Sabato 17
Empoli-Cagliari 2-0 (8′, 72′ Mchedlidze)
I toscani tornano alla vittoria grazie alla doppietta del georgiano Mchelidze e al rigore di Joao Pedro parato dal suo portiere. Il Cagliari si conferma peggior difesa e rimane inchiodato a 20 punti.
Milan-Atalanta 0-0
Dopo un primo tempo equilibrato gran ripresa dei rossoneri che pressano gli avversari senza però riuscire a segnare. Al 47′ la migliore chance con il palo di Antonelli.
Juventus-Roma 1-0 (14′ Higuain)
Gara decisa da un gol del Pipita Higuain nel primo tempo: la squadra di Allegri soffre nel finale ma allunga in classifica ortandosi a +7 dai giallorossi.
Domenica 18
Sassuolo-Inter 0-1 (2’st Candreva)
La squadra di Pioli si impone al Mapei Stadium grazie al gol di Candreva. Il tecnico emiliano perde Joao Mario e Felipe Melo, entrambi espulsi, che salteranno la gara del prossimo turno con la Lazio.
Chievo-Sampdoria 2-1 (9′ Meggiorini, 41′ Pellissier, 45′ st Schick)
Il Chievo centra la seconda vittoria consecutiva grazie al sigillo di Meggiorini ed al penalty realizzato da Pellissier, che arriva a quota 101 reti in Serie A. La Sampdoria conferma evidenti limiti quando gioca lontano da Marassi. Di Schick la rete nel finale della Sampdoria.
Napoli-Torino 5-3 – (Mertens 13′, 18 e 22′ pt, Belotti 13′ st (T), Chiriches 25′ st, Rossettini (T) 30′ st, Mertens 35′ st, Iago Falque (T) rig. 39′ st)
Partita spettacolare al San Paolo di Napoli dove la squadra di Sarri si impone sui granata di Mihajlovic. Grande protagonista il belga Mertens autore di ben 4 gol.
Pescara-Bologna 0-3 (7′ Masina, 41′ Dzemaili, 12′ st rig. Krejci)
Donadoni torna alla vittoria dopo un mese grazie a due gol nel primo tempo e a un rigore nella ripresa che condannano gli abruzzesi, in dieci dal 16′, alla nona sconfitta nelle ultime 10 gare.
Udinese-Crotone 2-0 (43′ pt, 16′ st Thereau)
I friulani superano la squadra di Nicola con un gol per tempo del francese e centrano la terza vittoria di fila (dopo Bologna e Atalanta). Espulso Cordaz.
Genoa-Palermo 20,45
Lazio-Fiorentina 20,45

sconfitta ha rischiato di costare la panchina a Simonicino. Fu una delle più brutte partite della Lazio quel giorno segnò l’inizio della girandola di potenziali allenatori che si sono susseguiti nell’estate biancoceleste, a cominciare da Jeorge Sampaoli, che proprio a metà maggio sbarcò a Fiumicino per parlare con Tare. Stasera i suoi possono avere un bel vantaggio, visto che i toscani giovedì hanno giocato il recupero di campionato.
squalificato. Speriamo di sfatare questo tabù”. Una buona occasione per interrompere il digiuno che ormai dura da un mese e mezzo anche se Ciro
“Alla fine è stato meglio che la Roma abbia acquistato Astori, altrimenti non avremmo mai preso De Vrij”. Tutti i laziali hanno pensato almeno una volta questo. E come dargli torto. L’olandese, nella prima stagione capitolina, è stato decisivo per la qualificazione alla Champions della squadra di Pioli. Poi l’infortunio ed un’annata vissuta ai margini. La sua assenza è pesata tanto, fin troppo. Da Pioli ad Inzaghi. Ora è tornato il muro insuperabile. Un difensore moderno, tatticamente impeccabile e con una tecnica da centrocampista. Il popolo biancoceleste se lo coccola e ringrazia Sabatini. Il viola invece ha visto sciogliersi come neve al sole i suoi sogni di gloria giallorossi, si vede che non ha studiato bene la loro storia…”Chi la fa l’aspetti caro Astori”.
Napoli (pupillo di Tare) è da tempo un semplice rincalzo per Sarri e ora con l’arrivo di Pavoletti la panchina potrebbe diventare una tappa fissa. Lui vuole giocare e la sua duttilità tattica (può giocare sia esterno che come punta centrale) potrebbe essere un’ottima consolazione per Inzaghi. Se il senegalese dovesse partire a gennaio (si chiedono 25 milioni), la società biancoceleste avrebbe i soldi necessari da investire sull’attaccante in uscita dal Napoli. L’alternativa (sempre reinvestendo i soldi del senegalese) è Cafù del Ludogorets. A livello di caratteristiche rientra perfettamente nei parametri richiesti per sostituire Keita. E’ extracomunitario ma il suo posto verrebbe appunto liberato da Keita. Il problema è che difficilmente a Gennaio arriveranno offerte sopra i 20 milioni per l’ex Barca. Indiscrezioni parlano di un Lotito disposto ad una maggiore flessibilità sul prezzo, consapevole che ormai il giocatore è perso e che quindi sarebbe inutile continuante a pretendere 30 milioni a poco più di un anno dalla scadenza.
