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Mauro Mazza: “Lulic? Sbagliato mandarlo a parlare. Nel derby deluso dai senatori…”

Ex Direttore di Rai Uno, protagonista in passato con la direzione del Tg 2 e di Rai Sport, Mauro Mazza oltre ad essere un giornalista tra i più noti in Italia è un grande tifoso laziale ed è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air” per commentare il polverone alzatosi attorno alla Lazio dopo il derby.
In queste ore la comunicazione laziale è stata nell’occhio del ciclone, in particolare per le parole di Senad Lulic: “Due cose mi sono piaciute a margine della partita: lo stemperare i toni da parte del capitano degli altri De Rossi e le scuse immediate da parte della Lazio per le parole di Lulic, arrivate da parte del responsabile della comunicazione Diaconale. Sicuramente un grave errore è stato mandare allo sbaraglio a parlare con la stampa il giocatore che sente più il derby, anche per il sarcasmo becero che Lulic subì dai romanisti quando si infortunò gravemente al dito. Errore reiterato è stato mandare Lulic in zona mista, accerchiato dai microfoni e incalzato dalle domande per fargli ripetere la frase precedente su Rudiger. Per fortuna non è caduto nella trappola, ma mi ha colpito non vedere nessun dirigente al fianco di Lulic, per tutelarlo e guidarlo in un momento emotivamente difficile. Sappiamo benissimo che a Roma la parte biancoceleste è in minoranza e quanto accade nelle conferenze stampa o si legge sui giornali è sempre indirizzato in una certa maniera dall’altra parte della città. Per questo chi gestisce la comunicazione alla Lazio deve avere la massima attenzione riguardo questi meccanismi. Tornando alla partita, spero che le immagini documentate della provocazione di Strootman vengano prese in considerazione in maniera esemplare“.
Anche perché ora Cataldi sarà comunque squalificato… “Mentre Strootman faceva la sceneggiata a terra la squadra non doveva prendersela con l’olandese, ma accerchiare l’arbitro e imporgli di fare giustizia dopo che il centrocampista aveva schizzato l’acqua verso i laziali. Provare a farsi giustizia da soli porta sempre ad aumentare i problemi, invece che a diminuirli…“.
La differenza di esperienza tra le due squadra ha deciso il derby? “Il vero problema del derby perso in questa maniera non credo vada attribuito ai giovani e ai giovanissimi della Lazio. L’errore di Wallace è stato di supponenza e di gioventù, ma non credo si ripeterà, così come da Keita e Anderson ci si poteva aspettare qualcosa di più. Mi hanno deluso molto di più i senatori: Marchetti, Radu, Lulic, Parolo, Biglia… Sono loro che devono portare quel qualcosa in più in partite come questa, devono essere in grado di guidare i giovani e farli crescere. Il loro compito è fondamentale anche per Inzaghi, che ancora deve fare esperienza come allenatore in circostanze come questa“.
Derby a parte, la Lazio la convince e dove può essere migliorata a gennaio? “Spesso le voci di mercato vengono riportate solo per riempire le pagine dei giornali e suggestionare la fantasia dei tifosi. Di sicuro per la Lazio si parla solo di movimenti in uscita, al contrario delle altre grandi squadre per le quali si ipotizzano sempre affari fantascientifici in entrata. Questo influisce sulla fantasia di giocatori e tifosi. Personalmente mi aspetto che Inzaghi possa avere a disposizione giocatori di pari valore in panchina rispetto a quelli che sono in campo, al momento non è così, soprattutto lì davanti. D’altronde se la squadra dovesse conquistare l’accesso in Europa senza rinforzi, si ritroverebbe sempre nella solita situazione, come ad esempio successo due anni fa. Non si può non avere una rosa all’altezza per sostenere il doppio impegno. Se bisogna rivivere la solita storia, tanto vale vivacchiare e rinunciare all’Europa. La società faccia il salto di qualità“.

LAZIALI FUORI PORTA – Palombi sempre più decisivo. Male Crecco e Luiz Felipe

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Nuovo appuntamento con Laziali Fuori Porta, la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri (Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

SERIE A

Berisha: si ferma la corsa dell’Atalanta, che esce sconfitta dall’anticipo di Torino per mano dei campioni d’Italia in carica della Juventus. Un 3-1 che non ammette repliche, ma che non ridimensiona le prestazioni dei ragazzi di Gasperini, ancora quarti in classifica pari merito con Napoli e Lazio. Ancora out Etrit Berisha: il portiere albanese soffre di un problema al menisco, problema che, dopo l’operazione del 30 novembre, lo terrà fuori per circa un mese. Sarà pronto dopo la sosta.

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: esordio infelice per Alberto Bollini, che in settimana ha sostituito Beppe Sannino sulla panchina della Salernitana: i granata escono sconfitti per 2-0 dalla trasferta di Bari, grazie alle reti messe a segno da De Luca e Daprela a cavallo dei due tempi. Rientro pessimo dal primo minuto per il difensore Luiz Felipe Marchi: il brasiliano gioca in una posizione non sua e si capisce subito quando si fa saltare da De Luca, con Terracciano che ci mette una pezza. Si fa ammonire per un fallo su Fedele, ma poi si fa perdonare chiudendo col corpo lo specchio alla conclusione di Brienza, che sfrutta l’assist involontario di Tuia che svirgola la sfera. Gioca alle belle statuine con De Luca, in occasione del primo gol, con il folletto barese che indisturbato può insaccare in rete il vantaggio. Leggermente meglio Ronaldo Pompeu, schierato come regista nel centrocampo a 3 dei campani: quando ha la palla tra i piedi è un valore aggiunto per la squadra, ma quando bisogna correre, pressare e raddoppiare si chiama fuori, lasciando spesso i compagni in difficoltà. Prova una conclusione dalla distanza, che termina di poco al lato.

Guerrieri: nuovo allenatore, vecchia vita per il Trapani: i siciliani vengono battuti di misura a domicilio dal Carpi grazie al calcio di rigore trasformato da Catellani. Il neo tecnico Calori dà ancora fiducia a Guido Guerrieri, schierandolo titolare tra i pali dei padroni di casa. Il classe ’96 gioca una partita attenta, in cui non è chiamato spessissimo in causa, ma quando c’è bisogno di lui risponde presente. Sfortunato in occasione del rigore, quando non arriva a intercettare il pallone per una questione di pochi centimetri.

Crecco: uno sfortunato Avellino cede in casa nello scontro diretto contro l’Ascoli per 1-2. Passati in vantaggio grazie alla punizione di Verde, i campani vengono raggiunti dal gol di Gatto e superati dal rigore (molto generoso) di Cacia. Brutta prestazione per Luca Crecco, schierato come esterno sinistro nel centrocampo a 4 di Toscano: il classe ’95 esce tra i fischi dopo aver clamorosamente ciccato un sinistro da posizione favorevole. Nel primo tempo solo un cross in Curva Nord. Svarioni tecnici da mani davanti agli occhi.

Filippini: nel monday night di Serie B, perso dal Cesena in casa del Benevento per 2-1, Lorenzo Filippini non risulta tra i convocati di Camplone. Il terzino è ancora out per un problema fisico, da valutare in settimana le sue condizioni.

Palombi e Germoni: Simone Palombi non si ferma più! E’ suo il gol decisivo che permette alla Ternana di battere di misura il Brescia e di uscire dalle zone più calde della classifica. L’attaccante romano conferma ancora, semmai ce ne fosse bisogno, il suo istinto per il gol: tocca solo un paio di palloni, uno lo trasforma in rete, il suo terzo stagionale, con un bel diagonale; l’altro lo concede ad Avenatti con un assist perfetto sciupato dal compagno di reparto. Al momento è l’arma in più di Carbone. Esce a 15 dalla fine tra gli applausi del Liberati. Buonissima prestazione anche per Germoni: il mancino soffre la vivacità di Camara soprattutto nella fase iniziale. Poi gli prende le misure e lo tiene a bada crescendo anche fisicamente. Nel finale sfiora anche il clamoroso gol con un pallonetto al portiere dopo uno svarione della difesa avversaria.

LEGA PRO

Rozzi: dopo la bella vittoria contro la Cremonese ancora un brusco stop per la Lupa Roma, battuta 3-1 in casa dell’Arezzo. Antonio Rozzi, tornato nella lista dei convocati solo nella scorsa giornata di Lega Pro, siede in panchina per tutto l’arco della sfida.

Pollace: sconfitta pirotecnica per il Gubbio, che viene battuto a domicilio per 2-3 dalla Reggiana dopo essersi trovato per due volte in vantaggio. Ancora fuori Pollace, che rimane in panchina per tutti i 90 minuti di gioco.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: vince in rimonta lo Spartak Mosca, che in un nervoso posticipo del campionato russo (due espulsi, uno per parte), batte il Rubin Kazan 2-1, aumentando il vantaggio sullo Zenit San Pietroburgo, fermato sullo 0-0 dal Rostov. Nella sfida di Mosca il brasiliano Mauricio parte dalla panchina e fa il suo ingresso in campo al minuto 63, sul risultato di 1-1: 30 minuti in cui la squadra segna il gol vittoria ed il difensore ha il tempo per prendere il quarto cartellino giallo stagionale.

PRVA HNL Croazia

Elez: il Rijeka era chiamato alla prova del 9, in quanto ospite della Dinamo Zagabria seconda in classifica: prova del 9 ampiamente superata dalla squadra di Fiume, uscita indenne e con un prezioso punto dal campo della Dinamo. 1-1 il risultato finale, con Josip Elez titolarissimo e sempre abile e sicuro nel guidare la retroguardia della capolista del campionato croato.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: bella vittoria per l’Aarhus, che sconfigge di misura in trasferta la terza forza del campionato danese, il Midtjylland, grazie alla rete nella ripresa di Andersen. Chris Oikonomidis parte titolare largo a sinistra, rendendosi protagonista di una discreta prova, e rimediando un cartellino giallo al minuto 40. Esce dal campo dopo due terzi di gara, 5 minuti prima che la squa squadra trovi il gol decisivo.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: torna a vincere il Lugo, che batte 1-2 in rimonta il Murcia grazie alla doppietta di Alfonso. Poche gioie per Brayan Perea: il colombiano siede in panchina per tutto il corso della sfida. Un’avventura, quella del classe ’93 in Spaga, che stenta a decollare.

Giulio Piras

‘Caso Lulic’, ecco la decisione della Procura Federale della Figc

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Sospiro di sollievo in casa Lazio riguardo al ‘caso’ di Senad Lulic: i giudici federali, infatti, dopo aver acquisito l’intervista rilasciata dal bosniaco dopo il derby, sarebbero orientati a non avanzare nei suoi confronti l’accusa di razzismo. La Procura federale della Figc, presieduta da quest’anno dal superpoliziotto Giuseppe Pecoraro, ha ora 60 giorni di tempo per decidere cosa fare: quel che è certo è che ci sarà un deferimento e un relativo processo (sportivo). Per la Procura, come detto, non si tratterebbe di un’affermazione razzista, il che smentirebbe l’ipotesi delle dieci giornate di squalifica, come scrive Repubblica.it. Probabile quindi che a Lulic venga contestato l’articolo 1 bis del codice di giustizia sportiva (violazione dei principi di lealtà sportiva, eccetera): il rischio per lui è di 2-3 turni di squalifica.

UFFICIALE – Nuova avventura in panchina per Sven Goran Eriksson

Non c’è pace nel rapporto tra Clarence Seedorf e il ruolo di allenatore. L’ex tecnico del Milan, due stagioni dopo essere stato esonerato dalla guida tecnica della squadra rossonera, si era accasato allo Shenzhen, club militante nella serie B cinese. Anche questa avventura, però, non ha avuto un buon esito per l’olandese, il quale, non essendo riuscito a centrare la promozione in Super League, è stato sollevato in anticipo dal proprio incarico. Al suo posto arriverà Sven-Goran Eriksson, anch’egli reduce da un licenziamento, avvenuto nei primi giorni di novembre, dallo Shanghai SIPG e che non ci ha pensato due volte nell’accettare la pronta proposta avanzata dal club cinese. Per l’ex tecnico della Lazio ha dunque inizio una nuova avventura, sempre all’ombra della Grande Muraglia.

‘Caso Lulic’, Moggi contro la società: “Se io fossi stato dirigente della Lazio…”

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Potrebbero avere conseguenze molto pesanti per Senad Lulic le parole all’indirizzo di Rudiger nel post derby. Oltre all’attenzione accusatoria (a tratti eccessiva) da parte dei media, il terzino biancoceleste potrebbe infatti incorrere in una lunga squalifica. Di chi la colpa? Del calciatore in primis certamente, ma, secondo Luciano Moggi, anche della società. L’ex dirigente della Juventus si è infatti espresso così sulla vicenda ai microfoni dell’emittente ‘Canale 9’:

Se io fossi stato un dirigente della Lazio, Lulic non avrebbe mai detto quelle cose per paura del sottoscritto. Tuttavia, bisogna anche vedere cosa ha detto Rudiger a lui durante la partita. Purtroppo, io non so cosa sia successo in campo, quindi non posso che affermare che Lulic abbia esagerato. Ma anche le società a volte sbagliano e, a mio parere, dovrebbero mandare sempre un accompagnatore col calciatore davanti alle telecamere. Non ho mai sentito alcun giocatore della Juventus dire certe cose”.

DERBY – ‘Vigile tifoso’, ecco la risposta della Polizia di Roma Capitale

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Tra i tanti strascichi che il derby andato in scena domenica si porterà dietro ancora a lungo ci sarà sicuramente anche lui: il ‘vigile tifoso‘, ripreso a saltare e dimenarsi sul coro dei tifosi romanisti “Ma che siete venuti a fà“. Una vicenda che ha suscitato parecchia ilarità in casa giallorossa, ma che potrebbe avere conseguenze piuttosto pesanti per il diretto interessato. La Polizia di Roma Capitale ha ritenuto infatti il gesto una cosa da prendere non certo alla leggera, in quanto lesivo ddell’immagine dell’intero Corpo. A riferirlo, in una nota, Diego Porta, Comandante del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale:

E’ stato avviato ieri un procedimento disciplinare nei riguardi del motociclista del GPIT(Gruppo Pronto Intervento Traffico) che, in servizio al derby domenica scorsa presso lo stadio Olimpico, ha assunto in uniforme comportamenti da tifoso del tutto inopportuni e poco professionali. Episodi come questo non possono essere tollerati poiché lesivi dell’immagine di tutto il Corpo. Chi indossa una divisa ha il dovere di tenere comportamenti esemplari”.

Pallanuoto, Campagna: “World League? Torneo prestigioso”

Alla vigilia della prima sfida di World League è il ct del Settebello Alessandro Campagna a caricare l’ambiente: “Vincere è sempre importante – precisa – teniamo molto alla World League perché è un torneo prestigioso e ci aiuta a crescere e migliorarci”. In effetti, dopo il bronzo conquistato a Rio 2016 la World League rappresenta la competizione ideale per dimostrare la forza e determinazione della squadra. Il programma della World League 2016-2017 prevede l’esordio nella seconda giornata contro la Russia, precisamente all’Aquatic Palace di Ruza (ore 19 locali, 17 italiane). Secondo le ultime indicazioni il capitano sarà Pietro Figlioli, mentre il vice Valentino Gallo. “E’ una partita decisiva per la qualificazione – spiega il ct della nazionale Alessandro Campagna – dobbiamo dare il massimo anche perché vincere in Russia, in inverno ed alla prima della stagione non è mai facile”. Il ct conosce più di ogni altro l’andamento delle competizioni, infatti nel 2013 a soli sei mesi dalla vittoria dell’argento a Londra il Settebello subì una pesante sconfitta ai rigori a Volgograd (Russia): “E’ necessario – conclude il ct – mantenere la massima attenzione”. Vincere contro la Russia è quindi fondamentale, soprattutto in chiave qualificazione: con la vittoria, infatti, il Settebello può proiettarsi al primo posto del girone con un occhio alla Superfinal di Giugno.

Chapecoense vince Coppa Sudamericana

La Conmebol ha annunciato di aver assegnato ufficialmente alla Chapecoense il titolo della Coppa Sudamericana 2016, l’equivalente della nostra Europa League. Un gesto simbolico, ovviamente, in memoria della squadra brasiliana coinvolta la scorsa settimana nel terribile schianto aereo in Colombia dove la Chapecoense avrebbe dovuto disputare l’andata della finale contro l’Atletico National. Proprio dalla squadra avversaria, che riceverà il premio fair play, è partita l’iniziativa dell’assegnazione alla Chapecoense. Nello schianto aereo, avvenuto nel corso di un atterraggio di emergenza a causa della mancanza di carburante, hanno perso la vita 71 persone fra personale dell’equipaggio, calciatori e staff della Chapecoense oltre ad alcuni giornalisti. Sopravvissute, invece, solo sei persone. Come da regolamento alla società della Chapecoense andranno 2 milioni, cifra che spetta al vincitore della Coppa Sudamericana. Da segnalare, inoltre, un’indiscrezione che arriva dal Brasile: secondo alcune testate locali, infatti, l’ex giocatore del Barcellona e Milan Ronaldinho avrebbe espresso la volontà di giocare in prestito gratuito proprio alla Chapecoense.

CASO LULIC – Le nuove dichiarazioni di Diaconale

Il responsabile della Comunicazione della S.S.Lazio, Arturo Diaconale, torna sulla vicenda che sta avvolgendo in questi giorni il giocatore biancoceleste Senad Lulic e lo ha fatto ai microfoni di Sportitalia:  “Il giocatore ha usato una provocazione per rispondere a un’altra provocazione. Abbiamo chiesto immediatamente scusa, il ragazzo non voleva risultare razzista – ha precisato – Senad ha usato una terminologia politicamente scorretta, ma nello stesso tempo mi aspetto le scuse per i cori fatti dai tifosi della Roma nei confronti del ragazzo. Squalifica? Noi siamo pronti a difenderci. Speriamo non ci siano 2 pesi e 2 misure”.

Palalottomatica: l’Alt di Renato Zero

Dopo il grande successo delle tre date all’Arena di Verona, Renato Zero torna al Palalottomatica di Roma con ben 6 concerti per l’ennesimo tour della sua carriera. Il “re dei sorcini” presenta al pubblico l’ultimo ed intenso lavoro “Alt”: nell’album 14 nuovi brani, con un chiaro invito alla riflessione in un momento storico non troppo facile per la nostra società. Nei testi non mancano temi come quello del lavoro, della violenza e della fede oltre a racconti autobiografici arricchiti da melodie curate nei minimi dettagli. Da registrare il sold out per le prime 4 serate al Palalottomatica il 6,7,9 e 10 dicembre. Per far fronte alle tantissime richieste Renato Zero si esibirà anche nelle date del 13 e 14 dicembre (ore 21). Un appuntamento da non perdere, quindi, accoglierà i tanti sostenitori per il lungo abbraccio alla capitale. Come di consueto nell’anticipazione della scaletta è evidente la volontà del cantautore romano di far ascoltare live tutte le ultime canzoni, senza tralasciare gli intramontabili successi del passato. In programma, l’alternanza fra singoli e medley per accendere l’entusiasmo dei “sorcini” nel corso delle tre ore di concerto. Ad affiancare sul palco Renato Zero l’orchestra diretta dal maestro Renato Serio e l’originalità dei Neri Per Caso. Da non escludere anche la presenza di qualche super ospite.

I laziali Furlanetto e Franco a Coverciano per il Torneo di Natale con la Nazionale Under 15

Come di consueto, torna l’appuntamento con la Nazionale Under 15 del CT Antonio Rocca per il Torneo Di Natale.Dopo i quattro stage territoriali, dal 9 all’11 dicembre sono ben 88 gli azzurrini che si ritrovano al Centro Tecnico Federale di Coverciano per il tradizionale appuntamento del mese di dicembre.

Tra i giocatori classe 2002 convocati dal CT Rocca spiccano i nomi di due giovani aquile, rispondono alla chiamata azzurra il portiere Alessio Furlanetto (seconda convocazione per lui) ed il difensore Damiano Franco alla sua terza avventura con la maglia della Nazionale. Continuano le soddisfazioni in casa Lazio, in particolar modo per i due biancocelesti dell’Under 15 di mister Girini.

Spalletti ha la memoria corta: ecco cosa diceva un anno fa sul caso De Rossi-Mandzukic

Probabilmente tra qualche anno fa nessuno ricorderà più questo derby per i gol di Strootman e di Nainggolan, né per il goffo tacco di Wallace, ma sicuramente rimarranno nella storia le dichiarazioni di Lulic contro Rudiger a fine partita. Parole su cui si è espressa mezza serie A e tutto il giornalismo italiano. Tra gli accusatori (tanti) e i difensori (pochi), Lulic è stato oggetto di scherno e di moralismi anche da chi proprio non può permetterselo.

Tra i pochi difensori di Lulic c’è stato De Rossi, probabilmente perché quasi un anno fa era stato protagonista di un episodio analogo. Durante Juventus Roma aveva chiamato Mandzukic “Zingaro di m***”.  Le telecamere tv avevano ripreso il centrocampista romano cui labiale era inequivocabile. De Rossi si era poi scusato due giorni dopo al programma tv Le Iene, spinto dagli appelli di diversi suoi colleghi tra cui l’amico Buffon. In un certo senso, il giocatore era stato quasi costretto a scusarsi per mettere una pezza a quanto accaduto. Al contrario di Lulic, cui scuse sono arrivate attraverso i suoi account social e non attraverso un’operazione simpatia televisiva.

E Spalletti in tutto questo cosa diceva un anno fa? Neanche un accenno di critica a De Rossi o al suo gesto ma anzi aveva bacchettato Manzdzukic, quasi a voler giustificare la frase razzista: “Il labiale? De Rossi non ha messo la mano davanti la bocca, insegneremo anche questo. Mandzukic ha preso per il culo tutti e nessuno gli ha detto niente: De Rossi ha risposto a quelle che sono state le indicazioni del suo avversario”. E oggi? Beh l’allenatore ha sentenziato in maniera criptica la questione Lulic: Le sue parole si commentano da sole”. Strano che non abbia consigliato a Lulic di coprirsi la bocca…

Fabrizio Piepoli

POLISPORTIVA – La Lazio Calcio a 5 Femminile espugna Bisceglie

Ottima prestazione delle ragazze biancocelesti che disputano una grande partita vincendo in trasferta al PalaDolmen di Bisceglie, in Puglia, contro l’Arcadia. Bastano appena undici minuti di gioco alle romane per passare in vantaggio con Duco. Nel corso del primo tempo le biancocelesti creano anche altre occasioni sfiorando più volte il raddoppio ma al termine della prima frazione di gioco il risultato resta sull’1-0. Nella ripresa le capitoline dilagano: passano sei minuti ed è la spagnola Patri a realizzare la rete del raddoppio, poi tra il 16′ ed il 17′ sono Rebe ed Agnello ad arrotondare il punteggio. Infine è la Nazionale D’Incecco a mettere a segno la rete del definitivo 0-5.

ARCADIA BISCEGLIE-LAZIO: 0-5 (0-1 pt)

ARCADIA BISCEGLIE: Tempesta, Monaco, Diana Alves, Begona Campana, La Rossa, Soldano, Altamura, Scommegna, Gariuolo, Mastrototaro, Porcelli, Martino; All. Ventura

LAZIO: Tirelli, D’Incecco, Catrambone, Barca, Patri, Benvenuto, Agnello, Duco, Rebe, Amici, Di Turi, Vecchione; All. Chilelli

RETI: 11′ pt Duco (L), 6’57” st Patri (L), 16’14” Rebe (L), 16’48” Agnello (L), 19’59” D’Incecco (L)
ARBITRI: Sessa (Foggia), Tessa (Barletta)
CRONO: Acquafredda (Molfetta).

Oddi: “Non siamo ancora pronti”

Giancarlo Oddi, ex difensore laziale e Campione d’Italia, parla del derby ai microfoni di Radiosei: “Nel primo tempo mi è piaciuto l’atteggiamento, sembrava anche che la Roma ci temesse. Nel secondo tempo siamo calati, quello che è accaduto anche con le altre che ci sono davanti in classifica. Gli errori ci stanno, quello di Wallace però è gravissimo. Rovina quello che di buono ha fatto. Per una sciocchezza siamo andati a prendere il gol senza il quale poteva finire in pareggio”.  L’ex difensore dello scudetto del ’74 ha le idee chiare su quello che ha sbagliato la Lazio e su ciò che la Roma ha avuto in più dei biancocelesti: “L’esperienza della Roma, i loro giocatori abituati a giocare il derby, l’hanno fatta da padroni nella ripresa. Non credo che la Lazio fosse certa di vincere, non lo sei mai. Non siamo stati incisivi, gli esterni d’attacco non sono stati sufficienti“. Non colpa solo di Wallace quindi, ma si esprime su quasi tutta la rosa scesa in campo domenica:Non so perché Keita e Felipe fossero sottotono. Non sono abituati a disputare derby in prima squadra. La voglia di Felipe c’è, ma in campo a volte cambia tutto, un passaggio sbagliato e ti demoralizzi. Gente come Lulic e Parolo, più esperti, affrontano una gara come questa con un altro piglio. Immobile ha sbagliato molto. Abbiamo perso contro chi ci sta avanti e pareggiato contro il Napoli cercando di non perdere, grazie a un errore dell’avversario. Noi ancora non siamo prontiin particolare il capitano Biglia – Non è ancora al 100%, quando perdi vedi tutte le pecche di ciascuno. Non è al momento quello che conosciamo. E’ un punto a nostro sfavore se il giocatore fondamentale del centrocampo non è al top della forma fisica”. Infine commenta le dichiarazioni di Lulic: “Certe cose non si dicono in tv. Si risolve in campo o negli spogliatoi, le cose si dicono in faccia lontani dalle telecamere. Prima si potevano dire cose molto più gravi, adesso tutto viene interpretato”.

LAZIO WOMEN – Passo falso interno per le ragazze di De Cosmi

Stop interno per la Lazio Women di mister De Cosmi che sono state sconfitte sul proprio campo dal Napoli Dream Team per 2-1.

Lazio Women-Napoli Dream Team 1-2

LAZIO WOMEN (4-4-2): Palmerini; Tosti, Vaccari, Lommi, Foschi; Pezzotti, Vittori (13’st Casali), Lombardozzi, De Luca (7’st Cianci); Corradino (21’st Sciarretti), Coletta (K); A disp.: Angelini; All.: Roberto De Cosmi

NAPOLI DT (4-3-3): Ruotolo; Del Giudice, De Rosa, Strisciante, Longobardo; Borrelli (32’st Palescandolo), Severino, Illiano; Prete, Sibilio(K), Bottone (23’st Beato); A disp.: Lupoli, Conzo, Spigno, Ragone; All.: Elio Aielli

MARCATRICI: 5′ Borrelli punizione 0-1; 20′ Coletta 1-1; 32’st Beato 1-2

ARBITRO: Riccardo Leotta (Sezi. di Acireale)
ASSISTENTI: Valeria Nardozi (Roma 1) – Marco Di Bella (Ostia Lido).
AMMONITE: Del Giudice, Vittori, Pezzotti, De Rosa, Palescandolo
ESPULSE: 28’st Pezzotti (L), 51’st Coletta (L).

Mercedes, erede di Rosberg: Valentino Rossi si candida?

Il ritiro annunciato da Nico Rosberg ha sconvolto il mondo della F1, in particolare della Mercedes che ora deve assolutamente trovare un degno sostituto che faccia coppia con Hamilton. Tra i possibili candidati, il team principale della scuderia tedesca ha, con sorpresa di tutti, fatto il nome del grande Valentino Rossi come possibile nuovo pilota. Il diretto interessato risponde così: «Non sapevo delle parole di Wolff, ma sarebbe bello poter provare la Mercedes. Wolff ce l’ha il mio numero, se vuole può chiamarmi e in quel caso sarebbe impossibile dirgli di no». Poco dopo però corregge parzialmente il tiro: «Forse sarebbe un mezzo tradimento nei confronti della Ferrari, che resta nel mio cuore anche perché ho avuto la fortuna di provare la macchina e sono molto amico di tanti ragazzi a Maranello. Ma come potrei dire di no a un test con la Mercedes se me lo chiedessero? Sarebbe comunque molto difficile», ammette Rossi. Il “Dottore” torna poi sul ritiro annunciato da Rosberg appena cinque giorni dopo aver conquistato il suo primo titolo iridato in carriera: «Non mi aspettavo che Nico lasciasse la Formula 1. Sono scelte talmente personali che non si può ragionare e dire se ha ragione o no. Ha ragione sicuro, mi dispiace, era una bella lotta con Hamilton».

Rambaudi: “Per crescere non bastano buoni giocatori…”

Intervenuto su Radiosei, l’ex biancoceleste Roberto Rambaudi ha commentato i limiti della squadra di Simone Inzaghi:Se la Lazio vuole davvero crescere una volta per tutte deve acquistare calciatori abituati a giocare a grandi livelli, serve carisma e personalità. Come successe con la mia Lazio, il salto di qualità l’abbiamo fatto quando sono arrivati i giocatori importanti. Se la società vuole alzare l’asticella davvero deve fare questo, fermo restando che questa squadra ha già dei buoni valori. Ma per crescere davvero serve altro”.

Il Milan osserva Keita durante il derby

Oltre ai tanti tifosi laziali accorsi il derby sugli spalti c’era anche un ospite non particolarmente benvisto dal popolo biancoceleste. Per inimicarsi i tifosi non qualcosa che ha fatto ma qualcosa che potrebbe fare. Si chiama Massimo Mirabelli ed è il nuovo direttore sportivo milanista. Neanche a dirlo, osservava Keita Balde Diao che è tutt’oggi uno dei primi obiettivi della squadra milanese in cerca di un esterno veloce e capace di saltare l’uomo. La prestazione del giovane senegalese non è stata delle migliori domenica ma difficilmente questo farà cambiare idea al Milan soprattutto alla luce dell’incertezza sull’accordo contrattuale tra la Lazio e il giocatore. Non sappiamo ancora se il Milan si farà avanti a gennaio ma sicuramente il nuovo ds, con un passato da responsabile scouting nell’Inter, si sta dando molto da fare: secondo Il Corriere dello Sport Mirabelli assisterà a 14 partite in soli due mesi e mezzo alla ricerca di giocatori tra cui compare proprio Keita, già visionato dal ds milanista durante Chievo Lazio.

Nainggolan provoca ancora

Il centrocampista della Roma non ci pensa due volte e sferra un altro colpo basso alla Lazio, uscita sconfitta nel derby capitolino. Infatti ai microfoni dell’emittente ufficiale giallorossa afferma: “Guardando le occasioni ci ha messo in difficoltà più il Pescara che la Lazio, ma sono partite diverse. Anche il Milan ha faticato con il Crotone, sono partite più complicate del previsto“. Mentre l’allenatore Spalletti si sofferma sul fattore stadio che secondo lui ha giocato a sfavore della Lazio, pur giocando in casa. Queste le sue parole: “Una carica in più ce l’ha data giocare con lo stadio pieno di laziali. Sapevamo sarebbe stato difficile. La cattiveria che abbiamo messo è stata fondamentale e ci ha portato alla vittoria. Il derby poi ti dà una carica diversa“.

Cataldi racconta la sua storia

Danilo Cataldi si racconta a Lazio Style Channel e ripercorre le tappe della sua carriera fino ad ora. Cresciuto con l’aquila sul petto non ha mai cambiato casacca, tranne durante l’anno in prestito al Crotone, dai giovanissimi alla prima squadra. Dei primi anni ha ottimi ricordi: “Con la Lazio è stato un percorso lungo – dichiara Danilo – Il primo anno in biancoceleste è stato di agonistica, ero appena diventato grande, sono passato dai Giovanissimi agli Allievi, sono state annate non molto fortunate quelle che ho fatto. Negli Allievi Nazionali avevamo una bella squadra, ma purtroppo non siamo riusciti ad andare avanti. In Primavera ho vissuto due anni ottimi, con la vittoria dello Scudetto“. Esperienze importanti che hanno fatto di Cataldi il giocatore che è ora, anche l’anno passato lontano da Roma in prestito al Crotone: “L’esperienza in rossoblù è stata bellissima, all’inizio non è stato facile, le prime partite sono state complicate. C’è una differenza notevole tra il settore giovanile e la prima squadra. Poi mi sono abituato al campionato. Vado orgoglioso della mia esperienza a Crotone, lasciare casa è stato complicato, sono legato a Roma. Poi, alla fine non è stato facile andare via da lì”. Poi il ritorno nella capitale nel 2014 e l’esordio in Serie A con i biancoazzurri: “In campionato eravamo sotto 1-0, il mister mi ha chiamato, sono entrato, abbiamo perso. Per un ragazzo di 20 anni esordire all’Olimpico con la maglia per la quale ha sempre tifato è stata è una bella emozione, al di là del risultato”. Oggi ha ancora molta strada da fare con la maglia della Lazio ma possiede la grinta giusta per fare bene e la voglia di scrivere una pagina importante del club.