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Gli auguri a Gabbo della società biancoceleste e di Murgia

Tramite il profilo ufficiale di Twitter anche la Lazio fa gli auguri a Gabriele Sandri. Questo il testo del messaggio della società biancoceleste: Oggi avresti compiuto 35 anni. Sorridente così. Buon compleanno Gabbo”, questo invece il messaggio di Alessandro Murgia.

Cagni: “A Milano la Lazio non meritava di perdere. Keita? Il rischio è che finisca come Balotelli”

Di seguito i lanci dell’intervista realizzata a Gigi Cagni dalla trasmissione radiofonica “Laziali On Air”, in onda dalle 10 alle 13, dal lunedì al sabato, sugli 88.100 FM di Elleradio.Su Lazio-Empoli, entrambe provenienti da una sconfitta in campionato con le due milanesi: “Non credo che vedremo una grande partita sotto il punto di vista del gioco. Siamo all’inizio del campionato e le squadre stanno ancora assestandosi. Venendo alla Lazio devo dire che finora mi ha fatto una buona impressione. Credo che lotterà per un posto in Europa. Secondo me non meritava di perdere contro il Milan, sarebbe stato più giusto un pareggio. L’Empoli sa già che campionato deve fare, deve puntare alla salvezza, quindi affronterà la partita sapendo che se perderà non succederà nulla di grave”.

Sul mercato e sulle carenza della rosa: “Quello della coperta corta è un problema che ormai hanno un po’ tutte le società italiane. Tolte la Juventus, in parte il Napoli e adesso l’Inter con l’arrivo dei cinesi, non mi sembra di vedere squadre così complete. La Lazio ha fatto un discreto mercato, inserendo giocatori interessanti, su tutti Immobile e Bastos, un centrale che a me piace molto. Chiaro che per arrivare tra le prime tre questo non basta, ma gli investimenti rispecchiano l’attuale proprietà, molto attenta ai bilanci com’è giusto che sia al giorno d’oggi. Tutti vorrebbero un presidente facoltoso, ma se non è così bisogna ingegnarsi e lavorare seriamente con i mezzi che si hanno a disposizione”.

Su Simone Inzaghi: “Lo conosco da sempre e l’ho avuto da ragazzino. Una cosa che mi ricordo benissimo è che fin da piccolo era un grande appassionato di calcio. Conosceva tutto di tutte le squadre, non solo di Serie A, ma anche di Serie B e C. Questa passione ce l’ha ancora oggi e la vedo in campo. Da ex allenatore riesco a capirlo e credo che, con la giusta esperienza, potrà diventare un buonissimo allenatore. Attualmente sta ancora cercando di trovare il modo migliore per schierare la squadra in campo, ma siamo all’inizio e ci può stare. Mi aspetto che a breve termine prenda in mano la situazione con più decisione. Sono convinto di questo”.

Su Keita: “Non vorrei che questo ragazzo facesse la fine di Balotelli. Sicuramente ha tanto talento, ma spesso il talento non basta. Ci vuole la testa per stare a grandi livelli. Fare le bizze avendo dimostrato ancora troppo poco per pretendere chissà che cosa non è l’atteggiamento giusto. Serve umiltà e spirito di sacrificio e in questo deve essere molto bravo chi gli sta intorno a farglielo capire. Non mi arrabbio tanto con lui, ma con chi non lo ha educato nel giusto modo”.

Sul modulo: “Secondo me la Lazio ha i giocatori per attuare sia il 3-5-2 che il 4-3-3, a seconda delle esigenze tattiche richieste dalla partita. Personalmente sono più per il 4-3-3. Un tridente con Felipe Anderson e Keita sugli esterni e Immobile al centro non sarebbe niente male, ma è ovvio che a calcio non si gioca con le figurine. Bisogna vedere lo stato di forma e la disponibilità dei giocatori”.

D’Amico: “Finalmente vedremo Wallace, se così non fosse sarebbe grave data la spesa”

Intervenuto su radiosei, l’ex capitano biancoceleste Vincenzo D’Amico ha commentato la notizia del grave infortunio accorso a Bastos: “Ci risiamo con gli infortuni, anche se penso che Biglia vista la sua conformazione fisica possa giocare anche con pochi allenamenti sulle gambe. Più grave è l’infortunio di Bastos, spero che quantomeno ci sia l’occasione per vedere finalmente all’opera Wallace. Se così non fosse sarebbe grave visto che è stato pagato molto. Non è più possibile pensare che non sia ancora in condizione fisica adatta per giocare. Per quanto riguarda Keita, poi, mi auguro di vederlo in campo dal primo minuto questa volta. Anche per lui non tiene più la scusa della condizione atletica”.

LEGGI QUANTO DOVRA’ STARE FERMO BASTOS

Rocchi: “La Lazio è la pagina più importante della mia carriera. Immobile mi somiglia”

Ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM è intervenuto Tommaso Rocchi, allenatore della Lazio categoria Giovanissimi Provinciali Fascia B classe 2004. Queste le dichiarazioni dell’ex attaccante biancoceleste: “E’ molto stimolante questo nuovo percorso. È tutta un’altra cosa rispetto il calcio giocato. E’ una veste nuova. Un conto è giocare a calcio e un conto è insegnarlo. Una bellissima esperienza, posso dare e imparare molto. Rapportarsi con i giovani mi mette a confronto con una realtà diversa”.

Tornando al suo trascorso come calciatore: “Ad Empoli è stata un’esperienza formativa: la prima che mi ha portato in palcoscenici importanti. E’ stato un bel periodo, è una società che ha sempre valorizzato i giovani. Per me è stato importante esprimermi senza pressioni. La Lazio è la pagina più importante della mia carriera. Domenica tiferò per la Lazio ma sarà una bella partita. Mi auguro che la squadra riesca a vincere dando continuità. In questo campionato si è visto che dopo due vittorie ci si può trovare in testa e poi dietro dopo una sconfitta. Serve trovare ritmo per avere una buona posizione in classifica. Penso che Immobile abbia delle caratteristiche simili alle mie: si muove molto, cerca la profondità, è veloce e ha il fiuto del gol. Gli piace attaccare la porta proprio come piaceva a me. Ha una struttura particolare: non è imponente fisicamente e non è molto alto come me. Spero riesca ad entrare nei meccanismi della squadra per sfruttare le sue potenzialità.

Sul tridente d’attacco biancoceleste: “Strutturalmente i giocatori offensivi della Lazio sono forti e bravi, Anderson, Keita e Immobile è un tridente che fa invidia. Davanti loro tre sono giocatori che si possono integrare benissimo: se non rientrassero in difesa si soffrirebbe un po’ sugli esterni. In attacco però possono far male. Simone ha tutte le carte in regola per analizzare la gara passata e correggere gli errori fatti. E’ stata una sconfitta che porta dispiacere perché la Lazio era reduce dalla vittoria contro il Pescara. Giocare a San Siro contro il Milan però non è facile. Ora c’è l’Empoli e bisogna riscattarsi correggendo ciò che non è andato bene contro il Milan”.

 

Delio Rossi: “Anderson non va bene nel 3-5-2. Cataldi mi ricorda Marchisio ma gli va data fiducia”

L’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi, ha parlato della scelta di Inzaghi di giocare con la difesa a 3 contro Milan e Juve: “Il 3-5-2 è un sistema vecchio che è stato riproposto, prima si giocava sempre così fino a 20 anni fa. Se vuoi davvero giocare con la difesa a 3 vuol dire che i difensori devono coprire tutto il campo in ampiezza, quindi devono avere grandi capacità atletiche e devono saper giocare la palla, perché se no regali un giocatore in più a metà campo. Solitamente le squadre che usano la difesa a 3 è perché hanno 3 difensori di grande livello. Se Simone ha fatto questa scelta significa che ha valutato i pro e i contro ed evidentemente voleva valorizzare le sue eccellenze. Modulo più adatto? Avendo Biglia che è il miglior giocatore che ha la Lazio, quindi non puoi prescindere dal centrocampo a 3. Inzaghi dovrebbe scegliere un sistema di gioco e portarlo avanti fino in fondo, la sensazione è che lui ancora non ha ancora scelto la strada maestra. Lui ha fatto la preparazione con molti Primavera perché i titolari erano fuori con le nazionali, quindi è normale che non abbia ancora deciso un sistema di gioco. Peruzzi credo che gli darà una grossa mano, Simone adesso ha qualche difficoltà ma è normale”.

Su Felipe Anderson, mister Rossi a Radio Incontro Ollympia ha detto: “Può fare bene da esterno, ma è un giocatore che si accende e si spegne. Non ha le caratteristiche per giocare nel 3-5-2 perché non è costante durante la gara e poi è troppo offensivo. Bisogna ancora trovare la chiave, perché mi pare che il suo problema non è solo tecnico, ma ha bisogno di fiducia. Ha fatto 7-8 partite da campionissimo e un anno e mezzo da giocatore normale con delle potenzialità”. Su Cataldi: “A me piace molto, somiglia a Marchisio con le dovute proporzioni. Ha la stessa storia, è cresciuto nelle giovanili, poi è andato in prestito ed è tornato alla casa madre. Pecca di fiducia, bisognerebbe farlo sentire importante e farlo giocare a prescindere. Mi pare che non osa per paura di sbagliare. Mi dà l’idea di sentirsi sempre sotto esame. Nell’under 21 si sono viste le sue qualità e ha dimostrato che nella Lazio può starci, mi piacerebbe che si imponesse”.

Lucarelli difende Di Canio: “Sky ha fatto una paraculata. Rispetto Di Canio, sto dalla sua parte”

La difesa a Di Canio arriva da chi meno te lo aspetti: l’ex attaccante del Livorno e di note idee politiche diametralmente opposte a quelle dell’ex Lazio, Cristiano Lucarelli ha detto la sua sulla vicenda a cittaceleste.it: “E’ una cosa grottesca, conosciamo le idee di Di Canio, non capisco questa mossa di Sky: è stata paracula la scelta di sospenderlo. E’ come se si fosse scoperto l’acqua calda, si conoscono molto bene le idee di Paolo Di Canio, io sono dalla sua parte. Ci siamo sempre salutati e rispettati, mi piace la gente che porta avanti le proprie idee. Indipendentemente dagli ideali, ha avuto il coraggio di portare avanti le proprie idee e quindi va ammirato e rispettato. Anziché avere giocatori lobotomizzati, preferisco un confronto aperto con chi porta avanti le proprie idee”.

Poi sulla Lazio, Lucarelli ha detto: “Non so quale sia il modulo migliore. Sia da allenatore che da giocatore conosco molto bene Simone Inzaghi. Credo che la Lazio possa adattarsi al meglio a seconda dell’avversario. Devi avere una squadra molto più forte delle altre, altrimenti è importante sapersi adattare. Inzaghi sa quale sia il vestito migliore per la sua Lazio, non c’è ancora la sua fisionomia”.

Sulla rivalità tra le tifoseria laziale e quella livornese: “Nella mia carriera di giocatore la rivalità è venuta fuori tardi. Sarei andato alla Lazio tranquillamente, le due tifoserie hanno idee diverse. Non si pensava neanche che potesse esserci una differenza profonda. Politica o non politica la tifoseria della Lazio merita rispetto perché l’ha sempre sostenuta soprattutto nei momenti difficili. Le differenze ci sono in tutte le cose del mondo”.

Cristiano Sandri: “Grazie ai nipoti di ‘Gabbo’ siamo tornati a camminare. Spaccarotella? Non ho notizie…”

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Nel giorno di quello che sarebbe stato il 35° compleanno di Gabriele ‘Gabbo’ Sandri, il fratello Cristiano è intervenuto a Radio Incontro Olympia: “Sicuramente queste sono giornate particolari, perché la mancanza di Gabriele si sente di più. La vita però continua e deve essere vissuta bene, lo dobbiamo a mio fratello. I suoi nipoti non sono altro che un dono che ha permesso alla famiglia di riprendere a camminare”. Sul compleanno: “Io ho vissuto ogni suo anno, ogni festa trascorsa. Non ce n’è uno particolare, dovrei parlare di 26 festività”.

Sulla Onlus intitolata a Gabriele: “Circa 6-7 mesi fa è terminata l’iniziativa che avevamo posto in essere con la Regione Lazio. La Fondazione invece è arrivata al 5° anno ufficiale e, proprio per questo dobbiamo ora adempiere a qualche passaggio burocratico. Dobbiamo incontrare il nuovo Sindaco, che sembra avere simpatie laziali, ma in ogni caso è necessario nominare il nuovo CdA. Spaccarotella? In questo momento si trova in uno stato di oblio che viene riservato ad alcuni e ad altri no. Non abbiamo notizie ma sinceramente non ho neanche voglia di averle. Ho sempre sostenuto una cosa che purtroppo i profani non capiscono: chi non ha vissuto la Curva non comprende questo grande spazio di aggregazione dove nascono amicizie così profonde che ti porti dietro. I ragazzi, i miei amici, gli amici di Gabriele, sono coloro che seguono la Lazio ovunque. Loro, come me, non dimenticano un solo giorno vissuto insieme”. Un pensiero infine per la mamma: “Forse lei è stata correttamente messa al riparo, ma è il soggetto che ha sofferto di più. Una madre porta il figlio in grembo per nove mesi e non si può quantificarne il dolore. Mio figlio Gabriele porta il nome dello zio con orgoglio, così come sarà orgoglioso lo zio guardandolo dal cielo. Il senso della vita che continua è tutto qui. È la vittoria della vita sulla morte”.

Lotito su Amatrice: “È stata sconfitta, ma non battuta e risorgerà qui dove è caduta”

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Il Presidente della Lazio Claudio Lotito è intervenuto questa mattina in diretta su Raiuno, durante il programma Unomattina, per parlare della ‘sua’ Amatrice. Il patron biancoceleste è apparso visibilmente commosso nel ricordare un luogo che oggi è totalmente diverso rispetto a quello da lui vissuto nel corso della sua infanzia: un luogo fatto di lacrime e non più corse e gioia giocando nei pressi della chiesa di Sant’Agostino, di fronte casa del nonno Enrico. Un luogo che lancia un urlo disperato di dolore e non più gli strilli e il vociare di bambini e ragazzi. Un luogo che, per Lotito, ruotava attorno al perno dell’oratorio della chiesa, dove lui giocava tra i pali della squadretta (poi divenuta squadra vera), sognando di diventare un grande portiere: «Non ero il capitano, non potevo esserlo, essendo il più giovane. Ricordo che vincemmo il trofeo delle sessantanove frazioni che compongono la città. Sì, questo era Amatrice: così la chiamo io, così dice la storia, una città che batteva anche moneta».

Una città dalla storia antica, di cui Lotito conserva gelosamente le memorie «che nessuno potrà cancellare, che nessun terremoto potrà mai portarmi via. Amatrice è sconfitta ma non battuta, come nel calcio può rivincere, deve rialzarsi, là dove è stata messa in ginocchio. Qui è caduta, qui risorgerà, non altrove, con le stesse forze, con l’energia e la dignità che da sempre hanno accompagnato questa terra. Tra queste strade ho trascorso la mia infanzia, qui la mia adolescenza, qui la mia maturità, quando ho trovato le idee per la mia attività imprenditoriale, frutteti, zootecnica, campi di grano. Sono crollate case, scuole, chiese, palazzi ma i campi non hanno sofferto come gli uomini“.

Lazio choc – Inzaghi perde un titolare per un mese

Bruttissime notizie per il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi. Dopo gli accertamenti presso la clinica Paideia ai quali si sono sottoposti ben quattro giocatori laziali nella giornata di ieri le risposte sono una vera e propria doccia gelata per la squadra capitolina.

A quanto dichiarato da Radiosei l’infortunio del centrale difensivo Bastos è ben più serio di quanto si temesse. Infatti, il problema del difensore è ben più grave: non si tratta di un problema muscolare ma di una lesione di secondo grado al flessore, stop che terrà fuori per oltre un mese il calciatore. E non solo, nell’incontro di domenica prossima saranno out anche Marchetti e Basta. L’unica notizia positiva è rappresentata dal rientro di Lucas Biglia che sembra essersi gettato alle spalle l’infortunio che lo ha tenuto fuori negli ultimi turni.

Lazio, rinnovata la partnership con Renault. Canigiani: “Siamo molto soddisfatti”

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Lo scorso anno la Renault sanciva l’accordo con la Lazio per diventare Premium Sponsor del club biancoceleste. Dodici mesi dopo, ecco il rinnovo, ufficializzato dalla stessa casa d’auto francese tramite un comunicato stampa: “Sull’onda del successo dello scorso anno, Renault Italia, le concessionarie Renault della città di Roma e la Società calcistica romana hanno deciso di rinnovare il proprio accordo di partnership anche per la stagione che si è da poco aperta”.

Un accordo che sarà essenzialmente sulla falsariga di quello della passata stagione, con le 3 concessionarie che metteranno ogni giorno a disposizione della squadra e dello staff alcune delle vetture firmate Renault, tra le quali Captur, Kadjar, Nuova Espace e Nuova Reanult Megane. Inoltre, il marchio della casa transalpina continuerà ad essere presente sui led a bordo campo e sul maxi-schermo dello stadio Olimpico, sul backdrop delle interviste, all’interno dell’area hospitality oltre che sul sito e sui canali social del club capitolino.

L’evento ufficiale di consegna ha avuto luogo venerdì scorso a Formello, lasciando entusiasta il responsabile marketing della Lazio Canigiani: “Siamo molto soddisfatti di questo rinnovo – ha dichiarato il dirigente in un comunicato stampa – nato evidentemente dalla soddisfazione reciproca registrata nella stagione appena conclusa. L’obiettivo comune ora è ovviamente quello di consolidare la partnership creando nuove opportunità di comunicazione. Grazie a Renault ci saranno nuove attività ed iniziative che coinvolgeranno i nostri tifosi”.

Giorgio Sandri: “Auguri amore mio”

Passano gli anni (9) dalla morte di Gabriele Sandri (ucciso l’11 novembre 2007 da un colpo di pistola esploso dall’agente Luigi Spaccarotella), ma il dolore non passa e non passerà mai. Oggi Gabbo avrebbe festeggiato il suo compleanno: il papà Giorgio ha voluto ricordare sul suo profilo Facebook perché Gabriele oggi avrebbe compiuto 35 anni. Questo il messaggio di Giorgio Sandri: “Auguri amore mio, oggi è il tuo compleanno, il nono da quando sei andato via, ma è solo ieri che ci siamo salutati dicendoci: ‘Ciao amore, ciao pà, a domani’. Nessuno ti ha dimenticato, sei nel cuore di tutti, chissà quanti auguri ti faranno. Suona la tua musica, auguri, auguri, auguri, bambino mio”.

Agli affetti di Gabbo un abbraccio da tutta la redazione di Laziochannel.it.

Ds Empoli, Carli: “Con la Lazio voglio “undici matti”. Hysai? Era quasi della Lazio, ma Lotito…”

Tra 2 giorni all’Olimpico i ragazzi di Inzaghi, dopo la sconfitta contro il Milan, cercheranno l’mmediato riscatto contro l’Empoli di Martusciello. Per parlare dell’imminente sfida è intervenuto ai microfoni di Radiosei a “9 Gennaio 1900” il direttore sportivo della squadra toscana Marcello Carli:

Sulla griglia di partenza la Lazio è indietro rispetto alle altre. Vedo superiori Napoli, Juve, Roma e Inter”. Il dirigente toscano prosegue con un’analisi sull’ultima prestazione degli uomini di Martusciello: “Non siamo contenti dell’approccio nella gara di ieri, non è stato da squadra coraggiosa. Voglio vedere undici matti con la voglia e le idee per vincere. Spero che la squadra ha capito che serve coraggio, sia con la Lazio, sia nella prossima con la Juve. Con queste squadre al 90% perdi, però se fai una partita coraggiosa magari la spunti. Se sei troppo timorosa è un atteggiamento che poi paghi anche con le piccole . Se noi aspettiamo sappiamo di rischiare di prendere gol. A me la Lazio piace, due anni fa secondo me era pronta a far parte delle big. Quando giocammo in un Olimpico con 50 mila persone mi è sembrato una squadra fortissima. L’anno scorso poi non c’è stata una crescita, ma si deve essere anche pazzi per crescere. I giovani ogni tanto ti danno qualche delusione, ma le loro soddisfazioni le regalano. Bisogna sempre pensare a un calcio propositivo”. E sui rapporti con la dirigenza biancoceleste: “Io ho stima di Tare, persona seria e competente. Non conosco Lotito, ma so che ha uno staff importante. Inzaghi è uno moderno, giovane. E’ successo qualcosa tra l’allenatore e la squadra lo scorso anno. Non prendo come alibi il mercato, non è il mio modo di pensare. Se non ci sono i risultati vuol dire che qualcosa all’interno non ha funzionato. Le responsabilità sono di tutti. Roma è un ambiente difficile. Inzaghi per noi? Non abbiamo mai pensato di ingaggiarlo. Quando abbiamo saputo che Giampaolo non sarebbe rimasto, abbiamo puntato subito su Martusciello. Simone è un profilo che stuzzica, come Oddo o De Zerbi, ma la nostra scelta è stata quella giusta. Con Lotito ci ho fatto una chiacchierata qualche anno fa per Hysaj, trattavamo sul prezzo tra i tre e i quattro milioni, Tare ci aveva visto giusto. Ma Lotito in trattativa è un duro. Tutti erano convinti che fosse bravo solo con Sarri, nessuno ci ha puntato veramente, così come Sabatini”.

Wallace, è arrivato il tuo momento? Per il brasiliano ballottaggio con Hoedt per l’Empoli

26 presenze in Ligue 1 nella passata stagione, più 5 tra Champions ed Europa League. Wallace non si è certo presentato a Formello col biglietto da visita di un signor nessuno, dopo l’esperienza dell’anno scorso al Monaco. E il costo del suo cartellino, arrivato a sfiorare i dieci milioni di euro, è superiore a quello di Ciro Immobile e dello stesso Bastos, molto celebrato nelle prime giornate.

Proprio il forfait di Bastos potrebbe dare spazio a Wallace, che finora ha vissuto solo alcuni minuti (anche particolarmente difficile) nella nostra Serie A a Bergamo. In molti parlano già di oggetto misterioso e sicuramente ci sarà da vincere la concorrenza di Hoedt (che proprio in casa dell’Atalanta era andato in gol nella prima giornata di campionato). Ma sicuramente il brasiliano non può restare in naftalina ancora per molto tempo.

Classe ’94, Wallace forse ha bisogno di tempo a causa della giovane età, ma l’investimento compiuto dalla Lazio ha bisogno di risconti. I biancocelesti hanno commesso a volte errori di valutazioni sul mercato, ma raramente quando l’esborso economico è stato significativo. La prima da titolare per Wallace potrebbe essere carica di significati, soprattuto se in un sistema di gioco di difesa a tre che possa rappresentare un’esperienza nuova per il brasiliano. E l’Empoli potrebbe essere l’opportunità giusta, in una difesa che con De Vrij e Strakosha sarà più che mai verde. Sperando che possano arrivare riscontri importanti per quella che dovrà essere a tutti gli effetti una nuova e stabile risorsa nella rosa biancoceleste.

Fabio Belli

Giudice sportivo: entra in diffida il difensore biancoceleste

Arriva il comunicato del giudice sportivo che ha ratificato le sanzioni dopo le quinta giornata di campionato. E, con l’ammonizione rimediata nella sfida contro il Milan, Stefan Radu è entrato ufficialmente nella lista dei diffidati della Lazio. Nella prossima gara, dunque, dovrà far attenzione a non rimediare un’ulteriore ammonizione e quindi la conseguente squalifica per la sesta giornata di campionato.

 

SETTORE GIOVANILE – Tutte le sfide del week end

Di segutio il programma del week end del settore giovanile della Lazio. Solamente trasferte per le giovani aquile:

– PRIMAVERA, Girone A 3^ Giornata, All.: Andrea Bonatti

TRAPANI-LAZIO

Sabato 24 Settembre ore 14, campo ‘Roberto Sorrentino’ – Trapani

CLASSIFICA (2^ Giornata): 6 Milan,  Spal, 6 Napoli, 4 Sampdoria, 3* Hellas Verona, 3 Lazio, 3 Fiorentina, 3 Latina, 3 Perugia, 1 Vicenza, 0* Trapani, 0 Cesena, 0 Brescia, 0 Spezia

*una giornata in meno

PROSSIMO TURNO: 1/10/2016 LAZIO-SPEZIA

 

– UNDER 17, Girone B 4^ Giornata, All.: Fabrizio Fratini

CHIEVO VERONA-LAZIO

Domenica 25 Settembre ore 14, Campo ‘Bottagisio Sport Center’ – via del Perloso 14 (Verona)

CLASSIFICA (3^ Giornata): 9 Bologna, 6* Atalanta, 6 Lazio, 6 Cesena, 6 Brescia,  Hellas Verona, 3** Milan, 3* Chievo, 3* Inter, 0** Cittadella, 0* Vicenza, 0* Spal, 0* Udinese, 0 Bologna.

*una partita in meno  **due partite in meno

PROSSIMO TURNO: 2/10/2016 LAZIO-VICENZA

 

– UNDER 16, Girone B 3^ Giornata, All.: Marco Alboni

BRESCIA-LAZIO

Domenica 25 Settembre ore 14, Campo ‘Francesco Arienti’ – via San Donino 18/20 (Brescia)

CLASSIFICA (2^ Giornata): 6 Lazio, 6 Inter, 6 Cesena,  Atalanta, 4 Brescia, 4 Udinese, 3 Hellas Verona, 3 Milan, 3 Chievo Verona, 0 Vicenza, 0 Spal, 0 Cagliari, 0 Cittadella, 0 Bologna.

PROSSIMO TURNO: 2/10/2016 LAZIO-CITTADELLA

 

– UNDER 15, Girone B 3^ Giornata, All.: Mauro Girini

BRESCIA-LAZIO

Domenica 25 Settembre ore 11, Campo ‘Abba 1’ – via Tirandi 3 (Brescia)

CLASSIFICA (2^ Giornata): 6 Atalanta, 6 Udinese, 6 Inter, 4 Cesena, 4 Cagliari, 4 Chievo Verona, 3 Lazio, 3 Milan, 3 Brescia, 1 Spal, 0 Hellas Verona, 0 Bologna, 0 Vicenza, 0 Cittadella.

PROSSIMO TURNO: 2/10/2016 LAZIO-CITTADELLA

EURO 2020 – Ecco la FOTO del logo di Roma

E’ stato presentato quest’oggi il logo di Roma 2020. La Capitale ospiterà alcuni match dell’Europeo che, per la prima volta, verrà disputato in varie città di Nazioni diverse. Di seguito la FOTO del logo scelto dal CONI:

 

Facco: “Inzaghi dovrebbe schierare i migliori, non Djordjevic”

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L’ex difensore della Lazio, Mario Facco, è intervenuto a Radiosei per analizzare il difficile momento in casa Lazio. Dalla sconfitta contro il Milan, alle brutte prestazioni di Filip Djordjevic. Queste le sue parole:

Non vorrei che la sconfitta con la Juventus e l’illusione di poter portare a casa il punto non sia risultata fuorviante per Inzaghi. Giocare in quel modo con i bianconeri ha un senso, contro le altre squadre no, devi giocartela, anche perchè siamo ad inizio stagione. Cerchiamo di mettere in campo i giocatori migliori e di rischiare qualcosa di più. Anche perchè poi le sconfitte arrivano comunque. Non riesco a capire alcune scelte, come quella di Djordjevic, ha dimostrato di non essere all’altezza. Il problema non è che giochi o non giochi, ma che fa parte ancora della rosa della Lazio. Le responsabilità e la pressione che un tecnico deve gestire in una piazza come Roma sono alte, non mi stanno bene certe dichiarazioni. Spero che da adesso Inzaghi non si faccia più fuori dalle critiche“.

INFERMERIA – Bastos, si teme un lungo stop

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Nella giornata odierna alcuni calciatori della Lazio si sono presentati in Paideia per i controlli di rito. Tra questi c’era anche Bastos. Il difensore, che ha accusato un problema alla gamba durante il match contro il Milan, è quello che preoccupa di più. Anche se non c’è nulla di ufficiale, ciò che trapela dalle parti di Formello non è positivo.

Secondo Radiosei, il gigante angolano potrebbe addiritura stare fermo per al meno un mese. sarebbe una brutta tegola per la Lazio di Inzaghi che, aveva trovato in lui, il compagno ideale di De Vrij al centro della difesa. Si attendono aggiornamenti.

Cruciani distrugge Djordjevic: “Non segna, ma fa bene il salto della pippa”

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La debacle della Lazio contro il Milan, martedì sera, ha lasciato il segno in casa biancoceleste. Soprattutto tra i tifosi. Delusi dalle scelte tecniche di Inzaghi, rammaricati per non aver sfruttato l’occasione di sconfiggere un Milan battibile, spazientiti nel vedere titolare Filip Djordjevic.

Quest’ultimo è stato ogetto di critiche da parte di Cruciani. Il conduttore/giornalista, intervenuto a Radio Olympia, si è così espresso riguardo al match e all’attaccante serbo: “Occasione sprecata, anche se alla fine potevamo perdere anche 4-0. Nel primo tempo però siamo stati decenti. Djordjevic? Non segna, è il classico acquisto non riuscito. Però sa fare bene una cosa: “il salto della pippa”. Djordjevic distrutto…

PRIMAVERA – Miceli: “Questo gruppo non molla mai”

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L’intervista integrale di Miceli, calciatore della Primavera della Lazio, a Lazio Style Radio. Dalla vittoria in Coppa Italia contro la Ternana, alla sconfitta in campionato contro il Napoli, fino agli obiettivi futuri:

Ieri abbiamo giocato una buona gara, la Ternana si è presentata con cinque difensori, si sono chiusi dietro. Noi invece abbiamo proposto un buon calcio cercando di fare quello che ci ha chiesto il mister. Abbiamo creato molte occasioni da gol che purtroppo non abbiamo concretizzato. Il campo non era facile ma nonostante questo abbiamo fatto una buona gara. Giocare al Fersini ti dà una carica in più, in altri campi non ti senti a casa tua. Ho caratteristiche più offensive ma il mister mi ha chiesto di giocare come difensore centrale perché siamo in emergenza. Per ora mi sto adattando, mi mancano dei maccanismi ma sto lavorando per migliorarmi. Come linea difensiva stiamo crescendo e si è visto anche ieri, personalmente cerco di dare sempre il massimo quando il mister mi schiera in campo. Con Dovidio ci troviamo bene, ieri abbiamo parlato durante tutta la partita e siamo andati bene, speriamo di continuare così anche sabato contro il Trapani. Anche se il Trapani fino ad ora ha collezionato solo sconfitte non sarà una partita facile, in fondo loro non hanno nulla da perdere. Sappiamo che puntano molto sull’intensità nei primi minuti di gioco, noi dovremo essere bravi a non concedere spazi e fare la nostra partita. Dobbiamo fare quello che il mister ci chiede e alla fine riusciremo a vincere. Stiamo lavorando intensamente non solo da un punto di vista fisico ma anche mentale, facciamo molte sedute video.Purtroppo con il Napoli abbiamo subito il pareggio dopo neanche un minuto, è accaduto anche contro la Ternana, siamo stati fortunati, dobbiamo migliorare, se si va in vantaggio non si può subire subito gol. Come ci dice sempre il mister non dobbiamo mollare mai anche nelle situazioni che sembrano irrimediabili, siamo un gruppo unito, abbiamo questo spirito. Noi lavoriamo tanto in settimana ed il mister ci inserisce sempre cose nuove per farci fare dei passi avanti. Giochiamo un buon calcio, siamo ancora alle prime giornate ma tra poco ci sarà una grande Lazio che dimostrerà di potersela giocare con tutti“.

“La scorsa stagione ho giocato gli ultimi due mesi con la Primavera e questo mi ha permesso di colmare il gap, qui c’è un’intensità maggiore. Allenandoti duramente arrivi al livello dei ragazzi più grandi, noi classe ‘99 ora siamo al loro livello. I ragazzi più esperti come Ennali, Rossi, Folorunsho e Dovidio ci aiutano molto, danno il buon esempio e trasmettono la voglia di vincere e di portare in alto i colori della Lazio Primavera. Ennali è un valore aggiunto, ha caratteristiche importanti per la squadra. Ha un bel tiro, salta facilemte l’uomo. Deve stare solo più tranquillo perché ha grandi capacita e quest’anno farà bene. Come centrale di difesa posso impostare la manovra in solitaria, nessuno mi pressa infatti riesco a giocare la palla meglio perché ho più spazio, posso anche fare il regista difensivo e questo è un vantaggio per la squadra che ha così più persone che impostano la manovra. Il nostro obiettivo di squadra è quello di pensare di partita in partita, il mio personale è quello di far bene. Anche se gioco in un ruolo non mio do il massimo, punto a fare bene, non ho obiettivi a lungo termine, ora è più consono non averne, anche io devo pensare di partita in partita. Cambiare ruolo non è mai facile, ci vuole tanto lavoro. Durante la settimana diamo sempre il massimo. Ad ottobre affronteremo di nuovo il Napoli ma in TIM Cup, in campionato non meritavamo la sconfitta, un pareggio sarebbe stato giusto, è stata una partita maschia ma al Fersini possiamo batterli. Essere nel girone A ti dà uno stimolo in più perché ti confronti con realtà importanti, è sicuramente formativo. Così capiamo anche il nostro livello, dove dobbiamo migliorare per toglierci delle soddisfazioni”.