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IL TABELLINO DI ITALIA-FINLANDIA

TABELLINO DI
ITALIA-FINLANDIA 2-0

Italia (3-5-2): Sirigu; Barzagli, Bonucci (dal 44′ Ogbonna), Chiellini; Candreva (dal 75′ Bernardeschi), Parolo, Thiago Motta (dal 63′ De Rossi), Giaccherini (dal 63′ Sturaro), El Shaarawy (dal 68′ Florenzi); Zaza (dal 80′ Pellè), Immobile. A disp: Buffon, Marchetti, De Sciglio, Darmian, Éder, Insigne. All. Antonio Conte

Finlandia (5-3-2): Hradecky; Toivio, Arajuuri, Halsti, Arkivuo, Ring (dal 72′ Raitala); Sparv, Hetemaj, Uronen (dal 72′ Lam); Pukki (dal 46′ Lod), Eremenko. A disp: Joronen, Saksela, Moren, Väyrynen Pohjanpalo, Kauko, Jalasto, Mäenpää, Ojala. All. Hans Backe

Arbitro: Bas Nijhuis

Marcatori: 26′ Candreva (I), 70′ De Rossi (I)

Ammoniti:

Espulsi:

CALCIOMERCATO – Le trattative di lunedì 6 giugno

Di seguito le principali trattative di calciomercato di questo lunedì 6 giugno:

F. INZAGHI & DOMIZZI – Secondo quanto riportato da gianlucadimarzio.com, il Venezia festeggia la promozione in Lega Pro regalandosi un mister di livello: Filippo Inzaghi. Sulla panchina del club neopromosso in Lega Pro si siederà l’ex Milan, che ripartirà dunque da Venezia. Altro arrivo dalla Serie A sarà Maurizio Domizzi. Trattativa conclusa e accordo trovato, il difensore è pronto a ripartire dalla Lega Pro. L’ex Udinese è convinto dal progetto di Tacopina e Perinetti e inizierà a lavorare agli ordini del neo allenatore Filippo Inzaghi. Pronto un biennale con premi legati al raggiungimento di obiettivi sia in Lega Pro che in caso di promozione in Serie B. Possibilità di rimanere in società anche al termine della carriera da calciatore. Manca solo l’ufficialità che arriverà nei prossimi giorni, ma tra Domizzi e il Venezia è ormai fatta: la nuova avventura può iniziare.

KROSS – Dopo la firma di Ilkay Gundogan,il Manchester City è pronto a rinforzare ulteriormente il centrocampo. Secondo il Manchester Evening News, infatti, il neo tecnico Guardiola avrebbe chiesto alla sua dirigenza Toni Kroos del Real Madrid. Mentre, a lasciare proprio la maglia dei Citezens, dovrebbe essere Fernando, cercato con insistenza da Villarreal e Valencia.

DANI ALVES – Colpo bianconero con la C maiuscola, per i sogni europei la Juventus si affida a lui. Il terzino brasiliano ha comunicato l’addio al Barcellona, intesa con i bianconeri già raggiunta: manca ancora la firma sul contratto (prevista a breve), ma in questo caso c’è una ‘parola’ a fare da garanzia.

IBRAHIMOVIC – 34 anni ed essere il re del mercato? Si può, ma solo se ti chiami Zlatan. Mourinho e lo United invece lo hanno (quasi) convinto con un ricco ingaggio ed un progetto vincente. Non c’è ancora la firma, ma il futuro di Ibra sembra essere sempre più verso la Premier.

MORATA – Tutti pazzi per Alvaro. La Juventus vorrebbe trattenerlo, le big europee (Chelsea e PSG in testa) farebbero follie per averlo in rosa nella prossima stagione. L’unica certezza al momento è che il Real Madrid eserciterà il diritto di recompra, ma il futuro di Morata è ancora tutto da decidere.

MASCHERANOJefecito bianconero, desiderio sempre più insistente. Dopo Dani Alves, la Juventus guarda ancora in casa Barcellona: profilo ‘europeo’, classe e mentalità per l’assalto alla Champions. Contatti con gli agenti che proseguono, sogno di inizio estate bianconero tutt’altro che accantonato.

SANABRIA – Il Barcellona vuole riportare in Catalogna l’attaccante Antonio Sanabria. Come riporta Sport.es, il calciatore paraguaiano classe ’96 è finito nel mirino del Barça che ha già avviato i contatti col suo entourage. Sull’ex Sporting Gijon, anche Valencia, Atletico Madrid Siviglia e Leicester City. La Roma lo valuta 13 milioni di euro.

EVRA – L’avventura continua. La notizia era nell’aria, ora è ufficiale: il terzino francese – si legge sul sito della Juventus – rinnova con i bianconeri fino al 30 giugno 2017, con opzione per un’altra stagione. Evra, arrivato dallo United lo scorso anno, ha impiegato poco tempo per portare la sua personalità anche a Torino. Juventus-Evra, (almeno) un altro anno insieme.

BACCA– Mal d’Europa sempre più insistente, astinenza dalle coppe che potrebbe far cambiare aria al colombiano. Il West Ham fa sul serio, il Milan ascolta l’offerta e non alza il muro: l’agente dell’attaccante è già volato in Inghilterra, richiamo della Premier che stuzzica eccome.

YAYA TOURE’ – C’eravamo tanto… desiderati. E chissà che questa non sia la volta buona: per il centrocampo dell’Inter il nome è sempre lo stesso, Yaya Touré. L’ivoriano del Manchester City è una priorità per Roberto Mancini, allenatore nerazzurro che ha già individuato il proprio ‘regalo’: al gruppo Suning il compito di portarlo ad Appiano.

VRSALJKO –  Uno degli uomini copertina del Sassuolo dei miracoli e desiderio di mercato delle big italiane e non solo: Napoli e Atletico Madrid si sfidano per l’esterno croato classe 1992, spagnoli al momento in vantaggio ma la partita non è ancora terminata.

KOVACIC– Un anno di ‘esilio’ (dorato e vincente) in Liga e un futuro che potrebbe nuovamente parlare italiano: l’avventura di Mateo al Real Madrid potrebbe essere durata solo una stagione, Allegri ha già dato la sua benedizione per averlo alla Juventus.

BROZOVIC– Corteggiamento della Liga (e non solo) sempre più insistente, Marcelo è nel mirino dell’Atletico: già un incontro tra i dirigenti spagnoli e quelli nerazzurri, resta da capire la volontà dell’Inter in merito al futuro del croato classe ’92. Che intanto è anche nella lista del Real Madrid nel caso di addio di Kovacic.

RUDIGER – La Roma lo ha riscattato dallo Stoccarda, ma il futuro del difensore tedesco potrebbe essere lontano dalla Capitale: Antonio Conte è pronto ad affidargli le chiavi della difesa del suo Chelsea, Roma che sembra disposta al ‘sacrificio’ sul mercato.

 

CALCIOMERCATO – Pres. Pescara: “Lapadula vuole una squadra dove giocare. Non gli interessano i soldi”

AGGIORNAMENTO ORE 21:34 – Il presidente Sebastiani ha parlato anche a Radio Marte: “A Lapadula non interessano i soldi, lui vuole solo essere sicuro di trovare spazio e di giocare, non facendo la panchina. Il Napoli ha una grande stima del calciatore, piace a Giuntoli e De Laurentiis ed anche Sarri lo vede molto bene. In azzurro potrebbe comunque trovare spazio, visto ci sono tre competizioni”.

Qualche giorno fa sembrava fatta per Lapadula alla Lazio, ma nelle ultime ore pare che il giocatore sia vicinissimo al Napoli tanto da indurre la Lazio a cambiare obiettivo. Intervistato da Radio Crc, il presidente del Pescara Sebastiani ha detto le ultime: “Napoli per Lapadula è una piazza gradita perché Sarri è bravo e saprebbe tirare fuori il meglio dal calciatore per cui a lui non dispiacerebbe assolutamente giocare nel Napoli. Ho con Aurelio un bellissimo rapporto. A parità di condizione, il Pescara terrà conto della volontà del calciatore che al di là dell’aspetto economico, guarda soprattutto l’aspetto tecnico ed è per questo che spetta a lui l’ultima parola. Quando terminerà il campionato, deciderò insieme a Lapadula e ai suoi manager il futuro del ragazzo. Di richieste ce sono tante e sono insistenti, anche dall’estero perché il ragazzo è diventato da curiosità a certezza. Mi auguro che se il Pescara dovesse per forza maggiore venderlo, non vada all’estero ma che resti nel campionato italiano. Nell’ultima settimana non ho sentito De Laurentiis, ma ieri prima della partita mi ha mandato il suo in bocca al lupo e mi ha fatto davvero piacere perché vuol dire che in qualche modo sta tifando per il Pescara”.

Oddi: “E’ importante prendere qualcuno che veda la porta”. Poi sulla Nazionale…

L’ex difensore biancoceleste Giancarlo Oddi è intervenuto ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900” per parlare della voce inerente Ciro Immobile. Queste le sue parole:

“Mi piace l’idea perché sicuramente miglioriamo in qualcosa. Perché Pavoletti, Immobile o Lapadula sono giocatori che la porta la vedono a differenza di altri. L’importante è prenderne almeno uno di questi tre. Immobile è stato capocannoniare in serie A perché non potrebbe ripetersi? Sono attaccanti diversi, però Immobile ha più esperienza anche se è più giovane di Pavoletti. Ha avuto esperienza anche fuori dall’Italia tra Borussia Dortmund e Siviglia. I suoi gol li ha fatti anche lì. 3 anni fa era capocannoniere in Serie A, ci può stare, se abbiamo problemi economici e devi spendere 9 milioni io prenderei Immobile. Dobbiamo anche accontettarci ogni tanto se non ci sta bene ungiocatore del genere…“.

Sull’Europeo: “L’Italia? Penso che possiamo dar fastidio, dipende moltissimo dalla prima partita con il Belgio. Se facciamo risultato e non perdiamo Io credo che possiamo fare strada. Possiamo dar fastidio. Non siamo attrezzati vincere ma stradafacendo può succedere di tutto in questi tornei. Magari qualche squadra importante non è informa perché tanti giocatori di grosse squadre hanno fatto tante partite, sono tornei in cui non sempre vincono i più forti“.  Su Ventura: “Non mi è simpatico ma è un buon allenatore ha l’esperienza necessaria per poter fare l’allenatore della nazionale, poi fa giocare anche bene le sue squadre. Ha fatto campionati discreti, non ha vinto nulla a parte qualche campioanto di B ma gioca bene. Certo la nazionale è diversa dalle squadre che alleni tutti i giorni però Io penso che lo possa fare l’allenatore della nazionale è un premio alla carriera“.

 

ITALIA – FINLANDIA: LE FORMAZIONI UFFICIALI

Diramate le formazioni ufficiali per l’amichevole Italia – Finlandia. Stadio Bentegodi di Verona

ITALIA (3-5-2): Sirigu, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, Thiago Motta, Giaccherini, El Shaarawy; Zaza, Immobile. Ct. Antonio Conte

FINLANDIA (3-5-2): Hradecky; Toivio, Arajuuri, Halsti; Arkivuo, Ring, Sparv, Hetemaj, Uronen; Pohjanpalo, Eremenko. Ct. Hans Backe

Euro 2016 – Nessun legame con gruppi terroristici per l’uomo arrestato in Ucraina

AGGIORNAMENTO 19:37 –“Al momento gli elementi a disposizione degli inquirenti francesi non giustificano l’apertura di un’indagine per terrorismo per il caso del cittadino francese arrestato in Ucraina con un arsenale di armi ed esplosivi, che secondo i servizi ucraini intendeva compiere attentati durante gli Europei di calcio“, lo riferisce a Efe un portavoce della procura di Parigi, secondo cui gli elementi non lasciano pensare a legami dell’uomo con gruppi terroristici. Pertanto è la polizia giudiziaria di Nancy, cioè quella della regione in cui è domiciliato il sospetto, che sta portando avanti le perquisizioni sotto l’ombrello di quella che è definita giustizia interregionale. Il procedimento è stato aperto per traffico di armi. Se si indagasse per terrorismo, invece, bisognerebbe trasferire le indagini a Parigi.

Un venticinquenne cittadino francese, Gregoir Moutaux, 25 anni, presunto militante di estrema destra, è stato arrestato il 21 maggio dalle autorità di Kiev mentre cercava di oltrepassare la frontiera con la Polonia. A bordo della sua auto sono stati trovati fucili d’assalto di tipo kalashnikov, tritolo, 5mila proiettili, 100 detonatori e 20 passamontagna.

Gli 007 ucraini della Sbu “sono riusciti ad impedire 15 atti terroristici pianificati in Francia alla vigilia e durante i campionati europei di calcio”. A renderlo noto il capo dei servizi di sicurezza ucraini, Vasily Gritsak, che ha anche spiegato che l’uomo, con l’obiettivo di acquistare armi ed esplosivi, aveva preso contatti con gruppi armati illegali del Paese.

Sull’auto del presunto attentatore sono stati trovati 100 detonatori, fucili d’assalto di tipo kalashnikov, 20 passamontagna, cinquemila proiettili, tritolo e altri oggetti. Secondo BFTMTV l’uomo avrebbe manifestato la sua opposizione alla “politica del governo sul massiccio arrivo di stranieri in Francia, la diffusione dell’Islam e la globalizzazione”.

Come spiegato dal capo dei servizi di sicurezza ucraini, Vasily Gritsak, “gli obiettivi erano un istituto di riscossione delle imposte, una moschea, una sinagoga, stazioni di controlli sull’autostrada e molti altri luoghi”. A confermare l’arresto del ragazzo è stata anche l’ambasciata francese a Kiev. Ma, a Parigi, sono alquanto perplessi perchè come commentato da alcuni esperti sulle reti all news, quella di Kiev  potrebbe essere solo una mossa per sbloccare le difficili trattative con l’Unione europea sulla liberalizzazione dei visti.

Del resto solo domenica scorsa il presidente francese Francois Hollande a France Inter aveva ancora una volta ribadito l’allarme per gli Europei di calcio. La minaccia “esiste” ha dichiarato Hollande, e “vale per un periodo che sarà lungo”, aggiungendo poi “bisogna prendere tutte le misure perché i campionati Euro 2016 vadano bene”. Inoltre il presidente dopo aver ricordato che qualche giorno dopo gli attentati del 13 novembre aveva deciso di non annullare la Conferenza dell’Onu sull’ambiente a Parigi, ha sottolineato che anche in questa occasione di avere “deciso non solo di confermare la competizione” e “di mantenere le aree con i maxi-schermi per i tifosi”, ma anche di “fare in modo che sia un festa europea, popolare e sportiva”. Per questo, ha aggiunto, “bisogna mettere in campo le risorse e 90mila persone saranno addette alla sicurezza” ed ha assicurato di aver fornito “tutti i mezzi per la riuscita dell’evento”.

 

MUSICA – Rock in Roma: al via la nuova edizione del Postepay Sound Rock

Prenderà il via il 7 giugno la nuova edizione del Postepay Sound Rock in Roma, una delle principali rassegne di musica. Ospiti della prima serata i Duran Duran. Presenti alla manifestazione tre mostri sacri del mondo della canzone: David Gilmour, gli Iron Maiden e Bruce Springsteen. Oltre a loro un nuovo spazio dedicato agli artisti italiani.

Questo il calendario completo della manifestazione:

7 giugno – DURAN DURAN, costo biglietto € 40,00 + d.p.;
8 giugno – NIGHTWISH + Epica + Apocalyptica + Temperance, costo biglietto € 40,00 + d.p., prezzo in cassa: € 45,00;
21 giugno – LUKAS GRAHAM + Giò Sada e Barismootsquad + Joan Thiele, costo biglietto € 22,00 + d.p.;
28 giugno – BLACKBERRY SMOKE + Simo, costo biglietto € 25,00 + d.p.;
2 luglio – G3 featuring JOE SATRIANI, STEVE VAI e THE ARISTOCRATS, costo biglietto € 40,00 + d.p.;
2 e 3 luglio – DAVID GILMOUR (Circo Massimo), costo biglietto da € 60,00 + d.p. a € 120,00 + d.p.;
6 luglio – GLEN HANSARD, costo biglietto € 20,00 + d.p.;
11 luglio – SUEDE + STEREOPHONICS, costo biglietto € 30,00 + d.p., prezzo in cassa € 35,00
12 luglio – SLAYER + AMON AMARTH, costo biglietto € 40,00 + d.p., prezzo in cassa € 45,00 + d.p.;
13 luglio – THE 1975, costo biglietto € 25,00 + 3,75 d.p.;
15 luglio – SKUNK ANANSIE, costo biglietto € 35,00 + 5,25 d.p., prezzo in cassa € 40,00
16 luglio – BRUCE SPRINGSTEEN and THE E STREET BAND (Circo Massimo) + Counting Crows + Treves Blues Band, costo biglietto € 85,00 + 12,75 d.p.;
18 luglio – PRIMAL SCREAM, costo biglietto € 30,00 + d.p., prezzo in cassa € 30,00;
24 luglio – IRON MAIDEN + Bullet For My Valentine + Anthrax + Saxon + Sabaton + The Raven Age + The Wild Lies + A Perfect Day, costo biglietto € 70,00 + 10,50 d.p., Gold Circle Ticket € 90,00 + 13,50 d.p.

Questi gli artisti italiani:

11 giugno – ORCHESTRACCIA, costo biglietto € 15,00 + 2,25 d.p.;
18 giugno – I CANI, costo biglietto € 15,00 + d.p.;
25 giugno – COEZ, costo biglietto € 15,00 + d.p.;
5 luglio – JAMES SENESE + Maldestro, costo biglietto € 18,00 + d.p.;
9 luglio – GEMITAIZ, costo biglietto € 18,00 + d.p.;
19 luglio – AFTERHOURS, costo biglietto € 20,00 + 3,00 d.p.
26 luglio – GUE’ PEQUENO, costo biglietto € 18,00 + d.p.;
28 luglio – SALMO, costo biglietto € 18,00 + d.p., prezzo in cassa € 20,00:
29 luglio – MINISTRI + Selton, costo biglietto fino al 30 maggio € 10,00 + d.p., Posto Unico Intero dopo il 30 maggio € 15,00 + d.p.;
30 luglio – MEZZOSANGUE, costo biglietto € 15,00 + d.p.

Lazio, forse domani l’annuncio del nuovo mister

La situazione in casa Lazio procede in questi giorni ancora alquanto nebulosa. La società biancoceleste è sempre alla ricerca di un tecnico che sia in grado di riportare in alto la squadra e di riportare quella fiducia nell’ambiente che ultimamente, a causa dei risultati conseguiti e dell’immobilismo societario, è andata sempre più scemando. Ma le cose potrebbero essere finalmente giunte a una svolta.

A quanto dichiarato il noto giornalista de “Il Messaggero” Daniele Magliocchetti ai microfoni di Radio Incontro Olympia domani dovrebbero esserci schiarite sulla situazione allenatore con la comunicazione ufficiale di Cesare Prandelli. Il giornalista ha poi continuato affermando che al di là di chi potrà essere il mister il nuovo tecnico sarà sicuramente meglio di quello della passata stagione anche perché fare peggio di così non si può.

CRONACA – Roma, contromano sul raccordo provocano incidenti: arrestati

Inseguimento pericoloso, pazzesco e spettacolare sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Oggi pomeriggio un Mitsubishi Pajero con a bordo due ladri per poco non ha rischiato di compiere una strage.

La fuga dei due ladri è iniziata dopo la segnalazione alle forze dell’ordine di un tentativo di furto dalle auto in sosta nel parcheggio del Centro Commerciale Porta di Roma. Giunta sul posto la polizia ha incrociato l’auto in fuga, a sua volta segnalata come provento di un furto, mentre si dirigeva in direzione del Grande Raccordo Anulare per poi proseguire la corsa in direzione Firenze. Ma a quel punto tallonati da due volanti della polizia. Durante l’inseguimento il Pajero in fuga, nel tentativo di speronare le volanti, ha mandato fuori strada alcune auto che procedevano sull’A90. Una volta usciti su via Aurelia i fuggitivi hanno imboccato il Gra contromano in carreggiata interna percorrendo la corsia di emergenza sempre con le volanti della polizia alle spalle. I poliziotti sono riusciti a fermare l’automobile poco prima della galleria dell’uscita per l’ospedale Sant’Andrea.

I due fuggitivi a quel punto hanno continuato la loro fuga a piedi per i campi ma sono stati fermati dai poliziotti che non gli hanno concesso tregua. Bloccati dalle forze dell’ordine i due, entrambi cittadini sudamericani, sono stati portati al commissariato FideneSerpentara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il Pajero è stato messo sotto sequestro e all’interno dello stesso sono stati trovati alcuni trolley rubati.

 

 

Gregucci, che attacco a Inzaghi! “Non è adatto alla Salernitana. Nella Lazio Primavera non ha valorizzato nessuno”

Mentre la Salernitana è intenta a giocarsi la permanenza in serie B, i media già accostano Simone Inzaghi sulla panchina dei cavallucci nella prossima stagione. Una soluzione che però non convince Angelo Adamo Gregucci, attuale tecnico dell’Alessandria ed ex capitano della Lazio. Queste le parole del tecnico pugliese ai microfoni di Radio Bussola 24: “Inzaghi a Salerno? Non so se potrebbe essere lui l’uomo giusto. Ha allenato nel settore giovanile della Lazio che arriva spesso alle fasi finali ma non esplode mai nessun calciatore, qualcosa vorrà pur dire. Come Pollace, ad esempio. L’obiettivo del settore giovanile non è portare a casa i risultati, ma la formazione del calciatore. Cataldi, invece, s’è formato a Crotone, non alla Lazio. Per il resto in tanti fanno fatica anche in serie B a giocare”.

Zoff: “Prandelli tecnico di livello. La Lazio si sbrighi ad annunciare l’allenatore”

Intervistato da I Laziali Sono Qua su Eleradio, l’ex presidente e allenatore biancoceleste Dino Zoff ha tirato le somme sul campionato della Lazio: “Una serie di concause hanno determinato questa stagione, a partire dalla serie disastrosa di risultati che ha contraddistinto l’inizio della passata annata. Poi si sono aggiunti tanti fattori, dallo stadio vuoto ad alcune polemiche che hanno contribuito ad alimentare la mancanza di entusiasmo. Io credo che Lotito abbia in testa delle cose molto precise già da due mesi. Bisognerebbe capire quale sia il nome sul quale il presidente laziale stia davvero puntando. Prandelli sarebbe sicuramente un tecnico di livello, ma senza conferme è difficile esprimere giudizi. Per la campagna acquisti, relativamente ai giocatori, è normale incappare in ritardi e tentennamenti, a volte le trattative presentano ostacoli. Per l’allenatore servirebbe risolutezza anche per programmare da subito la stagione insieme”.

Sulla questione possibili partenti: “Se si parla di Candreva e Biglia si parla di due calciatori di altissimo livello, entrambi colonne delle proprie nazionali. Sarà a mio avviso decisiva la volontà dei giocatori. Se qualcuno vuole lasciare il club spesso è meglio agevolarlo piuttosto che dar vita a una serie di situazioni ambigue“. Infine su Federico Marchetti: “E’ senza dubbio un buon portiere, frenato a volte da qualche problema fisico di troppo. In Nazionale può fare sicuramente la sua figura ed offrire ampie garanzie. L’Italia non è fatta da grandissimi nomi, ma ha tutte le qualità per farsi rispettare, a partire dalla bravura dell’allenatore. Sarà importante la tenuta della difesa, il blocco Juventus che rappresenta il perno dell’intero undici titolare”.

Corradi: “Inzaghi l’avrei confermato, ma la Lazio ha virato su Prandelli per riavvicinare i tifosi”

Intervistato da TMW radio, l’ex attaccante biancoceleste Bernardo Corradi ha detto la sua sulla scelta dell’allenatore della Lazio: “Con Prandelli sembrava già fatta, ma l’ufficialità non arriva. Io il mio pensiero ce l’ho. La Lazio ha bisogno di ritrovare l’affetto dei tifosi perché è triste vedere le partite della con lo stadio vuoto. I risultati aiutano e credo che per questo Inzaghi meritava una riconferma, tra gli esordienti visti nel campionato italiano negli ultimi anni è stato quello che ha fatto meglio. Meritava un’altra chance, ma la società ha deciso di virare su un allenatore di grido. Vogliono dare una sterzata per riavvicinare la tifoseria, la Lazio ne ha davvero bisogno”.

ITALIA FINLANDIA – Il centrocampo azzurro parla romano. In avanti la coppia ignorante Zaza Immobile

Ultima amichevole estiva per l’Italia che stasera alle 20:45 affronterà la Finlandia, una simil Svezia per farsi un’idea sugli avversari del girone agli europei. Conte confermerà il 3-5-2 che a questo punto possiamo dire con certezza sarà lo schema che vedremo anche in Francia. Confermatissima la difesa juventina, mentre il centrocampo parla romano con Candreva ed El Shaarawy sugli esterni, Thiago Motta al centro supportato ai lati da Giaccherini e Parolo. Quest’ultimo è in ballottaggio con Florenzi, ma dalla rifinitura di stamattina si evince che giocherà il laziale. In attacco la cosiddetta “coppia ignorante” come si autodefinirono tempo fa Zaza e Immobile. Queste le probabili formazioni di stasera:

ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, Thiago Motta, Giaccherini, El Shaarawy; Zaza, Immobile. Ct. Conte
FINLANDIA (5-3-2): Hradecky; Arkivuo, Arajuuri, Toivio, Halsti, Joronen; Ring, Sparv, Hetemaj; Eremenko, Pohjanpalo. Ct. Backe

L’Inter passa ai cinesi. Moratti: “I tifosi possono sognare”. Zanetti: “Momento storico”

Giornata storica per l’Inter che passa ufficialmente al gruppo cinese Suning che ne ha acquistato il pacchetto di maggioranza, più precisamente il 68,55% per 700 mln (la maggior parte per coprire il debito pregresso). Thohir resta il presidente col 30% delle azioni. Questa notizia cambia del tutto le regole del mercato, ma soprattutto il calcio italiano saluta definitivamente Massimo Moratti. L’ex presidente nerazzurro, visibilmente emozionato, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “Oggi è un giorno importante per l’Inter . Ho appena ricevuto una chiamata dalla nuova proprietà, sono tutte persone eccellenti. Questo cambio di società potrà aiutare anche a mediare con l’Uefa per il Fair Play finanziario. I tifosi possono sognare già quest’estate sul mercato? Credo di sì. Io non sarò consulente, ho letto tante cose ma ad oggi resto fuori. Mancini? Credo proprio che resti, assolutamente. Rinnovo? Non so, bisogna chiedere ai nuovi proprietari. Spero che nella dirigenza ci possano essere più italiani, magari interisti”.

A margine della conferenza stampa tenutasi a Nanchino, il vice presidente dei nerazzurri Javier Zanetti ha parlato ai microfoni di Inter Channel: “La cosa più importante è che si rispetti la storia dell’Inter, che è bellissima. Speriamo sia l’inizio di un grande futuro. Tutti vogliamo una grande Inter. Si tratta di un momento molto importante per la storia della nostra società. Ci metteremo tutti a disposizione per poter far sì che l’Inter torni grande. Abbiamo grandi valori, solo così possiamo aspirare al futuro che tutti i tifosi si aspettano, dobbiamo lavorare insieme per rendere felici i nostri tifosi”. Sul gruppo Suning: “Sono un gruppo molto serio e competente, hanno grande entusiasmo. Non sarà semplice, dobbiamo avere una linea comune e ci sono i presupposti per un grande futuro”. Javier Zanetti è stato presente al passaggio di consegne tra Massimo Moratti ed Erick Thohir: “Quello che rappresenta Moratti per gli interisti è il sentimento, il cuore. Thohir è consapevole che questa sia una grande opportunità”.

Coppa America, buone notizie per Lucas Biglia e l’Argentina

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Complice una lesione muscolare di secondo grado all’adduttore sinistro, la Coppa America di Lucas Biglia sembrava finita ancor prima di cominciare. E invece oggi per il centrocampista della Lazio, e per l’Argentina, è arrivata la buona notizia. Come riporta ‘Lanueva.com’, infatti, pare che il pericolo sia scongiurato e dunque il Principito resterà tra i 23 convocati dell’Albiceleste, come già confermato nella giornata di ieri dal ct Martino. Biglia non voleva assolutamente mancare a questa competizione e ha fatto tutto il possibile per recuperare il prima possibile: come si legge sul medesimo portale, infatti, gli ultimi esami, cui il regista si è sottoposto ieri, hanno evidenziato un importante miglioramento delle sue condizioni, che gli permetterà dunque di essere normalmente al suo posto.

Cesar in tackle su Lotito: “Il pesce puzza dalla testa”

Intervistato da Radio Incontro Olympia, l’ex ala laziale Cesar ha parlato del momento biancoceleste.

E’ difficile che un giocatore venga alla Lazio con questa società. Quando un giocatore va via, è sempre colpa sua, mai della società. Walace? E’ un giocatore di carattere, di personalità. In questa Lazio ci può stare. E’ un ragazzo giovane di prospettiva. Ma perché dovrebbe andar via Biglia? La Lazio dovrebbe averne due in quel ruolo di alto livello. Bisogna fare degli investimenti per rendere gradualmente più forte la Lazio. Cosa fa più male a Lotito? Quando non entrano i soldi. Ha criticato tanto il Carpi quando poi ha avuto più spettatori allo stadio di tante altre squadre. Il problema è che guarda sempre ai problemi degli altri e mai ai suoi”.

Poi Cesar parla del Brasile: “Sul piano del gioco c’è stato un decadimento. Non è concepibile che sia schiava di un solo giocatore ovvero Neymar. Questo non è il Brasile che ha conquistato tutto il mondo col suo modo di giocare”. In chiusura il conduttore Scarcelli gli chiede se tornerebbe alla Lazio: “Purtroppo sono già stato nelle giovanili della Lazio. Ogni uomo deve avere le proprie responsabilità. Lui parla di valore dei giovani ma non c’è nessuna alla Lazio che li insegna. Il pesce puzza dalla testa”.

Fabrizio Piepoli

Albania, Berisha: “L’obiettivo è superare la fase a gironi, abbiamo i mezzi per farcela”

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A pochi giorni dall’esordio (assoluto) nella competizione contro la Svizzera, il portiere della Nazionale albanese e della Lazio Etrit Berisha ha raccontato ai media del suo paese come sta vivendo la vigilia di Euro 2016.

È un viaggio straordinario per me, dal primo giorno in cui ho giocato con la Nazionale albanese, difendere la cui porta è un onore. L’arrivo all’Europeo poi è un sogno che si realizza e non vedo l’ora di godermi la competizione insieme ai nostri tifosi, che ci hanno sempre sostenuto. Abbiamo tre partite da disputare nella fase a gironi, quindi le probabilità di qualificarci sono le stesse. Con il gruppo che abbiamo, con lo spirito di squadra e con la nostra qualità, possiamo farcela e superare la fase a gironi. E’ questo il nostro obiettivo“. Sui suoi inizi nel calcio: “Ho iniziato a 8 anni, giocando come centrocampista. Il ruolo del portiere però mi è sempre piaciuto. Quando ero più giovane, si pensava che fosse un ruolo per giocatori più deboli, ma mi piaceva e ho scelto di seguire la passione. In realtà, sapevo già che il mio futuro sarebbe stato nel calcio e che avrei fatto parte della Nazionale. Questo mi ha dato la spinta per andare avanti. Un consiglio ai giovani calciatori albanesi? Essere un calciatore è un onore. Io lo vivo con enorme piacere, ma anche con tanto lavoro e impiegando tanto tempo per affrontare ogni giorno me stesso. La strada per diventare un professionista è piena di difficoltà, ma arrivare al successo è la cosa più bella che può accadere nella vita, ti rende soddisfatto e felice“. Tornando infine al discorso Europeo: “Spero di superare la fase a gironi. Se non ci riusciamo sarò molto deluso, perché penso che abbiamo molta qualità e sappiamo bene come dare tutto. La squadra che preferisco? Non penso agli altri, guardo solo l’Albania“.

TEMPI BELLI – Movimento Cinque Stelle

A Roma le Elezioni a volte rubano la scena al calcio, ma non è un caso che molto spesso queste si tengano a campionato finito. In uno scenario in cui non si riesce a mantenere un’attenzione e una fiducia viva sulla politica, spesso il calcio diventa una valvola di sfogo importante, sostitutiva.

In questi giorni, leggendo gli altri media laziali (“I giornali vanno letti tutti“, spiegava Stefano Accorsi a Libero De Rienzo in quel capolavoro postmoderno che è “Santa Maradona“) si sono visti molti articoli che paragonavano la richiesta di cambiamento tutta romana rivolta a Virginia Raggi, a quella che accomunerebbe i tifosi laziali in un momento in cui della Lazio si sa poco o nulla. Non è compito di questa sede giudicare lo scenario politico. Di Lazio parliamo tutti i giorni, e arrivati quasi a metà giugno non si sa il nome dell’allenatore, dei nuovi acquisti, dei confermati e dei ceduti sul mercato. Nomi se ne fanno tanti, certezze zero.

E alla Lazio (speriamo di poter scrivere presto “di Prandelli”, “di Inzaghi” o per l’amor di Dio, di qualcuno) Cinque Stelle servirebbero proprio. Almeno due in attacco e due in difesa, e una anche a centrocampo, soprattutto se Antonio Candreva dovesse partire come sembra ormai probabile (sempre probabile, mai certo). Jardel, Adriano, Pavoletti, Lapadula, e…? Saranno davvero loro le Cinque Stelle in grado di risollevare la Lazio? E soprattutto, saranno vere stelle o solo meteore, scommesse che non garantiranno neanche questa volta un salto di qualità che, auspicato così tante volte, sembra ormai una concatenazione di parole senza significato.

Il punto è che la pazienza degli elettori sembra inversamente proporzionale a quella dei laziali. Dopo un anno deprimente sotto ogni punto di vista e che, soprattutto, aveva spento gli straordinari entusiasmi del “Piolismo” di appena dodici mesi prima, ci si aspettava una pronta risposta. Che ne sarà di una Lazio senza abbonamenti e senza tifosi, se dalla società non arriveranno almeno i segnali minimi di buona volontà? Acquisti, un allenatore, la voglia di fare la Lazio non diciamo grande, perché tanto molta gente ormai non ci crede più, ma almeno non piccola come l’abbiamo vista ultimamente. Sembra poco, è moltissimo e lo diventa ogni giorno di più. Ma finora calma piatta, non si vede nulla: né le Cinque Stelle, né uno straccio di Movimento. Di mercato o di qualsiasi altro tipo.

Fabio Belli

Keita, il rinnovo non esclude la cessione: la situazione

Dopo Candreva, potrebbe essere Keita il secondo big a dire addio alla Lazio? I tifosi biancocelesti si augurano di no, ma purtroppo i segnali non mancano. A partire dal rinnovo del contratto, che ancora non c’è. L’ex Barça è infatti legato al club capitolino ancora fino al 2018 e Lotito e Tare sono attratti dalla prospettiva di una cessione che farebbe loro realizzare una clamorosa plusvalenza evitando il rischio di un deprezzamento del cartellino. Plusvalenza che sarebbe anche maggiore se si arrivasse ad un accordo per il prolungamento sino al 2020, che darebbe alla società una maggiore forza con le pretendenti. Su questo fronte, il senegalese, che al momento percepisce 750mila euro, secondo indiscrezioni raccolte da Cittaceleste, chiede il doppio per mettere la firma, mentre la società non vorrebbe andare oltre gli 1,2 milioni. La distanza dunque non è incolmabile, ma piuttosto ciò che meraviglia è la richiesta per lasciar partire il giovane talento.

Che Lotito ufficialmente valuta 30 milioni, ma che in realtà a 20 milioni circa concluderebbe l’affare. Sì, ma con chi? Forse non con l’Atletico Madrid, che difficilmente si spingerà a queste cifre, mentre qualche possibilità potrebbero averla in Spagna Siviglia e Valencia, in Germania il Bayern Monaco e in Premier il Watford di Mazzarri, che lo avrebbe allenato volentieri a Formello. 20 milioni dunque, una cifra ragionevole per un ragazzo che, anche in questa stagione, è riuscito a dire la sua, collezionando ben 69 i dribbling vincenti (uno in più di Felipe Anderson), 2 assist in campionato ed è anche il primo biancoceleste per passaggi filtranti corti (35). Senza contare le 8 le partecipazioni al gol, rigori procurati compresi, meglio di qualunque biancoceleste.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Immobile passa in prima fila

Lapadula ha preso la strada verso Napoli. Pavoletti è in stand-by, Lotito e Preziosi ne hanno parlato sinora senza chiudere. E la Lazio sta riaprendo la trattativa per Ciro Immobile, convocato dal ct Conte per l’Europeo in Francia. Il Toro difficilmente lo riscatterà dal Siviglia. Mihajlovic è pronto a varare il 4-3-3 e punterà forte su Belotti come centravanti. Il diritto di riscatto a favore di Cairo e del club granata dovrebbe scadere il 15 giugno. Solo in quel momento, se il Toro non avrà esercitato l’opzione, Lotito potrebbe entrare in azione: Immobile si può prendere per 9 milioni di euro e sta diventando un obiettivo prioritario per la Lazio che deve trovare un sostituto di Klose. Il ds Tare ha indicato un attaccante con un certo tipo di percorso alle spalle. Immobile è ancora giovane (26 anni), ma già vanta una buona esperienza. L’esplosione in B con il Pescara, capocannoniere in serie A con il Torino, le esperienze altalenanti in Bundesliga con il Borussia Dortmund di Klopp e con il Siviglia prima di tornare in Italia alla casa madre granata.