Torna anche quest’anno il concerto del primo maggio di Roma a Piazza San Giovanni in Laterano, per 8 ore di musica. Conduttore dell’edizione 2016 sarà Luca Barbarossa. La musica sarà la vera protagonista del concerto, con un cast composto da nomi di grande prestigio, anche internazionale. Ecco gli artisti che si esibiranno sul palco: Skunk Anansie, Max Gazzè, Vinicio Capossela con i Calexico, Asian Dub Foundation, Salmo, Marlene Kuntz, Tiromancino, Fabrizio Moro, Gianluca Grignani, Coez, Bugo, Dubioza Kolektiv, Tullio de Piscopo, Gary Dourdan feat. Nina Zilli, Nada, Perturbazione feat. Andrea Mirò, Raiz Mesolella Rossi, Bandabardò, Ambrogio Sparagna, Mau Mau, Peppe Barra, Rezophonic, Modena City Ramblers & Fanfara di Tirana, Eugenio Bennato, Orchestra Operaia per Remo Remotti, Maldestro, Thegiornalisti, Enzo Avitabile, Tony Canto, Miele, Il parto delle nuvole pesanti, Med Free Orkestra con Roberto Angelini e Matteo Gabbianelli (Kutso).
RASSEGNA STAMPA – Marchetti, futuro incerto.
Ha rinnovato con la Lazio lo scorso gennaio, Federico Marchetti. E lo ha fatto dopo mesi e mesi di trattative, siglando un nuovo contratto che lo lega al club biancoceleste fino a al giugno 2018.
MARCHETTI, IL FUTURO NON È COSÌ CERTO – Un modo per blindare la porta da parte della società, che ha scelto di puntare ancora sull’estremo difensore di Bassano del Grappa, lasciando a Berisha la possibilità di trovarsi una nuova sistemazione che gli garantisca un posto da titolare. Per questo è già stato acquistato il classe 1987 Ivan Vargic dal Rijeka, un nuovo vice per coprire le spalle a al titolare, anche perché il giovane Guerrieri sarà mandato in prestito per giocare con continuità. Che il numero uno della prossima stagione sia Marchetti, però, non è così scontato. Già, perché la società sta valutando bene la situazione tra i pali e vuole capire se puntare ancora su di lui oppure se sia il caso di trovargli una sistemazione: dopo il rinnovo non c’è più nemmeno il rischio che lui possa andare via a parametro zero.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Lotito: «La Lazio non è in vendita»
Lotito non vende la Lazio. L’unica certezza è questa, ribadita anche alla fine dell’ultima partita della Salernitana mentre i biancocelesti perdevano l’ennesima gara di campionato a Genova contro la Samp (la diciassettesima in totale tra serie A e coppe). Le voci sono tante anche in questi ultimi giorni, un po’ come accaduto in passato nel corso dei tormentati dodici anni della sua gestione. Cordate inventate con grandi imprenditori laziali alle spalle, gruppi camorristici dediti al riciclaggio, presunti acquirenti da tutte le parti del mondo mentre i tifosi a gran voce chiedono a Lotito di fare un passo indietro. Non lo vogliono più, minacciano di continuare a disertare lo stadio a prescindere dai prossimi acquisti ma lui va avanti per la sua strada senza farsi distrarre.
La scorsa settimana l’indiscrezione (smentita) di una cordata russa pronta a trattare l’acquisto rilanciata da Radio Radio, ieri Guido Paglia sul suo sito ultimaribattura.it ha svelato altri particolari «Di sicuro Lotito – spiega – dà una valutazione fuori da qualsiasi logica e fondamento del 67% delle azioni in suo possesso. L’ha fatto tre mesi fa, sparando una richiesta di 300 milioni ai rappresentanti di un fondo spagnolo che rappresentavano un investitore arabo e si è ripetuto ripetuto stanotte (ieri notte) al termine di una nuova e serratissima trattativa. Questa volta, a quanto pare, con gli emissari di un gruppo industriale russo. E provocando la medesima reazione, cioè un irritato ritiro da parte del possibile acquirente. Per avere un metro di paragone, basti pensare che il Milan, la società italiana più titolata in campo internazionale, viene valutata proprio in queste ore 680 milioni di euro per il 100% delle azioni».
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Lazio, 8-1 nel test con la Primavera
Allenamento pomeridiano per i ragazzi di Simone Inzaghi. Per preparare al meglio la sfida contro l’Inter, in programma domenica sera all’Olimpico alle 20.45, la squadra ha affrontato la selezione Primavera, vincendo per 8-1 grazie alle reti di Mauri, Candreva, Keita e Felipe Anderson e alle doppiette di Djordjevic eMilinkovic. Nel corso dell’amichevole il mister piacentino ha cambiato più volte formazione, testando i suoi uomini in più posizioni. L’unico rimasto in campo per tutta la durata dell’amichevole è stato Danilo Cataldi. Il regista dell’Italia Under 21, sfruttando l’assenza di Biglia per infortunio, potrebbe tornare titolare nella mediana biancoceleste contro i nerazzurri. Il centrocampo verrebbe poi completato da Lulic a sinistra e Milinkovic a destra, considerando l’indisponibilità di Parolo. Nel 4-3-3 proposto da “Inzaghino”, il pacchetto arretrato sarà composto al centro dalla coppia Gentiletti-Bisevac (tornato ad allenarsi in gruppo), mentre Basta e Konkoagiranno sugli esterni. In attacco Klose guiderà le manovre offensive accompagnato da Candreva e Keita.Felipe Anderson dovrebbe partire dalla panchina insieme a Mauri e Djordjevic. Non saranno a disposizione per la gara contro l’Inter Matri, Radu, Kishna e de Vrij, ancora alle prese con i rispettivi problemi muscolari.
Fonte : Il Messaggero
SIVIGLIA – Spaventoso infortunio per Krohn – Deli
Durante il match di Europa League tra Shaktar e Siviglia, al minuto 57 è accaduto un episodio non per deboli di cuore. Il roccioso difensore Krohn – Deli è stato vittima di uno spaventoso infortunio. durante un movimento il ginocchio sinistro gli è uscito. Il replay ha mostrato tutta la triste dinamica. Drammatiche le urla del calciatore e lo spavento dei calciatori in campo.
Anche il pubblico è rimasto senza parole. Al momento della sua uscita in campo, tutto lo stadio si è alzato in piedi per applaudirlo. Per il 32enne potrebbe essere la fine della carriera. In becco all’aquila Krohn – Deli.
Morte Prince: il National Enquirer rivela un agghiacciante retroscena
Prince era malato di Aids. E’ la notizia choc diffusa da ‘National Enquirer’. Il giornale sostiene che il cantante aveva saputo sei mesi fa dai medici che la sua sieropositività, sviluppata negli anni ’90, si era trasformata in Aids conclamato. Prince, che era testimone di Geova, si stava quindi preparando a morire. Secondo i sanitari citati dal tabloid americano, “l’emocromo della popstar era insolitamente basso e la sua temperatura corporea era scesa sotto i livelli normali”.
Secondo quanto riferisce il giornale Usa, i medici sostenevano che Prince “aveva una carenza di ferro quasi totale, era spesso disorientato e molto debole, mangiava raramente e quando lo faceva spesso non riusciva a trattenere il cibo”. Inoltre, sempre secondo i medici citati dal ‘National Enquirer’, “il viso della popstar era giallastro” e Prince “pesava meno di 40 chili”.
Un funzionario di polizia ha riferito alla Cnn che Prince aveva con sé e in casa farmaci antidolorifici a base di oppiacei quando è stato trovato senza vita nella sua abitazione in Minnesota.
Si tratta di pillole usate normalmente contro il dolore, che gli inquirenti hanno consegnato alla Drug Enforcement Administration (Dea), l’agenzia antidroga, nell’ambito delle indagini.
Secondo gli inquirenti, l’atterraggio di emergenza dell’aereo di Prince, avvenuto circa una settimana prima della sua morte, era probabilmente legato a una reazione a questi farmaci. Il pilota aveva avvertito la torre di controllo che un passeggero, che come si è poi appreso era il cantante, aveva perso coscienza. Ricoverato in un ospedale a Moline, riferisce la Cnn, Prince era stato curato per una potenziale overdose di antidolorifici.
Il cantante aveva 57 anni quando è stato trovato morto la settimana scorsa nella sua casa vicino Minneapolis. L’autopsia è stata eseguita venerdì, ma le autorità sono ancora in attesa dei risultati dei test tossicologici. Secondo lo sceriffo Jim Olson non vi erano evidenti segni di trauma sul corpo di Prince. A riportarlo è il sito adnkronos.
FOTO – Altro intervento per Kozak: “Tornerò più forte!”
Da quando ha lasciato la Lazio per l’Aston Villa, Libor Kozak è stato bersagliato dalla sfortuna. L’attaccante ceco subì la rottura della gamba a cui segu’ un’operazione errata che ne allungarono i tempi di recupero. Ora è tornato sotto i ferri per l’ultimo sotacolo. Dopo di che, si spera, sia la volta buona che torni sul rettangolo verde. Nel frattempo il suo Aston Villa è retrocesso in Championship. Dal suo profilo Instagram però ha lanciato un messaggio ai tifosi:
“Ho subito un altro intervento chirurgico, ma niente di grave e in due mesi dovrei essere di nuovo in campo! Purtroppo, negli ultimi due anni non ho mai giocato a causa degli infortuni. Non è stato facile. Anzi, a volte è stato davvero difficile! Ma ci sono ancora persone che continuano a credere in me e questo è il motivo per cui voglio tornare ancora una volta più forte che mai, perché questo è ciò che conta davvero alla fine. Grazie!”
RISULTATI EUROPA LEAGUE – Spettacolo in Ucraina, sorpresa in Spagna
Sono terminate le semifinali di andata di Europa League. Le gare in programma hanno regalato emozioni e sorprese.
SHAKTAR – SIVIGLIA 2-2: pareggio emozionante tra le due compagini. All’iniziale vantaggio spagnolo con Vitolo, rispondono gli ucrain con Marlos e Stepanenko che mandano al riposo la squadra di Lucescu in vantaggio. Nella ripresa il ritmo scende per via della stanchezza. Ma all’80esimo Gameiro sigla il definitivo 2-2 su calcio di rigore.
VILLAREAL – LIVERPOOL 1-0: a sorpresa cadono i Reds. la squadra di Klopp esce sconfitta dal madrigal per 1-0 subendo il gol al 90esimo. Per il sottomarino giallo una vittoria preziosa, anche se ad Anfield sarà durissima resistere. Il gol decisivo è sttao realizzato da Adrian.
SERIE B – Ecco il vincitore del Gentleman Fair Play Awards 2016
Va a Leonardo Morosini, attaccante del Brescia e della Nazionale Under 20, la quinta edizione del “Gentleman Serie B”, dedicata all’ex giocatore del Livorno Piermario Morosini.
Dopo l’ex capitano del Novara Calcio Raffaele Rubino, il difensore dell’Empoli Marco Zambelli, il difensore del West Ham Angelo Ogbonna e il centrocampista del Carpi Lorenzo Pasciutti, il prestigioso riconoscimento dedicato al Fair Play nel calcio professionistico finisce nelle mani del giocatore delle Rondinelle. La premiazione lunedì sera, 2 maggio, alla scuola militare Teulié di Milano.
Ruben Sosa: “Lazio nel cuore, ma non ho grandi rapporti”. E su Tare dice che…
E’ stato uno dei migliori attaccanti della Lazio del passato. Ruben Sosa è rimasto nel cuore dei tifosi della Lazio e al calciatore è rimasta la Lazio nel cuore. Tanto da essere presente alla manifestazione Di Padre in Figlio del 23 maggio. Intervenuto a radiosei, ha parlato dei biancocelesti e della sfida contro l’Inter, altra sua ex squadra: “Giusto promuovere Inzaghi. Serviva una scossa e un cambiamento all’interno della squadra. La Lazio mi è rimasta nel cuore, anche se non ho moltissimi rapporti con loro. L’unico che conosco è Manzini…“
Poi su Tare: “Sinceramente non ci ho mai parlato, solo una volta ci siamo salutati, ma niente di più“. All’Inter invece è più apprezzato: “Con i nerazzurri il rapporto è migliore perchè mi coinvolgono. Domenica spero solo sia una bella partita da vedere. Forse l’Inter è favorita perchè mentalmente e fisicamente sta meglio della Lazio“.
DI PADRE IN FIGLIO – Rastelli: “La Curva Nord darà spettacolo. Il tifoso è il vero padrone del calcio!”
Dopo l’intervento di Oddi ha preso la parola il responsabile della comunicazione della Curva, Riccardo Rastelli: “Questa volta a differenza di due anni fa lo spettacolo sarà doppio, il primo sarà quello della gente, il secondo le vecchie bandiere. Infine a rendere meravigliosa la serata ci sarà anche un altro evento. La Curva Nord in questa manifestazione vuole far presente ancora una volta che il calcio non è solo barriere, biglietti e diritti tv, ma anche passione. Bisogna capire che il vero padrone del pallone è il tifoso e mi auguro che possa essere sempre così altrimenti si arriva in un punto di non ritorno. Già a fine anni ’80-inizio anni ’90 con tutti i soldi che entravano per i Mondiali c’era chi, come gli Ultras, denunciava già questo stato di cose. Il tifoso non è solo un cliente. Il 23 maggio sarà la serata adatta per far tornare famiglie con i loro bambini allo stadio, quando ero piccolo lo spettacolo che restava nei miei occhi era quello che regalava la Nord.
I bambini devono venire allo stadio, ricordiamoci che il vero spettacolo sono le emozioni che riesce a offrire una Curva. Oggigiorno sono diversi i motivi per cui le famiglie si sono allontanate dallo stadio. I tifosi non ne possono più di farsi file chilometriche sotto la pioggia, perquisizioni al limite di legge, questo stato di cose non fa altro che allontanare la gente dallo stadio. Sarà una favola raccontata dai padri ai figli attraverso uno show toccante, lo riteniamo come un biglietto da visita. Speriamo che possa diventare un evento annuale e che diventi una festa di cui parli tutto il mondo. Tutti dovranno sapere che ogni anno c’è questa festa fra i tifosi. Sapete tutti che la causa per cui non entriamo allo stadio sono le barriere, e vogliamo che la serata possa essere un messaggio per le istituzioni per far capire come il tifoso laziale vive lo stadio. Restare fuori dall’Olimpico è una sofferenza, speriamo che chi di dovere possa tornare sulle proprie decisioni e che si possa tornare a vedere una partita di calcio con la curva piena“.
Dopo di lui è intervenuto Pierluigi Vollaro, ammistratore delegato della Gems:“Posso solo ringraziare gli organizzatori dell’ evento, ci hanno chiesto di fare queste divise, che si troveranno in vendita nei nostri store dal 16 maggio”.
FOTO DI PADRE IN FIGLIO – Wilson e Oddi: “Sarà una serata bellissima, venite tutti allo stadio”
Dopo il Presidente ai microfoni è stata la volta di Giancarlo Oddi: “Stiamo provando a ripetere quanto abbiamo fatto due anni fa. Buccioni ha parlato della polisportiva. Spesso il laziale viene tacciato come particolare, ma ciò che viene detto non è la verità. In Italia ci conoscono per tanti motivi. Nessun altro al mondo ha fatto quello che abbiamo fatto noi. I laziali sono riusciti a riportare a Roma un giocatore, Chinaglia, che viveva dall’altra parte del mondo e adesso riposa qui al fianco del suo allenatore. La Lazio è una società importantissima che ha attraversato anche tanti momenti bui. Io sono stato in questa società per 25 anni e momenti difficili ne ho visti diversi ma di una cosa sono certo: questo club non fallirà mai. Per quanto possiamo facciamo questo evento per i tifosi laziali. Due anni fa il popolo laziale ha fatto qualcosa di incredibile e tutto il mondo ne ha parlato. Con l’aiuto dei tifosi faremo del nostro meglio anche questa volta”.
Infine a chiudere la conferenza è stato Pino Wilson: “Tante persone hanno collaborato alla realizzazione di questo evento, ci sarà tutto un contorno che renderà la serata una cosa bella ed importante e mi auguro che si possa ripetere di anno in anno. Io e Giancarlo abbiamo posto le basi, senza dubbio è un bell’evento perché riportiamo la gente allo stadio senza altri interessi, lo facciamo perché noi siamo biancocelesti. La lazialità si vive sempre, sia nei momenti belli che in quelli più brutti. Ho avuto la fortuna di essere il capitano del primo scudetto: ho giocato al fianco di grandi personaggi che si sono dimostrati prima uomini e poi giocatori. I ragazzi della Curva mi hanno fatto sentire orgoglioso di ciò che abbiamo fatto perché siamo rimasti nelle loro teste pure se non ci hanno mai visto giocare. Abbiamo invitato tutti quelli che sono stati presenti due anni fa e tutti hanno accettato. Verranno Kolarov, Ruben Sosa… Riedle non posso darlo ancora per certo ma dovrebbe essere dei nostri. Anche Simeone se non dovesse arrivare in fondo alla Champions dovrebbe essere dei nostri. Anche se ovviamente gli auguriamo di arrivare in fondo sia nella Liga che in Champions.
I tifosi stanno rispondendo bene, al momento abbiamo oltrepassato le 26mila presenze. Ci auguriamo di arrivare ad una cifra che ci possa rendere orgogliosi di quanto fatto. Abbiamo pensato di devolvere parte dell’incasso ad alcune Onlus, a quella di Cesar e di Gianni Elsner. Non posso far altro che ringraziare tutti, speriamo che tutti i tifosi possano essere presenti. Inoltre è possibile che la manifestazione possa essere trasmessa su una di queste tre emittenti televisive: la Rai, Sky e SportItalia. Sicuramente verrà trasmessa da Radiosei. Voglio ringraziare anche Stefano De Martino, il responsabile della comunicazione biancoceleste, perché durante la manifestazione verranno trasmesse immagini di repertorio della S.S. Lazio, che sono appunto di proprietà della società”.
DI PADRE IN FIGLIO – Buccioni: “La Lazio è un sodalizio unico al mondo. Gli “altri” non sanno nemmeno quando sono nati…”
Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione dell’evento organizzato da Pino Wilson e Giancarlo Oddi “Di padre in figlio”, in programma il 23 maggio allo Stadio Olimpico.
Il primo a prendere la parola è stato il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni: “Siamo stati molto contenti dell’invito che ci è stato fatto. Posso dire che inaugureremo la manifestazione e saremo presenti con quasi tutte le nostre sezioni. Come già fatto due anni fa faremo una sfilata. Far parte di questa grande famiglia è un grande orgoglio, mi auguro abbia lo stesso successo della scorsa edizione. E spero che possa ripetersi anche nei prossimi anni. Questo è un mondo che ha un sodalizio unico, nessun altro ha qualcosa di simile: nessun tifoso delle altre squadre italiane conosce con sicurezza la data precisa della propria nascista. Invece un laziale non può non sapere il giorno della nascita della sua società, cioè il 9 gennaio. Non c’è data in cui non abbiamo festeggiato questa ricorrenza che rammenta la nostra storia, iniziata nel 1900 grazie a questi nove ragazzi che hanno fatto qualcosa di unico. Poi questa passione è cresciuta e oltre a Roma si è sparsa nella regione ed anche oltre. Mi auguro che il 23 le nostre associazioni sfileranno in maniera avvincente, il senso della manifestazione di “Di Padre in Figlio” è quello di mantenere unita la famiglia”.
FORMELLO – Doppietta di Djordjevic nella partitella in famiglia
Alle ore 17 è andato in scena il quarto allenamento settimanale per la Lazio. Dopo aver lavorato sulla fase atletica e sugli schemi tattici nei giorni scorsi, quest’oggi Inzaghi ha organizzato la partita in famiglia contro la Primavera.
Il punteggio finale è stato 8-1 per i Senior, in cui ha brillato Djordjevic, autore di una doppietta. Come lui anche Milinkovic ha siglato due gol, essendo del tutto recuperato per la sfida contro l’Inter. Mauri, Keita, Anderson e Candreva gli altri marcatori. La Primavera era passata in vantaggio con Folorunsho. Domani allenamento importante in cui si capirà chi scenderà in campo contro la squadra di Mancini.
Moggi attacca duramente il Milan e il sistema. E torna a quel pomeriggio a Perugia…
A dieci anni di distanza da Calciopoli, Luciano Moggi, torna a parlare dello scandalo che coinvolse il calcio italiano.
L’ex dg della società bianconera, ospite a “La Zanzara” su Radio 24, ha attaccato duramente la dirigenza milanista rea di indirizzare le sorti del campionato italiano di quegli anni: “Venni chiamato a palazzo Grazioli da Berlusconi, all’epoca ero un contadino non sapevo neppure se quella fosse la sua casa o la sede del partito. Presentatomi sul posto parlai con lui, mi disse che c’erano su di noi delle intercettazioni senza rilevanza penale e che oltre a lui lo sapevano anche Galliani, Carraro e un generale. Poi mi offrì di passare al Milan. Galliani non gradì la richiesta che mi era stata fatta e fece scoppiare il caso Calciopoli. Ma l’unica realtà è che non c’era nessun caso. In quegli anni con la Juve abbiamo vinto al massimo due scudetti consecutivi. Dal 2000 al 2004 è stata la volta di Lazio, Milan e Roma. La Lazio in una maniera mai capitata prima, mai visti 74 minuti di sospensione di una partita a causa dell’alluvione allo stadio. La Roma anche grazie al caso Nakata. Ci hanno tolto la possibilità di vincere più campionati per cose irregolari, in quel momento la Juve era la parte debole”.
Poi torna a quel pomeriggio a Perugia: “Dalle intercettazioni esca fuori che Collina va a parlare con Galliani e dice: vengo a mezzanotte, entro dalla porta dietro così nessuno mi vede. Se non vinceva il Milan, nemmeno la Juventus poteva farlo“.
Poi su Carlo Tavecchio, l’attuale presidente della Figc: “Quando era nei dilettanti veniva spesso a Torino per parlare con Giraudo, con il quale si lamentava che in Federazione le cose non andavano bene, quindi non può rinnegare la nostra amicizia. Dai risultati dei processi viene fuori che il campionato è sempre stato regolare, i sorteggi lo stesso, trenta arbitri sono stati assolti dalle accuse. Ad alcuni di questi arbitri assolti ho dato una mano, ne ho aiutati tanti anche economicamente”.
Roma, la quinta edizione di “Sport in famiglia”
Fino al primo maggio al laghetto dell’Eur si terrà la quinta edizione di “Sport in famiglia”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Cast Sub Roma 2000 e supportata dalla Federazione Italiana Motonautica.
Una palestra a cielo aperto con ingresso gratuito e divertimento garantito grazie alle numerose discipline presenti, agli intrattenimenti per i più piccoli, alle numerose esibizioni degli atleti coinvolti e all’aggregante Zumba Fitness. Danza sportiva, golf, pallamano, pallavolo, pattinaggio, scherma, scacchi, tiro a volo, sono solo alcune delle attività che si possono praticare. Le novità di questa edizione sono il lancio dei paracadutisti, lo sci nautico e gli sport equestri.
Il responsabile del progetto sportivo, Fabio Bertolacci, ha dichiarato: “Sport in famiglia è una iniziativa un po’ particolare, che si differenzia dalle altre non perchè sia la migliore ma perchè ha saputo coniugare tre realtà diverse: lo spazio terrestre del green e del parco dell’Eur con il laghetto, fino a tutte le attività praticabili in acqua e al cielo con i paracadutisti”.
Del Piero racconta la sua nuova avventura
“Sky Evening News“, il giornale digitale della sera di Sky, taglia un importante traguardo e festeggia la sua puntata numero 500. Per la speciale occasione l’editorialista Alessandro Del Piero ha raccontato le emozioni che sta provando nella sua nuova avventura, raccontando le emozioni che sta provando seguendo tutte le imprese sportive di queste ultime settimane.
Queste le parole dell’ex numero 10 juventino nel suo editoriale: “Difficile chiedere di più, per un appassionato di sport, le storie che ci stanno regalando questi mesi sono fantastiche, e io me le sto godendo. Lavorare a Sky è bello anche per questo, raccontare le grandi imprese dei campioni che stanno scrivendo pagine leggendarie, e di squadre che resteranno nella storia, è un privilegio per chi ha vissuto quelle emozioni sia in campo, sia da spettatore con lo sport nel cuore. Prendiamo soltanto in esame l’ultimo periodo di questo 2016 che davvero non potrebbe essere più ricco.
Inizio con il mondo americano, che vivo da vicino perchè vivo negli Stati Uniti per la maggior parte del mio tempo. Sono stato in tribuna ad applaudire Kobe Bryant nel giorno della sua ultima partita in Nba, esaltazione per un genio della pallacanestro che per vent’anni ha entusiasmato i tifosi dei Lakers.
Vado avanti con le storie da leggenda che stiamo raccontando giorno dopo giorno? Vogliamo parlare del fenomeno Valentino Rossi, che si prende il gradino più alto del podio a casa degli spagnoli? Infinito. Un fenomeno che trae nuova energia dalle nuove rivalità con Lorenzo e Marquez” sottolinea Del Piero.
“L’abbiamo applaudito insieme, domenica a Sky, mentre attendevamo il risultato di un altro grande italiano da esportazione: Claudio Ranieri. La vittoria è arrivata anche contro lo Swansea e ora il suo Leicester è ancora più vicino al titolo in Premier. Mi auguro davvero che si chiuda come tutti speriamo, perchè questa favola davvero la potremo raccontare ai nostri nipoti: dimostra che nello sport nulla è impossibile. Si tratta di uno dei risultati più sorprendenti della storia del calcio. Pazzesco!
A proposito di storia dello sport, non posso non citare al termine di questo fine settimana straordinario quello che ha fatto la Juventus. Dentro quest’impresa ci sono tutte assieme le emozioni e i valori che abbiamo descritto fin qui. Un’altra meravigliosa storia di sport, come quelle che continueremo a raccontare a Sky, a cominciare dall’estate fantastica che ci attende con Europeo, Copa America e tanto altro! Augurandoci che a dieci anni dal nostro Mondiale 2006, ci sia un’altra impresa da festeggiare”.
Il ricordo di Veron: “Alla Lazio espresso il mio miglior calcio”
Nei cuori di ogni tifoso biancoceleste c’è un posto assicurato per lui, quel centrocampista dai piedi fatati che insegnava calcio con la maglia della Lazio numero 23. Stiamo parlando di Juan Sebastian Veron, detto “La Brujita“, “La Strega“, campione d’italia con i biancocelesti nel campionato ’99/2000.
L’argentino ricorda sempre con un sorriso i bei momenti passati in Italia ed in particolare con l’aquila sul petto. Lo ha fatto anche in un’intervista concessa al giornale spagnolo Marca, in cui ha parlato dei suoi trascorsi nella Serie A: “Mi sono divertito ovunque, ma atleticamente sono stato meglio in Italia. In Inghilterra mi sentivo molto bene nella vita quotidiana, ma nel calcio ho avuto diversi alti e bassi. Il mio livello in Premier non è stato mai costante. Invece quando ero alla Lazio ho espresso il mio miglior calcio“.
Zenga: “De Biasi alla Lazio? Per me avrà un’altra panchina…”
Gianni De Biasi è uno dei tanti nomi in orbita Lazio per quanto riguarda il ruolo di allenatore biancoceleste della prossima stagione. L’attuale tecnico dell’Albania è in ottimi rapporti con il Ds Igli Tare, con il quale è stato a pranzo proprio nella giornata di ieri, e molti addetti ai lavori lo danno come favorito nella corsa alla panchina laziale.
Non secondo Walter Zenga. L’ex tecnico della Sampdoria infatti, ai microfoni di TuttomercatoWeb, ha indicato De Biasi come prossimo allenatore della Nazionale italiana: “Non ho i meriti ed i diritti per allenare la Nazionale italiana. Bisogna avere un curriculum un po’ più interessante secondo me. Ieri sentivo Mancini dire che la Nazionale non la rifiuterebbe nessuno. Anche io mi chiedo sempre chi sarà il prossimo allenatore della Nazionale. Ve lo dico io, sarà Gianni De Biasi“
La mamma di Chiara Insidioso: “Chi l’ha ridotta così marcisca in galera”
Tutti i tifosi biancocelesti non smettono di pensare a lei e al bruttissimo periodo che sta passando: Chiara Insidioso, la ragazza picchiata a morte dal fidanzato, da circa due anni vive una lunghissima e difficile riabilitazione, ridotta quasi alla condizione di un vegetale.
La mamma di Chiara, Danielle Conjarts, è intervenuta ai microfoni di Studio Aperto per raccontare il momento che sta vivendo la figlia ed i piccoli miglioramenti quotidiani nella sua riabilitazione: “Chiara sta meglio, capisce e si fa capire. Quando arrivo la mattina mi sorride e sono felicissima di averla ancora vicina. Il mio sogno è quello di riportarla a casa. Quando le dico che sto per andare, lei mi tira la mano perché non vuole. Ha 21 anni ma sembra una bambina, deve ricominciare tutto da capo con la riabilitazione. La persona che l’ha ridotta così deve marcire in galera e bisogna buttare la chiave. Quello che ha fatto a mia figlia è stato terribile“.