Torna a parlare di Lazio Bruno Giordano. L’ex attaccante della biancoceleste, con i suoi toni severi ma spesso giusti, ha analizzato il calciomercato laziale. Dallo spinoso caso Keita, al nuovo acquisto Luis Alberto. Questo il suo pensiero westernato a Radiosei:
“Ormai la Lazio sul mercato ha fatto tutto, bisogna capire come andrà a finire la questione Keita. Se dovesse restare sarebbe un problema ricostruire il rapporto con il gruppo. Dovrebbe cercare di mettere tutte le cose al proprio posto con i comportamenti, non con le chiacchiere. E’ incredibile che si sia fatto fuori alla vigilia della prima gara del nuovo campionato, quella porta sempre un’emozione particolare. Ora servono comportamenti, credo che la cosa migliore sia trovare una collocazione sul mercato, ma Lotito si è imputato su questi 30 milioni che non hanno senso di esistere. Non vale tanto in questo momento. Un recupero del giocatore passa solo dal giudizio dello spogliatoio, senza dimenticare il pensiero della tifoseria. Luis Alberto? Se devi sostituire Candreva serve un giocatore utile per fare le due fasi, forse Inzaghi vuole cambiare qualcosa tatticamente“.
Poco più di 24 ore alla chiusura del calciomercato. La Lazio monitora sia il mercato in entrata, ma anche quello in uscita. L’obiettivo è di piazzare gli esuberi. Tare sta lavorando per ridurre la rosa. Ed ecco che un attaccante saluta i colori biancocelesti.
Stiamo parlando del colombiano Perea. L’attaccante, mai convincente alla Lazio, dopo le parentesi negative al perugia e al Troyes, tenterà la fortuna in Romania. Lo Steaua Bucarest sarà la sua nuova squadra. La conferma è arivata direttamente dal presidente del club ai microfoni di Digi Sport. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto.
“Il Comune di Roma Capitale ha trasmesso il progetto del nuovo Stadio della Roma presentato dalla Società Euronova il 30/5/2016. Nella nota di presentazione del progetto manca l’espressione del parere di conformità alla delibera votata dal Consiglio comunale con la quale si dichiarava la pubblica utilità dell’opera e si evidenzia esclusivamente il permanere di alcune carenze di documenti/elaborati. Nella nota di accompagno al progetto, a firma del Direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale e a seguito del lavoro svolto dal gruppo interdipartimentale, sono allegate inoltre, le relazioni dei dipartimenti interessati. Nei prossimi giorni gli Uffici della Regione esamineranno l’intera documentazione pervenuta”. A renderlo noto tramite un comunicato la Regione Lazio.
“Roma Capitale ha trasmesso il progetto dello stadio dell’A.S. Roma, presentato dalla società Euronova, alla Regione Lazio. Ogni parere nel merito verrà espresso in sede di Conferenza dei servizi, che sarà occasione di confronto limpido e trasparente tra le parti”. Lo riferisce il Campidoglio in una nota, nella quale si ribadisce “la volontà, da parte dell’Amministrazione capitolina, di realizzare lo stadio nel pieno rispetto delle regole”.
Visite a sorpresa alla clinica Paideia per il difensore biancoceleste Bastos. Il centrale angolano si è presentato in clinica per essere sottoposto a degli accertamenti. Il nuovo giocatore biancoceleste, già prima della gara disputata contro i bianconeri, aveva riportato un lieve problema muscolare ma al termine dell’incontro la situazione sarebbe peggiorata. Gli accertamenti non hanno riscontrato un principio di lesione muscolare e, per questo motivo, lo staff medico della Lazio continuerà a monitorare quotidianamente le condizioni del giocatore. Nei prossimi giorni se ne saprà di più. Sicuramente durante la pausa rimarrà a riposo e tornare subito disponibile per la gara contro il Chievo.
SimoneZaza, ceduto negli ultimi giorni dalla Juventus al West Ham, attraverso il sito ufficiale della società inglese è stato presentato ai suoi nuovi tifosi.
L’ex attaccante bianconero durante l’intervista ha parlato anche di DiCanio, additandolo come uno dei fattori che lo hanno convinto ad accettare questa nuova avventura: “Paolo è uno dei motivi per cui sono qui, so quanto questo club sia importante per lui e quanto ne sia innamorato”.
Prende il via quest’oggi il torneo internazionale di calcio dedicato a Karol Wojtyla, giunto alla 12/a edizione. Il torneo si svolge da oggi a sabato sul campo “Aristide Paglialunga” di Fregene (Rm) e vede impegnate le formazioni Under 19 di Lazio, Roma, Frosinone, Latina, Zbrojovka Brno (Rep. Ceca) e di una rappresentativa della Lega nazionale dilettanti che, per l’occasione, è stata scelta nella Vigor Perconti, squadra romana campione d’Italia juniores. Durante la presentazione della manifestazione, avvenuta nella sede FIGC di Roma, il presidente federale Carlo Tavecchio, assente a causa degli impegni con la Nazionale, ha fatto recapitare i suoi auguri: “Esprimo i miei più sinceri auguri per la buona riuscita di una manifestazione da sempre contraddistinta dai suoi valori umani e tecnici, oltre che ricordare un messaggio di speranza di un grande Papa come Karol Wojtyla“. Il torneo è organizzato in collaborazione con Figc e Lnd, con il sostegno delle Leghe di A e B e il supporto tecnico del Comitato regionale Lazio della Lnd.
Finisce l’avventura di Mauricio alla Lazio. Il centrale brasiliano ripartirà dalla Russia per rilanciare la propria carriera. Tuttavia egli va comunque molto fiero del suo periodo trascorso alla Lazio e attraverso la sua pagina ufficiale Facebook ha voluto fare un sentito ringraziamento a tutto il popolo biancoceleste e alla Lazio per aver contribuito alla sua crescita professionale. Ecco le sue parole tradotte in italiano: “Un altro ciclo della mia carriera giunge alla fine. Sono arrivato pronto per lottare e l’ho fatto in tutte le partite. Ho giocato con le costole e il naso rotti, ma sempre con orgoglio e onore, sentimenti rimasti intatti in ogni minuto in cui ho indossato la poderosa maglia della Lazio. Insieme, siamo tornati a giocare una finale di Coppa Italia e noi, con gli artigli, siamo tornati a giocare la Champions League. Lascio il mio amore a tutti coloro che mi hanno sostenuto e criticato. Sono cresciuto molto con tutto quello che ho vissuto nel club. Grazie a tutti e tanta gloria per sempre“.
Come si evince dal sito ufficiale della Lega Calcio, la Lazio ha acquistato a titolo definitivo il giovane portiere lituano Marius Adamonis.
Il classe ’97, proveniente dall’Atlantas e nel giro della NazionaleUnder19 del suo paese, ha giocato nell’ultima stagione in prestito agli inglesi del Bornemouth, senza tuttavia esordire in prima squadra. In questo inizio di stagione il portiere ha giocato 5 partite nella massima divisione lituana. Verrà aggregato alla nuova Primavera di Andrea Bonatti.
Il giovane difensore classe ’97, Luiz Felipe Ramos Marchi, prelevato nei giorni scorsi dal club brasiliano Fc Ituano, si è presentato questa mattina presso la clinica Paideia per le visite mediche di rito.
Interpellato dai cronisti presente, il brasiliano ha spiegato quale sarà il suo futuro: “Sono contento di essere qui, stasera raggiungerò la Salernitana, ma spero tra un anno di vestire la maglia della Lazio. Questo anno mi servirà per ambientarmi nel calcio, per crescere e imparare la lingua”. Poi sulle que caratteristiche: “Sono un difensore veloce, forte fisicamente e ho una buona tecnica. Mi piace impostare l’azione a testa alta. Cosa so della Lazio? È un grande club e ha una tifoseria molto calda. I miei idoli? Thiago Silva, Maldini e David Luiz. Non ho ancora incontrato i brasiliani della Lazio, ma ho scambiato qualche messaggio con Felipe Anderson, mi ha fatto gli auguri per quest’avventura“.
L’opinionista Maurizio Pistocchi è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per parlare di Lazio, Nazionale e mercato.
Il suo intervento è iniziato proprio con un’analisi sulla Nazionale azzurra di Ventura: “Il girone è complicato anche perché la nostra rosa non è quella di una volta. I nuovi giovani devono essere valorizzati, abbiamo bisogno di profili freschi. Ad esempio in Cagliari-Roma ho visto un Di Gennaro sontuoso“. Sull’ultimo colpo a sorpresa del mercato della Lazio, Luis Alberto e sulla piacevole sorpresa Bastos: “L’ho visto poche volte. È calciatore di buona tecnica, intelligente, che sa posizionarsi in campo. È un profilo valido per la Lazio e tendo a fidarmi di Tare dopo aver visto Bastos. A questo difensore ho visto fare due cose da grande giocatore. Ha accompagnato Higuain senza intervenire mai, replicando la cosa pochi minuti dopo. Noi siamo abbastanza critici e non sempre ci ricordiamo che spesso non è colpa dei calciatori ma anche di chi li sceglie. Esistono fattori come l’allenatore e l’ambiente che concorrono nella valutazione. Da Mauricio a Bastos il salto c’è. Il brasiliano da subito mi era apparso troppo irruento“. Poi su Simone Inzaghi: “Faccio i complimenti a Simone Inzaghi. Buona la gara contro la Juventus in cui i biancocelesti muovevano bene il pallone sul campo. Penso che meriti di allenare la Lazio“. Quindi su Ciro Immobile, apparso troppo solo in avanti contro la Juventus: “È un calciatore particolare che considera poco i compagni di reparto. Lui preferisce stare da solo. È stata sempre la sua problematica. Lui, dopo la prima grande stagione al Torino, non ha trovato grandi fortune. È un profilo importante per il contropiede e meno adatto alle difese schierate“. Infine nuovamente su Luis Alberto, indicato come sostituto di Candreva: “Può farlo. Dobbiamo ricordarci che quello che conta sono le caratteristiche e le qualità. Sulla posizione è l’allenatore a doverci lavorare. Simone Inzaghi deve essere bravo a esaltare le qualità individuali. Il problema sono gli specialisti più che i jolly“.
Bernardo Corradi è intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’, queste le sue dichiarazioni:
“Penso che la Lazio attuale debba ricalcare quella delle ultime sette gare della passata stagione, in cui Inzaghi ha fatto bene nonostante le sconfitte. In queste prime due partite il mister si è presentato in maniera importante, vincendo a Bergamo, dove non era facile, e preparando la gara nel modo giusto con la Juventus, contro la quale non era cosa elementare creare occasioni“. Sui nuovi acquisti: “Mi ha impressionato Bastos. Ha mostrato una brillantezza atletica positiva, forse perché è un po’ più avanti come preparazione. Non si è tirato indietro neanche nell’uno contro uno con Higuain“. Differenze con la squadra dello scorso anno: “Dal punto di vista numerico manca qualcosa. Luis Alberto non lo conosco, mi farò un’idea vedendo le partite. Bisogna credere in Inzaghi, anche se tornato in maniera rocambolesca. Sono felicissimo per lui“. Il recupero di De Vrij: “La differenza fra le due Lazio di Pioli l’ha fatta proprio la presenza di questo fortissimo difensore. Vicino a lui si gioca bene”. C’è l’attacco da rinforzare: “L’acquisto di Balotelli dipende da che tipo di operazione vuoi fare. È una scommessa, ma io non lo prenderei mai nel mio gruppo. A mio avviso Djordjevic è un attaccante che può giocare in questa Lazio ma bisogna aiutarli a recuperare la forma di quando fu acquistato. Gli attaccanti buoni sono rari e chi ce li ha se li fa pagare. Non so la Lazio quanto vuole investire in questi ultimi giorni di mercato“. L’addio di Candreva: “Si sapeva che sarebbe andato via e, con la sua partenza, quest’anno Keita sarebbe dovuto esplodere. Spero che la frattura con il senegalese si riesca a sanare, soprattutto se non si riuscirà a venderlo. Il tempo aiuta a curare le ferite, anche quelle con lo spogliatoio. Dovesse rimanere alla Lazio, con qualche prestazione importante potrebbe recuperare fiducia. Il grosso del lavoro dovrà farlo Angelo Peruzzi. È una situazione che rende tristi perché non fa bene a nessuno“. Infine, uno sguardo al campionato: “La lotta dipende da dove la Juventus riuscirà ad arrivare in Champions League. I bianconeri hanno fatto una campagna acquista eccezionale, alla quale aggiungeranno anche Cuadrado e un centrocampista. Dietro di loro c’è l’Inter che ha una buona rosa ma un allenatore come De Boer che deve ancora capire la propria squadra e il campionato italiano. La sua scelta mi ha onestamente sorpreso. La Roma deve smaltire la tremenda batosta del Porto, mentre il Milan con Montella ha iniziato a far vedere delle linee di gioco diverse, ma sempre con gli stessi giocatori. Il Napoli invece deve adattarsi al post-Higuain. Milik comunque si è presentato bene e Sarri è davvero bravo“.
Alessandro Calori è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio per commentare, nella trasmissione “Laziali On Air”, il post Lazio-Juventus e il momento attuale della squadra biancoceleste.
“Ho visto una partita equilibrata. D’altronde della Juventus si dice che possa fare un campionato a parte, lo si vede anche dai cambi e dalle risorse a disposizione in panchina. Nonostante questo alla fine non ho visto tutta queste differenza. Della Lazio mi sono piaciuti anche i singoli, in particolare questo difensore che non conoscevo, Bastos. Si dice che una rondine non fa primavera, ma l’impressione che mi ha fatto è stata davvero notevole, andargli via è estremamente difficile e mi è sembrato un ottimo elemento. Anche De Vrij è fondamentale. Bisognerà valutare il suo recupero a lungo termine, ma mi sembra che la difesa a tre possa essere una risorsa importante per la Lazio”.
Domani alle 23 chiuderà la sessione estiva di calciomercato. Sembra vicino l’ingaggio di un trequartista del Liverpool, Luis Alberto, per una Lazio che sembra però ancora in parte sguarnita nel reparto offensivo. “L’impressione è che manchi ancora qualcosa in avanti”, spiega Calori. “Immobile è un combattente, ma forse rischia di restare isolato. Se Inzaghi continuerà a giocare con il 4-3-3 verrebbero a mancare i giusti ricambi. La mancanza di un interprete come Candreva si fa sentire e trovare un sostituto all’altezza è complicato. Anche da Felipe Anderson ci si aspetta molto di più, deve dimostrare una volta per tutte di essere un giocatore importante”.
Proprio la prestazione di Felipe Anderson contro la Juventus ha dato adito a discussioni e pareri discordanti: “Ha fatto una partita di sacrificio, ma certo non di grande qualità. Anderson è un giocatore che può essere micidiale nell’uno contro uno anche contro squadre importanti come la Juventus. Ha dimostrato qualità che ti fanno sperare sempre in qualcosa di più messo sul campo da un giocatore come lui. Contro i bianconeri il brasiliano ha lavorato molto per la squadra”.
Un caso come quello di Keita come può essere risolto? “Ogni giocatore ha una chiave d’accesso per farlo rendere al massimo. Bisogna conoscere l’uomo prima ancora del calciatore e comprenderne la psicologia. Keita è un cavallo di razza e fa le bizze. Magari ha bisogno di essere capito, un compito non solo dell’allenatore, ma di tutti quelli che gli stanno vicino. Bisogna parlargli francamente e capire in che direzione vorrà andare, se rimanere alla Lazio o se cambiare strada una volta per tutte. Se la Lazio trovasse questa chiave per dialogare con lui, potrebbe recuperare un talento straordinario. Alcuni sbagli devono essere corretti ma anche concessi, drammatizzare ogni situazione diventa poi controproducente”.
Nuova tappa della carriera giramondo di Emiliano Alfaro. Dopo aver passato gli ultimi otto mesi ai box perché svincolato, l’ex attaccante biancoceleste riesce a strappare un nuovo ritorno in pista e stavolta si accasa in India, per la precisione nelle fila del North East United, club per il quale ha firmato nelle scorse ore. ‘El Picaro’ torna dunque a calcare il campo da gioco con la squadra di Guwahati dopo l’ultima esperienza al Buriram United, in Indonesia.
Da un ex attaccante ad un ex difensore biancoceleste. Potrebbero riaprirsi le porte della Serie A per Mickael Ciani: secondo quanto riporta Tuttomercatoweb, infatti, sulle tracce del roccioso francese, reduce da una stagione difficile con appena 2 presenze con la maglia dell’Espanyol, si sarebbero mosse Pescara, Chievo e Torino, tutte in cerca di un difensore centrale. Il nostro campionato non è tuttavia l’unica pista percorribile, in quanto potrebbe prospettarsi anche un ritorno in Ligue 1, nelle fila del Digione.
Dopo aver salutato la Lazio e la Serie A, Miro Klose si ritrova al momento ‘disoccupato’ e in cerca di una nuova sistemazione. Tante sono state le offerte pervenute sul suo tavolo, nessuna delle quali tuttavia tale da fargli romperle gli indugi sul proprio futuro. Tra esse, secondo quanto riferisce stamane La Gazzetta dello Sport, nelle ultime ore ne sono spuntate anche due provenienti dall’Australia, terra che in passato ha già ospitato le gesta calcistiche di Alessandro Del Piero. Sull’ex numero 11 biancoceleste avrebbero infatti messo gli occhi il Sydney e il Melbourne.
Se alla Lazio il caos la fa da padrone anche le altre società non scherzano. Non sono l’Inter che approfitterà della pausa per assestarsi, ma anche alla Fiorentina. Il tecnico viole Paulo Sousa infatti sembra orientato a presentare le dimissioni. Motivo? Il mercato insoddisfacente, a cui si aggiunge (oltre al danno pure la beffa) l’ormai prossima cessione di Marcos Alonso al Chelsea per 30 milioni. Il tecnico è furioso, questa sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In tal caso, secondo quanto riportato da Il Messaggero, la Fiorentina è pronta a ricorrere ai ripari intanto corre ai ripari: in caso di addio di Sousa il club viola infatti ha già pronto Stefano Pioli.
L’ex allenatore della Lazio, esonerato dal presidente Claudio Lotito lo scorso aprile dopo la sconfitta nel derby contro la Roma, non è riuscito a trovare una squadra per la nuova stagione. In estate il tecnico di Parma è stato vicino a guidare Udinese e Atalanta in Serie A ma anche l’Anderlecht in Belgio: alla fine però è rimasto senza panchina e sul mercato. Pioli è ancora sotto contratto con il club biancoceleste fino al 2017, sarebbe un bel colpo per la Lazio se il tecnico emiliano (ri)sposasse la Fiorentina (è già stato alla corte dei viola in veste di giocatore dal 1989 al 1995): Lotito infatti si libererebbe dell’ingaggio e risparmierebbe circa 1 milione di euro.
La notizia era nell’aria da diverso tempo ma ora non ci sono più dubbi: Lucas Biglia resta alla Lazio. A confermarlo è il diretto interessato dal ritiro della Nazionale Argentina: «Resto alla Lazio». A meno di 48 ore dalla fine del mercato, queste parole non possono che “illuminare d’immenso” (per citare Ungaretti). Presto quindi l’ufficialità del rinnovo.
Il suo errore contro la Juventus è costato un risultato positivo ai ragazzi di Inzaghi, ma la classe e sopratutto l’importanza vitale che il campione argentino ha per la rosa biancoceleste è indiscutibile. Adesso ogni giorno sarà buono per annunciare la tanto agognata firma sino al 2020 (a 2,5 milioni più 500mila di bonus). Anche nella serataccia contro la Vecchia Signora comunque 70 passaggi utili, risorgerà a Verona. Lì dove l’anno scorso – scrive Il Messaggero – segnò su rigore il secondo gol stagionale al rientro dall’infortunio. Sarà però l’ultimo dei 15 nazionali a tornare a Formello (oggi la ripresa) dopo la sfida del 7 settembre con il Venezuela. Inzaghi sarà in ansia, a tre giorni dal match col Chievo. La Lazio lo è per la prossima sfida casalinga con il Pescara. Prorogata infatti, sino al 16 settembre la campagna abbonamenti.
AGGIORNAMENTO DELLE 10:56 – Subito al replica del Sassuolo in un comunicato ufficiale:
“L’U.S. Sassuolo Calcio S.r.l., con riferimento al Comunicato Ufficiale n. 24, pubblicato in data odierna dal Giudice Sportivo c/o Lega Nazionale Professionisti Serie A, con il quale è stata comminata alla scrivente la sanzione della sconfitta per 0-3 all’esito della gara Sassuolo-Pescara, preso atto delle motivazioni poste alla base del citato provvedimento, comunica di avere posto in essere, ritualmente e tempestivamente, ogni adempimento prescritto dai vigenti regolamenti per il tesseramento del calciatore Antonio Ragusa, ritenendo, pertanto, regolare l’impiego del predetto atleta nella partita in questione.
Considerato, comunque, che l’addebito mosso dal Giudice Sportivo riguarda un aspetto tecnico-informatico, comunica, altresì, di avere avviato le opportune verifiche finalizzate all’accertamento di quanto accaduto in relazione alla funzionalità del sistema informatizzato, ultimate le quali proporrà reclamo avverso la decisione del Giudice Sportivo per il ripristino del risultato conseguito sul campo”.
Un cambio di risultato improvviso: il quadro della seconda giornata del campionato di Serie A cambia, con uno degli esiti sul campo completamente ribaltato, con le relative conseguenze anche sulla classifica.
Il Pescara infatti otterrà la vittoria per 3-0 a tavolino con il Sassuolo, con la gara finita 2-1 sul campo per la squadra emiliana: decisione causata dal tesseramento irregolare di Antonio Ragusa, che ha giocato i 20 minuti finali della gara. Il tesseramento di Ragusa – preso il 26 agosto dal Cesena – è avvenuto dopo la consegna ufficiale dei 25 della rosa del Sassuolo alla Lega. Per inserire il nuovo acquisto, regolarmente tesserato, il club ha dovuto sostituire un giocatore precedentemente inserito. In questo caso, la norma da un anno prevede che il club invii alla Lega calcio una Pec con la notifica della sostituzione. Il Sassuolo sostiene di averla inviata, la Lega di non averla mai ricevuta. Il Pescara non ha presentato alcun reclamo, ma il giudice sportivo, d’ufficio, commina lo 0-3 al Sassuolo. Interpellato dalla Gazzetta, il legale del Sassuolo, Avv. Mattia Grassani, ha dichiarato: “la normativa è complessa ed è stata modificata anche di recente. La societa’ ha immediatamente attivato ogni verifica tecnica per chiarire l’accaduto, auspicando di dimostrare in appello la correttezza del proprio operato“.
La redazione di Laziochannel.it, vi presenta la scheda di Luis Alberto Romero Alconchel. Il centrocampista offensivo spagnolo del Liverpoolè un nuovo giocatore della Lazio. Trequartista naturale, può giocare anche come ala o seconda punta. E’ lui il giocatore che avrà l’arduo compito di far dimenticare Candreva. Dopo aver visto sfumare, nell’ordine, le trattative per Valencia, Thauvin, Ntep e Dirar, la Lazio ha finalmente trovato l’esterno per completare momentaneamente (in attesa di conoscere poi gli sviluppi del caso Keita) il suo reparto offensivo.
Nato a: San Josè del Valle (Spagna) Il: 28 Settembre 1992 Nazionalità: Spagnola Età: 23 Altezza: 1,82 m Peso: 73 kg Posizione preferita: Trequartista Altro ruolo: Ala sinistra, Seconda punta Piede: destro In rosa dal: 01 Luglio 2013 Scadenza: 30 Giugno 2018
Carriera: Luis Alberto è un prodotto della “cantera” del Siviglia. In otto stagioni, compie tutta la trafila delle giovanili fino al 2010 quando esordisce con la squadra riserve del Siviglia, il Siviglia Atletico. Il 16 aprile 2011 debutta, per la prima volta, nella Primera División con la prima squadra in occasione del match di campionato con il Getafe. Si è fatto conoscere nella stagione 2012/2013, quando il Barcellona lo ha preso in prestito per dirottarlo nella sua squadra B, in Liga 2. In quel campionato, su 38 partite giocate, Luis Alberto ha segnato 11 gol e servito 18 assist: un buon biglietto da visita notato dai dirigenti del Liverpool, che l’estate successiva hanno speso ben 8 milioni pur di portare l’allora 19enne ad Anfield Road. In Premier League, però, Luis Alberto conclude poco: mette assieme appena 9 presenze e, a fine campionato, va in prestito al Malaga, con cui gioca 15 partite e segna 2 gol. Finito il prestito torna al Liverpool, che decide nuovamente di mandarlo in prestito per la stagione 2015/16 al Deportivo la Coruña, e qui la la sua stagione migliore giocando 31 partite in cui realizza 6 gol e 8 assist. Il resto è storia recente, con lo spagnolo che, questa estate, ha fatto ritorno per l’ennesima volta dalle parti di ‘Anfield Road’. Klopp non lo ha però mai preso in considerazione ed ecco che l’occasione Lazio, per lui, può rappresentare un punto di svolta per potere rilanciare una carriera sin qui andata tra pochi alti e molti bassi, fatta di promesse mai mantenute. Non ha mai avuto ancora il piacere di esordire in Nazionale. Si segnalano solo 2 amichevoli con l’Under-19 nel 2011, senza mai andare in rete.
Caratteristiche tecniche: Luis Alberto è un nome che sicuramente pochi conoscono, al punto da suscitare domande come la seguente: chi è Luis Alberto? Parliamo di un centrocampista offensivo molto giovane, abile a giostrare sulla trequarti, può giocare tranquillamente nel ruolo di esterno offensivo su entrambe le fasce (è lì che Luis Alberto ha trovato al sua vera dimensione). Essendo un destro però, preferisce partire da sinistra e accentrarsi. E’ il movimento che ha fatto più volte con il Deportivo nell’ultima stagione. Era seguito da Benfica, Siviglia e Valencia. Lo spagnolo è dotato di buona tecnica e di un tiro potente e preciso, abile negli inserimenti, veloce ed è dotato di un’ottima propensione all’assist. Sotto vari aspetti ricorda molto Antonio Candreva. Ovviamente è tutto da valutare nel ruolo di esterno nel campionato di Serie A. Candreva oggi era una garanzia) lui un oggetto misterioso. Starà a Simone Inzaghi riuscire a renderlo un’arma preziosa per il suo gioco offensivo. Lui farà di tutto per tornare a sorridere. In Inghilterra si era smarrito, in Serie A potrebbe ritrovare se stesso. Anche se i precedenti in casa Lazio non sono certo rassicuranti: i calciatori spagnoli con la maglia biancoceleste hanno sempre fatto fatica ad esprimersi su alti livelli vedi ad esempio di Gaizka Mendieta o (per rimanere sul recente passato) Javier Garrido.
Una volta andare allo stadio era uno svago accessibile a tutti. I biglietti si potevano acquistare anche all’ultimo minuto e non c’erano ostacoli particolari per entrare ad assistere alla partita. Ora è tutto diverso. Ma soprattutto in passato era un luogo per la gente. Ora sembra essere un privilegio per i benestanti.
Un articolo de Il Sole 24 ore, ha analizzato i prezzi degli abbonamenti delle varie squadre. Prezzi altissimi che spesso non danno al tifoso tanti privilegi nonostante il pesante esborso. Lo scudetto del caro abbonamenti lo ha vinto la Lazio. Infatti la tribuna d’onore centrale al prezzo di 3900 euro è il più alto d’Italia.
Ma anche le curve non sono così accessibili. Allo Juventus Stadium l’abbonamento in curva raggiunge i 500 euro. La Tribuna Monte Mario dello Stadio Olimpico invece ha due prezzi diversi per Roma e Lazio: 890 euro per i giallorossi, 990 euro per la Lazio. Tutti i prezzi, si evince dall’articolo, sono dettati da vari fattori come il posizionamento del posto, la visuale e il fattore temporale. Primo lo si acquista e meno si spende. Insomma, lo stadio no è un luogo per tutti…