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Per farsi perdonare Keita ha preso i compagni per la gola

Giovedì scorso Balde Diao Keita per farsi perdonare dai compagni di squadra e dai dirigenti biancocelesti e mettere a tacere tutte le voci sulle diatribe estive a quanto riportato da CorSport avrebbe organizzato all’interno dello spogliatoio un piccolo rinfresco con pizzette e tramezzini. Vista la prestazione del senegalese a Chievo si direbbe che la simpatica iniziativa abbia cominciato a dare i suoi frutti. Ora i tifosi della Lazio si augurano solo che l’intesa fra lui e Ciro Immobile cresca in fretta per togliersi tante soddisfazioni grazie ai loro gol.

Facco: “Brutta partita quella di ieri, mi aspetto molto di più da questa Lazio”

L’ex biancoceleste Mario Facco ha parlato dell’incontro di ieri tra Chievo e Lazio e delle sue aspettative sulla squadra di Simone Inzaghi. Intervenuto ai microfoni di Radiosei ha così commentato:

“Quella di ieri è stata una partita brutta e noiosa. L’interesse primario delle due squadre in campo era quello di non subire gol. Il ritmo è rimasto basso per tutto l’incontro. Quella vista in campo mi ha ricordato la squadra di Reja, anche se a Verona la gara è stata scadente anche a causa degli avversari. Mi è sembrato che le due squadre cercassero questo risultato. E’ troppo presto per fare un bilancio, aspettiamo altre sei-sette partite per pronunciarci, è una Lazio da rivedere. Bisogna ancora lavorare su tante cose, ad esempio sul fatto di subire così tanto sui calci piazzati. Mi aspetto una squadra più forte di quella dell’anno scorso, dovesse risultare inferiore sarebbe un completo disastro, mercato compreso. Per ora abbiamo visto una buona partita con l’Atalanta, quella con la Juventus non la prendo neanche in considerazione, e poi quella di ieri dove secondo me c’è stato un passo indietro”.

PRIMAVERA – Ciampelli, all. Perugia: “Partita incredibile, Rossi giocatore sopra la media”

Il rocambolesco 5-4 ottenuto dalla Primavera biancoceleste di Bonatti nell’Antistadio Renato Curi ha lasciato l’amaro in bocca a Davide Ciampelli. Queste le parole del tecnico perugino, riportate da sportperugia.it, sull’incontro di sabato scorso:

“Partita strana, nei primi minuti potevamo addirittura passare in vantaggio. Poi per un nostro errore ci siamo trovati sotto, siamo riusciti a recuperare ma poi abbiamo nuovamente commesso degli errori in fase d’impostazione che ci sono costati caro. Una volta sotto di quattro reti con una squadra forte come la Lazio il rischio era di prendere un’imbarcata e andare in difficoltà per tutto l’incontro. Nella ripresa ci siamo ripresi e abbiamo riportato la partita in equilibrio ma ci è mancato il guizzo finale. Sono amareggiato per quello che abbiamo concesso troppo facilimente. Inoltre i biancocelesti hanno un giocatore bravissimo come Rossi che è sopra la media. La nostra squadra deve giocare con equilibrio e ordine ma purtroppo non ci siamo riusciti del tutto”.

Il ritorno di Miro: Klose vicino al rientro in campo

Dopo cinque stagioni trascorse a Roma tra le fila biancocelesti Miro Klose da questa estate ha lasciato la capitale. Per ora il campione tedesco è rimasto ai margini, si starebbe guardando intorno, dato che non sono certo le richieste che gli mancano, e ora dopo una breve pausa sembra pronto per ripartire.

A svelarlo è il ds del Legia Varsavia, Michał Żewłakow, che come riporta .legia.sport.pl., l’estate scorsa ha tentato di arrivare all’ex attaccante biancoceleste: “Eravamo alla ricerca di un attaccante esperto e abbiamo tentato di  contattare il suo procuratore ma la cosa non ha avuto seguito perchè Klose, probabilmente, è già da tempo d’accordo con un club degli Stati Uniti”.

PAIDEIA – Hoedt tranquillizza tutti: “Sto bene. Felice per de Vrij”

AGGIORNAMENTO ore 15:00 – Wesley Hoedt è arrivato in Paideia. Il difensore durante l’allenamento di sabato pomeriggio si è  fatto male a un dito della mano. Niente di grave, solo un controllo precauzionale. Al suo arrivo l’olandese ha commentato così il gol del suo amico de Vrij: “Sto bene, sono contento per Stefan, è stata la sua prima rete in serie A”.
Come anticipato niente allenamento oggi. Inzaghi ritroverà tutti i suoi ragazzi domani alle 17.30 e si darà inizio ala preparazione in vista della gara di sabato con il Pescara dell’ex Oddo (ore 18). 

Il difensore biancoceleste Wesley Hoedt è atteso questo pomeriggio alle ore 14:30 presso la clinica Paideia per accertamenti.

Non si conoscono ancora i motivi di questa visita alla clinica romana del difensore olandese, rimasto in panchina per tutti i 90 minuti nella trasferta di ieri a Verona contro il Chievo terminata per 1-1.
Seguiranno aggiornamenti.

Bizzarri: “Con la Lazio dobbiamo fare punti, sarà una grande partita”

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Albano Bizzarri, ex portiere biancoceleste ed attuale estremo difensore del Pescara, prossimo avversario della Lazio, ha parlato ai microfoni di pescarasport24.it per analizzare l’immeritata sconfitta degli abbruzzesi contro l’Inter e la sfida da ex che lo attende sabato allo Stadio Olimpico.

Bizzarri sa bene che la salvezza è un traguardo non semplice da raggiungere: “La salvezza si conquista passo dopo passo, prendendo un punto qua e uno là: quando non si può vincere, dobbiamo imparare a non perdere. Abbiamo una nostra identità e giochiamo bene, questo depone a nostro favore“. Da domani però testa alla Lazio: “Pensiamo alla Lazio, adesso, sarà un’altra grande partita in un grande stadio ed una nuova opportunità per fare punti

LAZIALI FUORI PORTA – Crecco all’esordio dal 1′. Germoni ancora titolare. Berisha-panchina

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Terzo appuntamento stagionale con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

SERIE A

Berisha: il portiere della Nazionale albanese ha scelto Bergamo per non continuare a fare il secondo di Marchetti nella Lazio. Per ora scelta rivelatasi errata: nella vittoria casalinga della Dea per 2-1 sul Torino, Berisha trascorre 90 minuti comodamente seduto in panchina. Da una panchina all’altra…

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: prima sconfitta stagionale per la Salernitana, che perde di misura per 1-0 sul campo del Novara. Solo panchina per il centrocampista Ronaldo Pompeu, ai box il giovane difensore Luiz Felipe, fermatosi dopo l’amichevole contro la Primavera granata.

Guerrieri: c’era voglia di riscatto per il portierino romano dopo la brutta prova della scorsa settimana contro la Pro Vercelli. Il suo Trapani impatta a reti bianche in casa dell’Avellino e per Guerrieri la prestazione è positiva: praticamente inoperoso nel primo tempo, nella ripresa è bravo quando, a tu per tu con Ardemagni, mantiene i nervi saldi e la posizione, impedendo all’attaccante di calciare a rete. Al 66’ però rischia di combinarla grossa, quando il pallone gli scivola dalle mani e, per sua fortuna, termina sul fondo.

Filippini: nella vittoria casalinga di misura del Cesena contro il Carpi (decide Djuric nei minuti finali), Lorenzo Filippini rimane in panchina per tutta la durata del match. Il classe ’95 dovrà essere bravo ad aspettare e sfruttare le occasioni che mister Drago gli concederà in futuro.

Crecco: esordio dal primo minuto per il classe ’95 nel pareggio a reti bianche contro il Trapani dell’ex compagno di Primavera Guerrieri. Crecco viene impiegato come esterno sinistro nel 3-5-2 disegnato da mister Toscano sfornando una prestazione positiva: timido in avanti e nelle proiezioni offensive, ma molto accorto ed attento dietro. Se imparerà anche la fase offensiva, diventerà un elemento importante dello scacchiere dei biancoverdi.

Palombi e Germoni: la Ternana impatta per 1-1 al Liberati contro lo Spezia nel posticipo domenicale della serie cadetta: al gol degli ospiti di Baez risponde a 10 dalla fine Avenatti su calcio di rigore. Ancora titolare Luca Germoni, schierato terzino sinistro nel 4-3-2-1 di Benny Carbone. Il classe ’97 conferma di poter stare benissimo nella categoria: attento in difesa, non va mai in difficoltà nonostante lo Spezia attacchi sempre con diversi uomini. Tecnicamente deve ancora crescere, ma lotta con veemenza su ogni pallone. Buona la seconda. Palombi, presente nella lista dei convocati, va a sedersi in tribuna, ancora in attesa dell’esordio in Serie B.

LEGA PRO

Rozzi: parte dal primo minuto Antonio Rozzi nella sconfitta casalinga della sua Lupa Roma per 1-2 contro il Tuttocuoio. Per l’attaccante romano 90 minuti in campo in cui però non riesce mai a pungere la difesa avversaria nè a trovare lo spunto vincente.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: esordio da titolare per Mauricio che viene impiegato da mister Carrera come terzino destro nella vittoria per 1-0 nel derby moscovita tra il suo Spartak e la Lokomotiv. La gara è stata decisa da una reta di Popov al 25esimo del primo tempo, grazie alla quale lo Spartak si conferma prima forza del campionato russo. Per il difensore brasiliano una prova attenta fino al 70esimo quando viene richiamato in panchina per far posto a Tasci.

PRVA HNL Croazia

Elez: dopo 3 vittorie consecutive arriva un pareggio a reti bianche per il Rijeka, bloccato sullo 0-0 sul campo del Cibalia. Un punto che tuttavia consente ai croati di issarsi capolisti solitari del campionato, causa la concomitante sconfitta della Dinamo Zagabria contro l’Osijek, che adesso seguono appaiate ad un punto di distanza. Elez sempre titolare al centro della difesa, si rende artefice di una prova attenta come al solito, rimediando un cartellino giallo al minuto 77.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: l’Aarhus del talentino australiano sarà impegnato questa sera alle ore 19 nel posticipo della Superliga danese contro il Nordsjaelland. Dopo due sconfitte consecutive e 4 partite senza vittoria per i danesi è arrivato il momento di ripartire. Oiko spera nell’esordio.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: dopo 3 pareggi consecutivi arriva la prima vittoria in campionato per il Lugo, che sconfigge per 1-0 il Siviglia B grazie al rigore di Joselu. Prima convocazione per il colombiano Perea, il quale tuttavia rimane in panchina per tutto il corso della gara.

Giulio Piras

 

 

 

Orsi: “De Vrij-Bastos coppia ben assortita. F. Anderson? Giocatore normale…”

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Nel giorno del suo 57esimo compleanno, sulle frequenze di ElleRadio, ai microfoni della trasmissione Laziali on Air, è intervenuto l’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi, per analizzare il momento della Lazio dopo il pareggio esterno di Verona contro il Chievo.

Orsi è partito proprio dalla partita di ieri: “Mi è piaciuto lo spirito di reazione della squadra una volta subito lo svantaggio. Sul piano del gioco forse è stato fatto un passo indietro rispetto alle partite precedenti, ma è una squadra che sta ricercando una precisa identità e per dare giudizi approfonditi bisognerà attendere le prossime partite di campionato“. Poi sul figliol prodigo Keita: “Quella di un giocatore voglioso, desideroso di mettersi a disposizione della squadra. Ora è chiaro che dovrà riconquistare la fiducia del gruppo, ma credo possa essere un elemento importante per la stagione della Lazio e debba continuare a crescere credendo nelle sue qualità e restando concentrato sul campo“. La coppia Bastos-De Vrij ha convinto anche ieri pomeriggio: “De Vrij è una garanzia se sta bene, Bastos deve ancora dimostrare molto, ma i primi segnali in questo senso sono sicuramente incoraggianti. Sembrano una coppia difensiva ben assortita“. Su Marchetti: “Bisogna entrare nella psicologia del portiere, che è un ruolo delicatissimo. Io continuo a considerarlo uno tra i primi quattro estremi difensori in Italia, poi ogni tanto può avere delle battute a vuoto, ma è importante dargli fiducia“. Immobile sembra un po’ troppo isolato in avanti: “Lì deve essere bravo l’allenatore a permettere agli esterni di aiutare l’attaccante centrale, far lavorare la squadra per permettere al centravanti di essere servito al momento giusto. Se si sceglie il tridente bisogna poi lavorare per affinarne le caratteristiche“. Infine su Felipe Anderson: “Lo abbiamo visto ai suoi massimi e ai suoi minimi. Secondo me è un giocatore normale, non un grande giocatore. Ha un rendimento che è comunque costantemente inferiore alle qualità che ha e che fece vedere in quelle famose dieci partite di due stagioni fa, questo è evidente“.

Balotelli e Thauvin, che rimpianti ‘estivi’ per la Lazio!

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Si staranno mangiando le mani i tifosi della Lazio vedendo le gesta in Ligue 1 di due giocatori che quest’estate sono stati vicinissimi all’approdo in biancoceleste: Mario Balotelli Florian Thauvin. Soprattutto l’ex attaccante azzurro, che, all’esordio con la maglia numero 9 del Nizza, è stato protagonista nella vittoria per 3-2 della sua squadra nel ‘derby’ contro il Marsiglia, segnando una doppietta e trascinando i rossoneri in cima alla classifica, a pari merito con il Monaco. La prima rete dell’ex interista arriva al 7′ grazie ad un rigore concesso per un fallo sul numero 6 Seri. L’OM però trova prima il pareggio, al 14′, con l’ex Newcastle, e poi addirittura il vantaggio con un penalty trasformato da Gomis. Ma di nuovo ‘SuperMario’, al 33′, restituisce il pareggio al risultato con un colpo di testa. Di Cyprien infine all’88’, con un gran tiro da 25 metri, la rete del successo del Nizza.

Il nuovo ds del Milan ieri a Verona per un laziale: ecco di chi si tratta

Con tutta probabilità, Massimo Mirabelli diventerà nelle prossime ore il nuovo ds del Milan. La sua nomina non è stata ancora ufficializzata, ma è solo questione di tempo prima che inizi questa nuova avventura nel club rossonero. Intanto, però, l’attuale capo scouting dell’Inter si è già messo al lavoro, iniziando a scrutare i campi della Serie A: ieri, secondo quanto riporta Gialucadimarzio.com, è stato il turno del ‘Bentegodi‘ di Verona, dove Mirabelli ha assistito alla gara tra Chievo e Lazio. Con un occhio particolare puntato su uno dei giocatori della squadra biancoceleste: Lucas Biglia. In settimana, infatti, erano circolate voci su un interesse del club di Milano per il regista argentino, per il quale, a questo punto, la nuova proprietà cinese potrebbe formulare ben presto (forse già nel prossimo mercato di gennaio) un’offerta.

Scozia – Cammy Bell, impresa incredibile

Cammy Bell dopo l’impresa compiuta entra di diritto a far parte del Guinness dei primati del calcio. Il 29enne portiere del Dundee United, infatti, nella gara di Scottish Championship (la serie B scozzese) contro il Dunfermline è riuscito nell’impresa di parare tre rigori in appena 23 minuti. La prima parata su Reilly al 9′, la seconda su Clark al 27′ e, infine, la terza su McMullan al 32′. Al termine dell’incontro il portiere ha ricevuto in premio il pallone come avviene quando si segna una tripletta.

 

FAVOLA DE VRIJ – Verona oggi ha un sapore un po’ più dolce

Sono un difensore, meglio difendere, poi se c’è la possibilità di segnare ben venga“, così de Vrij qualche giorno fa rispondeva su Lazio Style Radio alla domanda riguardo alla possibilità di fare il primo gol in A. Detto-fatto, finalmente il gigante olandese segna il suo primo gol in Serie A con la maglia della Lazio dopo poco più di 2 anni dal suo arrivo (con il Bassano si era regalato la prima e unica gioia con la maglia laziale. Era l’agosto del 2014). Un evento che, grazie al pessimismo generale che aleggia oggi nell’ambiente biancoceleste si stava perdendo di vista. Il difensore olandese, da poco uscito da un brutto infortunio, ha realizzato il goal del pareggio della Lazio durante il match del Bentegodi con il Chievo Verona. Questa rete ha per lui un sapore particolare perché l’ultimo match da lui giocato l’anno scorso fu proprio a Verona.  Al Bentegodi Stefan c’aveva lasciato un ginocchio ad agosto 2015, a Verona trova una rete di testa che salva la Lazio. Tre minuti dopo il vantaggio gialloblù di Gamberini. Tre minuti dopo l’ingresso immediato di Keita, il figliol prodigo. Una capocciata importante per abbattere il tabù Chievo e cancellare una prestazione da dimenticare. Nemmeno un tiro in porta nel primo tempo, solo i protagonisti attesi della favola si salvano. Bene così. E con Bastos, il nuovo compagno di reparto, sembra pure esserci grande sintonia. I tifosi della Lazio non hanno più timore quando la palla rotola verso Marchetti (ieri tra i migliori). Bentornato Stefan.

GRAZIE KEITA – Tramite dal proprio profilo Twitter arrivano anche i ringraziamenti per chi quella palla gliel’ha servita, Keita Baldé Diao“Grazie per l’assist”.

SODDISFAZIONE  2.0 – Festeggiare con gol sul campo dove il calvario è iniziato sta diventando una costante in casa Lazio. Già Gentiletti l’anno scorso si prese la sua rivincita personale segnando contro la Sampdoria il gol vittoria allo Stadio Marassi dove si infortunò gravemente (in quell’occasione giocava contro il Genoa). Certo a differenza del gol di Gentiletti, quello di de Vrij con il Chievo ha “soltanto” evitato una sconfitta che avrebbe scatenato molte più polemiche di quante si stanno sopportando oggi. Ma resta comunque emozionante.

 

Gli ultrà del Palermo scrivono agli altri tifosi rosanero: “Conosceteci meglio”

A Palermo in occasione della gara con il Sassuolo in curva tra i tifosi rosanero è scoppiata una violenta rissa, a seguito della quale la Polizia ha emesso sei daspo. E ieri sera proprio per tranquillizzare gli altri tifosi palermitani, nella gara disputata con il Napoli, gli ultrà rosanero hanno distribuito una lettera a tutti gli spettatori presenti nel settore Curva Nord. Questo il testo:

“Benvenuto in Curva Nord Superiore, patrimonio di tutti i palermitani. Se sei qui si presuppone che tu sia un tifoso, quindi spontaneamente dovresti dare un piccolo contributo per sostenere i colori rosanero. Perché ti sei seduto così lontano dal tifo e dalla gioia di cantare per i nostri colori? Ce lo stiamo chiedendo. Forse perché sai cose su di noi che sono false! Vuoi sapere per esempio se:

– Paghiamo per entrare allo stadio? Certamente! Anzi, la maggior parte di noi ha sottoscritto un abbonamento col Palermo.

– Andiamo in trasferta gratuitamente? Niente affatto! Paghiamo i pullman, gli aerei, i treni e i biglietti del settore ospiti.

– Riceviamo soldi per allestire le coreografie? Altra bugia! Viene tutto autofinanziato con la vendita di adesivi, magliette, cappellini e tramite collette varie.

Noi non guadagniamo nulla. NULLA!

Non siamo migliori o peggiori di te, abbiamo una passione e per lei investiamo tempo e denaro, come fai tu nella tua vita. Stiamo provando a far ripartire una curva che storicamente è stata il tempio del tifo palermitano, quindi SCUSACI per il brutto spettacolo che ti abbiamo fatto vedere contro il Sassuolo, sono scene che allontanano dalla curva e noi lottiamo per il contrario!

Vogliamo farti cantare! Per i tuoi colori, per la tua città, per la tua passione. Forse sembriamo scontrosi e incazzati, ma lo facciamo perché siamo abituati a dare sempre il massimo e quindi pretendiamo il massimo. Quello che per tanti è visto come un continuo rimprovero, è in realtà una forma di sprono perché non possiamo sopportare che la gente si viene a sedere in silenzio. Il boato della curva si dovrebbe sentire fino a Mondello!

Quindi non essere timido… non devi far altro che alzarti in piedi e provare a seguire i cori. Possiamo fare poco per le scelte societarie, ma possiamo fare tanto durante i 90 minuti di partita. Unisci la tua voce alla nostra! Noi siamo la Curva Nord 12!”

 

FORMELLO – Domani la ripresa. Finalmente Inzaghi ha la rosa al completo

Messa da parte l’occasione mancata contro il Chievo Verona i ragazzi di Inzaghi si ritroveranno domani alle 17:30 nel centro sportivo di Formello per iniziare a preparare la sfida di Sabato (ore 18) contro il Pescara dell’ex Oddo allo Stadio Olimpico. Urgono subito i tre punti per placare gli scettici.

Finalmente Inzaghi potrà lavorare con la rosa al completo. Tornerà anche Leitner non convocato al Bentegodi per un problema alla mano. Lo staff tecnico sfrutterà i prossimi giorni per mettere benzina nelle gambe di Luis Alberto, arrivato a Roma in ritardo di condizione. Contro il Pescara Inzaghi dovrebbe rilanciare Keita dal primo minuto. A Verona ha esordito nel secondo tempo, ha dato uno scossone alla squadra. Il senegalese si prepara al debutto da titolare.

Immobile stuzzica la Roma: “Ai giallorossi il mio gol più bello. Il rigore di Dzeko? Uno così grosso che cade in quel modo…”

Era da tanto che non si vedeva un giocatore biancoceleste ospite in una trasmissione televisiva  e finalmente ieri sera c’è stata una piacevole novità: Ciro Immobile, infatti, è stato l’illustre ospite della “Domenica Sportiva”. Il centravanti di Torre Annunziata ha risposto ad alcune domande provenienti dallo studio. La prima è su questo Time-out o  cooling-break che da questa stagione interrompe le partite quando in campo le temperature superano i 30°. L’ex Torino va controcorrente e non si mostra non favorevole a questa nuova regola: “Non penso che serva a molto: oggi a Verona faceva molto caldo… Un minuto non basta, penso sia meglio giocare di sera. Durante il corso delle partite, ci sono parecchi momenti morti, sfruttabili per bere e risparmiare quindi tempo. Ribadisco quindi di trovarla una novità inutile“. L’attenzione si è poi spostata sul match giocato oggi all’Olimpico tra Roma e Sampdoria, vinto dai giallorossi in extremis con un rigore segnato da Totti che ha fatto molto discutere: “Il rigore? Non mi sembra molto fallo. Dzeko è molto più grosso di me e si lascia cadere in quel modo…”. 

I SUOI MISTER  “A quale tecnico sono legato? A tutti perché ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori. Sono partito con il primo Conte, ho avuto la sua esperienza, ora invece ho Inzaghi che è uno che ha tanta voglia di crescere. Penso che abbia trovato il gruppo giusto, insieme possiamo fare delle belle cose. Poi naturalmente non dimentico né Zeman, né Ventura. Quest’ultimo è quello che mi ha fatto diventare ciò che sono. Ferrara? Mi prese a Sorrento, mi fece esordire in Under 21, però l’ho avuto per troppo poco tempo”.

LA NAZIONALE  “Conte e Ventura si somigliano da un punto di vista tattico, hanno idee simili. Dal punto di vista caratteriale sono diversissimi: diciamo che Ventura qualche volta si arrabbia, Conte invece qualche volta lo puoi trovare calmo. Ventura è stato un maestro per me, mi ha lanciato nel grande calcio. 

I GOL Il mio gol più bello? Quello contro la Roma all’Olimpico con il sinistro al volo. Il più brutto? Per gli attaccanti basta che la palla entri, non fa differenza”.

L’ESTERO –  “La vera esperienza negativa è stata in Spagna, ho avuto solo la soddisfazione di segnare al Real Madrid. In Germania non ho fatto benissimo ma comunque ho realizzato 4 reti in Champions. C’erano diversi problemi in squadra, era difficile per i tedeschi, figuriamoci per me”.

 

 

Domenica sportiva… #rai2 #aspettandodomanisera

Una foto pubblicata da Ciro E Jessica (@ciroejessicaimmobile) in data:

TEMPI BELLI – Sempre meglio che lavorare

Vedere la Lazio comporta sempre un certo pathos: è il bello dell’essere tifosi, a volte si riesce a trangugiare anche del pessimo calcio, e a regalarsi un intrattenimento che a un occhio esterno, semplicemente, non esisterebbe.

Certe volte però, anche la lente deformante del tifo non riesce a modificare una realtà desolante. Il primo tempo di Chievo-Lazio ha reso un giro sulle montagne russe anche il film filippino di quattro ore fresco di Leone d’Oro a Venezia. Oddio, non che il secondo resterà nella hall of fame del calcio, ma già il fatto che si siano visti due gol lo rendono tutto un altro sport rispetto a quella sauna a cielo aperto che per 48′, recupero compreso, è andata in scena al Bentegodi.

Persino Terrence Malick, per restare in ambito cinematografico, si sarebbe fatto un giro sulla biografia di Cristian De Sica su Wikipedia con lo smartphone. Ma lui, fortunato, a vedere le partite di calcio non ci va.

Quale può essere la top five delle più noiose partite della Lazio, almeno per quanto riguarda la storia recente?

Al numero cinque possiamo sicuramente annoverare il famoso derby del maggio 2005, caldo infernale come domenica scorsa e andamento del match imbarazzante. Non fosse stato un derby, con la paura irrazionale di subire la beffa all’ultimo secondo, potremmo metterlo tranquillamente al numero uno.

Al numero quattro, una sfida della fase a gironi di Coppa Uefa, sempre del 2005 (che Lazio, quella!) che non in molti ricorderanno: Egaleo-Lazio, con i nostri beniamini praticamente già eliminati. La partite in sé non fu brutta nell’accezione più pura del termine (terminò 2-2), ma racchiudeva gli stimoli e le emozioni di una seduta di dermoabrasione sottocutanea. L’Egaleo era una squadra greca che ora si è trasformata in un’azienda che fa import-export di merluzzi al porto del Pireo: i giocatori di allora sono gli orgogliosi dipendenti.

Al numero tre, un Lazio-Bologna 0-0 del novembre 2009, l’apoteosi del calcio di Ballardini: dodicesima partita senza vincere in campionato, qualcuno ricorda di aver visto aggirarsi per il campo la sposa cadavere.

30 dicembre 1990, Lazio-Pisa 0-0. Di diritto al numero due, anche la Lazio di Zoff quando ci si metteva era un portento. Di quel giorno si ricordano le urla di Piovanelli, provetto capocannoniere della Serie A che vide la sua carriera stroncata dall’infortunio all’Olimpico, e un fortissimo mal di denti che sparì al triplice fischio finale, quindi forse non erano i denti.

Ta-daaah, numero uno. Giugno 1989, Ascoli-Lazio 0-0. Mai vista una partita come quella. Le squadre si palleggiavano il pallone a metà campo, Bruno Giordano giocava nell’Ascoli e cercò nell’unica occasione da gol del match un pallonetto a rientrare con avvitamento carpiato solo davanti a Valerio Fiori, uno dei più spettacolari gol sbagliati apposta della storia della Serie A. Piccolo trascurabile particolare, con un punto le due squadre si sarebbero matematicamente salvate.

In questo contesto, il primo tempo di Chievo-Lazio si incastona a pennello, segno di una squadra che Inzaghi sta portando avanti con indole stoicamente andreottiana: meglio tirare a campare che tirare le cuoia.

E noi? Beh, vedere certe partite è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo. E poi è sempre meglio che lavorare.

O di prenderne quattro come un anno fa, per dire.

Fabio Belli

 

ACCADDE OGGI – 12 settembre 1954: debutta sul piccolo schermo Lassie

Lassie è un cane di razza collie protagonista di cartoni animati, film, fumetti, romanzi e serie televisive. Fece la sua prima apparizione il 17 dicembre del 1938 quando venne pubblicato sul Saturday Evening Post il racconto breve “Lassie Come Home” (Torna a casa Lassie) dell’angloamericano Eric Knight. Due anni dopo fu pubblicato il libro dalla John C. Winston Publishing Company. Nel 1942 la casa cinematografica MGM ne acquistò i diritti e nel 1943 uscì il film “Lassie Come Home”.

La fama di Lassie in Italia si propagò a tal punto che per decenni venne definita con tale nome l’intera razza canina collie. Il collie divenne popolarissimo nel Regno Unito nei primi anni del secolo quando il regista e produttore Cecil M. Hepworth portò sullo schermo Blair, il cane di casa, che divenne protagonista di una serie di film dal grandissimo successo come “Rescued by Rover”. Lassie è uno dei tre animali ad aver ottenuto una stella sull’Hollywood Walk of Fame, le altre due sono Rin Tin Tin e Strongheart. Nel 2005 il settimanale Variety lo ha inserito tra le “100 icone di tutti i tempi” ed era la sola star animale della lista.

Un’analisi su Chievo-Lazio – Il punto del Direttore

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Cari amici buonasera. Come dobbiamo valutare Chievo-Lazio? Un pareggio per 1-1 che ci mette di fronte al solito quesito? Occasione sprecata per collezionare la seconda vittoria in trasferta oppure un buon pareggio in trasferta (e in rimonta), utile per farci guadagnare un punto che non fa mai male?

In redazione siamo divisi su due fronti: il primo valuta questo risultato come un pareggio scialbo contro un avversario mediocre, che addirittura era passato in vantaggio. Dati alla mano, il Chievo ha creato più occasioni pericolose, contro una Lazio che di fatto non ha mai tirato in porta fino all’ingresso di Keita. Qualcuno in toni polemici afferma anche di aver rivisto la Lazio di Reja e degli esterni d’attacco abbastanza in difficoltà (Anderson-Kishna). In conclusione, facendo una primissima proiezione, già si valutava il rientro in Europa come cosa abbastanza difficoltosa.

Per fortuna che c’era anche una parte del gruppo redazionale che invece valuta questo pareggio come un punto discreto che muove la classifica, evita la seconda sconfitta consecutiva, arriva contro una squadra che comunque non ti regala mai niente. Se è vero che la Lazio ha faticato nella finalizzazione del gioco e sulle palle inattive, dobbiamo però annotare che anche oggi, la coppia de Vrij-Bastos ha fatto un’ottima impressione, così come la linea mediana che non è mai andata in affanno. Il problema vero è stata la prestazione di Felipe Anderson e Kishna che non hanno giocato molto bene, anzi. Però l’ingresso del ribelle Keita ha alzato il livello del gioco biancoceleste e fatto capire come questo ragazzo debba essere considerato un titolare inamovibile (fin quando se lo merita).

Ora bisognerà vincere sabato prossimo contro il Pescara (che mentre scrivo ha appena realizzato il gol dell’uno a zero grazie a Bahebeckal al 61′), per dar forza a quella parte di redazione che crede in Inzaghi e nel collettivo a sua disposizione. Ahimè, se questo non dovesse accadere, credo che il pareggio scialbo di oggi sarà solo uno dei tanti X di una stagione che potrebbe rivelarsi anonima e senza Europa.  Cordialmente saluto.

CONFERENZA – Maran non ci sta: “Pari ingiusto, avremmo meritato la vittoria”

In conferenza stampa il tecnico del Chievo Rolando Maran ha sfogato tutta la sua delusione per il pareggio contro la Lazio che gli sta stretto:Il risultato ci lascia tanto amaro in bocca, abbiamo creato 4-5 palle gol riuscendo a fare solo una rete. La Lazio, invece, ha sfruttato l’unica occasione utile e ci ha puniti. La Lazio me l’aspettavo così, loro volevano cercare di sfruttare i nostri errori in fase di costruzione di gioco e si sono chiusi bene. Noi abbiamo creato molto dalle palle inattive, ma più in generale tutta la squadra ha lavorato tanto. La vittoria del Chievo ci stava se contiamo le occasioni da rete. Loro hanno sfruttato una mischia da una punizione da metà campo, il calcio è anche questo. Sono contento però perché abbiamo cercato sempre di giocare, lasciare il pallino del gioco in mano a loro ci avrebbero fatto correre troppo”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Il caldo e il campo hanno condizionato anche il Chievo. Bene Keita e Felipe”

Consueta conferenza stampa al termine di Chievo Lazio che ha visto i capitolini strappare un pareggio al Bentegodi grazie alla rete di de Vrij che ha risposto a quella di Cacciatore. Queste le parole del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi:

Il caldo e le condizioni del terreno quanto hanno influito?

“Il caldo e il campo difficile hanno influito anche per il Chievo. Siamo partiti bene ma non abbiamo creato granché, mentre nella ripresa con l’innesto di Keita abbiamo preso campo. Ero fiducioso che avremmo segnato ma abbiamo preso gol su palla inattiva e abbiamo rischiato diverse volte, sono situazioni che dovremmo rivedere. Negli ultimi 20′ avevamo più birra del Chievo e saremmo dovuti essere più cattivi in area di rigore. Sul gol siamo rimasti su un blocco e abbiamo perso Gamberini. Analizzeremo il gol, dobbiamo essere più reattivi perché non si possono prendere gol così”.

Risultato giusto?

“Sì, anche se i primi 20′ mi lasciano dei rimpianti così come il gol preso perché stavamo giocando meglio in quel momento. Una squadra come la nostra non può concedere tante occasioni da gol su palle inattive. Nel primo tempo il grande caldo e il campo, oltre ai giocatori che sono tornati negli ultimi giorni, hanno influito. Avevamo preventivato questa gara del Chievo ma non il gol su palla inattiva. Come dico sempre, certe partite se non puoi vincerle meglio non perderle. Comunque ci sono anche i meriti del Chievo, abbiamo affrontato una squadra preparata e organizzata che ha messo in difficoltà l’Inter e perso immeritatamente contro la Fiorentina”.

Keita e Anedrson?

“Keita ha fatto bene, ma a fine partita si vedeva che non ne aveva più nelle gambe. Deve crescere di condizione. Felipe si è impegnato tantissimo, la condizione è ottima ma deve migliorare. Anche Immobile l’ho visto stanco, lui è un giocatore molto generoso che spende molte energie, ma ha aiutato la squadra”.

De Vrij?

“E’ un grande giocatore, un professionista che si allena di più di quanto dovrebbe. Si meritava il gol. So che vuol dire rimanere fuori tanto tempo dal campo, spero non esca più”.

Fabrizio Piepoli