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Onazi: “La Lazio sarà sempre la mia famiglia. Keita? Mi ero accorto che qualcosa non andava…”

Ha preferito lasciare la Lazio ed accasarsi in Turchia, per vivere una nuova esperienza. Edy Onazi però non ha dimenticato i colori biancocelesti. La Lazio lo ha cresciuto e il nigeriano ha fatto tutta la trafila dalla Primavera alla prima squadra. Onazi è intervenuto a Radio Olympia, durante la trasmissione “Diario di bordo campo“:

E’ stata una mia decisione lasciare la Lazio. Sono stato 6 anni in biancoceleste, ma volevo cambiare ambiente. Mi dispiace di aver lasciato la Lazio, squadra che mi ha cresciuto, ma avevo bisogno di una nuova esperienza. Ringrazio Tare per aver lavorato sulla mia cessione. Ho parlato molto con Inzaghi. Lui puntava su di me e sicuramente avrei giocato di più, anche Peruzzi mi aveva detto di rimanere, ma ormai avevo preso questa decisione. L’esperienza alla Lazio per me è stata importantissima e fondamentale per la mia carriera. Tra Primavera e prima squadra ho potuto conoscere ogni aspetto di questo club. Non la posso dimenticare è come una famiglia per me“.

Poi ricorda i migliori momenti e indica i compagni a cui è stato più legato: “Il momento più bello alla Lazio? Ce ne sono molti, dall’esordio in campionato alla Coppa Italia del 26 maggio. Klose è stato il compagno più importante per me, insieme ad Hernanes. Loro mi hanno dato tantissimi consigli per migliorarmi. La Lazio deve tenere Biglia perchè è fondamentale per il centrocampo.La partenza di candreva penalizza la Lazio, ma questo è il calcio. Se un giocatore vuole andare via è giusto che la società lo ceda“.

Poi su Keita: “C’è qualcosa tra la Lazio e Keita. Non sto a sentire ciò che si dice in giro o sui giornali. Ma quando ero a Formello si vedeva che c’era qualcosa che non andava. Ma se la Lazio perderà anche Keita si indebiolirà parecchio. Ma se non ci sono soluzioni allora è meglio che Keita vada via. Penso che se Inzaghi parlasse con il giocatore allora si potrebbe risolvere“.

Su Felipe Anderson: “E’ un giocatore speciale. E’ un grande talento. Sicuramente deve essere più continuo per affermarsi“.

Chiusura sullo stadio vuoto dello scorso anno: “Non è bello giocare in uno stadio sena tifosi. Nel calcio è una cosa che non dovrebbe esistere. L’Olimpico è uno stadio molto grande e vederlo vuoto faceva male. Al giocatore è una cosa che non piace. Con i tifosi non ho mai avuto problemi, tranne una volta, ma è stato un equivoco“.

Wilson su Lazio – Juventus: “Per i biancocelesti un pareggio andrebbe bene”

L’ex capitano della Lazio, Pino Wilson, è stato intervistato in vista del match di cartello della seconda giornata tra Lazio e Juventus. Intrepellato dal portale tuttojuve.com, Wilson ha analizzato ha fatto il putno su entrambe le squadre:

Sicuramente per la Lazio è una partita molto difficile. Ai biancocelesti andrebbe benissimo anche un pareggio. Certo è meglio incontrare la Juventus alla seconda giornata che in mezzo al campionato” Poi sul campionato: “Juventus nettamente favorita e avanti rispetto alle altre squadre. Non v edo una trivale che possa tenere il suo passo“.

FORMELLO – Bastos e Lulic in gruppo. Keita e Morrison a casa!

FORMELLO – Alle ore 18.00 la Lazio si è radunata a Formello per iniziare la preparazione taecnico – tattica in vista del match contro la Juve. Sulla carta è una partita proibitiva, ma essendo all’inizio della stagione potrebbero esserci sorprese. Buone nuove per Simone Inzaghi: Lulic ha recuperato ed è arruolabile per sabato. Bastos ha effettuato finalmente il primo allenamento con i compagni. Presenti anche Basta e Felipe Anderson.

ASSENTI – Ancora niente da fare per Filip Djordjevic. Il serbo è alle prese con un dolore al ginocchio per una botta rimediata contro l’Atalanta. Non dovrebbe essere nulla di grave ma è a riposo precauzionale. Assenti per i noti motivi sono stati Keita e Morrison, ormai separati in casa. Per loro niente allenamento odierno. Si attende solo il momento della cessione.

Canovi: “Keita sta sbagliando. La Lazio sul mercato non si è mossa bene”

E’ uno dei maggiori esperti di calciomercato. Il procuratore Dario Canovi ha fatto il punto sul mercato della Lazio e sul caso Keita, direttamente dai microfoni di Radiosei. Iniziando dal comportamento del senegalese ha detto: “Keita sta sbagliando. Dimostra di non avere nessun rispetto per la Lazio che lo ha fatto diventare un giocatore di livello e nemmeno rispetto verso i tifosi. Mi hanno sorpreso le dichiarazioni del giocatore e del suo procuratore“.

Poi sulla Lazio: “Onestamente non si è mossa benissimo. La rosa è ancora incompleta soprattutto nel reparto offensivo. Punterei sui giovani, ce ne sono tanti, invece che prendere i vari Cerci e Dirar. Biglia? E’ il miglior calciatore della rosa. Penso che resterà alla Lazio perchè alla Juventus non serve un altro centrocampista“.

CALCIOMERCATO – Nome nuovo in orbita biancoceleste, la Lazio ci sta pensando

La Lazio continua a guardarsi intorno per individuare i giocatori che possano rinforzare la rosa biancoceleste a disposizione di Inzaghi.

A quanto riportato da dailymail.co.uk il nuovo obiettivo dei biancocelesti potrebbe essere Lucas Piazon, trequartista ventiduenne del Chelsea utilizzabile anche come seconda punta. Nel suo paese, il Brasile, lo hanno soprannominato il nuovo Kakà. Anche lui come l’ex rossonero è cresciuto nel San Paolo fino a quando, 5 anni fa, si è trasferito a Londra senza però riuscire ad affermarsi. Nella scorsa stagione ha giocato con il Reading: 27 presenze e 5 gol il suo score. La Lazio ci sta pensando, il giocatore potrebbe arrivare con la formula del prestito, cosa molto gradita al presidente biancoceleste. Il giocatore interessa anche ai rivali cittadini giallorossi e agli olandesi del Feyenoord.

PAIDEIA – Atteso domani un giocatore biancoceleste

Atteso domani pomeriggio alle 14,30 alla clinica Paideia un calciatore biancoceleste. A doversi sottoporre a degli accertamenti è il rumeno Stefan Radu. Il terzino biancoceleste, infortunato, verrà visitato per analizzare il suo recupero e per capire se potrà tornare a disposizione di Mister Inzaghi per l’incontro di sabato con la Juventus.

CALCIOMERCATO – Balotelli avvistato a Bologna. Sfuma la Lazio?

Come riportato da Premium Sport Mario Balotelli è stato avvistato in un noto ristorante di Bologna. La società rossoblù sarebbe felice di puntare e contribuire al rilancio dell’attaccante e sta cercando un accordo con il Liverpool. Il club inglese non crede più nel giocatore, anzi sarebbe felice di potersene liberare e per farlo sarebbe disposto anche ad accettare il prestito e accollarsi parte dei cinque milioni di euro d’ingaggio di SuperMario.

L’operazione può essere portata a termine e Balotelli probabilmente è in città per ascoltare la proposta del club felsineo. Lunedì scorso Saputo ha dichiarato: “Decidono Donadoni e il ds Bigon“, dando il via di fatto all’operazione. La trattativa a quanto sembra è entrata nel vivo. Alla finestra la Lazio, mentre il Sassuolo ha fatto sapere tramite Carnevali che Raiola ce l’ha proposto, ma abbiamo detto no”. E non solo, anche a Palermo i tifosi sognano il Balo. Questa mattina fuori dallo stadio Renzo Barbera è apparso uno striscione: “Balotelli in rosa”.

Balotelli al Liverpool è chiuso, il tecnico Klopp ha detto che per Mario non ci sarà spazio. Le squadre più vicine all’attaccante sembrano in questo momento il Wolverhampton e il Bologna. I bookmaker puntano sulla soluzione inglese. Zenga, allenatore dei Wolves lo vuole fortemente, mentre il Bologna per acquistarlo deve attendere il benestare di Donadoni. Come riporta Agipronews per i quotisti Balotelli accetterà di giocare in Championship, la Serie B inglese, e puntano a 2,50 sul passaggio al club inglese, mentre la quota per Mario ai rossoblù sale a 7 volte la posta, così come a 7 è data la Lazio. Sfumata invece, sempre secondo loro, l’ipotesi Chievo, quotato 16 contro 1.

Chiellini: “La Lazio ha una rosa di grande livello, sabato non sarà facile”

Per parlare della sfida di sabato tra Lazio e Juventus ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il difensore bianconero Giorgio Chiellini:

“La Lazio è sempre stata una squadra di medio/alto livello. Negli ultimi anni ha sempre lottato, raggiunto e a volte sfiorato, l’Europa. Inoltre è arrivata spesso in fondo alla Coppa Italia. Ha giocato contro di noi in Supercoppa, si è sempre comportata discretamente in Europa League. Per ora quest’anno manca, come sopratutto l’anno scorso, il feeling con i tifosi. La situazione di Bielsa aveva creato confusione ma credo che Simone Inzaghi può anche essere il collante giusto per far tornare i tifosi. La rosa è di tutto livello. Il rientro di de Vrij aiuterà a risolvere i problemi verificatisi l’anno scorso con la sua assenza nel reparto difensivo. La Lazio è una squadra molto temibile, dovremo disputare una grande partita. Sabato una partita sufficiente non basterebbe per vincere”. 

Juventus al lavoro a Vinovo

La Juventus, dopo il giorno di riposo concesso ieri da Massimiliano Allegri, è rientrata questa mattina al centro di allenamento di Vinovo per iniziare la preparazione in vista della partita contro la Lazio in programma sabato prossimo alle 18.

E’ stata proprio la stessa Juventus, tramite il suo sito ufficiale, a fornire i dettagli della seduta: “È iniziata questa mattina la settimana di lavoro della Juventus, che porterà i bianconeri ad affrontare la Lazio, sabato sera alle 18.00 all’Olimpico di Roma, dopo il lunedì di riposo concesso da Allegri. La squadra è scesa in campo alle 10.30 e ha iniziato la seduta dedicandosi alla parte atletica, con il riscaldamento e una serie di allunghi a tutto campo. Poi è iniziata la parte tecnica, con esercizi di possesso e circolazione palla e partitella finale a campo ridotto. Domani si torna in campo, nuovamente al mattino, per proseguire la preparazione verso la seconda giornata di campionato”. 

In campo anche Miralem Pjanic che sabato dovrebbe tornare in campo nel 3-5-2 bianconero. Con il bosniaco ci saranno quasi certamente Khedira e Asamoah. I dubbi di Allegri riguardano le fasce e l’attacco: ballottaggi fra Lichtsteiner e Dani Alves e tra Evra e Alex Sandro, mentre in avanti con Dybala uno tra Mandzukic o Higuain. Il club bianconero attraverso il proprio profilo ufficiale di Twitter ha condiviso un’immagine che ritrae i giocatori mentre si allenano: “E via! Si parte! ⚫️⚪️”.

 

CASO KEITA – C’è un’italiana dietro il mal di pancia?

Il caso-Keita terrà sicuramente banco in casa Lazio almeno fino alla fine del calciomercato estivo, e in caso di permanenza del senegalese a Roma avrà sicuramente ulteriori strascichi.

In casa Lazio comunque si lavora per trovare una sistemazione al classe ’95, il quale ha più volte chiesto la cessione e soprattutto è ormai mal visto dai compagni di squadra. Secondo quanto riportato da TuttoMercatoWeb, adesso sulle tracce di Keita ci sarebbe la Juventus, data soprattutto la più che probabile partenza di Zaza, nel mirino di Wolfsburg e Southampton, ma anche del Napoli che sta per perdere Gabbiadini. Keita potrebbe essere l’uomo giusto per l’attacco bianconero, vista anche la concorrenza dell’Inter per il brasiliano Gabigol.

Gregucci: “Balotelli-Lazio? Qualità indubbie, ma punterei più sui giovani”

L’ex giocatore biancoceleste, reduce dalla breve esperienza come secondo di Roberto Mancini all’Inter, Angelo Gregucci, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per analizzare la situazione in casa Inter e della suggestione Balotelli per la Lazio.

Gregucci ha esordito parlando di Antonio Candreva: “Ho avuto poco tempo per conoscere e soprattutto per allenare Candreva all’Inter, perchè Antonio è arrivato in ritiro in ritardo dato il suo impegno agli Europei francesi con la nazionale azzurra e data la trattativa estenuante fra Lazio e club nerazzurro che ha portato il numero 87 a Milano, destinazione che Candreva ha fortemente voluto manifestando il suo desiderio di giocare ad Appiano Gentile sia prima che subito dopo il campionato d’Europa. Ciò nonostante, posso affermare che il centrocampista romano sarà un valore aggiunto dell’Inter, team che può vantare una rosa di altissima qualità di cui una buona parte ho allenato a Brunico. L’ex laziale, Perisic, Brozovic, Eder, Medel, Murillo, Banega li ho avuti alle mie dipendenze dopo gli appuntamenti avuti con le rispettive rappresentative, per effettuare con loro una preparazione differenziata rispetto al gruppo diretto da Mancini che nel frattempo si disimpegnava nella tournèe americana. Questi calciatori uniti ad Icardi e compagni possono portare l’Inter ai piani alti della classifica, ora tocca a De Boer ben assemblarli ed impostarli tatticamente. Successivamente, è accaduto quello che sappiamo fra Mancini e Thohir di cui ancora non ho compreso esattamente il senso ed il significato. Semplicemente ho solo detto a Roberto che qualsiasi decisione avesse preso io l’avrei accettata e rispettata”. Si parla insistentemente di Balotelli alla Lazio: “Dipende solo da lui… Mario, con cui ho lavorato al City a Manchester sempre con Roberto Mancini alla guida tecnica, non è più un ragazzino, dovrebbe unire alle sue indubbie qualità tecniche un comportamento appropriato e professionale. Fossi nella dirigenza biancoceleste, punterei sui più giovani e su Immobile“.

Konko si presenta: “Devo tutto a Gasperini”

Abdoulay Konko ha ufficialmente iniziato la sua nuova esperienza all’Atalanta. Dopo 5 stagioni con la maglia della Lazio, il terzino destro a 32 anni riparte da Bergamo

Importante per la sua scelta la presenza di Gasperini: “Gasperini nella mia carriera è stato importantissimo: quando mi ha contattato ho lasciato perdere ogni altra trattativa“. Il francese era consapevole che avrebbe lasciato Roma in estate: “In estate mi sono allenato con un preparatore perché sapevo che avrei ripreso dopo lo svincolo dalla Lazio, in ogni caso avevo già un accordo di massima con il club. Sono un esterno destro, ma sono stato utilizzato anche da interno di centrocampo e in difesa“. Konko conosce già alcuni compagni: “Con Masiello ci conosciamo dalla Primavera della Juventus, siamo stati insieme al Siena e al Genoa come Paloschi nel mio secondo periodo laggiù, mentre Stendardo è un’amicizia laziale”. Il direttore tecnico Giovanni Sartori spiega la scelta: “Non è un ripiego ma un giocatore con un curriculum internazionale avendo giocato tre anni nel Siviglia: ha 337 partite da professionista alle spalle. Il nostro allenatore l’aveva avuto nella Primavera della Juventus, al Crotone e al Genoa: l’ha fortemente sponsorizzato perché è duttile e con lui il reparto arretrato è a posto“.

Balotelli-Lazio: si inserisce un’italiana

Della suggestione Balotelli in casa Lazio se ne parla ormai da giorni, con il suo agente Mino Raiola che starebbe cercando in tutti i modi di convincere Lotito ad ingaggiare il suo assistito ed il Liverpool ad accollarsi gran parte del suo sontuoso ingaggio.

Nelle ultime ore però, secondo quanto riportato da TuttoMercatoWeb, nella corsa a SuperMario si sarebbe prepotentemente inserito il Bologna, soprattutto dopo le parole di apertura del tecnico Donadoni su un eventuale arrivo dell’ex Milan. Il Bologna fa sul serio, tanto da aver avviato contatti con il Liverpool per parlare della questione ingaggio. La Lazio comunque rimarrebbe in pole position.

Rodrigo Caio, futuro in Europa. Ma non alla Lazio…

A lungo inseguito dalla Lazio durante questo mercato estivo, il capitano del Brasile campione olimpico a Rio, Rodrigo Caio, vuole giocare in Europa nel prossimo futuro.

E’ quanto ha dichiarato lo stesso giocatore ai microfoni di Folhapress: “Ho un contratto fino al 2018, ho sempre ammesso che il mio obiettivo era quello di giocare in Europa, ma non c’è ancora nulla di confermato. Sarà una decisione che prenderò insieme al San Paolo e sarà quella migliore per entrambe le parti. Ora è difficile parlare del futuro, ma so che Dio progetta cose buone per me. È un momento speciale. L’oro alle Olimpiadi, il momento più bello della mia vita, la realizzazione di un sogno per noi giocatori e per il popolo brasiliano. Poi è arrivata anche la chiamata in Nazionale. Se lascerò il San Paolo lo farò comunque a testa alta. Se resterò, lo farò con il grande orgoglio di indossare questa maglia“. In pole position per il difensore sembra tuttora esserci il Siviglia, forte di un’offerta contrattuale da 2,5 milioni a stagione. Negli ultimi giorni però è sbucato anche il nome del Milan in ottica Gennaio, quando entreranno soldi freschi dalla nuova proprietà cinese. La cessione nel mercato invernale soddisferebbe anche il San Paolo, che potrebbe contare sul suo miglior difensore per la prima parte della stagione. a Lazio sembra defilata: gli acuisti di Wallace e Bastos hanno occupato tutte le caselle difensive.

Frezzolini scettico: “La Lazio è un punto interrogativo. Inzaghi? Serviva un allenatore più maturo”

Di seguito l’intervista realizzata a Giorgio Frezzolini, attuale preparatore portieri dell’Atalanta ma tifoso biancoceleste, dalla trasmissione radiofonica “Laziali On Air” di Elleradio:

“Secondo me la Lazio è ancora un punto interrogativo. Questa vittoria, se vista in un certo modo, può essere più negativa che positiva. La Lazio è ancora un cantiere aperto, una squadra che deve trovare la sua identità. Non aver saputo gestire lo 0-3 denota il fatto che il gruppo non ha ancora raggiunto un adeguato livello di maturità. Ci sono comunque lati positivi, come la grande efficacia dell’attacco, che è stato brillantissimo anche oltre le aspettative. Chiaro che comunque l’importante è vincere, con i tre punti acquisiti tutte le analisi si possono fare con maggiore serenità. 

E’ mancata probabilmente l’esperienza per gestire al meglio il vantaggio: “Determinate situazioni sono nate probabilmente dalla confusione che si percepisce all’interno dell’ambiente Lazio. Manca ancora il sostituto di Candreva. Anche l’esordio di Lombardi, per quanto decisivo ed importante, è arrivato praticamente per caso. Poi è giusto dire che l’Atalanta è tornata in partita per due infortuni del portiere. Magari senza quegli errori la partita sarebbe filata via più tranquillamente per i biancocelesti”.

Sui portieri della Lazio: “Scegliendo Marchetti secondo me Inzaghi ha fatto la scelta più logica. Si tratta di un estremo difensore che è una spanna avanti rispetto ai suoi colleghi. E’ logico però che poi non si vive di ricordi. Federico deve capire che per rendere secondo il suo valore deve essere sempre al cento per cento. Su Berisha, credo sia sbagliato a prescindere promettere un posto da titolare ignorando la concorrenza interna che c’è in tutte le squadre. Poi è chiaro che un portiere deve essere aiutato anche dalla difesa. In questo senso il recupero di De Vrij può essere molto importante”.

Chi ti ha impressionato favorevolmente tra i nuovi della Lazio domenica sera? “Avevo qualche dubbio su Immobile, ma ha dimostrato immediatamente di essere pronto e coinvolto nel progetto. Tra i veterani mi aspettavo qualcosa in più da Biglia, ma è chiaro che ad inizio campionato si può non essere ancora al meglio”. Sul caso Keita: “Io penso che determinati problemi vadano risolti all’interno di quattro mura, tra società e calciatore. Così si è innescato un teatrino comico. Indossare la maglia della Lazio deve essere un onore”.

Su Simone Inzaghi: “Ritengo che un po’ di gavetta prima di lanciarsi ai massimi livelli farebbe sempre bene. Forse alla Lazio attuale serviva un allenatore un po’ più esperto, anche alla luce delle enormi pressioni che ci sono costantemente attorno al club. Peruzzi? Conosco Angelo da tanti anni e mi sembra davvero un ruolo adatto a lui. Può portare all’interno dello spogliatoio quell’esperienza che per forza di cose potrebbe mancare a Simone Inzaghi in alcuni frangenti”.

COPPA ITALIA – Ecco quando esordirà la Lazio e l’avversario che affronterà

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Tra Campionato e calciomercato, in casa Lazio c’è spazio anche per l’altra competizione cui i biancocelesti prenderanno parte: la Coppa Italia. A questo proposito, il club capitolino, con un messaggio sul proprio profilo ufficiale di Twitter, ha annunciato la data dell’esordio e l’avversaria che ci si troverà davanti: Biglia e compagni, si legge nel post, scenderanno in campo a gennaio per disputare gli ottavi di finale contro la vincente del IV turno. Che sarà decisa dalla prossima sfida in programma tra Genoa Perugia.

Hoedt e De Vrij, elogi da parte di un…romanista

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Roma, una città a tinte sempre più olandesi. Tra i giocatori che fanno parte della rappresentativa ‘orange’ nella Capitale c’è il romanista Kevin Strootman, che, in un’intervista rilasciata al portale ‘goal.com‘, si è soffermato anche sui suoi connazionali che giocano nella Lazio:

Hoedt, quando giocava nell’Az Alkmaar, lo conoscevano in pochi. Lo scorso anno in biancoceleste invece ha giocato molto e ciò può far pensare che gli olandesi possono subito fare bene nel nostro campionato. Per non parlare di de Vrij, che, prima dell’infortunio, è stato uno dei migliori difensori della Serie A”. Domenica, contro l’Atalanta, Stefan si è ripreso il campo e la difesa della Lazio, mentre il compagno Wesley ha segnato la rete del momentaneo 2-0: la sfida stracittadina per determinare chi sarà il miglior olandese ‘made in Rome’ è dunque appena cominciata…

Lazio, un minuto di storia: ecco quella della divisa da gioco

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Della storia delle squadre di calcio gli sportivi sanno praticamente tutto: data, luogo e circostanze di nascita, i trofei che hanno vinto, i giocatori che più di tutti le hanno rappresentate. Ma quanto alle divise da gioco?Com’erano e come sono cambiate nel tempo? Qual è stato il motivo dei loro colori sociali? Una risposta, limitatamente alla divisa della Lazio, ha provato a darla Focus.it, che ha rivelato una storia molto particolare ed affascinante.

Come tutti sanno, la Lazio fu fondata (il 9 gennaio 1900) come ‘Società Podistica’. Come colori sociali furono scelti il bianco e il celeste, in omaggio alla bandiera di quella Grecia che appena 4 anni prima aveva ospitato la prima edizione delle Olimpiadi moderne. Nel 1901 ci fu l’entrata nel mondo del calcio, all’inizio con una semplice maglia bianca. La prima vera divisa fu però adottata l’anno dopo e consisteva in una camicia di flanella a scacchi bianchi e celesti, cucita dai familiari degli stessi calciatori e che, infine, nel 1910 fu sostituita dalla maglia celeste, adottata ancora oggi.

Lazio-Keita, rottura totale: anche la squadra lo rifiuta

Lazio-Keita, il rapporto è al capolinea in ogni ambito. La società non ha digerito il comportamento del giocatore in merito al presunto infortunio al ginocchio sinistro (che lo avrebbe tenuto fuori dalla sfida con l’Atalanta), per il quale è stato fortemente criticato da Peruzzi e non solo: secondo quanto riportato dall’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport’, ad aggiungersi alla già delicata situazione ci sarebbe anche una questione spogliatoio. Sembra, infatti, che il giocatore senegalese non sarebbe più gradito dal resto dei compagni, non hanno accettato il suo atteggiamento. Il giocatore si allenerà comunque, ma è ormai certa la sua esclusione nella gara contro la Juventus, in programma sabato alle 18:00 allo Stadio Olimpico di Roma. La rottura tra il senegalese e il club di Lotito adesso è davvero definitiva. Come finirà?

Biava: “Keita è un bravo ragazzo ma deve essere sincero”

Per parlare del caso Keita, scoppiato negli ultimi tempi in casa biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’ex difensore laziale Giuseppe Biava:

Keita è un bravo ragazzo, lo conosco bene. Come tanti altri giovani dopo un brillante inizio di carriera puoi credere di aver dimostrato tutto ma non è così, certamente è mal consigliato. Se vuole lasciare la società deve essere chiaro e dirlo sinceramente senza nascondersi. La sincerità è importante, deve parlare chiaro, prima di tutto per rispetto dei compagni. Senza mandare avanti altre persone. Se crede che la piazza biancoceleste sia poco per lui deve dirlo, ma non credo sia così. Deve valutare bene. La Lazio è una grande squadra, lo ha lanciato e lui gli deve essere riconoscente dando tutto per la maglia finchè la indossa. Poi altri discorsi vanno affrontati con il presidente. Non presentandosi in ritiro ha mancato di rispetto al gruppo, è stata una mossa sbagliata e queste cose non vengono prese bene dai compagni. Con questi comportamenti sbagliati il gruppo ti mette da parte, come capitò con Zarate. Il gruppo ti aiuta e cerca di indirizzarti nella giusta maniera ma poi, nonostante consigli e strigliate, piano piano ti lascia solo e non è un bel segnale. Klose era molto vicino a Keita, parlava molto con lui. Chi non ascolterebbe i consigli di uno come Klose? E’un onore riceverli. Poi però se continui a fare come ti pare il gruppo ti abbandona”.