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CALCIOMERCATO – Un centrocampista olandese nel mirino della Lazio

Che la prossima stagione sarà una Lazio nuova è ormai cosa certa. Nuovo allenatore, nuovo staff tecnico e probabilmente (si spera) nuovi calciatori. La Lazio, secondo molte testate giornalistiche, sta monitorando vari calciatori, nonostante le smentite di rito della dirigenza. Ultima voce di mercato è quella che vorrebbe il club biancoceleste sulle tracce di De Roon.

Secondo Sportmediaset, il centrocampista olandese che milita nell’Atalanta, potrebbe essere uno dei nuovi tasselli della Lazio che verrà. La trattativa potrebbe essere agevolata in quanto il fondo che cura gli interessi del calciatore è lo stesso che cura quelli di De Vrij e Hoedt. Per ora sono solo voci, in estate si vedrà…

FORMELLO – Lulic sempre in dubbio. Due Primavera si candidano titolari

Giornata di allenamento per la banda Inzaghi. Agli ordini del nuovo mister, la Lazio continua a preparare la sfida all’Empoli, per domenica ore 18.00. I maggiori dubbi riguardano la difesa. Bisevac ancora differenziato per una botta al ginocchio, ma dovrebbe recuperare. Basta è sulla via del recupero. Lulic ancora assente.

A questo punto, se il bosniaco e Basta non recuperassero, Inzaghi ha già pronto il piano B: Germoni o Seck titolari sull’out di sinistra. I due giovani primavera sono stati provati in questa posizione nell’allenamento odierno. Trio offensivo confermato, mentre a centrocampo si apre il ballottaggio tra Onazi e Milinkovic Savic.

CRONACA – Giuseppe Russo: “Doina Matei è un’assassina, ci vuole la pena di morte”

Giuseppe Russo, il padre di Vanessa, la ragazza deceduta a 23 anni nella metropolitana di Roma dopo essere stata colpita con un ombrello all’occhio da Doina Matei, intervistato da La Zanzara su Radio 24, ha commentato così il ritorno in carcere della donna rumena condannata a 16 anni per omicidio preterintenzionale, dei quali però ne ha scontati solo sei.

Queste le sue dure parole: “Ci vuole la pena di morte. Io sono favorevole alla pena di morte, lo direi anche se non ci fosse mia figlia di mezzo. L’ha colpita con la punta dell’ombrello, con forza, violenza e prendendo la mira. E’ entrata tutta la punta. Gli avvocati possono dire quello che vogliono, ma la punta dell’ombrello è entrata di dieci centimetri. La Matei ha ammazzato mia figlia con cattiveria e crudeltà, è un’assassina. E a noi quelle foto che ha postato hanno fatto molto male, sono state una pugnalata. Inoltre nella posa ha pure messo il dito in senso di vittoria come dire: sono fuori, ce l’ho fatta, ho vinto io. Ed effettivamente è così”.

Novità in campo sin dalla prossima stagione

L’Italia sarà una delle federazioni nazionali che sperimenteranno il Var (Video assistance referee), ovvero la tecnologia in campo. La VAR prevede la presenza di un “video assistant referee”, ossia di un arbitro che segue la gara su un monitor, durante l’incontro, pronto a valutare in maniera “proattiva” i casi più complicati. Verrà utilizzata sia in caso di gol/no gol, sia in merito alle assegnazioni dei rigori, sia sui falli da espulsioni che su eventuali scambi di persona da parte dell’arbitro. Il VAR verrà interrogato dal giudice di gara ma potrà anche richiamare la sua attenzione comunicando tramite auricolare, richiamandolo a visionare in prima persona l’episodio dubbio.

Il progetto dell’Ifab, International Football Association Board, presentato alle federazioni prevede due fasi, la prima “offline” nella stagione 2016/2017 e la seconda “live” probabilmente durante la stagione successiva. Il via dei test è previsto per settembre e resta da capire dove verranno provati, se solo in Coppa Italia o anche in campionato.

Il prossimo 21 aprile, alla presenza del presidente Carlo Tavecchio, verrà svolta una riunione informativa con la Lega Serie A e quella di Serie B, in modo di poter trasferire tutte le richieste tecnico-operative necessarie all’avvio della sperimentazione sin dalla prossima stagione.

Questa la nota della Federazione Italiana Giuoco Calcio:

“La FIGC è stata selezionata insieme ad altre federazioni per testare il sistema VAR (Video Assistant Referees), così come deciso in occasione dell’assemblea annuale dell’IFAB lo scorso 5 marzo.

Nella riunione di venerdì 8 aprile, convocata a Londra dall’organismo internazionale competente per la modifica delle regole del gioco con l’obiettivo di illustrare il progetto e per avere le conferme alla sperimentazione dalle associazioni nazionali, la Federcalcio ha ribadito ancora una volta il proprio interesse. A tal proposito, il presidente Carlo Tavecchio ha indetto una riunione informativa con la Lega di Serie A, la Lega B e l’AIA per il prossimo 21 aprile, così da trasferire tutte le richieste tecnico-operative necessarie all’avvio della sperimentazione già dalla prossima stagione sportiva. Lo scopo è giungere alla prossima riunione, in programma nel mese di maggio, con la formalizzazione dell’impegno a sperimentare secondo l’unico protocollo redatto dall’IFAB di concerto con la FIFA. Il progetto presentato alle federazioni prevede due fasi, la prima ‘offline’ nella stagione 2016/2017 e la seconda ‘live’ probabilmente durante la stagione 2017/2018″.

Queste invece le parole di Tavecchio a commento della nuova iniziativa: “Siamo stati tra i primi sostenitori dell’utilizzo della tecnologia in campo e riteniamo di avere tutti i requisiti per offrire il nostro contributo a questa importante sperimentazione. Nel rispetto della fluidità del gioco e della centralità dell’arbitro, anche nel calcio l’innovazione migliorerà tutto il sistema, come ha già dimostrato la positiva adozione della Goal line technology”.

Giachetti (PD): “Sono contrario alle barriere, non è questa la soluzione giusta. Nel caso venissi…”

Roberto Giachetti, candidato sindaco al comune di Roma per il Partito Democratico, è stato ospite della trasmissione Tiki Taka.

L’aspirante sindaco, grande tifoso di calcio, ha espresso la sua opinione sul tema delle barriere divisorie nelle curve dello Stadio Olimpico: Il derby senza tifosi è inguardabile, l’assenza del dodicesimo in campo si sente sempre. L’ordine pubblico non è mia competenza, rispetto le decisioni del Prefetto, ma sono per natura e per cultura contro le barriere. Vero che la suddivisione delle curve ha risolto il problema della violenza, ma è anche vero che non c’è più neanche il pubblico. E’ su questo che dovremmo porci delle domande. Oramai la maggior parte degli incidenti avviene fuori lo stadio. Nel caso dovessi diventare sindaco farò di tutto per trovare un’altra soluzione. Secondo me ora stiamo risolvendo i problemi di ordine pubblico, ma una partita di calcio è anche tante altre cose. Se ci sono delle minoranze violente bisogna arginarle. Io sono abbonato in tribuna Tevere e anche quando mi riconoscono vengo perquisito dalla testa ai piedi, vorrei sapere come possa entrare una bomba carta all’interno dello stadio“.

Il calcio secondo il “Cholo”

Dopo il grande risultato ottenuto ieri sera a spese del Barcellona, l’allenatore dell’Atletico Madrid, Diego Pablo Simeone si è concesso ai microfoni di As dove ha illustrato la sua idea del calcio.

L’ex biancoceleste, ancora oggi uno dei sogni per ora irrealizzabili dei sostenitori laziali, ha ancora una volta confermato la sua interpretazione del calcio. E, le sue parole, per l’ennesima volta rispecchiano in tutto per tutto quello che era il Cholo da giocatore, un calciatore che faceva della grinta e dell’abnegazione alla causa il suo marchio di fabbrica: “Ho chiesto ai miei calciatori di mettere in campo tutto ciò che avevano: cuore, testa e gambe. Il risultato finale non avrebbe avuto importanza ma ciò che contava davvero era essere preparati e pronti a fare la guerra per 95′ minuti. A fine partita ho festeggiato sia con la squadra che con tutto il popolo del Vicente Calderon, perché squadra e tifosi, hanno fatto ciò che gli avevo detto di fare. Avete visto Godin? Suarez gli ha sferrato un pugno in un occhio ma lui non si è dato per vinto, ha continuato a stare in campo e a lottare con un occhio gonfio e nero. Al termine dell’incontro non ci vedeva più ma ha creato un muro fino all’ultimo secondo. Felipe Luis a fine partita era morto ma si è fatto la fascia non so quante volte. Saul ha continuato a lottare anche quando la palla sembrava persa, in più è stato anche l’autore dell’assist per il gol di testa di Griezmann, che a sua volta si è andato a prendere un fallo laterale inimmaginabile nel momento più insperato. In questo sport ci vuole passione. Io pretendo questo dai miei ragazzi e questo è ciò che devono dimostrarmi. Il resto non conta. I nostri tifosi sanno e possono star sicuri che fino a quando sarò io l’allenatore di questa squadra non dovranno mai preoccuparsi perché i miei calciatori daranno sempre il 100% di quello che hanno nella testa, nel cuore e nell’anima“.

Mihajlovic-Lazio: prove d’intesa?

L’avventura di Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Milan si è conclusa con la sconfitta di San Siro contro la Juventus, ma il tecnico serbo non ha affatto voglia di prendersi un anno sabbatico. Il suo nome infatti gira già prepontentemente dalle parti di Formello, come candidato numero 1 e prima scelta per la panchina della Lazio.

Secondo quanto riportato in esclusiva da TuttoMercatoWeb, ci sarebbe già un’intesa di massima tra il club di Lotito e il tecnico serbo. Molto dipenderà dal finale di stagione di Simone Inzaghi, la cui conferma comunque, al di là dei risultati, non sembra essere così scontata.

 

Lazio – Porte girevoli sugli esterni

Candreva, Felipe Anderson, Keita: ne rimarrà soltanto uno. Sembra questa l’idea in casa Lazio per la prossima stagione. I 3 esterni d’attacco, che durante questa stagione si sono alternati, con esiti altalenanti, non dovrebbero far parte della rosa dei biancocelesti del prossimo anno. Almeno non tutti e 3.

Secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Tempo, l’esterno più vicino alla cessione sarebbe Antonio Candreva: il numero 87 avrebbe chiesto di lasciare la Lazio e probabilmente sarà accontentato. Su di lui è forte l’interesse dell’Inter, ma non vengono escluse le piste che portano a Napoli e a Londra (con il Chelsea di Antonio Conte). Diverso il discorso per Felipe Anderson e Keita: i due vogliono la conferma, e data la giovane età e gli ampi margini di miglioramento non è detto che non possano restare entrambi in biancoceleste. Il brasiliano è reduce da una stagione fatta di alti e bassi, comunque condita da 9 gol e 5 assist. Il senegalese è stato spesso utilizzato partendo dalla panchina, ma con l’approdo di Simone Inzaghi sembra poter trovare la sua dimensione da titolare. Scontata invece la riconferma di Kishna, frenato quest’anno da parecchi guai muscolari.

Diritti Tv – Maxi multa dell’Antitrust a Sky e Mediaset

Sono in arrivo multe salatissime per Mediaset e Sky, ma sanzioni minori saranno concordate anche per Infront e Lega Calcio. E’ questa la conclusione a cui sono arrivati, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, i giudici dell’Antitrust al termine dell’istruttoria sull’asta dei diritti tv del triennio 2015-18 per la Serie A.

Si parla di una multa per “Accordo restrittivo della concorrenza”. Le multe che ora si prepara a comminare l’Antitrust sono rapportate al fatturato, con un massimale del 10%. Il risultato: 30 milioni di multa per le due Pay Tv, 8 milioni ad Infront e 3 milioni alla Lega Calcio.
L’Authority ha riscontrato distorsioni nella procedura competitiva della vendita dei diritti domestici premium (le dirette delle partite in pay tv) del massimo campionato. Tutto è avvenuto nel giugno del 2014: Sky aveva presentato le offerte più alte per i due pacchetti principali (A e B), Mediaset aveva fatto un’offerta monstre per il pacchetto D, condizionata all’ottenimento di A o B. Giorni convulsi, diffida e contro-diffida delle emittenti, Infront e Lega convinti che Murdoch violasse la “no single buyer rule” e tentati di assegnare i diritti incrociando le piattaforme (a Sky il digitale e a Mediaset il satellite) in modo da ottimizzare le entrate (1,070 miliardi). Alla fine il compromesso, con Sky a trasmettere l’intero campionato di cui 132 partite in esclusiva, e Mediaset a mantenere la copertura delle big. In totale 943 milioni per la Lega (573 da Sky e 370 da Mediaset).

ROMA CAPITALE – Sbloccati i lavori su Via Ardeatina

CITTA’ METROPOLITANA DI ROMA: BORELLI: “SBLOCCATI I LAVORI SULL’ARDEATINA”

Dopo la convocazione dell’impresa esecutrice dei lavori sulla via Ardeatina, fermi da diverso tempo, riparte il cantiere con una segnaletica provvisoria così da consentire l’effettiva ripresa dei lavori per la realizzazione del collegamento della rotatoria della S.P. Ardeatina con la S.P. Divino Amore ed il completamento della rotatoria con la S.C. Via di Porta Medaglia. I lavori di inizio cantiere saranno completati entro la settimana corrente mentre le altre lavorazioni inizieranno in quella successiva.

Un’opera pubblica che non poteva rimanere incompiuta per i cittadini ed i pendolari che ogni giorno transitano su questa via. Siamo riusciti finalmente a riavvolgere una matassa molto intricata – dichiara Massimiliano Borelli, delegato alla Viabilità della Città Metropolitana – grazie soprattutto al lavoro paziente di tutti i nostri dirigenti, in particolare dell’ing. Di Biagio. Il completamento della rotatoria di Porta Medaglia permetterà di eliminare la discarica creata dall’incuria di qualcuno e la messa in sicurezza di quel tratto di strada. La realizzazione anche della rotatoria all’incrocio con via Falcognana, permetterà di ridurre le file ed aiuterà di molto lo scorrimento del traffico veicolare”.

Esprimono soddisfazione, con una nota indirizzata a Borelli anche Andrea Santoro, Presidente del IX Municipio e Alessandro Lepidini, Presidente della Commissione Mobilità del IX Municipio, per il quadrante sud-est del Municipio 9 e per i molti quartieri che insistono su questa fondamentale arteria viaria. L’augurio è che si riesca ad intervenire con la messa in sicurezza anche all’incrocio di Santa Fumia e con la realizzazione di punti luce negli incroci con Paglian Casale.

Cercheremo – conclude Borelli – di contenere i disagi per i cantieri, ma credo che i cittadini saranno contenti di vedere di nuovo operai al lavoro. Adesso ci concentreremo su Via Laurentina, dove a breve pensiamo di poter dare buone notizie”.

Roma 14 Aprile 2016

“Di Padre In Figlio” – Arriva un’altra conferma eccellente

Il grande evento di tutti i tifosi biancocelesti, Di Padre In Figlio, si avvicina a grandi passi. Manca poco più di un mese a quel 23 Maggio che sarà sicuramente la serata di tutti i laziali. Saranno molti gli ex biancocelesti pche parteciperanno all’evento.

Dopo la conferma, arrivata ieri, della presenza di Gigi Casiraghi e Fabrizio Ravanelli, è arrivata oggi la notizia della sicura presenza di un alro grande ed indimenticato campione della Lazio. Sinisa Mihajlovic ha confermato la sua partecipazione al grande evento. L’ex tecnico del Milan, ormai privo di impegni calcistici fino al termine della stagione, farà quindi parte della Lazio 1999-2000, insieme a Mancini, Stankovic, Inzaghi e tanti altri. La squadra del 2000 dovrà “scontrarsi” con le compagini del ’73-’74, la Lazio del -9 e l’altra Lazio.
La serata va riempiendosi di figure illustri. Per una notte, l’ennesima, il cielo sopra lo Stadio Olimpico sarà tinto di puro amore biancoceleste.

De Canio: “Pioli, bravo allenatore, ma l’Udinese ha già un tecnico…”

Fioccano le indiscrezioni e le voci di mercato per la prossima stagione, ma non solo per quanto riguarda i calciatori. Molte panchine di Serie A infatti, sono in bilico, e tra queste c’è anche quella dell’Udinese, dove al momento siede Gigi De Canio, subentrato a Stefano Colantuono a stagione in corso.

Per la prossima stagione sembra che la società friulana abbia avviato i contatti con l’ormai ex tecnico biancoceleste Stefano Pioli, e a domanda diretta sulla questione, De Canio ha voluto rispondere così: “Pioli prossimo allenatore dell’Udinese? Sono ipotesi che ci stanno, è un bravo allenatore, l’Udinese è una società molto ambita. Non è però detto che Pioli debba venire, dato che al momento l’Udinese un allenatore ce l’ha già“.

Zielinski: “Domenica sarà dura, mi dispiace non esserci”

L’Empoli di Gianpaolo ha destato una grande impressione nell’ultima partita disputata, il derby toscano vinto contro la Fiorentina con il risultato di 2-0, nel lunch-match di domenica scorsa. Uno dei grandi protagonisti della bella vittoria è stato Piotr Zielinski, autore del secondo gol dei biancoazzurri. Un gol che gli è però costato caro: letteralmente spogliato dal compagno di squadra Dioussè per esultare, il polacco è stato ammonito e, diffidato, sarà costretto a saltare la sfida di domenica allo Stadio Olimpico contro la Lazio.

Intervenuto ai microfoni de Il Tirreno, Zielinski ha provato a scherzare sull’accaduto: “Peccato per la squalifica anche perché io la maglia non me la volevo togliere, Dioussè è venuto ad abbracciarmi e mentre io mi divincolavo gli è rimasta la maglia in mano, l’arbitro non ha visto la scena e mi ha ammonito. Adesso Assane mi dovrà pagare una cena (ride, ndr.)”. Domenica sfida difficile allo Stadio Olimpico contro la nuova Lazio di Inzaghi: “Domenica sarà dura, la Lazio è una squadra forte ma noi andremo a dire la nostra e chi mi sostituirà farà una grande partita“.

Lazio-Empoli, ecco l’arbitro. Zero precedenti con i biancocelesti

Sono arrivate le designazioni arbitrali per la 33esima giornata di Serie A Tim, ed a dirigere la sfida dello Stadio Olimpico tra Lazio ed Empoli, domenica alle ore 18, sarà Angelo Cervellera (sezione di Taranto), coadiuvato dagli assistenti Marzaloni e Fiorito, dal quarto uomo Posado, e dai due addizionali Massa e Ghersini.

Nessun precedente per i biancocelesti con il fischietto pugliese, che vanta nel suo curriculum appena 12 incontri diretti in Serie A.

LAZIO SOCIAL – Keita e Morrison celebrano l’addio di Kobe Bryant

Gli eroi vanno evengono, ma le leggende restano per sempre“.

Questa notte si è giocata l’ultima partita di Kobe Bryant su un parquet di basket. Un campione straordinario, un campione a tutto tondo e non circoscritto solamente al mondo della palla a spicchi. Ha chiuso la carriera alla sua maniera: 60 punti nella vittoria dei suoi amati Los Angeles Lakers contro gli Utah Jazz. Si è chiusa un’epoca e due giocatori biancocelesti hanno voluto celebrare, tramite i loro profili Instagram, l’addio del Mamba. Keita e Morrison hanno voluto omaggiare l’eterno campione pubblicando una sua foto.

 

#BlackMamba👏🏾👑

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Difesa Lazio – Ricomincio da…due

Nel giorno dell’esordio di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio, domenica scorsa a Palermo, la difesa biancoceleste non ha, incredibilmente, incassato gol. Un giorno da ricordare in una stagione in cui la retroguardia della Lazio ha subito ben 42 gol in 32 partite ufficili. Un’enormità per una difesa che nella scorsa stagione si era dimostrata solida, a tratti granitica. Ha pesato molto, inutile ricordarlo, l’assenza di Stefan De Vrij, ma si doveva e poteva fare necessariamente qualcosa in più.

Tornando a Palermo, zero gol al passivo, nonostante un avversario decisamente poco probante, sono un buon viatico per l’esperienza in panchina di Simone Inzaghi. Sono piaciuti entrambi i centrali difensivi, ed è per questo che il tecnico piacentino sembra orientato a confermare in blocco la coppia centrale. Bisevac e Gentiletti, pur mostrando limiti evidenti, di rapidità il primo, di condizione fisica il secondo, hanno destato una buona impressione e sembrano poter assortirsi in modo discreto. Inzaghi vuole ridurre al minimo il ventaglio delle sue scelte, in una difesa che fino a questo punto ha cambiato troppe volte i propri interpreti.

MERCATO – Per l’attacco ci sono Immobile e Van Persie. E spunta un milanista…

La Lazio, ormai lo sanno anche i muri, a giugno avvierà la sua rifondazione. Tra i reparti che cambieranno totalmente volto, oltre alla difesa, c’è anche l’attacco, dove tra le piste c’è quella relativa a Ciro Immobile. Il giocatore napoletano deve essere riscattato dal Torino dal Siviglia, club che ne detiene la proprietà del cartellino, per una cifra intorno agli 11 milioni, ma, qualora la trattativa dovesse fallire, la Lazio è pronta a lanciare l’assalto. Sotto questo aspetto, sarà maggio il mese cruciale per portarsi a casa il nazionale azzurro, balzato in cima ai pensieri di Lotito, che lo considera l’uomo giusto su cui basare la ricostruzione delle ambizioni biancocelesti. Si tratta del nome da seguire con maggiore attenzione, anche perché il suo procuratore è lo stesso di Tonelli (obiettivo biancoceleste per la difesa) e, visti gli ottimi rapporti tra le parti, si può dare vita a più operazioni. Prima però bisognerà vedere cosa farà il Toro, dopodiché si potrà andare a trattare con gli spagnoli sul prezzo del riscatto. Quegli 11 milioni, appunto, su cui la Lazio è intenzionata a chiudere e che rappresenterebbero un bel tesoretto per il Siviglia, che ha ceduto Immobile in prestito proprio per valorizzarlo.

Il nome dell’attaccante napoletano non è però l’unico sulla lista, che conta anche quello di Robin Van Persie. A tal proposito, ieri ha avuto luogo una cena per parlare del futuro dell’olandese, che il suo entourage vorrebbe portare alla Lazio. Certo, c’è il problema dell’ingaggio (Lotito arriverebbe massimo a 2,5 milioni all’anno), ma può essere superato: Van Persia infatti vuole lasciare la Turchia, complici i recenti problemi del paese legati al terrorismo e un rapporto non proprio idilliaco con il tecnico del Fenerbahce Vitor Pereira. Fenerbahce che la scorsa estate, per prelevarlo dal Manchester United, sborsò circa 8 milioni di euro e tanto probabilmente chiederà ai vertici biancocelesti per portarsi via l’attaccante, il cui contratto scade nel 2018 e che ad agosto compirà 33 anni.

Da non sottovalutare, infine, la pista Niang: il milanista infatti è uno dei pupilli del probabile nuovo allenatore biancoceleste nella prossima stagione Sinisa Mihajlovic. Quest’anno a Milano ha fatto vedere buone cose, ma i rossoneri lo hanno inserito tra i papabili per ‘fare cassa’. La sua valutazione è di circa 15 milioni: chissà dunque che Lotito, in caso di matrimonio con il tecnico serbo, non ci faccia un pensierino come regalo di benvenuto.

Europa League, le probabili formazioni del ritorno dei quarti di finale. Trasmessa in chiaro una sfida

Questa sera alle ore 21.05 si disputeranno i match di ritorno dei quarti di finale di Europa League. Ecco le probabili formazioni delle quattro sfide in programma. Sarà Siviglia-Athletic Bilbao la sfida che andrà in onda in chiaro sul digitale terrestre free di TV8.

SHAKHTAR DONETSK – SPORTING BRAGA (AND. 2-1)

Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Ordets, Kryvtsov, Ismaily; Malyshev, Stepanenko; Marlos, Kovalenko, Taison; Eduardo. All.: Lucescu.
Sporting Braga (4-4-2): Matheus; Marcelinho, Boly, Pinto, Carneiro; Silva, Vukcevic, Mauro, Alan; Hassan, Stojlijkovic. All.: Fonseca.
Arbitro: Pavel Královec (CZE).

SPARTA PRAGA-VILLARREAL (AND. 1-2)

Sparta Praga (3-1-4-2): Bicik; Kovac, Kadlec, Steinhofer; Marecek; Dockal, Frydeck, Matejovsky, Krejcl; Konate, Julis. All.: Scasny.
Villarreal (4-4-2): Asenjo; Mario Gaspar, Ruiz, Bailly, Marin; Castillejo, Bruno, Trigueros, Suarez; Bakambu, Soldado. All.: Marcelino.
Arbitro: Martin Atkinson (ENG).

SIVIGLIA-ATHLETIC BILBAO (AND. 2-1)

Siviglia (4-2-3-1): Soria; Coke, Rami, Kolodziejczak, Fazio; N’Zonzi, Krychowiak; Vitolo, Konoplyanka, Krohn-Dehli; Gameiro. All.: Emery.
Athletic Bilbao (4-2-3-1): Herrerin; de Marcos, Boveda, Etxeita, Balenziaga; San Jose, Benat; Williams, Eraso, Muniain; Aduriz. All.: Valverde.
Arbitro: Damir Skomina (SVN).

LIVERPOOL-BORUSSIA DORTMUND (AND. 1-1)

Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Moreno, Lovren, Sakho, Clyne; Allen, Milner; Coutinho, Lallana, Sturridge; Origi. All.: Klopp.
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Matt, Bender, Piszczek, Schmelzer; Castro, Gundogan; Kagawa, Reus, Mkhitaryan; Aubameyang. All.: Tuchel.
Arbitro: Cüneyt Çakır (TUR).

‘DALLA SCUOLA ALLO STADIO’ – Le parole di Biglia, Konko e Berisha al ‘Maria Ausiliatrice’

Nuovo appuntamento con il tour biancoceleste nelle scuole di Roma e provincia per l’iniziativa ‘Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport‘. Questa mattina è toccato a Biglia, Konko Berisha far tappa all’Istituto ‘Maria Ausiliatrice’, queste le loro parole in risposta alle domande degli studenti.

BIGLIA – Per raggiungere il successo serve tanto sacrificio, anche a livello umano. Bisogna lasciare tante cose e mettere la testa al 100% su quello che si fa. Per vincere la partita, il modo migliore è seguire le indicazioni del mister e metterci l’approccio giusto. La Fede? Dopo la morte di mio padre sono diventato molto credente. Però non prego per chiedere, ma per ringraziare, in particolare per la salute di mio figlio. Gli errori arbitrali? Anche gli arbitri, come noi calciatori, possono sbagliare. Bisogna restare concentrati, perché nel calcio può capitare di commettere errori. Il razzismo? È ignoranza, non bisogna guardare il colore della pelle. Il mio ruolo? A 5 anni giocavo a calcetto, in porta, ma stavo sempre in panchina. Un giorno chiesi di entrare a tutti i costi, ma il mister mi schierò fuori dalla porta e da allora ho iniziato a fare il centrocampista“.

KONKO – Gli errori? Non sono un problema se li fai in un contesto di squadra. L’importante, quando li si commette, è rialzarsi e riprovare finché le cose non riescono nel modo giusto. È questa la forza di un gruppo, dare fiducia ai compagni in difficoltà e trovare insieme la strada giusta per andare avanti. Il gol dell’ex? È un classico che purtroppo capita spesso. E pure se a segnarlo è un compagno che ha lottato con noi fino all’anno precedente, prenderlo fa sempre male. Il futuro? Mi piacerebbe allenare o lavorare con i giovani. Ancora non ho deciso niente, ma mi piacerebbe comunque restare nel mondo del calcio, che è stato la mia vita. Il razzismo? Purtroppo mi è capitato di subire episodi, ma sono cose brutte cose, che non bisogna seguire. I buh soprattutto, che non servono al mondo dello sport. Chi li fa è una minoranza che deve rimanere fuori dallo sport, che è fatto per tutti e in cui non ci sono colori diversi. E poi il bello di lavorare in gruppo è proprio stare insieme a persone che provengono da altri paesi e altre religioni. I rimproveri dell’allenatore? Significano che c’è qualcosa di sbagliato, per cui bisogna reagire è andare avanti. Gli sfottò? Non sono belli, ma anche i nostri tifosi li fanno. Il calcio italiano è così, ma finché si rimane sullo scherzo non c’è problema. Più importante l’assist o il gol? Vanno entrambi bene, però, visto che sono un difensore, la cosa più importante è non subire gol. Il mio ruolo? L’avevo capito già a 15 anni“.

BERISHA – Tanti tifosi pensano che sono bravo, tanti altri che sono scarso. Per me l’importante è giocare nel miglior modo possibile. Del resto, anche i migliori al mondo vengono criticati. Com’è giocare all’Olimpico? Quando sono arrivato, ero un po’ nervoso perché ho trovato tanti tifosi. Poi mi sono abituato, anche grazie ai compagni e all’allenatore, che mi hanno aiutato tantissimo. Il mio ruolo? Giocavo a centrocampo, poi un giorno, a circa 7-8 anni, ho sostituito il portiere della nostra squadra e da allora l’allenatore mi ha lasciato in quella posizione“.

All’Inter la Coppa Italia Primavera: i nerazzurri piegano la Juventus a San Siro

Davanti ad una splendida cornice di pubblico (20.000 spettatori accorsi a San Siro) l’Inter si aggiudica la Primavera TIM Cup superando la Juventus 2-1. La formazione di Vecchi, che già si era imposta di misura all’andata, ha superato i pari età guidati da Grosso rimontando l’iniziale vantaggio bianconero, tornando a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della competizione, da cui mancava dal 2006. Per il club di Thohir si tratta della sesta vittoria della storia in Primavera TIM Cup, ad un solo successo dal Torino che detiene il record di trofei conquistati. La gara di stasera ha visto le due formazioni dividersi il predominio nelle due frazioni di gioco. La prima, di appannaggio degli ospiti, manda i ragazzi di Grosso negli spogliatoi in vantaggio di un gol grazie al destro di Kastanos che al 34′, dal limite dell’area, ha infilato il pallone a fil di palo alla sinistra di Radu. Nel secondo tempo l’Inter aumenta la pressione e ribalta il match. Il pareggio lo sigla Manaj al 76′ con un’azione personale in cui dribbla il portiere avversario e mezza difesa bianconera prima di depositare in porta il pallone. L’attaccante nerazzurro esulta togliendosi la maglietta e rimediando il giallo che gli costerà poi l’espulsione a due minuti dal termine per un secondo cartellino ricevuto per simulazione. In inferiorità numerica nei minuti di recupero, l’Inter trova comunque la rete della vittoria con un contropiede al 94′: la Juventus si riversa in area nerazzurra anche con il portiere Audero per l’ultimo calcio d’angolo della partita, ma Radu, fatto suo il pallone, lancia Zonta che va a segnare il 2-1 depositando nella porta sguarnita.