L’ex centrocampista della Lazio, Pasquale Foggia, è il nuovo direttore sportivo del Racing Club Roma, club che milita in Lega Pro. Il folletto napoletano raggiungerà Giuliano Giannichedda, anche lui ex centrocampista laziale .
Marchetti nella Top “Parate” della Serie A, e c’è anche un difensore…
La Serie A Tim ha stilato la classifica delle migliori parate dell’ultima giornata di campionato. Presente Marchetti e…un difensore!
Dopo ogni giornata di Campionato la Serie A Tim sceglie le migliori parate di tutte le partite. Questa settimana abbiamo la Lazio in ben due posizioni. In una c’è Marchetti che respinge il tiro a botta sicura di Falcinelli, salvando la Lazio. Nell’altra abbiamo il portiere del Crotone, Marco Festa, che respinge un gran bel tiro dal limite dell’area di Ciro Immobile, negandogli la gioia del gol.
ALLARME INTRUSO – Ebbene si, in questa classifica c’è anche un intruso. Si tratta di Silvan Widmer che si è sostituito a Karnezis intercettando un pallone prima che varcasse la linea di porta, negando il gol all’Inter (gol comunque arrivato qualche minuto dopo).
FORMELLO – Si ricomincia, Radu a parte e dall’infermeria…
A Formello si ricomincia a lavorare in vista del match contro l’Atalanta. Lavoro differenziato per Radu, mentre dall’infermeria arrivano ottime notizie.
FORMELLO – La Lazio ha ripreso a sudare al “Mirko Fersini”. Tutti in campo alle 12 per un iniziale lavoro in palestra. La squadra è poi scesa in campo per svolgere alcuni esercitazioni a secco con il prof Ripert. Nella seconda parte Stefan Radu ha effettuato un lavoro differenziato, in scarpe da ginnastica. Il romeno è uscito malconcio dopo la partita col Crotone.
Successivamente la squadra ha svolto un’ampia fase di possesso nello stretto con la rosa divisa in due gruppi: attività con il pallone intervallata da richiami atletici con ripetute.
INFERMERIA – Mai stata così vuota l’infermeria biancoceleste che vede recuperati i lungo degenti Jordan Lukaku e Filip Djordjevic. E’ tornato ad allenarsi col gruppo anche Alessandro Murgia, indisponibile col Crotone a causa di una distorsione alla caviglia. Inzaghi ha ritrovato anche Senad Lulic e Felipe Anderson, squalificati contro i calabresi. Unico assente Keita Balde Diao, impegnato in Coppa d’Africa con il Senegal.
CONFERENZA – Immobile: “Nessuno credeva in noi, adesso ce la giochiamo fino alla fine”. Futuro?…
Ciro Immobile è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa da Formello per parlare del suo momento e di quello della Lazio.
Girone d’andata terminato, 10 gol, te lo aspettavi?
“Me lo auguravo, ci ho lavorato tanto, con tutto me stesso, e sono felice di aver raggiunto questo risultato. Sicuramente potevo farne di più, ma come bottino non è male. Sono autocritico, punto sempre a fare di più“.
Quando un attaccante non riesce a segnare diventa un incubo?
“L’attaccante vive di gol, ma ultimamente sono cresciuto sotto questo punto di vista. Non ho sentito tanto il fatto di non aver segnato per tante partite, era più importante sbloccare il risultato che sbloccare me stesso. Il gol al 90° è stata una sorta di liberazione“.
La Lazio è un po’ la rivelazione, ci si deve aspettare di più?
“Sarebbe importante consolidare ciò che abbiamo fatto. 37 punti sono tanti, fatti da una squadra in cui all’inizio dell’anno nessuno credeva. Con il lavoro di Tare, del mister e del presidente abbiamo messo a posto la squadra, riuscendo anche a riportare gente allo stadio. Vogliamo continuare così, noi da squadra giovane abbiamo ancora tanto da imparare e possiamo migliorare. E’ bello aver stupito tutti“.
Su cosa puoi migliorare?
“Ultimamente sono migliorato molto sulla gestione della palla. Corro tanto per il campo e questo mi toglie lucidità sotto porta. C’è sempre tanto su cui migliorare. Il mister è stato un attaccante, cerco sempre di imparare da lui“.
Nonostante tu sia giovane hai girato molto, come valuti l’ambiente biancoceleste e la tifoseria?
“Ad inizio anno è stato normale aver avuto problemi, adesso però è uscito il vero tifoso biancoceleste. Lo abbiamo visto prima di Palermo, so quanto i tifosi tengono alla Lazio. Anche quando le cose vanno male ci sono sempre vicini. Devo dire che ho trovato un ambiente sereno e familiare, che ti lascia lavorare. Queste sono grandi soddisfazioni. Sappiamo che solo lavorando e divertendoci facciamo divertire anche i nostri tifosi“.
Hai pagato anche la mancanza di alternative in attacco?
“Negli anni scorsi ho giocato poco e mi sono riposato. Giochiamo solo una partita a settimana e per me va bene. Sto bene fisicamente e mi alleno bene. Il fatto di non fare gol non dipendeva da un fattore fisico, ma dalle varie situazioni“.
Ti senti di dire che resterai a lungo qui?
“L’ho detto all’inizio, non ho intenzione di dire ciò che accadrà tra tanti anni. Sto bene qui, ho ancora tanti anni di contratto. E’ una società importante e non vedo perchè dovrei cambiare“.
20 gol a fine campionato come obiettivo personale?
“Lavoro per quello, per dare il massimo con questa maglia. I miei compagni mi mettono sempre in condizione di fare bene, c’è solo da lavorare e da andare avanti“.
Cosa significa per un attaccante avere un allenatore che ha giocato nel tuo stesso ruolo?
“E’ uno stimolo, il mister ha esperienza, mi sa dire quali sono i movimenti giusti da fare. Come rapporto umano mi sono trovato subito bene, mi ha dato subito fiducia e fatto sentire apprezzato. Io cerco di dare il massimo per il mister, i compagni e la gente laziale“.
Obiettivi finali della squadra? C’è il sogno Champions?
“Non me la sento di dire che andremo sicuramente in Champions. Di certo lotteremo per arrivarci a tutti i costi. Adesso siamo quarti e puntiamo a migliorare. Sappiamo che sopra di noi ci sono squadre molto importanti e sicuramente è difficile. Il nostro obiettivo è andare in Europa, qualcosa in più dovremo conquistarcelo“.
Tu, da calciatore italiano, come vedi questa rivincita dei calciatori italiani?
“E’ bello, questo campionato è acceso e vivo. Questo è collegato anche al fatto che ci sono tanti giocatori italiani. Mister Ventura quest’anno ha delle scelte importanti, ha tanti giocatori a disposizione, tutto questo fa molto piacere“.
Morrison-Wigan, la trattativa la sblocca…Powell
Ravel Morrison e la Lazio, un amore mai sbocciato e pronto a morire ancor prima di iniziare. L’inglese dalla parti di Formello non si vede ormai da mesi e la società sta lavorando alacremente per trovargli una destinazione.
UN DIVORZIO ANNUNCIATO
Che le strade del talento inglese e della Lazio fossero destinate a dividersi era scritto da tempo, ma adesso la vicenda sembra veramente essere arrivata ai titoli di coda. Troppa la nostalgia per il suo paese natale, troppe le differenze tra il calcio inglese e quello nostrano. Morrison è da alcuni mesi in Inghilterra e da un paio di settimane si sta allenando con il Wigan, squadra allenata dal suo mentore ai tempi delle giovanili del Man Utd, Warren Joyce. Il Direttore Sportivo Igli Tare vuole accontentare il ragazzo, ma la Lazio non è disposta a svendere il classe ’93, vorrebbe anzi provare a valorizzarlo con un prestito fino al termine della stagione.
LA SBLOCCA…POWELL
Un’inaspettata accelerazione alla trattativa tra il Wigan e la Lazio, sembrerebbe arrivato dall’infortunio di uno dei cardini del centrocampo degli inglesi, il trequartista Nick Powell, fermato da un problema al bicipite femorale. Il tecnico Joyce è apparso dubbioso sul suo recupero, come dichiarato a Sky Sport UK: “E’ deludente per il giocatore, prima di tutto credo che lui faticherà ancora a giocare in questa stagione. Sarà un altro anno deludente per lui. Tutto quello che può fare è non sentirsi dispiaciuto e cercare di tornare più forte e più in forma”. Parole chiare, parole con le quali Joyce vuole spingere il club a far firmare Morrison, magari accollandosi i 500mila euro che la Lazio deve al giocatore sino al termine della stagione, fattore imprescindibile per il club di Lotito.
La trattativa sta per sbloccarsi, presto Ravel Morrison sarà un nuovo giocatore del Wigan.
Rindone (Cor Sport): “La Lazio ha in pugno El Ghazi, ma…”. Poi sulla questione rinnovi
Il giornalista del Corriere dello Sport, Daniele Rindone, è intervenuto su Elleradio, nella trasmissione “Laziali On Air“. Queste le sue parole:
Djordjevic-Lione, trattativa in stallo: ecco qual è il motivo
Tra i giocatori destinati a dire addio alla Lazio in questo mercato di gennaio vi è, in prima fila, Filip Djordjevic. Fuori dal progetto tecnico della squadra biancoceleste, l’attaccante serbo è ormai pronto a fare le valigie per far ritorno in Ligue 1, per la precisione nelle fila del Lione. La sua situazione registra tuttavia al momento una fase di stallo: la trattativa tra le parti va infatti avanti da settimane e, alla vigilia dello scorso weekend, sembrava essere arrivata l’accelerata decisiva, che aveva messo il giocatore praticamente con un piede e mezzo in Francia. E invece di colpo l’operazione ha subito un brusco rallentamento, con il patron dell’OL Aulas intervenuto personalmente addirittura per smentire ogni ipotesi di trattativa. In realtà l’interesse del club francese per Djordjevic c’è, ma probabilmente dietro questa chiusura c’è un motivo ben preciso.
Quale? Lo svela Il Messaggero, secondo cui il Lione avrebbe ritenuto troppo alta la richiesta di 8 milioni avanzata da Lotito per privarsi dell’attaccante. La cui mancata cessione rappresenta al momento un inconveniente non da poco per la Lazio, in quanto blocca possibili affari in entrata, in primis quello legato ad El Ghazi.
Lensen spiega la sua visione del calcio
Ormai da qualche anno il settore giovanile della Lazio è completamente nelle sue mani. Lotito è andato a pescarlo nientemeno che in Olanda e gli ha affidato l’arduo compito di formare i giovani, facendone i campioni della squadra biancoceleste del domani. E, su questo aspetto, su come devono comportarsi i giocatori in campo, Joop Lensen sembra avere le idee molto chiare. Ed è lui stesso a spiegarle, descrivendo la sua particolare visione del mondo del calcio:
“I nostri giocatori devono essere aggressivi, perché è proprio l’aggressività la qualità fondamentale per dominare il gioco. Devono sviluppare un calcio piacevole, ma che sia soprattutto proiettato ad offendere“.
Ledesma: niente Pescara, ma nel suo futuro potrebbe esserci comunque l’Italia…
Non ci sarà il Pescara nel futuro di Cristian Ledesma: il club abruzzese ha infatti già acquistato Cubas dal Boca Juniors ed è al momento in trattativa per arrivare a Muntari, fresco di svincolo dagli arabi dell’Al-Ittihad, motivo per cui i vertici avrebbero deciso di stoppare, in maniera forse definitiva, l’operazione relativa all’ex centrocampista della Lazio. Per il quale però l’ipotesi di un ritorno in Italia non è ancora del tutto tramontata.
Nelle ultime ore – riporta Gianlucadimarzio.com – il suo cartellino sarebbe stato infatti proposto al Crotone di Davide Nicola. Il quale lo starebbe attentamente valutando, attirato soprattutto dall’esperienza, che sarebbe molto utile alla squadra rossoblu per risollevare le proprie sorti. In più, sarebbe un acquisto a costo zero, visto che, come noto, Ledesma è al momento disoccupato dopo la fine prematura della sua avventura al Panathinaikos, dove ha collezionato 15 presenze, condite da 4 gol e 2 assist.
CALCIOMERCATO – La Lazio ci prova con Haller. Ecco i dettagli dell’offerta
Tare ha già ribadito che i movimenti in entrata sono fortemente legati a quelli in uscita. Tra gli obiettivi c’è il centravanti dell‘Utrecth, il classe ’94 Sebastien Haller. La Lazio sta seguendo l’attaccante da diversi mesi. Non si tratta, però, di un’operazione semplice. Il club di Lotito secondo quanto riporta il Messaggero, avrebbe offerto 10 mln totali, di cui 1 per il prestito e 9 per il riscatto a giugno. Gli olandesi hanno alzato la richiesta a 12 mln, numeri difficili che potrebbero impedire questa pista facendo si che l’affare non vada in porto. Tutto dipenderà molto dall’eventuale cessione di Djordjevic o di qualche altro attaccante (Keita?).
Cragnotti: “Questa Lazio è degna del suo passato. Il mio desiderio è che…”
In una serata speciale a tinte biancocelesti in quel di Terracina, è stato protagonista il presidente della nostra Lazio più vincente di sempre, Sergio Cragnotti. Ha parlato ai microfoni di Lazialità per la prima edizione del premio Anxur biancoceleste: “La cosa che mi emoziona di più è questo affetto che non solo è stato espresso stasera da tantissima gente ma anche all’esterno. In qualsiasi posto, in qualsiasi luogo, aeroporto, città, anche all’estero incontro sempre l’affezione più incentivata dei nostri tifosi laziali. Questo mi carica di emozione, credo di aver lasciato un seguito molto importante“. L’ex presidente biancoceleste siede vicino al tavolo della Lazio attuale, come a dare un senso di famiglia: “Certamente questa è la continuazione di quella che è la vita del tifoso laziale, della lazialità, che si tramanda anche nel futuro. Questa Lazio ci sta facendo vedere cose degne del suo passato, quindi speriamo che abbia continuità e che possa raggiungere obiettivi molto importanti“. Infine ieri, giorno del suo compleanno e del 117° anniversario dalla nascita della Lazio, Cragnotti racconta il desiderio espresso: “Ciò che chiedo per me è che vada tutto bene. Per la Lazio il desiderio è quello che possa essere sempre uno dei club europei più importanti perché ormai la competizione non è soltanto in Italia ma anche nel mondo. Spero che la Lazio si faccia valere anche su quelle piazze“.
Stamattina vertice di mercato tra Lotito e Inzaghi. Intanto bloccato l’attaccante
Ore calde in casa Lazio: stamattina è previsto a Formello un vertice tra Inzaghi, il ds Tare e Lotito. Si parla di diverse questioni riguardanti il mercato sia in entrata che in uscita. Ma non solo: anche la questione rinnovi dei gioielli biancocelesti.
SITUAZIONE RINNOVI E MERCATO
Stando al Corriere Dello Sport, ciò che preme maggiormente è la questione rinnovi di Keita, Biglia e de Vrij, tutti in scadenza nel 2018. Nelle ultime ore l’oggetto dei desideri delle big di Premier League è de Vrij, conteso da Chelsea e Manchester United. Il capitolo Keita invece risulta essere ancora complicato, in quanto il senegalese pare deciso ormai a non rinnovare. Per questo motivo Lotito vorrebbe venderlo a gennaio cercando di incassare 30 mln.
SITUAZIONE BIGLIA E PORTIERI
Non solo, a Formello anche la pista legata a Biglia è irrisolta, ma è comunque malleabile. L’agente dell’argentino Enzo Montepaone sarà in Italia non prima del 18 gennaio. In questo momento pare essere negli States a cercare ricche proposte. In ultimo, i portieri: Marchetti è rimasto, Berisha è felice all’Atalanta, ed il baby Strakosha aspetta il rinnovo. Sono però questioni legate alle alte temperature estive, e dunque non resta che aspettare.
BLOCCATO L’ATTACCANTE
Sul fronte mercato risulta essere ormai chiaro che le cessioni in entrata, siano fortemente legate a quelle in uscita. Tare è stato chiaro, lo ha ribadito anche prima della gara contro il Crotone. Secondo il quotidiano romano, la Lazio ha bloccato El Ghazi, prestito con obbligo di riscatto estivo a 9 milioni. Determinante l’agente Jeorge Mendes, che in estate portò Wallace nella Capitale. Si attenderanno comunque anche gli sviluppi relativi al capitolo Djordjevic, su di cui la pista Lione è completamente naufragata. L’alternativa al classe ’95 potrebbe essere Depay dallo United, ma la trattativa pare legata a Stefan de Vrij. Tutto potrebbe essere quindi rimandato in estate.
Calciomercato, il presidente del Genoa Preziosi strizza l’occhio a un talento della Lazio…
Il calciomercato entra nel vivo, ma nei primi giorni è sempre difficile vedere società in grado di scoprire subito le loro carte. Interpellato da Sky Sport 24, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha parlato di un possibile affare con la Lazio:
“Danilo Cataldi è un profilo che sicuramente può fare al caso nostro. Bisogna fare i conti con la Lazio soprattutto per una formula di cessione che possa accontentare entrambe le parti. Si potrebbe fare un prestito ed un’eventuale riscatto ad una cifra previamente concordata. Con Lotito siamo legati da un rapporto di amicizia, ma sappiamo che negli affari questo non è un’agevolazione”.
Tutti i “perchè” del tracollo della Coppa Italia. A quando la riforma?
Ieri è entrata nel vivo la Coppa Italia, o Tim Cup se preferite. Il trofeo nazionale che con il passare del tempo ha perso fascino e appeal, almeno fino alle semifinali quando si scontrano, nel 90% dei casi le big della Serie A. Ma a cosa è dovuto questo calo e questa perdita di interesse nei confronti della Coppa Italia? Il primo fattore è dato dalla “formula” intrapresa dalla Lega Calcio. Le big che giocano sempre in casa la partita secca; il tabellone con le teste di serie; la mancanza di “sorprese” in stile Vicenza negli anni 90. Un target monotono che non lascia spazio alle sorprese.
Ciò che si auspicava da anni era di avere una Coppa Italia in stile FA Cup: niente teste di serie, manifestazione aperta a tutte le squadre e sorteggio anche su chi deve disputare il match tra le mura amiche. Inoltre giocare il sabato o la domenica al posto del campionato e non in mezzo alla settimana di sera. Inoltre il calo della Coppa Italia è stato analizzato anche da KPMG che, in un confronto con le Coppe nazionali di Inghilterra, Germania, Francia e Spagna, ha posizionato all’ultimo posto la Tim Cup per totale spettatori e per riempimento degli stadi. Insomma, è ora di riformare questa Coppa Italia. Di seguito il grafico dei dati delle cinque coppe nazionali dei maggiori campionati europei:

PANINI – Presentato il nuovo album “Calciatori 2016-2017”. Tutte le novità
La celebre casa modenese della Panini, ha presentato il nuovo album di figurine riguarfante i calcaitori. Per la stagione 2016-2017 sono state inserite moltissime novità. Come spoegato nel comunicato stampa, la copertina è ispirata alla street art, con caricature di 11 campioni. L’album sarà composto da 128 pagine con un formato più grande rispetto alle precedenti edizioni. La collezione comprenderà ben 745 figurine comprendenti calciatori dalla Serie A alla Primavera, ma anche la Serie A femminile. Inoltre ci saranno figurine che ricorderanno i record ottenuti dai grandi calciatori nella storia del calcio italiano.
Queste le parole di Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. “Il cambio di formato di album e figurine dopo oltre 30 anni, oltre alle scelte grafiche e contenutistiche, sono elementi forti di innovazione finalizzati a venire incontro alle esigenze di nuove generazioni di collezionisti, cercando di rispettare in ogni caso una tradizione di cui siamo orgogliosi. L’arricchimento in termini di materiali oltre alle iniziative ‘CalcioRegali 2017’ e ‘Calciatori Gol’ sono il segnale della nostra volontà di dare sempre di più agli appassionati di figurine Panini di tutte le età“.
Abbiamo fatto più campagne abbonamenti quest’anno che in 117 anni!
Domenica ero allo stadio, settore distinti nord. Avevo dimenticato di fare l’accredito stampa e avevo rimediato un biglietto in quel settore. Dopo un aperitivo con Giulio e i suoi amici, a cui poi si sono aggiunti i vari Salvatore, Maurizio ecc., prima di entrare ancora un Borghetti e… Avanti Lazio!
Erano anni che non sedevo sul fronte Nord. è stato un interessante pomeriggio pieno zeppo di riflessioni e professionalmente diverso: niente pagelle né pc, solo qualche video e una foto emblema su Instagram, il social dove racconto la mia Lazio con le immagini e i frammenti della quotidianità. Dopo un po’ di ambientamento, il primo tempo me lo sono gustato seduto a smadonnare per il rigore di Biglia. Appena l’arbitro Maresca ha fischiato l’intervallo, mi sono alzato velocemente e sono andato a fumarmi una sigaretta, lì al boccaporto, una sorta di piazzetta all’interno dello stadio. Ho incontrato Testone, Simoncino del Bar e scambiato una chiacchera con un padre di famiglia canadese. Un turista che con i suoi due figli era venuto a vedere la Lazio. Anche lui mi chiedeva come mai lo stadio fosse vuoto, ed io mi son sbizzarrito, facendo un po’ di pratica linguistica per risollevare il mio inglese “stile Alberto Sordi”. Al rientro in campo delle formazioni, non ce l’ho fatta a riposizionarmi alla fila 34 posto 13S. Era più forte di me. Vecchie maniere mi sono messo proprio dove iniziano le scalette insieme ad altri appassionati old school. La partita si vedeva un po’ così, e non c’era nemmeno un monitor per vedere meglio il guizzo di Ciro Immobile che ci ha regalato tre punti pesantissimi per la corsa all’Europa. Però stavo bene. Molto bene. Dopo cinque anni, anzi meno perché con Marco Savo qualche gioia in tribuna stampa l’abbiamo condivisa. Al gol dei Pionieri, ho avuto anche il privilegio di riabbracciare un tifoso semplice, insomma uno come me. Un uomo della mia stessa età che diceva di essere esperto di calciomercato perché il nipote “se vedeva tutti i video”. Tifosi semplici che non vanno lì per lavoro o altre cose, ma solo per sfogarsi da una settimana di lavoro e difendere un’ideale, due colori che ci appartengono. Senza troppi fronzoli, posso tranquillamente affermare che “Io non supererò mai questa fase”.
Appena l’arbitro fischia la fine della partita, mi dirigo subito verso casa perché altro lavoro mi attendeva. Esco dallo stadio provando una fantastica sensazione di appartenenza. Leggero senza il pc, immerso nella piccola folla che usciva festante. D’altronde con la Lazio vincente si torna a casa sempre con il sorriso sulle labbra. Il fulmine a ciel sereno arriva quando sono ormai giunto all’altezza della Farnesina. Ecco la nota dolente. Eravamo pochi, non quattro gatti, ma nemmeno ventimila. “La Lazio comunica che è partita la campagna abbonamenti per il girone di ritorno”. Il pensiero è stato secco e deciso “Ammazza. Amo fatto più campagne abbonamenti quest’anno che in centodiciassette anni de storia. Tanto nun ce venimo più. Annomosene va. Tanto questo a da’ finì“.
Eredi del pasquino –
FIFA – Rivoluzione “Mondiale” dal 2026
Corradi: “Il mio ricordo più bello lo rivivo tutti i giorni”
In occasione del 117° compleanno della società biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex Bernardo Corradi:“Il mio ricordo biancoceleste ce l’ho vivo tutti i giorni, anche perché molti dei miei li vedo tutti i giorni, essendo rimasti tutti a vivere a Roma. Ogni tanto rivediamo qualche partita passata, o ci ritroviamo la mattina e commentiamo l’ultima giornata di campionato. Ogni tanto giochiamo a calciotto insieme e non perdiamo il vizio. Il più forte resta Fiore: i piedi non invecchiano! Chi sembra non perdere nulla dal punto di vista atletico è Beppe Favalli”.
Sull’attuale buon momento dei biancocelesti: “La Lazio ha saputo soffrire, partite come quelle di ieri contro squadre come il Crotone rischi di perderle. Quando c’è da sopperire alle assenze contemporanee di Keita e Felipe Anderson, ne senti la mancanza. Se uno analizza il girone d’andata, la Lazio è andata oltre ogni tipo di aspettativa. È una delle squadre che ha subito più gol nell’ultima mezzora, Inzaghi dovrà lavorare su questo. Negli scontri diretti con le squadre che lottano per la Champions League, è un po’ deficitaria. Se i biancocelesti dovessero aggiustare il tiro con le pari grado, potrebbe aspirare a qualcosa di importante. Inzaghi ha ricreato un ambiente. I numeri vanno interpretati. Al di là dei calcoli, se una squadra spesso e volentieri subisce gol nell’ultima mezzora e non tiene la porta inviolata, è un elemento da prendere in considerazione. La Coppa Italia? All’esterno la coppa nazionale è un trofeo al quale tutte le squadre puntano, dà blasone e arricchisce il palmares. Inzaghi deve puntarci e cercare di vincerla”.
Delio Rossi su Biglia: “Non può permettersi di essere svogliato”
L’ex allenatore biancoceleste ai microfoni di Radio Incontro Olympia parla di Biglia:”Grande giocatore ma deve trovare la qualità per prendersi la squadra sulle spalle: ha l’età giusta. Nell’ultimo momento lo vedo sottotono e molte volte svogliato e superficiale: non se lo può permettere. E’ un tipo di giocatore che tocca la palla una volta in più o magari la tocca in dietro, sicuramente non verticalizza come invece vorrebbe Inzaghi. Per esempio Ledesma era più bravo nella fase di non possesso, era lo schermo, ovviamente non aveva le qualità che ha Biglia– e sempre sull’argentino – Ha grandi qualità tecniche elevate ma non fa da schermo come può ad esempio Marchisio, che io lo volevo quando era giovane. Cavani doveva arrivare da noi? Lo scopro ora. Mentre di Zarate dissi al presidente di non riscattarlo prima di andare via. Dovevamo fare ‘i conti della spesa’ all’epoca e investire 20 milioni per un talento voleva dire andare oltre le proprie disponibilità“. Su Inzaghi:” Simone è riuscito a motivare i giovani e li sta portando dalla sua parte. Ha creato un buon gruppo e credo sia questo il pregio maggiore. Un difetto? Quando gioca con le grandi dà la sensazione forse di essere un po’ insicuro e questo probabilmente lo trasmette ai suoi giocatori. Cambiare sempre modulo contro avversarie di livello può essere percepito come una debolezza”. Sul mercato non ha dubbi:”Il vice Immobile e un esterno più pronto farebbero al caso della Lazio, come poteva essere Lapadula ma ormai è tardi – e su Cataldi – vorrebbe dare di più vorrebbe ed essere più decisivo, andare altrove gli farebbe bene per non avere troppe pressioni. Però è un giocatore molto legato alla squadra e soffre questa situazione. Io lo manderei in prestito ma non lo perderei“. Sulla sfida di domenica contro l’Atalanta:”Conoscendo l’allenatore, l’Atalanta è una squadra molto fisica e si gioca tutto nell’uno contro uno. Giocano con la testa libera e hanno qualche elemento che è molto affezionato alla maglia e per loro è un bene. Ma se la Lazio gioca come la Lazio ha le carte per avere la meglio“.
Giordano lancia un messaggio a Cataldi
Parla l’ex attaccante laziale ai microfoni di RadioSei della partita vinta allo scadere contro il Crotone:”Certo che senza i titolari d’attacco che sono quelli che fanno la differenza e quando te ne mancano due è difficile ma nonostante la prestazione non eccellente ce l’abbiamo fatta sul filo di lana. Luis Alberto ha buone qualità, con il pallone sui piedi si vede che ci sa fare ma durante la gara serve anche altro. Doveva entrare più nel vivo del gioco, cioè quello che ha fatto Lombardi che lo preferisco sia a lui che a Kishna. E’ pur vero che lo spagnolo non ha le caratteristiche per fare l’esterno d’attacco, è un trequartista quindi fa fatica a giocare in quella posizione. A Cataldi direi di aspettare, lui è romano e laziale, quando avrà la sua opportunità dovrà però sfruttarla al meglio. Il prestito non lo consiglio alla Lazio non ha senso. Le troppe aspettative forse hanno dato troppe pressioni a Danilo. Deve stare tranquillo la Lazio è la migliore soluzione per lui”.

