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SASSUOLO LAZIO I PRECEDENTI DI TREMOLADA CON I CAPITOLINI
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Tutti contro Keita. Oddi: “Vergognoso, non deve più giocare”

La fuga di Keita durante la cena di Natale nel momento in cui Lotito stava tenendo il suo discorso, non è passata inosservata agli addetti ai lavori. Oddi lo critica pesantemente. Queste le sue parole a Radiosei:

Quello che ha fatto Keita una vergogna. Quando parla un presidente tu aspetti e ascolti, non ti alzi e te ne vai. È una mancanza di educazione. Qui si sta sorpassando il limite: è una cosa bruttissima. Se dovessi dire realmente quel che penso supererei un limite, sono molto deluso. Se fossi Inzaghi non giocherebbe mai più, per come la vedo io non voglio saper più niente riguardo questo calciatore. È stato coccolato e cresciuto dalla Lazio, dove stava prima l’hanno cacciato via. Keita è un giocatore insostituibile, ma un comportamento del genere va punito: io non lo farei più giocare. Serve rispetto, sia quando sei piccolo che quando sei grande“.

Pari senza reti per l’Italia Under 19 di Baronio contro i pari età della Serbia

Si è chiuso con un pareggio senza reti il 2016 della Nazionale Under 19, fermata sullo 0-0 dai pari età della Serbia al termine di un match povero di occasioni. Un confronto equilibrato quello andato in scena allo Stadio ‘Riviera delle Palme’ di San Benedetto del Tronto tra due squadre che a marzo saranno impegnate nella Fase Elite del Campionato Europeo, con l’Italia che ieri dall’urna di Nyon ha pescato Belgio, Svezia e Repubblica d’Irlanda.

Tutte racchiuse nel finale le emozioni di un match che nel primo tempo ha visto gli Azzurrini controllare il gioco, rendendosi pericolosi soltanto con due conclusioni a lato di Pinamonti e Adjapong: all’88’ gol annullato per fuorigioco a Cutrone e nel recupero lo stesso attaccante del Milan e poi Gabbia hanno sfiorato la rete dell’1-0 sotto gli occhi del tecnico della Nazionale Under 21 Luigi Di Biagio.

Sono soddisfatto della prestazione dei ragazziil commento del tecnico Roberto Baronioanche se il risultato poteva essere diverso perché ci è stato annullato un gol regolare e l’arbitro avrebbe potuto fischiare anche un rigore a nostro favore per un fallo ai danni di Cutrone. In ogni caso ho avuto le risposte che cercavo dai nuovi, come Confente e Casale e conferme importanti da chi già conoscevo. Avevamo di fronte una squadra tosta, che difendeva con cinque giocatori e che può contare su tanti giocatori di valore, ma i nostri due portieri non hanno praticamente dovuto effettuare nessun intervento”.

Il bilancio di questa prima parte di stagione non può che essere positivo:Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, che era quello di passare la prima fase dell’Europeo e per il futuro mi conforta il fatto che, gara dopo gara, la squadra ha fatto registrare una crescita costante”.

Giordano bacchetta Keita: “Non diventerà mai un campione se…”

Gennaio è alle porte e con sè porterà il calciomercato. In casa Lazio c’è il dubbio Keita. Il senegalese, che sarà oltretutto assente per via della Coppa d’Africa, potrebbe lasciare la Lazio per un altro club. I continui dubbi del calciatore uniti a dei comportamenti ribelli, potrebbe indurre la lazio a lasciarlo andare. Al riguardo è intervenuto Bruno Giordano. Queste le sue parole a Radiosei:

“Non so bene cosa sia accaduto ieri con Keita nel corso del discorso di Lotito, certamente la Lazio ne ha fatte passare molte a questo ragazzo. Quando si usa la parola ‘campione’ per descrivere un calciatore bisognerebbe stare attenti. I comportamenti sono importanti, questo è un giovane di belle speranze ma al momento nulla di più. Quando fai la differenza con le cosiddette ‘piccole’ e poco altro, vuol dire che sei un giocatore di buona prospettiva e nulla di più. Deve essere più chiaro con il club, sono quei ragazzi che non sono facili da correggere nei comportamenti. Se potessi consigliarlo, proverei a fargli capire l’importanza dei rapporti e degli atteggiamenti all’interno del gruppo. Senza questi si rischia di sperperare una grande opportunità anche a fronte di grandi doti tecniche”

Scudetto 1915: esce l’opera “Lo Scudetto Spezzato”, la vera storia del campionato 1914/15

Nei prossimi giorni sarà presentato e disponibile nelle librerie “Lo Scudetto Spezzato” (Autore Emiliano Foglia, Coautore Gian Luca Mignogna, Goalbook Edizioni).

Un’opera eccezionale sotto il profilo storico/sportivo, che ricostruisce nel dettaglio tutte le vicende connesse con il Campionato Italiano di Calcio 1914/15 e la sua postuma assegnazione d’ufficio. In un avvincente e costante intreccio di storia e sport, il volume racconta e ricostruisce i veri accadimenti del Campionato di Prima Categoria 1914/15, attraverso fatti e personaggi di allora, in parallelo con le convulse vicende che precedettero, accompagnarono e susseguirono la “Grande Guerra”.

L’opera risulta corredata di numerosi documenti, giornali d’epoca e riproduzioni fotografiche, con ampio spazio alla genesi del calcio italiano, alla fondazione del Genoa e della Lazio ed ai loro rispettivi primati sportivi. La pubblicazione contiene apposite sezioni dedicate ai caduti del primo conflitto bellico mondiale, senza distinzione alcuna di colori ed appartenenza, nonché allo sviluppo che ebbero le divise sociali laziali e genoane e gli impianti da gioco italiani. L’opera trae spunto dal terremoto del 24 agosto 2016, si conclude con una poesia dedicata a tutte le vittime del sisma e nasce con l’impegno degli autori di devolvere al Comune di Amatrice tutti i proventi loro spettanti per i diritti d’autore, con lo specifico fine di finanziare la realizzazione in loco di un Museo del Football e ridare impulso all’indotto economico del comune reatino e delle zone limitrofe.

Delio Rossi: “Sorpreso da questa Lazio. Servirebbero 2-3 tasselli ma Lotito…”

E’ stato fino ad ora l’unico ad esser riuscito a portare la Lazio in Champions League ma a parte questo è stato fin dal su primo giorno in biancoceleste un mister capace di farsi amare da tutti. Stiamo parlando di mister Delio Rossi che intervenuto ai microfoni di “9 Gennaio 1900” in onda su Radiosei, ha analizzato il momento die biancocelesti e ha parlato anche della partita contro la Fiorentina di domenica (altra sue ex squadra). Ecco le sue parole:

Ho avuto l’opportunità di parlare con persone del Parma, ma ho dovuto rifiutare perché sto aspettando risposte dall’estero. Mi piacerebbe, ci sono alcuni miei ex giocatori che stanno cercando di inserirmi in un club fuori dall’Italia, nei prossimi giorni spero ci saranno delle novità. L’Inghilterra? Qualcosa si muove, con l’inglese mi sto allenando, nel calcio servono termini specifici”. Sulla nuova Lazio di Inzaghi: ““Io mi auguravo una Lazio così, ho grande rispetto di Simone, l’anno scorso è entrato a campionato in corso e non aveva pressioni. Ricominciare quest’anno non era facile anche dopo la trattativa Bielsa: sta facendo benissimo. Ho visto giocare la Lazio e devo dire che mi ha sorpreso molto. E’ una buona squadra, chi l’ha costruita ha fatto un buon lavoro, nel senso che ha colmato i gap degli altri anni, vedi i centrali come Wallace che non conoscevo, ha trovato una sostituto di Klose, cosa che non era facile, ha dato continuità ai giovani interessanti come Keita, Felipe Anderson, Milinkovic-Savic. Poi hai Biglia, davanti hai appunto Immobile…La squadra è costruita bene ma Simone (Inzaghi ndr) c’ha messo del suo”. Questa Lazio ha tanti punti in comune con quella di Pioli ma li molte steccarono, quest’anno invece meno. Ci sono gli ingredienti per il 3° posto? “Sì c’è un livellamento medio alto e tutte possono piazzarsi dall’8° al  3° posto: l’Inter, la Fiorentina, il Napoli…anche se era partito per obiettivi importanti più qualche sorpresa come il Torino. Si giocherà molto sugli scontri diretti e bisognerà vedere come sarà la classifica a Marzo se la Lazio non ha infortuni può farcela. Consigli a Lotito per gennaio? Non do consigli agli altri sopratutto a Lotito. Penso che è una persona che ragiona molto con la testa sua. Non sente molto gli altri.  La mia Lazio è una squadra che poteva avere un ottimo futuro, c’erano Radu, Lichsteiner, Kolarov, solo per dirne alcuni. Anche ora ci sono molti giocatori di prospettiva con qualche innesto importante può diventare una grandissima squadra. Con 2-3 tasselli diventa una squadra importante ma non penso che a gennaio tirerà fuori il coniglio dal cilindro anche perché per farlo servono tanti soldi: o vai a prenderee scommesse o devi spendere tanti soldi per una titolare che non gioca in altre squadre poi li devi aspettare etc. Sicuramente servono 1-2 giocatori che siano funzionali. Ques’tanno la Lazio non ha le coppe che è un male ma anche un bene se no avresti tanti infortuni. Tare insieme a Inzaghi starà pensando a che tipo di giocatore può essere utile, io per esempio penso che Lapadula potrebbe essere funzionale alla Lazio e potrebbe giocare anche vicino a Immobile. Paloschi? Immobile è simile a Rocchi mentre Paloschi è più un finalizzatore, attacca sempre la profondità gioca sulla linea del fuorigioco. Dopo però dovresti cambiare sistema di gioco…adesso hai dei benefici, se poi vai a cambiare sembra che non sei contento di quello che hai fatto fino adesso. Sono tante le valutazioni da fare ma sicuramente è un profilo interessante“. Obiettivo Champions: “Si può fare. È normale ci sia concorrenza, ci sono squadre che possono fare benissimo oppure possono crollare in classifica, molto dipenderà da come si arriverà a marzo, anche a livello di uomini e infortuni. Lotito non ascolta molto i consigli: la mia Lazio è una squadra che poteva avere un ottimo futuro, c’erano Radu, Lichsteiner, Kolarov, solo per dirne alcuni. Anche ora ci sono molti giocatori di prospettiva con qualche innesto importante può diventare una grandissima squadra. Io non credo che il presidente farà una grande campagna acquisti a gennaio, però si potrebbero comprare un paio di giocatori funzionali per continuare su questa squadra”. La sfida con  la Fiorentina: “E’ una squadra di quelle che possono arrivare dall’8° al 3° posto. Adesso si sta ritrovando, ha perso qualcosa rispetto all’anno scorso ma ha tenuto lo stesso telaio e l’allenatore. Però penso che la Lazio che ho visto giocare a Genoa è superiore. Comunque della mia esperienza viola ho un bel ricordo. Ho un bel rapporto con Firenze“.

 

 

 

Minacce a Bello FiGo, concerto annullato per motivi di sicurezza

Annullato a Brescia per motivi di sicurezza il concerto del rapper di origini ghanesi Bello FiGo previsto per il 23 dicembre. Lo annunciano gli organizzatori sula loro pagina ufficiale Facebook dopo che sulla loro stessa pagina sono comparsi commenti  al vetriolo e, in certi casi razzisti.  Gli organizzatori dell’evento hanno deciso di motivare così la scelta di cancellare lo spettacolo:  “Siamo spiacenti di comunicare che lo spettacolo di Bello FiGo previsto per venerdì 23 dicembre alla Latteria Molloy è stato annullato. Al di là delle possibili polemiche, che erano state messe in conto, abbiamo ricevuto vere e proprie minacce che non ci permettono di far svolgere il concerto serenamente e garantire la sicurezza per il pubblico. Il clima di svago e divertimento che quell’evento avrebbe dovuto creare è stato irrimediabilmente compromesso. In questi primi 10 anni di attività la Latteria è sempre stata un luogo di aggregazione, e non di divisione e di conflitto. Da qui la scelta di cancellare il concerto, o quantomeno di rimandarlo a tempi più sereni. Grazie a chi comprende e ci supporta. Vi lasciamo con un disegno che Davide Toffolo aveva realizzato per l’occasione”.

Non si fa accenno all’entità delle micacce né se siano arrivate solamente dal pubblico – che ha inondato la pagina di insulti razzisti – o anche da fazioni politiche, di certo c’è solo che l’aggressività verbale è degenerata in seguito all’apparizione di Bello FiGo in tv, dove su Rete4 ha avuto un esilarante quanto sconfortante ‘contronto’ con Alessandra Mussolini in “Dalla vostra parte”, la trasmissione condotta da Maurizio Belpietro. Di fatto nei testi delle sue canzoni Bello Figo si vanterebbe di non pagare l’affitto. Ed è su questo punto che la Mussolini si scatena e attacca il rapper con una frase al vetriolo: “Gliela canto io una bella canzone in napoletano…”. Il testo? “Te ne devi andare“. Bello Figo ribatte immediatamente: “E invece siamo qui“. Dopo questa risposta la Mussolini rincara la dose e attacca il rapper: “Purtroppo state qua, purtroppo. Mentre gli italiani stanno in mezzo a una strada, e tu ridi. E tagliati quei capelli“, conclude. Uno scontro molto acceso che ha infiammato lo studio.

Per capire quanto possa  essere stata difficile la decisione di cancellare lo spettacolo da parte degli organizzatori, basta leggere solo uno dei commenti al post creato per promuovere l’evento: “Presentarsi tutti col lanciafiamme o almeno un manganello per farlo nero, anzi ancora più nero…“.

Mondiale per club, si fa la storia: primo intervento ufficiale della moviola in campo

Giornata storica per i sostenitori della moviola in campo. Oggi infatti è stato compiuto ufficialmente il primo passo verso la storia del calcio. Durante la semifinale del Mondiale per Club tra Atletico Nacional e Kashima Antlers, è stata utilizzata per la prima volta la moviola in campo. Minuto 32: su un calcio piazzato, Berrio sgambetta Nishi, ma il contatto non viene ravvisato subito dal direttore di gara Viktor Kassai. Il fischietto ungherese, dopo il consulto con la VAR (Video Assistant Referees: nome tecnico con cui viene identificata la moviola in campo), ferma il gioco per circa 40 secondi e, su indicazione degli arbitri, assegna il calcio di rigore alla formazione giapponese. Signore e signori benvenuti nella nuova era. La VAR fa il suo ingresso nello sport più popolare al mondo.

Farris spiega la “mossa Lulic” e mostra soddisfazione per Wallace

Massimiliano Farris, vice allenatore di Simone Inzaghi, è tornato sulla partita vinta dalla Lazio contro la Sampdoria. Il tecnico ha analizzato nel dettagli la “mossa tattica” fatta da Inzaghi con Lulic e ha fatto i complimenti a Wallace per la rapida ripresa ai microfoni di Lazio Style Channel (canale 233 di Sky):

La preziosissima duttilità di Lulic: “Posizionare Lulic più avanti sulla linea del tridente ci consente di avere più  copertura a centrocampo ma anche la giusta spinta nella fase offensiva“. Su Wallace: “Wallace ha fatto una partita in linea con le ultime prestazioni, è stato bravo ad accantonare mentalmente l’errore nel derby. Oltre alla bravura sotto l’aspetto tattico, c’è stata la voglia e la determinazione di rimettere le cose a posto dopo una gara persa in malo modo, in maniera immeritata“.

Torricelli su Lazio-Fiorentina: “Due squadre sullo stesso livello. Inzaghi? Ci sa fare…”

L’ex difensore viola, Moreno Torricelli è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio (89.3 FM) per parlare dell’ormai prossima partita dell’Olimpico tra Lazio e Fiorentina. Ecco le sue parole:

La Lazio era partita con qualche iniziale problema interno ma ha ottimi giocatori, sta mantenendo le attese e Inzaghi sta lavorando bene. Il percorso è soddisfacente”.

SUI VIOLA – La Fiorentina è allo stesso livello dei biancocelesti, ha avuto un avvio complicato ma ora si sta riprendendo. Kalinic e Bernardeschi all’inizio non erano al top della condizione ma stanno recuperando. La gara di domani contro il Genoa può essere fondamentale per la Fiorentina: un successo le consentirebbe di arrivare al massimo della consapevolezza alla sfida di domenica sera. Partecipare a due competizioni è stato un problema per la Viola. Lo scorso anno il problema era non avere una panchina all’altezza dei titolari: finché ha retto il fisico ha fatto bene poi è calata. Quest’anno Sousa ha cambiato la preparazione, è stata un po’ più pesante: con l’Euorpa League a volte non si lavorare al meglio durante la settimana. La partenza complicata può essere stata pensata per non avere poi un calo a marzo. Al di là delle varie squadre affrontare in Europa, ciò che può aver inciso maggiormente sul fisico è lo spostamento in sé. Giocare e ripartire la sera per tornare a notte inoltrata, se un calciatore non è abituato, ne può risentire. Dopo la bella stagione scorsa, tecnico e tifosi si aspettavano una campagna acquisti che potesse alzare il valore tecnico della squadra. Partito Alonso e terminato il contratto con Pasqual, che era il capitano, i sostenitori ci sono rimasti un po’ male.

INZAGHI – Non mi aspettavo un rendimento simile da parte di Inzaghi in panchina. Quando si è giocatore non si sa mai che futuro si può avere. Conosco bene Filippo, di riflesso quindi anche Simone. Credo siano della stessa pasta, meticolosi, sanno molto di calcio, sono curiosi, si informano su tutto. Il tecnico biancoceleste sta facendo un ottimo lavoro. Non è facile farsi trovare pronti al termine di un’estate nella quale doveva arrivare un altro allenatore e lui è rimasto in standby. È stato bravo, i risultati gli danno ragione, ci sa fare.  Puntare sul dialogo è stata la sua scelta migliore, di sergenti di ferro non ce ne sono più. Dipende dal carattere, un allenatore non si può snaturare come persona. Se il dialogo aiuta il gruppo a remare nella stessa direzione, ben venga. Anche Allegri e Montella sono così. L’importante è stare in sintonia e dire le cose giuste al momento opportuno. Ha gestito al meglio il momento di Keita, che ora è rientrato in gruppo e sta facendo molto bene. È in corso un ricambio generazionale. La filosofia “gioca chi si allena meglio” è fondamentale. Non ci si può allenare a 80 all’ora e pretendere la domenica di andare a 100 all’ora.

LE MINACCE VIOLA – La Viola è la squadra che ha segnato di più in trasferta: questo è un dato interessante. La Fiorentina fa più fatica in casa che fuori forse perché lontano dal Franchi beneficia dei maggiori spazi lasciati dagli avversari visto che chi gioca in casa solitamente fa la partita. Kalinic e Ilicic attaccano bene la profondità, Bernardeschi se parte palla al piede può essere devastante. Vincendo domani contro il Genoa ed espugnando l’Olimpico domenica, la Viola potrebbe sorpassare proprio la Lazio.

LE MINACCE BIANCOCELESTI – La Lazio deve essere più brava nell’organizzazione di gioco, in casa ha sempre fatto molto bene. Ha giocatori importanti. A me piace tanto Keita. Se sta bene può fare la differenza. Dover preparare per tutta la settimana questa partita può diventare importante perché si possono studiare dettagli che la Fiorentina, giocando in infrasettimanale, non può curare”.

Gene Gnocchi: “Seguo la Lazio grazie a Parolo. Penso che con 2-3 innesti….”

Il comico Gene Gnocchi è intervenuto a Radio Incontro Olympia per parlare del suo rapporto con il mondo del calcio confessando anche una certa simpatia per la Lazio grazie al nostro Marco Parolo. Crede molto nei ragazzi di Inzaghi ma fa una tirannia di orecchie al capitano Lucas Biglia. Ecco le sue parole:

“Il mio sogno era giocare almeno 1 minuto in Serie A, ma non ce l’ho fatta. Se parlo con Lotito forse ho ancora qualche chance. Io ho cominciato con l’Alessandria, poi ho giocato molto in Serie D. Adesso lavoro con Piero Chiambretti, era da tempo che volevamo lavorare insieme e sono contento. Spero continui a lungo questo nostro percorso. L’altra volta avevamo Ferrero in studio, lui è sempre stato così. E’ un personaggio fantastico, un genio”.

IL CAMPIONATOLa Lazio ha un’ottima squadra, sono contento che non sia venuto Bielsa. Inzaghi lo seguo dalla Primavera, è molto bravo. La Lazio, con un paio di innesti, può diventare una squadra da scudetto. Paloschi? A me piace, ma può solo dare un contributo, non ti dà quel qualcosa in più. Nel 4-3-3 non può giocare esterno, può solo fare la riserva a Immobile. Keita è un bel giocatore, se mette la testa a posto diventa un grande giocatore. Il rinnovo però è complicato, e con Lotito non sarà facile. Io cercherei anche un sostituto di Biglia, non è più quello di una volta. Io stravedevo per lui, ma adesso è un po’ spento. Anche quando la Lazio gioca bene l’argentino è sempre un passo indietro. Forse anche gli infortuni hanno influito. Io seguo il calcio, ma non ho una squadra del cuore. Seguo molto i giocatori. Sono amico di Parolo, è una persona fantastica e di grande cuore. C’è proprio una grande amicizia, seguo la Lazio per lui. Anderson lo seguo con passione, ti fa saltare dalla sedia, come Keita. De Sica? Nasconde un po’ la sua lazialità, è uno di spettacolo, deve accontentare tutti. Quando lo incontrerò gli dirò di mostrare di più la sua lazialità”

STATISTICHE – I gol? Non sono un’esclusiva dei “vecchi”…

Qualche giorno fa vi avevamo riportato il bellissimo primato realizzato dai ragazzi di Inzaghi: la Lazio ha mandato a segno ben 14 giocatori diversi  diventando una vera e propria cooperativa del gol. Ma ciò che balza agli occhi degli acuti osservatori è che la maggior parte di questi gol sono stati realizzati da Under-21. Non poteva essere diversamente visto che la Lazio ha una delle rose più giovani della Serie A, ma è anche merito del gioco ideato da Simone Inzaghi se i biancocelesti sono arrivati ad acquisire questo primato: su 29 reti totali che Biglia e compagni vantano in questa stagione, ben nove sono quelle messe a segno dai nati dal 1995 in poi. Le firme recano i nomi di Keita (4), Milinkovic-Savic (3), Lombardi (1) e Murgia (1), il quale è addirittura ’96. 

Nessuno in Serie A può vantare un così elevato numero di baby marcatori. Solo Atalanta e Udinese si avvicinano alla Lazio con 8 gol segnati da Under 21. A completare la speciale classifica ci sono poi il Genoa (5), il Milan, la Sampdoria e il Sassuolo che sono a quota tre, e il Pescara che ne annovera due. La banda Inzaghi le batte tutte. L’unico aspetto che manca a questi giovani talenti è diventare decisivi anche nei big match, nelle gare d’alta classifica. In particolare a Milinkovic e Keita manca questa consacrazione. Ci sarà tutto il girone di ritorno per affinare anche questa capacità. Insomma sembra proprio il caso di ribadire che i gol non sono un’esclusiva dei “vecchietti”. Beata gioventù…

Canigiani: “Un Natale tutto biancoceleste grazie all’iniziativa «La Lazio ti regala lo stadio»”

Marco Canigiani, Responsabile del Marketing biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

«La Lazio ti regala lo stadio» è un’iniziativa che vuole colorare di biancoceleste il Natale. Chi farà acquisti presso i Lazio Style 1900 Official Store, infatti, potrà ricevere in regalo uno o due biglietti di Distinti o Tribuna Tevere in base alla spesa sostenuta. Domani alle ore 10:00, inoltre, aprirà il nuovo punto vendita Lazio Style 1900 Official Store presso il Centro Commerciale Roma est. Da domattina i tifosi potranno utilizzare questo nuovo punto vendita per fare spesa, acquistare biglietti e usufruire delle varie promozioni. «Replica a chi?» è un’iniziativa volta a sottolineare come le maglie in vendita presso gli Store ufficiali siano prima di tutto di alta qualità dal punto di vista tecnico e poi identiche a quelle indossate in gara dai calciatori. È un tratto distintivo da sempre. Sono allo studio altre iniziative che verranno portate avanti da qui al termine della stagione”.

 

Inghilterra – Un ex biancoceleste nello staff del Birmingham

Il Birmingham, squadra inglese militante in Championship, ha deciso di puntare su una nuova guida italiana. Dopo l’esonero di Gary Rowett la società inglese ha interpellato Gianfranco Zola e l’accordo sembra essere stato già definito. A quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport il tecnico di Oliena porterebbe con lui anche l’ex biancoceleste Pierluigi Casiraghi, ricomponendo così il duo che guidò l’Under 21 azzurra nel biennio 2006-2008. Con loro anche l’ex calciatore Gabriel Cioffi. L’annuncio potrebbe esserci già questa sera o al massimo domani mattina.

CALCIOMERCATO – Obiettivo comune per Lazio e Fiorentina

Sembrano destinate a incrociarsi ancora le strade di Lazio e Fiorentina. La sfida tra biancocelesti e viola non si limiterà alla gara di domenica sera allo Stadio Olimpico ma sembra che nei prossimi giorni sarà prolungata anche in sede di mercato. Infatti, a quanto riportato da GianlucaDiMarzio.com le due società avrebbero messo entrambe nel mirino il ventunenne portiere uruguayano del Peñarol Gaston Guruceaga, giocatore con passaporto comunitario avendo anche la nazionalità spagnola. Se ciò fosse vero si potrebbe riproporre un altro duello di mercato come avvenne due anni fa per Milinkovic, che al termine decise poi di approdare a Roma tra le fila biancocelesti.

Canigiani: “Presto il rinnovo con la Macron. E anche la maglia dei -9…”

Il Responsabile del Marketing biancoceleste Marco Canigiani è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radiosei. Queste le sue parole: “Siamo felici di annunciare che domani presso il centro commerciale Roma Est verrà aperto il nuovo Lazio Style Official Store. Con l’apertura del nuovo locale puntiamo ad allargare la nostra presenza in luoghi strategici. Continuiamo a valutare anche l’ipotesi dell’apertura di un negozio in centro, ma dobbiamo tener  presente l’equilibrio economico prima di poter fare un passo del genere”.

Sui risultati ottenuti dalle promozioni offerte ai tifosi: “L’obiettivo che ci poniamo è quello di riportare il maggior numero di tifosi allo stadio, ma non è facile riempirlo di nuovo”.

Sull’accordo con lo sponsor tecnico: “Oramai siamo ai dettagli, a breve raggiungeremo l’accordo con la Macron per un rinnovo di cinque anni, per cui ci legheremo all’azienda bolognese fino al 2022. Sarà un accordo in cui la nostra collaborazione aumenterà. La Macron ci sosterrà anche a livello di infrastrutture”.

Sulla maglia dei meno 9: “E’ stata un successo, ha volato molto in alto e prima o poi tornerà a volare”.

Signori: “Avete visto come Neymar batte i rigori? Beh…”

“E segna sempre lui…” era questo il coro che si alzava dalla Curva Nord, quando calcava il verde prato dell’Olimpico Giuseppe “Beppe” Signori, un mancino formidabile, che aveva come suo marchio di fabbrica i calci di rigore senza rincorsa, nonostante ciò difficilmente sbagliava il tiro dagli 11 metri. L’attaccante ha rilasciato un’intervista a Libero dove svela un piccolo “trucchetto” che usava: “In pratica io obbligavo il portiere a decidere prima di me. Lui teneva un ginocchio più in basso dell’altro, un movimento inconscio ma una sfumatura determinante per me perché mi indicava che avrebbe spinto con quella gamba, e quindi sarebbe andato dalla parte opposta. Recentemente Neymar ha calciato qualche rigore così, da fermo, ma ha fatto qualche errore. È più difficile coordinarsi sul breve“.

Collaborazione, quella col Barcelona, nata qualche tempo fa, come svela lo stesso bomber: “Qualche mese fa mi ha chiamato lo staff tecnico del Barcellona: mi hanno chiesto dei consigli da dare a Neymar sui calci di rigore“.

Eva Henger: “Mio marito e mia figlia grandi laziali!” Poi su Keita…

Eva Henger è intervenuta a “Quelli della notte”  trasmissione di TMW Radio, soffermandosi sulla fede baincoceleste della sua famiglia, partendo da Mercedesz: “Da piccola andava fuori con le cugine e pensavamo che andassero al mare per un po’ di svago. E invece sua cugina, malata di Lazio, la portava allo stadio a vedere la Lazio. Da quel momento è diventata una grande appassionata della squadra biancoceleste. Io invece sono simpatizzante della Lazio e tifosa del Toro. Non sono scatenata. Mi fa piacere comunque guardare le partite”.

Continua poi parlando  del marito: “Lui è ancor più malato della Lazio e in fondo mi conviene tifare per i biancocelesti perchè quando vincono lui è felice, quando invece vengono sconfitti, è arrabbiato nero”.

L’attrice conclude parlando dei giocatori (ex e non) che ha conosciuto: “Non sono una grande esperta di calcio però con mio marito conosciamo vari calciatori attuali e del recente passato della Lazio: Keita è un bravissimo ragazzo ed è un nostro amico così come Rocchi che è venuto a giocare anche in Ungheria, poi Pasquale Foggia e tanti altri

FORMELLO – Biglia c’è, preoccupa Marchetti. E si apre il toto difesa…

Dopo una serata di divertimento e spensieratezza, ecco che la Lazio torna a sudare sotto gli ordini di Inzaghi al “Mirko Fersini”, rendez-vous alle 11:00. La prima cosa che salta all’occhio è la presenza di Lucas Biglia che si allena a pieno regime col gruppo, un sospiro di sollievo per Inzaghi, che dovrà rinunciare già a Parolo squalificato. Il modulo sarà il 4-3-3 che sta facendo sognare il popolo biancoceleste, al centro del quale ci sarà proprio il regista argentino, pronto a inventare parabole invitanti per le punte e a distruggere le trame di gioco della squadra di Sousa. Dietro a lui è stata provata la stessa difesa a 4 vista al Marassi, con la coppia di centrali Wallace e de Vrij, e sulle fasce Radu a sinistra e Basta a destra, con Patric non ancora al top. Il tridente offensivo riaccoglierà Keita, pronto a far girare la testa agli esterni della Fiorentina.

Uno dei dubbi di Inzaghi è: chi dovranno proteggere i 4 difensori? Marchetti sembra in forte dubbio, il portiere ha dato forfait alla fine del primo tempo della sfida contro la Sampdoria, gli esami hanno evidenziato una semplice contrattura alla coscia sinistra, ma il numero 22 verrà valutato giorno per giorno, per ora ha svolto esclusivamente un lavoro differenziato (per questo è stato promosso in prima squadra il Primavera Adamonis, classe ’97). Le sue condizioni dovranno essere migliorate tra domani e venerdì, altrimenti si andrà avanti con Strakosha, positivo anche nel secondo tempo con la Samp.

Moggi: “Per il secondo posto il Napoli ha solo un’avversaria…”

Quest’anno la Serie A sembra essere molto più equilibrata del passato, con la Juventus che ha sempre una marcia in più, ma che non è la corazzata dell’anno scorso, seguita da 4 squadre racchiuse in soli 4 punti. Sulla lotta al secondo posto ha parlato Luciano Moggi, soffermandosi in particolar modo sul Napoli: “Credo che il Napoli adesso creda più in se stesso dopo la vittoria di Cagliari, soprattutto gli attaccanti. Il Napoli è una squadra compatta con reparti vicinissimi proprio perché manca la punta centrale. Penso che l’unico avversario per il secondo posto per il Napoli possa essere la Lazio, che ha un ottimo organico

Questo è quanto riferito ai microfoni di Radio Marte, concludendo poi con l’acquisto di Pavoletti da parte del club partenopeo: “È un attaccante valido, ora bisogna vedere se le caratteristiche si adattano al Napoli con Milik in campo

Macheda: “Laziale da sempre! Ora riparto da Novara, in futuro chissà…”

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Da enfant prodige del calcio italiano ed inglese a meteora il passo è stato breve, ed ora Federico Macheda è pronto a rimettersi in gioco ripartendo da Novara, piazza importante che ambisce ad un posto per i playoff.

L’ex attaccante del Manchester United non ha mai nascosto il suo amore per i colori biancocelesti, e lo ha ribadito ai microfoni di TuttomercatoWeb Radio: “Sono cresciuto nella Lazio e ancora oggi faccio il tifo. È una squadra che mi è rimasta nel cuore e che seguo costantemente. Da quando sono andato via non ci sono mai stati contatti concreti per poter rientrare in rosa. In futuro chissà! Per ora penso a fare bene a Novara. Ho decisione di ripartire dalla Serie B e darò il massimo. Da gennaio sarò in campo, la squadra è competitiva. Puntiamo ai play off”.