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UFFICIALE – Bisevac è un nuovo giocatore del Metz

Ora è ufficiale Milan Bisevac torna in Francia. Il difensore ex Lazio è ufficialmente un giocatore del Metz per i prossimi due anni. Lascia i biancocelesti dopo appena 6 mesi.  Ad annunciarlo è il club francese sul suo profilo di Twitter. Nuova avventura in francia per il difensore serbo: addio Serie A.

 

Ag. Milinkovic-Savic rassicura: “Non parte. Bisevac? Ha l’accordo con la Lazio”

Buona la prima di Milinkovic-Savic che contro l’Atalanta ha raccolto una buona prestazione impreziosita da un assist per il primo gol di Immobile, con cui lo stesso numero 17 biancoceleste si è complimentato. La mezzala serba aveva fatto già vedere cose interessanti nella scorsa stagione, ma adesso tutti si aspettano la conferma in questa stagione in cui nelle gerarchie di mister Inzaghi parte titolare.

Ne è convinto il suo agente Mateja Kezman che ha dichiarato: “È molto soddisfatto di aver iniziato la stagione in maniera positiva, noi ci aspettiamo che possa letteralmente esplodere in questo campionato. Per quanto riguarda il mercato non ci sono discorsi in ballo, non è in vendita per quest’estate”

Infine su Bisevac, Kezman sempre su lalaziosiamonoi.it ha detto “Bisevac si è accordato con la Lazio per interrompere il suo contratto (in scadenza nel 2017, ndr). In questo momento è un giocatore libero ed è ad un passo dalla firma con il Metz”.

SISMA CENTRO ITALIA – Diaconale: “La Lazio farà tutto l’aiuto possibile, il presidente sta seguendo la vicenda da vicino…”

AGGIORNAMENTO ORE 20:14 –  Continua la manifestazione di solidarietà da parte della Lazio. Oltre alle dichiarazioni di solidarietà da parte di Parolo, il direttore della comunicazione Diaconale ha fatto sapere che la società Lazio farà il possibile per dare un aiuto sensibile a tutte le persone che hanno perso tutto nel terremoto della scorsa notte.  E ha poi aggiunto: “Il presidente Lotito è originario di Amatrice e si sta occupando da vicino della cosa“. Il presidente Lotito, infatti, è cresciuto ad Amatrice (la mamma era proprio originaria del posto) e nell’Amatrice Calcio, l’attuale presidente biancoceleste muoveva i suoi primi passi nel calcio come portiere. La società inoltre sempre tramite il suo account ufficiale Twitter ha dichiarato che: “Sabato, prima del fischio d’inizio, verrà osservato un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto. #LazioJuventus”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 10:14 – Anche la Lazio mostra la sua vicinanza alle popolazioni coinvolte dal sisma con questo tweet: “La S.S.Lazio prega per le vittime del terremoto nel Centro Italia ed esprime il proprio cordoglio a tutte le famiglie colpite. Siamo con voi”.

 

Il mondo del calcio si stringe attorno alle persone colpite dal terremoto che questa notte ha danneggiato alcuni paesi del centro Italia ed in particolare il paese di Amatrice (Prov. di Rieti). Il paese è letteralmente distrutto. Tra i primi messaggi di solidarietà spicca quello della Sampdoria che attraverso il proprio profilo ufficiale Twitter ha dedicato un pensiero a tutti i cittadini del paese laziale:

 

FORMELLO – Inzaghi prova la difesa a tre. Torna Radu ma…

Per vincere con la Juventus devi fare la partita perfetta: così Marco Parolo presentava in conferenza stampa la sfida di sabato contro contro i campioni d’Italia e da ieri Inzaghi sta lavorando proprio per questo. Sorprende tutti Stefan Radu: il rumeno è sceso regolamento in campo con i compagni nella seduta delle 18 per cercare di realizzare un recupero lampo per la sfida di sabato contro i bianconeri. Il difensore biancoceleste però, ha saltato la partitella finale (sostituito da Hoedt) per evitare contrasti. Il suo completo recupero verrà comunque valutato nel corso dei prossimi giorni. Difficilmente Inzaghi lo rischierà contro i bianconeri, sopratutto alla luce di una sosta che permetterebbe al rumeno di tornare di recuperare con calma in vista della ripresa del campionato.

DIFESA A TRE – Come già riportato questa mattina, Inzaghi ha un piano per battere la Juventus e ne testerà la fattibilità in questi giorni che precedono la gara: prove di difesa a tre. Un esperimento già messo in atto contro la Juventus in occasione della finale di Coppa Italia del 2015, quando i biancocelesti di Pioli ressero comunque l’urto del peso offensivo degli attaccanti e degli esterni bianconeri. Inzaghi valuta attentamente l’ipotesi e decide sin dall’inizio di provare i movimenti solo con i difensori, anticipando di fatto la seduta con il resto del gruppo. Il lavoro dei difensori inizia in anticipo rispetto a quello del resto del gruppo, ci sono da limare i movimenti in vista della sfida più difficile della stagione. Lo scacchiere provato prevedeva il seguente terzetto: Bastos, de Vrij e Radu. A centrocampo sugli esterni, confermati Basta e Lukaku, con Biglia e Parolo al centro. In avanti c’è Lulic sull’out di sinistra, a dar manforte eventualmente al terzino belga (se giocherà dovrà vedersela con le sortite offensive di Dani Alves), con Felipe Anderson a spaziare su tutto il fronte d’attacco. Immobile sarà il terminale offensivo, al di là di quello che sarà il modulo. Se le indicazioni di oggi dovessero essere confermate nei prossimi giorni, sabato ci sarebbero ben quattro novità rispetto all’esordio di Bergamo. Bastos verso la prima in biancoceleste, Radu e Lulic subito in campo al rientro dall’infortunio come Felipe Anderson,fresco di oro olimpico conquistato in patria. Tuttavia la seduta di domani potrebbe risultare decisiva, il tecnico piacentino dovrà decidere se avallare il cambio di modulo e se forzare il recupero di Radu.

KEITA E MORRISON ANCORA ASSENTI – E’ tornato a disposizione dello staff tecnico Djordjevic, il serbo si è regolarmente allenato in gruppo. Ancora assenti, invece, Keita e Morrison: l’attaccante del Senegal vive da separato in casa, si allena ancora a parte in attesa di sviluppi fronte mercato. L’ex United ha abbandonato la Capitale sabato pomeriggio, a poche ore dal match con l’Atalanta. E’ ancora in Inghilterra, dalla società fanno sapere che sta sfruttando un permesso societario. Ormai è diventata un’abitudine.

Al via la Serie B 2016-17: questo il programma della prima giornata

Il 26 agosto, venerdì prossimo, prenderà il via l’85ª edizione del Campionato italiano di Serie B. La gara di apertura si svolgerà allo stadio Picco di La Spezia, dove, dopo la cerimonia d’apertura, alle 20,30 si sfideranno Spezia e Salernitana.

Ventidue le squadre partecipanti al torneo, 42 le giornate (ultima il 19 maggio 2017), tre i posti disponibili per un sogno chiamato Serie A. Le prime due verranno promosse direttamente, la terza attraverso i play off che si disputeranno tra le squadre che saranno arrivate al termine del campionato tra il terzo all’ottavo posto; quattro le retrocessioni, dirette per le ultime tre classificate, mentre la quarta verrà stabilita dai play-out. Anche quest’anno previsti dei turni infrasettimanali: sei, di cui il primo il 20 settembre. Confermata la sosta invernale nella prima parte di gennaio.

Le regioni maggiormente rappresentate (tre squadre ciascuna) sono la Campania (Avellino, Benevento e Salernitana), l’Emilia Romagna (Carpi, Cesena e Spal) e il Veneto (Cittadella, Verona, Vicenza). Hellas Verona, Carpi e Frosinone sono le retrocesse dalla A, mentre le neopromosse sono Benevento (al debuto in B), Cittadella, Pisa e Spal. Tra le pretendenti alla promozione, protagonista annunciata alla vigilia il Verona, quindi le altre due che scendono dalla massima categoria, cioè Carpi e Frosinone e poi Cesena, Bari e Trapani ma sicuramente non mancheranno le sorprese, sia in senso positivo che negativo.

Tutti gli incontri saranno trasmessi da Sky, si inizia con la prima giornata spezzettata su quattro giorni. Questo il programma, gli orari e le date ufficialmente diramate dalla Lega per la prima giornata.

Venerdì 26 agosto: SpeziaSalernitana (ore 20:30)
Sabato 27 agosto: AvellinoBrescia, BariCittadella, BeneventoSpal, FrosinoneEntella, Pro VercelliAscoli, TernanaPisa, VeronaLatina, VicenzaCarpi (tutte alle ore 20:30)
Domenica 28 agosto: NovaraTrapani (ore 17:30)
Lunedì 29 agosto: CesenaPerugia (ore 20:30)

Rio 2016 – Paralimpiadi: l’ira della Russia dopo l’esclusione

Dura presa di posizione del primo ministro russo Dmitry Medvedev contro la decisione del Tas di confermare l’esclusione della Russia dalle Paralimpiadi 2016 a Rio.

Secondo il premier russo è una decisione “cinica” e un duro colpo per tutti i disabili. “La storia sul doping in Russia è cocktail disgustoso con l’80% di politica e il 20% di lotta al doping”, ha scritto sulla sua pagina Facebook“in alcuni paesi il doping viene trovato molto rapidamente, in altri mai”. Una scelta ritenuta “illegale e con dei connotati politici”, secondo il ministro dello Sport Vitaly Mutko. Secondo il Tribunale di Losanna, che ha respinto il ricorso del Comitato paralimpico russo, il Comitato paralimpico internazionale non ha violato alcuna regola nell’escludere la squadra russa dai Giochi. Per il presidente del Comitato internazionale paralimpico Philp Craven “il sistema antidoping in Russia è corrotto e completamente compromesso”.

NEWS – Terremoto: la tragica coincidenza della data

Accumuli conta 667 abitanti e, come dichiarato dal sindaco Stefano Petrucci, almeno 2.500 sfollati. Amatrice 2.650 residenti ma in questo periodo di vacanze, sono quasi 15.000, oltre 20.000 nel fine settimana.

Nell’albergo-ristorante “Roma” – tutto esaurito – crollato durante la notte scorsa si trovavano almeno cento persone in attesa della 50esima edizione della Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana in programma l’ultimo fine settimana di agosto. E’ proprio in questo locale che la tradizione vuole sia stata codificata (non inventata) la ricetta dell’amatriciana. E’ proprio la differenza fra residenti e turisti a colpire: in realtà i turisti in gran parte sono persone legate al territorio. Da tutta Italia e da tantissimi paesi stranieri migliaia di persone ogni estate tornano alle loro origini, in paesi e frazioni sparse su montagne maestose come la catena della Laga. Accumoli ha 19 frazioni, Amatrice 62, in località spesso non facilmente raggiungibili. Questo spiega la grande difficoltà di fare bilanci. Oggi questo attaccamento alle origini è la disperazione di tutti fra queste macerie. Sarebbe bastata ancora un’altra settimana e quella scossa di magnitudo 6 avrebbe mietuto almeno un decimo delle vittime, forse ancora di meno, anche perché le seconde case, abitate poche settimane l’anno, sono quelle che presentano condizioni più critiche.

Lemina: “A Roma partita difficile, dovremo scendere in campo con la stessa mentalità mostrata con i viola”

Per presentare l’incontro di sabato prossimo alle 18,00 tra Lazio e Juventus, ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il bianconero Mario Lemina. Queste le sue parole sulla gara: “Quelle con i biancocelesti sono sempre partite difficili e anche questa volta non saranno da meno. Dovremo ripetere quanto di bene fatto contro la Fiorentina, scendendo sul terreno di gioco con la giusta mentalità”.

CONFERENZA – Parolo: “Contro la Juve dovremo mettere la loro stessa grinta. Amatrice? Un pensiero alle vittime”

Il centrocampista biancoceleste Marco Parolo ha parlato in conferenza stampa della gara contro l’Atalanta, ma soprattutto della sfida di sabato contro la Juventus. Queste le sue parole:

Un pensiero su quanto accaduto ad Amatrice…

“Dispiace, è un tragedia per chi la vive e per ha la famiglia lì. Mi è capitato a Foligno di vivere il terremoto ed è molto brutto perché ti senti impotente. Sono molto vicino alle persone che hanno vissuto questo dramma”.

La prima in casa contro la Juve dopo una bella partita contro l’Atalanta….

“Sarà una bella partita contro la prima della classe. Misureremo tante cose, dapprima il nostro lavoro. E’ una gara che ti dà tanti stimoli e non vediamo l’ora di giocarla”.

Qual è il clima nello spogliatoio? La vicenda Keita?

“Abbiamo tirato una riga sugli errori dell’anno scorso e siamo ripartiti con un altro spirito. Quando sono rientrato dalla Nazionale ho trovato tanti giovani che pedalavano e avevano voglia di ascoltare e imparare. Noi anziani stiamo portano la nostra esperienza nel gruppo, mentre il mister ci dà grande carica. Per quanto riguarda Keita se la deve vedere la società. A Bergamo ho visto buone basi, tutti correvano e aiutavano il compagno. Queste sono ottime indicazioni che vedevo anche in Nazionale all’Europeo”.

Cos’è cambiato rispetto alla scorsa stagione?

“Abbiamo preso Immobile che è un attaccante molto forte e poi il rientro di Stefan è molto importante. Avevamo conferme già dall’amichevole contro il Borussia Monchengladbach in cui avevo visto la squadra vogliosa di lottare su tutti i palloni e di non prendere gol. Se ricordate le amichevoli dell’anno scorso non c’era questa voglia. A Bergamo si è visto proprio questo. Abbiamo sofferto un po’ nel finale, ma l’importante sono i 3 punti. Dobbiamo migliorare, ma siamo all’inizio di un bel percorso che speriamo ci faccia divertire e faccia divertire i tifosi”.

Cosa ti porti dietro dall’esperienza in Nazionale?

“Convinzioni che avevo già prima ma che si sono rinforzate ossia del dare tutto in campo per giocarsi il posto. Ci deve sempre essere sana concorrenza tra i giocatori. Penso che se riusciamo a trasmettere questo ai giovani, allora noi vecchietti faremo meno fatica perché ci porteranno avanti loro”.

Conte ti voleva al Chelsea?

“Sono cose di voi giornalisti, il mio cellulare non ha mai squillato”.

Inzaghi?

“E’ stato bravo. L’anno scorso si è catapultato con la mentalità giusta capendo cosa serviva per ripartire e su chi puntare. Quest’anno si è riproposto con la stessa carica e ancora più cattiveria che ci sta trasmettendo. Sono contento di come vanno le cose e del suo modo di lavorare in quanto cerca molto il dialogo e ascolta quello che li diciamo. Questo è il modo giusto per crescere tutti insieme”.

La squadra è più forte o più debole rispetto a un anno fa?

“Abbiamo perso giocatori importanti e di esperienza come Klose, Candreva, Mauri e Konko ma abbiamo dei giovani che possono raggiungere quei livelli. E’ tornato Stefan e poi sono cresciuti giovani con qualità importanti come Hoedt e Milinkovic-Savic”.

Cataldi?

“Sono contento per lui perché non è mai facile partire dalla panchina. Lui è entrato con la cattiveria giusta. Se continuerà ad avere questi atteggiamenti ci sarà utile. Il suo futuro è roseo, ha grandi qualità, deve essere convinto dei suoi mezzi. Fa parte del percorso di crescita avere degli alti e dei bassi, anch’io li avevo”.

La Juventus?

“E’ una squadra forte, parlano i numeri degli anni scorsi e si sono anche rinforzati. Per vincere con loro devi fare la partita perfetta. La cosa che ho imparato da loro è che non mollano mai nulla neanche in allenamento. Dal punto di vista della cattiveria dobbiamo cercare di partire alla pari, poi ovvio che loro hanno giocatori molto forti come Pjanic e Higuain. Noi daremo tutto e poi magari la fortuna ci può aiutare”.

Si può battere la Juve?

“Sì, è il bello del calcio. Noi all’Europeo dovevamo uscire al primo turno mentre siamo arrivati in semifinale contro la Germania. Non puoi partire battuto”.

Qual è il vostro obiettivo e dove può arrivare la Lazio?

“Dove può arrivare la Lazio è presto per dirlo, ogni due mesi dobbiamo mettere degli step. Sono solo 3 settimane che stiamo lavorando tutti insieme. La Lazio si deve scoprire pian piano e deve stimolare i tifosi a venire allo stadio. Tra 3-4 mesi ti saprò essere più preciso”.

Come avete accolto Felipe Anderson? Può esplodere?

“Lo ringrazio perché mi ha fatto toccare la sua medaglia olimpica. Per noi è un giocatore eccezionale, ha dimostrato di avere i colpi e il talento, tocca a noi metterci a disposizione per farlo sbocciare e viceversa. Può essere la sua stagione e mi auguro la sia perché è un giocatore che può rompere gli equilibri. Due anni fa in quei mesi era uno spettacolo da vedere”.

Fabrizio Piepoli

 

Anche l’amico Keita al pranzo di compleanno di Minala

Candeline in casa biancoceleste. Joseph Minala, ancora in attesa di una nuova sistemazione, oggi compie 20 anni ed al pranzo organizzato per i festeggiamenti era presente anche Balde Diao Keita.

Per i due questi potrebbero essere gli ultimi giorni a Formello: per Minala forse solo un arrivederci dato che il suo contratto scade nel 2019, ma per quanto riguarda Keita, il club vorrebbe inserirlo nella trattativa per Nabil Dirar del Monaco, ottenendo anche un conguaglio economico a proprio favore. A svelare la presenza dell’attaccante biancoceleste, in rotta con società ed ambiente, è stato l’agente del camurense Diego Tavano, che ha pubblicato una foto con i due sul proprio profilo Instagram.

Crecco, già finita l’avventura al Trapani?

Insieme a Guido Guerrieri si era trasferito in prestito in estate in Sicilia, in quel Trapani che la scorsa stagione è andato ad un passo dalla promozione in Serie A.

Però l’avventura di Luca Crecco nella squadra allenata da Serse Cosmi sembra già arrivata al capolinea: il mancino classe ’95 è infatti in procinto di passare, sempre con la formula del prestito, all’Avellino, in uno scambio che porterà invece in Sicilia a titolo definitivo Pietro Visconti.

PAIDEIA – Radu pessimista in vista della Juventus

E’ uno Stefan Radu pessimista quello che si è presentato presso la clinica Paideia per accertamenti strumentali solo pochi minuti fa.

Il romeno si è lasciato sfuggire un: “Non penso di farcela“, rivolto ai cronisti che gli chiedevano lumi sulla sua presenza in campo sabato pomeriggio contro la Juventus. Il dolore per lo stiramento subito verso la fine del ritiro non è ancora scomparso e anche ieri Radu ha svolto allenamento differenziato. Per sabato quasi scontata la conferma del belga Lukaku sull’out di sinistra.

Fascetti: “Keita? Non si deve permettere certi atteggiamenti. Poi su Balotelli…

L’ex tecnico biancoceleste Eugenio Fascetti, allenatore della mitica Lazio dei -9, è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb Radio, per una lunga intervista in cui ha dato la sua approfondita opinione sulle vicende di casa Lazio.

Fascetti è partito da un giudizio su Ciro Immobile, nuovo centravanti biancocelste fresco di gol all’esordio: “A me piace Immobile: gioca per la squadra, rientra e riparte. Non è facile neanche da marcare. Si tratta di un ottimo giocatore, non è un campione ma un ottimo giocatore“. Inevitabile un’opinione sul caso-Keita: “Vorrei sapere la verità da entrambe le parti: così si capisce poco. Ognuno dica la sua verità e si vada avanti, non si può fare come i ragazzini. Non mi piace l’atteggiamento di Keita, così come quello della società. La dirigenza dovrebbe mandare il calciatore a casa per un po’ di tempo, così le bizze le fa a casa sua. Un giocatore non si deve permettere certi atteggiamenti. L’educazione prima di tutto: sei un giocatore della Lazio e devi rispettare il contratto. Altrimenti se qualcosa non ti sta bene lo dici apertamente. A me i pinocchi piacciono poco. Comunque, pur non sapendo chi ha ragione, a naso, direi che il calciatore sta facendo le bizze. La Lazio non è mai stata chiara negli ultimi tempi, come ad esempio nella scelta dell’allenatore. Prima puntano Prandelli e poi lo lasciano in sospeso senza un perché. Poi anche con Bielsa bisogna capire cosa è accaduto“. Per il senegalese si parla di uno scambio con Dirar: “Sarei d’accordo, se si prende Cerci e rientra Felipe Anderson, in quel ruolo lì la Lazio sarebbe coperta“. Cerci potrebbe essere l’uomo giusto per sostituire Candreva: “Io venderei bene Keita e prenderei Cerci. Al Torino con Immobile avevano fatto un bella coppia e poi lui è bravo come giocatore“. Sabato subito super sfida contro l’invincibile Juventus di Allegri, la Lazio può provarci: “Visto il Napoli domenica che è stato messo in difficoltà dal Pescara, perché no? Gli abruzzesi non hanno lo stesso organico della Lazio. Poi si gioca contro una corazzata, una sconfitta potrebbe essere nell’aria. La Lazio gioca a cuor leggero e a mente tranquilla e, per me, farà una grande partita. La sfida sarà impegnativa principalmente per la Juventus”. Su Lombardi, gol all’esordio in Serie A per lui: “Per ora ne ho un giudizio positivo, però aspettiamo prima di esaltare i giovani. Se merita una possibilità lo deciderà Inzaghi“. Poi su Felipe Anderson, fresco di medaglia d’oro alle Olimpiadi con il Brasile: “Anderson due anni fa sembrava un fenomeno, probabilmente ha dei problemi caratteriali che non conosco. Spetta alla società e all’allenatore farlo riprendere: fa delle cose pazzesche. Ora lo dico scherzando, il brasiliano ha dei grossi problemi, perché un calciatore così non può non fare la differenza. La vittoria delle Olimpiadi potrebbe dargli bene. Se sabato dovesse entrare a partita in corso potrebbe far male alla Juve. Inoltre ci sarà da vedere la cornice di pubblico: potrebbero esserci più juventini che laziali sugli spalti. Di abbonamenti ce sono pochi e non c’è un bel clima. E ora che tutti si mettano d’accordo perché così non si può andare avanti“. Infine sulla suggestione Balotelli: “Roma non è la città ideale per rilanciare Balotelli. Mi dispiace ma non sono d’accordo: non è campione. Cosa ha fatto vedere fin’ora? Ha giocato qualche buona partita, potenzialmente è un colosso, ma per giocare a pallone serve altro. Magari qualcuno lo può recuperare, però devo riuscire ad aprirgli il cervello (ride, ndr)“.

SISMA CENTRO ITALIA – Si mobilita anche la Curva Nord

Anche la Curva Nord si unisce alla mobilitazione per aiutare tutte le persone colpite dal sisma di questa notte che ha interessato zone del Reatino, Marche ed Umbria.

Tramite un comunicato, la Curva biancoceleste ha annunciato che in serata verrà aperto un punto di raccolta di beni di prima necessità in zona San Giovanni. Ecco il testo completo:

“Questa sera (ore 21 in piazza Epiro, S. Giovanni) avverrà la raccolta di beni di prima necessità per gli abitanti di Amatrice e degli altri paesi colpiti dal sisma. I beni verranno consegnati personalmente, quindi con la certezza di un contributo concreto. Chiunque voglia contribuire ci troverà li”.

Rodrigo Caio presto a Roma. Ecco perchè…

Niente convocazione per Rodrigo Caio per la partita del suo San Paolo contro la Juventude. Scenari di mercato? Non direttamente…

Il brasiliano infatti è in procinto di sbarcare a Roma nei prossimi giorni, ma non per trattare con la Lazio, bensì per completare la documentazione necessaria per ottenere la cittadinanza italiana, tassello fondamentale per approdare nel Vecchio Continente, adesso o a Gennaio.
Il Siviglia rimane la squadra favorita per ottenere le prestazioni del difensore del Brasile campione olimpico agli ultimi giochi di Rio de Janeiro, con il Milan alla finestra in ottica Gennaio, quando arriveranno soldi freschi dalla nuova proprietà cinese. La Lazio sembra defilata: gli acquisti di Wallace e Bastos hanno per adesso completato il reparto arretrato biancoceleste. Ma nel mercato, mai dire mai…

Lazio, aumenta la concorrenza per Balotelli: ipotesi francesi, inglesi e…italiane

Dopo essere stato ‘scaricato’ dal Liverpool, Mario Balotelli è ancora in cerca di una nuova sistemazione. In queste ore il suo agente Mino Raiola sta bussando praticamente alle porte di mezza Europa nel tentativo di piazzarlo. Nei giorni scorsi era stata avanzata un’ipotesi Lazio, ma i biancocelesti, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbero aspettare gli ultimi giorni di mercato per piazzare il colpo. A meno che quest’ultimo non si indirizzi prima altrove: ad esempio in Francia, al Nantes, altro club cui, stando a quanto rivela L’Equipe, il buon Mino avrebbe offerto il suo assistito, non ricevendo tuttavia (almeno per il momento) alcuna risposta. Ma c’è di più: sembra infatti che il procuratore campano abbia fatto un tentativo anche con il Manchester United, dove Balotelli ritroverebbe due sue vecchie conoscenze, José Mourinho e Zlatan Ibrahimovic. E in tutto questo non si esclude nemmeno un’ipotesi (che è più un sogno in realtà) legata al Palermo: ieri infatti, fuori dallo stadio Barbera, alcuni tifosi hanno esposto uno striscione “Balotelli in rosa”. Tante possibilità insomma, la Lazio monitora e aspetta il momento giusto per piazzare il colpo.

Matri: “La Lazio? Le ho segnato il mio gol più importante…”

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Alessandro Matri è intervenuto in un’intervista ai taccuini de ‘La Gazzetta dello Sport’. L’ex centravanti biancoceleste, da poco approdato al Sassuolo, ha parlato delle sue avventure in carriera, a partire da quella con la maglia della Juventus:

Credo che sarò ricordato come attaccante dei bianconeri e sono contento perché la Juve per me è stata una famiglia. Al Milan invece purtroppo non ho lasciato un bel ricordo, perché non sono riuscito a fare quello che volevo. Ero stato messo in discussione perché ero stato pagato 12 milioni, ma non era certo colpa mia. Allegri? Con lui ho un ottimo rapporto da sempre. E’ bravo tatticamente e sa trasmettere serenità nei momenti difficili come ha dimostrato anche l’anno scorso nella Juve. Conte? Ha fatto cose uniche, impensabili. È riuscito ad ottenere risultati eccezionali con il lavoro e la cattiveria agonistica. Tatticamente è preparatissimo ed è sempre concentratissimo, a differenza di Allegri che magari stempera di più. Un gol da mettere in cornice nel salone di casa? Quello che ho segnato nel 2015 alla Lazio, nella finale di Coppa Italia vinta con la Juve per 2-1“.

Due anni fa ci lasciava Aldo Donati. La moglie Velia: “I laziali mi sono stati vicini e lo ricordano sempre”

Oggi, 24 agosto, cade l’anniversario del secondo anno dalla scomparsa del grande Aldo Donati. Voce di uno degli inni più amati dai laziali, un artista a trecentosessanta gradi che con la sua bonarietà e simpatia, abbinata ad un talento musicale senza pari, è rimasto nei cuori del popolo biancoceleste come nessun altro. Sugli 88.100 di Elleradio la moglie Velia Donati è intervenuta nella trasmissione “Laziali on Air” per ricordarlo.

“In un giorno estremamente triste come quello, il cuore dei laziali si è sentito fortissimo. Purtroppo Aldo l’ho perso due volte, dal momento in cui è iniziata la sua malattia fino a quando ci ha lasciato definitivamente. Vedere il popolo laziale tutto raccolto per lui è stato emozionante, così come rendersi conto in un giorno come questo che i tifosi biancocelesti hanno sempre un pensiero per Aldo. Aveva un talento musicale e canoro che gli era letteralmente caduto dal cielo, dalla capacità di scrivere canzoni meravigliose fino alla sua voce straordinariamente espressiva. E’ bellissimo vedere come questa emozione che lui riusciva a trasmettere arrivasse ad una quantità di persone così vasta”.

Anche i più giovani tifosi biancocelesti sanno perfettamente chi era Aldo Donati: “Lui ha dato vita all’esperienza della Schola Cantorum a cavallo degli anni del primo Scudetto della Lazio. La canzone “Lella” lo ha svelato al grande pubblico, ma ha avuto anche tanti successi da solista ed è stato particolarmente orgoglioso dell’esperienza della messa in scena di Rugantino, con le musiche del grande Armando Trovajoli”.

Qual è il momento più bello da laziali vissuto insieme da Velia ed Aldo? “Sicuramente lo Scudetto del 2000. Un anno vissuto col batticuore. Io non potevo essere allo stadio, Aldo invece si stava preparando per andare e gli dissi: “Dai Aldo, oggi vinciamo lo Scudetto”. Era una sensazione partita dalla rimonta dei nove punti di svantaggio dalla Juventus e da tutte le vicende vissute durante quel campionato. E poi si è rivelata azzeccata e abbiamo vissuto il momento più bello della nostra vita da laziali”.

Aldo aveva sempre il sorriso sulle labbra ed era pronto a sdrammatizzare: “Il Dalai Lama diceva che non bisogna mai perdere la speranza. Oggi a due anni di distanza dal grande dolore della scomparsa di Aldo sto trascorrendo qualche giorno di vacanza in Calabria e vivo il contrasto tra la spensieratezza dei giorni d’estate e l’enorme mancanza di Aldo, che si fa sentire come non mai. Un contrasto acuito dai tragici eventi del terremoto di stanotte. Lo spirito scanzonato di Aldo è una trasmissione di immortalità, quello che ha lasciato non si spegnerà mai”.

CALCIOMERCATO – Dirar, dopo Keita, Rozzi: tutte le ultime novità in casa Lazio

Freme in queste ore il mercato in casa Lazio. Quasi definita l’operazione con il Monaco per Nabil Dirar, l’esterno classe ’86 marocchino ma in possesso del passaporto belga. Quella di ieri contro il Villarreal nei preliminari di Champions League potrebbe essere stata la sua ultima apparizione con il club del Principato e in queste ore il ds biancoceleste Tare è in Francia nel tentativo di chiudere la trattativa. Come ammesso proprio ieri dall’agente dell’ala ieri, la fumata bianca potrebbe arrivare già nelle prossime ore e non si esclude che nell’operazione anche possa essere inserito anche Keita (mediante uno scambio con conguaglio a favore dei biancocelesti). Non mancano però le alternative, in virtù del dover sopperire proprio alla partenza del senegalese. In quest’ottica, il nome nuovo da aggiungere alla lista è quello del portoghese Ricardo Horta, esterno classe ’94 di proprietà del Malaga ma attualmente in prestito al Braga, dove è arrivato solo lo scorso 5 luglio. Un fattore questo che non dovrebbe porre un intoppo all’operazione, in quanto il regolamento internazionale consente un ulteriore trasferimento nell’arco della stessa sessione di mercato, nel caso in cui si cambi federazione. Giocatore polivalente, capace di spaziare su tutto il fronte d’attacco, Horta è seguito dagli stessi agenti di Mauricio e degli ex biancocelesti Eliseu e Pereirinha. Indizi non indifferenti che proiettano ancor più il giocatore in orbita Lazio. Restano invece più sullo sfondo le ipotesi Cerci, per il quale si tratta con l’Atletico Madrid sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni, e Caligiuri del Wolfsburg, nome già rimbalzato la scorsa settimana.

Infine, in tema di cessioni, sta per concretizzarsi quella, in prestito, di Antonio Rozzi alla Lupa Roma. Il giovane attaccante, che già da qualche giorno si sta allenando con i capitolini, non scenderà in campo con la nuova maglia già nella gara di Coppa Italia Lega Pro contro l’Olbia, ma è in attesa dell’ufficialitá, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore, in tempo per permettergli di rientrare tra i convocati per il primo match di campionato contro la Pistoiese.

Inzaghi cambia la Lazio: ecco cosa ha in mente per fermare la Juventus

Subito la prova del 9 per mister Inzaghi. Arriva la Juventus. Sulla carta, e forse non solo considerando lo score degli ultimi dodici anni, contro i bianconeri è una sfida impari. Inzaghi vuole trovare un modo per riuscire a fermare almeno una volta la corazzata bianconera dopo anni di insuccessi da parte dei biancocelesti: l’ultima vittoria della formazione laziale in campionato risale al 6 dicembre del 2003, con le reti di Corradi e Fiore, con Inzaghino che era in panchina ma non entrò. Da quel giorno, la Lazio contro i bianconeri ha raccolto ben 15 sconfitte e 6 pareggi. Un vero e proprio tabù. Per farlo il mister piacentino ha in mente un’idea che anche i suoi predecessori hanno avuto prima di lui, purtroppo con scarso successo: cambiare modulo. L’idea sarebbe quella di proporre una squadra con la difesa a tre. Una soluzione coraggiosa per una squadra che ormai da anni si muove sul collaudato 4-3-3.

Purtroppo non si riesce a trovare altre soluzioni per contrastare l’efficace ed efficiente organizzazione di gioco juventina. E’ anche vero che ogni volta che i biancocelesti hanno giocato con il loro modulo naturale sol arrivati sempre risultati a dir poco traumatici e paradossalmente l’ultima volta che si è usata la difesa a tre si è riusciti a limitare i danni o per lo meno ad accarezzare il sogno di una vittoria: vedi la finale di Coppa Italia i cui tempi regolamentari erano terminati alla pari (perdendo solo per un gol di rapina di Matri). Quella stata una delle rarissime volte in cui la Lazio riuscì seriamente a mettere in serie difficoltà la Juventus. Certo, non è un grande risultati di cui vantarsi, ma è comunque un dato importante da cui ripartire per evitare goleade che possono distruggere quel pizzico di entusiasmo che la bella (e pazzesca) gara di Bergamo ha creato. Affrontare la Juventus non è facile per nessuno, ma Inzaghi è ambizioso, ha voglia di stupire. Simone è un grande sostenitore del 4-3-3 e difficilmente cambia, le ultime sette giornate dell’anno scorso e il lavoro svolto durante il ritiro ne sono la dimostrazione, ma stavolta potrebbe fare un’eccezione. Gli uomini non mancano, anzi rispetto a domenica scorsa avrà in più Bastos, un difensore centrale possente che potrebbe anche esordire. Anche se è appena arrivato e ad oggi ha un solo allenamento con i nuovi compagni. Oppure potrebbe riproporre Wallace. CI potrebbe essere quindi questa disposizione: al centro della difesa ci sarà de Vrij, pronto a guidare l’intero reparto, con Hoedt a sinistra e uno tra Wallace e Bastos a destra. Avrebbe fatto molto comodo Radu, ma il rumeno non è disponibile neanche per questo match e tornerà direttamente dopo la sosta. I due terzini fluidificanti diventerebbero in tal caso Basta e Lulic (tornato in gruppo).

BENTORNATO FELIPE – Per la difficile gara contro la Juventus Inzaghi fortunatamente riavrà a disposizione anche Felipe Anderson. Il brasiliano è tornato super carico dal trionfo con il suo Brasile alle Olimpiadi e non vede l’ora di aiutare la Lazio. Se sarà confermato il 4-3-3 o in caso di 3-4-3  Felipe Anderson giocherà di sicuro sulla fascia destra. In caso di  3-5-2 – scrive Il Messaggero – il fantasista brasiliano potrebbe eventualmente agire sulla fascia prendendo il posto di Basta, oppure (cosa più appropriata) agire dietro a Immobile. Da oggi e fino a venerdì il tecnico studierà le contromosse da adottare contro la Juventus. Speriamo siano mosse vincenti.