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Ecco il nuovo pallone Nike della Serie A 2016-2017. Vi piace?

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In attesa dell’inizio del campionato (previsto tra poco meno di due mesi), la Lega sta lavorando per mettere a punto i dettagli della nuova stagione. A partire dal protagonista indiscusso, oggetto di contesa tra migliaia di calciatori ogni domenica sui campi di tutto il paese: il pallone. Sarebbe infatti già pronta la nuova sfera che rotolerà sui prati degli stadi italiani. Denominata ‘Nike Ordem 4‘, si caratterizzerà per le bordature nere e le tre colorazioni che si alterneranno all’interno di striature bicolore presenti su tutta la superficie. Al momento ancora non si conosce la data in cui verrà presentato ufficialmente, ma quel che è certo è che il pallone avrà due varianti, una estiva e una invernale. In questi giorni di chiacchiere e di mercato non ce ne sarà bisogno, ma dalla metà di agosto la scena del teatro calcistico nostrano sarà tutta per lui.

pallone serie a 2016 2017

Roma, Perotti lancia la sfida a Bielsa: “Spero di batterlo nel derby”

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L’arrivo alla Lazio di Marcelo Bielsa sta accendendo gli animi di tutti nella Capitale. Soprattutto sul versante giallorosso della città, dove si sta già iniziando a studiare questo uomo ‘nuovo’ catapultato nel mondo pallonaro romano. A confermarlo, direttamente dal raduno della Roma, l’attaccante Diego Perotti, che ha così commentato l’approdo del connazionale sulla panchina biancoceleste: “Bielsa? Non lo conosco personalmente ma tutti me ne hanno parlato bene. Speriamo di poter battere ancora la Lazio”.

Il derby è dunque già iniziato. Il sentimento che anima la sfida 365 giorni l’anno, la forte rivalità tra le due tifoserie: tutte cose con cui il Loco si troverà sin da subito ad aver a che fare, ma dalle quali, visto il suo forte carattere e la grande personalità, siamo certi non si lascerà impressionare. È ormai troppo tempo che la Lazio non fa sua la stracittadina (l’ultima volta fu il 26 maggio 2013…) e tornare a tingerla di biancoceleste sarà uno dei primi compiti cui l’ex ct del Cile sarà chiamato. 

Pruzzo: “Se Pato va alla Lazio Bielsa scapperà…”

Grazie al pressing asfissiante di Bielsa il mercato della Lazio si è acceso improvvisamente e tra i primi colpi da realizzare prima del ritiro è emerso il nome di Alexandre Pato (“Il Messaggero” ipotizza addirittura che potrebbero essere effettuate venerdì le visite mediche). Il 27enne attaccante brasiliano sembra essere una delle richieste esplicite fatte da Bielsa ma alcuni stentano a credere a questa ipotesi, anzi…ribadiscono che l’arrivo del brasiliano sarebbe tutt’altro che gradito a “El Loco”. Uno degli scettici è l’ex attaccante giallorosso Roberto Pruzzo che hai microfoni di Radio Radio ha commentato così l’imminente arrivo di Pato: 

“Di Bielsa ho già detto tutto. L’ho visto allenare e lo stimo tantissimo. Mi auguro che ci sia un accordo. Pato alla Lazio? Se lo sa Bielsa fa un giro al Colosseo, a San Pietro e torna in Argentina. Non è certo questo il tipo di giocatori che vuole Bielsa”.

Bielsa e la curiosa clausola “anti-bidoni”

Probabilmente oltre a chiedere informazioni sui giocatori della rosa della Lazio, Marcelo Bielsa ha chiesto anche informazioni sull’operato del ds Tare. Già due “colpi” del direttore sportivo biancoceleste sono stati bocciati dal Loco, parliamo di Gentiletti e Bisevac che non andranno nemmeno in ritiro ad Auronzo. Pertanto, spunta una curiosa postilla sul contratto di Bielsa: una sorta di clausola “anti-bidoni”. A riportarlo è il sito calciomercato.it, secondo il quale la dirigenza capitolina da ora in poi non potrà fare nessun acquisto senza il consenso di Bielsa. Questo è una delle tante clausole volute dal tecnico argentino, e vedendo il passato non c’è da meravigliarsi. Ne vedremo delle belle…

BISEVAC RIVELA: “BIELSA NON MI VUOLE” >>> CONTINUA A LEGGERE

Fabrizio Piepoli

MAGLIE LAZIO – La top 10 delle maglie più belle realizzate da Macron

E’ stata mostrata ieri la prima maglia della Lazio per la stagione 2016-2017. E’ il quinto anno che la Macron disegna e realizza le magliette per i biancocelesti e sarà così per molti altri anni dato che un paio di settimana fa è stato firmato il rinnovo fino al 2021. Tra chi è soddisfatto del lavoro dell’azienda emiliana e chi invece rimpiange la Puma o i più nostalgici addirittura la Umbro, le magliette della Lazio hanno diviso i gusti del popolo laziale. La nostra redazione in collaborazione con Lazio Fan Shop di via degli Scipioni 84, ha votato la top 10 delle maglie Macron più belle. Se l’articolo ti piace condividilo sul tuo diario, altrimenti commenta sulla nostra pagina quali magliette avresti aggiunto o avresti tolto. Buona lettura.

VEDI QUI LE NUOVE MAGLIE INDOSSATE DA DE VRIJ, CATALDI E LULIC

1- MAGLIA BANDIERA 2014-2015

Il primo posto è praticamente scontato e sfidiamo qualunque laziale a non amare questa maglia che rievoca un passato fatto di molte difficoltà eppure tanto amore. In questo caso, però, la Macron ha pochi meriti: la maglia è praticamente una copia di quella della stagione 1986-1986, indossata dalla famigerata Lazio del meno 9 di Fascetti. L’aquila stilizzata fu disegnata da Gian Chiaron Casoni, presidente biancoceleste dal 1981 al 1983 e tale logo è ancora oggi di proprietà della famiglia Casoni che ha concesso alla Lazio l’utilizzo pro tempore per realizzare questa maglia. Inutile dire che appena messa sul mercato la maglia bandiera è andata sold out in tutti i negozi. Data l’elevata richiesta che ha superato le più rosee aspettative, la Macron ne ha dovuto realizzare un numero extra tant’è che alcune sono tuttora reperibili. La maglia ha portato fortuna alla squadra di Pioli che si è qualificata al terzo posto conquistando i preliminari di Champions League.

2 – 26 MAGGIO SPECIAL EDITION

Il 26 maggio 2013, un giorno speciale per tutto il popolo laziale. Iniziato con “What’s the story morning glory?” degli Oasis e terminato con la coppa in faccia ai cugini. Il giorno perfetto: il gol di Lulic al 71′ è entrato prepotentemente nei libri di storia biancocelesti e giallorossi. Impossibile quindi non mettere sul secondo gradino del podio la maglia che l’11 di Petkovic indossò quel giorno. La maglia è la stessa utilizzata durante l’arco di tutta la stagione 2012-2013 ma presenta dei ricami tricolore sul colletto, sui bordi delle maniche e sui tasselli triangolari laterali. Una finezza che impreziosisce la maglia e che ha portato fortuna. Trovare questa maglia oggigiorno è quasi impossibile, chi ha fatto in tempo ad acquistarla prima che andasse sold out la custodisce gelosamente. Sul web è possibile trovarla ma a cifre spropositate. Diffidate da prezzi bassi, sono riproduzioni pirata che non hanno nessun valore.

3 – TERZA MAGLIA 2015-2016 

All’ultimo gradino del podio troviamo la terza maglia 2015-2016. Anche qui la Macron vince facile perché il design è identico alla maglia bandiera della stagione precedente ma cambiano i colori. Il nero si sposa davvero bene con l’aquila celeste, dando quel tocco di eleganza all’11 di Pioli. La maglia viene presentata a Shangai in occasione della finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus. E’ stata, inoltre, l’ultimissima maglia indossata da Miro Klose e per questo ha un valore sentimentale maggiore. In tale occasione è stata realizzata una special edition con la patch “Danke Miro” sotto il logo Macron. Ma per averla dovete essere amici di Klose o di un giocatore biancoceleste della scorsa stagione.

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4 – TOTAL BLACK EUROPA LEAGUE 2015-2016

La Uefa impedisce alla Lazio di utilizzare la terza maglia succitata in quanto l’aquila stilizzata viene considerata come stemma ed è troppo grande secondo l’assurdo regolamento Uefa. Per questo motivo il marketing biancoceleste trova un escamotage e realizza la total black. L’aquila è ben nascosta, ma non troppo da non essere visibile. La maglia piace e anche molto al popolo laziale tanto da essere tra le più acquistate nei negozi. Tuttavia, i media francesi non perdono occasione per denigrarla inventando fantomatici richiami alle camicie nere fasciste. Idiozie a parte, con questa maglia la Lazio in Europa League si trasforma mostrando un calcio divertente e vincente, contrariamente a quanto accade in campionato. Tuttavia, l’epilogo è nero come la maglia, la Lazio esce malamente agli ottavi contro lo Sparta Praga.

5 – MAGLIA CELESTE 2014-2015

La maglia bandiera ha tolto visibilità alla prima maglia della stagione 2014-2015. In realtà la maglia è molto bella e richiama quella del 1974-1975: la prima maglia biancoceleste della storia col tricolore sul petto. Per celebrare quello scudetto, la Macron ha disegnato nella parte posteriore del colletto un tricolore. La maglia è stata inaugurata nell’ultima partita della stagione 2013-2014 contro il Bologna tant’è che esiste un’introvabile versione con la coccarda della Coppa Italia vinta dalla Lazio l’anno prima nel celebre 26 maggio 2014. Insomma, una maglia per veri collezionisti.

6 – MAGLIA CELESTE 2015-2016

Annoverate le maglie bandiera in tutte le salse, al sesto posto troviamo la maglia di quest’anno. La maglia è abbastanza classica, di un celeste tenue contraddistinto da esagoni bianchi all’altezza delle spalle che sfumano poco sotto al petto. La stagione appena trascorsa non è certamente memorabile, ma almeno la maglia è carina…

 
 

7 – MAGLIA DA TRASFERTA 2015-2016

La maglia – bianca con inserti blu e celeste – ricalca in pieno la versione home con la linguetta del colletto a girocollo e la fantasia sfumata ad esagoni che scende dalle spalle. Una maglia semplice ma bella. D’altronde la maglia bianca è storicamente la maglia da trasferta della Lazio.

 
 
 

8 – TERZA MAGLIA 2013 2014

Il 2013 è il secondo anno in cui la Macron realizza maglie per la Lazio, ma di fatto è la prima volta che l’azienda felsinea mette il suo tocco dato che l’anno prima la maglia era stata realizzata all’ultimo momento e quindi aveva praticamente scopiazzato il design Puma. La terza maglia è molto bella, di colore blu navy presenta delle righe orizzontali celesti che si interrompono sui fianchi della maglia. Sulla destra la coccarda della Coppa Italia e sulla sinistra un inedito stemma color blu. Una vera chicca per collezionisti presente solamente in questa versione.

9 – MAGLIA DA TRASFERTA 2013-2014

Anche la seconda maglia della stagione 2013-2014 è notevole. Ritorna il colore giallo, che rimanda alla maglia della Coppa delle Coppe vinta nel 1999. Il colore giallo non è più stato utilizzato negli anni successivi dalla Macron (in attesa di conoscere le altre maglie da gara della prossima stagione). La maglia è contraddistinta da delle strisce verticali quasi impercettibili di un giallo leggermente più scuro. La Macron ci tiene a fare bella figura e presenta questa maglia, insieme alle altre, in pompa magna in piazza San Silvestro con annessa sfilata di tutta la rosa. L’evento viene presentato dall’attore Pino Insegno e partecipa anche il patron Claudio Lotito.

10 – MAGLIA DA TRASFERTA 2012-2013

Prima maglia da trasferta realizzata dalla Macron per la Lazio. Il colore di base è il nero, ma al centro compare una fascia orizzontale celeste. la maglia riprende quella da trasferta della stagione 1998-1999. Per la prima volta compare la linguetta in mesh al centro del colletto che recita: “La prima squadra della capitale”, poi riproposta anche nelle stagioni successive.

 
Fabrizio Piepoli

Marcelo Bielsa e il biancoceleste nel destino

Marcelo Bielsa abbraccia ancora una volta il biancoceleste. E’ proprio vero non c’è due senza tre.

Biancoceleste come la maglia dell’Argentina, la Nazionale del suo paese, che guidò alla conquista dell’Oro Olimpico del 2004. Biancoceleste come la maglia del Marsiglia, l’ultima squadra allenata da Bielsa e lasciata in malo modo. Ora, dopo che la Lazio ha ufficializzato il suo arrivo si potrebbe dire che il bianco e il celeste sono i colori del destino per il “Loco”. Ma sarebbe un errore imperdonabile dimenticare il rosso e il nero del Newell’s Old Boys. La squadra di Rosario, la sua città (che gli ha già intitolato lo stadio), la squadra che ha sempre amato e tifato, che guidò portandola a vincere il Campionato Argentino e a un passo dalla Coppa Libertadores, persa in finale. Come gli successe nel 2011 sulla panchina dell’Athletic Bilbao, squadra che oltre al nero dei calzoncini al rosso della maglia affianca il bianco, condotto alle finali di Europa League e Coppa del Re, ma entrambe perse. La prima contro il Barcellona del suo allievo più fedele, Pep Guardiola, e la seconda contro uno dei tanti suoi ex giocatori che lo adorano, Diego Simeone. Una stagione di una bellezza indimenticabile: mai come allora (forse solo l’Olanda del 1974) vittoria e sconfitta finirono solo per diventare un piccolo dettaglio di tutta quella storia.

CALCIOMERCATO – Lazio scatenata sul mercato: Pato, Valencia e Rodrigo Caio. Le ultime

L’effetto Bielsa sta già dando i suoi frutti. Dopo l’ultimatum dato alla società, la Lazio ha accelerato tutte le trattative. L’obiettivo è di avere per il ritiro di Auronzo almeno due innesti nuovi.

CAPITOLO PATO

Bielsa l’ha chiesto espressamente, la Lazio ha approfittato del gelo tra il giocatore e il Corinthias e ha messo sul piatto 5 mln. Il club brasiliano ha subito accettato, contento di potersi sbarazzare di un “cattivo affare”, come l’aveva definito il patron Roberto de Andrade qualche giorno fa. Ieri pomeriggio c’è stato un colloquio a villa San Sebastiano tra l’agente del papero Gilmar Veloz con Lotito e Tare. Secondo Premium Sport è stato raggiunto l’accordo (leggi qui i dettagli dell’accordo). Si attendono conferme nelle prossime ore.

CAPITOLO VALENCIA

In cima alla lista di Bielsa pare ci sia proprio lui, Enner Valencia, ala destra del West Ham. Gianluca Di Marzio a Sky Sport ha detto che i due club stanno trattando da giorni e sembrano molto vicini all’accordo: 3 mln il prestito e 13 mln il diritto di riscatto. La Lazio vuole chiudere il tutto entro venerdì in modo che il giocatore possa prendere parte al ritiro ad Auronzo (che inizierà domenica 10 luglio) fin da subito.

CAPITOLO RODRIGO CAIO

Qui la situazione si complica. Il San Paolo vuole 15 mln per il difensore, la Lazio ne ha offerti 10 mln + 2 mln di bonus. La distanza non è incolmabile ma il club paulista ha chiesto tempo per non dare distrazioni a Rodrigo Caio impegnato nelle semifinali di Coppa Libertadores (stanotte si è giocata la semifinale d’andata, mentre il ritorno è previsto il 14 luglio). Probabili sviluppi verso fine mese.

Fabrizio Piepoli

CALCIOSCOMMESSE – Si riapre il caso Conte

La procura generale di Brescia ha impugnato la sentenza di assoluzione riguardante l’ex Ct della Nazionale Italiana Antonio Conte nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse.

All’epoca dei fatti contestati Conte era l’allenatore del Siena. Il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto di Martino, ne aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione per la partita Albinoleffe-Siena che si disputò nel maggio 2011. Ma il tecnico dopo il processo era stato assolto con formula dubitativa dall’accusa di frode sportiva. L’assoluzione era stata emessa dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Cremona il 6 maggio scorso al termine del processo con rito abbreviato. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 4 mesi di detenzione anche per il suo vice, Angelo Alessio.

ESTATE A CASA DEL CINEMA – Il saluto a Bud Spencer

Manca e mancherà a tutti il “gigante buono” Bud Spencer, l’appassionato di cinema, l’attore “icona” di una commedia italiana fatta di avventure, scazzottate, risate e dolcezze, il “gran pirata” di Ermanno Olmi (“Cantando dietro i paraventi”), l’uomo sensibile e l’atleta formidabile che si chiamava Carlo Pedersoli.

Venerdì 8 luglio alle ore 23, al termine della normale programmazione, Casa del Cinema Casa si unisce al ricordo dei tanti che l’hanno salutato in Campidoglio, dei cineasti e dei critici che lo hanno scoperto e amato “in ritardo”, del pubblico internazionale che in lui vedeva il meglio del carattere italiano, accendendo per lui lo schermo del Teatro All’aperto Ettore Scola.

Una proiezione speciale sotto le stelle del suo film più popolare, in coppia, come quasi sempre,  con l’amico Terence Hill: ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO! (Marcello Fondato,1974), ringraziando gli aventi diritto che si uniscono a noi nel dire grazie a Bud.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili

La Casa del Cinema è una struttura di Roma Capitale, gestita da Zètema Progetto Cultura e diretta da Giorgio Gosetti.

Dove Largo Marcello Mastroianni, 1 – 00197 Roma

Ingresso: da Piazzale del Brasile e da qualunque accesso a Villa Borghese

Informazioni

 

tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it

 

Direzione di Giorgio Gosetti

 

Gestione di Zètema Progetto Cultura

 

In collaborazione con Rai; Rai Cinema 01 distribution

 

  Sponsor tecnici Deluxe; Kodak

 

 

Frode fiscale, brutte notizie per Messi

Condannati per frode fiscale a 21 mesi Leo Messi e il papà Jorge. Come riportato da “El Periodico di Catalunya” il giocatore argentino era stato accusato dall’Erario spagnolo di aver frodato il fisco per 4,1 milioni di euro tra il 2007 e il 2009.

La “Pulce” è stata anche condannata al pagamento di un multa di 532.313,31 euro per la frode nel 2007, di 792.300,54 per il 2008 e di 768.387,70 per il 2009. Contro la sentenza Messi potrà far ricorso alla Corte Suprema.

ACCADDE OGGI – Wimbledon 1985, il primo storico trionfo di Boris Becker

Battendo Kevin Curren, a 17 anni e 228 giorni, Boris “Bum Bum” Becker il 7 luglio 1985 diventa il primo tedesco, il più giovane e il primo non testa di serie capace di vincere il torneo di Wimbledon.

Per Hank Pfister, sconfitto da Becker al primo turno, Bum Bum vale già, nonostante l’età,  più di Borg e McEnroe alla stessa età. Al terzo turno affronta lo svedese Joakim Nystrom, testa di serie numero 7, e il tennista tedesco si rende protagonista di un’esibizione di coraggio e personalità che lo conduce alla vittoria. Una grande soddisfazione per chi all’età di dieci anni era stato cacciato dal centro tecnico della federazione perché considerato una testa “troppo calda”. Agli ottavi contro Tim Mayotte, scivola e la caviglia gli si torce. Boris, che l’anno precedente proprio a Wimbledon si è rotto i legamenti della caviglia, si siede e dice all’arbitro di non poter continuare. Mayotte però non sente, l’arbitro non ferma il match e Ion Tiriac, il suo allenatore, gli dice di stringere i denti, Becker prosegue e si impone. In semifinale la favola sembra doversi arrestare, di fronte a Becker la testa di serie numero cinque, lo svedese Anders Jarryd, ma ciò non frena la sua corsa e vince. Becker arriva così a giocarsi il primo titolo a Wimbledon contro un altro outsider, Kevin Curren, giunto in finale dopo aver sconfitto Edberg, McEnroe e in semifinale Connors. È il primo in grado di superare Jimbo e Superbrat in uno stesso Slam. Ma contro Bum Bum c’è ben poco da fare: 6-3, 6-7, 7-6, 6-4 è il risultato della finale che consegna Boris Becker alla storia.

CALCIOMERATO – CLAMOROSO: Il Napoli sorpassa l’Inter per Candreva!

Oggi giornata incredibile in casa Lazio, dopo settimane di apatia, all’improvviso il meccanismo del calciomercato ha iniziato a girare. La società stamattina ha finalmente annunciato Bielsa e in serata sono usciti due clamorose notizie di mercato. La prima riguarda il colpo in attacco, la seconda riguarda la cessione di Candreva. Secondo Premium Sport, Lazio e Napoli avrebbero trovato l’accordo sulla base di 23 mln, la cifra richiesta fin dall’inizio da Lotito e mai soddisfatta dall’Inter che negli ultimi giorni pareva aver cambiato strategia. A confermare la notizie è anche il giornalista Sky Sport Gianluca Di Marzio che però parla di parti vicine sulla base di 24 mln ma non di accordo raggiunto. A breve si conoscerà la verità.

LEGGI IL COLPO IN ATTACCO DELLA LAZIO

CINEMA – Vittorio De Sica, il caposcuola del Neorealismo

Il 7 luglio 1901 a Terra di Lavoro (provincia allora appartenente alla Campania), vicino Frosinone, nasce Vittorio De Sica. Sicuramente è stato uno dei più grandi registi della storia del cinema, idolatrato anche da mostri sacri d’oltreoceano che lo citano come esempio sublime di artista. L’Italia, malata di esterofilia, non ha mai saputo valorizzarlo trascurandolo come spesso accade ai grandi personaggi.

Nato in una famiglia di umili origini De Sica studia a Napoli fino a quindici anni quindi si trasferisce a Roma con la famiglia dove consegue il diploma di ragioniere. Inoltre inizia a frequentare l’ambiente teatrale e a misurarsi come attore. Nel 1926 esordisce nel cinema dove recita e si afferma nelle parti del conquistatore galante. Di questi anni sono i film “Gli uomini che mascalzoni!” del 1932 e “Grandi Magazzini” nel 1939. Malgrado le umili origini è stato un personaggio assai distinto, dotato di grande talento anche nella recitazione. Insieme a Roberto Rossellini viene considerato il caposcuola della corrente cinematografica del neorealismo, periodo in cui escono “I bambini ci guardano” (1942), “Sciuscià” (1946) e, due anni dopo, “Ladri di biciclette”. Con le ultime due pellicole il grande regista vince l’Oscar. In seguito gira “Miracolo a Milano” e “Umberto D.”, pellicola amara considerata come il suo vero capolavoro. Più tardi De Sica si dedica a film più disimpegnati come lo straordinario “L’Oro di Napoli”. Tra questi ricordiamo anche “La Ciociara” nel 1961, “Ieri, Oggi e Domani” e “Matrimonio All’Italiana” nel 1964, “Il giardino dei Finzi Contini”, con il quale vince un altro Oscar nel 1971. L’ultimo film realizzato è “Il Viaggio” del 1974. Il 13 novembre dello stesso anno il regista si spegne a Parigi all’età di 72 anni.

CALCIOMERCATO – Lazio preso Pato

Come vi avevamo annunciato stamattina, Bielsa aveva dato un ultimatum di 24 ore alla Lazio per acquistare un difensore e un attaccante. Detto fatto, la Lazio ha chiuso per Alexandre Pato. A darne la conferma è l’esperto di mercato Claudio Raimondi su Premium Sport. Al papero andranno 1,5 mln a stagione a salire. Inoltre, secondo i media brasiliani, la Lazio pagherà intorno ai 5 mln al Corinthias, un vero affare se Pato dovesse tornare quello di qualche anno fa.

Fabrizio Piepoli

Cataldi carico: “L’anno scorso non l’abbiamo fatto ma quest’anno daremo il massimo”

Il suo talento la scorsa stagione non ha brillato, ma Danilo Cataldi è pronto a dimostrare il suo reale valore nella prossima stagione sotto la guida di Marcelo Bielsa. “Quest’anno vogliamo dare il massimo per fare bene, l’anno scorso non sempre l’abbiamo fattoha dichiarato il centrocampista romano ai microfoni di ‘Lazio Style Radio’ -. E’ bello sentire l’affetto della gente, il vero laziale non manca mai. Sono pronto per il ritiro, voglio essere un esempio per gli altri”.

Fabrizio Piepoli

EURO 2016 – E’ la notte di CR7. Dopo 12 anni il Portogallo torna in Finale

È la grande notte di CR7, a Lione: segna un gol toccando letteralmente le stelle e ne propizia il secondo, vince il duello con Bale e manda il Portogallo alla finale di Euro 2016. Finisce qui la favola del Galles, mentre i lusitani dopo 12 anni riassaporano il gusto di vivere una finale. Ora non resta che attendere di capire chi sarà il loro avversario tra Francia e Germania. Non sarà semplice in entrambi i casi.

 LA PARTITA – C’è poco da riportare nel primo tempo, se non che Bruno Alves (titolare a spese dell’acciaccato Pepe) soffre un po’ la velocità di Robson-Kanu e deve ringraziare il compagno di reparto Fonte, attento in chiusura. La ripresa invece è caratterizzata da tutt’altra musica. Emerge il campione: Cristiano Ronaldo. E’ proprio lui a sbloccare un match che si stava facendo intricato. A CR7 bastano 10′ per dare una svolta al match: al 5’ fa centro lui con un colpo di testa sublime, caratterizzato da un elevazione che dire “impressionante” sarebbe riduttivo. All’8’ fa segnare Nani. A quel punto, il match è segnato. La reazione deve passare per forza da Bale ma il gallese non riesce a sovvertire il duello con il suo compagno madrileno. Il resto è attesa del fischio finale. Inizia la serata magica del Portogallo: non solo vince (e finalmente lo fa nei 90 minuti regolamentari) ma soprattutto torna a disputare la finale di un Europeo, l’ultima volta era accaduto nel 2004 quando i lusitani caddero in casa contro la Grecia. Ora dopo 12 anni possono tornare a sognare, anche se…purtroppo Francia e Germania sono 2 titani da affrontare. Chissà…magari la storia questa volta ha in mente un finale decisamente diverso…

ESTATE A CASA DEL CINEMA – Ecco dove e quando ammirare l’arte dei professionisti “Invisibili”

Quest’estate (fino al: 10/09/2016) la Casa del Cinema ospita la creatività dei grandi professionisti “Invisibili” del cinema italiano: gli scenografi e i costumisti.

L’evento è stato curato dall’ASC (Associazione Scenografi Costmisti e Arredatori) e si divide in tre parti dedicate la prima ai film della coppia RISI – GASSMAN seguita da GRANDE SCHERMO ITALIANO con i professionisti emergenti della odierna stagione, per finire con I SOCI DELL’ASC che comprende un panorama di scenografi e costumisti che hanno “costruito” il grande cinema italiano. La mostra si compone di bozzetti originali e foto di scena tra cui quelle del celebre film “Lo chiamavano Jeeg Robot” (diretto e prodotto da Gabriele Mainetti e scritto da Nicola Guaglianone e Menotti).

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT Lorenzo Baraldi_ PROFUMO DI DONNA

Di seguito tutte le info utili inerenti l’evento:

Dove Largo Marcello Mastroianni, 1 – 00197 Roma

Ingresso: da Piazzale del Brasile e da qualunque accesso a Villa Borghese

Informazioni

 

tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it

 

Direzione di Giorgio Gosetti

 

Gestione di Zètema Progetto Cultura

 

In collaborazione con Rai; Rai Cinema 01 distribution

 

  Sponsor tecnici Deluxe; Kodak

Bielsa, anche l’ultimo tassello è stato messo al suo posto

AGGIORNAMENTO ORE 22.00 – Anche l’ultimo tassello è andato al suo posto. Secondo quanto riportato da Marco Ercole su Repubblica.itBielsa e i suoi collaboratori hanno ritirato il visto per lavoro all’ambasciata argentina. Adesso il tecnico deve fare una cosa sola, venire a Roma ed iniziare questa nuova (si spera splendida) avventura. Buena Suerte Loco

AGGIORNAMENTO ORE 14:15 – Dopo le parole dell’Avv. Gentile riguardo la firma di Marcelo Bielsa, sul sito ufficiale della SS Lazio è comparso anche il comunicato che ne sanziona l’arrivo. Questo il testo completo: “Come emerso dalle notizie date dai media, la S.S. Lazio comunica di aver già depositato il contratto del Sig. Marcelo Bielsa e dei suoi collaboratori. La Società comunica altresì che, come da comunicazione ricevuta, il mister ed il suo staff saranno a Roma nella giornata di sabato 09 luglio“. Che sia la definitiva parola fine su questa estenuante vicenda?

La società ha finalmente rotto il silenzio. Dopo 24 ore febbrili, in cui sembrava clamorosamente saltato l’arrivo di Marcelo Bielsa alla Lazio, tramite le frequenze di Lazio Style Radio, nella trasmissione di Giulio Galasso, è stata diradata finalmente un po’ di nebbia sulla questione.

La firma sul contratto è stata ufficialmente annunciata. Smentite quindi le illazioni dall’Argentina: Bielsa non si sarebbe rifiutato di firmare l’accordo, la conferma sul fatto che l’autografo del tecnico argentino sia stato ufficialmente apposto è arrivata. “E’ ufficiale, la Lazio ha un contratto firmato da Bielsa“, l’annuncio testuale.

L’avvocato Gentile ha comunicato ulteriori chiarimenti: il contratto di Bielsa sarebbe non solo firmato ma anche depositato. Sabato 9 luglio alle ore 6.40 sarebbe l’orario previsto per il sospiratissimo sbarco a Fiumicino del tecnico argentino.

Fabio Belli 

La Juventus torna a pensare a Lucas Biglia

Viste le continue voci intorno a Paul Pogba e alla luce del fatto che i bianconeri non sono ancora riusciti a trovare un giocatore in grado di sostituire un Totem come Andrea Pirlo, la Juventus – secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport” sarebbe tornata a pensare a Lucas Biglia. Il capitano biancoceleste e perno della nazionale Argentina sarebbe la prima alternativa ad André Gomes, ormai vicino al Barcellona, e sopratutto è un giocatore di grande esperienza internazionale, cosa che non hanno i giovanissimi Tielemans e Diawara. Difficile però pensare che Juve e Lazio possano accordarsi per un giocatore importante come l’argentino, sopratutto alla luce del fatto che la permanenza di Biglia è una delle condizioni tassative fissate dal neo allenatore Marcelo Bielsa. Non si vorrà deluderlo proprio ora che ha già cominciato a lanciare i primi “aut-aut” alla società biancoceleste, vero?

EURO 2016 – Le formazioni ufficiali di Portogallo-Galles

E’ arrivata la notte di “Portogalles” così viene chiamata simpaticamente la prima delle due semifinali di questo Euro2016 che vede di fronte appunto il Portogallo di Cristiano Ronaldo e il Galles di Gareth Bale. Portogallo-Galles è la semifinale della parte “debole” del tabellone della fase a eliminazione diretta degli Europei. La vincente di oggi si sconterà il 10 luglio contro la vincente tra Germania-Francia in programma domani sera. La partita inizierà alle 21 allo stadio di Lione e sarà arbitrata dal tedesco Felix Brych.
Il Portogallo ha i favori del pronostico, ma le due squadre sono difficili da inquadrare, per via dei risultati ottenuti fin qui e per il modo con cui sono arrivati: il Portogallo deve ancora vincere una partita di questi Europei ai tempi regolamentari mentre il Galles, che in squadra ha due giocatori nettamente più forti degli altri, ha sorpreso un po’ tutti arrivando fino a questo punto alla sua prima partecipazione ad un campionato europeo.

Di seguito le formazioni ufficiali:

Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Bruno Alves, Fonte, Guerreiro; Renato Sanches, Danilo Pereira, Joao Mario, André Gomes; Ronaldo, Nani. All. Fernando Santos.

Galles (5-3-2):  Hennessey; Gunter, Chester Collins, A. Williams, Taylor; Allen, Ledley, King; Robson-Kanu, Bale. All.Coleman.

Arbitro: Felix Bryce (GER)