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Zarate non dimentica gli anni trascorsi in biancoceleste e incolpa Lotito

Mauro Zarate ha rilasciato una lunga intervista a Olè nel corso della quale tra i tanti argomenti toccati è tornato ancora una volta a parlare della sua esperienza a Roma tra le fila biancocelesti.

L’attaccante argentino ha parlato della sua carriera dicendosi contento del suo presente ma è anche tornato a commentare la sua esperienza romana puntando ancora una volta il dito verso il presidente biancoceleste. Durante la lunga chiacchierata l’interlocutore ha chiesto a Zarate quale fosse stato il miglior club in cui avesse giocato e l’argentino ha così risposto: “Ovvio, se devo scegliere un club dico il Velez. Ma in Europa, sicuramente la Lazio. Ho giocato lì per tre anni, dopo di che ho avuto problemi con il presidente e me ne sono andato”.

SERIE B – Risultati e classifica

Si è disputata nel pomeriggio la 36esima giornata del Campionato di Serie B. Il Cagliari da’ spettacolo e si avvicina sempre più alla matematica promozione in Serie A.

Questi i risultati di oggi:

Bari-Como 3-0
60′ Puskas, 68′ Dezi; 79′ Rosina

Cagliari-Brescia 6-0
4′ Capuano, 24′ rig., 34′, 47′ Joao Pedro, 63′ Giannetti; 88′ Sau

Entella-Modena 1-0
20′ Caputo

Latina-Lanciano 2-2
44′ Dumitru (L), 51′ Vastola, 59′ Marilungo; 90′ Scaglia (L)

Novara-Livorno 2-1
11′, 93′ Faragò, 65′ Comi (L)

Perugia-Avellino 2-0
14′ Aguirre, 60′ Belmonte

Pro Vercelli-Salernitana 1-1
30′ Coda; 85′ Beretta (P)

Trapani-Ascoli 4-3
15′ Pagliarulo, 30′ rig. Citro, 37′ rig., 74′ rig. Cacia (ASC), 39′ Altobelli (ASC), 71′ Scognamiglio; 81′ Nizzetto

Vicenza-Ternana 2-0
15′ Ebagua, 50′ Vita

CLASSIFICA: Crotone 74 punti, Cagliari 71, Bari 60, Trapani 59, Spezia 58, Pescara 58, Novara 57, Entella 57, Cesena 55, Brescia 51, Perugia 51, Avellino 44, Ternana 44, Ascoli 42, Lanciano 42, Vicenza 41, Pro Vercelli 40,  Latina 39, Salernitana 36, Modena 36, Livorno 33, Como 28.

Totò Lopez: “La Lazio di Inzaghi crescerà”

Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Totò Lopez.

Queste le parole dell’ex biancoceleste: “Sono sicuro che la squadra crescerà, i calciatori ora sono tutti alla pari e chi per un motivo chi per un altro tutti devono dare il massimo. Anche con l’Empoli vedremo una Lazio diversa perché i giocatori che fino a ora hanno reso meno delle aspettative a Palermo hanno dimostrato di esserci e poter dire la loro. La differenza con prima dell’arrivo di Inzaghi è che ora i giocatori biancocelesti hanno una grande voglia di mostrare il loro valore. Inoltre per il tecnico sarà la prima gara in casa, ci sono tutte le condizioni idonee per far  bene. Tutto l’ambiente cerca di facilitare il compito del nuovo allenatore perchè è un giovane desideroso di crescere e un ottimo professionista. Con l’Empoli non sarà facile, la squadra toscana non va sottovaluta. Sarà una bella gara, anche loro se la giocheranno… ma quando una squadra lascia giocare la Lazio può far male. Al termine del campionato mancano ancora sei partite e i biancocelesti sono solo a quattro punti dalla zona Europa. È uno stimolo in più e la distanza tra Lazio e Milan non è poi così ampia. Sarà una sfida stimolante fino alla fine. A Palermo la Lazio è scesa in campo coperta ma anche offensiva. A centrocampo Onazi ha giocato bene, difendendo la zona difensiva e permettendo a Biglia maggiore libertà di manovra. Milinkovic è un giocatore diverso dal nigeriano, ha qualità importanti e potrebbe tornare utile a Inzaghi nel corso dell’incontro in base a come si sta svolgendo la partita”.

MERCATO – Dalla Premier interesse concreto per il centrocampista biancoceleste

Voci di un forte interessamento dall’Inghilterra per il centrocampista argentino e capitano biancoceleste Lucas Biglia.

A riferirlo è il Mirror che rivela di un interesse concreto del Manchester United per il giocatore della Lazio. Biglia è uno dei giocatori più richiesti della rosa biancoceleste e a quanto pare il club inglese si è fatto sotto, dichiarandosi pronto a versare i 20 milioni di sterline necessari per strapparlo alla concorrenza di Inter e Milan, entrambe interessate al calciatore.

Per un giocatore che potrebbe approdare oltremanica un altro potrebbe fare la strada inversa e arrivare nella capitale. La Lazio ha individuato in Fabio Borini, attaccante del Sunderland, uno dei probabili obiettivi del prossimo campionato. Già avvenuti i primi approcci tra l’entourage del giocatore e la società biancoceleste, ma la trattativa non è stata ancora avviata per non turbare il club inglese impegnato nella lotta per non retrocedere. Ancora da valutare il costo del giocatore.

Roma, ancora uno sciopero dei mezzi

La prossima settimana trasporto pubblico a rischio per lo sciopero di 24 ore indetto dal sindacato Orsa Tpl e per le agitazioni di 4 ore, dalle 8:30 alle 12,30, indette da faisa, Orsa Tpl, sul, Usb e Utl.

Lo comunica, in una nota, l’Agenzia per la Mobilità spiegando che per quanto riguarda la protesta indetta per l’intera giornata di giovedì 21 aprile saranno in vigore le fasce di garanzia. Il servizio sarà regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Lo sciopero riguarderà bus, tram, metropolitane e ferrovie locali gestite dall’Atac. Previsti molti disagi per i cittadini anche per la concomitanza delle numerose iniziative organizzate in città per il Natale di Roma. Per questo appare probabile che il Prefetto chieda un rinvio oppure proceda con la precettazione dei lavoratori.

 

L’ERBA DEL VICINO – La Roma dà il benservito a Totti e lui confida agli amici…

Se ancora qualche dubbio c’era è stato completamente spazzato dall’ultima riunione delle alte sfere giallorosse che nella stanza dei bottoni hanno scelto di non rinnovare il contratto a Totti che scadrà tra due mesi e mezzo. Da Pallotta a Baldissoni passando per Sabatini, tutti hanno preso all’unanime questa scelta. “Totti non può più giocare ad alti livelli”, questo il sunto del summit.

Non a caso, secondo quanto riportato dal Corriere dello sport, il numero 10 giallorosso avrebbe comunicato agli amici più stretti «Venite allo stadio nelle tre partite che restano. Perché saranno le mie ultime con la maglia della Roma». Un triste epilogo per il capitano della Roma dell’ultimo ventennio.

Fonte: “La Lazio deve pensare a una gara alla volta”

Per commentare il prossimo turno di campionato e il lavoro svolto dai biancocelesti con il nuovo tecnico ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Francesco Fonte.

L’ex centrocampista ha dichiarato: “Vogliamo tutti vedere questa nuova Lazio di Inzaghi, a Palermo qualcosa si è visto ma una settimana di lavoro è poco per notare qualche differenza. E’ stata una precisa scelta del tecnico. La Lazio in possesso palla è stata più costruttiva di quando c’era Pioli, si è gettata all’attacco nei momenti giusti. L’andamento della gara e il risultato finale gli hanno dato ragione, i biancocelesti hanno giocato bene e hanno avuto sempre in mano la partita. Gentiletti ancora non è in piena forma ma il suo rientro al centro della difesa ha dato più sicurezza al reparto arretrato. L’Empoli è una squadra che sa come gestire una partita e che sa come far male al momento giusto, voglio vedere come si comporteranno i biancocelesti. Le mosse di Inzaghi qualcosa in campo hanno cambiato. L’inserimento di Onazi, ad esempio, consente a Biglia di avere più libertà nell’impostazione del gioco. Felipe Anderson non è riuscito a  ripetersi però in fase realizzativa è stato sempre ottimo, ha fornito assist preziosi e ha segnato. Keita sa saltare i difensori avversari e la Lazio ha bisogno di giocatori come lui. Non è facile trovare gli stimoli giusti, avere un allenatore che sappia come caricare i suoi calciatori è importante, penso che da qui alla fine Inzaghi inserirà anche qualche giovane. Klose è perfetto per il gioco di Inzaghi. In squadra serve un giocatore che sappia far reparto al centro del reparto avanzato. La Lazio deve continuare a sperare e a provarci, affrontando una gara alla volta forse si possono aprire nuovi obiettivi”. 

Poli consiglia: “Lazio prendi Gabbiadini”

“Se la Lazio, come è giusto e normale che sia, dovesse comprare un attaccante italiano per rinforzare il reparto avanzato, il nome è uno solo: Gabbiadini”. Parola di Fabio Poli, che su Radio Incontro Olimpia suggerisce l’attaccante del Napoli. L’ex centravanti biancoceleste ha poi rincarato: “Manolo l’ho visto a Bologna, era già forte e con il tempo è cresciuto e migliorato ancora di più, sarebbe un grandissimo acquisto. Al Napoli è sacrificato come vice Higuain o come vice Insigne, mentre in biancoceleste potrebbe essere un titolare inamovibile, sfruttando le sue indiscutibili qualità tecniche oltre che doti balistiche. Gabbiadini è una seconda punta, un esterno del tridente di attacco, potendo giocare partendo indifferentemente da destra o da sinistra. Ogni calcio da fermo, palla inattiva, con il suo sinistro può rappresentare un’arma micidiale. Borini? Ho conosciuto bene anche lui, essendo nato calcisticamente proprio qui a Bologna. Fabio è più adatto ad una realtà come quella rossoblu. Fra Gabbiadini e Borini, ripeto, per la Lazio scelgo indubbiamente il primo”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Siamo la Lazio e dobbiamo vincere. Onazi e Gentiletti mi hanno dato una buona impressione”

Conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Lazio Empoli. Ecco le sue parole:

Dopo la vittoria di Palermo la squadra ha acquisito consapevolezza della propria forza?

“Miglior esordio non poteva esserci. Abbiamo vinto meritatamente, disputando un’ottima gara. Ho visto la squadra in buona forma, abbiamo lavorato e preparato bene la partita di domani. Oggi vedremo come stanno gli acciaccati. Domani cercheremo di fare il massimo. L’Empoli è molto organizzato ma noi siamo la Lazio e abbiamo l’obbligo di vincere”.

Farà turn over dato che dopo l’Empoli c’è la Juventus?

“Per quanto riguarda gli acciaccati valuteremo dopo l’allenamento di oggi. Ho già detto ai ragazzi che abbiamo l’obbligo di pensare solo all’Empoli. Poi da domenica sera penseremo alla Juve”.

Quanto è fondamentale vincere domani?

E’ importantissimo. Già dissi ai ragazzi che con Palermo ed Empoli avevamo la possibilità di migliorare la nostra classifica. A Palermo è andata bene ma domani dobbiamo confermarci altrimenti la vittoria contro i rosanero resterà isolata“.

Domenica scorsa si è rivisto Gentiletti in campo…

“La settimana di Norcia bene aveva lavorato bene e mi aveva convinto a schierarlo titolare. A Palermo ha disputato una buona gara”.

La vittoria di Palermo è frutto dei demeriti dei rosanero? Cos’è cambiato rispetto a prima?

“Non è vero perché so che Novellino è un bravissimo allenatore che prepara bene le sue gare. La Lazio di domenica è una squadra difficile da affrontare per chiunque. Cos’è cambiato non lo so, io prima non c’ero. In questi 10 giorni ho visto una squadra motivata”.

Cosa ne pensa della moviola in campo?

“E’ una buona cosa, l’importante è che la partita non resti ferma per 5′. Abbiamo visto mercoledì in Atletico Madrid Barcellona che c’era rigore e in quel caso la tecnologia avrebbe aiutato”.

Cosa ne pensa del cambio allenatore del Milan? Dove può arrivare la Lazio?

“Sinisa e Christian sono due amici. Dal 2012 è il quinto o sesto cambio in panchina, qualcosa non quadra. Domani dobbiamo pensare a vincere sapendo che affrontiamo una buona squadra ma noi siamo la Lazio e dobbiamo giocare da Lazio”.

Come gioca l’Empoli? Ci crede all’Europa?

“L’Empoli una squadra molto organizzata e ha giocatori veloci che sanno far male in contropiede. L’Europa è una missione difficilissima ma io ho vinto uno scudetto partendo da -9 punti. Il calendario è difficile ma nel calcio nulla è scontato”.

Sarà emozionante sedere all’Olimpico?

“Sarà la mia prima. Ho giocato tanti anni con questa maglia. Adesso è diverso perché sono un allenatore, però è da tanti anni che faccio questo mestiere e quindi non mi farò prendere dall’emozione”.

Onazi e Milinkovic-Savic?

“Per Onazi è lo steso discorso di Gentiletti: ha fatto benissimo in allenamento durante la settimana prima di Palermo. Ho visto che aveva tanta voglia e mi ha convinto a farlo giocare. Milinkovic sta meglio, può fare la mezzala e sa fare bene entrambe le fasi. E’ un giocatore che dà sostanza al centrocampo. Valuterò nella rifinitura se farlo giocare domani ma è sicuramente recuperato e disponibile”.

Fabrizio Piepoli

Giampaolo: “Sfida dall’elevata difficoltà. Lazio temibile sugli esterni”

Alla vigilia di Lazio Empoli, il tecnico dei toscani Marco Giampaolo ha preso parola in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Che grado di difficoltà ha questa gara?

“Per la qualità dell’avversario la difficoltà è elevata, sarà una gara difficile. La Lazio è una di quelle squadre che ha grande qualità e proprietà di palleggio. Rispetto alla Fiorentina non ha possesso palla prolungato, ma cerca molto la profondità ed è temibile sugli esterni”.

La squadra come sta?

“I ragazzi si sono allenati meglio del solito, con rinnovato entusiasmo. Non credo che l’euforia del derby ci danneggi, anzi”.

Le motivazioni..

“Dobbiamo fare queste ultime sei partite nel miglior modo possibile, non vogliamo etichettare il girone di ritorno come disastroso. Vogliamo migliorare la classifica e i giocatori devono avere l’ambizione di far meglio, se non hai motivazioni assumi una mentalità da perdente. E’ un’esigenza che ogni giocatore deve avere per se stesso”.

Turn over?

“Qualcosa devo gestire perché abbiamo tre partite in una settimana, poi farò la formazione a seconda delle esigenza per quella singola gara. Dobbiamo gestire le energie di tutti, può darsi che giochino sempre gli stessi o cambi tutto. Ho molti dubbi per la Lazio. L’assenza di Zielinski? Buchel gioca, non ho dubbi”

Cosa ne pensa di Inzaghi?

“Non so quali obiettivi abbia concretamente. Io so solo che la Lazio è forte tecnicamente, per lui è un’opportunità e se la giocherà. Non ho niente contro i giovani allenatori”.

Molti club hanno cambiato allenatore. Cosa ne pensa?

“Si vede che gira qualche soldo in più… Quando c’è un cambio, scherzi a parte, c’è un’attenzione diversa”. 

Pelagotti come sta?

“L’ho visto sereno come è sempre stato, anche per lui è un aspetto positivo il fatto di giocare. Siamo dispiaciuti per Skorupski, ma il calcio è così e per Pelagotti è un’occasione. Le società scelgono in base al livello di affidabilità, penso che possa far bene e confermare la stima”.

Diallo: “Keita giocatore di sicuro avvenire per il Senegal. Mi ricorda…”

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L’esordio con la maglia del Senegal dello scorso 26 marzo, nella partita di qualificazione alla Coppa d’Africa 2017 contro il Niger, ha portato una marea di elogi a Keita. Ultimo quello, ai media locali, dell’ex attaccante della Nazionale e oggi allenatore Tassirou Diallo: “Penso che Keita abbia fatto vedere delle buone cose. Nei minuti che ha passato in campo ha mostrato di essere un vero attaccante, portando molto ritmo e rendendosi protagonista di diverse percussioni. Oltretutto ci sono ancora altre partite in cui potrà mostrare altri aspetti del suo talento. È un giocatore di sicuro avvenire per il Senegal, un attaccante da fare invidia. Un paragone? Vedendolo giocare, penso a El Hadji Diouf. Keita è un attaccante a cui piace puntare le difese avversarie e proprio questo fece la fortuna di Diouf“. E sicuramente la farà anche del talento di Arbucies…

Petrelli: “Empoli e Juve utili a Inzaghi per rilanciare la Lazio”

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L’ex terzino biancoceleste Sergio Petrelli è intervenuto ai microfoni di ‘LSR’, queste le sue dichiarazioni: “La vittoria di Palermo ha aperto una porta sull’Olimpico, perché Inzaghi può battere l’Empoli e rilanciare la squadra. Come allenatore, dovrà avere l’intelligenza di sfruttare al massimo le partite che possono rivalutare la squadra. Inzaghi è entrato in un momento in cui tra squadra e tecnico si era creato un buco e ha trovato subito la vittoria. Certamente il calendario non è semplice, ma sarebbe stato peggio per lui dover affrontare subito la Juve. Invece queste due partite potrebbero portargli un beneficio e poi le altre saranno affrontate successivamente. Spero che con una sequenza positiva riesca a rilanciare la squadra. Nel calcio moderno l’integralismo non serve, ma occorre adattare il modulo agli avversari. Inzaghi questo può farlo, può sperimentare cose nuove e inserire qualche giovane. Un allenatore giovane poi tende di più a comunicare con i propri giocatori e in questo modo può instaurare un clima di amicizia in cui si può parlare tranquillamente e che gli può essere utile anche per intravedere nuove soluzioni. Ecco perché in queste situazioni l’allenatore giovane è più adatto“.

PRIMAVERA – Scelto il nome del nuovo allenatore: ecco chi è

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La scelta è stata compiuta: sarà Michele Santoni il nuovo allenatore della Lazio Primavera. La decisione sarà ufficializzata in giornata è designa il tecnico dell’Under 17 quale successore di Simone Inzaghi, passato al timone della prima squadra. Il suo nome, prima delle piste legate a De Cosmi e Siviglia, era stato il più gettonato per la guida dei baby biancocelesti, che già nelle ultime due settimane si erano allenati ai suoi ordini e a quelli di Roque Junior e Joop Lensen. E alla fine, dopo una riflessione durata diversi giorni, Tare e lo stesso direttore dell’Academy hanno deciso di affidare a lui il progetto tecnico. Si tratta tuttavia di una promozione legata non tanto ai risultati, quanto piuttosto alla mancanza di alternative a Santoni, che manterrà comunque la gestione del gruppo U17, almeno per le due giornate che mancano al termine del campionato.

MERCATO – Spunta un’ala destra albanese del Vitesse

Aumenta il numero delle pretendenti per Milot Rashica, ala destra classe 1996 di proprietà del Vitesse. Secondo quanto rivela ‘TMW’, infatti, anche la Lazio e l’Everton sarebbero sulle tracce del giocatore, considerato tra i giovani talenti più interessanti del panorama calcistico albanese. In vantaggio per assicurarsene le prestazioni sarebbe tuttavia al momento il Napoli, che avrebbe già chiesto informazioni sulla valutazione presso l’entourage del ragazzo.

Cragnotti jr: “Inzaghi ha caratteristiche uniche. Ricordo quando Mancini…”

C’è necessità di rifondazione e a parte qualche elemento che costituirà la spina dorsale della “Nuova Lazio”, ogni reparto verrà inevitabilmente riformato, nessuno escluso. Anche la gestione tecnica è sotto esame, per questo Inzaghi farà di tutto per confermare di essere l’uomo giusto al posto giusto e guadagnarsi la conferma per la prossima stagione. Proprio dell’attuale allenatore biancoceleste ha parlato ai microfoni de “Il tempo” Massimo Cragnotti, ex Direttore generale biancoceleste e figlio del grande presidente Sergio Cragnotti. Inzaghi fu uno dei suoi primi colpi di mercato. Un affare vero, un investimento per il futuro, 30 miliardi di lire al Piacenza per un giovane di 23 anni. Massimo Cragnotti spera in un futuro ricco di successi, è rimasto legatissimo alla Lazio.

Cragnotti, si ricorda la trattativa per portare Inzaghi a Roma?
“Assolutamente, Roberto Mancini lo volle a tutti i costi, pagammo un prezzo molto alto, circa 30-40 miliardi di lire. Credevamo molto nel giocatore, aveva grandi prospettive e noi stavamo iniziando ad investire sui giovani”.

Aveva già intravisto in lui qualità come futuro allenatore?
“Ricordo benissimo che già da calciatore aveva un grande intuito e sapeva posizionarsi sul campo in modo impeccabile. Avevamo notato tutti delle caratteristiche particolari, le possibilità di vederlo un giorno in panchina c’erano fin dall’inizio”.

Che tipo di rapporto aveva con Simone Inzaghi?
“Buono. Mi è capitato di incontrarlo ultimamente ed è stato molto piacevole parlare della mia Lazio. Anche suo fratello Pippo l’ho visto la scorsa estate a Formentera, ho conosciuto una persona veramente squisita”.

Crede possa far bene sulla panchina biancoceleste?
Spero proprio di sì, conosce a memoria ambiente e calciatori, questo è sicuramente un buon punto di partenza. Gli auguro veramente di togliersi tante soddisfazioni“.

Massimo Cragnotti il prossimo anno ripartirebbe da Inzaghi?
Assolutamente, a prescindere dai risultati. I presidente ormai investono sui giovani allenatori, vedi il Milan con Brocchi, sia per necessità di bilancio ma anche per formare nuovi mister. Ormai i grandi come Lippi, Capello o Trapattoni sono fuori dal giro”.

Se lo aspettava così bravo Simeone?
È un grande uomo, è stato un calciatore straordinario ed è un allenatore fantastico. Quando arrivò portò una mentalità vincente, la Lazio cambiò all’improvviso. E infatti vincemmo lo scudetto. Mi capita spesso di rivedere il suo gol contro la Juve: spettacolare”.

Ha nostalgia di quella Lazio stellare?
Ho avuto la fortuna di seguire la società e poi di lavorarci come direttore generale per molti anni. Ovvio, quei momenti mi mancano tanto, ma la cosa che mi rattrista di più è l’impossibilità di riportare la Lazio a grandi livelli. Vedere la Lazio di oggi mi duole molto. Chissà un giorno”.

Come si comporterebbe lei per ricompattare l’ambiente?
Non conosco bene i problemi, sicuramente però i risultati aiuterebbero. Spero con tutto il cuore che Inzaghi diventi il simbolo di questa Lazio”.

Come sta suo padre?
Bene, è più attivo di prima. Spesso vediamo e commentiamo le partite insieme. Sarebbe strano il contrario visto che entrambi abbiamo la Lazio nel cuore“.

L’AVVERSARIO DI TURNO – Vincere con l’Empoli per trasformare tanti indizi in una prova…

E’ il momento di Simone Inzaghi. Il suo esordio a Palermo è stato un mix di agonismo e di grinta che ha ubriacato un po’ tutti. Le sbronze spesso fanno girare la testa e così dopo la depressione seguita al derby ecco un fiume di parole e complimenti. I meriti d’Inzaghi sicuramente sono stati tanti, da subito ha lavorato su uno spogliatoio spaccato cercando d’imporsi nel miglior modo possibile e portando tutti dalla sua parte. Simone è un novellino con la testa da tecnico navigato. Certo che la squadra vista domenica ha fatto sorgere più d’un interrogativo. I calciatori biancocelesti giocavano contro Pioli? Perché non hanno giocato così prima? E al Derby? Difficile rispondere con certezza a domande del genere, si potrebbe dire tutto e il contrario di tutto, ma certo gli indizi disseminati al Barbera sono davvero tantiCandreva è tornato a correre come in Nazionale, Parolo è tornato il centrocampista dinamico preziosissimo nella doppia fase. Incendia la fascia Keita, finalmente titolare. E che dire di un Anderson tornato di nuovo Felipe? Panchina, ingresso, gol e abbraccio al neo mister. Altra notizia clamorosa è che… la difesa non ha subito gol nel primo quarto d’ora. E udite, udite…non solo il centravanti ha segnato, ma ne ha segnati addirittura due. E ora? Vanifichiamo tutti gli elogi e i complimenti dopo appena una settimana? Se è vero che tanti indizi fanno una prova è arrivato il momento di renderla schiacciante…
Contro la Lazio, alle ore 18:00, l’Empoli cercherà di compiere un altro risultato storico provando a vincere dove non è mai riuscito oltre a trovare altri punti per avvicinare sempre più la salvezza anche sotto l’aspetto matematico, visti i 39 punti in classifica. Una gara molto difficile quindi, per i toscani, anche se arriveranno all’Olimpico molto sereni dopo l’importante vittoria contro la Fiorentina (2-0) nello scorso turno. Domenica allo Stadio Olimpico però, ci sarà una Lazio completamente diversa rispetto a quella che ormai la Serie A aveva imparato a conoscere. Lo sa benissimo Marco Giampaolo per questo guarda con un pizzico di preoccupazione la sfida di domenica pomeriggio contro i biancocelesti. Ora analizziamo nel dettaglio gli azzurri:

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITA’ –

  • Su 17 confronti in Serie A tra queste due squadre l’Empoli ha vinto solo quattro volte: otto i successi della Lazio, cinque i pareggi.
  • Tre dei quattro successi dell’Empoli sono arrivati negli ultimi quattro confronti: in mezzo una sconfitta per 4-0.
  • La Lazio è imbattuta in casa contro l’Empoli in Serie A: in otto partite sei successi biancocelesti e due pareggi con tre gol segnati a partita in media.
  • La Lazio non pareggia in casa da sei partite in Serie A in cui ha alternato tre vittorie e tre sconfitte.
  • Nell’ultima partita l’Empoli ha ritrovato i tre punti dopo 12 gare in cui aveva ottenuto sei pareggi e sei sconfitte.
  • L’Empoli ha perso tutte le ultime tre partite esterne in campionato, senza trovare il gol nelle ultime due.
  • Da una parte la Lazio è la squadra che finora ha segnato di più negli ultimi 15 minuti (16 reti) – dall’altra l’Empoli ne ha subiti solo tre nello stesso intervallo, nessuna squadra di meno.
  • La Lazio è una delle uniche tre squadre, con Stoke City e Troyes, a non aver ancora segnato con il reparto arretrato in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei.
  • Dopo aver fornito quattro passaggi vincenti nelle prime 17 presenze di questo campionato, Miroslav Klose ha segnato quattro gol e fatto due assist nelle ultime tre.
  • Massimo Maccarone ha segnato cinque gol in 12 presenze contro la Lazio: nel massimo campionato ha fatto meglio solo contro il Milan (sei reti in 14 partite).

OSSERVATO SPECIALE – La Lazio sarebbe molto interessata al difensore centrale Lorenzo Tonelli: uno dei migliori nel suo ruolo in questa stagione con 26 presenze e 2 gol all’attivo (uno fu il gol vittoria proprio contro i biancocelesti nella sfida d’andata). Non sarà facile, però, visto che saranno tante le squadre che cercheranno di prendere il classe ’90, valutato dalla società toscana più di 10 milioni. 

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Giampaolo, a parte Skorupski, ha tutti gli effettivi a sua disposizione, ma oltre al portiere dovrà rinunciare anche a Zielinski (squalificato) e Livaja: per loro stagione finita. Per le loro sostituzioni ci sono varie possibilità che il mister azzurro sta studiando: contro la Lazio, quindi, tornerà tra i pali Pelagotti. In difesa si dovrebbe rivedere rivedere Laurini a destra e Costa al centro della difesa, mentre in mezzo ci sarà spazio, oltre che per Paredes, anche per Buchel e Croce. Giampaolo però valuta anche altre possibilità: dall’inserimento di Diousse a quello di Krunic. In avanti nessuna sorpresa: gioca Saponara dietro a Maccarone e Pucciarelli. Per il resto l’undici sarà quello scontato così come il modulo che sarà ancora il 4-3-1-2.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) – Pelagotti; Laurini, Tonelli, Costa, Mario Rui; Buchel, Paredes, Croce; Saponara; Pucciarelli, Maccarone. A disp: Pugliesi, Bittante, Cosic, Camporese, Ariaudo, Dioussè, Maiello, Zambelli, Krunic, Piu, Mchedlidze. All. Marco Giampaolo

Squalificati: Zielinski
Indisponibili: Skorupski; Livaja
Diffidati: Buchel, Costa, Paredes

Marco Lanari

Povertà: Italia paese più povero d’Europa. Eurostat conferma

L’Italia è il Paese europeo con il numero più elevato di persone che vivono in “gravi privazioni materiali”, ovvero la definizione istituzionale di ‘poveri’. E’ quanto emerge dai dati Eurostat relativi al 2015, che segnalano una discesa sensibile del numero di poveri in Europa, ma solo marginale in Italia. Nel 2015 in Europa il tasso di povertà è sceso a 8,2% sul totale dei cittadini europei, dal 9% del 2014.

In totale, sono 41,092 milioni i poveri in Europa. L’Italia, invece, è passata dall’11,6% all’11,5%, ovvero un totale di 6,982 milioni di persone che vivono in conclamate condizioni di povertà. Per Eurostat, si tratta di persone che non possono affrontare una spesa inaspettata, permettersi un pasto a base di carne ogni due giorni, mantenere una casa. Il numero è molto più basso in Germania (3,974 milioni), dove il tasso è appena del 5%, e anche in Francia (2,824 milioni), con un tasso del 4,5%, entrambi Paesi più popolosi dell’Italia. In generale sono poveri soprattutto i genitori ‘single’ (17,3% del totale Ue) e gli adulti senza compagno (11%).

Pelè, la nascita di una leggenda (VIDEO)

Finalmente ci siamo, anche se in notevole ritardo, è prossima l’uscita nelle sale cinematografiche il film sulla vita di Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelè. Il film sarebbe dovuto arrivare nei  cinema in occasione dei Mondiali disputati in Brasile ma l’uscita è slittata di due anni. “Pelé: birth of a legend”, questo il titolo originale del film, è stato prodotto dallo stesso giocatore brasiliano con la collaborazione di Brian Gazer, premio Oscar per il film A Beautiful Mind, ed è stato diretto da Jeff e Mike Zimbalist. A interpretare la Perla Nera saranno Leonardo Lima Carvalho e Kevin De Paula. Il debutto avverrà il 23 aprile al Tribecca Film Festival nella sezione Special Screening, il 6 maggio verrà proiettato negli Stati Uniti, e dal 13 sarà disponibile sulle piattaforme on demand. Per vederlo proiettato nei cinema italiani bisognerà attendere il 26 maggio. La pellicola ripercorre la vita di “O’Rey” fin dall’infanzia in un Brasile piegato dalla povertà dove il calcio sembra essere l’unica via di scampo per chi come il piccolo Pelè, non aveva neanche le scarpe. Oltre alla dura realtà delle favelas il film racconta anche il periodo della crescita del campione – che lo porterà a vincere nel 1958 il Mondiale a soli 17 anni – e il rapporto con il padre. Pelé: birth of a legend è la storia di un ragazzo di strada che con forza, sacrificio e caparbietà, è arrivato in cima all’Olimpo del calcio.

Al via il Giubileo dei Ragazzi

Si terrà a Roma, dal 23 al 25 aprile, uno degli eventi più caratteristici di questo Anno Santo straordinario dedicato alla Misericordia. Papa Francesco ha voluto istituire un’occasione speciale dedicata a ragazzi e ragazze che, troppo piccoli per andare a Cracovia alla Giornata Mondiale della Gioventù del prossimo mese di luglio, hanno il desiderio e la volontà di partecipare a un grande evento dedicato a loro in cui poter fare esperienze di incontro e confronto tra di loro. Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione insieme al Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Cei, ha organizzato un evento coinvolgente e stimolante, gioioso e istruttivo per tutti questi giovani e giovanissimi. Come spiegato sul sito ufficiale del Giubileo (www.im.va), le giornate dedicate alla manifetazione saranno tre e saranno articolate in quattro momenti principali, tra i quali una grande festa allo Stadio Olimpico il sabato sera.

Il pellegrinaggio avrà inizio con la preparazione alla confessione presso le tre chiese giubilari (San Salvatore in Lauro, Santa Maria in Vallicella e San Giovanni Battista dei Fiorentini) la mattina di sabato 23 aprile, ma ogni gruppo potrà organizzare la propria preparazione alla confessione anche svolgendola nel corso del viaggio fino a Roma. Nella giornata di sabato i ragazzi seguiranno il percorso riservato ai pellegrini, che partendo da Castel Sant’Angelo e percorrendo tutta via della Conciliazione arriverà fino a Piazza San Pietro. All’interno del Colonnato saranno presenti i sacerdoti disponibili per le confessioni (in diverse lingue). Terminate le confessioni i gruppi potranno attraversare la Porta Santa e, seguendo il percorso all’interno della Basilica, arrivare alla Tomba di Pietro per la professione di fede e per le altre preghiere per l’indulgenza giubilare.

Terminato il pellegrinaggio i ragazzi si recheranno allo Stadio Olimpico per una grande festa alla quale parteciperanno oltre 70mila giovani. L’entrata all’impianto sarà riservata agli iscritti al Giubileo dei Ragazzi, ma la festa verrà trasmessa anche in diretta televisiva e radiofonica (su TV2000 e Radio InBlu). Dal palco a condurre la serata sarà Alessia Marcuzzi. Tra gli artisti che si alterneranno sul palco hanno già confermato la loro presenza Benji e Fede, Giovanni Caccamo, Lorenzo Fragola, Rocco Hunt, Debora Iurato, Dear Jack, Francesca Michielin, Moreno, Shari e la squadra di acrobati e ballerini di Manolo Casalino. Anche questo momento manterrà la sua nota educativa, ma senza nulla togliere alla festa canora, in cui tramite alcune testimonianze di grande spessore si tenterà di aiutare i ragazzi a prendere visione e a comprendere quali sono i grandi obiettivi per cui spendere la propria vita.

La mattina successiva, domenica 24 aprile alle 10.00, i ragazzi si stringeranno attorno a Papa Francesco nella messa in Piazza San Pietro. Durante i tre giorni di festa sette piazze nel Centro di Roma ospiteranno sette tende delle testimonianze. Presso le suddette tende i ragazzi potranno confrontarsi con testimoni di varie associazioni che racconteranno la propria esperienza concreta nelle opere di misericordia, e saranno invitati a lasciare anche le loro testimonianze.

Vinitaly 2016 – Coldiretti denuncia aumento delle frodi

In occasione dell’apertura della “cantina dell’orrore” al Vinitaly di Verona, nello stand della Coldiretti, è stato presentato un dossier preparato sulla base dell’attività svolta dai carabinieri dei Nas nel 2015. Il dossier divulgato, dal titolo “Frodi in Italia e vinopirateria nel mondo nel 2015”, denuncia che in un solo anno sono più che raddoppiate le frodi di vini e alcolici. L’incremento delle frodi è stato addirittura del 150% del valore dei prodotti sequestrati in quanto risultati adulterati, contraffatti o falsificati. Una iniziativa indirizzata a denunciare nuovi e incredibili casi di contraffazioni e imitazioni dei nostri vini più prestigiosi. Presenti anche il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, e il presidente dell’Osservatorio Agromafie, Gian Carlo Caselli.

Come sottolineato dalla Coldiretti: “L’anno scorso sono stati sequestrati dai Nas vini e alcolici per un valore di 41 milioni, 117 le persone segnalate all’autorità giudiziaria e 261 all’autorità amministrativa. Oltre le varie frodi scoperte a livello nazionale vanno aggiunti gli inganni a danno del vino Made in Italy provocati dalla vinopirateria nei diversi continenti. Ultimamente sono stati scoperti dei falsi clamorosi: dal Bordolino con tanto di bandiera tricolore prodotto in Argentina, al Chianti Made in Usa, o ancora, il Barbera bianco acquistato in Romania. Per via di queste frodi complessivamente le produzioni di vero Made in Italy accusano perdite stimabili in oltre un miliardo di euro a livello mondiale”.

Dopo aver conquistato il record di vendite a livello mondiale – esportate 237 milioni di bottiglie di Prosecco doc e 38 milioni di bottiglie Prosecco docg (Conegliano, Valdobbiadene, Asolo, Cartizze) – il vino che risulta essere il più taroccato è il Prosecco. L’esportazione del Prosecco originale riguarda per il 30% il Regno Unito, il 20% gli Stati Uniti e il 9% la Germania che risulta essere anche il Paese dove avvengono la maggior parte delle falsificazioni: il Consecco, il Kressecco, il  Meer-secco, il Semisecco, ai quali si sono aggiunti anche il Whitesecco austriaco e il Prosecco russo.

Come informa la Coldiretti il falso vino “Made in Italy” trova terreno piuttosto fertile anche grazie alle opportunità di vendita attraverso la rete dove si può acquistare un finto vino ottenuto tramite polveri miracolose contenute in wine-kit – anch’essi esposti dalla Coldiretti – che permettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose come Barolo, Chianti, Frascati, Gewurztraminer, Lambrusco, Montepulciano, Primitivo, Verdicchio o Valpolicella.