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Udinese-Lazio, il doppio ex Fiore: “Lazio hai ancora molto da lavorare, ma l’Udinese è alla tua portata”

Dopo Giannichedda, anche un altro doppio ex è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare della sfida di sabato sera tra le squadre che hanno segnato la loro vita calcistica: Udinese e Lazio. E’ ancora vivo nei ricordi dei tifosi il giorno del loro arrivo alla Lazio: furono (forse) l’ultima coppia di grandi acquisti fatta dal grande Cragnotti addirittura con un anno di anticipo, lasciandoli parcheggiati ad Udine per una stagione. 90 Miliardi di Lire complessivi furono spesi per loro: 50 miliardi per Fiore, 40 per Giannichedda. Magari averli oggi al servizio di Inzaghi. Per tornare al presente ecco e parole di Stefano Fiore sulla sfida di sabato sera:

Gli infortuni non possono dipendere solo dalla sfortuna. E’ una componente, ma deve esserci anche altro. Esprimere un giudizio da fuori non è facile e neanche rispettoso. Nel caso di Biglia c’è stato sicuramente un errore di valutazione sia da parte del giocatore che da parte dello staff. Sto seguendo come sempre la Lazio, ho l’impressione che ci sia ancora molto da lavorare. In queste prime uscite non mi ha convinto. Certo passare dalla difesa a 4 alla difesa a 3 non è semplice. Ma non credo sia solo questione di modulo. La squadra di Inzaghi non ha gli interpreti adeguati, a mio avviso, per giocare come sta giocando. Simone ci sta provando e fa valutazioni migliori delle nostre dato che vede la squadra tutti i giorni e lavora con i calciatori sul campo. Sulla carta il paragone tra la coppia Immobile/Djordjevic e Lopez/Corradi può starci, ma credo che Immobile sia più prima punta di Lopez. E’ un giocatore che ha fatto e può fare tanti gol. Il gol che ricordo con più piacere? Con la maglia dell’Udinese quello contro il Bari che mi ha permesso di arrivare in Nazionale. Con la Lazio invece ne ho molti, forse il più bello quello a Perugia in rovesciata“.

LA SFIDA DI SABATO SERA – “L’Udinese è una squadra che non lascia molti spazi e si adatta all’avversario. Ci sono giovani interessanti ma ancora alla ricerca del gioco, è senza dubbio una partita abbordabile per la Lazio. Davanti i biancocelesti hanno tutte le armi per fare bene. 

FUTURO – Il mio futuro? Sto facendo i corsi per allenare, inizialmente avevo pensato di fare il DS. Vedremo se avrò le capacità per sedermi su una panchina come Giannichedda. Giuliano lo sento tutti i giorni e lo seguo con frequenza, ha una squadra giovane ma sta facendo bene. E’ proprio come era in campo, premuroso, pignolo e sono sicuro che si farà valere. Spalletti e Mancini sono due tecnici che mi hanno dato molto. Alla Lazio venivo da un anno non molto positivo e Roberto fu bravo a toccare le corde giuste. Mi restituì l’entusiasmo che avevo perso. Spalletti è uno degli allenatori più bravi e preparati.

LA SERIE A –  Per i primi posti non mi aspetto sorprese. La Juventus non ha ancora trovato la quadratura del cerchio ma ha una strutture impressionante. Il Napoli prosegue sul cammino dello scorso anno, in panchina ha una maestro. Fino alla fine insidieranno la Juve. Per il terzo posto se la giocheranno Roma e Inter“.

L’avv. Gentile: “Lotito vuole portare la Salernitana in Serie A. Il problema delle comproprietà? Una soluzione si troverà…”

Anche quest’anno la Salernitana cercherà di fare il grande salto verso la Serie A, ma c’è un piccolissimo dettaglio che troppo spesso si omette: le normative impediscono a un presidente di essere proprietario di due club in un campionato e ciò quindi obbligherebbe Lotito (qualora appunto i granata fossero promossi) a cedere uno dei 2 club. Una regola che preoccupa i tifosi salernitani, convinti che sia proprio questa norma a impedire il definitivo salto di qualità che si aspetterebbero per la propria squadra del cuore. Altrettanto preoccupati (se non di più…) lo sono anche i tifosi biancocelesti di una eventuale cessione proprio del club granata.

L’avvocato Gentile ha fatto chiarezza sulla questione ai microfoni di Granatissimi “Se qualcuno pensa che la società abbia interesse a vivacchiare tra Lega Pro e serie B si sbaglia di grosso, è nei pensieri di Lotito portare la Salernitana in serie A e, a quel punto, regolarsi di conseguenza in base a normative che, ad oggi, vieterebbero a lui ed a Mezzaroma di proseguire quest’avventura. La cadetteria ha un costo molto elevato e non permette alle società di navigare nell’oro, chiaramente rilevare la Salernitana in A senza un centesimo di debito e con quel pubblico sarebbe un affare per chiunque. Vediamo a gennaio, febbraio e marzo in che posizione di classifica si ritroveranno i granata, sicuramente in caso di salto di categoria una soluzione si troverà. Proroga? Non lo so, di certo c’è che si sta ancora discutendo in Federazione la possibilità di modificare la norma: un conto è la parentela, un altro l’affinità. Penso si debbano favorire investitori seri, non gli avventurieri: perchè frenare un imprenditore importante come Mezzaroma soltanto perchè la sorella è sposata col presidente della Lazio? Bisogna adeguardi ai tempi nuovi, avete visto quanti club falliscono ogni anno?”.

Di Natale: “Keita è fantastico. Immobile? Lo preferisco seconda punta. Rifiutai la Juventus perché…”

Sabato sera la Lazio giocherà contro l’Udinese. Fortunatamente a terrorizzare la difesa della Lazio – e pensiamo di quasi tutta la Serie A – non ci sarà Antonio Di Natale che ha ormai appeso gli scarpini al chiodo. Di Natale rimarrà per sempre un simbolo indiscusso della società friulana e del nostro calcio, in diretta su Radio Incontro Olympia parla della sfida di sabato e ripercorre alcuni passi della sua carriera:

La Lazio è una squadra di livello, Immobile è un giocatore fortissimo. Lo conosco da molto tempo, non lo vedo come prima punta, meglio da seconda punta. Lui viene molto incontro, attacca lo spazio, se fossi allenatore lo metterei in campo con un’altro compagno al suo fianco. Keita è forte veramente, voto alla sua qualità 10. Poi si deve convincere delle sue potenzialità e deve decidere di fare sul serio perchè poi ci sono tante componenti per diventare un campione. Ma dipende solo da lui e da chi gli sta vicino. Cataldi sta dimostrando il suo valore. Sostituire Biglia non è facile. È un giovane e di giovani ne abbiamo assolutamente bisogno. Milinkovic-Savic? Secondo me è un giocatore bravo negli inserimenti. Ne parlano tutti bene”. La Lazio ha fatto bene a confermare Simone Inzaghi, lo scorso anno ha fatto bene e meritava un’opportunità. Io credo che i risultati gli stanno dando ragione, ci vuole pazienza per costruire un’idea di gioco ma bisogna avere pazienza“. Anche Di Natale si unisce al club di coloro che non vorrebbero vedere Felipe Anderson fare tutta la fascia: “Non mi convince Felipe Anderson in quella posizione, troppo lontano dalla porta per le sue qualità è penalizzato. Peccato per l’infortunio di Basta, è un giocatore incredibile frenato un po’ dagli infortuni che spesso ha avuto in carriera. Ha qualità pazzesche”.

L’ADDIO AL CALCIO –Ho smesso di giocare perchè quando si spegne qualcosa a livello mentale è giusto capire che è il momento giusto per fermarsi. Ho sempre dato tutto sul campo, fare dieci quindici minuti non era per me. Sono tornato a Empoli e faccio il papà a tempo pieno, non mi manca ancora nulla per il momento. Non ho rimpianti nella mia carriera, mi sono tolto le mie soddisfazioni.

LA CARRIERA – Rifiutai la Juventus perchè stavo bene con la mia famiglia a Udine, ero legato alla maglia e ai tifosi e sapevo di essere importante lì, è stata una scelta consapevole con il cuore e con la testa. Il giocatore più importante con il quale ho giocato è stato Sanchez, ho sempre detto a tutti che era un fenomeno. Si vedeva già quando era giovanissimo, e la sua carriera sta dimostrando che non mi sbagliavo. Il suo talento era incredibile e inconfondibile. La famiglia Pozzo è sempre stata la più brava a scoprire e a valorizzare grandi talenti. Gli anni di Guidolin avevamo tanti talenti e almeno 7/8 giocatori italiani di grande livello. Un modello simile a quello del Sassuolo. Ci vuole pazienza, e con i giovani italiani ne abbiamo sempre troppo poca. Anche i nostri allenatori stanno dimostrando di essere i migliori e se ne sono accorti anche all’estero. Ranieri è l’emblema del nostro calcio.
Io ho avuto tanti allenatori importanti, ma su tutti devo ringraziare Silvio Baldini, che ha creduto in me e mi ha valorizzato insegnandomi tanto. Quando è arrivato ha lavorato benissimo valorizzando tanti giocatori. Lui è stato il primo a giocare con il 4-2-3-1. Avevamo tanta qualità, c’era anche Tommaso Rocchi, spesso veniva impiegato largo in attacco, a volte da centrale. Quando è arrivato Tommaso Rocchi si vedeva che aveva qualità ma soprattutto vedeva la porta come pochi altri. E’stato un grandissimo giocatore e la sua carriera lo dimostra. Io non sono mai stato realmente vicino a vestire la maglia della Lazio, ci fu soltanto una chiacchierata informale ai tempi, proprio ai tempi del trasferimento di Rocchi alla Lazio, con il presidente dell’Empoli ma nulla di più

Gli ex laziali Bazzani e Casazza nuovi allenatori di Seconda Categoria a Coverciano

Sono stati ufficializzati dal Settore Tecnico della FIGC i nuovi ‘Allenatori Professionisti di Seconda Categoria – UEFA A’ che, dopo aver seguito il corso che si è tenuto a Coverciano dal 9 giugno al 14 luglio scorso, hanno superato gli esami finali tenuti nello stesso Centro Tecnico Federale.
I 54 nuovi allenatori professionisti, tra i quali figura anche Vincenzo Iaquinta, Campione del Mondo con la Nazionale nel 2006, potranno guidare tutte le squadre giovanili – comprese le formazioni Primavera – e le prime squadre fino alla Lega Pro inclusa; potranno inoltre essere tesserati come vice allenatori nei campionati di Serie A e Serie B.

Di seguito l’elenco completo dei nuovi ‘Allenatori Professionisti di Seconda Categoria – UEFA A’ abilitati. Ci sono anche due ex laziali, Fabio Bazzani e Fabrizio Casazza, protagonisti in biancoceleste nella stagione 2004/05:
Roberta Ardemagni, Andrea Ardito, Salvatore Aronica, Fabio Bazzani, Paolo Bianco, Tiziana Biondi, Vitaliano Bonuccelli, Daniele Bortolotti, Nicola Antonio Calabro, Giuseppe Cardone, Mauro Carretta, Fabrizio Casazza, Davide Ciampelli, Raffaele Ciccarelli, Aldo Clementi, Gianluca Colavitto, Andrea Consumi, Alberto Corradi, Filippo Cristante, Andrea Cupi, Giacomo Curioni, Giovanni Dall’Igna, Andrea Danesi, Daniele Di Donato, Raffaele Di Napoli, Dario Dighera, Massimo Epifani, Enrico Fantini, Giacomo Filippi, Aldobrando Franceschini, Simone Fusaro, Edoardo Gorini, Enrico Gutili, Vincenzo Iaquinta, Giovanni B. Ignoffo, Renato Lauria Pinter, Luigi Lavecchia, Francesco Libro, Roberto Malotti, Giuseppe Manari, Omar Manuelli, Gennaro Monaco, Stefano Morrone, Santos Batista Mozart, Cesare Natali, Fabio Nistico, Massimo Paci, Fabrizio Paris, Conversindo Perrone, Maurizio Rossi, Riccardo Scirea, Natale Serafino, Sandro Siciliano e Andrea Sussi.

ACCADDE OGGI – La contestatrice Mafalda

Il 29 settembre 1964 debutta la striscia a fumetti Mafaldadi Joaquin Lavado, in arte Quino. La protagonista del fumetto è una bambina piccola e paffutella, di circa 6 anni, dalla capigliatura crespa e nera e con un vistoso fiocco per capelli.

Nonostante abbia appena circa sei anni Mafalda è continuamente assillata dai mali del mondo. Segue sempre con attenzione giornali e TV, risultando sempre aggiornata sulla situazione politica ed economica mondiale. Si interessa di conflitti internazionali, economia e politica, anche se non disdegna di seguire cartoni animati portatori di valori giusti e universali. I suoi migliori amici sono Felipe e Susanita. Altri bambini con cui gioca spesso sono Manolito, Miguelito e la piccola Libertà. Quando non gioca con gli amici e non guarda la tv è sicuramente da qualche parte a incrinare le certezze degli adulti, in particolare dei genitori, con domande complesse o con semplificazioni stranamente calzanti sulla situazione geopolitica internazionale, o ad accudire il mappamondo che si trova in casa. Ha anche un fratellino di nome Nando (in originale Guille).

Fra le sue caratteristiche principali ci sono:

– la capacità di confrontarsi con gli adulti su logiche complesse e sui meccanismi della politica e della società viste però con gli occhi di un bambino, cioè mettendo a nudo la stupidità, la meschinità e gli interessi che ci sono dietro le azioni dei ‘grandi’ (guerre, miseria, razzismo);
– la costante cura per il mondo, una vera e propria assistenza fisica attraverso la rappresentazione di un mappamondo sul quale la piccola Mafalda spesso si sofferma a scambiare chiacchere sul suo stato di salute e ad accudire, misurandogli la febbre, disinfettandolo e medicandolo;
– l’odio per la minestra che la accomuna a tanti bambini rendendola più vera ed umana e che la porta a scontrarsi continuamente con la mamma impegnandosi in non sempre pacifiche e pacate proteste.

 

SOCIETA’ – Medicina: ecco i 208 esami medici che da ora si pagheranno

Ecco l’elenco delle prestazioni sanitarie che ora sarannoa pagamento:

1) estrazione di dente deciduo
2) estrazione di dente permanente
3) altra estrazione chirurgica di dente
4)ricostruzione dente mediante otturazione fino a due superfici
5) ricostruzione dente mediante otturazione a tre o più superfici
6) ricostruzione di dente mediante intarsio
7) applicazione di corona
8) applicazione di corona in lega aurea
9) altra applicazione di corona
10) applicazione di coronae perno
11) altra applicazione di coronae perno
12) inserzione di ponte fisso
13) inserzione di protese rimovibile
14) altra inserzione di protesi rimovibile
15) inserzione di protesi provvisoria
16) altra riparazione dentaria
17) impianto di dente
18) impianto di protesi dentaria
19) terapia canalare in dente monoradicolato
20) terapia canalare in dente pluriradicolato
21) apicectomia
22) gengivoplastica (chirurgia parodontale)
23) asportazione di lesione o tessuto della gengiva
24) levigatura delle radici
25) intervento chirurgico preprotesico
26) asportazione di lesione dentaria della mandibola
27) trattamento ortodontico con apparecchi mobili
28) trattamento ortodontico con apparecchi fissi
29) trattamento ortodontico con apparecchi ortopedico funzionali
30) riparazione di apparecchio ortodontico radiologia diagnostica
31) tomografia computerizzata (tc) del rachide e dello speco vertebrale
32) tomografia computerizzata (tc) del rachide e dello speco vertebrale senza e con contrasto
33) tomografia computerizzata (tc) dell’ arto superiore tc
34)tomografia computerizzata (tc) dell’ arto superiore senza e con contrasto
35) tomografia computerizzata (tc) dell’ arto inferiore
36)tomografia computerizzata (tc) dell’ arto inferiore senza e con contrasto
37)risonanza magnetica nucleare (rm) della colonna
38)risonanza magnetica nucleare (rm) della colonna senza e con contrasto
39) risonanza magnetica nucleare (rm) muscoloscheletrica
40)risonanza magnetica nucleare (rm) muscoloscheletrica senza e con contrasto
41) densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi x
42) densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi x total body
43) 11 deossicortisolo
44) acido 5 idrossi 3 indolacetico
45) acido delta aminolevulinico
46) ala deidrasi eritrocitaria
47) alaninaaminotransferasi
48) albumina
49) aldolasi
50) alfa amilasi
51) alfa amilasi isoenzimi
52) androstenediolo glucuronide.
53) aspartato aminotransferasi
54) calcio totale
55) colesterolo hdl
56) colesterolo ldl
57) colesterolo totale
58) creatinchinasi (cpk o ck)
59) creatinina clearance
60) cromo
61) enolasi neuronespecifica
62) ferro
63) fosfatasi acida
64) fosfatasi alcalina
65) fosfatasi alcalina isoenzima osseo
66) fosfato inorganico
67) lattato deidrogenasi
68) lipasi
69) magnesio totale
70) mioglobina
71) potassio
72) proteine
73) sodio
74) sudore
75) trigliceridi
76) urato
77) urea
78) alfa 2 antiplasmina
79) anticorpi anti microsomi o anti tireoperossidasi
80) antigene carboidratico 125
81) antigene carboidratico 15.3
82) antigene carboidratico 19.9
83) antigene carcino embrionario
84) antigeni hla
85) beta tromboglobulina
86) cyfra 21-1
87) eparina
88) fenotipo rh
89) glicoproteina ricca in istidina
90) gruppo sanguigno abo e rh
91) ige specifiche allergologiche: quantitativo
92) ige specifiche allergologiche: screening multiallergenico qualitativo
93) igg speicifiche allergologiche
94) inibitore attivato redel plasminogeno
95) tempo di protrombina
96) tempo di tromboplastina parziale
97) test di aggregazione piastrinica
98) test di resistenza alla proteina cattivata
99) tipizzazione geno mica hla-a
100) tipizzazione geno mica hla-a mediante sequenziamento diretto
101) tipizzazione geno mica hla-b
102) tipizzazione geno mica hla-b mediante sequenziamento diretto
103) tipizzazione geno mica hla-c
104) tipizzazione geno mica hla-c mediante sequenziamento diretto
105) tipizzazione geno mica hla-dp mediante sequenziamento diretto
106) tipizzazione geno mica hla-dpa1 ad alta risoluzione
107) tipizzazione geno mica hla-dpb1 ad alta risoluzione
108) tipizzazione geno mica hla-dq mediante sequenziamento diretto
109) tipizzazione geno mica hla-dqa1 ad altari soluzione
110) tipizzazione geno mica hla-dqb1 a bassa risoluzione
111) tipizzazione geno mica hla-dqb1 ad alta risoluzione
112) tipizzazione geno mica hla-dr mediante sequenziamento diretto
113) tipizzazione geno mica hla-drb a bassa risoluzione
114) tipizzazione geno mica hla-drb ad alta risoluzione
115) tipizzazione siero logica hla classe 1
116) tipizzazione siero logica hla classe 2
117) trombossano b2
118) viscosità ematica
119) campylobacter antibiogramma
120) campylobacter da coltura identificazione biochimica
121) campylobacter esame colturale
122) chlamydie ricerca diretta (e.i.a.)
123) chlamydie ricerca diretta (i.f.)
124) chlamydie ricerca diretta mediante ibridazione
125) miceti anticorpi
126) miceti (lieviti) antimicogramma da coltura
127) salmonelle da coltura identificazione biochimica e sierologica di gruppo
128) salmonelle da coltura identificazione sierologica
129) shigelle da coltura identificazione biochimica e sierologica
130) virus epatite b (hbv) anticorpi
131) virus epatite b (hbv) antigene
132) virus epatite delta (hdv) antigene
133) analisi citogenetica per patologia da fragilità cromosomica
134) analisi citogenetica per ricerca siti fragili
135) analisi citogenetica per scambi di cromati di fratelli
136) analisi citogenetica per studio mosaicismo cromosomico
137) analisi citogenetica per studio riarrangiamenti cromosomici indotti
138) analisi del dna ed ibridazione con sonda molecolare
139) analisi del dna per polimorfismo
140) analisi di mutazione del dna con reazione polimerasica a catena e elettroforesi
141) analisi di mutazione del dna con reazione polimerasica a catena e ibridazione con sonde non radiomarcate
142) analisi di mutazione del dna con reazione polimerasica a catena e ibridazione con sonde radio marcate
143) analisi di mutazione del dna con reverse dot blot
144) analisi di polimorfismi
145) analisi di segmenti di dna mediante sequenziamento
146) cariotipo ad alta risoluzione
147) cariotipo da meta fasi di fibroblasti o dial tri tessuti
148) cariotipo da meta fasi di liquido amniotico
149) cariotipo da meta fasi linfocitarie
150) cariotipo da meta fasi spontanee di midollo osseo
151) cariotipo da meta fasi spontanee di villi coriali
152) colorazione aggiuntiva in bande: actinomicina d
153) colorazione aggiuntiva in bande: bandeggio c
154) colorazione aggiuntiva in bande: bandeggio g
155) colorazione aggiuntiva in bande: bandeggio gad alta risoluzione
156) colorazione aggiuntiva in bande: bandeggio nor
157) colorazione aggiuntiva in bande: bandeggio q
158) colorazione aggiuntiva in bande: bandeggio r
159) colorazione aggiuntiva in bande: bandeggio t
160) colorazione aggiuntiva in bande: distamicina a
161) coltura di amnio citi
162) coltura di cellule di altri tessuti
163) coltura di fibroblasti
164) coltura di linee cellulari stabilizzate con virus
165) coltura di linee linfocitarie stabilizzate con virus o interleuchina
166) coltura di linfociti fetali con pha
167) coltura di linfociti perifierici con pha o altri mitogeni
168) coltura di materiale abortivo
169) coltura semisolida di cellule emopoietiche bfu-e, cfugm, cfugemm
170) coltura di villi coriali a breve termine
171) coltura di villi coriali
172) coltura per studio del cromosoma x a replicazione tardiva
173) conservazione di campioni di dna o di rna
174) crioconservazione in azoto liquido di colture cellulari
175) crioconservazione in azoto liquido di cellule e tessuti
176) digestione di dna con enzimi di restrizione
177) estrazione di dna odi rna
178) ibridazione con sonda molecolare
179) ibridazione in situ (fish) su metafasi, nucleinterfasici, tessuti mediante sequenze genomiche in yac
180) ibridazione in situ (fish) su metafasi, nucleinterfasici, tessuti mediante sonde molecolari a singola copia in cosmide
181) ibridazione in situ (fish) su metafasi, nucleinterfasici, tessuti mediante sonde molecolari alfoidi ed altre sequenze ripetute
182) ibridazione in situ (fish) su metafasi, nucleinterfasici, tessuti mediante sonde molecolari painting
183) ricerca mutazione (dgge)
184) ricerca mutazione (sscp)
185) sintesi di oligonucleotidi
186) analisi del dna cellulare per lo studio citometrico del ciclo cellulare e della ploidia dermatologia allergologica
187) esame allergologico strumentale per orticarie fisiche
188) screening allergologico per inalanti
189) test epicutanei a lettura ritardata (patch test)
190) test percutanei e intracutanei a lettura immediata medicina nucleare
191) tomoscintigrafia miocardica (pet) di perfusione a riposo e dopo stimolo
192) tomoscintigrafia cerebrale (pet) studio qualitativo
193) tomoscintigrafia cerebrale (pet) studio quantitativo
194) radioterapia stereotassicsa
195) irradiazione cutanea totale con elettroni per linfomacutaneo terapia fisica, terapia respiratoria, riabilitazione e procedure correlate (escluso: le procedure di terapia fisica disgan ostica sottoelencate quando effettuate come parte di una visita generale specialistica)
196) esercizi respiratori per seduta individuale
197) esercizi respiratori per seduta collettiva
198) tomoscintigrafia globale corporea (pet)
199) irradiazione cutanea totale con elettroni
200) terapia palliativa del dolore da metastasi ossee intubazioni e irrigazioni non operatorie
201) ablazione tartaro
202) sigillatura dei solchi e delle fossette sostituzione e rimozione di sussidio terapeutico
203) rimozione di protesi dentale altre procedure n on operatorie
204) immunizzazione per allergia
205) immunizzazione per malattia autoimmune miscellanea di procedure fisiche
206) terapia a luce ultravioletta altre procedure varie
207) splintaggio per gruppo di 4 denti
208) trattamenti per applicazione di protesi rimovibile.

La Lazio e il dilemma shakespeariano: prendere o non prendere uno svincolato per sostituire Biglia?

Circa due mesi di stop per Lucas Biglia. Ora la Lazio si trova di fronte ad un bivio:

  • restare così e puntare sui prodotti di casa come Cataldi e Murgia
  • oppure attingere di corsa al mercato degli svincolati per cercare un giocatore di esperienza che possa chiudere la falla per i 2 mesi di assenza del capitano.

E’ una decisione molto delicata che la Lazio non può sbagliare. Di errori ne sono stati già troppi. Ora… è vero che Inzaghi ha dimostrato in più occasioni che non ha assolutamente timore di puntare sui giovani (vedi Lombardi) quindi non è da escludere che si possa prendere in considerazione l’ipotesi di restare così. Indiscrezioni parlano invece di un Igli Tare alla ricerca di un giocatore di esperienza visto che i giovani di belle speranze in casa Lazio non mancano (infatti è una delle squadre più giovani del campionato). Possibile quindi cogliere qualche occasione dal mercato degli svincolati. Nei giorni scorsi dalla Turchia era rimbalza la voce sull’ex Chelsea e Fenerbahce Raul Meirelles: sembra quello più adatto a sopperire alle lacune dei biancocelesti. Certo, il mediano lusitano non può essere più quello dei tempi del Porto o del Chelsea e va inoltre considerata la sua condizione fisica dal momento che è fermo dallo scorso giugno. Insomma, sarebbe una scommessa puntare su di lui. Il portale calciomercato.it invece annovera altri 2 nomi piuttosto rilevanti e appetibili nel ruolo e sono 2 vecchie conoscenze della nostra serie A: Michael Essien e Momo Sissoko, entrambi muniti di passaporto francese. L’ex Milan e l’ex Juventus sono ancora alla ricerca di una nuova sfida e interessano anche a diverse squadre inglesi.

“Festa dei nonni” – Sabato e Domenica anziani in campo insieme ai capitani della Serie A

Simpatica iniziativa quella organizzata dalla Lega di Serie A, in collaborazione con l’associazione Peter Pan, per questa settima giornata di campionato: anziani in campo con i capitani delle squadre di Serie A domenica per celebrare la ‘Festa dei nonni’. L’iniziativa coinvolgerà tutti i campi della massima serie, sabato e domenica prossima. Già sperimentata da alcuni club di A nella passata stagione (e, nelle ultime settimane anche all’estero, ma nel campionato svedese), ora invece l’iniziativa coinvolgerà per il prossimo turno tutti i campi della nostra Serie A.

Bisevac polemico: “Che errore venire alla Lazio! E’ un club mal organizzato…”

Lasciare la Francia è stato l’errore più grande della sua vita o almeno questo è quello che continua a ribadire Milan Bisevac da quando ha lasciato la Lazio. Ora è a casa, riparte dalla Ligue 1, campionato nel quale ha militato per quasi dieci anni. Quelli di Roma sono stati mesi molto difficili che vuole mettersi assolutamente alle spalle. Proprio di questo ha parlato al portale francese Le Républicain Lorraine:

Ho voluto sperimentare qualcosa di nuovo dopo dieci anni trascorsi in Francia. Senza entrare troppo nel dettaglio, posso dire con certezza che non mi piace affatto la mentalità del club, è davvero mal organizzato. Ho trascorso sei mesi in albergo”. Milan è rimasto molto deluso del fatto che la Lazio ha perso lo splendore che vantava un tempo: Hanno le foto dei grandi giocatori che hanno militato nella società appese ai muri del corridoio che conduce negli spogliatoi, ma non è più lo stesso club. Quando uno pensa alla Lazio, ha un’altra immagine in testa. Sono rimasto sorpreso. Sono arrivato a gennaio ma già a marzo ho detto al direttore sportivo che me ne volevo andare. Nella mia testa sapevo che era già finita. Ho giocato diverse partite, ma non mi piaceva. E’ stato un errore firmare lì”.

 

Udinese-Lazio, parla il doppio ex Giannichedda: “Ci vuole tempo per trovare equilibrio. Sabato? Non sarà facile…”

Inizio di stagione tra alti e bassi. Cominciano ad ampliarsi i mugugni dei tifosi (le scelte del tecnico, il modulo all’utilizzo di alcuni giocatori rispetto ad altri, etc.). Sabato sera c’è una trasferta insidiosa contro l’Udinese che può dare un po’ di sano ottimismo, ma dipende tutto dai ragazzi di Inzaghi. Per parlare della sfida con i friulani è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia un grande doppio ex Giuliano Giannichedda:

Ero pronto a scommettere su Simone Inzaghi allenatore. Conosceva tutti i calciatori dalla A alla Z e vedeva centinaia di partite. Io, quando eravamo compagni, dopo l’allenamento tornavo a casa e staccavo la spina. Lui si metteva a studiare e a vedere le gare. La sua Lazio non brilla? La squadra viene da un’estate difficile ed è al centro di un cambiamento importante. E quando si cambia ci vuole un pò per trovare il giusto equilibrio. Anche io, nel Racing Roma ho cambiato modulo passando dal 352 al 433. In più ha spesso dovuto rinunciare a dei giocatori importanti. Diciamo che troppo spesso noi allenatori pensiamo più al risultato che al gioco“. Con il passaggio al 352 Felipe Anderson sembra il calciatore più sacrificato: “Inzaghi lo vede ogni giorno e può valutare meglio di noi. Dall’esterno però penso che Anderson non abbia le caratteristiche per fare il quinto. Giocando su tutta la fascia può essere limitato nei suoi movimenti. E’ chiaro che, se Simone ci lavora tutta la settimana e soprattutto con l’aiuto di Lulic dalla parte opposta, può trovare un giusto equilibrio“. Sabato si gioca Udinese-Lazio: “Per la Lazio non sarà facile. Ci sarà la voglia di riscattare la prestazione, poco esaltante con l’Empoli, ma troverà un avversario agguerrito. Udine piazza tranquilla? Vero, ma fino ad un certo punto. Pozzo sta investendo e vuole trovare i risultati“.

Ds Udinese: “Con la Lazio gara aperta. Immobile? Signor attaccante ma mi tengo Zapata”

Il ds dell’Udinese Nereo Bonato ha analizzato la stagione dei friulani: “C’è grande voglia di riscatto dopo due stagioni così così. Siamo all’inizio, non abbiamo ancora trovato la quadratura, stiamo crescendo. La filosofia di gioco dipende dai calciatori che abbiamo in rosa, per questo si è scelto il 4-2-3-1 o il 4-3-1-2 per valorizzare al massimo la squadra, anche se gli infortuni ci hanno condizionato. Iachini? E’ un grandissimo allenatore che sta cercando le soluzioni più giuste per far partire l’auto e farla andare al meglio. Quando si apre un nuovo ciclo serve pazienza, ma uns volta trovato l’equilibrio poi si può imbastire un progetto pluriennale”.

Bonato poi parla di Inzaghi: “Abbiamo giocato insieme nel Brescello. Siamo amici, è un ragazzo intelligente che ne capisce di calcio, ne ha capito subito le metodologie. Ha un ottimo futuro”. Sui nuovi giocatori della Lazio: “Chi conosce i vari campionati europei conosce questi giocatori. La Lazio ha all’interno dei valori importanti che devono essere ottimizzati. Fa specie lo scorso campionato della Lazio, nonostante avesse tanti giocatori importanti. La squadra ha tanti talenti, serve pazienza. Bisogna portare alla maturazione questi ragazzi ma non è facile in una piazza importante come quella della Lazio. Sono tutti giocatori di prospettiva, bisognerà capire chi sarà bravo ad adattarsi al calcio italiano. Balotelli? Mai cercato. Abbiamo un parco attaccanti importante composto da giocatori esperti e giovani che devono ancora esplodere. Balotelli ha dei valori importanti, è determinante l’ambiente e le motivazioni che ha per capire che tipo di continuità può dare. Le sue qualità nessuno le mette in dubbio”.

Sulla gara di sabato sera alla Dacia Arena, Bonato ai microfoni di Radiosei ha commnentato: “E’ una gara aperta a qualsiasi risultato. La Lazio ha valori importanti, noi siamo in crescita e dobbiamo dare il massimo davanti al nostro pubblico. Lo stesso farà la Lazio che vorrà vincere per dare continuità, quindi servirà l’atteggiamento giusto fin dall’inizio. Scambio Immobile Zapata? Stiamo bene con Duvan, lo cercavo già al Sassuolo e sono convinto che farà un campionato importante al di là della stima per Immobile che è un signor attaccante soprattutto se fatto giocare nelle condizioni in cui lui predilige”.

FORMELLO – Si va verso la conferma del modulo. Domani controlli per Marchetti

Doppia seduta oggi per gli uomini di Simone Inzaghi. L’attaccante serbo Filip Djordjevic ha preso parte a metà allenamento per poi passare a lavorare in disparte (il giocatore sta tentando il recupero per far parte dei convocati per la traferta di Udine), mentre i compagni danno inizio alla partitella in famiglia a campo ridotto. Previsti domani (ore 14) per Marchetti degli accertamenti clinici. Le prove per la gara in terra friulana entreranno nel vivo nei prossimi giorni. Durante la seduta si ferma Patric: il terzino spagnolo accusa un problema fisico e abbandona il campo. A causa della carestia di terzini destri si punterà ancora sul 3-5-2 visto contro l’Empoli. Confermato Felipe Anderson sulla fascia e la coppia KeitaImmobile davanti.

Calori: “Udinese squadra giovane ma esperta, la Lazio deve stare attenta”. E su de Vrij…

Per parlare della gara di sabato prossimo a Udine Alessandro Calori, vecchia benvoluta conoscenza biancoceleste ed ex bianconero, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

“L’Udinese ancora è alla ricerca di una certa continuità ma ha dei giovani interessanti. La società bianconera ha molta fiducia in questi talenti e ci punta molto. La gestione della società friulana è questa da molto tempo, e questo modo di agire gli ha permesso di mandare bene avanti la società. Inoltre ha anche giocatori esperti di Serie A, come Danilo e Felipe. Il loro marchio di fabbrica è sempre stata la difesa a tre, ma Iachini sta provando quella a quattro per poter sfruttare al meglio le caratteristiche di De Paul e di Zapata. Anche Perica è un elemento fastidioso e inotre ha Penaranda, un ’96 che può entrare a partita in corso. Qualche pecca la hanno a sinistra, Armero e Ali Adnan non hanno ancora trovato la continuità giusta soprattutto in difesa”.

Sulla Lazio: “Quello dei biancocelesti è un 3-5-2 più offensivo dato che il quinto di centrocampo è Felipe Anderson. I difensori con lui in campo sono chiamati a lavorare bene e ad adattarsi alle esigenze di gioco. L’importante è che il 3-5-2 non si trasformi in un 5-3-2, perchè altrimenti resti troppo schiacciato e rischi che non riesci a ripartire, gli esterni devono essere all’altezza di fare tutta la fascia. Se contro squadre come l’Empoli non alzi il baricentro fai fatica a ripartire. L’importanza di de Vrij? Il suo era solo un problema di salute, ha grande qualità e nel reparto difensivo è un leader, è difficile trovare in giro difensori simili. Il ruolo che ricopre inoltre è importante anche nella costruzione del gioco, può consentire al regista di non abbassarsi troppo sostituendolo in impostazione”.

Ecco quanto ricaverà in tutto la Lazio dalla cessione di Candreva

La cifra per la quale il presidente Lotito ha ceduto Antonio Candreva all’Inter è di 22 milioni, cifra che la società nerazzurra pagherà in rate pluriennali alla Lazio. Inoltre, altri 3 milioni di euro sono legati ai bonus da totalizzare nel giro di questi anni: un milione di euro è legato a un certo numero di gol di Candreva; gli altri due milioni invece saranno vincolati agli obiettivi della squadra nerazzurra, dalla qualificazione Champions nel giro dei prossimi quattro anni ai trofei vinti (Europa League, scudetto e simili). Bonus che potrebbero essere raggiunti facilmente. Come riportato da Calciomercato.com, un affare che ha fatto tutti contenti: la Lazio ha fatto cassa, Candreva ha avuto la possibilità di misurarsi in una nuova sfida e l’Inter che si ritrova un giocatore già importante per l’economia della squadra.

Monachino: “Nel caso Biglia è mancata la collaborazione, sarebbe servito più dialogo”

Per dire la sua sul caso Biglia è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’ortopedico Pietro Monachino:

“Sono un chirurgo ortopedico della medicina dello sport simpatizzante biancoceleste. In genere dopo un infortunio prima viene fatta un’ecografia e successivamente una risonanza magnetica. La decisione su come agire deve essere presa dallo staff medico, se il calciatore non può giocare non gioca. Se invece sta bene è anche il giocatore a decidere se rischiare o meno. Ci sarebbe dovuta essere una maggiore collaborazione da parte di tutti per prendere una scelta così delicata. Non voglio difendere i medici ma ci sarebbe stato bisogno di più dialogo”.

 

Cataldi: “Io vice Biglia? Impossibile giocare come lui”

L’infortunio di Biglia apre nuovi scenari per Danilo Cataldi che dovrebbe giocare di più finché l’argentino non recupera.

Una chance per dimostrare il suo reale valore, che si era intravisto due stagioni fa, ma che l’anno scorso pareva svanito. Intervistato da Lazio Style Radio, il centrocampista romano ha parlato di vari argomenti, partendo dalla visita a Chiara Insidioso Monda, la ragazza ridotta a uno stato vegetativo dal suo ex fidanzato: “Ieri è stata una bella giornata ma anche difficile date le condizioni in cui versa Chiara. Mi sono sentito di andarla a trovare e sono contento che lei lo abbia apprezzato. Lei e il papà hanno grande forza e spero che migliori e che un giorno venga allo stadio”.

Oggi Inzaghi vi ha fatto svolgere doppia seduta, su cosa state lavorando?

“Stiamo limando qualche dettaglio tattico e di gioco. Contro l’Empoli abbiamo vinto ma non abbiamo giocato bene. Stiamo lavorando tanto a livello fisico, sulle gambe. Non siamo al 100% ma questo è normale dato che siamo ancora alla sesta giornata. Quasi tutte le squadre stanno come noi, guardate la Juve a Palermo. Questo non è un alibi. Finora abbiamo giocato bene contro la Juventus, contro il Pescara e nel primo tempo contro il Milan. Anche con l’Empoli abbiamo creato tanto nel primo tempo ma ci è mancato qualcosa. Nel secondo tempo abbiamo lasciato a loro il pallino del gioco e questo non deve succedere. Dobbiamo lavorare su questo aspetto. A Udine interpreteremo un’altra gara”.

Modulo?

“Sento parlarne spesso, ma bisogna andare oltre: non conta il modulo ma quanto ci si sacrifica l’un con l’altro, quanto corri di più dell’avversario. Ognuno deve capire cosa fare in campo e rimanere concentrato”.

Lulic ha detto che non riuscite a fare in partita quanto preparate in allenamento…

“Ha ragione, questo dimostra poca attenzione. Dobbiamo essere più intelligenti in campo. Studiamo determinati movimenti per fare male all’avversario. Bisogna avere un’identità di gioco e alla lunga questa porta risultati”.

La carica di Inzaghi?

“Il mister non bada all’immagine, è uno che si fa sentire, che non si ritrae da quello che prova in quel determinato momento. E’ molto diretto e se si sente di dire qualcosa la dice, senza nessun problema. Se avessimo avuto un pizzico in più di attenzione, avremmo qualche punticino in più. Il passato però è andato”.

Che gara sarà contro l’Udinese

Sarà una gara difficile, loro difendono bene, hanno due grandi attaccanti che ci daranno fastidio. Dobbiamo imporre il nostro gioco per fare male e avere la voglia di fare gol. Questo ci è mancato un pochino ultimamente, spero di averla sabato”.

Contro l’Udinese hai messo a segno la tua prima rete, ti senti più maturo?

“L’anno scorso era un momentaccio, più si va avanti con l’età più si gestiscono meglio le situazioni. Sono cresciuto, l’anno scorso non è andato benissimo ma si cresce anche e soprattuto quando le cose vanno meno bene. Cercheremo di fare meglio”.

Sull’assenza di Biglia

“Questo compito mi responsabilizza. Come ho già detto, avere un sostituto di Biglia non vuol dire giocare come Biglia. E’ un giocatore difficile da sostituire, quasi impossibile. Sappiamo tutti quanto vale e quanto è importante. Io cerco di fare del mio meglio per me e per la squadra. E’ un ruolo molto particolare che non puoi imparare tutto in una partita. Servono tanti piccoli particolari da imparare, che dalla televisione non si vedono e in campo fanno la differenza. Se sarò chiamato in causa farò del mio meglio”

Quest’anno batti anche punizioni e corner?

“Sì quando non c’è Lucas il mister mi ha dato la possibilità di battere i corner. Spero di tirare anche qualche punizione”.

Come si conquista la fiducia dello spogliatoio?

“Penso di essere una persona umile che rispetta tutti, questo è importante. Noi l’anno scorso avevamo nello spogliatoio gente con molta personalità. Il leader lo riconosci quando trasporta gli altri non quando attacca al muro i compagni. Io in parte sono leader, venire dal settore giovanile ti fa vedere agli occhi degli altri come un ragazzino. Starà a me far capire che non sono più un bambino. Al di là di tutto non ci deve essere uno o due persone a fare il leader, servono tutti. Immobile? E’ già un uomo spogliatoio. E’ uno che ci tiene molto, si sacrifica per la squadra, che tira la carretta. Non mi aspettavo fosse così e sono contento”.

Che ne pensi di Murgia?

“La Lazio ha avuto e ha un settore giovanile importante. Bisogna puntare su una determinata idea di futuro, questo spetterà alla società deciderlo. Se un ragazzo fa vedere quello che vale merita di giocare”.

Chi mi ha impressionato di più in campo?

“Pirlo, perché dalla tv pare che non tocchi mai la palla, invece ha sempre lui la palla e gioca ad uno o due tocchi”..

Chi consigli al fantacalcio?

“Non prendete me (ride, ndr). Punto su Higuain e sul gallo Belotti, spero non segni a noi e poi su Ciruzzo”.

Chi vedi favorita allo scudetto?

“Juve e Napoli sono le più attrezzate, i campani hanno perso un grande giocatore come Higuain ma ne hanno guadagnato in termini di gioco. Sicuramente loro arriveranno fino alla fine, per il terzo e il quarto posto ci sono diverse squadre tra cui anche noi”.

Potresti giocare come numero 10?

“Ho giocato un paio di partite con Pioli, non mi dispiacerebbe perché è un ruolo che mi diverte, ma il trequartista classico non esiste più. Uno dei pochi che gioca in quella posizione è Saponara”.

Che differenza c’è tra questa Lazio e quella della scorsa stagione?

“Avendo fatto un anno del genere, quando si ricomincia si azzera tutto e si fa tesoro di quello che è stato per non fare gli stessi errori e non ripetere certi tipi di atteggiamenti. Dentro di noi nessuno vuole fare un’altra stagione anonima”.

Dove pensate di poter arrivare?

“Questa squadra può fare molto bene perché ha qualità e gli uomini adatti per una bella stagione però sicuramente dobbiamo cambiare qualcosina. Dobbiamo andare oltre alcune cose che ci sono, voltando pagina. Quando andremo tutti nella stessa direzione potremo fare bene. Alla lunga determinati atteggiamenti portano ai risultati, noi dobbiamo limare qualcosa”.

Uno stadio in cui ti piacerebbe giocare e un avversario che ti piacerebbe affrontare?

“Anfield: Liverpool Lazio non sarebbe male, magari in Champions”.

Ventura?

L’ho incontrato prima delle prime convocazioni. Ci ha parlato della sua idea di gioco. Ci penso alla Nazionale ma penso prima a fare bene con la Lazio, vorrei portarla in alto dove merita. Ogni giocatore italiano sogna la convocazione”.

Fabrizio Piepoli

Sergio: “La Lazio è un cantiere aperto ma ho fiducia in Inzaghi”

Da doppio ex di Lazio e Udinese, Raffaele Sergio è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per parlare della sfida di sabato sera che vedrà impegnati i biancocelesti di Simone Inzaghi alla Dacia Arena in Friuli. Udinese-Lazio è una partita strategicamente molto importante per la Lazio: “Sarà una partita complicata per la Lazio, che si troverà di fronte un avversario ben organizzato, che non ha trovato però ancora la quadratura del cerchio. In un inizio di stagione complesso la Lazio ha comunque trovato un buon rendimento. Non sarà facile far risultato a Udine, ma riuscirci aiuterebbe ancor di più la squadra dal punto di vista del morale”.

Gli infortuni tengono banco in casa Lazio. Saranno i giovani che salveranno Inzaghi dall’emergenza? “Sicuramente i ragazzi vanno fatti giocare per permettere loro di crescere. Ce ne sono molti di valore in giro, il problema è avere coraggio. Personalmente se all’epoca non avessi avuto Carlo Regalia e Beppe Materazzi che hanno creduto in me prendendomi dal Mantova, non ce l’avrei fatta. Noi valorizziamo molto ciò che viene dall’estero e sottovalutiamo i prodotti del calcio italiano. Strakosha ha dimostrato di poter giocare in Serie A, pur avendo esordito quasi per caso. Bisogna avere coraggio e fiducia nei giovani”.

Può essere Cataldi il sostituto a centrocampo di Lucas Biglia? “In futuro, con applicazione e voglia di fare, oltre alla consapevolezza di questo ruolo che non è il suo, perché Cataldi è una mezzala sinistra, può sicuramente farcela. Anche a Cataldi serve fiducia, col tempo può calarsi nel ruolo, ma non deve essere subito messo da parte al primo errore”. Su Simone Inzaghi: “L’anno scorso quando ha preso le redini della Lazio in mano ha avuto subito un approccio ottimo coi calciatori, giocandosi bene la carta del dialogo. La sua Lazio è ancora un cantiere aperto, ma mi sembra che si sia calato bene nella situazione, mi offre l’impressione di avere personalità e soprattutto di essere capace di regalare equilibrio alla squadra e all’ambiente. Così come per i calciatori, ci vuole fiducia per i tecnici italiani. Quella del centro tecnico di Coverciano è stata un’invenzione ammirata in tutto il mondo, credo sia giusto valorizzare i tecnici nostrani che sono apprezzati a livello internazionale, come si è visto ad esempio in Inghilterra”.

Quale può essere il modulo ideale per la Lazio per valorizzare le qualità degli esterni, come ad esempio Lukaku? “Vedo il belga più adatto a giocare in un 4-3-3, perché nell’attuale 3-5-2 ha bisogno di più tempo per capire i movimenti e calarsi nella realtà del modulo. Nella difesa a quattro può trovarsi più a suo agio e partire in campo conoscendo già i meccanismi dello schema, mentre nel centrocampo a cinque l’esterno deve essere praticamente un’ala. Inzaghi sa che Lukaku ha bisogno di tempo e aspetta per inserirlo”La difesa della Lazio sembra essere quest’anno finalmente all’altezza: “La Lazio può contare su centrali di qualità, pur essendo tutti calciatori giovani. Bastos è un giocatore di grande temperamento. La società ha scelto bene i nuovi interpreti, ma soprattutto ha recuperato un giocatore come De Vrij che può essere il leader della difesa per molti anni”.

L’attacco sembra invece essere diventato più leggero, anche a causa della mancata sostituzione di Candreva. Con gli interpreti attuali, meglio le tre punte o altre soluzioni? “Come dicevo prima credo che la Lazio in questo momento sia ancora un cantiere aperto, con Inzaghi che non ha ancora trovato un equilibrio tattico e sta facendo delle valutazioni generali. Io vedo bene la squadra con il 4-3-3, bisogna capire in questo momento quali sono gli equilibri di squadra e soprattutto come sostituire un giocatore come Biglia, perso per superficialità, ma ormai out fino a dicembre, per cui va sostituito ora e senza indugi. Al momento la Lazio mi sembra avere più problemi a metà campo che in attacco”.

Su Keita e i suoi alti e bassi d’inizio stagione: “La vicenda Keita è abbastanza particolare. Si tratta di un ragazzo che si è messo lui dalla parte del torto, perché qualsiasi siano le questioni in ballo non si può non presentarsi in ritiro. Dall’esterno è difficile dare un giudizio, ma non bisogna venire meno agli obblighi contrattuali. Poi sono stati bravi i dirigenti della Lazio, in particolare Peruzzi, a recuperare questa situazione, ma al momento in campo il calciatore mi sembra ancora al 50% delle sue possibilità“. 

Colantuono: “Lazio superiore, ma non sarà una passeggiata. Io alla Lazio? Non mi ha mai contattato”

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Stefano Colantuono ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Queste le parole dell’ex allenatore dell’Udinese: “Ho pochi elementi per valutare i bianconeri di oggi ed essendo stato li recentemente non esprimo giudizi. È una questione di correttezza. Se parliamo di numeri dell’anno scorso possiamo dire che le cose sono andate diversamente da come erano state presentate. Inutile parlarne ormai e sono felice per la loro salvezza. Vero è che fino a qualche anno fa la rosa era di un certo spessore, poi qualcosa è cambiato, ma non mi sento di stare li a pensare al perché“. Udinese-Lazio: “Non sarà una passeggiata di salute per i biancocelesti. In Italia non si può scendere in campo senza affrontare la gara in un certo modo. Neanche la Juventus può permettersi di non accelerare. Magari pensavano alla Champions in quel di Palermo, ma avete visto che sfida ne è uscita? I capitolini sono superiori all’Udinese anche contando le assenze. Se la Lazio deve lottare per un piazzamento in Europa League ha la rosa per lottare fino alla fine. Se gli chiediamo un piazzamento in Champions, non lo so. Poi tutto può succedere. La classifica già oggi è lì a testimoniarlo“. Di Natale: “Il mio grande rammarico è quello di essere arrivato a Udine e non poterlo avere nella sua totalità. L’anno scorso ha avuto delle problematiche ma è sicuramente il calciatore più forte che ho allenamento. Gli ho visto fare cose per cui può cambiare la fisionomia di un gruppo. In Nazionale ha giocato ed è cresciuto in una generazione in cui di numeri 10 ce n’erano tanti. Da Del Piero a Totti, e per un periodo anche Baggio. Comunque Di Natale c’è stato senza giocare in un grande club“.

Immobile: “Ciro sta facendo cose importanti in Italia, in un campionato competitivo. È un calciatore dal futuro assicurato. La situazione Dortmund va vissuta per capirla. Vedete anche Zaza, che io adoro, quante difficoltà sta incontranto all’estero. Ci sta“. Lo scacchiere: “Juventus e Napoli sono le squadre più in forma. Dietro metto la Roma che deve uscire da un momento delicato, e l’Inter che ha un organico importantissimo. Poi tutte le altre, come Lazio, Milan, Fiorentina e Sassuolo. Credo che il Torino abbia poi l’organico della sorpresa, con l’allenatore giusto. Mihajlovic competente e bravo“. Lazio senza sostituto di Candreva e senza vice Biglia: “Antonio calciatore straordinario non facile da sostituire. Questo situazione potrebbe però rilanciare Keita, rendendolo determinante. A questo ragazzo va data fiducia. Giocando con continuità potrà mostrare il suo valore. È diverso da Candreva ma potrebbe diventare importante. Biglia invece è un’assenza pensate. Calciatore di prima fascia. Il suo infortunio mi è sembrata pura sfortuna. Non sono neanche d’accordo con la polemica. Se non l’avesse schierato e la Lazio avesse perso con l’Empoli si sarebbe infatti polemizzato ulteriorimente. Con Cataldi comuqnue vale lo stesso discorso di Keita, con un buon futuro davanti. Non conosco le strategie di Inzaghi ma trovando spazio e giocando tante partite potrà mostrare il suo valore“. Panchine calde: “Qualche sondaggio in estate, ma tutto lì. La Lazio non mi ha mai contattato“.

 

FORMELLO – Allenamento mattutino, nessuna novità dall’infermeria. Assente anche…

Due allenamenti quest’oggi per la Lazio. Il primo, in programma alle 10, non ha visto novità sotto il profilo dell’infermeria, che dovrebbe iniziare a svuotarsi, almeno un po’, nei primi giorni della prossima settimana. Niente da fare dunque in vista della trasferta contro l’Udinese. Dopo la sosta, in occasione dell’impegno casalingo con il Bologna, dovrebbero tornare a fare la loro apparizione sia Marchetti (che oggi lascia i ‘colleghi’ Strakosha, Vargic e il Primavera Borrelli solo a sudare con il preparatore Grigioni) che Basta. Per gli altri calciatori finiti ko (Bastos e Biglia) se ne riparlerà invece più avanti: entrambi hanno infatti riportato uno stiramento muscolare di secondo grado e occorreranno loro non più di 2 mesi per recuperare e tornare a disposizione di Inzaghi. Che deve rinunciare anche a Djordjevic, rimasto anche oggi a lavorare in palestra (dopo il paio di allenamenti saltati la settimana scorsa). In campo la rosa effettua esercizi di possesso palla e un breve lavoro atletico agli ordini del preparatore Ripert. La ripresa è fissata per oggi pomeriggio alle 16.

‘Caso’ Allardyce in Inghilterra, coinvolto anche il laziale Morrison

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In Inghilterra è scoppiato il caso Allardyce. Il ct della Nazionale britannica, esonerato dopo appena 67 giorni e una sola partita dall’arrivo, è finito nell’occhio del ciclone dopo che il quotidiano Telegraph ha rivelato il suo ruolo di primo piano in un giro di consigli a procuratori per evadere alcune regole della FA. Nel caso sarebbe coinvolto anche il centrocampista della Lazio Ravel Morrison, al quale, ai tempi in cui militava nel West Ham, Allardyce promise un aumento di stipendio se avesse consegnato la sua procura all’agente Curtis. Ravel però rifiutò e, per ‘punizione’ fu spedito a giocare in prestito al QPR.

Non c’è niente di vero – si difende l’ex ct – non mi sono mai seduto con Morrison per fargli firmare qualsiasi cosa con un agente”. Parole che non hanno sin qui convinto del tutto gli inquirenti, i quali, come riporta il Sun, continueranno le loro indagini. Staremo a vedere a quali conclusioni arriveranno.