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Berlusconi ‘silura’ Mihajlovic per telefono. Squadra affidata a Christian Brocchi

La corsa di Sinisa Mihajlovic finisce qui, a sole sei giornate dalla fine del campionato, e con in tasca un biglietto per la finale di Coppa Italia da giocare contro la Juventus. Questo è quello che il serbo è riuscito a conquistare, pur avendo un organico sufficiente per la Serie A (ovviamente rispetto alla caratura del club milanista) e nonostante sia riuscito, nel corso della stagione, a dare un peso specifico alla squadra, riorganizzandola con sapiente maestria.

Evidentemente in via Aldo Rossi non piacciono gli ‘uomini’ tutti d’un pezzo, ed hanno già pianificato, come scritto stamane dalla Gazzetta dello Sport, esonero ed immediato sostituto (Christian Brocchi). Un tam-tam che va avanti da Dicembre, e che quindi fa comprendere quanto le sfere societarie non abbiano mai gradito l’ex biancoceleste.

Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Brocchi, nuovo ‘papabile’ allenatore milanista, si sono ritrovati a Villa San Martino ad Arcore, dove sono state poste le basi per costruire il Milan del futuro. Nel pomeriggio di ieri, l’ad della parte sportiva del club avrebbe chiamato Mihajlovic, che si trovava a Roma, per comunicargli la decisione della società di esonerarlo immediatamente. In serata, poi, nuovo summit Berlusconi-Galliani-Brocchi presso la residenza del numero uno rossonero.

Il papà di Inzaghi dichiara l’amore del figlio per la Lazio: “Altre offerte? Vuole allenare..”

L’inizio non poteva essere dei migliori, portare a casa i tre punti, vincendo fuori casa e con un risultato pieno, meglio di così non si poteva fare. Simone Inzaghi lo sa bene e sa anche che le prossime partite saranno sicuramente più impegnative, rispetto al Palermo, che con tutto rispetto ha ‘ben altri’ problemi a cui pensare in questo momento.

Dietro le quinte il papà Giancarlo Inzaghi fa il tifo per il figlio, ovviamente, e stamattina il Corriere dello Sport ha rivelato un retroscena al miele nei confronti del club di Piazza della Libertà: “Ha sempre sognato di allenare la LazioE’ preparatissimo e convinto. Vuole allenare i biancocelesti anche nella prossima stagione. Ha ricevuto molte offerte, ma ama la città di Roma”.

RASSEGNA STAMPA – Konko verso il recupero. Basta a rilento, si ferma Lulic

Debutto migliore Simone Inzaghi non poteva immaginare, il neo allenatore biancoceleste anche per questo motivo ha voluto subito riprendere la preparazione:  nel mirino la sfida con l’Empoli, scarico per chi ovviamente ha giocato domenica.

A Formello assenti Berisha, Radu, Braafheid, Kishna e Mauri, si è rivisto soltanto Basta, che però non ha lavorato col pallone, sofferente ancora di un problema al polpaccio. Va verso il recupero, invece, Konko. Il francese ha svolto un intenso lavoro atletico in campo e potrebbe già essere disponibile per la sfida contro l’Empoli di domenica prossima. Affaticamento per Lulic, il bosniaco non ha svolto tutta la seduta.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Inzaghi ha già lasciato il segno

Dopo il 3-0 al Palermo Klose ha detto che non è cambiato niente a livello di modulo e che la differenza l’hanno fatta le motivazioni che Simone Inzaghi è riuscito a dare nel ritiro di Norcia. In realtà, però, qualcosa nel gioco è mutato rispetto a due settimane fa. Certo, l’avversario era un Palermo in estrema difficoltà e non certo il Barcellona, ma il nuovo allenatore è già riuscito a far intravedere qualcosa di suo, qualcosa di nuovo rispetto al passato.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – «Non sono un traghettatore»

Ha stregato lo spogliatoio, il segreto è tutto qui. Non s’è inventato nulla di particolare, non ha modificato l’assetto tattico, ha solo riportato ordine e fatto colpo sul gruppo. La cura s’è rivelata subito vincente, Simone Inzaghi ha rilanciato i senatori, li ha responsabilizzati e resi protagonisti, è entrato in punta di piedi in un momento complicato. La Lazio è rinata a Norcia, come d’incanto, s’è rialzata all’improvviso, ha battuto il Palermo e riacceso il sogno Europa League. Il Milan adesso non è più un miraggio, l’obiettivo stagionale è a quattro lunghezze, Inzaghino ci crede e non ha intenzione di mollare. Guai a definirlo un traghettatore, lui punta a restare, lo ha fatto capire in più occasioni: «Farò di tutto per essere l’allenatore del futuro, guidare la prima squadra è quello che ho sempre voluto». Il direttore sportivo Tare non ha chiuso la porta, anzi: «Speravamo di finire la stagione con Pioli, purtroppo non è andata così. Simone ha trasmesso sicurezza ai giocatori, era l’unica cosa che poteva fare in una settimana di lavoro. Per il futuro vedremo, pensiamo partita dopo partita, mi auguro possa rimanere. Ha sempre ottenuto grandi risultati nel settore giovanile, se sfrutterà questa chance prenderemo in considerazione la riconferma».

Fonte : Il Tempo

Marcello Lippi si offre alla Lazio. Lotito tentenna

Futuro a tinte biancocelesti quello di Marcello Lippi. Pare infatti, secondo quanto riportato dal Messaggero, che il tecnico Campione del Mondo 2006 sarebbe molto interessato a condurre l’area tecnica nel ruolo di direttore, e crede che la società laziale sia la più indicata. Da sottolineare che porterebbe con se un collaboratore ‘fidato, il figlio Davide che ha intrapreso da tempo la carriera di procuratore sportivo.

Lotito dal canto suo non disdegna l’idea, ecco spiegato del perché non ci sia stato un ‘secco’ rifiuto alla trattativa. Non è la prima volta che l’allenatore viene accostato ai colori biancocelesti.

Da monitorare anche la situazione di Sinisa Mihajlovic, che in queste ore è in rottura con il club rossonero, intenzionato ad esonerarlo subito per far terminare la stagione a Christian Brocchi, attuale allenatore della primavera del Milan.

D’Amico usa bastone e carota: “Facile vincere contro questo Palermo. Ma la Lazio mi è piaciuta”

La vittoria di Palermo non risolver sicuramente i tanti problemi della Lazio e non riabilita una stagione che continua a rimanere assolutamente insufficiente, ma almeno permette di avere un pizzico di gioia dopo tanta rabbia. Proprio della partita di Palermo ha parlato un grande ex biancoceleste come Vincenzo D’amico ai microfoni di Radiosei nella trasmissione “Non mollare mai“. Ecco le sue parole: “Squadre del livello del Palermo non le abbiamo incontrate, quindi tutto più facile. Detto questo a me la Lazio è piaciuta, ha fatto bene il suo compitino. Inoltre in un momento in cui c’è il gioco dello scarico delle responsabilità, dare il massimo per far vedere che le colpe erano di Pioli è stata una motivazione importante. Non credo che la squadra giocava contro Pioli, ma l’occasione di Palermo era propizia per riabilitarsi agli occhi dei tifosi“.

Firenze – Assalto ai tifosi dell’Empoli sventato dalla polizia

Nella serata di venerdì scorso i poliziotti hanno individuato e bloccato un gruppo di ultras fiorentini della formazione “Firenze 1926” che, con tanto di bastoni e mazze, erano intenti a dirigersi verso degli ultras dell’Empoli. Nei confronti di tredici di loro sono stati emessi dei provvedimenti di daspo.

Prima del derby toscano la Digos di Firenze, verso le 22.30, ha notato un gruppo di tifosi della curva Fiesole nell’atto di caricare su alcune auto materiale idoneo ad effettuare una vera e propria aggressione di stampo ultras. A questo punto, gli uomini della Digos hanno deciso di seguire le auto dei tifosi. Il gruppo, composto da tredici ultras fiorentini tra i 17 e i 46 anni, diversi dei quali con numerosi precedenti specifici per fatti di violenza sportiva, grazie anche all’aiuto di tre volanti del commissariato di Empoli, è stato fermato in un parcheggio nella zona industriale di Cerreto Guidi, nei pressi di un ristorante dove, oltre ad altri clienti, si trovavano anche circa cinquanta ultras dell’Empoli appartenenti al gruppo “Desperados”. Nelle tre autovetture dei sostenitori viola sono stati trovati 4 bastoni di legno, 8 caschi da motociclista, 1 manganello telescopico, indumenti e guanti. Tutto il materiale è stato sequestrato. I tredici ultras sono stati tutti denunciati per possesso di oggetti atti ad offendere in concorso e sono state avviate le procedure per l’adozione dei daspo.

CRONACA – Asilo dell’orrore: le maestre inchiodate da un video (VIDEO)

La polizia di Grosseto ha eseguito, su richiesta della Procura, un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale, nei confronti di tre maestre di 50, 40 e 32 anni. Le tre insegnanti sono accusate di maltrattamenti e abbandono di minore, reati commessi all’interno dell’asilo nido privato “Albero Azzurro”.

Le indagini, avviate dalla polizia di Grosseto a novembre del 2015 e coordinate dalla Procura, sono state aperte in seguito alle rivelazioni di due ex dipendenti dell’asilo nido. Le forze dell’ordine si sono avvalse dell’aiuto di intercettazioni audio/video effettuate all’interno dell’asilo e sono state proprio le immagini registrate a confermare quanto riferito dalle due ex educatrici riguardo l’ipotesi di maltrattamento ai danni di bambini, di età tra i dodici e i ventiquattro mesi, che frequentavano la struttura. Come spiegato in una nota dal procuratore Raffaella Capasso in particolare ha trovato conferma la circostanza secondo la quale all’interno dell’asilo veniva seguito un metodo “consistente nell’utilizzare maniere molto brusche per costringere i bambini a mangiare e nel punire i bambini stessi, allorché questi erano particolarmente agitati, portandoli in una sala dormitorio dove venivano lasciati a terra, da soli, senza alcun controllo, anche per un tempo prolungato”.

Due educatrici e la titolare dell’asilo sono state colpite da ordinanza cautelare e sono state indagate perché, in concorso tra loro e abusando della prestazione d’opera professionale, hanno sottoposto “a maltrattamento materiale e psicologico i bambini di età infantile loro affidati, e hanno posto in essere condotte violente e vessatorie nei loro confronti”. Nelle riprese si vedono le tre educatrici afferrare i bimbi di peso, strattonarli, trascinarli da una parte all’altra facendoli ricadere bruscamente a terra dall’alto. Inoltre per far mangiare i bambini usavano spingere la testa dei piccoli all’indietro mentre con la forza infilavano loro il cibo in bocca, tappando poi la bocca dei bambini con l’altra mano per evitare che potessero dare di stomaco. Altre volte, sempre allo scopo di far mangiare forzatamente i bambini, le educatrici davano loro buffetti e schiaffetti sulle mani, sulla bocca e sulla testa e, in altri casi, “veri e propri schiaffi sul viso e sulla testa allo scopo di indurli a interrompere il pianto o, comunque, allo scopo di infliggere punizioni”. Altre volte isolavano i bambini dal gruppo e li chiudevano da soli al buio nel dormitorio, oppure li chiudevano fuori della porta della sezione, seduti o sdraiati sul pavimento, lasciandoli anche per lunghi lassi di tempo da soli, in balia di loro stessi e in preda al pianto, privi di qualsiasi protezione e di una pur minima vigilanza. Infine, urlavano e inveivano contro i bambini per farli stare in silenzio o imporre loro i vari comportamenti di volta in volta oggetto di coercizione.

Oltre gli arresti domiciliari per le tre maestre la polizia ha notificato anche le informazioni di garanzia ad altre due educatrici e a una seconda proprietaria dell’asilo privato, tutte persone indagate in stato di libertà in concorso con le tre persone sottoposte a provvedimento cautelare per i medesimi reati.

https://www.youtube.com/watch?v=xb67BzlLkyo

Scandalo patenti vendute: arresti e sequestri di beni

La Polizia di Frosinone, in collaborazione con personale delle questure di Caserta, L’Aquila, Napoli e Roma, ha arrestato venti persone, tra cui un ingegnere della Motorizzazione che all’epoca dei fatti ricopriva il ruolo di Direttore dell’Ufficio di Frosinone. Il capo di accusa riguarda un traffico di patenti di guida rilasciate o rinnovate in cambio di denaro – quattromila euro – a cittadini stranieri.

Le accuse sono di accesso abusivo a sistema informatico pubblico, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, frode informatica ai danni dello Stato e sostituzione di persona.  Le persone che risultano indagate sono 135, tra cui anche clienti cinesi, egiziani, marocchini e pakistani, spesso non in grado di comprendere la lingua italiana, tantomeno di essere a conoscenza del codice stradale e della segnaletica, ma disposti comunque a pagare. L’indagine della polizia si è protratta per sei mesi ed alla fine si è scoperto un giro d’affari di 224 mila euro. Agli indagati sono stati posti sotto sequestro 5 autoveicoli, compresa una Ferrari modello California, pagata oltre 200.000 mila euro, e una Mercedes acquistata pochi giorni fa per una cifra di quasi 100.000 euro, i conti correnti bancari e postali, 5 immobili (tra ville, abitazioni e locali commerciali) e due motocicli.

Miro Klose è sempre più nella storia biancoceleste: nuovo sorpasso nella classifica dei bomber…

Lo stadio Renzo Barbera porta bene agli attaccanti biancocelesti. Già la scorsa stagione lo stadio del Palermo fu il teatro ideale per vedere la bellissima tripletta di Filip Djordjevic. Quest’anno invece musica e cantante lirico sono diversi ma il risultato è comunque altrettanto spettacolare. Il protagonista questa volta è proprio lui: Re Miro Klose. Il “ragazzino” tedesco di 37 anni ha realizzato una delle sue più belle partite di questa stagione, trascinando la squadra come non lo faceva da tempo. Deve averlo visto bello carico il tecnico Inzaghi, per questo ha deciso di affidare a lui il compito di accompagnare la sua squadra alla vittoria (la prima per il tecnico piacentino). Lui non ha esitato un secondo ad accettare questo arduo compito, voleva dimostrare che la testa dei giocatori è cambiata e (almeno per una sera) c’è riuscito. Dopo l’Atalanta finalmente Klose riesce a ripetersi e per di più dopo un momento assai difficile per tutto l’ambiente biancoceleste (l’uscita dall’Europa League, l’umiliazione del derby, il cambio di tecnico, il ritiro): è arriva finalmente un’altra doppietta ed è la 9° alla Lazio.

CURIOSITA’ & STATISTICHE – Quelli di Klose sono anche i primi gol in trasferta di una punta. Strano ma vero, in questaKlose Felipe Anderson abbraccio-01 stagione ancora NESSUNO dei tre centravanti era riuscito fino ad ora ad inserire il proprio nome sul tabellino dei marcatori in trasferta (in quei pochi gol che venivano fatti visto che anche in casa non è che facevano faville). Ma al di là dell’aspetto statistico e della gioia della vittoria ritrovata: la doppietta del Panzer è ancora più importante perché gli permette di entrare sempre di più nella bellissima e gloriosa storia biancoceleste. I due gol siglati in casa del Palermo, infatti, permettono al centravanti tedesco di scalare la classifica dei marcatori biancocelesti in Serie A. Sono 51 ora i gol dal numero 11: superato uno degli eroi dello scudetto del ’74 come Renzo Garlaschelli. L’attaccante di Vidigulfo aveva segnato 49 reti, nella massima serie. Ora si trova solitario al 7° settimo posto in classifica: sembra irraggiungibile ora Bruno Giordano, altro storico bomber di razza fermo a quota 68. Se Miro non avesse avuto il peso dell’età avrebbe avuto sicuramente ampie chance di raggiungerlo. Nella classifica generale, invece Klose è al 9° posto con 60 gol totali: quattro gol lo separano dalla piazza condivisa da nuovamente Garlaschelli e  dal recente ex Goran Pandev fermi entrambi appunto a 64. Sei giornate ancora a disposizione per provarci, almeno, a farsi spazio anche in questa graduatoria. Ma non sembra essere una sua preoccupazione: a Miro interessa che la squadra giochi bene, più degli obiettivi personali. Una cosa che gli riesce bene, d’altronde, è indicare la strada giusta ai suoi compagni come ha ribadito al termine del match con i rosanero: “La doppietta? Io guardo sempre la squadra. Perché normalmente Sì sono attaccante e devo fare gol, ma è più importante che la squadra giochi bene“. Insomma Trentasette anni e non sentirli…questo è Miro Klose. Semplicemente…UN CAMPIONE. 

In progetto a Dubai il grattacielo più alto del mondo

A quanto riferito dai media locali è stato presentato a Dubai dall’azienda degli Emirati Arabi, Emaar Properties, il progetto per la costruzione del nuovo grattacielo più alto del mondo. L’edificio dovrebbe superare il Burj Khalifa, l’attuale torre detentrice del primato mondiale dell’altezza (828 metri). L’azienda, realizzatrice anche del Burj Khalifa, avrebbe intenzione di completare la costruzione prima del Dubai World Expo, in programma nel 2020.

Il grattacielo verrà eretto in una zona residenziale con negozi ancora da costruire, sarà dotato di una piattaforma panoramica e di 20 piani riservati a ristoranti e alberghi anche se la ditta costruttrice non ha ancora dichiarato quanto sarà alto: “L’altezza sarà annunciata quando inaugureremo la torre, ma sarà un tantino più alta del Burj Khalifa”, le parole di Mohamed Alabbar, presidente di Emaar. Per il nuovo grattacielo, che si chiamerà The Tower“, è prevista una spesa di 1 miliardo di dollari. Il progetto è stato disegnato dall’architetto spagnolo naturalizzato svizzero, Santiago Calatrava Valls, realizzatore anche della fermata della stazione ferroviaria al World Trade Center. Il disegno de ‘The Tower’ è ispirato a un giglio e un minareto.

Addio “Selfie”, le neo mamme presentano i “Brelfie”…

Ormai il mondo ruota intorno ai “selfie“: ogni occasione, passo, pretesto è buono per farsi immortalare  con un autoscatto. Ma le mode si sa sono fatte per essere superate, purtroppo o per fortuna, da altre…e così la moda dei selfie ora deve vedersela con un nuovo avversario. Come riporta il Il Messaggero, infatti,  il nuovo trend, che già da tempo sta spopolando, sopratutto tra le vip, e che ora sta contagiando tutto il popolo delle “super mamme social” è il ‘brelfie’: ovvero il selfie mentre si allatta il bebè.
A sdoganarlo su Instagram, stelle dello showbiz come Gisele Bundchen, Eva Riccobono, Miranda Kerr e Bianca Balti. Ed ora a scatenarsi sul web sono le mamme della porta accanto. Chissà quale sarà la prossima moda del web, purtroppo non dovremo attendere molto per saperlo

MEDICINA – Per evitare figuracce con la partner il calcio è il miglior rimedio

Calcio e sesso binomio perfetto. Se giocato e non soltanto seguito in TV o allo stadio il calcio è un’attività “anti-flop” tra le più efficaci. Infatti, giocare a calcio regolarmente, due o tre volte a settimana, riduce il rischio di disturbi sessuali del 40%.

A dimostrare questa teoria è la Società Italiana di Andrologia (SIA), grazie a dei dati rilevati dal 1998 al 2010 su oltre 15mila ragazzi dai 18 ai 20 anni visitati in occasione di campagne di prevenzione andrologica e interrogati sulle loro attività sessuali e sportive. Secondo la ricerca effettuata oltre a ridurre del 40% il rischio di disturbi sessuali, il calcio, è più “benefico” anche in confronto agli altri sport soprattutto a quelli potenzialmente più “a rischio” per la fertilità o la sessualità come arti marziali, ciclismo o pugilato.

Altri studi hanno rilevato un effetto simile anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani, in cui la capacità cardiorespiratoria aumenta fino al 18%, dato che l’esercizio aerobico mantiene le arterie “pulite” ed evita il formarsi di occlusioni che impediscono al flusso sanguigno di irrorare a sufficienza il pene. Per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione attraverso un corretto stile di vita e regolari visite andrologiche di controllo, la SIA – con l’importante sostegno di Menarini – ha ideato la campagna di sensibilizzazione “L’amore in gioco”, durante la quale verranno disputate sette partite di calcio in tutta Italia, a margine delle quali saranno presenti medici che diffonderanno informazioni per la salute sessuale della coppia e in cui, inoltre, verranno raccolti fondi per enti benefici e di ricerca.

Il primo appuntamento si è svolto il 9 aprile allo stadio “Bozzi” di Firenze, dove sono scesi in campo gli artisti della Nazionale Cantanti e la Squadra di medici SIA affiancati da personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport guidati da Cesare Prandelli. Il ricavato è stato interamente devoluto a due ONLUS fiorentine, CuretoChildren e Associazione Trisomia 21. Come dichiarato dal responsabile della ricerca e coordinatore dell’evento “L’amore in gioco” Nicola Mondaini: “I settemila ragazzi del nostro campione che giocavano a calcio soffrivano di disturbi come eiaculazione precoce e disfunzione erettile nell’8,5% dei casi (rispettivamente 5 e 3,5%) mentre i tremila sedentari ne soffrivano nel 12,7% dei casi (con l’eiaculazione precoce al 7,4% e disfunzione erettile al 4,4%). In generale, un ragazzo su tre soffre di disturbi dei genitali che nel 50% dei casi possono compromettere la fertilità, nel 10% possono influire sulla futura sessualità: il gioco del calcio, il più diffuso nel nostro campione, può invertire la tendenza riducendo del 40% il pericolo grazie all’effetto positivo sul sistema cardiocircolatorio”.

Svelato il contratto di Neymar: tanti soldi per il campione brasiliano, ma a certe condizioni…

È il colpo più importante messo finora a segno da Football Leaks, che da oggi può vantarsi di aver reso pubblico uno dei contratti più importanti e segreti dell’universo calcistico, ovvero quello firmato da Neymar con il Barcellona nel 2013. Numerosi i dettagli emersi e riportati da Adnkronos:

Al momento della firma con il Barcellona, al giovane campione brasiliano ha ricevuto un bonus di 8,5 milioni di euro. A cui si aggiungono i 45,9 milioni garantiti nei 5 anni di contratto: per la precisione5 milioni lordi a stagione cui si aggiungono una serie di bonus e premi legati a risultati, presenze e convocazioni che fanno lievitare la cifra complessiva a quasi 46 milioni appunto. Fra gli extra previsti nell’accordo alcuni sono legati ai risultati conseguiti dal Barcellona: 637mila euro in caso di vittoria in campionato, 850mila per la Champions e 1,7 milioni per il ‘Triplete’ che i blaugrana hanno già realizzato nella scorsa stagione. Senza contare la clausola rescissoria da 190 milioni di euro.
Il tutto però è condito da tutta una serie di clausole al quanto curiose che il brasiliano deve assolutamente rispettare:

  • Neymar, è obbligato a “mantenere la sua condizione fisica e sportiva al massimo livello” e deve invece evitare di “partecipare ad attività considerate pericolose o a rischio come la guida di moto e moto ad acqua, il parapendio, lo sci, l’arrampicata, la guida di veicoli con un tasso di alcol oltre il consentito“.
  • Limiti e divieti sono stati stabiliti anche per quanto riguarda il gioco d’azzardo e le scommesse.
  • Un’altra clausola riguarda invece l’apprendimento della cultura catalana da parte del giocatore, che deve compiere “i massimi sforzi per integrarsi nella società catalana, rispettando e facendo propri i valori culturali della stessa, impegnandosi ad imparare il catalano, strumento fondamentale per la suddetta integrazione“. In quest’ottica, il Barcellona a sua volta si impegna ad aiutare il giocatore nel suo percorso di apprendimento.

Felipe Anderson raggiante: “Crediamo all’Europa League. I gol? Spero di farne ancora…”

Dopo la bellissima vittoria contro il Palermo in casa Lazio si torna a parlare di obiettivi. I tifosi si aspettavano una risposta importante dopo il recente confronto durante il ritiro di Norcia, e così è stato: il 6° posto (ultimo posto valido per la qualificazione in Europa League), alla luce dei risultati della 32esima giornata, dista ora solo 4 punti. Un dato importante, che permette ai biancocelesti di dare un senso a questo finale di stagione che stava diventando terribilmente anonimo. I giocatori biancocelesti ora sembrano tornati a crederci ma sarà importante dare continuità alla serata di ieri già domenica prossima in casa contro l’Empoli. Proprio in merito alla qualificazione europea, uno dei protagonisti della partita di ieri, Felipe Anderson, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media brasiliani. Ecco le sue parole: “Sapevamo che vincere contro il Palermo sarebbe stato fondamentale per continuare a sognare un posto in Europa League, per fortuna tutto è andato bene. Sicuramente non sarà semplice, dobbiamo ancora affrontare squadre come Juventus e Inter, ma fin quando ci sarà la possibilità lotteremo con tutte le nostre forze. Fino ad ora in stagione ho segnato 9 gol (tra Serie A ed Europa League,ndr), sono contento. Superare le 11 marcature dello scorso sarebbe un risultato meraviglioso. Spero di continuare a segnare per aiutare la squadra e i miei compagni”.

 

Calcioscommesse, il pm Di Martino si ritira: “Non c’è posto per me in questa magistratura”

Il pm Di Martino, salito alla ribalta della cronaca per il “discutibile” (per usare un eufemismo) processo sul calcioscommesse di Cremona, ha deciso di ritirarsi e di andare al più presto in pensione: “Sono stanco e non c’è più posto per me in una magistratura in cui c’è uno strapotere delle correnti”. Questo è lo sfogo del procuratore di Cremona – riportato da Il Fatto Quotidiano – dopo che si è visto rifiutare le domande a procuratore capo di Brescia e Bergamo. Si è detto “amareggiato e deluso” per non aver visto “riconosciuto il lavoro fatto in tutti questi anni”. “Domani – ha annunciato – presenterò domanda per andare in pensione al più prestoMi hanno rottamato – ha proseguito il magistrato – e sono dispiaciuto che vada disperso il mio lavoro in tema di terrorismo, sulla strage di piazza della Loggia e anche quello contro la corruzione nello sport”. Non potevano mancare due parole in relazione al processo sul calcioscommesse, Di Martino ha così commentato: “Devo aver pestato molti piedi e sono convinto che questo non abbia giocato a mio favore”.

 

 

Roma – Caos nella Capitale, deraglia trenino

Questa mattina a Roma intorno alle 11,30 si è verificato un incidente sulla Linea Termini-Centocelle. Il trenino della Roma-Giardinetti stava viaggiando in direzione Porta Maggiore, quando all’altezza di Ponte Casilino, nella zona del Pigneto, è finito fuori dai binari. Nel deragliamento fortunatamente non si sono registrati feriti, ma l’imprevisto stop ha causato un inevitabile blocco della linea ferroviaria in entrambe le direzioni di marcia con l’attivazione di bus sostitutivi.

Sul posto sono prontamente intervenuti i tecnici dell’azienda di trasporti e il problema, a partire dalle 13 con la riattivazione delle corse tra Centocelle e Ponte Casilino, è stato in parte risolto anche se il percorso è rimasto dimezzato. Il servizio tra Roma Termini e Centocelle è stato infatti interrotto  con l’attivazione dei bus sostitutivi mediante le linee 50 e 105.

 

Roma – Scandalo al Vaticano (FOTO)

Questa mattina al Vaticano si è verificato un episodio a dir poco curioso. La Gendarmeria ha costretto un camion a fermarsi dopo che questi si era avvicinato troppo alla Porta del Perugino, una delle entrate dello Stato del Vaticano, imponendo all’autista di coprire l disegni presenti sulla cabina del mezzo.

Come riportato su La Repubblica le immagini delle ragazze sono state considerate troppo “spinte” – una bella ragazza con un bikini osè su un lato e una ragazza in topless sull’altro – e l’autista non ha potuto far altro che adattarsi. Ovviamente il camion ha suscitato l’interesse di molti curiosi tra cui numerosi fotografi e cameramen presenti davanti all’ingresso delle mura e,  forse anche per questo motivo, il camion è stato fatto entrare solo con le immagini celate da carta e nastro adesivo. Il disegno è stato così coperto per consentire l’accesso nella Città del Vaticano. Solo una volta che il camion ha ripreso il suo itinerario lasciandosi alle spalle il Vaticano la copertura è stata rimossa.

Magnocavallo: “Inzaghi la scelta più giusta in questo momento”

Nel giorno del suo 59° compleanno ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Giorgio Magnocavallo. L’ex terzino biancoceleste si è detto d’accordo sulla scelta effettuata dalla società di consegnare la guida della squadra a Simone Inzaghi e ha parlato del momento dei biancocelesti.

Queste le sue parole: “Quella di ieri è una partita che non fa testo, sembrava che le squadre stessero disputando un’amichevole, il risultato finale avrebbe potuto essere ancora più pesante. Quindi c’è ancora poco da festeggiare, il problema della Lazio di quest’anno è stata la rosa dei giocatori a disposizione. Nel calcio la testa è fondamentale, se non funziona bene quella non rendono neanche le gambe. Anche il Palermo ha lo stesso problema, non è possibile che i rosanero siano ridotti così. Ma i rosanero sono messi peggio. A parte i tanti infortuni, credo che alla Lazio i problemi si fossero creati sia con l’allenatore che nello spogliatoio. La scelta di Inzaghi la ritengo la più idonea perché, per la rosa che ha la Lazio, la sua è la candidatura giusta per traghettare la squadra fino alla fine. Inzaghi, grazie a tutta la trafila fatta nel settore giovanile, ha un po’ di esperienza ma la serie A è tutta un’altra cosa. Però credo sia giusto che gli sia stata data questa grande occasione. Non allena il Frosinone o il Carpi ma una grande squadra, con una rosa di valore come quella biancoceleste. Speriamo tutto vada bene, con il cuore voglio vedere una Lazio che risalga la classifica. In Coppa Italia tifo Milan, così per l’Europa si libera un posto”.