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FORMELLO – Lazio in campo con il 4-3-3: due rientri importanti tra i biancocelesti

Paura ed apprensione nella seduta pomeridiana degli uomini di Simone Inzaghi quando Immobile resta a terra per un paio di minuti a causa di una botta subita. Prontamente controllato dal medico sociale Rodia l’attaccante napoletano si allontana zoppicando per poi tornare a lavorare con i compagni facendo tirare un sospiro di sollievo alla squadra ed al tecnico. Le prove della squadra confermano il 4-3-3 visto anche ieri. Milinkovic dopo il riposo precauzionale si allena senza problemi ma fra le riserve, ha recuperato ma inizierà la gara dalla panchina. Non convocati Leitner e Luis Alberto che sono rimasti a riposo. Contro i giallorosi in porta, dopo aver saltato Genoa e Palermo, torna Marchetti. La difesa sarà composta da Basta e Radu sulle fasce arretrate con al centro la coppia formata da Wallace e il rientrante de Vrij. A centrocampo spazio a Parolo, Biglia e Lulic. In attacco Inzaghi punterà ancora sul tridente magico composto da Felipe Anderson, Immobile e Keita; a loro tre il compito di scardinare la difesa giallorossa.

DERBY – Lazio: i convocati di Inzaghi

Questi i giocatori biancocelesti convocati dal tecnico Simone Inzaghi per la sfida ai giallorossi di domani ale ore 15:00.

Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Kishna, Lombardi.

DERBY – Roma: i convocati di Spalletti

Per la sfida di domani contro la Lazio il tecnico giallorosso Luciano Spalletti ha convocato 21 giocatori. Questa la lista completa.

Portieri: Alisson, Lobont, Szczesny;

Difensori: Manolas, Emerson, Mario Rui, Fazio, Seck, Vermaelen, Bruno Peres, Juan Jesus, Rudiger;

Centrocampisti: Gerson, De Rossi, Strootman, Nainggolan, Perotti;

Attaccanti: El Shaarawy, Dzeko, Totti, Iturbe.

Corradi: “Derby sfida speciale, basti pensare ai tifosi che…”

Per parlare dei biancocelesti e del derby è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel l’ex attaccante biancoceleste Bernardo Corradi:

“Il derby non ha bisogno di grande preparazione da parte di chi gravita intorno ai protagonisti in campo. Spesso l’allenatore deve tenere un po’ a freno il gruppo e far sì che ciascun calciatore venga caricato giorno dopo giorno nel modo giusto, senza troppa pressione. Per Inzaghi, questa sfida sarà diversa rispetto ai match contro la Roma disputati finora nel settore giovanile. Un risultato positivo in questa stracittadina gli consentirebbe di scrollarsi di dosso l’etichetta del tecnico ancora poco esperto: ha già dimostrato di essere bravo, anche e soprattutto nel leggere le partite in corsa. Inzaghi è stato criticato eccessivamente, vedi la trasferta di Napoli. Adattare il sistema di gioco agli avversari per mettere in difficoltà quest’ultimi non è debolezza, soprattutto se si è meno forti tecnicamente. Forse non avrei adottato una tattica simile in casa contro il Pescara, contro la quale avrei mantenuto la fisionomia di base della squadra. Criticare l’allenatore per questo, però, sarebbe come cercare il pelo nell’uovo. Sta facendo benissimo, sin dalle sette panchine della passata stagione, nelle quali ha perso tre partite: una stradominata a Genova contro la Sampdoria, una contro la Juventus restando in 10 al 49’ e l’ultima giornata di campionato contro la Fiorentina, sfida nella quale c’erano poche motivazioni. Lui non vuole perdere mai, era così anche da calciatore. La squadra sta maturando, nello scorso anno molti ragazzi erano alla prima esperienza in Serie A: uno su tutti Milinkovic, oppure prendo in considerazione Keita, che  spesso entrava a partita in corso o agendo da punta centrale. Inzaghi ha lavorato molto su sé stesso e sui suoi ragazzi. Il tridente biancoceleste attacca molto la profondità: Keita e Immobile sono punte a tutti gli effetti. Il vero 9, per caratteristiche, è Djordjevic, che non è mai stato impiegato con continuità, ma ha sempre dato il suo apporto. Domani la Lazio dovrà essere aggressiva soprattutto nelle transizioni negative; la Roma ha perso un giocatore come Salah, per i biancocelesti questa è una notizia positiva perché l’egiziano è un calciatore che avrebbe potuto fare molti danni in profondità. L’attacco della Lazio dovrà giocare molto alle spalle della difesa giallorossa, che non è molto veloce. Lo scorso anno la rosa biancoceleste aveva Candreva che andava spesso sul fondo e crossava: ciò implicava la presenza di un attaccante abile nel gioco aereo. Questo tridente, invece, è diverso. Di conseguenza, è variata anche l’impostazione tattica offensiva. Meno gioco aereo, ma più imprevedibilità e un maggiore attacco alla profondità. Spalletti è un allenatore evoluto, la Roma ha due tipi di gioco diversi in fase di possesso e in fase di non possesso. Nel calcio moderno, nel parlare di moduli fai fatica. In teoria, oggi si parla di occupazione degli spazi. Il derby è una partita che ti toglie molto a livello mentale: un giocatore che non è al 100% potrebbe risentirne e si rischierebbe di bruciare un cambio in partenza. Io non alleno quotidianamente de Vrij ed è possibile che fosse già pronto per la trasferta di Palermo, ma allo stesso tempo è possibile che lo staff avesse deciso di non rischiarlo in vista del derby. È tra i difensori più forti d’Europa, se sta bene deve giocare. La mia preparazione al derby? Ogni calciatore ha i suoi riti scaramantici, nel derby ancora di più! Sentivo l’adrenalina della città: arrivare allo stadio e vedere i tifosi in attesa del pullman era una bella sensazione. Vivevo il tutto in maniera molto serena. Per domani, credo che anche chi ha già vinto il derby abbia voglia di ottenere il successo. A Roma la stracittadina è una sfida speciale, basta vedere quanti tifosi sono andati giovedì a Formello. Anche uno straniero al primo anno in Serie A ha capito di cosa si tratta”.

DERBY – I costi esorbitanti della sicurezza e dell’ordine pubblico

Sicurezza e ordine pubblico: quanto costa tutto questo ai cittadini? La risposta ce la dà stamattina Il Corriere della Sera. I romani, anche chi tra loro detesta il calcio, pagano circa 35 mila euro all’ora di servizi per l’ordine pubblico. Compreso l’elicottero per filmare gli ultrà dall’alto. Un conto pesante, il totale a fine giornata si attesta sui 450-500 mila euro. Alcuni numeri sulle forze in campo. Gli uomini delle forze dell’ordine impegnati nei controlli dovrebbero essere, come sempre, circa 1.500, con una netta maggioranza di poliziotti, almeno 800 ai quali si aggiungeranno 6-700 fra carabinieri, finanzieri e vigili urbani. Solo gli agenti della Municipale incaricati di vigilare sulla viabilità attorno all’Olimpico e a Roma nord, prenderanno in media 15 euro lordi all’ora come indennità per l’ordine pubblico. A un poliziotto (in linea anche carabinieri e finanzieri) spetteranno, oltre allo stipendio, 9,50 euro netti all’ora per lo stesso motivo, più 10 euro l’ora di straordinario (una costante in ogni derby), più altri 4 euro di riposo compensativo: totale 23,50 euro. Cifra che sale di altri 18 euro in caso di agenti fuori sede (contingenti da Napoli, Bologna, Firenze) e di altri 26 in caso di pernottamento a Roma di questo personale. Senza contare – a parte i costi derivanti dall’utilizzo di sale operative, personale di supporto, auto e veicoli speciali – i 6mila euro l’ora per l’elicottero, il «Poli 100», di stanza a Pratica di Mare, impegnato in volo dall’apertura dei cancelli al deflusso dei tifosi a fine partita. Almeno 30 mila euro.

MAN CITY CHELSEA – Risultato incredibile in una partita rocambolesca

Il Chelsea si aggiudica il big match che apre il 14° turno di Premier League, superando in rimonta per 3-1 il Manchester City in trasferta. A decidere la sfida, disputata sul terreno di gioco dell’Etihad Stadium, sono i gol messi a segno da Diego CostaWillian e Hazard. Ai padroni di casa non basta l’autogol iniziale di Cahill. Per gli uomini di Antonio Conte si tratta dell’8ª vittoria consecutiva in campionato, che permette ai Blues di rafforzare il primato in classifica a quota 34. I Citizens, dal canto loro, scendono a -4 proprio dagli avversari odierni, trovando la 2ª sconfitta in Premier League della stagione, dopo quella per 2-0 in casa del Tottenham (2 ottobre 2016).

Materazzi: “La Roma ha qualcosa in più della Lazio ma…”

Beppe Materazzi, ex tenico biancoceleste ha parlato della stracittadina di domani a Radio Incontro Olympia: “Io credo che i presupposti ci sono. Di fronte anche allora avevamo uno squadrone. Si ritenevano più forti e bravi ma ci presentammo con motivazioni maggiori. Non dico che la Roma di oggi sia superiore o meno, ma qualcosina in più sulla carta ha. Ma le carte spesso si bruciano…”.

Inzaghi e il gruppo: “L’anno scorso la Roma è stata l’antagonista della Juventus, numeri importanti. Domani però sarà tutto azzerato. Questa volta i giallorossi conoscono bene difficoltà e importanza del derby e Spalletti cercherà di toccare le corde giuste. Alla Lazio dico di giocarsela a viso aperto. Tutto ciò che verrà sarà di guadagnato. Per la Roma non credo sia così…“. 

Il tridente offensivo: “Io mi aspetto Immobile con Keita e Felipe Anderson. Aver recuperato de Vrij è fondamentale anche se gli altri difensori hanno dimostrato affidabilità. Se poi Inzaghi vorrà far uscire Keita in favore di Lulic in favore di maggiore equilibrio mi sorprenderebbe. Mi aspetto che Keita giochi e Lulic al posto di Milinkovic. Anche in questo modo puoi risultare maggiormente equilibrato. Non voglio togliere il sonno a Simone che, in abbondanza, sicuramente avrà un sonno agitato”.

Il derby vinto con gol di Di Canio: “Ero arrabbiato. Molto arrabbiato. Ci davano già per sconfitti. Spero che le stesse sensazioni pervadano Inzaghi. Le scelte non le fai sull’avversario o meno, ma sul lavoro settimanale. In quella stracittadina giocarono tutti quelli più in forma”. Una sfida sulle fasce: “Sarà li che si giocherà il derby. Ci sono giocatori bravi nell’uno contro uno e tutti molto veloci da ambedue le parti. La Lazio forse ha qualcosa in più poiché più equilibrati e meno offensivi”. Dzeko contro Immobile: “Tutti e due meritano rispetto. Il bosniaco è passato dall’essere disarmante a risultare fondamentale. Immobile è un altro grande opportunista. Tanto di cappello a entrambi anche se spero emerga Ciro”. Il Di Canio di oggi: “Può copiarne le gesta Keita, risultando imprevedibile e veloce, oltre a esaltare il pubblico”.

I complimenti che non ti aspetti di Montella alla Lazio

Vincenzo Montella, tecnico del Milan ma grande ex giallorosso, sul sito ufficiale rossonero ha fatto i complimenti ai biancocelesti: “Quattordici partite non sono poche, ne mancano altre 24, finora siamo contenti del nostro cammino e procediamo di pari passo con tante squadre forti. Penso alla Lazio che secondo me è sottovalutata per i giocatori che ha e per l’entusiasmo che ha creato Inzaghi, non dimentichiamo l’Inter che e’ un po’ indietro ma che ha giocatori di primo livello“. E sul derby di Roma, Montella ha detto: “Lo guarderò sicuramente perché sarà una bella partita, è sempre un bello spettacolo. Lo guarderò sicuramente anche perché la Roma è la nostra prossima avversaria. Sicuramente penserò anche al mio passato“.

CONFERENZA – Spalletti: “Derby gara speciale che si vince giocando normale”

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa per analizzare la stracittadina contro la Lazio, come riportato da tuttomercatoweb.

Gli infortunati?

“Stanno diminuendo. Manolas ed El Shaarawy sono in gruppo. Salah e Paredes sono a parte. Salah e Nura stanno continuando il loro percorso riabilitativo. Mohamed non sarà dunque della gara domani”.

Quanto incide la classifica sul derby di domani?

“Inzaghi è stato bravo con i suoi ragazzi a creare un derby d’alta classifica. Le due squadre stanno facendo bene, per un confronto che vale molto in classifica. L’esito sarà insidioso per le rivali che ci sono attorno in classifica. Avere molte rivali ambiziose rende, però, tutto molto più affascinante. Ne gode lo spettacolo”.

Con Salah out possibile un cambio di modulo?

“Qualsiasi modulo vuole che si giochi a calcio. Il gioco è fondamentale, non il modulo. La mia squadra ha dimostrato di saper cambiare, di sapersi adattare alle situazioni. Dobbiamo stare tranquilli. Salah è il campione nel partire in ripartenza, noi però sappiamo giocare anche palla a terra e con le linee basse. Domani dovremo essere convinti che i nostri comportamenti saranno quelli che decideranno l’esito della partita”.

Bruno Peres esterno alto al posto di Salah oppure El Shaarawy?

“Sono due soluzioni possibili così come quelle di Iturbe e Totti. Abbiamo una rosa che ci permette molte cose”.

I pochi tifosi attesi domani?

“Noi che lavoriamo dentro la Roma viviamo nella romanità dal lunedì dalla domenica a prescindere da chi viene allo stadio. La romanità è uno stile di vita che noi sentiamo addosso. Non c’è bisogno di conferme o spinte superiori. Il fatto di avere questa seconda pelle, a prescindere dalla distanza, fa lo stesso rumore”.

Com’è il derby di Roma?

“Prima di tutto il derby per quanto mi riguarda è una gara speciale che si vince come le partite normali. Il derby smuove la classifica della Serie A e quella dell’eterno confronto fra queste due squadre. Io in questa settimana ho guardato immagini, ascoltato frasi e discorsi che cercano di motivarti, ho cercato di capire quale sia la strada giusta”.

Avere giocatori romani in squadra è un punto a vantaggio?

“Dipende se si riesce a vincere emozioni e rimanere lucidi. Respirando tutto il giorno quello che è il coinvolgimento emotivo di questa partita rischi di andare in over. Sono le qualità dei calciatori che fanno la differenza, ovvero la personalità di saper valutare tutto quello che c’è nel mezzo”. “Le qualità per vincere questa partita ci sono. Non è come affrontare il Real Madrid e dici alla squadra che può vincere, anche andando a sforare determinate valutazioni. Domani dovremo essere solo noi stessi. La partita sarà difficile perché la Lazio sta bene ma noi abbiamo le carte in regola per vincere il derby”.

Derby più importante per la Lazio?

“Io non so come possano recepirlo. Noi della Roma abbiamo due passioni, una è quella della gara di domani. Che smuove due classifiche. Noi creeremo l’attenzione che la partita richiede, consapevoli dell’importanza anche delle altre partite che si giocano. Io amo follemente i miei giocatori e sono convinto che sapranno migliorarsi. Non sempre abbiamo fatto il 100%, sbagliando alcune letture e non la totalità della prestazione”.

Come sta Vermaelen? Può giocare esterno sinistro?

“Thomas è un centrale che per le sue qualità può giocare ovunque anche se il suo ruolo rimane quello. Si sta allenando bene, sta dando risposte importanti e se verrà scelto saprà dare risposte importanti”.

Domani più importante attaccare bene o difendere bene?

“Entrambe le cose. Saranno fondamentali i momenti di una partita. Non puoi pensare che in una gara vada tutto in una sola direzione. Dovremo essere noi stessi sempre, in ogni situazione”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Il risultato del derby influenza tutta la stagione”. Poi su Salah e Spalletti…

Queste le parole di Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia di Lazio Roma, derby della capitale:

Come si vince il derby?

“I due derby di andata e ritorno sono due partite a se in un campionato. Da giocatore ne ho giocato tanti, da allenatore sarà il primo in prima squadra. Abbiamo preparato la partita come fatto di solito. Affrontiamo una squadra forte, con l’umiltà e determinazione di sempre possiamo fare un buon derby e vincerlo. La grinta e il voler lottare su ogni pallone devono essere più accentuata domani. Giovedì c’era molta gente, i ragazzi hanno percepito che non sono soli. Domani la curva sarà esaurita e siamo contenti perché era uno dei nostri obiettivi. Ci sono volute 14 partite fatte bene. Ora siamo lì in classifica, vogliamo rimanerci ma il difficile comincia adesso. Ci aspettano sfide importanti come quella di domani contro la Roma. Cercheremo di dare una soddisfazione ai tifosi”.

Le squadre si equivalgono? 

“La classifica dice questo. Il nostro cammino è buono, forse ci manca qualche punto con Torino e Bologna, però a Palermo avremmo potuto pareggiarla dato che non abbiamo trovato il doppio vantaggio. La classifica non mente”.

Che umore c’è nello spogliatoio?

“Buono, perché stiamo facendo un buon percorso in cui tutti sono partecipi. Fin dall’inizio ho cercato di creare un gruppo unito coinvolgendo tutti. Abbiamo avuto diversi contrattempi e infortuni, ma ci siamo compattati. Abbiamo dovuto fare dei cambi di ruolo ma i ragazzi si sono uniti, remando tutti dalla stessa direzione. Abbiamo fatto bene ma il difficile inizia desso”.

Salah?

“E’ un grandissimo giocatore, un valore aggiunto per la Roma. Chi giocherà al suo posto vorrà fare bene e magari aiuterà di più dietro. L’assenza di Salah può essere un’arma a doppio taglio. Non possiamo sapere se la sua assenza sia un bene o un male. Ho grande rispetto per la Roma e per Spalletti che stimo perché è un allenatore che dà grande mentalità ala sue squadre e le fa giocare bene. Cercherà di metterci in difficoltà ma noi faremo altrettanto”.

La vittoria del derby potrebbe significare un salto di qualità?

“Può influenzare il trand della stagione: se lo vinci è il massimo che puoi chiedere. Noi faremo sì che vada bene. La gente si aspetta che la Lazio faccia la sua partita, come sempre in queste 14 partite. E’ un derby e ci vuole qualcosa in più, serve la partita perfetta da parte di tutti e 11 più i 3 che entrano, non bastano solo alcuni”.

Milinkovic?

“Ha preso una botta, valuteremo domattina sia lui che de Vrij. Indipendentemente da come sta la Roma, valuteremo come staremo noi”.

Hai spiegato ai nuovi che vuol dire giocare un derby? Li hai caricati?

“Si sono caricati da soli, con la nostra gente giovedì. Girando per Roma hanno il termometro di quello che significa un derby per i tifosi. Molti l’hanno già giocato e lo sanno. Il derby è una gara particolare, ma bisogna avere la giusta umiltà e concentrazione”.

Avresti preferito una Roma al completo?

“Quella di Salah è un’assenza dell’ultima ora ma io guardo in casa mia e anche noi abbiamo avuto assenze importanti. Abbiamo dovuto fare a meno contemporaneamente di Biglia e de Vrij, molti si erano fasciati la testa ma chi li ha sostituiti ha fatto bene permettendoci di arrivare a meno un punto dalla Roma. Chi giocherà al posto di Salah farà bene”.

La gente voleva la maglia blu per il derby…

“La maglia celeste ha una storia. Oggi nel calcio ci sono altri fattori, come il marketing, che determinano quale maglia indossare in campo. E’ stato strano indossare la seconda maglia in casa contro il Genoa ma ha portato bene, così come a Palermo . Tuttavia, io sono per giocare il derby con la maglia celeste”.

La tua Lazio come quella di Maestrelli impone il proprio gioco con sana arroganza?

“La squadra è consapevole che sta facendo bene e sta ottenendo risultati. Stiamo disputando buone partite offrendo un buon calcio. Quando parlo di umiltà parlo ad esempio del cambio modulo a Napoli. La squadra deve essere anche quello. Il Napoli è una grande squadra che andava limitata. Domani abbiamo la possibilità di cambiare in corsa, se serve qualche cambio tattico guardando gli avversari, la squadra lo farà seguendo alla lettera le indicazione del tecnico”.

La classifica è giusta?

“Rispettiamo la Roma che ha tante qualità, costruita per vincere lo scudetto e lottare in Champions. Noi abbiamo iniziato tra la diffidenza, poi siamo stati bravi. Ora tutti parlano di noi e come è giusto che sia dovremo fare un grande derby”.

Testa più importante delle gambe?

“Ho allenato entrambe. Per la testa ci hanno pensato i tifosi giovedì, soprattutto per i nuovi. Per le gambe, ci abbiamo pensato io e il mio staff lavorando sull’aspetto tattico e domani prenderemo le scelte”.

Un pareggio ti andrebbe bene? Chi ha più pressione?

“Non si può dire prima. Noi giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi, vogliamo vincerla. Non posso sapere come finirà ma io farò di tutto per dare una soddisfazione ai tifosi”.

Come giocherà la Roma senza Salah?

“C’è un po’ di pretattica da parte loro, sicuramente cambieranno qualcosa a livello tattico. Non so chi giocherà al suo posto, potrebbe anche giocare Iturbe che aveva fatto benissimo a Verona. Al di là dei moduli è importante la nostra interpretazione della gara”.

Preoccupato dall’arbitraggio?

“Domani arbitrerà Banti che è stato l’ultimo arbitro a espellermi in campo in un Inter Atalanta. L’anno scorso mi espulse in Lazio Inter alla terzultima di campionato. Quest’anno ci ha arbitrato nella vittoria di Bergamo e ha fatto benissimo. Se l’hanno deesignato nel derby e c’è un motivo. Massima fiducia in lui che è abituato a dirigere grandi partite”.

A Bergamo la Roma ha dimostrato di soffrire di blackout. Proverete a sfruttarlo?

“Tutte le squadre hanno dei momenti difficili nel corso della partita, c’è anche il merito dell’avversario. Cercheremo di colpirli cercando di non subire contropiedi da parte loro”.

Fabrizio Piepoli

 

Paparelli jr: “Derby scoglio emotivo difficile da superare, ma mio padre non…”

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Derby: una parola che può evocare anche ricordi tristi, luttuosi. Lo sa bene la famiglia Paparelli, che proprio in occasione di una stracittadina, ormai quasi 40 anni fa, ha perso il proprio capofamiglia, Vincenzo, tifoso biancoceleste, ucciso da un razzo partito dalla Curva giallorossa. E  oggi, ai microfoni del ‘Fatto Quotidiano’, è intervenuto il figlio Gabriele per raccontare le sue sensazioni a circa 24 ore dalla partita più sentita dell’anno: Sono andato allo stadio, e ci torno ancora, ma, che sia Lazio-Roma o Roma-Lazio, a livello emotivo è sempre uno scoglio difficile da superare. È doloroso ricordare quanto accaduto a mio padre, ma resto dell’idea che si debba andare allo stadio e tifare la propria squadra“.

Non ha perso dunque la gioia per quel calcio che gli ha portato via un punto di riferimento in tenera età Gabriele, che ha poi commentato il momento, sempre più desolante, che sta attraversando l’Olimpico a livello di tifoseria: “A Roma si vive una situazione che definirei antipatica. Mi spiace molto che la Curva Sud non entri allo stadio. Da appassionato di calcio mi rattrista che il derby sia privato delle scenografie e del tifo che lo rendono una partita unica al mondo. Così come mi infastidisce che le curve siano separate dalle barriere. A mio padre non sarebbe piaciuto uno stadio così“.

DERBY – Ecco il piano per la viabilità preparato dal Comune di Roma

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Mancano poco più di 24 ore al fischio d’inizio del derby e la Capitale sta cercando di prepararsi nella maniera più adeguata possibile. A questo proposito, il sito ‘RomaToday.it’ ha svelato il piano per la viabilità messo a punto dal Comune di Roma, in cui sono elencate le strade chiuse al traffico e le aree in cui sarà possibile parcheggiare i veicoli:

Il piano – si legge – prevede di liberare dalle auto in sosta tutte le zone limitrofe allo stadio, spostare i parcheggi di auto e pullman collocandoli in viale della XVII Olimpiade, piazzale Clodio e viale di Tor di Quinto e consentire in lungotevere Flaminio e lungotevere Thaon de Revel esclusivamente le soste regolate dalla segnaletica esistente e non più al centro della carreggiata. Sono istituiti inoltre divieti di fermata in via Morra di Lavriano in entrambi i lati e nell’area di parcheggio compresa tra lungotevere Cadorna, via dei Gladiatori e via Prato Falcone (in quest’ultimo caso ad eccezione di ciclomotori e motocicli).

Altri divieti di fermata interessano piazza Lauro de Bosis le aree di parcheggio fronte piscina, Università degli studi di Roma e fronte Coni. Ulteriori divieti di fermata su piazzale della Farnesina (fra viale Boselli e viale Antonino da San Giuliano), fra viale Antonino da San Giuliano e via Volpi, nelle aree di parcheggio comprese tra viale Boselli e viale del Ministero degli Affari Esteri e tra viale Antonin da San Giuliano e viale del Ministero degli Affari Esteri, ad eccezione di moto e motorini), su via Alberto Blanc (ad eccezione dei veicoli con contrassegno disabili, con titolare a bordo, e in possesso del titolo di ingresso per lo stadio), su via Tommaso Tittoni, via Paolo Boselli, su viale della Macchia della Farnesina, su piazzale Maresciallo Diaz (tra viale Boselli e il lungotevere Diaz e nell’area di parcheggio di via Contarini compresa tra viale Boselli e il ministero degli Esteri, e ancora nell’area di via Mario Toscano compresa fra viale del Ministero degli Affari Esteri e viale Antonino di San Giuliano, ad eccezione di ciclomotori e motocicli).

Divieto di fermata anche nel tratto di lungotevere Diaz tra Ponte Duca d’Aosta e viale Antonino di San Giuliano, su via Mario Toscano, in via Contarini, in largo Ferraris IV, su viale e piazzale dello stadio Olimpico (per la piazza, ad eccezione di moto e motorini), sul lungotevere Cadorna, in viale Antonino di San Giuliano, su via Giuseppe Volpi e in via Colli della Farnesina (ad eccezione di ciclomotori e motocicli).

Divieto di fermata anche nell’area di parcheggio compresa tra via Colli della Farnesina e viale Antonino di San Giuliano.

Oltre alle misure sopra descritte, dalle 8 di domenica è previsto lo sgombero di tutti i veicoli in sosta in piazzale Clodio, in viale Falcone e Borsellino, via Casale Strozzi e largo Livatino. Altri divieti con rimozione in via Austria, via Norvegia, via Belgio, via Dorando Pietri, viale dello Stadio, piazzale Ankara e nelle aree di parcheggio tra via Baiardo e il civico 110 di viale Tor di Quinto e quella compresa tra il circolo della Marina e il poligono di tiro. In fase di arrivo (dalle 12) e deflusso dei tifosi, interdizione al traffico anche su Ponte Duca Aosta e in via Robilant“.

DERBY – Rudiger: “La Lazio? Non la conosco, ma per fermarci deve…”

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È vigilia di derby anche in casa della Roma, dove, per commentare la sfida, è intervenuto, dalle colonne de ‘Il Tempo’, il difensore tedesco, Antonio Rudiger: “La Lazio, per fermarmi, deve uccidermi. Se ci fa paura? Non la conosco come club, né tantomeno conosco il suo allenatore, ma sicuramente sarà molto motivata, visto che la partita è importante per entrambi. La storia di questo derby è molto grande, ma la cosa non mi preoccupa e non guardo in casa della Lazio, preferisco invece concentrarmi sul nostro obiettivo, che è quello di vincere e basta. Se abbiamo studiato con Spalletti un modo per fermare Immobile? Non ancora, ma lo faremo“.

Poi sulla possibilità di cori razzisti: “L’anno scorso ne ho sentito qualcuno, ma non voglio dare troppa importanza a questa gente. Alla quale, tra l’altro, deve mancare qualche rotella, visto che anche nella Lazio giocano calciatori di colore come Keita. Quindi che senso ha? Dovrebbero capire che, se insultano me, stanno facendo lo stesso anche con un ragazzo della loro squadra“. Infine, un pensiero per la Curva Sud, che ha deciso di non entrare allo stadio: “Da quando sono arrivato, l’ho vista piena solo su Youtube e in tv, quindi non posso dire molto sulle emozioni che potrebbe trasmetterci. L’unica cosa che mi sento dire è che è triste giocare senza tifosi“.

Parolo: “Derby partita aperta, ma noi vogliamo confermarci”

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Ci siamo: poco più di 24 ore e poi sarà derby. In casa Lazio, a parlare è Marco Parolo, che esprime tutta la carica e la voglia di scendere in campo dei biancocelesti: “Non firmo per il pari, è ancora lunga, ma vogliamo confermare quanto fatto finora vincendo e sorpassando la Roma. Vedo una partita aperta. Loro costruiti per lo scudetto, noi per altro. Dove possiamo arrivare lo sapremo a marzo e non prima. Occhio a Dzeko e Perotti”.

Poi sulla società e il mercato: “Possiamo costruire un ciclo, si continui verso il rinnovamento. Spero restino qui tutti i big, altrimenti a fine campionato si mangeranno le mani. I tifosi? Bello rivedere rinato il legame tra Curva e squadra. Sono una carica pazzesca”. Queste le sue parole riportate questa mattina da “Il Corriere dello Sport“.

E. Filippini: “Il derby è come una finale di Champions!”

Tutti hanno in mente il derby giocato da Emanuele Filippini impreziosito dal gran gol di Di Canio. Il giocatore ha parlato della stracittadina a 1900 tv: Come si vince? Con una gran rabbia agonistica come abbiamo fatto noi, un derby è come una finale di Champions. Quando vengono i tifosi prima di una partita così non ti danno tensione, ma solo una grande carica”. Poi si va ai ricordi di quel 6 gennaio 2005: “Si davano e si prendevano, Totti è un grande giocatore e andava marcato più attentamente. C’è sempre stato un rapporto corretto e leale, perché comunque è un grande campione. Mi ricordo che i giocatori della Roma erano molto arrabbiati e ci si scambiava qualche battuta, insomma qualche insulto e dialoghi intesi, ma sempre con la massima lealtà”. Infine: “La Roma è un po’ superiore per la qualità dei singoli, ma la Lazio ha la coesione di gruppo che fa diminuire il gap”. 

Sulfaro: “Nel derby bisogna dare qualcosa in più”

Michelangelo Sulfaro, ex portiere biancoceleste, in occasione dalla messa in suffragio di Tommaso Maestrelli è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio.

Il ricordo di Maestrelli è sempre vivo, è stato un padre per la Lazio e per chi ha vissuto quell’epoca. Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente ma dal racconto dei miei ex compagni posso dire che era visto bene da tutti. La famiglia Maestrelli ha fatto una cosa grandiosa nei confronti di Chinaglia: lo ha accolto nella loro cappella. Tommaso ha saputo far coesistere giocatori particolari, è stato uno psicologo che sapeva adattare tante teste. È riuscito a formare una squadra che ha vinto il primo scudetto nel 73-74 ma avrebbe dovuto vincere anche nel 72-73. Ha scritto la storia della Lazio. La sua squadra giocava bene, ha precorso i tempi, è stato il primo esempio di calcio totale in Italia.

Parlando della Lazio attuale, domenica scorsa ho visto una squadra in forma ma il derby è una partita a sé, devi dara tutto e allora sicuramente qualcosa di buono esce fuori. Keita può essere determinante ma Felipe può spostare gli equilibri”.

Morabito (ag. Fifa): “Biglia all’Inter? Ho parlato col ds Ausilio…”

Noto agente Fifa e tifoso laziale Vincenzo Morabito è intervenuto durante la trasmissione ‘1900 Tv’: “Il derby da tifoso lo vuoi solo vincere e si sa che è una partita senza pronostico. Da un punto di vista mentale siamo quest’anno in una condizione migliore rispetto agli ultimi anni. Il merito maggiore va a Simone Inzaghi. La Roma è un’ottima squadra, ma la Lazio dovrà giocare senza alcun timore reverenziale.Sono fiducioso, c’è molto entusiasmo. Non sono molto ottimista su Banti che non è uno degli arbitri migliori”.

Poi su Inzaghi: “Io lo conosco dai tempi di Cragnotti, conosco benissimo le sue qualità umane. È uno che sa affrontare le difficoltà e si sta rifacendo di tutte le critiche subite. È uno che ha voluto la Lazio a tutti i costi e l’ha meritata. Europa? Aspetto a dire Champions, non faccio come i romanisti. Certo sarebbe il massimo”. Per arrivare al mercato, suo pezzo forte.

Sul mercato di gennaio: “Credo che il mercato sarà su Keita che è un giocatore di grande prospettiva ma ha una situazione contrattuale che non è il massimo. Potrebbe essere l’unico in partenza. L’altro che mi aspetto vada via è Djordjevic, è l’unico punto debole della rosa e serve un appoggio a Immobile. Credo che potrebbe tornare in Francia, l’unico campionato in cui lo conoscono. Certo la Lazio deve abbassare un po’ le cifre. Biglia all’Inter? Non credo, Ausilio mi ha detto che l’Inter lì è apposto, vuole rafforzare il reparto difensivo”. Un accenno poi ad un piccolo retroscena sulla trattativa Immobile: “Valencia non era l’alternativa di Immobile, lo ha voluto Inzaghi perché sapeva benissimo come farlo rendere al meglio. E lo sta dimostrando. Se parte Keita si parla tanto di Cafù, potrebbe essere lui il maggiore indiziato secondo me. Credo che l’ex Barcellone possa andare all’estero, perché in Italia i grandi club non hanno bisogno di giocatori con le sue caratteristiche. Anche lo stesso Valencia, so che Keita piace a Prandelli, ma anche al Monaco”.

 

Scade il contratto con Macron, ma non sarà l’Adidas a vestire la Lazio in futuro…

Ultimo anno di contratto tra Macron e Lazio, ma non finisce qui, perché le due parti sono vicine a un rinnovo per altri 5 anni. Non a caso la Macron sta già lavorando alla maglia per la prossima stagione, che a detto dell’azienda bolognese: “andrà molto incontro ai gusti della tifoseria laziale, riprenderà l’eleganza, i colori e uno stile molto pulito”. Una notizia che mette a tacere i rumors che vedevano grandi brand di livello internazionale come Adidas e New Balance avvicinarsi alla Lazio.

DERBY – Crespo: “Lazio spensierata, Roma più completa” Poi su Inzaghi e Spalletti…

L’ex attaccante della Lazio, Hernan Crespo, ha esternato il suo pensiero riguardante al derby Lazio – Roma. Queste le sue parole a Radio Olympia:

Quello della Lazio fino ad oggi è un signor campionato. Inzaghi sta lavorando molto bene anche se non mi trova d’accordo sui continui cambi di modulo. Vorrei che la Lazio avesse una identità precisa a livello tattico. I biancocelesti non hanno nulla da perdere ed arivano alla gara spensierati. La Roma ha una rosa più completa ma sono sicuro che Spalletti teme il trio d’attacco dei biancocelesti. Il derby a Roma è qualcosa di unico. Ogni calciatore lo vive a suo modo, ma forse limita un pò troppo la mentalità del tifoso. Lazio e Roma devono ambire a vincere trofei e non puntare tutto sul derby“.

DERBY – Portanova: “Ero a Formello giovedì. Che darei per giocare il derby”

L’ex difensore Daniele Portanova, tifosissimo della Lazio, giovedì era a Formello per incitare la banda Inzaghi, pronta ad affrontare il derby contro la Roma. Intervenuto a Radiosei, queste sono state le sue parole:

“Il derby per me significa ansia totale, spero che la Lazio vinca. C’è l’eventualità del sorpasso su di loro, non lo vinciamo da un po’ e perché i biancocelesti giocano meglio. C’ero anche io ieri a Formello, la frase è stata pesante. Ma il succo il calciatore l’ha capito: massimo impegno ed onorare la maglia. Spero vivamente che lo facciano vedere domenica. Per me in questo momento è migliore la difesa della Lazio, so benissimo che quando de Vrij un mesetto fa giocava speravamo tutti che non si facesse mai male, perché pensavamo di non avere un sostituto. Ora siamo più forti perché abbiamo scoperto Wallace. Siamo consapevoli che non c’è solo de Vrij, ma abbiamo anche il brasiliano su cui possiamo fare affidamento. Salah è una grandissima perdita della Roma: è come se alla Lazio viene a mancare Keita o Felipe Anderson. Con lui in campo non potevi permetterti tanta profondità, ora hai più chance in questo senso”.