La Lazio sonda il terreno per il calciomercato estivo. Nel mirino c’è anche Venuti, terzino del Benevento, su di cui l’agente ha confermato l’interesse.
Mancano due mesi e mezzo all’apertura del calciomercato, ma già iniziano a comparire i primi rumors. La Lazio guarda in Italia per rinforzarsi (leggi qui). Sul taccuino di Tare è finito anche Lorenzo Venuti, terzino destro 22enne che sta ben figurando con la maglia della rivelazione Benevento. Il suo agente Casciani conferma l’interesse della Lazio e non solo: “Di apprezzamenti tanti, dalla Lazio al Napoli, tanto per fare due nomi, ma anche Bologna e Genoa hanno preso informazioni su di lui. Ripeto, tutto ciò è normale perché parliamo di un giocatore che sta avendo un rendimento molto significativo in un campionato difficile come la B. Tra un apprezzamento ed una trattativa, però, ce ne passa…”
Pippo Inzaghi si prende una bella rivincita. Dopo essere stato messo alla porta dal Milan, il piacentino riparte dalla Lega Pro e porta il Venezia in Serie B.
È un Pippo Inzaghi raggiante. Parlando alla stampa, ha celebrato la promozione in B del suo Venezia: “Grandissima soddisfazione, è stato fatto qualcosa di importante”. Non sono mancati gli auguri al fratello Simone con il quale, a questo punto, spera fra le righe di festeggiare insieme la conquista della Coppa Italia contro la Juventus: “Mi sento spesso con lui, rispetto a me sta facendo davvero grandi cose.Il suo lavoro alla Lazio si svolge in una città in cui farlo è difficile. Sarebbe bello, a fine stagione, avere qualcosa da festeggiare entrambi insieme alla famiglia e ai nipotini…”
Clamoroso allo stadio Filadelfia a Torino. Durante le prove dell’impianto audio suona l’inno della Juventus e tra i tifosi granata scoppia la polemica contro il tecnico responsabile.
L’inno ufficiale della Juventus diffuso dagli altoparlanti nel ‘nuovo Stadio Filadelfia. L’errore durante le prove in vista della riapertura dell’impianto, prevista per il 25 maggio. Boicottaggio? Provocazione di un addetto ai lavori? Nulla di tutto ciò. A quanto pare un banale errore. L’inno bianconero era immediatamente successivo a quello del Toro nella playlist utilizzata per le prove audio e il tecnico non se ne è accorto. Quando era troppo tardi ci è rimasto male e si è allontanato dal cantiere.
LE SCUSE
Il caso viene spiegato da CS Costruzioni, capogruppo delle imprese che hanno eseguito i lavori di costruzione del Filadelfia.«Pur non essendone responsabileC.S. Costruzioni Srl si scusa con la committenza, la Fondazione Filadelfia, il Torino Fc e tutta la tifoseria granata. Si precisa che nulla è avvenuto preterintenzionalmente: il tecnico incaricato ha riprodotto tramite Youtube il file musicale contente l’inno del Torino FC per effettuare la prova audio, inconsapevole che la playlist contenesse in coda l’inno di altre squadre. Per coincidenza fortuita a seguire vi era quello della Juventus. Si offre e si chiede comprensione nei confronti del tecnico che, amareggiato, si è allontanato dal cantiere. Consapevoli del suo rammarico e della sua buona fede, lo si attende in cantiere per eseguire le ultime prove prima dell’inaugurazione».
In Argentina, un tifoso di 22 anni è morto dopo essere caduto dalla balaustra dello stadio. Tutto ciò è avvenuto dopo aver riconosciuto l’assassino del fratello.
Un altro caso di violenza nel calcio argentino durante il derby tra Belgrano e Talleres. Un giovane di 22 anni, EmanuelBalbo, è deceduto dopo esser caduto dalla balaustra dello stadio alta quattro metri. Ma a quanto traspare dalle fonti dei quotidiani argentini, il ragazzo non si sarebbe suicidato bensì sarebbe stato spinto a lanciarsi. Secondo l’accusa del padre della vittima, il figlio avrebbe riconosciuto tra i presenti allo stadio, l’assassino di suo fratello di 14 anni, morto in un incidente stradale cinque anni fa. Secondo quanto riporta il quotidiano La Voz, la polizia è riuscita a individuare quattro persone accusate di aver picchiato Balbo. Due sono state già arrestate.
Ecco la seconda parte delle sorprese di questa stagione della Lazio
GRAN SORPRESA: IL RITORNO
Dopo aver elencato le migliori sorprese del reparto arretrato ecco i giocatori che, dal centrocampo in su, hanno impressionato tutti:
Jordan LUKAKU:
E’ vero, l’esterno belga è arrivato in Italia come terzino sinistro, e allora perché si trova qui e non nell’articolo precedente? Semplice Jordan ha impressionato soprattutto quando ha giocato largo a centrocampo facendo valere tutte le sue migliori qualità. Velocità, fisico e buona tecnica. Questo è il Jordan che ci piace.
Sergej MILINKOVIC – SAVIC:
Eccola la vera sorpresa della stagione. E’ vero che già l’anno scorso aveva fatto vedere qualcosina, ma quest’anno sta dominando e non solo sul suo ruolo. Difende, imposta, attacca, ma soprattutto SEGNA. Di testa, di piede, in inserimento, basta dargli una palla e poi ci pensa lui. Il Sergente che comanda a centrocampo
Alessandro MURGIA:
Uno dei figliocci di mister Simone Inzaghi. Lo aveva in Primavera e se lo è portato in Prima Squadra. Il centrocampista è il vice Biglia, è un diamante allo stato grezzo. Inzaghi ci sta lavorando per tirare fuori tutte le sue doti. La sua miglior partita quest’anno è stata contro l’Inter, dove le ha mostrate in toto. Visione di gioco, intelligenza tattica, buona fase difensiva. Piccoli aquilotti crescono.
Cristiano LOMBARDI:
Proprio come Murgia, l’esterno è cresciuto sotto l’ala di Inzaghi. Certo ha avuto l’occasione di crescere anche con i grandi, grazie alla sua esperienza all’Ancona. All’inizio della stagione, Felipe Anderson rientra tardi dalle Olimpiadi e allora Inzaghi preferisce l’ex Primavera. E lui lo ripaga con una buonissima prestazione e un gol. Chiamato in causa come vice Anderson da sempre tutto il campo. Piccoli aquilotti crescono 2.0
Simone INZAGHI:
Non è un calciatore, ma quanto vorrebbe esserlo! Non può rimanere fuori tra le sorprese di questa stagione. Lui stesso ammette nelle interviste che nessuno si sarebbe aspettato che con lui la Lazio lottasse per la Champions (almeno fino alla partita col Napoli). E’ riuscito a compattare lo spogliatoio ed ottenere il meglio da ogni calciatore che scende in campo. Inoltre da lodare la fiducia che ripone nei giovani, Murgia, Lombardi, Crecco, Strakosha, Rossi. Top Manager
Si sono appena concluse le gare della Serie B. I Risultati
Il Frosinone esce sconfitto dal Matusa battuto dal Novara (2-3). Grazie alla doppietta siglata da Federico Macheda classe ’91 (che si procura anche il rigore realizzato da Galabinov). I ciociari quindi non riescono a rispondere alla vittoria del Verona che grazie alle reti di Bessa nel primo tempo e Pazzini nel finale, liquidano un Cittadella che meritava forse di più. Oltre a Macheda, anche un altro ex laziale è andato in rete in questo turno di Pasquetta. Modibo Diakité a quattro minuti dal termine ha realizzato la rete del pari (1-1) fra Virtus Entella e Ternana. Il Brescia è invece stato fortunato perché ha vinto di misura contro il Benevento, grazie all’autorete di Lucioni all’ottavo minuto di gioco. Niente da fare per il Latina che ha perso contro la Salernitana. La squadra laziale dopo esser passata in vantaggio grazie alle rete di De Giorgio al 40′, viene rimontata nella ripresa grazie alle reti siglate da Rosina al 56′ e da Sprocati al 78′. Vittoria di misura del Brescia contro il Benevento, Pari senza reti fra Perugia e Ascoli.
Alle diciotto il Pisa di Gattuso affronterà l’Avellino, mentre Cesena-Spezia si giocherà in notturna.
Nella rosa della Lazio non ci sono solo top player, da quest’anno ci sono state anche piacevolissime sorprese
GRAN SORPRESA
Se si pensa alla Pasqua non si può non pensare alle migliaia di uova di cioccolato che si regalano in tutto il mondo. Non tanto per il sapore della cioccolata, quanto per la sorpresa al suo interno. Ed ecco le più belle sorprese di quest’anno di Lazio. La maggior parte vengono dal reparto arretrato. Una zona di campo che da un po’ di tempo dava timore a tutti i tifosi biancocelesti.
ThomasSTRAKOSHA:
Il portiere albanese cresciuto nel vivaio della Lazio è tornato dopo un anno (non troppo felice) in prestito alla Salernitana. Inizia come secondo di Marchetti. Ma le condizioni fisiche del portiere italiano hanno aiutato il giovane figlio d’arte. L’esordio arriva non contro una squadra qualunque e nemmeno in uno stadio qualunque. Milan al San Siro, è il sogno di qualsiasi giocatore. Certo il risultato non è dei migliori (2-0 per i rossoneri), però da quella partita inizia l’ascesa di Thomas. Infatti il giovane estremo difensore riesce a mantenere la porta inviolata in 6 delle 15 partite giocate in campionato (per non parlare del derby d’andata di Coppa Italia). Niente male per un rincalzo
WALLACEFortuna Dos Santos:
Arrivato in estate dal Braga, tra lo scetticismo generale. Infatti in casa quando si tratta di difensori c’è sempre timore, a meno che non si tratti di nomi conosciuti. Eppure il brasiliano classe ’94 si è fatto notare per una buona velocità, nonostante la sua mole. Certo il suo punto di forza non sarà l’eleganza ma è molto concreto ed efficace. Peccato per quel errore nel derby di andata…
BASTOS Bartolomeu Quissanga:
Altro acquisto estivo del duo Lotito-Tare. Non proprio un fisico da difensore centrale. Alto “solo” 1.80 m, l’angolano è il primo centrale difensivo della Lazio che unisce delle buone qualità difensive ad un discreta velocità. Non si vedeva un difensore veloce in casa Lazio da tempo. Ed eccolo qua esordio contro la Juventus e riesce ad annullare nientepopodimeno che Gonzalo Higuain. Non uno qualunque insomma.
Wesley HOEDT:
Il difensore olandese è uno di quelli che più ha beneficiato della presenza di De Vrij. Avere un connazionale come compagno di reparto facilita non poco il processo di crescita. Infatti il gigante Orange è migliorato non solo dal punto di vista difensivo, ma ha perfezionato il suo sinistro. Tant’è che Inzaghi lo utilizza come secondo regista qualora Biglia venisse marcato troppo stretto o fosse proprio assente. Piccoli tulipani crescono.
PATRIC Gabarron Gil:
Il canterano scuola Barça è uno di quelli che più ha impressionato quest’anno. Non solo per un miglioramento dal punto di vista tecnico e tattico. Ma anche per l’attaccamento che questo terzino ha per la maglia della Lazio. Quando Inzaghi lo chiama in causa da sempre tutto e più di una volta quest’anno lo spagnolo è andato vicino al gol
Ivan Vargic, un nome che ai più suona veramente sconosciuto. Un nome che anche i più accaniti sostenitori biancocelesti fanno fatica a ricordare. Eppure lui è lì, sempre presente tra panchina e tribuna, puntuale agli allenamenti, in attesa di un’occasione che probabilmente non arriverà mai.
ESORDI E CRESCITA
Portiere classe ’88, cresciuto nella giovanili del Dakovo Croatia, Vargic fa il salto nei professionisti nel 2005, quando viene acquistato dall’Osijek, club della massima serie croata. Giovane e inesperto, fatica a trovare spazio con la nuova casacca, e viene spedito in seconda serie in prestito a farsi le ossa. Torna alla casa madre l’estate successiva, per essere immediatamente girato in prestito, stavolta addirittura in Finlandia. L’esperienza in Scandinavia termina con ben 0 presenze all’attivo e tanta nostalgia di casa. Tornato all’Osijek, vi rimane per ben 4 stagioni, con alterne fortune e uno score di 36 presenze.
RIJEKA
Il salto di qualità avviene con la maglia del Rijeka, in cui passa nel 2013. Dopo una stagione di ambientamento riesce a raggiungere i gradi di titolare. Grazie anche alle sue parate la squadra di Fiume si stabilizza nelle zone nobili della classifica, vincendo Coppa e Supercoppa di Croazia. Le gesta di Vargic non passano inosservate alla sua Nazionale e ad alcuni club europei che cominciano a seguirlo con attenzione.
LAZIO
Tra i tanti club interessanti spunta la Lazio, alla ricerca di un portiere affidabile a basso costo. Il Ds Tare anticipa la concorrenza e lo acquista nel febbraio 2016. Costo dell’operazione, quasi due milioni di euro. La Lazio lascia però il portiere in prestito in Croazia fino al termine della stagione. Vargic abbraccia così il suo nuovo club a luglio 2016 con tante speranze e poche certezze. Già ad Auronzo di Cadore, gli addetti ai lavori si rendono conto di avere a che fare con un portiere acerbo, nonostante non più giovanissimo. Un portiere non pronto per un palcoscenico importante come la Serie A.
IL VETO DI PERUZZI
Se ne accorge subito Angelo Peruzzi, nuovo club manager della squadra biancoceleste. Vargic, su scelta proprio dell’ex numero 1 della Lazio, viene subito relegato al ruolo di terzo portiere. Nelle gerarchie dei capitolini a inizio stagione Marchetti è il primo portiere, Strakosha è preferito al croato come secondo. I suoi numeri parlano chiaro: 0 minuti e 0 presenze finora con la maglia della Lazio. Chiuso da Marchetti e Strakosha, e probabilmente anche dalle sue lacune tecniche. Sotto i consigli di Grigioni comunque il buon Ivan continua a lavorare, sperando che prima o poi arrivi anche il suo momento.
Ma la domanda sorge spontanea: era davvero necessario comprare un portiere di quasi 30 anni per lasciarlo a scaldare panchina e tribuna per l’intera stagione?
Doveva essere una Pasqua di gioia in Francia, con la Ligue 1 che scendeva in campo nel giorno festivo per giocarsi la 33esima giornata della massima serie. Ma così non è stato. Almeno a Bastia.
FOLLIA ULTRAS
Nella città della Corsica, allo stadio Cesari, era in programma Bastia-Lione. Purtroppo però invece di una bella sfida di calcio è andato in scena un pomeriggio di follia. I sostenitori dei padroni di casa infatti, già dal riscaldamento hanno dato via dapprima ad insulti, poi a veri e propri episodi di violenza, culminati con l’invasione di un gruppo di tifosi che hanno aggredito Memphis Depay e il portiere di riserva del Lione Mathieu Gorgelin. Gli episodi hanno dato il via ad una mega rissa che ha coinvolto un po’ tutti i presenti. Il match è stato quindi sospeso ed ha avuto inizio con quasi 50′ di ritardo. Lo stop definitivo è avvenuto poco dopo, quando il portiere dell’Olympique, Lopes, ha avuto un acceso diverbio con una persona presente nel campo. Squadre quindi negli spogliatoi e interruzione definitiva della gara.
Non è la prima volta che i tifosi corsi si distinguono per episodi di violenza del genere. Stavolta però si è veramwente passato il segno. Un pomeriggio di festa si è trasformato in una domenica di paura e violenza.
Dall’Olanda sono sicuri: Davy Klaassen lascerà l’Ajax a fine stagione. La Lazio è forte sul giocatore che potrebbe essere il regalo a Inzaghi per l’Europa.
L’autorevole SoccerNews ha infatti risposto così ai suoi lettori che chiedevano informazioni sul futuro del capitano dei lancieri : “Dalle informazioni a nostra disposizione Klaassen vorrebbe andare via, ma deve ancora sedersi al tavolo con l’Ajax per capire se lo lasceranno andare. Peter Bosz, l’allenatore, non è molto convinto”.
Il campionato non è ancora finito, ma le trattative di calciomercato iniziano già da adesso. Le prime chiacchierate, i primi accordi, qualcosa inizia a muoversi in questi giorni insomma. La Lazio, che quasi certamente giocherà in Europa la prossima stagione, ha bisogno di puntellare la squadra. Tare sta lavorando da mesi per trovare il dopo Marchetti e un’ala offensiva.
Per quanto riguarda la porta, vi avevamo parlato tempo fa dell’accordo tra Lazio e Genoa per Perin, ma l’infortunio dell’estremo difensore genoano ha cambiato i piani. La Lazio si sta guardando intorno e nella lista di Tare da tempo c’è anche Neto. Il portiere brasiliano sperava nella dipartita di Buffon. Tuttavia il Gigi nazionale proprio non ne vuole sapere di andarsene in pensione e le sue prestazione sono sempre di altissimo livello. Per questo motivo Neto vorrebbe lasciare Torino. Su di lui, oltre alla Lazio, c’è anche il Napoli, che lo corteggia da tempo. Non è da escludere, comunque, che il club capitolino non decida di puntare su Strakosha o sul ritorno di Berisha per la prossima stagione. Decisive saranno le indicazioni di Peruzzi e del preparatore portieri Grigioni.
Per quanto riguarda l’ala offensiva, la situazione è legata a Keita. Un mese fa il senegalese sembrava con le valigie in mano, ma recentemente il suo agente si è detto possibilista sul rinnovo del contratto. Anche in questo caso Tare sta sondando il terreno. Piace, e non poco, Alejandro Gomez, vero trascinatore dell’Atalanta dei miracoli. Secondo quanto riporta TMW, il Papu resterebbe a Bergamo soltanto in caso d’Europa. Su di lui è forte il pressing della Lazio ma anche del Milan.
Claudio Ranieri, dopo l’ esonero in premier, torna a seguire la serie A. Parla del suo trascorso British e la fine della favola.
Sir Claudio lascia la Premier ma con la testa alta per l’impresa Leicester :“Dopo un campionato del genere mi aspettavo delle problematiche. Pensavo di avere qualche bonus dopo l’impresa fatta la scorsa stagione e vedendo il cammino Champions. Sei di quelle sette partite sono roba mia. Non penso sia stata colpa dei giocatori. Le responsabilità sono di una società. Adesso ho ricevuto diverse offerte, mi sto guardando attorno”.
L’ex tecnico del Leicester poi dà un’opinione sulla serie A, sua vecchia conoscenza con Juve e Roma, entrambi non a buon fine. A Torino esonerato per mano Nostra nel 2007 per giungere poi alla Roma e perdere lo scudetto contro Pazzini e la sua Samp. Molto azzeccate e promettenti le sue opinioni su un campionato pieno di soprese in questa stagione:”Campionato in grande ripresa. Bisogna avere fiducia nel continuare su questa strada. Il Napoli gioca un gran calcio, la Juventus è alla pari col Barcellona. Mi piacciono molto la Roma di Spalletti, la Lazio di Inzaghi, l’Atalanta di Gasperini, la Sampdoria di Giampaolo e il Sassuolo di Di Francesco”.
Federico Marchetti, a detta del medico della Lazio, starà fuori per tutto il finale di stagione. Il trauma distorsivo al ginocchio destro e la lesione del legamento collaterale, rendono flebili le sue speranze di tornare in campo al più presto.
Bisognerà aspettare settembre per rivedere Marchetti tra i pali. Il Dott. Rodia ha parlato di ancora 4/5 di settimane di stop e poi il recupero, quindi stagione terminata. Ma il numero 22 biancoceleste non si perde d’animo e spera in un miracoloso recupero. Infatti su twitter ieri, approfittando degli auguri di Pasqua, ha promesso: “Ci vediamo presto in campo”. La speranza è l’ultima a morire, ma servirà davvero un miracolo per vedere Marchetti in campo perlomeno per la finale di Coppa Italia contro la Juventus.
A pochi giorni dalle sentenze di condanna emesse dal Tribunale Federale nell’inchiesta sul calcioscommesse – che hanno visto coinvolto, tra gli altri, il calciatore del Genoa Armando Izzo -, un nuovo caso di combine (o presunta tale) scuote il mondo del pallone.
Questa volta ad essere al centro dell’attenzione è la partita di Lega Pro, giocata domenica 9 aprile, tra il Parma e l’Ancona. Secondo quanto raccontato da Il Mattino, infatti, in provincia di Napoli, ma anche nel centro della città, si sarebbe registrato un elevatissimo numero di scommesse – puntualmente andate a buon fine – sul clamoroso successo dell’Ancona al ‘Tardini’ per 0-2. Un successo non solo per la formazione marchigiana, ultima in classifica, ma anche per molti scommettitori nella zona flegrea e nel cuore di Napoli, i quali avrebbero ricevuto la “soffiata” di puntare sul successo degli ospiti ed addirittura sul risultato esatto (quotato ovviamente altissimo, tra 65 e 130 volte la posta).
La voce che circolava con maggiore forza era quella di puntare proprio sullo 0-2, ma qualcuno ha preferito darle ascolto solo in parte puntando “soltanto” sulla vittoria dell’Ancona. Il gol nel recupero di Del Sante, che ha sancito appunto lo 0-2, ha permesso comunque a molti di festeggiare… alla cassa. Le vincite – riporta il quotidiano campano – oscillano infatti tra i 100mila e i 225mila euro a testa e addirittura i 30 condomini di un intero palazzo hanno giocato 100 euro ciascuno e vincendone 30mila.
Tanti, a questo punto i dubbi da chiarire: come facevano a sapere praticamente tutti, sia a Monterusciello che a Toiano – due rioni popolari di Pozzuoli -, che Parma-Ancona sarebbe finita così Come mai anche a Napoli si sono registrate innumerevoli giocate sul risultato esatto di questa partita? Come mai, a quanto pare, lo stesso è accaduto pure ad Ancona? Ma soprattutto, perché, visto il flusso sicuramente anomalo di puntate, la gara non è stata tolta dal palinsesto dalle agenzie di scommesse, chiamate adesso a pagare esorbitanti vincite agli scommettitori “informati” di questo clamoroso 0-2?
LA RISPOSTA DEI DUCALI
Naturalmente, la società emiliana si è subito dissociata dai fatti riportati tramite un comunicato ufficiale. “Il Parma Calcio 1913 esprime profondo stupore e totale disgusto in merito all’articolo pubblicato oggi dal quotidiano “Il Mattino” di Napoli e integralmente ripreso e rilanciato da altri organi di stampa , attraverso il quale si adombrerebbe – senza mezzi termini – l’insopportabile sospetto di una combine relativa alla partita Parma-Ancona.La scialba prestazione di domenica scorsa è stata senza giustificazioni dal punto di vista calcistico. Ma tanto quanto la società è rimasta arrabbiata e delusa dal comportamento sul campo dei propri tesserati, tanto quanto è totalmente al loro fianco e difesa rispetto a voci, sospetti, accuse assurde e infamanti per uno sportivo”.
LUCARELLI SBOTTA IN CONFERENZA STAMPA
I giocatori ducali hanno indetto una conferenza stampa in cui ha parlato il capitano Alessandro Lucarelli in rappresentanza della squadra. Il difensore ha sbroccato contro la stampa: “Tutte le stronzate che sono state dette fino ad oggi, chiedo ai luminari che hanno ricevuto le soffiate, di dire nome e cognome di chi gli ha dato queste informazioni. E’ troppo facile spalare merda su dei padri di famiglia. Queste sono accuse pesanti, quando si fanno si deve avere la certezza di quello che si dice altrimenti è terrorismo mediatico. Così si offende la gente.
Se ci sono stati flussi anomali noi vogliamo essere informati, ho già avvisato Tommasi. Il giornalista del Mattino è stato troppo superficiale. Si prenda la responsabilità di quello che ha detto. Io ho 3 figli e li devo guardare in faccia. Non accetto che mi venga detto che mi sono venduto. Pretendo che il giornalista porti tutte le testimonianze della partita”.
Volevi vince ma, volevi vince ma… recita un coro da stadio. Il resto non possiamo riportarlo, ma sappiamo tutti come finisce. Sintetizza al meglio la stagione della Roma, come ogni anno partita ad agosto per il triplete e arrivata a maggio col cerino in mano.
Ad alzare definitivamente bandiera bianca sulla cosa scudetto (a cui credeva soltanto El Shaarawy) è il portiere giallorosso Szczesny: “È tutto finito. Siamo molto delusi. Adesso dobbiamo difendere il secondo posto. La Roma ha sbagliato tutte le gare importanti quest’anno. Siamo mancati nei momenti fondamentali come nella gara d’andata con Lione e Lazio, e in 3-4 partite sbagliate in campionato. Per me dobbiamo semplicemente migliorare”.
Sul sito ufficiale troviamo le statistiche di Genoa Lazio che ha visto Biglia in grande spolvero.
Al termine del match, tra le fila biancocelesti Lucas Biglia è stato eletto come il Most Valuable Player della sfida. Il capitano biancoceleste, oltre ad aver realizzato la rete del momentaneo 1-1, ha creato ben tre occasioni da gol: nessun calciatore, tra quelli che hanno preso parte alla sfida, ne ha orchestrate di più dell’argentino. Inoltre il centrocampista di Simone Inzaghi ha recuperato 7 palloni: anche in questo, nessun giocatore ha fatto meglio di lui nella partita di ieri.
Gli uomini di Inzaghi hanno avuto il 56% di possesso palla e hanno costruito ben 28 azioni manovrate. Analizzando, inoltre, il gioco offensivo costruito dal gruppo di Simone Inzaghi, i biancocelesti hanno dato sfogo a 23 iniziative d’attacco. 10 di queste, ovvero il 43% del totale, sono state sviluppate sulla corsia di destra. Fascia sulla quale hanno operato Dusan Basta e Felipe Anderson. Pertanto, la Lazio contro il Genoa è riuscita a concludere 13 volte, a fronte dei 9 tiri genoani, creando 11 occasioni da gol contro le 7 prodotte dagli uomini di Juric.
Sotto il punto di vista atletico, Sergej Milinkovic-Savic ha corso più di tutti. Il numero 21 biancoceleste, infatti, anche nella partita del Ferraris ha dimostrato di vivere un ottimo momento di forma. Il serbo contro il Genoa ha macinato ben 12,095 chilometri. Complessivamente la Lazio ha corso di più dei Grifoni percorrendo 109,887 chilometri, a fronte dei 108,073 chilometri percorsi dai genoani.
Il tecnico della Lazio Primavera Andrea Bonatti, al termine del match contro l’Hellas Verona, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel.
“Siamo contenti, non è facile ribaltare il risultato a Verona, su un campo dove finora aveva vinto solo la Spal, con due gol da 30 metri e sfruttando un rigore sbagliato dai padroni di casa. Siamo andati sotto come all’andata e, allo stesso modo, non ci siamo persi d’animo, abbiamo sviluppato il nostro gioco e abbiamo ribaltato il risultato con merito.
In ogni gara ci sono momenti in cui bisogna saper soffrire. Noi lo abbiamo fatto con la maturità acquisita in questi mesi. Per carattere, non mi accontento quindi vorrei un ulteriore salto di qualità. Ma c’è un enorme senso di gratitudine nei confronti di questi ragazzi che sono cresciuti enormemente.
Il partner di Rossi dipende dalla gara, dall’avversario e dalle condizioni fisiche dei singoli. Non ci sono undici titolari, bensì tutto il gruppo è cresciuto. Cambiando gli interpreti, il risultato non cambia. Siamo una squadra valida che deve chiudere la stagione con la stessa mentalità dimostrata finora. Vogliamo andare alle finali da protagonisti, non da spettatori.
Noi vogliamo fare bene anche nella prossima partita, tra due settimane contro il Milan. Andiamo avanti gara dopo gara concentrandoci solo sul prossimo avversario”.
Il Concerto del Primo Maggio è il più grande evento gratuito di musica dal vivo in Italia. Nato nel 1990, l’evento è promosso da CGIL, CISL e UIL
GLI ARTISTI CHE SUONERANNO AL CONCERTO
La manifestazione musicale ha inizio alle ore 15:00 del giorno della Festa dei Lavoratori e viene trasmessa in diretta televisiva da Rai 3. La prima parte del Concerto va in onda dalle ore 15:00 fino alle 18:55. Il collegamento in diretta Rai 3 da Piazza San Giovanni a Roma riprende poi alle ore 20:00 per concludersi a mezzanotte. Torna a San Giovanni Edoardo Bennato, con tutta la forza dei suoi 50 anni di carriera. Ritorno al concerto anche per Samuel, in veste di solista. Sempre da Sanremo ecco il vincitore, Francesco Gabbani con la sua Occidentali’s Karma che promette di far ballare le centinaia di migliaia di persone attese in piazza. Ancora dalla kermesse sanremese ecco Ermal Meta. Per Brunori Sas e Bombino una consacrazione, mentre per Le Luci della Centrale Elettrica si tratta ormai di un’appuntamento fisso. Curiosità per il violinista spagnolo di origini libanesi Ara Malikian. Presenti anche i Planet Funk. Si esibiranno anche i vincitori del contest del Concerto del Primo Maggio di Roma 1M NEXT.
La Lazio è la Polisportiva più grande d’Europa e una delle certezze tra le varie discipline è la S.S. LAZIO Pugilato.
Nata nel 2014 dall’idea dell’attuale presidente Roberto Chierici e il presidente della polisportiva Antonio Buccioni, la S.S. Lazio Pugilato è in grande ascesa. Situata nella periferia est di Roma( zona Torre Angela), la sez. Pugilato ha confezionato nei suoi pochi anni di vita già 30 ,tra titoli nazionali e regionali, e un bronzo europeo.
Sotto la guida dei maestri Domenico Condello, Alesssandro Elmoety e Sandro Casamonica, la S.S. Lazio si è qualificata 4° a livello regionale e 12°in quello nazionale. Tre i campioni italiani nella scuderia biancoceleste : Cancelli Valerio (81 kg), Spada Massimo (49kg) e Spada Daniel (56kg). I primi due già hanno indossato la maglia azzurra negli europei disputatisi lo scorso anno dove Massimo Spada ha conquistato il Bronzo. Sempre in vetta ma al gradino inferiore Eti Qamili(52kg.) e il super massimo Alaoma Tyson (+91kg.) entrambi vice campioni d’Italia, appena tornati vittoriosa trasferta di Cuneo.
Trofeo A.Mura – Coppa Italia 2017
La S.S. Lazio Pugilato a Cuneo vince tutto. Tutti i suoi quattro atleti riportano a casa la Coppa Italia. Eti Qamili(52kg.), Alaoma Tyson (+91kg.), Vincenzo Fiaschetti (90 kg.) e il fresco campione regionale esordienti Marco Bianchi (46kg.) vincono il Trofeo portando in alto i nostri colori. Queste le parole del maestro Elmoety al ritorno : “I successi dell’anno scorso parlano da soli. La S.S. Lazio Pugilato è diventata ormai una delle realtà nel Lazio e in Italia. Torniamo da Cuneo con 4 ori e un’ottima prova dei ragazzi. Il progetto sta portando i suoi frutti e soddisfazioni, per noi e per i ragazzi. Ci stiamo impegnando molto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.”
La Lazio ha fatto gli auguri di buona Pasqua ai tifosi sul sito ufficiale.
Un brevissimo comunicato seguito da un’immagine di un uovo di pasqua biancoceleste con tanto di scritta con un font che ricorda quello utilizzato dal film d’animazione Nightmare Before Christmas. I grafici che lavorano per la Lazio forse potevano sforzarsi un po’ di più. Comunque, questo il comunicato della società:
“La S.S. Lazio, il Presidente, la squadra e tutto lo staff augurano a tutti i tifosi biancocelesti una serena Pasqua”.