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DI PADRE IN FIGLIO – Buccioni: “La Lazio è un sodalizio unico al mondo. Gli “altri” non sanno nemmeno quando sono nati…”

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione dell’evento organizzato da Pino Wilson e Giancarlo Oddi “Di padre in figlio”, in programma il 23 maggio allo Stadio Olimpico.

Il primo a prendere la parola è stato il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni: “Siamo stati molto contenti dell’invito che ci è stato fatto. Posso dire che inaugureremo la manifestazione e saremo presenti con quasi tutte le nostre sezioni. Come già fatto due anni fa faremo una sfilata. Far parte di questa grande famiglia è un grande orgoglio, mi auguro abbia lo stesso successo della scorsa edizione. E spero che possa ripetersi anche nei prossimi anni. Questo è un mondo che ha un sodalizio unico, nessun altro ha qualcosa di simile: nessun tifoso delle altre squadre italiane conosce con sicurezza la data precisa della propria nascista. Invece un laziale non può non sapere il giorno della nascita della sua società, cioè il 9 gennaio. Non c’è data in cui non abbiamo festeggiato questa ricorrenza che rammenta la nostra storia, iniziata nel 1900 grazie a questi nove ragazzi che hanno fatto qualcosa di unico. Poi questa passione è cresciuta e oltre a Roma si è sparsa nella regione ed anche oltre. Mi auguro che il 23 le nostre associazioni sfileranno in maniera avvincente, il senso della manifestazione di “Di Padre in Figlio” è quello di mantenere unita la famiglia”.

FORMELLO – Doppietta di Djordjevic nella partitella in famiglia

Alle ore 17 è andato in scena il quarto allenamento settimanale per la Lazio. Dopo aver lavorato sulla fase atletica e sugli schemi tattici nei giorni scorsi, quest’oggi Inzaghi ha organizzato la partita in famiglia contro la Primavera.

Il punteggio finale è stato 8-1 per i Senior, in cui ha brillato Djordjevic, autore di una doppietta. Come lui anche Milinkovic ha siglato due gol, essendo del tutto recuperato per la sfida contro l’Inter. Mauri, Keita, Anderson e Candreva gli altri marcatori. La Primavera era passata in vantaggio con Folorunsho. Domani allenamento importante in cui si capirà chi scenderà in campo contro la squadra di Mancini.

 

Moggi attacca duramente il Milan e il sistema. E torna a quel pomeriggio a Perugia…

A dieci anni di distanza da Calciopoli, Luciano Moggi, torna a parlare dello scandalo che coinvolse il calcio italiano.

L’ex dg della società bianconera, ospite a “La Zanzara” su Radio 24, ha attaccato duramente la dirigenza milanista rea di indirizzare le sorti del campionato italiano di quegli anni: “Venni chiamato a palazzo Grazioli da Berlusconi, all’epoca ero un contadino non sapevo neppure se quella fosse la sua casa o la sede del partito. Presentatomi sul posto parlai con lui, mi disse che c’erano su di noi delle intercettazioni senza rilevanza penale e che oltre a lui lo sapevano anche Galliani, Carraro e un generale. Poi mi offrì di passare al Milan. Galliani non gradì la richiesta che mi era stata fatta e fece scoppiare il caso Calciopoli. Ma l’unica realtà è che non c’era nessun caso. In quegli anni con la Juve abbiamo vinto al massimo due scudetti consecutivi. Dal 2000 al 2004 è stata la volta di Lazio, Milan e Roma. La Lazio in una maniera mai capitata prima, mai visti 74 minuti di sospensione di una partita a causa dell’alluvione allo stadio. La Roma anche grazie al caso Nakata. Ci hanno tolto la possibilità di vincere più campionati per cose irregolari, in quel momento la Juve era la parte debole”.

Poi torna a quel pomeriggio a Perugia: “Dalle intercettazioni esca fuori che Collina va a parlare con Galliani e dice: vengo a mezzanotte, entro dalla porta dietro così nessuno mi vede. Se non vinceva il Milan, nemmeno la Juventus poteva farlo“.

Poi su Carlo Tavecchio, l’attuale presidente della Figc: “Quando era nei dilettanti veniva spesso a Torino per parlare con Giraudo, con il quale si lamentava che in Federazione le cose non andavano bene, quindi non può rinnegare la nostra amicizia. Dai risultati dei processi viene fuori che il campionato è sempre stato regolare, i sorteggi lo stesso, trenta arbitri sono stati assolti dalle accuse. Ad alcuni di questi arbitri assolti ho dato una mano, ne ho aiutati tanti anche economicamente”.

Roma, la quinta edizione di “Sport in famiglia”

Fino al primo maggio al laghetto dell’Eur si terrà la quinta edizione di “Sport in famiglia”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Cast Sub Roma 2000 e supportata dalla Federazione Italiana Motonautica.

Una palestra a cielo aperto con ingresso gratuito e divertimento garantito grazie alle numerose discipline presenti, agli intrattenimenti per i più piccoli, alle numerose esibizioni degli atleti coinvolti e all’aggregante Zumba Fitness. Danza sportiva, golf, pallamano, pallavolo, pattinaggio, scherma,  scacchi, tiro a volo, sono solo alcune delle attività che si possono praticare. Le novità di questa edizione sono il lancio dei paracadutisti, lo sci nautico e gli sport equestri.

Il responsabile del progetto sportivo, Fabio Bertolacci, ha dichiarato: “Sport in famiglia è una iniziativa un po’ particolare, che si differenzia dalle altre non perchè sia la migliore ma perchè ha saputo coniugare tre realtà diverse: lo spazio terrestre del green e del parco dell’Eur con il laghetto, fino a tutte le attività praticabili in acqua e al cielo con i paracadutisti”.

Del Piero racconta la sua nuova avventura

Sky Evening News“, il giornale digitale della sera di Sky, taglia un importante traguardo e festeggia la sua puntata numero 500. Per la speciale occasione l’editorialista Alessandro Del Piero ha raccontato le emozioni che sta provando nella sua nuova avventura, raccontando le emozioni che sta provando seguendo tutte le imprese sportive di queste ultime settimane.

Queste le parole dell’ex numero 10 juventino nel suo editoriale: “Difficile chiedere di più, per un appassionato di sport, le storie che ci stanno regalando questi mesi sono fantastiche, e io me le sto godendo. Lavorare a Sky è bello anche per questo, raccontare le grandi imprese dei campioni che stanno scrivendo pagine leggendarie, e di squadre che resteranno nella storia, è un privilegio per chi ha vissuto quelle emozioni sia in campo, sia da spettatore con lo sport nel cuore. Prendiamo soltanto in esame l’ultimo periodo di questo 2016 che davvero non potrebbe essere più ricco.

Inizio con il mondo americano, che vivo da vicino perchè vivo negli Stati Uniti per la maggior parte del mio tempo. Sono stato in tribuna ad applaudire Kobe Bryant nel giorno della sua ultima partita in Nba, esaltazione per un genio della pallacanestro che per vent’anni ha entusiasmato i tifosi dei Lakers.

Vado avanti con le storie da leggenda che stiamo raccontando giorno dopo giorno? Vogliamo parlare del fenomeno Valentino Rossi, che si prende il gradino più alto del podio a casa degli spagnoli? Infinito. Un fenomeno che trae nuova energia dalle nuove rivalità con Lorenzo e Marquezsottolinea Del Piero. “L’abbiamo applaudito insieme, domenica a Sky, mentre attendevamo il risultato di un altro grande italiano da esportazione: Claudio Ranieri. La vittoria è arrivata anche contro lo Swansea e ora il suo Leicester è ancora più vicino al titolo in Premier. Mi auguro davvero che si chiuda come tutti speriamo, perchè questa favola davvero la potremo raccontare ai nostri nipoti: dimostra che nello sport nulla è impossibile. Si tratta di uno dei risultati più sorprendenti della storia del calcio. Pazzesco! A proposito di storia dello sport, non posso non citare al termine di questo fine settimana straordinario quello che ha fatto la Juventus. Dentro quest’impresa ci sono tutte assieme le emozioni e i valori che abbiamo descritto fin quiUn’altra meravigliosa storia di sport, come quelle che continueremo a raccontare a Sky, a cominciare dall’estate fantastica che ci attende con Europeo, Copa America e tanto altro! Augurandoci che a dieci anni dal nostro Mondiale 2006, ci sia un’altra impresa da festeggiare”.

Il ricordo di Veron: “Alla Lazio espresso il mio miglior calcio”

Nei cuori di ogni tifoso biancoceleste c’è un posto assicurato per lui, quel centrocampista dai piedi fatati che insegnava calcio con la maglia della Lazio numero 23. Stiamo parlando di Juan Sebastian Veron, detto “La Brujita“, “La Strega“, campione d’italia con i biancocelesti nel campionato ’99/2000.

L’argentino ricorda sempre con un sorriso i bei momenti passati in Italia ed in particolare con l’aquila sul petto. Lo ha fatto anche in un’intervista concessa al giornale spagnolo Marca, in cui ha parlato dei suoi trascorsi nella Serie A: “Mi sono divertito ovunque, ma atleticamente sono stato meglio in Italia. In Inghilterra mi sentivo molto bene nella vita quotidiana, ma nel calcio ho avuto diversi alti e bassi. Il mio livello in Premier non è stato mai costante. Invece quando ero alla Lazio ho espresso il mio miglior calcio“.

Zenga: “De Biasi alla Lazio? Per me avrà un’altra panchina…”

Gianni De Biasi è uno dei tanti nomi in orbita Lazio per quanto riguarda il ruolo di allenatore biancoceleste della prossima stagione. L’attuale tecnico dell’Albania è in ottimi rapporti con il Ds Igli Tare, con il quale è stato a pranzo proprio nella giornata di ieri, e molti addetti ai lavori lo danno come favorito nella corsa alla panchina laziale.

Non secondo Walter Zenga. L’ex tecnico della Sampdoria infatti, ai microfoni di TuttomercatoWeb, ha indicato De Biasi come prossimo allenatore della Nazionale italiana: “Non ho i meriti ed i diritti per allenare la Nazionale italiana. Bisogna avere un curriculum un po’ più interessante secondo me. Ieri sentivo Mancini dire che la Nazionale non la rifiuterebbe nessuno. Anche io mi chiedo sempre chi sarà il prossimo allenatore della Nazionale. Ve lo dico io, sarà Gianni De Biasi

La mamma di Chiara Insidioso: “Chi l’ha ridotta così marcisca in galera”

Tutti i tifosi biancocelesti non smettono di pensare a lei e al bruttissimo periodo che sta passando: Chiara Insidioso, la ragazza picchiata a morte dal fidanzato, da circa due anni vive una lunghissima e difficile riabilitazione, ridotta quasi alla condizione di un vegetale.

La mamma di Chiara, Danielle Conjarts, è intervenuta ai microfoni di Studio Aperto per raccontare il momento che sta vivendo la figlia ed i piccoli miglioramenti quotidiani nella sua riabilitazione: “Chiara sta meglio, capisce e si fa capire. Quando arrivo la mattina mi sorride e sono felicissima di averla ancora vicina. Il mio sogno è quello di riportarla a casa. Quando le dico che sto per andare, lei mi tira la mano perché non vuole. Ha 21 anni ma sembra una bambina, deve ricominciare tutto da capo con la riabilitazione. La persona che l’ha ridotta così deve marcire in galera e bisogna buttare la chiave. Quello che ha fatto a mia figlia è stato terribile“.

La Lazio prova a convincere Biglia: pronto il contratto

Lucas Biglia è uno dei giocatori biancocelesti più ambiti a livello di mercato.

In questi giorni si è parlato molto di un interessamento dell’Inter, ma anche di quello della Juventus e di alcune compagini estere, tra tutte Manchester United e Liverpool. L’argentino è il faro del centrocampo laziale e la società non vorrebbe privarsi del suo talento e delle sue geometrie. Lotito sembra aver fissato il prezzo: 30 milioni di Euro non trattabili. D’altro canto però sta lavorando sottotraccia per convincere il capitano e il suo agente Enzo Montepaone a rimanere dalle parti di Formello ancora a lungo. Secondo quanto riportato oggi da Leggo infatti, per lui sarebbe pronto un adeguamento di contratto con ingaggio di 2,5 milioni di Euro. Un ingaggio da top player per i parametri biancocelesti. Sarà sufficiente per convincere Biglia a sposare ancora la Lazio?

Lazio – Un “loco” per la panchina?

Continua la girandola di nomi per la panchina della Lazio della prossima stagione.

Dopo i vari e noti Mihajlovic, Prandelli, De Biasi, Mazzarri e Ventura, è spuntata un’ipotesi più che suggestiva. L’ultimo nome in ordine di tempo infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, sarebbe quello di Marcelo Bielsa, ex tecnico tra le altre di Argentina, Cile, Atletico Bilbao e Olympique Marsiglia. Proprio i transalpini sono stati l’ultimo club di “El Loco“, che ha rassegnato le dimissioni dalla squadra francese l’8 Agosto 2015. Per ora solo una voce, un’ipotesi affascinante e carismatica, vicina a quel tipo di calcio di respiro “europeo” tanto decantato da Tare ma mai attuato nella pratica in casa biancoceleste. Sempre dando per scontato che Simone Inzaghi non venga confermato dai vertici societari biancocelesti…

LAZIO SOCIAL – De Vrij ringrazia e torna a Roma

Stefan De Vrij è mancato incredibilmente alla difesa della Lazio in questa stagione tormentata e difficile.

Il difensore olandese è fermo da settembre, e dopo l’intervento al ginocchio, sta proseguendo il proprio protocollo riabilitativo in Olanda. Almeno fino ad oggi. Il difensore olandese infatti, tramite il suo profilo Facebook, ha pubblicato una foto in cui ringrazia il dottor Lieven Maesschalck per l’aiuto nella riabilitazione, dichiarando che adesso, per l’ultimo step del suo recupero, sarebbe tornato a Roma.
Thanks Lieven Maesschalck for the excellent rehab, ready to go back to Rome for the last step ‪‎MoveToCure‬
Grazie Lieven Maesschalck per l’eccellente riabilitazione, sono pronto a tornare a Roma per l’ultimo step

Ecco il post completo:

Arbitri, designata la sestina per Lazio-Inter

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La partita tra Lazio e Inter – valida per la terzultima giornata di serie A e in programma domenica sera all’Olimpico di Roma – sarà diretta da Luca Banti. Gli assistenti saranno invece Barbirati e Meli, il quarto uomo Vuoto e gli addizionali Orsato e Cervellera. Bilancio assolutamente in negativo per le Aquile con il fischietto toscano: in 13 precedenti, i biancocelesti hanno ottenuto appena tre vittorie, due pareggi e ben otto sconfitte. L’ultima nel derby dello scorso 3 aprile, quando i giallorossi si imposero con un secco 4-1.

MERCATO – Da Ben Arfa a…Crecco: tutti i nomi per la Lazio targata 2016-2017

Un colpo ‘alla Klose‘, un parametro zero di livello internazionale, proprio come era Miro nel 2011. Sarebbe questa l’ultima idea di mercato della Lazio, che, a questo proposito, potrebbe vagliare il profilo di Hatem Ben Arfa, esterno offensivo francese (ma con passaporto tunisino) di proprietà del Nizza, dove quest’anno ha collezionato 17 reti in 31 presenze. Ma non solo: sul taccuino di Tare ci sono anche Roman Neustädter, difensore centrale dello Schalke 04 schierabile anche come mediano, e Mehmet Topal, centrocampista d’esperienza che può essere utilizzato anche come centrale.

Per la difesa, piace anche Danilo, centrale brasiliano classe ’84 dell’Udinese che garantisce esperienza e rendimento continuo. Sul giocatore ci sarebbe anche la Fiorentina, al momento in vantaggio per l’acquisto, ma, ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’, l’agente ha decisamente frenato le voci: “Fa piacere – ha detto – sapere che grandi club siano interessati al suo profilo. Comunque, al momento con me non ha ancora parlato nessuno“. Il contratto dell’ex Palmeiras scade nel 2018: la Fiorentina ha già iniziato a muoversi per prelevarlo, la Lazio, da tempo sulle sue tracce, potrebbe farlo nei prossimi mesi sfruttando gli ottimi rapporti con la famiglia Pozzo.

In attacco, invece, sempre ‘lalaziosiamonoi’ rivela di una proposta negli ultimi giorni per Brian Montenegro, attaccante paraguaiano classe ’93 che, dopo un’esperienza non proprio esaltante in Premier League (con le maglie di West Ham e Leeds), è rientrato in patria, al Cerro Porteño, dove ha ritrovato entusiasmo grazie ai gol e ai titoli vinti. Entusiasmo che ora potrebbe sfruttare per ritentare l’avventura nel Vecchio Continente. Magari con la maglia biancoceleste…

Maglia biancoceleste che ritroverà infine Luca Crecco, il centrocampista classe ’95, attualmente in prestito al Modena, che a fine stagione farà rientro alla base, come ha confermato il suo agente ai microfoni di TMW: “Al Modena ha trovato una buona continuità e confermato le sue qualità. Adesso si concentrerà sul finale di stagione per dare il suo contributo alla salvezza della squadra. Poi ritornerà alla Lazio e insieme decideremo se restare lì dopo due stagioni in B”.

Tour nelle scuole, Marchetti e Basta: “Siamo uniti e vogliamo raggiungere traguardi importanti”

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Nuovo appuntamento con il tour biancoceleste nelle scuole di Roma e provincia per l’iniziativa ‘Dalla scuola allo stadio: il modo giusto per sostenere lo sport‘. Stamattina è toccato a Bisevac, Basta Marchetti, accompagnati dell’aquila Olimpia e dal ragioniere Bernabè, far tappa all’Istituto Comprensivo ‘Parco della Vittoria’. Di seguito, le risposte del terzino e del portiere alle domande degli studenti (cui non è stato sottoposto invece il centrale ex Lione, che non si è fermato nemmeno alla fine per la foto di gruppo).

MARCHETTI – Quando prendo gol mi sento come se avessi preso un’insufficienza a scuola. Di Pioli abbiamo un buon ricordo, con lui abbiamo avuto tante soddisfazioni e qualche delusione. Inzaghi invece lo conoscevamo già, ma è chiaro che, quando si cambia un tecnico, si azzera tutto. Adesso vogliamo completare al meglio la stagione. Il derby è una partita a sé, che si aspetta tutto l’anno. Vincerlo ti porta in paradiso, ma si può anche perderlo e in quel caso si resta delusi per non aver portato a casa i punti, perché i tifosi ci tengono tanto ed è un peccato non dargli la soddisfazione che meritano. L’esperienza al Cagliari mi ha dato fiducia, ma poi ho avuto dei problemi e ci siamo lasciati così. Ho iniziato da centrocampista, poi mio fratello si è accorto delle mie doti da portiere. Klose è una leggenda del calcio, quando sono arrivato alla Lazio ero curioso di conoscerlo. È un grande giocatore e una grande persona, aiuta sempre i più giovani. Mi ha arricchito in questi 5 anni, che sono stati bellissimi. Non sarei onesto se dicessi che lo stadio vuoto non cambia nulla, perché se entri in campo con i tifosi che ti supportano sei più carico e fai qualcosa in più. Uno stadio pieno che ti spinge ti aiuta molto, ti dà più punti in campionato. Il portiere più forte in serie A? Dico Handanovic Buffon. Da bambino ero tifoso della Juventus, poi crescendo la fede è diminuita sempre di più e ora faccio il tifo per la squadra in cui gioco“.

BASTA – Quando sono arrivato mi sono trovato subito molto bene, i compagni mi hanno dato tutti il benvenuto. Gli inizi in serie A li ricordo bene: soprattutto l’esordio si vive con agitazione e tanti pensieri ed è rischioso perché per la tensione puoi giocare male. Invece bisogna gestire le emozioni cercando di non farsi condizionare. Adesso siamo una squadra unita, tutti uno e uno per tutti, e possiamo raggiungere traguardi importanti“.

Corino: “I laziali vogliono qualcosa di diverso. Manca una figura come Ledesma”

Luigi Corino, dopo aver festeggiato l’altroieri i suoi cinquant’anni, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per parlare della situazione della Lazio.

A mio avviso si è arrivati ad un punto difficile. Lotito è un personaggio che a mio avviso non può più essere presidente della Lazio, lo dico senza peli sulla lingua. In questi dodici anni non è mancata qualche soddisfazione, ma per la Lazio è arrivato il momento di crescere ed è importante che venga presa posizione in merito. Purtroppo ci si trova di fronte davanti a un muro, e questo muro può essere buttato giù solo dalla gente, perché è ora di capire che il laziale vuole qualcosa di diverso. Detto che il primo responsabile della situazione attuale è il presidente, va sottolineato come anche la squadra doveva fare assolutamente di più, evitando brutte figure che sono andate anche oltre i demeriti della società.

Tra gli allenatori che potrebbero guidare la Lazio nella prossima stagione sono stati fatti molti nomi: “L’allenatore va scelto in base ai programmi e alle ambizioni, e soprattutto rispetto ai giocatori con i quali si vuole allestire la rosa. Il problema è che le ultime operazioni di mercato della Lazio non invogliano certo allenatori di grido a sposare il progetto. I giovani possono andar bene, ma con una squadra interamente composta da ragazzi che devono farsi le ossa non si va da nessuna parte. Elementi come Milinkovic-Savic, Kishna e Hoedt sono di prospettiva, ma si tratta di ragazzini: quest’anno invece sono stati gettati allo sbaraglio al fianco di gente che non può sostenere la massima categoria, come Bisevac, Mauricio e Gentiletti.

Con l’addio di Klose verrà meno un leader, oltre che un campione ed un riferimento per l’attacco. Chi potrebbe seguire l’anno prossimo le sue orme? “Alla Lazio mancano figure di personalità, come poteva essere Ledesma che doveva restare a vita nella Lazio e che invece è stato mandato via. Una persona che quando parlava veniva ascoltato da tutti. Tornando a Klose, sicuramente la situazione attuale ha contribuito nella sua decisione di lasciare Roma: poteva diventare l’ambasciatore della Lazio nel mondo, ma nella situazione attuale non c’è speranza di crescita e il tedesco l’ha capito.

Come sta il campione tedesco Michael Schumacher?

A distanza di più di 3 anni dall’incidente in montagna che lo vide coinvolto in una rovinosa caduta, Michael Schumacher combatte ancora (a suon di milioni di euro, va precisato) con il recupero e la lunghissima degenza. Il coma farmacologico ha visto poi un periodo riabilitativo ancora più lungo, nella sua casa a Ginevra. Attorno a lui un gruppo di 15 medici specialisti, che monitorano costantemente l’evoluzione e le reazioni che il campione tedesco ha rispetto alle cure a lui somministrate.

La famiglia e la coriacea moglie Corinna non si arrendono e continuano a sostenere le costosissime cure, che si aggirerebbero intorno ai 150 mila euro a settimana per finanziare la mini clinica allestita nella sua villa in Svizzera; ad oggi le spese sostenute ammonterebbero a circa 20 milioni di euro, rese possibili da un patrimonio che si attesta ancora intorno ai 700 milioni di euro grazie anche agli introiti di alcuni contratti in essere come quello che lo lega al marchio Mercedes.

RASSEGNA STAMPA – La Lazio a Formello in piena emergenza

Doppia seduta, doppio gruppo per l’allenamento mattutino. Simone Inzaghi divide la rosa a metà e i calciatori si alternano tra campo e palestra: lavoro atletico e qualche esercitazione con il pallone. Le notizie positive arrivano da Konko eHoedt, di nuovo in gruppo dopo la giornata di riposo precauzionale di ieri. Anche Klose ha recuperato dai problemi alla schiena e alla mano che lo hanno costretto al forfait contro JuventusSampdoria.

CENTROCAMPO – Ma l’emergenza infortuni continua: Inzaghi dovrà rinunciare sicuramente a Bisevac (si è fermato poco prima di Lazio-Empoli per un’infiammazione al ginocchio), Radu (stiramento di secondo grado, stagione finita), Kishna (si opererà al ginocchio destro) e Matri (problema al polpaccio).

RASSEGNA STAMPA – Lazio, tanti nomi per la panchina

Tra le tante incertezze che accompagnano la situazione della Lazio, c’è una certezza: che la rivoluzione partirà dalla panchina. Serve praticamente un miracolo per fare in modo che Simone Inzaghi possa essere confermato, per questo la società si sta muovendo per valutare le varie alternative e candidature. Tanti gli uomini al centro delle valutazioni della società e che hanno già avuto modo di parlare con il presidente della Lazio, ognuno con i suoi pro e i suoi contro.

I CONTATTI CONTINUI CON MIHAJLOVIC – Il primo nome sulla lista resta Sinisa Mihajlovic, attualmente sotto contratto con il Milan (da cui deve ricevere 2,3 milioni) e contattato da Torino e Sampdoria. Il tecnico serbo ha già avuto dei colloqui personali con Lotito e altri ce ne saranno proprio in questa settimana. Tra i due c’è grande stima, ma restano comunque delle perplessità da parte di entrambe le parti: l’allenatore è molto legato a Roma (la famiglia vive lì e uno dei figli, Dusan, gioca nelle giovanili biancocelesti), ma vorrebbe maggiori garanzie tecniche da parte del club. Che a sua volta ha dei dubbi a livello puramente tecnico e di gioco espresso da Sinisa nelle sue precedenti esperienze: uno stile completamente diverso rispetto a quella “mentalità europea” inseguita dalla società nelle sue ultime scelte per la panchina.

SALGONO LE QUOTAZIONI DI VENTURA – Proprio per questo salgono le quotazioni di Ventura del Torino, un “vecchio saggio” del campionato italiano che, nonostante non abbia mai avuto una vera occasione in un grande club, è riuscito a esprimere un gioco offensivo e valorizzare i calciatori a sua disposizione. Caratteristiche queste che sono tenute molto in considerazione dal presidente Lotito, che in Ventura rivede anche, a livello carismatico, una figura molto simile a quella di Reja, il tecnico che alla Lazio è riuscito a fare meglio di tutti nella gestione dell’attuale n.1 biancoceleste. I due si sono parlati qualche settimana fa in gran segreto a Roma e Ventura si è mostrato entusiasta dell’eventuale progetto Lazio. Le sue quotazioni nel borsino del toto-allenatore biancoceleste stanno crescendo di giorno in giorno.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Ventura in pole per guidare la Lazio

Non sarà una scelta veloce, servirà ancora diverso tempo, prima scatteranno le famose consultazioni del presidente Lotito. Trattative segrete, riunioni fiume e telefonate notturne, la lista dei candidati s’è ristretta nettamente.

La rivoluzione biancoceleste partirà dalla panchina, Simone Inzaghi non resterà al comando della Lazio, verrà sollevato dall’incarico al termine del campionato. Si ripartirà dunque da un allenatore d’esperienza, questa volta la dirigenza non può più sbagliare, la stagione in corso ha regalato solo delusioni. C’è bisogno però di un sergente di ferro, di un leader, di un uomo in grado di rialzare l’ambiente e conquistare i tifosi.

Vincenzo Montella non andrà via dalla Sampdoria; Di Francesco ha rinnovato con il Sassuolo; Prandelli e De Biasi non convincono. In pole è finito Giampiero Ventura, «vecchio saggio» della serie A, tecnico da sempre stimato dal patron Lotito. I due si sono incontrati a Roma qualche settimana fa, l’allenatore del Toro s’è mostrato entusiasta dell’eventuale progetto Lazio, difficilmente rifiuterebbe una possibilità simile. Per caratteristiche poi rappresenterebbe perfettamente la mentalità del club, in carriera ha giocato spesso 4-3-3, ama il bel calcio e le squadre all’attacco.

Fonte : Il Tempo

L’ERBA DEL VICINO – La proprietà americana fa dietro front, adesso Totti rinnova

Dietro front della proprietà americana nei riguardi di Francesco Totti. James Pallotta, a fronte delle recenti prestazioni e del ritrovato feeling con Luciano Spalletti (tutto da verificare) sarebbe pronto ad offrire il rinnovo per un altro anno al capitano della Roma.

Come riporta il Corriere dello Sport, per saperne di più dovremo aspettare i prossimi giorni, con il rientro di Mauro Baldissoni (dg della Roma).

A vent’anni dal primo contratto, a quanto pare e secondo rumors interni il ‘pupone’ sarebbe pronto a prolungare la sua carriera di un’altra stagione.