Home Blog Pagina 2650

Palermo, che bella novità! Esonerato Novellino. Al suo posto…

La sconfitta di ieri sera contro la Lazio è costata cara a Walter Novellino: il presidente Zamparini ha infatti deciso di esonerare il tecnico campano, e di richiamare per l’ennesima volta sulla panchina del Palermo Davide Ballardini. Siamo addirittura al nono cambio stagionale sulla panchina dei rosanero. Nel frattempo il vulcanico presidente del Palermo ha inoltre deciso di mandare la squadra in ritiro: in vista della sfida contro la Juventus, il Palermo si allenerà a Coccaglio, in provincia di Brescia.

Trainini: “Vi racconto il primo Simone Inzaghi”

Giovanni Trainini è stato uno dei primi allenatori di Simone Inzaghi. In particolare il tecnico nativo di Corzano ha allenato il neo allenatore biancoceleste nell’anno che il piacentino ha giocato in C2 alla Lumezzane. Trainini ha raccontato a GianlucaDiMarzio.com i suoi ricordi a riguardo. Tanti gli aneddoti sull’Inzaghi giovane giocatore: “Simone era il classico giocatore di qualità, faceva cose che pochi altri avrebbero saputo fare. Quell’anno vincemmo il campionato di C2, lui contribuì in modo rilevante alla promozione. Lo notai nel precampionato, giocammo un’amichevole col Brescia di Reja e Inzaghino segnò due gol. Vincemmo 2-1, noi eravamo una squadra di C2, loro di Serie B. A fine stagione fummo promossi entrambi”. La stagione di Inzaghi fu positiva: “Si rivelò un giocatore importante, segnò 6 reti. La più bella? Un pallonetto contro la Maestrina, me lo ricordo ancora! Fece finta di calciare e invece, tuc! Tocchettino a scavalare il portiere, gol”. Poi aggiunge: “Certo, non giocò tutte le partite perché era uno dei suoi primi anni da professionista (23 presenze ndr). Ma fu determinante, senza dubbio. Era furbo, scaltro, aveva doti da vero attaccante”. Trainini continua così il suo racconto: “Simone è un giocatore da ricordare. In tutti i posti in cui è stato si è fatto apprezzare. E’ intelligente, educato e rispettoso. Pur essendo giovanissimo aveva già una professionalità unica. Poi era simpatico a tutti, anche ai suoi concorrenti. Sapeva farsi voler bene. Legava coi compagni, non era una persona che divideva il gruppo. Quando gli spiegavo le cose capiva alla svelta, gli auguro ogni bene”.

Simone è sempre stato molto vicino al fratello Pippo: “Erano legatissimi, Filippo l’ha sempre supportato. Sempre. Psicologicamente Simone non ha mai subito il valore del fratello, il sentirsi secondo per forza. Non gliene importava molto”. Poi la curiosità: Quell’anno vivevano insieme nello stesso appartamento, Simone giocava da noi alla Lumezzane e Filippo all’Atalanta. Il loro senso del gol è una questione di famiglia, ma tengo a precisare che Simone tecnicamente era più forte di Filippo. Senza dubbio. Aveva più qualità, nel corso della sua carriera è stato sfortunato. Ci sono calciatori che fanno una carriera al di sopra delle proprie capacità, riguardo Inzaghi penso che abbia avuto molto meno di quel che meritava. Non solo per demeriti suoi”. Due giocatori simili ma fondamentalmente diversi: Pippo viveva il gol con un’espressione più rabbiosa, era opportunista, agiva sul filo del fuorigioco. Simone era diverso, aveva qualità. Non ci siamo più sentiti, ma lo chiamerò”.

Corsi: “Tonelli alla Lazio? La verità è un’altra…”

E’ uno dei nomi maggiormente accostati alla Lazio in vista del prossimo mercato estivo. Lorenzo Tonelli potrebbe essere il difensore giusto da affiancare a De Vrij per la linea arretrata biancoceleste della prossima stagione e la Lazio, stando alle voci di mercato, sarebbe in pole position sulle concorrenti per un suo eventuale acquisto. Per fare chiarezza in merito, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia.

Il presidente dei toscani è stato molto esplicito: “Tonelli è un nostro patrimonio, ho rifiutato, fra le altre, un’offerta da 13 milioni per lui durante la sessione del mercato di gennaio, tutte provenienti da squadre italiane che il prossimo anno parteciperanno alla Champions League. Una sua cessione alla Lazio? Non scherziamo… Stimo Lotito, presidente di alto spessore che alla Lazio ha dato tanto seppur nelle difficoltà e nelle contestazioni, ma chi parla di trattativa già avviata o addirittura conclusa, si inventa una realtà che non esiste. Infine una chiusura sulla prossima sfida di campionato tra Lazio ed Empoli: “Cerchiamo il punto salvezza, lo vogliamo e scenderemo a Roma per otttenerlo“.

LAZIO SOCIAL – La reazione social dei biancocelesti alla vittoria di ieri

La nuova Lazio targata Simone Inzaghi ha convinto all’esordio, uscendo dal Renzo Barbera di Palermo con una bella vittoria per 0-3 sui rosanero. I giocatori biancocelesti sono apparsi in palla e vogliosi di riscatto e non hanno tardato ad esprimere la propria soddisfazione attraverso i social network. Per primo Keita, un habituè del mondo social, che sulla sua pagina Instagram ha pubblicato una foto della squadra con la scritta “Vamos Equipo“. Poi Onazi, sempre tramite Instagram ha espresso tutta la propria felicità: “Grazie a tutti i tifosi che sono venuti per sostenere la squadra! Ora possiamo solo migliorare“. I giovani Murgia e Germoni, emozionati per la convocazione condita dalla bella vittoria esterna. E infine l’ex capitano Mauri: “Bella vittoria finalmente”.

Vamos equipo!!!! #0-3

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Walking in the light of God Grazie a tutti i tifosi che sono venuti fuori per sostenere la squadra può solo migliorare. #keepworkinginsilence

Una foto pubblicata da Onazi Ogenyi Eddy(MON) (@onaziogenyi) in data:

#immaginichelascianoilsegno⚪

Una foto pubblicata da Lucagermoni (@lucagermoni) in data:

Bella vittoria finalmente S.S. Lazio Serie A TIM

Pubblicato da Stefano Mauri – Pagina Ufficiale su Lunedì 11 aprile 2016

INFERMERIA – Controlli per due biancocelesti

Dopo la vittoria di Palermo, la nuova Lazio di Simone Inzaghi è tornata al lavoro per un lavoro di scarico nel centro sportivo di Formello. Per quanto riguarda l’infermeria, due giocatori biancocelesti acciaccati stanno svolgendo alcuni controlli strumentali presso la clinica Mater Dei di Roma. Si tratta di Kishna e Braafheid. I due olandesi sono arrivati in clinica verso l’ora di pranzo. Per il primo sembra vicino il rientro, mentre per il secondo ci sarebbe bisogno di più tempo.

Materazzi: “Lazio, bella reazione! Inzaghi? Può avere una brillante carriera”

In esclusiva ai microfoni di TuttomercatoWeb, è intervenuto l’ex allenatore biancoceleste Giuseppe Materazzi, per parlare della bella vittoria della Lazio di ieri sera sul campo del Palermo, nel giorno dell’esordio di Simone Inzaghi in panchina. Una buona prova della Lazio ieri al Renzo Barbera: “Ieri sera ho visto una bella gara da parte della Lazio. La settimana è stata utilissima perchè il gruppo e il tecnico si conoscessero meglio. Ho notato la giusta reazione da parte dei giocatori“. Inzaghi non ha tradito nel giorno dell’esordio sulla panchina biancoceleste: “Lo conosco bene, è una persona seria e vuole fare l’allenatore. Ha ottenuto questa possibilità perchè ha lavorato bene con la Primavera. Credo abbia tutte le caratteristiche per sviluppare una carriera brillante: è attento, ambizioso e ha voglia“. Inzaghi vorrebbe non essere solo un traghettatore: “Ha ragione. Non c’è bisogno di dargli garanzie, che in questo caso devono essere i risultati. I presupposti si creano così, ottenendo buoni risultati. L’inizio è stato positivo, da parte dei giocatori c’è stata una reazione giusta, che però non è contro Pioli o a favore di Inzaghi. Ora i giocatori sanno che non c’è più un capro espiatorio“.

Garlini: “Brava Lazio, nessuna partita è scontata”. Poi su Klose…

L’ex attaccante biancoceleste Oliviero Garlini, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio, nel day after dell’esordio vittorioso di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio. Una buona Lazio che è sembrata diversa da quella delle scorse settimane: “I giocatori sono e sono sempre sempre stati quelli, ora c’è più concretezza, più posizione in campo e sicurezza nelle loro giocate. Il cambiamento è una cosa normale dopo il cambio allenatore. Può succedere di tutto e di più. Ho visto una Lazio più sicura che voleva vincere, sono partiti con il piglio giusto e la voglia di portare il risultato a casa“. Per la prima volta la Lazio ha approcciato bene la gara: “In cinque minuti la Lazio ha fatto due gol, chiudendo quasi la partita. Mi sono piaciuti, nella fase del centrocampo, sia Biglia, Parolo che Onazi e hanno aiutato la fase offensiva e difensiva. “. Poi sui singoli: “Non mi è dispiaciuto Parolo, come fino ad ora non mi dispiace Matri. Un giocatore che negli ultimi quindici metri fa gol. Candreva ieri sera ha cercato in tutti i modi di mettere in difficioltà la difesa del Palermo e c’è riuscito andando sul fondo e mettendo la palla in mezzo. Hai dei giocatori davanti tipo Klose, che salta di testa, e Parolo che ha i tempi di inserimento. Keita è andato in superiorità numerica più volte, sulla facia Lulic è il giocatore cardine della squadra insieme a Biglia. Più attento e concentrato Patric, non ha permesso a nessuno di passare e tagliava nelle vie centrali per aiutare. Inizialmente, sembrava titubante e timoroso, ieri sera si è visto un Patric diverso. Prima aveva giocato poco, dandogli più spazio con qualche partita in più, acquisisce fiducia in se stesso e ieri non aera facile perché il Palermo è in zona retrocessione“.

Pioli non va però dimenticato: “Pioli ha fatto un anno eccezionale la scorsa stagione, poi non so cosa sia successo“. Ora c’è bisogno di continuare su questa strada: “Ora bisognerà vedere se Inzaghi riuscirà a dare questa continuità alla squadra, se i giocatori riusciranno a percepire le giuste motivazioni. La Lazio ha segnato 42 gol, subendone 42. Sotto l’aspetto calcistico, se trovi la punta che ti fa gol, alla fine porti a casa il risultato e così è stato ieri. Inzaghi è stato bravo a voler determinare questa mentalità e questa voglia nella squadra“. Certo il Palermo era un po’ allo sbando: “Nessuna partita è facile e scontata, ogni partita ha una storia sua, bisognerà lavorare ancora sotto l’aspetto mentale e poi cercare di giocare per dare continuità a certe prestazioni. La Lazio ha bisogno di queste prestazioni per acquisire la fiducia e la riconferma da parte di qualche giocatore. Queste ultime gare possono mettere in discussione molte pedine“. Riguardo Klose: “Quest’anno Klose ha segnato poco, ma sono dell’idea che prima giocava troppo indietro. Ha tecnica e piedi, ha vinto quasi tutto dove è stato, bisogna vedere lui che mentalità ha, se ha la voglia di rimanere, se è disponibile. E se sta bene, è giusto farlo giocare“. Chiusura sui problemi di ordine pubblico di ieri: “Quanto accaduto ieri a Palermo, dentro e fuori lo stadio, è una presentazione per il mondo non bella da parte del calcio italiano. Situazioni difficili o meno“.

LAZIALI FUORI PORTA – Elez difensore-bomber! Oikonomidis e Crecco dal 1′

0

Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Rozzi (Robur Siena), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Bari).

SERIE B

Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: vittoria della speranza per la Salernitana, che tra le mura amiche dello stadio Arechi batte il Latina per 3-2 rimettendosi in corsa per la salvezza. I granata, per due volte in svantaggio, riescono a ribaltare il risultato nella ripresa, dopo che il primo tempo si era chiuso sul 2-2. Decisivo il rigore trasformato da Coda al minuto 86. Parte titolare Oikonomidis, che tuttavia disattende le aspettative. L’australiano si limita al compitino, non cercando mai la giocata. Trova tuttavia l’assist per il gol del 2-2 di Donnarumma, prima di essere sostituito nell’intervallo. Entra al 37esimo del primo tempo Ronaldo, cercando di dare geometrie alla manovra granata con il risultato però di rallentare molto il gioco. Ammonito appena entrato in campo, rischia l’espulsione nel secondo tempo. Panchina per Pollace, Tounkara e Strakosha, Fuori il lungodegente Prce.

Filippini: impatta per 1-1 sul campo del fanalino di coda Como la Pro Vercelli di Filippini. Succede tutto nel primo tempo: al gol dei padroni di casa di Cristiani risponde Marchi per gli ospiti. 90 minuti in panchina per Filippini, che dopo aver riassaggiato il campo la scorsa settimana, si trova nuovamente a dover guardare i compagni. Girone di ritorno negativo per il classe ’95.

Crecco: brutto tonfo interno per il Modena di Crespo, che viene sconfitto per 1-4 dal Trapani di Serse Cosmi. Una prova incolore per il mancino classe ’95, che dopo un discreto primo tempo, naufraga insieme al resto della squadra nella ripresa. Decisiva in tal senso la doppia espulsione rimediata dai canarini, che avevano chiuso in vantaggio per 1-0 il primo tempo.

Minala: vince il Bari, corsaro a Livorno, con il risultato di 1-2. Decisiva la rete di Lazzari allo scadere, che regala ai galletti i 3 punti ed il terzo posto in campionato in compagnia dello Spezia. Non risulta nella lista dei convocati Minala, ancora alle prese con un problema al tendine d’Achille. Una stagione travagliata per il classe ’96, da cui in molti si aspettavano il definitivo salto di qualità.

LEGA PRO

Lombardi: un pareggio inutile per l’Ancona, che viene fermato sullo 0-0 sul campo del Pontedera. Lombardi, al rientro dal primo minuto, non incide in alcun modo, non azzeccando nemmeno una giocata. Comprensibile, ma insufficiente la sua prova. Sostituito al 59esimo minuto.

Rozzi: spettacolare 3-3 per il Siena contro il Teramo: ai 3 gol toscani nella prima frazione di gioco rispondono gli abruzzesi con una grande rimonta nella ripresa. Poco più di 10 minuti in campo per Rozzi, che ha anche una chance su calcio piazzato ma si vede respingere il suo buon tiro. Difficile incidere con una squadra tutta rivolta nella metà campo difensiva.

LIGUE 1

Perea: perde ancora il retrocesso Troyes, stavolta sul campo del Saint Etienne con il risultato di 1-0. El Coco Perea non risulta nella lista dei convocati. Stagione fallimentare per l’attaccante colombiano.

PRIMERA DIVISION Messico

Alvaro Gonzalez: ennesima sconfitta per l’Atlas che, battuto in casa per 1-2 dal Monarcas, ora si ritrova ultimo in classifica. Solo panchina per El Tata Gonzalez, l’ennesima di un campionato di clausura in cui non riesce a trovare la migliore condizione fisica.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: pareggio per 2-2 sul campo del Sonderjyske per l’Aarhus di Elez, protagonista in positivo del match. E’ il croato infatti ad aprire le marcature, con una zampata da vero opportunista sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Da colonna difensiva a bomber il passo è breve, Elez per l’Aarhus si dimostra una vera certezza. Sostituito al minuto 70, con la sua squadra ancora in vantaggio per 1-2.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: bel pareggio per lo Zurigo sul campo della capolista e ormai campione di Svizzera Basilea. 2-2 il risultato finale, con gli ospiti che si fanno recuperare il doppio vantaggio nel finale di partita. Entra al minuto 55 l’esterno brasiliano, con il risultato ancora fermo sullo 0-0. Per lui una buona prova di corsa, grinta e sacrificio, a conferma della buona stagione fin qui disputata in Svizzera.

Giulio Piras

Scontri pre Palermo-Lazio, il referto della Polizia di Stato

0

Otto , quattro del Palermo e altrettanti della Lazio, sono stati i tifosi arrestati ieri prima della gara del ‘Barbera’ tra rosanero e biancocelesti. A renderlo noto la Polizia di Stato, che ha comunicato che per i fermati le accuse sono di danneggiamento, rissa aggravata, lesioni e lancio di oggetti pericolosi.

TEMPI BELLI – Sono felice! (ed incavolato!)

Non serve scomodare il piccolo, mitico Ralph Winchester per manifestare lo stato d’animo dei laziali, dopo ieri sera. Siamo felici, per tanti motivi, ed incavolati, per altrettanti.

Felici perché quando la Lazio vince in ogni caso è il cuore che prende il sopravvento sulla mente, e allora sono applausi soprattutto se il maledetto primo quarto d’ora diventa il momento migliore della giornata. Effetto Inzaghi? Presto per dirlo, se così fosse ci sarebbe da essere incavolati, perché Stefano Pioli, uomo buono e degnissimo, non meritava certe fronde né spalle voltate. E invece a vedere la squadra di ieri la rabbia monta, perché una convinzione del genere, per lo meno nell’approccio, non si vedeva da Milano e Firenze, a cavallo di Natale, senza scomodare la scorsa stagione.

Sì ma era il Palermo, ha detto qualcuno, allo sbando, in crisi, incapace di opporre un’adeguata resistenza. Poi pensi però che il Barbera è sempre campo difficile e giocare contro una squadra disperata per la sopravvivenza, al di là di qualsiasi gap tecnico, non è mai semplice. E allora torni felice perché pensi a Carpi, Frosinone, Empoli e capisci che nessun risultato è mai scontato, soprattutto in questa fase della stagione. Già Carpi, Frosinone, Empoli… e torni incavolato, perché come è stato possibile perdere punti così? Pensi alla passività del derby, alle brutte figure, alle promesse disattese a tutti i livelli, dalla società ai giocatori, che è facile fare mea culpa dopo quattro gol incassati un derby, o quando ti vengono a chiedere conto di ciò che hai fatto a Norcia, 170 km per sentirsi dire che “abbiamo fatto una stagione di merda“.

Ma poiché non c’è limite al peggio e tantomeno agli infortuni, veder Lulic stringere i denti (altrimenti toccava a Germoni, in ogni caso in bocca al lupo ragazzo), Patric non perdersi d’animo, e Klose che a 38 anni si è caricato di nuovo sulle spalle una squadra in pura crisi d’identità e che ci ha ricordato il professor “Kappler” di Max Collini:

E allora io sono venuto a scuola il pomeriggio,

A 56 anni e quasi alla pensione,

Per far fare un compito a suo figlio

Che ne ha saltati 4 su 4 in un quadrimestre.

Neanche a dirlo, Miro ha preso… 8. E allora si torna felici. Però poi c’è una cosa che ci fa incavolare quasi definitivamente: che ai nostri giocatori quest’anno ne abbiamo dette di ogni, ma vederli giocare letteralmente tra le bombe carta, no, non ci è piaciuto neanche un po’. In una stagione in cui il tifoso romano è stato additato come causa di tutti i mali conosciuti, è stato brutto vedere Gervasoni alzare le spalle ad ogni scoppio. Per la serie, cose che succedono, a Roma le barriere, a Palermo i botti a un metro da Candreva. Felici di aver vinto anche per questo, forse a qualcuno ha dato comunque fastidio, pur nello scenario di classifica poco significativo di ieri sera.

Fabio Belli

FORMELLO – Un dubbio e un rientro vicino per Inzaghi in vista dell’Empoli

0

Dopo la vittoria di Palermo, la Lazio è tornata già questa mattina al lavoro a Formello. Il gruppo è stato, come sempre il giorno dopo una gara, diviso in due, con i giocatori che sono scesi in campo al Barbera che hanno svolto una seduta di scarico, mentre gli altri si sono dedicati ad un allenamento tecnico seguito da un breve lavoro atletico. A questi ultimi si è unito, per qualche minuto, anche Basta, che effettua le esercitazioni con il pallone insieme ai compagni, per poi staccarsi al momento della fase di possesso palla e, dopo un breve colloquio con Inzaghi, far rientro negli spogliatoi. Al momento la sua lesione di primo grado al polpaccio non è ancora stata pienamente superata, per cui la sua presenza domenica all’Olimpico contro l’Empoli resta in forte dubbio. Migliorano invece le condizioni di Konko, fermo dal ritorno di Europa League contro lo Sparta Praga: il terzino è sulla via del recupero da uno stiramento ai flessori e oggi ha svolto per circa mezz’ora una serie di allunghi sulla fascia. Solo palestra infine per Berisha, Radu, Mauri, Morrison Kishna.

Lazio, scudetto 1915: la petizione si rifà il look!

La petizione online “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!” è oramai giunta al suo nono mese di vita, ma tutto il tempo fin qui trascorso la fa sentire sempre più forte, autorevole e rinvigorita. Le 32.000 sottoscrizioni sinora conquistate ne hanno aumentato ancor di più la determinazione, l’interessamento costante e trasversale dei media l’ha resa sempre più consapevole e condivisa e la sua ascesa nelle stanze dei bottoni della Figc l’ha legittimata quale sempre più quale autorevole giustiziera di una storia centenaria mistificata, vilipesa ed occultata. Allorquando all’alba del 30.06.2015 tale rivendicazione salpò dalla piattaforma online di Change.org, tuttavia, la stessa lo fece sulla base delle conoscenze storiografiche sino a quel momento conosciute, pubblicate e ritenute valide, che comunque già di per sé giustificavano inconfutabilmente la richiesta di riassegnazione ex aequo dello Scudetto 1914/15 a Lazio e Genoa. Gli studi storico/giuridici e gli approfondimenti emerotecari condotti in questo lasso di tempo, tuttavia, hanno consentito di poter acclarare con certezza assoluta che:

1) come da rinvenuto comunicato ufficiale il Lucca ebbe a ritirarsi dal Girone Finale dell’Italia Centrale per problematiche finanziarie, con la conseguenza che sia la Lazio che il Roman vinsero a tavolino i rispettivi incontri con tale club toscano;

2) come chiaramente riportato dai giornali dell’epoca la Lazio fu inconfutabilmente la squadra Campione dell’Italia Centrale, il cui Girone Finale risultò del tutto definito per effetto dei risultati conseguiti sul campo e/o a tavolino;

3) in forza del comprovato annullamento della prefinale tra Internazionale di Napoli e Naples, disposto dalla Figc per acclarate irregolarità di tesseramento, la Lazio si aggiudicò puranche il titolo di squadra Campione del’Italia Centro-Meridionale;

4) ciò comportò che la squadra biancazzurra fu l’unica ad essersi effettivamente qualificata per la finalissima nazionale valida per l’assegnazione del titolo tricolore 1914/15, prevista contro la vincente del Girone Finale dell’Italia Settentrionale, poiché tale girone fu interrotto ad una giornata dal termine per l’improvvisa insorgenza bellica senza determinare un’effettiva vincitrice;

5) il Girone Finale dell’Alta Italia rimase definitivamente incompiuto a causa del rifiuto del Genoa di ottemperare alla direttiva della Figc finalizzata ad anticipare l’ultimo turno al 16.05.1915, così da prevenire l’insorgenza del primo conflitto bellico mondiale, nonché per effetto della successiva sospensione agonistica decretata dalla Federazione il 23.05.1915 che di fatto consacrò la seguente classifica provvisoria: Genoa pt. 7, Internazionale pt. 5, Torino pt. 5 e Milan pt. 3;

6) come è noto con successiva delibera post bellica la Federcalcio dell’epoca assegnò d’ufficio al Genoa il titolo di Campione d’Italia rimasto inattribuito, senza tenere in nessuna considerazione il primato sportivo indiscutibilmente conseguito dalla Lazio nella stagione calcistica 1914/15;

7) in base a quanto documentato per tabulas, altresì, mentre la stampa sportiva settentrionale si batté per l’assegnazione d’ufficio al Genoa del titolo de quo, nessun giornale sportivo romano e/o laziale poté fare altrettanto per la Lazio poiché “L’Italia Sportiva”, unico all’epoca pubblicato, cessò le proprie cronache proprio per lo scoppio della grande guerra.

Alla luce delle scoperte, delle rettifiche e delle integrazioni storiografiche sopra descritte e delle conseguenti deduzioni giuridico/sportive, pertanto, a far data dall’11.04.2016 l’originario testo dell’anzidetta petizione tricolore sarà adeguatamente integrato, variato ed aggiornato e risulterà contestualmente trasmesso a mezzo pec agli atti della Federazione Italiana Giuoco Calcio:

Nella granitica convinzione che le ulteriori considerazioni quivi richiamate possano rivelarsi assolutamente trancianti sotto il profilo revisionistico, probatorio e giuridico/sportivo, pertanto, potendosi ritenere sostanzialmente conclusa la fase istruttoria del procedimento di riesame attualmente in essere presso la Figc, con l’occasione sarà puranche reiterata la richiesta di nomina di una Commissione Straordinaria ad hoc, che, unica, potrà realmente far luce sui fatti in questione, render finalmente giustizia ad una doglianza centenaria e sancire perlomeno l’assegnazione ex aequo del titolo di Campione d’Italia 1914/15 a Lazio e Genoa.

Gian Luca Mignogna

CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG – LAZIO CAMPIONE DI’ITALIA 1914/15

Biglia-Inter, il ds nerazzurro Ausilio: “Ci piace, ma…”

Intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport’, il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio ha parlato del momento dei nerazzurri, ma non solo. In primo luogo, ha gettato acqua sul fuoco delle ultime polemiche: “Il campionato è assolutamente regolare, alla fine i valori della classifica sono sempre quelli che esprime il campo“. Il ds poi si è soffermato sull’argomento mercato, in particolare sulle voci di un interesse del club meneghino per Lucas Biglia: “Non c’è mai stato alcun interesse. Quel tipo di giocatore ci piace, ma provate a chiedere a Lotito quanto vuole…“. In altre parole: se il trasferimento dell’argentino a Milano si concretizzerà, sarà per una cifra accettabile, dal canto loro Thohir & co. non sono disposti a fare follie. Il patron biancoceleste è avvisato…

Papadopulo: “I giocatori hanno capito che la passività non sarebbe stata più tollerata”

L’ex tecnico biancoceleste Giuseppe Papadopulo è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per commentare il ritorno alla vittoria della Lazio sul campo del Palermo, alla prima come allenatore in Serie A di Simone Inzaghi.

Sulla reazione della Lazio, la lettura più logica può essere quella che i giocatori si sono resi conto che la tifoseria non avrebbe più accettato la passività manifestata nel derby. C’è stata dunque una prestazione nelle corde di quella che, nonostante le tante delusioni stagionali, resta una rosa di buona qualità.

Ma quale può essere un’idea per iniziare un nuovo ciclo in casa Lazio? E’ necessario un cambio di proprietà come chiedono i tifosi o ci sono anche altre strade da percorrere? “Sicuramente il rapporto conflittuale con i tifosi non ha agevolato e non agevolerà quella che è la gestione societaria. L’importante è che il bene della Lazio venga messo al primo posto in quelle che saranno le decisioni future.

Da quali giocatori può ripartire la Lazio per aprire un nuovo ciclo? “Sicuramente Marchetti in porta offre ampie garanzie. Tra i più giovani io punterei fortemente su Keita perché penso che possa diventare un giocatore di grande livello. Poi Candreva e Parolo, giocatori che dovranno essere la struttura portante del futuro, senza dimenticare chi per gli infortuni, come De Vrij, non ha potuto offrire il contributo che si attendeva.

Sui tecnici che hanno guidato la Lazio quest’anno: “Inzaghi ha tutto da dimostrare, ma possiede la freschezza e l’entusiasmo per risollevare le sorti della squadra. Pioli è arrivato alla Lazio in un momento giusto, poi è venuto meno l’entusiasmo e senza i giusti supporti è venuto già il castello che aveva costruito con fatica, anche se gli ottimi risultati nella prima stagione resteranno nella storia.

Una domanda anche sulla grande impresa che Claudio Ranieri sta compiendo alla guida del Leicester. Una storia simile potrebbe proporsi anche in Italia? “Nel calcio moderno queste favole sono sempre più rare e le società che hanno maggiore disponibilità economica la fanno da padrone. E’ sicuramente un bell’esempio e una bella storia, ma per vincere servono programmazione e forza finanziaria.

Fabio Belli

LAZIO SOCIAL – Bisevac al veleno: “Le critiche? Le peggiori vengono dall’ignoranza”

La bella vittoria contro un Palermo ‘incerottato, va detto, non ha permesso al difensore Milan Bisevac di rasserenare l’ambiente, e questa mattina ha ‘tuonato’ il buongiorno, twittando in modo piccato a chi, in questi mesi, ha criticato e critica le prestazioni della Lazio. Ecco quanto ha scritto stamane nel suo account ufficiale Twitter:

 

VIDEO – Tutta l’emozione di Claudio Ranieri nel post partita

A fine partita Claudio Ranieri non è riuscito a trattenere l’emozione per l’impresa che lui e i suo ragazzi stanno compiendo con il Leicester: vittoria fuori casa contro il Sunderland e qualificazione in Champions League matematicamente raggiunta, prima volta nella storia del club.

 

Sì ai cani, no ai bimbi. Albergo crea polemiche fra le mamme

Ha destato molto scalpore quanto avvenuto, recentemente ad una mamma, intenta a prenotare una camera per due persone più bimba di 18 mesi al seguito, in un albergo ad Abano terme, in provincia di Padova.

LA VICENDA – La donna stava cercando su ‘booking’ una struttura dove passare il weekend con il compagno e la piccola. Trovato, inizia la compilazione dei moduli online, ma scorrendo tra le varie informazioni non riesce a trovare la voce relativa all’aggiunta della culla per la piccola.

IL PROBLEMA – A quel punto spazientita guarda tra le informazione e fa una scoperta che la amareggia profondamente: nella struttura dove avrebbe voluto passare il fine settimana non erano ammessi bambini.

SI AI CANI – Lo sgomento è stato ancora più enfatizzato non appena scoperto che erano ammessi gli animali su richiesta. Forse un’esagerazione, sta di fatto che la donna per sfogarsi e diffondere quanto successo  ha esposto la vicenda nei gruppi a tutela delle mamme, screditando albergo e albergatore.

Zdenek Zeman, 13 gol subiti in 2 gare. Lugano rischia la B

Zdenek Zeman, il maestro del calcio, non sta riuscendo nell’intento di far riprendere quota al suo Lugano, anzi nelle ultime partite, prima col Sion (6) e poi contro lo Young Boys (7) ieri sera a Berna, ha totalizzato un parziale ‘record’ di 13 gol subiti. Secondo la stampa locale la squadra ha già la testa alla finale di Coppa di Svizzera del prossimo 29 Maggio contro lo Zurigo e non riesce a dare continuità e far punti in campionato.

A margine della partita il Boemo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “E pen­sa­re che ave­va­mo im­po­sta­to una gara di­fen­si­va…ma sen­za di­fen­der­si è dif­fi­ci­le far­lo. Sa­pe­va­mo che l’obiet­ti­vo sal­vez­za sa­reb­be sta­to dif­fi­ci­le ma con pre­sta­zio­ni del ge­ne­re ci com­pli­chia­mo ul­te­rior­men­te la vita. L’ave­vo det­to alla vi­gi­lia: dopo un 6-0 si può rea­gi­re in due modi. Ab­bia­mo scel­to il peg­gio­re”.

FORMELLO – Oggi si riprende, ma da mercoledì si fa sul serio. Inzaghi spera in qualche recupero

Subito in campo per gli allenamenti: Inzaghi ha fissato la ripresa per questa mattina alle 11. La squadra però effettuerà prettamente seduta di scarico per coloro che hanno giocato ieri al Barbera, poi verrà concesso il martedì libero ai giocatori. Il ritiro insomma è ufficialmente terminato. Da mercoledì si ricomincerà a pedalare in vista della gara casalinga contro l’Empoli domenica prossima. La vittoria di Palermo (la prima di Inzaghi in A) ha riacceso le speranze di conquistare un posto in Europa League, ora distante solo 4 punti (il 6° posto è occupato in questo momento dal Milan di Mihajlovic). I biancocelesti hanno il dovere di provarci fino all’ultima giornata, la promessa fatta ai tifosi non deve durare solo una partita.

Per la gara con i toscani di domenica 17 Aprile tornerà dalla squalifica Wesley Hoedt, anche se il neo allenatore biancoceleste sembra intenzionato a confermare la coppia Gentiletti-Bisevac. Intanto Inzaghi spera di avere finalmente buone notizie dall’infermeria: il tecnico piacentino infatti, si augura di recuperare per domenica Basta sulla fascia destra, mentre Milinkovic-Savic era già in panchina ieri sera ma non è entrato per non forzare i tempi di recupero. Tornerà contro i toscani. Novità importanti dovrebbero esserci anche per Konko e Kishna che già a Norcia avevano cominciato con il lavoro differenziato. Ancora poche, invece, le speranze di recupero di Mauri, Radu e Berisha. Tornerà regolarmente in gruppo anche Ravel Morrison. L’inglese spera di avere finalmente quello spazio che Pioli non gli ha quasi mai concesso  in maglia biancoceleste.

RASSEGNA STAMPA – Le pagelle

SORRENTINO 5,5 Incolpevole sulla doppietta di Klose, indeciso sul tris della Lazio a opera di Felipe Anderson.

VITIELLO 5 In campo in extremis al posto dell’infortunato Struna. Viene anticipato da Klose sul secondo gol.

GONZALEZ 5 Quasi sempre in ritardo, apparecchia la tavola per Keita alla mezz’ora.

ANDELKOVIC 5 Giornata dimenticabile, come tutti i colleghi di reparto.

PEZZELLA 5,5 Discreto nelle chiusure, un po’ timido quando si tratta di spingere. Salva su Keita.

MORGANELLA 5 Il duello con Keita è impari. Lascia il posto al giovane La Gumina.

HILJEMARK 5 Uno degli uomini con più qualità della squadra rosanero. Stasera non lo dimostra. Ha una buona opportunità su calcio piazzato e la spreca.

JAJALO 4,5 Permette a Candreva di calciare da posizione pericolosissima. Insensato l’intervento su Onazi nel corso della ripresa. Giusto il giallo.

LAZAAR 4,5 Dov’è finito il giocatore dello scorso anno? Male, lascia il campo a Brugman già al 37’. Non prende bene il cambio.

BRUGMAN 5,5 (dal 37’) Non male l’apertura per La Gumina nella seconda frazione. La conclusione su Marchetti, però, è troppo debole.

QUAISON 5 Tenta di rendersi pericoloso con un paio di traversoni, niente di esaltante. Ma almeno ci prova. Il rendimento cala nella ripresa.

TRAJKOVSKI S.V. (dal 74’)

GILARDINO 6 È spesso da solo, ma lotta su quei pochi palloni che gli arrivano. Il gol è in fuorigioco.

LA GUMINA 6 (dal 52’) Lo avevamo ammirato al Torneo di Viareggio e stasera regge il confronto con il calcio dei grandi. Sicuramente tra i salvabili.

NOVELLINO 4,5 Il Palermo è inguardabile, per colpe anche non sue. Zamparini avrà già alzato la cornetta?

MARCHETTI 6 Impegnato – e mai seriamente – soltanto in un paio di occasioni, guarda tranquillamente i compagni giocare.

PATRIC 6 Poco propositivo, preferisce stare dietro e lasciare spazio alla corsa di Candreva. La sufficienza è di incoraggiamento.

BISEVAC 6 Potrebbe giocare in modo più elementare. La sua serata è comunque aiutata dalla sterilità del reparto offensivo rosanero, soprattutto nel primo tempo.

GENTILETTI 5 Ha avuto giornate migliori, a inizio partita si perde Gilardino. Nel secondo tempo fa altrettanto, regalando un calcio di punizione e guadagnandosi un giallo. Regala quasi il primo gol in campionato a La Gumina. Poco preciso.

LULIC 6 Non è al 100%, ma poco importa perché al Barbera non sfigura. Anzi. Corsa e grinta.

MAURICIO 5 (dal 76’) Puntualissimo nel prendere il solito giallo.

ONAZI 6 Si disimpegna nelle due fasi con sicurezza, gara sufficiente. Abile negli inserimenti, un po’ meno quando si tratta di lasciare partire la conclusione.

BIGLIA 6,5 Il faro della mediana biancoceleste, imprescindibile.

PAROLO 5,5 Nervoso nei primi 45 minuti, si becca il giallo per un duro intervento ai danni di Vitiello. Uno dei suoi inserimenti non viene premiato da Keita, che preferisce fare di testa propria.

CANDREVA 6,5 Si accende più volte nel corso del match. Straordinario il colpo di tacco con il quale si libera di Pezzella. All’inizio della seconda frazione di gioco sfiora ripetutamente il 3-0 nel corso della stessa azione.

KLOSE 7,5 Sblocca il risultato con un grande esterno destro sul secondo palo, si rifà poco dopo. Attaccante vero, ma lavora anche per la squadra.

DJORDJEVIC S.V. (dal 79’)

KEITA 7 Vivace e sempre presente sulla fascia. Impegna più volte Sorrentino, sfiorando più volte il 3-0.

FELIPE ANDERSON 6,5 (dal 69’) Prende il posto dell’ottimo Keita. Stavolta entra con la luce accesa, la mette dentro al primo pallone toccato.

INZAGHI 8 Sembra aver ridato fiducia alla Lazio. Bisognerebbe vederlo all’opera in test più complicati, ma la prima è da sogno.

Fonte : Il Corriere dello Sport