfoni di CittacelesteTv: Ho sentito Ciro, era felicissimo ma ora si sta godendo il momento in famiglia. Si sta svagando in questo giorno di riposo con le bambine che non vedeva da qualche giorno“. Già domani riabbraccerà Inzaghi con l’intento di proseguire questa sua vena realizzava anche all’Olimpico contro il Bologna. Riuscirà Ciro a raggiungere quota 20, come ai tempi del Torino? «Tutto è possibile, i conti si fanno alla fine. Ma di sicuro non vedevo da tempo Ciro così motivato. E’ contento e carico per come è stato accolto da tutto l’ambiente, concentrato su questa nuova avventura laziale. Posso assicurarvi che sputerà sangue per la maglia biancoceleste».

Diaconale: “Vogliamo riallacciare il rapporto con la tifoseria. Keita? I contratti si fanno in due…”

Ai microfoni di Radio Incontro Olympia, il responsabile della comunicazione biancoceleste si è dilungato a parlare del mondo Lazio: dal rinnovo di Keita al momento positivo che sta vivendo la squadra di Inzaghi  passando per gli obiettivi stagionali ed preannunciando novità che venano conciato tra qualche giorno. Ecco le sue parole: “La fase di studio si sta completando, tra non molto ci saranno cambiamenti. Adesso non posso dirvi niente, sto cercando di studiare un modo per riallacciare il rapporto con la tifoseria. I giornalisti influenzano la tifoseria, quindi il rapporto ci deve essere anche con i media. L’esempio di Biglia è illuminante, è vero che una maggiore comunicazione avrebbe fatto capire meglio la situazione, però è altrettanto vero che delle critiche non motivate ci saranno sempre. Il mio compito è quello di comunicare, di tenere rapporti corretti con tutti i media e stringere sempre di più rapporti con la tifoseria. La Lazio è un bene immateriale dei tifosi e materiale del presidente Lotito. Noi lo dobbiamo preservare, difendere

ZARATE – Il caso Zarate? Queste cose possono capitare anche nelle altre società. Come può capitare in tante squadre che un calciatore subisca un infortunio come quello di Biglia. Non è vero che alla Lazio accadono frequentemente, da Pandev è passato un po’ di tempo. All’interno della società nessuno vuole buttare via i soldi. 

KEITA – I tifosi sono preoccupati per Keita? I contratti si fanno sempre in due, la speranza è di poterlo rinnovare accontentando il giocatore e la società. Ovviamente la società non si deve piegare al senegalese, è una questione anche di reputazione. Anche perché altrimenti dovrà piegarsi a tutti i giocatori. Le mediazioni ci sono state e ci sono ancora adesso, speriamo si possa arrivare a un accordo. 

IL CAMMINO DELLA LAZIO – Noi, come tifosi laziali, abbiamo una vocazione molto critica, tendiamo a guardare l’aspetto critico e non quello positivo. Al contrario, per esempio, di quelli della Roma. La società è indebitata fino al collo, però finché c’è Totti sono tutti felicissimi. Noi non vediamo le cose positive che ci sono. Tipo? La squadra sta camminando bene, sta esaltando dei ragazzi giovani che stanno crescendo. La Lazio di oggi ha 13 punti e gioca pure bene. Speriamo che il bene fatto venga rinnovato domenica dopo domenica, anche se sappiamo che nel calcio ci possono essere momenti più o meno positivi. Io voglio dire ai laziali veri che questa squadra, questo progetto lo dobbiamo curare e far diventare sempre più forte. E’ un bene di questa città e di questo paese. Le scelte dell’allenatore stanno venendo valorizzate”. 

OBIETTIVO EUROPA –  Speriamo che la Lazio continui a fare bene, l’obiettivo è entrare nell’Europa che conta, non solo andare in Europa League. La squadra è in grado di entrare in Europa. Tare parlò di scudetto? E’ una speranza, se la Lazio può competere per l’Europa vuol dire che col tempo potrà puntare anche allo scudetto.

NOVITA’ – A metà ottobre ci saranno novità, ma per correttezza non le posso dire. Certo non vi aspettate miracoli, ma posso dire ai laziali veri che questa squadra la vogliamo far crescere, perché è un patrimonio della città e dell’Italia.”

PARTITA DELLA PACE – “La Lazio ha aderito all’iniziativa, purtroppo non potrà giocare Biglia per via dell’infortunio”.

LAZIALI FUORI PORTA – Luiz Felipe, che esordio! Guerrieri da rosso

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Nuovo appuntamento stagionale con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

Con la sosta per le Nazionali sono scesi in campo solo quei giocatori che militano nelle serie inferiori, vediamo nel dettaglio:

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: la Salernitana batte il Benevento per 2-1 nel derby campano dell’ottava giornata del campionato cadetto, abbandonando la zona retrocessione grazie ad un’ottima prestazione corale. Prestazione in cui spicca il giovane difensore brasiliano Luiz Felipe Marchi, al debutto assoluto in Italia. Il classe ’97  mette subito in mostra le sue qualità in fase di palleggio e l’aggressività nei contrasti. Dà del tu al pallone, come fanno i brasiliani, spesso imposta da dietro la manovra, ma non disdegna chiusure stile mastino. Per lui esordio condito dal gol, la ciliegina sulla torta, con una botta sottomisura. Emergono però anche i suoi “difetti” con l’errata marcatura su Lucioni che insacca in rete sugli sviluppi del corner di Buzzegoli il gol del 2-1. Del resto ha solo 19 anni…Alla vittoria partecipa anche Ronaldo Pompeu, che entra al posto di Zito ad un quarto d’ora dal termine partecipando alla gestione del pallone e andando anche vicino alla rete con una bordata da fuori.

Guerrieri: è un periodo no per il portiere classe ’96, come del resto per la sua squadra, il Trapani, stavolta sconfitto a Latina con un secco 2-0 e adesso fanalino di coda della Serie B in solitaria. Guerrieri non ha colpe particolari sui gol dei neroazzurri, ma si rende protagonista di un’uscita kamikaze su Paponi lanciato a rete, sul quale il suo compagno di squadra Rizzato stava recuperando. Rosso per il portiere e Trapani che, a sostituzioni terminate, è costretto a mettere in porta Fazio, che tra l’altro sfoggia anche un paio di buoni interventi. Guerrieri ha bisogno di ritrovare fiducia e sicurezza, forse una domenica di pausa gli farà bene.

Filippini: terzo pareggio consecutivo per il Cesena, stavolta bloccato sullo 0-0 dal Vicenza. Allo stadio Menti Lorenzo Filippini parte dalla panchina ed entra ad 8 minuti dalla fine al posto di un Renzetti che accusa problemi al flessore. Che questo infortunio possa aprire nuovi scenari nella stagione fin qui anonima del classe ’95?

Germoni e Palombi: sconfitta di misura per la Ternana, che cade per 1-0 sul campo della Pro Vercelli. Titolare sulla fascia sinistra Germoni il quale fa però un passo indietro rispetto alle ultime, convincenti prestazioni: in occasione del gol decisivo dei padroni di casa perde la marcatura di Legati che deve solo appoggiare il pallone in rete. Poco efficace anche in fase offensiva. 90 minuti in panchina invece per Simone Palombi.

Crecco: dopo aver colto la prima vittoria stagionale contro la Pro Vercelli, cade l’Avellino,  che esce sconfitto con un perentorio 3-0 dal campo del Perugia. Siede ancora in panchina per tutta la durata del match Luca Crecco.

LEGA PRO

Rozzi: disastrosa trasferta per la Lupa Roma di Di Michele, battuta dalla Lucchese con un 4-0 che non ammette repliche. Seconda consecutiva da titolare per Antonio Rozzi, il quale però non riesce minimamente ad incidere per tutto l’arco dell’incontro. Tutta la squadra, del resto, si è resa protagonista di una pessima prestazione.

Pollace: seconda vittoria consecutiva per il Gubbio, che batte di misura il Forlì appaiando il Pordenone in testa alla classifica del Gruppo B di Lega Pro. Ancora panchina per Gianluca Pollace.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: pareggio amaro per il Lugo che, avanti per 0-2 sul campo del Mirandes, si fa raggiungere nel secondo tempo. 2-2 il finale, risultato che comunque consente agli spagnoli di conservare la seconda posizione in campionato. Solo spiccioli di partita per Perea, che entra al minuto 87 al posto di Joselu, troppo poco per avere opportunità rilevanti.

Giulio Piras

BOLOGNA – Destro KO: il comunicato della società felsinea

Questo il comunicato del Bologna sulle condizioni di Mattia Destro: Gli esami a cui è stato sottoposto nella mattinata di oggi Mattia Destro hanno evidenziato una piccola lesione di primo grado al soleo della gamba destra. Tempi di recupero previsti: due settimane circa”.

Keita rifiuta il rinnovo: le grandi alla finestra

Balde Diao Keita e la Lazio sempre più lontani. L’attaccante senegalese ha detto ancora una volta “no” alla proposta fattagli pervenire dalla società biancoceleste. Dopo essersi ripreso la Lazio con gol e splendide giocate il ragazzo ha rifiutato l’offerta del presidente Lotito di rinnovare a 1,5 milioni ma con una clausola di 25.

Ai tifosi nel vederlo giocare a questi livelli in maglia biancoeleste brillano gli occhi ma nel sapere che molto probabilmente non sarà così ancora per molto tempo lacrima il cuore. Un grande inizio di stagione per il senegalese che, oltre a fare bene con la casacca della Lazio (2 gol e 2 assist in 5 partite per 270′ in tutto), sta mettendosi in mostra anche con la maglia della sua Nazionale. Da stropicciarsi gli occhi la splendida prestazione offerta contro Capo Verde dove si è reso protagonista di una rete e di un assist di tacco. Come lui nessun Under 21 in Europa. In Senegal si sente molto più amato che non alla Lazio. Aveva inaugurato la serie con la Namibia e da allora in un mese e mezzo ha realizzato quattro reti e fornito tre assist. Ma anche in biancoceleste sta facendo vedere di quale pasta sia fatto: su 10 dei 13 punti che hanno in classifica i biancocelesti c’è il suo zampino.

Lotito sta lavorando al suo rinnovo ma tutto sembra ormai segnato dato che Balde a Roma non si fida più di nessuno. Il presidente e il tecnico gli avevano spiegato che sarebbe dovuto rientrare nelle grazie dei compagni riconquistando la loro fiducia ed al momento le cose sembrano procedere al meglio ma ogni volta che le cose vanno male tutto sembra precipitare di nuovo a discapito di Keita. Tra l’altro anche il precedente di Candreva, che non è riuscito a ricucire il rapporto con i compagni e alla fine è stato ceduto, non è un punto a favore.

Keita è cresciuto, se prima poteva essere accusato di mancanza di continuità sotto porta in quest’ultimo periodo non è più così e se ne sono accorte anche le grandi squadre che si sono messe alla finestra in attesa. Non solo Inter, Milan e Juventus, ma anche la Roma prima dell’addio di Sabatini ci aveva fatto un pensierino.

Sarebbe una sciocchezza farsi scappare dalle mani un giocatore del genere ma per Keita, come lui stesso ha dichiarato, la Lazio è solo un punto di partenza e con il pensiero già è in volo lontano dalla squadra e su grandi palcoscenici che la piazza biancoceleste non può offrirgli. Ma finchè veste la maglia della Lazio bisogna sfruttare il momento positivo del ragazzo il più possibile sia sul terreno di gioco che in chiave mercato perchè più Balde farà bene e di conseguenza più sarà alto il suo prezzo. Però con i soldi che si ricaveranno da una sua eventuale cessione bisognerà trovare una valida alternativa. I nomi che circolano sono sempre gli stessi: Ntep e Grosicky che possono giocare anche a sinistra, Cerci che continua a proporsi, Valencia che potrebbe essere anche una valida alternativa a Immobile, e Dirar, dato che il Monaco già si era interessato in precedenza all’attaccante laziale.

Pinelli (Mediaset Premium): “Klose al Napoli improbabile. Keita? O rinnova o a gennaio va via”

Intervistato da Radiosei, il giornalista Mediaset Pietro Pinelli ha detto la sua sull’attaccante della Lazio: “Immobile è la conferma che è stato un acquisto azzeccato, anche se inizialmente qualcuno aveva storto la bocca. Le sue quotazioni di mercato aumentano per la felicità di Lotito, ma dubito se ne priverà tanto facilmente. Klose al Napoli? Difficile che De Laurentiis possa attingere al mercato svincolati perché ci sono tanti paletti burocratici, in primis la lista iscritti al campionato. Sarri sfrutterà ciò che ha in casa, anche perché Klose avrebbe bisogno di tempo per recuperare la condizione, mentre il Napoli non può aspettare. Credo che Sarri punterà su Gabbiadini e poi di volta in volta valuterà soluzioni alternative. Eventualmente il Napoli cercherà il sostituto di Milik a gennaio.

Sulla situazione infortuni: “I due degenti di lungo corso sono Biglia e Bastos che probabilmente torneranno oltre la metà di novembre, fino ad allora Inzaghi dovrà fare a meno di loro. Tutta la rosa al completo l’avrà a disposizione forse per il derby del 4 dicembre. Il primo che potrebbe rientrare è Bastos ma parliamo dopo la seconda sosta. Marchetti e Basta rientreranno contro il Bologna e torneranno ad allenarsi già da domani. Modulo? Credo che Inzaghi confermerà il 4-3-3, anche perché cambiare sarebbe un delitto dopo quanto visto al Friuli e dopo le belle prestazioni in nazionale di Immobile e Keita”. Infine sulla spinosa situazione Keita:: O rinnova o va via a gennaio. Finora l’unica offerta reale è stata quella del Monaco da 14 mln. Nessuno si è avvicinato ai 30 mln richiesti da Lotito”.

Pistocchi: “Momento complicato per la Nazionale, non sarà facile qualificarci per i Mondiali”. E su Klose…

Per commentare la vittoria della Nazionale Italiana sulla Macedonia è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia Maurizio Pistocchi.

Questo il suo commento sugli uomini di Ventura: “Qualificarsi ai Mondiali non sarà facile. Nel nostro girone c’è una squadra di un’altra categoria. La nostra rosa ha pochi valori individuali perchè la Nazionale interessa poco alle società. E’ un momento difficile, ci sarebbe la necessità di una federazione decisionista. Ieri quello che mi ha meravigliato di Ventura è sentirgli dire che la sua squadra è inesperta. Ma se a 22 anni non hanno esperienza di cosa vogliamo parlare? Inoltre a questi bisogna aggiungere Barzagli, Bonucci, Buffon, CandrevaImmobile era uno dei titolari a Rio 2014. La differenza non è fra giovani ed esperti ma fra gente pronta e non pronta. Sul centrocampo di ieri sera con Verratti e due mezze punte qualche responsabilità è anche del tecnico”.

Su Klose al Napoli: “Quella di Milik è una perdita gravissima. Arrivato senza grandi aspettative si è rivelato fondamentale. Sarà dura per il Napoli far fronte a questa assenza solo con Gabbiadini che il meglio di sé l’ha dato da esterno. Le sue qualità non si discutono: ama andare in profondità, vede la porta e ha un bel tiro. Non è bravissimo nel gestire il pallone ma penso che se gli verrà data fiducia, come ‘falso nueve’, potrebbe far bene. L’unica alternativa seria è Miro Klose, professionalmente e tecnicamente ideale. Una persona molto seria, un grande professionista. Il suo arrivo consentirebbe a Sarri di avere un’alternativa importante. Poi se il campione tedesco ha la possibilità di andare in Cina deve scegliere. In tanti sono emigrati ma poi sono tornati indietro di corsa, fermo restando che quella è un’esperienza da fare. Conoscendo quale persona seria sia Klose se non ha pensato di lasciare il calcio ha sicuramente continuato ad allenarsi”.

 

Martinez, CT Belgio: “Per Lukaku scongiurati danni ai legamenti ma dovrà star fermo per qualche settimana”

Sospiro di sollievo per la Lazio dopo le ultime notizie riportate dal CT Martinez riguardo le condizioni fisiche di Jordan Lukaku, dopo che il terzino biancoceleste durante l’incontro tra Belgio e Bosnia è stato costretto a uscire in barella dal campo. L’allenatore del Belgio nel corso della conferenza stampa ha fatto il punto sulla situazione: “Non ci sono danni ai legamenti della caviglia ma Jordan dovrà stare fermo almeno 2-3 settimane”.

 

Reja: “Klose fa ancora la differenza, potrebbe essere l’uomo giusto per il Napoli”

L’infortunio di Milik ha messo nei guai la società partenopea che alla luce del lungo stop dell’attaccante è costretta a tornare sul mercato per assicurarsi una valida alternativa che non faccia rimpiangere il giocatore che tanto ha fatto bene in questo inizio di campionato. Tanti i nomi dei calciatori monitorati per sostituirlo e tra questi anche quello dell’ex biancoceleste Miroslav Klose. Per commentare tale eventualità è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss l’ex Edy Reja, che tra l’altro oggi compie 71 anni:

“Un giocatore con l’esperienza di Klose può ancora fare la differenza nel nostro campionato. In certi momenti della gara uno come lui può essere sicuramente l’arma in più. Dipende tutto dalla sua condizione fisica ma se ha continuato ad allenarsi può ancora risultare determinante”.

 

Pecci: “Immobile-Belotti sono il futuro della Nazionale. Lazio favorita col Bologna”

Grande esperto di calcio e di Nazionale, ex colonna di Bologna, Torino e Fiorentina, Eraldo Pecci è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per commentare la sofferta vittoria dell’Italia in Macedonia, segnata soprattutto dalla doppietta del centravanti della Lazio Ciro Immobile, che ha salvato il commissario tecnico Ventura da polemiche pesantissime.

Macedonia-Italia è stata decisa da Immobile, ma gli azzurri non hanno convinto: La Nazionale è figlia di questo campionato, la scarsa qualità si riflette sul livello della selezione azzurra. Riuscire comunque a rimediare il risultato sia contro la Spagna sia contro la Macedonia non cambia la valutazione generale. Contro gli iberici loro giocavano e noi guardavamo e bisogna abituarsi per il momento a non essere più una Nazionale top”.

Immobile sembra tornato quello di due anni fa. Quanto può essere importante questo giocatore per la Lazio e per la Nazionale? “Un calciatore che ha già vinto la classifica dei cannonieri in Serie A porta con sé credenziali importantissime. E’ un giocatore che riesce a dare profondità alla squadra, si fa sempre vedere dai compagni e mi è sempre piaciuto moltissimo. In chiave azzurra trovo interessantissima la coppia formata con Belotti, si integrano molto bene e potrebbe essere il tandem offensivo del futuro per l’Italia”.

Domenica prossima, contro il Bologna, che partita sarà per la Lazio? Al momento vedo la Lazio favorita, anche per il gioco espresso a Udine, ma in quel match ho visto anche demeriti degli avversari. Il Bologna è una squadra che va presa con le molle, a me sembra maggiormente predisposta a giocare meglio in trasferta, anche se al momento ha fatto più punti in casa. Sarà una partita molto combattuta, ne sono abbastanza certo”.

Su Inzaghi e Donadoni: “Il tecnico laziale lo conosco poco, ma mi sembra molto scrupoloso, capace di preparare bene le partite e non lasciare nulla al caso. Donadoni lo si conosce meglio, ma come dicevo prima ritengo che la differenza la facciano sempre i calciatori”.

Immobile: “Non ci aspettavamo una Macedonia così. Giocare in Nazionale è il top”

Nel day after, l’uomo della serata macedone Ciro Immobile ha così commentato la gara ai microfoni Sky: “È stata una partita diversa da quella che ci aspettavamo. Loro erano molto chiusi, tutti dietro. Quando incontri queste squadre è sempre complicato. Però siamo stati bravi ad andare in vantaggio con Belotti anche se, nel secondo tempo, abbiamo avuti quei 10 minuti di appannamento che secondo me ci hanno tagliato le gambe. Non ci aspettavamo il gol dell’1-1, ci ha colto di sorpresa e subito dopo è arrivato anche il 2-1. Come contro la Spagna siamo stati bravi a reagire, a livello caratteriale la squadra ha fatto belle cose in queste ultime due partite. A livello tecnico e tattico ne parleremo con il mister e vedremo cosa c’è da fare. Avere carattere però è importante, si è vista la forza di questo gruppo e il cuore. C’è chi sente troppo il peso della maglia dell’Italia? Non lo so, sicuramente giocare per il proprio Paese è il top a cui un calciatore può ambire. E’ normale che a volte ci si lascia prendere dalle emozioni. L’importante è seguire il mister, la rotta è quella giusta. Abbiamo conquistato 2 vittorie e un pareggio, c’è da lavorare perché dobbiamo andare in Russia”.

Jacobelli: “Non cambio idea su Lotito ma Immobile è un gran colpo. Lazio outsider del campionato”

Xavier Jacobelli ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Apertura sulla nazionale: Si vede nella buona e nella cattiva sorte la mano di Ventura. Centrocampo troppo fragile contro una Macedonia che se l’è giocata benissimo. Accusato il gol di Belotti ci hanno addirittura rimontato. L’allenatore poi lì ha azzeccato i cambi e risvegliato l’orgoglio azzurro. Dopo 4 partite non possiamo pretendere già tutto perfetto, ma il suo lanciare i giovani mi piace. Da Romagnoli a Belotti passando per Immobile, grande conferma e grande acquisto della Lazio. È importante comunque la posizione dell’Italia che adesso contro il Liechtenstein deve puntare alla differenza reti e può lavorare con serenità. È un momento delicato di assestamento dopo l’Europeo di Conte, con un mix fra esperienza e giovani profili. Non sono comunque pessimista per la qualificazione ai Mondiali. C’è un processo di crescita in atto che comporta sbavature e colpi a vuoto. Con due vittorie in trasferta e un pareggio in casa possiamo comunque essere soddisfatti pur criticando il gioco che ancora latita. Non dimentichiamoci che è un neofita da CT nonostante i 68 anni”. Buffon leader: “Bravissimo e decisivo nella parata di ieri, esemplare nel difendere Montolivo dai ‘webeti’. Criticarlo si può, ma da qui a insultarlo mi sembra veramente eccessivo”.

I laziali impegnati nelle Nazionali: “La Lazio deve essere molto soddisfatta delle sue capacità di mandare nelle rispettive compagini giocatori che hanno fatto così bene. In particolare Immobile oggi occupa la nostra prima pagina. È stato mattatore ieri, ma più in generale il suo inizio di campionato è stato strepitoso. Dunque pur continuando a criticare Lotito e non modificando la propria posizione, bisogna essere onesti nel dire che l’acquisto di questo attaccante è stato un grande colpo. Non abbiamo la presunzione di avere tutte le verità in tasca”. Lazio outsider: I biancocelesti si candidano a un campionato da protagonista. Alla luce dei risultati inanellati da Simone Inzaghi ci sono i presupposti per seguire questa squadra con attenzione”. Klose al Napoli: “Non penso che sia come sostituirlo come titolare. Gabbiadini ora ha la grande occasione ma per integrare la rosa dati i tanti impegni può essere una soluzione intelligente. È importante però dare una possibilità a Gabbiadini”.

Liverani: “Italia? Sbagliato fare paragoni col passato. Immobile giocatore di qualità e quantità”

Fabio Liverani è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Apertura su : “Partita difficile contro una squadra scorbutica come la Macedonia, formazione abile in contropiede. Noi facevamo fatica con le ali, lasciando spesso Verratti da solo. Una condizione di difficoltà”. Verratti il dopo Pirlo: “A differenza di quelli che abbiamo ha anche esperienza internazionale. La problematica principale è proprio la mancanza di grandi partite e l’impatto con gli arbitraggi europei. Ha qualità superiori agli altri ed è abituato alla Champions. Nel ricambio generazionale poi bisogna avere pazienza. Con lui, come con Bernardeschi e Bonaventura”. Tardelli e le critiche alla nuova Italia: “È normale dopo la generazione dei Vieri, Totti, Montella, Inzaghi, Del Piero e via dicendo avere dei dubbi. Posso però dire che Belotti possiamo farlo crescere, Immobile fa bene. Guardare indietro ci conviene? Bisogna lavorare con quello che abbiamo. Se ci confrontiamo con le altre nazionali siamo indietro ma è necessario dare tempo e fiducia all’allenatore e a questo gruppo. Puntare sul gruppo più che sui singoli”.

Ventura: “Lui sta facendo degli esperimenti. Deve ancora conoscere i giocatori e formare quei 28-30 profili che si trascinerà fino al Mondiale. La formazione va fatta nei due anni e lui è solo all’inizio”. La qualificazione: “È molto pericolosa. Passerà secondo me la Spagna e noi andremo a fare un playoff secondo me non facilissimo. Poi naturalmente spero che le Furie Rosse toppino, ma non credo. Il loro ricambio è figlio delle seconde squadre, delle strutture d’avanguardia, in cui formi i futuri giocatori. Da noi invece c’è un abisso tra Primavera e Prima Squadra. Da noi si gioca ancora da bambini”. Candreva: “Ieri ha fatto una partita eccezionale di qualità e corsa. Per quello che c’è oggi è imprescindibile”. Pandev: “Meno ficcante ma ha sempre grandissima qualità. Ora conosce i suoi limiti e fa giocare benissimo tutti gli altri”. Cambiare il portiere: “Buffon spreca un jolly l’anno. È una giocatore importante con Donnarumma e Perin profili importanti per il futuro. Siamo coperti da ottime mani e ottimi ragazzi”. Immobile: Giocatore forte. Ha bisogno di giocare e più gioca e meno si stanca. Attacca la profondità 100 volte a partita. Offre grande qualità e quantità alle sue prestazioni”. L’11 della Lazio: “Tolta la Juventus, il Napoli come gioco e la Roma come rosa, le altre nei titolari non hanno grandissime differenze. Può darsi manchi qualcosa in panchina ma anche il Milan ad esempio sta cosi. Entrano Locatelli e Poli non due fenomeni”. Klose nel mirino del Napoli: “Secondo me sarebbe il profilo adatto. È intelligente, un campione in grado di capire subito Sarri. Potrà dare una grossa mano”. Terzino: “Bisogna capire la posizione della Lazio a gennaio. In base a quello si possono fare interventi di quantità o qualità”.

Veron: “La Lazio non è da metà classifica. Sento sempre queste polemiche ma intanto…”

Non sarà ancora entusiasmante sul piano del gioco ma al momento è assai concreta la Lazio di Inzaghi. Tredici punti in sette giornate, sono una buonissima partenza e stanno regalando alla Lazio il terzo posto in classifica (seppur condiviso con altre squadre). La Lazio è una buonissima squadra e se qualche meccanismo comincia ad ingranare e la sfortuna (vedi Biglia, Lukaku, Bastos etc.) non cercherà di accanirsi ulteriormente può togliersi molte soddisfazioni in questa stagione. Ne è convinto anche un grande ex come Juan Sebastian Veron (non uno qualsiasi), arrivato in Italia per disputare la Partita della Pace mercoledì prossimo all’Olimpico. L’attuale presidente dell’Estudiantes ha parlato del momento di forma della sua ex squadra ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: “Simone Inzaghi sta facendo abbastanza bene, se tu senti i tifosi loro ti dicono che la squadra è stata costruita per stare a metà classifica. Senti sempre queste polemiche sulla società che la gestisce alla sua maniera. Ma intanto sta avendo dei risultati importanti“.

Vice Immobile, la Lazio guarda in casa del Palermo

Ci sarebbe anche la Lazio sul centravanti del Palermo Ilija Nestorovski. A riportarlo ‘Calciomercato.it’, secondo cui i biancocelesti, alla ricerca di un vice Immobile affidabile, viste le scarse prestazioni di Djordjevic, starebbero seguendo con molto interesse il numero nove macedone. Il quale sta facendo vedere delle ottime sia in Serie A (sono sue infatti tre delle quattro reti finora messe a segno dai rosanero, che grazie ad esse hanno accumulato 5 punti in campionato) che in campo internazionale, dove ha timbrato due volte il cartellino con la sua Nazionale, nei match di qualificazione ai Mondiali 2018 contro Israele e Italia.

Ma non solo: Nestorovski ha impressionato per la capacità di muoversi su tutto il fronte offensivo, per lo spirito di sacrificio e per l’abilità nel creare spazi per gli inserimenti dei suoi compagni. Qualità che non hanno lasciato indifferenti le big del massimo campionato nostrano. Difficile però che Zamparini possa privarsene già a gennaio, con il Palermo impegnato in una difficile lotta per la salvezza, ma a giugno lo scenario potrebbe cambiare. Per questo la Lazio, al pari di Napoli Fiorentina ha già iniziato a seguirlo con interesse, pronta a sferrare l’attacco per portarlo alla propria corte.