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La Procura FIGC indaga sulle dichiarazioni di Lulic

A quanto riportato da Sky Sport la Procura Federale della Figc, agli ordini dell’ex Prefetto Giuseppe Pecoraro, ha aperto un fascicolo sulla frase pronunciate ieri al termine del derby capitolino dal bosniaco Senad Lulic nei confronti del giallorosso Rudiger. L’indagine, come trapelato da ambienti vicini alla Federcalcio, si baserà sul “lavoro degli ispettori della Procura, che erano regolarmente a bordo campo e hanno potuto vedere tutto”.

Gregucci: “Partita non eccelsa, i derby sono finiti al gol di Lulic”

Per parlare del derby capitolino è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex difensore biancoceleste Angelo Gregucci:

Wallace, che stava giocando una partita molto positiva, ha provato una giocata che non doveva fare. Gli errori sui gol sono stati pagati a caro prezzo. Ieri avrei voluto vedere il secondo tempo come il primo. La Lazio doveva alzare il baricentro, nel calcio moderno si difende meglio più in alto che non andando dietro. Se abbassi il ritmo e concedi campo, vai nelle migliori qualità della Roma, che nel palleggio non eccelle. Non è che i giallorossi ci abbiano battuto dimostrando di essere più forti, ci hanno battuto dimostrando di essere esperti, di saper leggere meglio le situazioni. Quando dovevano mettere la determinazione e dovevano soffrire lo hanno saputo fare. Tecnicamente non è stata una partita eccelsa, anche da parte loro, solo che l’hanno saputa interpretare meglio. Dobbiamo far tesoro di tutto ciò, abbiamo vissuto di grande rendita, i derby sono finiti al gol di Lulic, ora sono diventati partite importanti ma bisogna cercare di non perderli più. In questo tipo di sfide è l’episodio che fa la differenza. La Lazio è stata brava nei primi 30 minuti, però non ha creato tantissime occasioni da gol ma eravamo nel controllo della gara. Dzeko non è un grande a difendere la palla: mette il fisico ma Wallace lo teneva bene. Abbassare Perotti significa fargli fare una gittata di campo più lunga e non è più performante come se lo fai arrivare dentro l’area. La squadra di Spalletti ha letto ed interpretato meglio la partita, anche quando ha sofferto sono rimasti sul pezzo, non mi sono sembrati stratosferici sotto il profilo del gioco e del palleggio. Si poteva far meglio, soprattutto a livello di testa. Nei prossimi derby, anche se ora è diventata una partita normale perché non si giocava per il predominio stracittadino ma per la classifica, bisogna fare un salto di maturità. Abbiamo giocatori importanti, forti, forse anche più dei loro in certi ruoli, ma serve più tenacia. Se si deve perdere, meglio provare a vincere: ieri il portiere avversario non è stato mai impegnato. Se da questo tipo di partite dobbiamo uscire battuti, allora tanto vale andare più avanti alzando la pressione. Paradossalmente, abbiamo le gambe per poter difendere alle spalle: Wallace ha fisico e velocità per poterlo fare. Questo tipo di atteggiamento bisogna attuarlo con le squadre forti. Ora bisogna riordinare la testa e ripartire; contro la Sampdoria non sarà facile, è una buona squadra e quindi la Lazio dovrà fare una grande prestazione”.

Keita in Paideia per accertamenti.

Oltre il danno anche la beffa, dopo la sconfitta scatta l’allarme infortuni in casa Lazio, infatti oggi Keita Balde Diao si è recato presso la clinica Paideia per accertamenti. L’attaccante entra in clinica zoppicando vistosamente per una contusione rimediata ieri all’Olimpico. In questo momento sta effettuando gli accertamenti strumentali. Le sue condizioni verranno valutate in questi giorni, si spera che la botta non lo metta fuori gioco per la partita di sabato con la Sampdoria.

Malagò: “Le parole di Lulic? Inaccettabili” e poi elogia De Rossi…

Arrivano i commenti sulle parole di Lulic anche da parte del Presidente del CONI, Giovanni Malagò: “Le frasi di Lulic all’indirizzo di Rudiger sono da biasimare, inaccettabili, ma non credo ci sia bisogno di un giudizio del presidente del Coni, mi sembra che sia stato unanime e anche la società Lazio ha subito esternato una presa di posizione molto chiara“.

Successivamente si è complimentato con Daniele De Rossi dopo le sue dichiarazioni: “Già la scorsa settimana avevo sentito dire a De Rossi cose di molto buonsenso e quando ieri a caldo gli hanno chiesto una opinione è stato saggio, maturo, equilibrato. Non ha giustificato, ma ha raccontato stati d’animo e aspetti dovuti alla provocazione. Sono cose comunque da criticare, biasimare, ma penso che gli stessi tifosi della Lazio, se sentono cosa ha detto De Rossi lo apprezzeranno“.

Liverani: “Lazio ora riparti!”

L’ex centrocampista della Lazio, Fabio Liverani, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia parlando del derby di ieri, iniziando dall’errore di Wallace: “Le valutazioni adesso non verranno fatte a caldo. La delusione e l’amarezza per un regalo di Wallace c’è. E’ un errore di gioventù ma anche di personalità, cosa che spesso chiediamo. Adesso crocifiggerlo sarebbe un andar contro al progetto biancoceleste. Se capisce che questo errore non deve essere ripetuto sarà un insegnamento. Non va valutato solo per quell’episodio

Poi parla dell’imminente ritorno di De Vrij: “L’uscita di Wallace deve essere motivata dal rientro di un difensore mondiale come lo è l’olandese. Non da quell’errore. Bisogna vedere la condizione fisica comunque del centrale orange. Bisogna valutare quanto minutaggio ha nelle gambe

Poi sullo svolgimento della partita: “Devo dire che il primo tempo dei biancocelesti è stato tatticamente quasi perfetto. La Roma non riusciva a giocare e ripartire. E’ normale che dopo 60 minuti le coperture preventive si sono esaurite. Nainggolan su Biglia ha messo in difficoltà la Lazio e comunque loro, tranne per un colpo di testa di Dzeko, non hanno costruito grandi occasioni. Mi ha stupito forse di più la mancata reazione dei ragazzi di Inzaghi dopo lo 0-1. Forse ci si aspettava qualcosina in più da Keita e Felipe Anderson nell’uno contro uno. I derby sono così. Le giocate dei singoli o gli episodi spostano l’ago della bilancia

Conclude poi sulle conseguenze della sconfitta: “Ci possono stare e devono essere bravi a leccarsi le ferite in silenzio. L’obiettivo è tornare più cattivi e umili di prima per dare una dimostrazione di squadra. La classifica è bella, resta bella

 

Pruzzo: “La Roma ha meritato”. Poi consiglia la Lazio

Ai microfoni di Radio Radio è intervenuto l’ex attaccante della Roma, Roberto Pruzzo, che ha commentato il derby della capitale in questo modo: “Nel complesso la Roma ha meritato, anche Dzeko ha avuto alcune occasioni. Dall’altra parte, dopo un buon inizio, la Lazio non ha mai impensierito i giallorossi“.

Poi analizza la crescita della Lazio: “I biancocelesti stanno continuando il loro processo di crescita, ma non si possono sempre perdere gli scontri diretti, attraverso le sconfitte a volte di cresce, altre no“.

Folorunsho difende i laziali dalle accuse di razzismo

Senad Lulic è sempre più sotto la lente di ingrandimento, dopo le dichiarazioni rilasciati nel post partita del derby della capitale. Il bosniaco è accusato di razzismo e molte persone hanno puntato il dito contro di lui. A prendere le difese dell’esterno e di tutti i laziali ci pensa il centrocampista della Primavera  Michael Folorunsho che, tramite il suo profilo Instagram ha dichiarato: “Accusano la Lazio e i laziali di razzismo… Ma io è da quando sono piccolo che sto lí in curva con i laziali a cantare, ad esultare e abbracciarmi gente a caso perché non ce frega niente se non se conoscemo, l’importante è che la Lazio nostra abbia segnato. E allora come la mettiamo? Io sono di colore, ma di razzismo in curva e da parte della Lazio non ne ho mai visto”

https://www.instagram.com/p/BNorgimF28g/?taken-by=michael_folorunsho

Cesari spiega: “Lulic rischia grosso”

Un vero e proprio terremoto quello causato dalle parole di Senad Lulic al termine del derby capitolino, vinto dai giallorossi per 2-0. In merito a quanto dichiarato dal bosniaco ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto l’ex arbitro, nonché opinionista della testata milanese, Graziano Cesari che ha così commentato elencandone prima i precedenti: ” Il giocatore rischia fino a 10 giornate di squalifica, tante quanto ne ricevette Alberto Grassi dell’Atalanta ai tempi della Primavera, quando nel corso della partita contro il Verona disse a un avversario: ‘Alzati, vu’ cumprà’.

In seguito andando sullo specifico: “Questa però è una situazione diversa. Perché nel caso del giocatore dell’Atalanta era una questione di campo dove era compito dell’arbitro intervenire. Nel caso di Lulic è un problema di Procuratore Federale. Se quest’ultimo deciderà di agire il rischio per il bosniaco è sicuramente molto alto. Per quello che posso dire la Roma ha fatto bene a non rispondere”

Le scuse di Senad Lulic

Nel day-after del derby capitolino, Senad Lulic non può non pensare alle forti dichiarazioni rilasciate subito dopo l’ingiusta sconfitta. Lo “stile Lazio” si è sempre contraddistinto per la sua compostezza e regalità per questo è giusto condannare senza se e senza ma le dichiarazioni del giocatore bosniaco che è il primo a rendersi conto del grave errore fatto. Infatti ha rilasciato le seguenti sentite scuse attraverso il suo profilo Facebook“A mente fredda mi rendo conto di aver risposto ad una provocazione con un’altra provocazione. Provengo da un paese che conosce le tragedie causate dai pregiudizi etnici. Per questo mi dispiace di essermi fatto prendere dalla tensione del dopo derby e di essermi espresso in maniera infelice. Senad Lulic”. 

Nonostante abbia sbagliato però, ci sentiamo di spezzare una lancia nei confronti di Senad Lulic. Non perché è l’eroe del 26 Maggio quindi tutto gli è giustificato, assolutamente no…ma non si può nemmeno criminalizzare per un’uscita a caldo per quanto infelice come hanno fatto i più. Anche perché sia lui che Cataldi sono stati vittime delle continue provocazioni dei giocatori giallorossi che ora passano anche per santi anzi…angioletti. Il “buon” Rudiger non ha fatto altro che provocare per tutta la partita chiunque gli capitasse a tiro (per non parlare delle provocazioni sui social prima del match): prima Keita, poi Felipe Anderson ed infine Lulic che visto anche ciò che ha dovuto subire il suo compagno di squadra Cataldi per colpa di Strootman non è riuscito a mantenere i nervi saldi facendo quelle dichiarazioni infelici. Si dice “porgi l’altra guancia” di fronte a tali atteggiamenti…è vero ma è vero anche che prima o poi le guance finiscono. Detto ciò consigliamo vivamente ai giocatori giallorossi di farsi un bell’esame di coscienza perché anche loro non sono stati da meno in tempi non sospetti (vedi l’insulto di De Rossi a Mandzukic “Zitto Zingaro di m…”): “chi è senza peccato scagli la prima pietra” si dice…perché loro l’hanno lanciata?

Marco Lanari

 

Carlo Nesti su Lulic: “Non è una persona: è un imbecille!”

Nell’editoriale su tuttomercatoweb, Carlo Nesti, ex giornalista rai e attuale telecronista a Italia 7 Gold, ha pesantemente attaccato Lulic per le sue dichiarazioni su Rudiger:

“In questo spazio, riassumo tutte le mie opinioni sulla stagione calcistica 2016-2017, in ordine decrescente, dalla più recente alla meno recente, sotto forma di semplice titolo, come se si trattasse di un tweet. ‎ La scelta della formula, così sintetica, è dovuta ad un adeguamento ai tempi di attenzione ridotti del Web, in modo da assicurare anche solo il mio “pensiero”, su un tema, e lasciare alla testata i dettagli cronistici. 5-12-2016 Lulic non è una “persona”: è un IMBECILLE. I razzisti si infilino le svastiche su… (attenzione: pungono!), e badino al letame di casa propria. DETTAGLIO – Che schifo! Gente come Lulic, che fa finta di commuoversi per i poveri ragazzi brasiliani, abbracciata agli avversari, prima della partita, merita solo il nostro DISPREZZO”.

C’E’ ANCHE CHI DIFENDE LULIC. LEGGI LE PAROLE DI PIERLUIGI PARDO>>>CLICCA QUI

Il giornalista Pardo difende Lulic

Interrogato sulle dichiarazioni di Lulic su Rudiger, il noto giornalista Mediaset Pierluigi Pardo, a Sport Mediaset, ha preso le difese del giocatore biancoceleste: “Il derby è derby. Sicuramente le frasi di Lulic non sono belle. Non è un modello ma fa parte della follia di questa partita, come ha evidenziato anche De Rossi nel post partita. D’altronde ieri abbiamo visto un vigile ballare…”.

La gaffe della giornalista con Lulic: “Da parte di un bosniaco…”

Oggi tutti parlano delle dichiarazioni di Lulic contro Rudiger (“a Stoccarda vendeva calzini e cinture”), che hanno scatenato il linciaggio mediatico e lezioni di etica da parte di tutti. Per carità, le parole del numero 19 biancoceleste sono fuori luogo, ma la gogna mediatica che si è creata intorno è eccessiva e ingiusta. Lulic ha sbagliato, questo è indiscutibile, ma è altrettanto sbagliato etichettarlo come razzista. D’altronde, lo stesso Lulic si è reso subito conto dell’errore e lo ha ammesso ai microfoni della radio ufficiale (leggi qui). Succede, quindi, che in zona mista, i cronisti giallorossi abbiano iniziato a tartassare il giocatore di domande inerenti le dichiarazioni su Rudiger. Più il giocatore diceva di non voler rispondere, più i giornalisti insistevano.

Tra questi, una giornalista, di cui non conosciamo il nome (e neanche ci interessa conoscerlo) è caduta involontariamente in una gaffe: “Da parte di un bosniaco sono dichiarazioni che non andrebbero fatte con una certa leggerezza”, ha sottolineato la giornalista lasciando inebetito Lulic che ha infatti risposto “Perché?”. Un assist troppo ghiotto per la donna che ha incalzato “Non sono dichiarazioni un po’ razziste? Dire che un ragazzo nero vendeva calzini  non è una dichiarazione razzista?!”, a cui Lulic ha candidamente risposto “Anche noi bianchi vendiamo calzini”. La giornalista però non si è accontentata, il ragazzo era visibilmente scosso e inerme, e quindi perché non approfittarne? “Allora perché hai detto che Rudiger vendeva calzini a Stoccarda? Ti è scappata…”, ha rilanciato la giornalista, ma Lulic ha chiuso la polemica con un “Lasciamo stare”. Il voler evidenziare che Lulic è bosniaco nella domanda, cosa voleva far intendere? Se fosse stato di colore, allora magari la premessa avrebbe avuto un senso. Ma detta così… è parsa sinceramente una gaffe. Sì, una gaffe, esattamente come quella commessa da Lulic. Nient’altro.

La lettera di Legrottaglie a Lulic: “Fossi in lui mi comprerei una cinta…”

Sulle dichiarazioni di Lulic, dopo Nainggolan e Juan Jesus, è arrivata anche l’ammonizione di Nicola Legrottaglie, ex difensore di Juventus e Chievo, che ha scritto una lettera sulle colonne della Gazzetta dello Sport: “Rudiger vendeva cinture e calzini, ora fa il fenomeno”. Lo ha detto Lulic, dimenticandosi uno dei principi cardini dello sport: il rispetto per l’avversario. Forse Rudiger avrà detto qualcosa di altrettanto provocante e, se fosse così, lo stesso principio varrebbe anche per lui. Da giocatore, in campo, ho dato e preso botte da Ronaldo, Ibrahimovic, Totti e altri grandi campioni, che erano tali anche perché a fine partita lasciavano sul terreno di gioco l’agonismo sportivo, chiuso nel passato con una stretta di mano. Il valore che diamo all’avversario dà la misura del nostro. Se lo screditiamo, ci dimostriamo piccoli quanto certe offese. Fossi in Lulic, poi, una cintura me la comprerei, riflettendo su quanto possa insegnarci: La cintura si stringe alla vita. E così dovremmo fare con il rispetto”.

Orsi: “Sconfitta nel derby meritata, ma da questi ko si cresce molto”

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Lazio, sconfitta e basta. I biancocelesti soccombono ancora una volta nel derby contro la Roma, a causa degli errori di Wallace e Marchetti e, in generale, di una prestazione sottotono da parte di un po’ tutta la squadra. Ne è convinto anche Nando Orsi, il quale, commentando l’esito della gara ai microfoni di Radio Radio, non vede tuttavia la situazione tutta nera:

Sapevamo come erano le due squadre. – le parole dell’ex portiere delle aquile – Da una parte c’era l’esperienza, dall’altra la gioventù. Abbiamo sempre avuto l’impressione che la Roma avesse il pallino del gioco. La Lazio invece aveva tanto entusiasmo, ma niente di più. Gli errori di Wallace e Marchetti sono stati decisivi. Keita e immobile non hanno giocato bene e la sconfitta è meritata, ma non credo che ridimensioni i biancocelesti: da questi ko infatti si cresce molto e secondo me gli obiettivi della squadra di Inzaghi non cambieranno“.

Juan Jesus e Nainggolan attaccano Lulic

Nel day after di Lazio Roma, il derby è passato in secondo piano, eclissato dalle parole di Lulic su Rudiger. Come prevedibile, stamattina è l’argomento del giorno e non si parla di altro. Juan Jesus ne ha approfittato per dire la sua sul suo profilo Instagram: “Nel 2016 succedono ancora delle cose inaccettabili, ma peggio per loro che hanno un pensiero così. Gente senza cervello, gente senza un cuore , anzi non so se posso chiamare “gente” . Tu Rudiger hai dimostrato di essere grande in campo e non piccolo come quello la. Tamo junto sempre irmão!!! #notoracism”.  Anche Nainggolan ha sfruttato i social per dire la sua: “No al razzismo. Qualcuno dovrebbe imparare il significato di queste parole”.

Someone has to learn these 3 words! 💪🏻

Una foto pubblicata da Radja Nainggolan (@radjaclanainggolan) in data:

FORMELLO – Un solo assente, Inzaghi carica la squadra per la Samp

Dopo il ko nel derby, per la Lazio non c’è tempo né per dare sfogo agli ultimi scampoli di delusione né tantomeno per riposarsi un po’: già questa mattina alle 10, infatti, mister Inzaghi chiama di nuovo tutto a raccolta al ‘Fersini’. E mette i giocatori non impiegati ieri dall’inizio a lavorare in campo e i titolari a svolgere una seduta di scarico in palestra. Di questi ultimi, solo Immobile, Biglia, Parolo, Basta e Lulic effettuano una breve corsa defaticante sul terreno verde. Sotto lo sguardo del tecnico piacentino lavora invece il resto del gruppo, ovvero i 16 giocatori non convocati, rimasti in panchina ed entrati nel corso della ripresa: Lukaku, Cataldi, Murgia, Lombardi, Minala, Vinicius, Kishna, Bastos, Hoedt, de Vrij, Patric, Gonzalez, Prce, Luis Alberto, Leitner e Tounkara. Non c’è invece Djordjevic, unico a marcare visita in questa mattinata.

La seduta parte con una fase di riscaldamento con il pallone e termina con la classica partitella a campo ridotto, seguita ad un breve lavoro atletico di allunghi. Il ritmo è intenso e la tensione è alta, come testimoniano le continue urla di Inzaghi, che incita e carica a più riprese i suoi nella partitella in famiglia. Tra meno di una settimana, infatti, sarà di nuovo campionato, con l’anticipo di sabato sera a Genova contro la Sampdoria, per cui occorre archiviare in fretta il derby e pensare solo a ritornare sulla retta via, quella che porta alle posizioni di vertice, ancora lì ad un tiro di schioppo. Anche per questo, come da programma, questa settimana la squadra non avrà la giornata libera, ma tornerà ad allenarsi già domani pomeriggio alle 15.

Frasi su Rudiger, ecco cosa rischia Lulic

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Due bagni di folla biancocelesti, uno giovedì a Formello, l’altro ieri in Curva Nord. Le premesse per una festa, nel derby di ieri, c’erano proprio tutte. E invece è stata ancora una volta delusione, in campo ma soprattutto fuori. Dove, a fare scalpore, sono state le parole di Senad Lulic: “Rudiger? A Stoccarda vendeva i calzini, ora fa il fenomeno”. Dichiarazioni certamente poco felici da parte del bosniaco, che comunque, bisogna ammetterlo, non è stato certo l’unico in questa settimana, su entrambi i fronti del Tevere, a mettere pepe sulla sfida. Ma ciò, così come le scuse della società – arrivate direttamente al termine della conferenza di Simone Inzaghi -, potrebbe non bastargli per evitare una qualche sanzioneIl caso potrebbe essere infatti preso in esame dalla Procura Federale della Figc, che potrebbe deferire il giocatore.

Nel caso, quale la pena? Sotto questo profilo, occorrerà capire se Lulic, con la sua condotta, ha violato l’articolo 1 bis del Codice di giustizia sportiva oppure l’11. Nel primo caso, ovvero si violazione del principio di lealtà e correttezza), il terzino andrebbe incontro a una breve squalifica o a una semplice multa. Nel secondo caso, invece, si rischia una stangata, con una squalifica di 10 o più giornate. Inutile dire che la speranza in casa Lazio è che si propenda per la prima ipotesi…

Simpatico siparietto tra Sky e Giampaolo che poi sfida la Lazio

Il derby brucia ancora tanto, ma domani bisogna voltare pagina e pensare alla Sampdoria per riprendere il cammino. Marco Giampaolo, tecnico doriano, intervistato su Sky Sport ha scherzato con l’emittente tv: “Il derby di Roma lo avete raccontato benissimo. Sabato abbiamo la Lazio e sono stato 20 minuti ad ascoltarvi: direi che mi avete fatto un favore, neanche devo vedermela ora la partita (ride, ndr). Oggi portiamo a casa tre punti pesanti che ci danno forza e autostima per crescere”.

TEMPI BELLI – V’ha detto pedalino

A Roma c’è un modo di dire, “t’ha detto pedalino”, per dire “t’ha detto male, ti è andata male, sei stato sfortunato”. L’etimologia viene persa nella nebbia dei tempi, come l’ultima vittoria della Lazio in un derby di campionato. Perché la verità è che il 26 maggio è lì, nelle giornate che hanno fatto la storia, ma la storia della Serie A dice che ci troviamo nella peggior serie temporale degli ultimi 13 anni nella stracittadina. E potrebbe diventare la peggiore nel giro di un paio di partite.

Tabù o scarsa consapevolezza? Si è parlato molto delle frasi sulla guerra etnica nell’ultima settimana, benpensanti e buonisti si sarebbero sicuramente tranquillizzati se invece che con i tifosi avessero parlato con i giocatori della Lazio. Di guerra se n’è vista poca, venti minuti sulle gambe e sui nervi, poi è bastato un pasticciaccio arbitrale per far spaventare a morte i giovani, sin troppo giovani di Inzaghi, che tatticamente ha sbagliato poco.

Anzi, troppo poco. Il disorientamento è chiaro, a parte quelli che Inzaghino proprio non gli va giù e non aspettavano altro, erano secoli che una sconfitta in un derby non dava così pochi appigli per prendersela con l’allenatore. Più facile puntare il dito su Wallace e Marchetti. Ma se l’errore del brasiliano è stato un peccato mortale in un cammino che è però appena iniziato, quello del portiere è sembrato un primo passo verso il sunset boulevard. Malinconico, impietoso ma ineluttabile.

E allora cosa c’è da salvare in una domenica come questa. Sicuramente Danilo Cataldi, che a una spruzzata d’acqua ha risposto con una strattonata che ha portato a simulare chissà cosa, chissà che. Rimane l’immagine dell’olandese strisciante preso per la collottola: non siamo come quegli altri che ancora vaneggiano su una tirata di bavero di Cervone a Boksic, ma diciamo che dispiacere non ci fa. E poi Senad Lulic: quello che forse non ha pensato prima di parlare, ma che in fondo ha detto qualcosa che tutti pensavamo, che dopo un derby perso il bon-ton va a farsi ben-edir. D’altronde, se anche gli angeli mangiano fagioli, figurati se i bianchi non possono vendere calzini: a guardarla da un altro punto di vista, v’ha detto pedalino pure a voi.

Fabio Belli

Capo ufficio stampa Lazio, Diaconale torna sulle parole di Lulic su Rudiger

Il capo ufficio stampa della Lazio Arturo Diaconale ha commentato le parole di Lulic ai microfoni di TMW Radio: “Io, nel corso della conferenza stampa finale di Simone Inzaghi, ho espresso le scuse della società e dello stesso giocatore per queste dichiarazioni avventate che però sono dichiarazioni che rientrano nel clima concitato del dopo derby e che non devono essere caricate di caricate di significati eccessivi. E’ una polemica che si era trascinata già prima della partita, si è conclusa con parole non corrette e rispetto le quali la società ha chiesto scusa. La linea della Lazio è quella di mantenere il livello delle competizioni sempre nella logica della lealtà sportiva, poi naturalmente chi segue il calcio sa che i derby hanno tensioni che difficilmente si placano col fischio finale. C’è stata questa coda che però va ridimensionata e va considerata come coda di un derby infuocato, perso dalla Lazio non in maniera clamorosa e che ha lasciato un po’ di amaro in bocca e che quindi ha prodotto una reazione di questo genere. Non estenderei e non allargherei queste dichiarazioni in maniera eccessiva. Come ho detto in conferenza stampa, noi oggi abbiamo vissuto la giornata conclusiva di una campagna referandaria all’insegna degli insulti e delle dichiarazioni decisamente scorrette da parte di uni e degli altri. Pretendere da giocatori, a pochi minuti dalla conclusione del derby, una serenità esemplare mi sembra eccessivo”.

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