La quinta giornata di campionato vede in programma la Roma calcio femminile che ospita in casa la Lazio Women 2015 del presidente Lotito per un derby che si prospetta carico di emozioni. Le due squadre giocano attente e nel primo tempo sembrano studiarsi. La Lazio raramente si affaccia dalle parti della porta difesa da Melis, mentre la Roma spinge di più, ma manca della cattiveria giusta per buttare la palla in rete. Il derby è sempre il derby e nessuna delle due squadre vuol incassare goal.
All’8′ minuto Capparelli tira fuori e due minuti dopo è la volta di Proietti a calciare fuori. Al 24′ Ancora un pallone che finisce fuori questa volta calciata da Visentin. Al 26′ la svolta: Carosi viene atterrata in area, ammonizione per la giocatrice laziale e rigore per le giallorosse. Proietti dal dischetto non sbaglia e la Roma va sull’1 a 0. Al 32′ primo tiro pericoloso da parte biancoceleste con l’ex De Luca, ma Melis para. Al 37′ ancora il n.10 giallorosso Proietti che ci prova, ma tira fuori. Si arriva così al 45′ minuto sul risultato di 1 a 0 per la Roma.
Nella ripresa il gioco si vivacizza. La Lazio, in svantaggio, vuol tentare la rimonta mentre la Roma vuole consolidare il vantaggio per mettersi al riparo da sorprese. Al 68′ un bel tiro di De Vecchis respinto dall’ottimo portiere biancoceleste ed al 78′ un gran tiro di Capparelli fuori di poco fanno da preludio al goal. Al 79′, infatti, arriva il raddoppio giallorosso con Morra sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Proietti. Il tre a zero finale ci pensa a siglarlo Vukcevic subentrata a Pittaccio nella ripresa. Fonte: calciofemminileitaliano.it

tti gli oggetti portati dai partecipanti. Privarci tutti di un pezzo di cuore. Un dono simbolico, che viene appunto, dal cuore. Chiunque voglia partecipare,
e sa benissimo dove sta quella sottile linea rossa che separa la critica costruttiva da quella distruttiva. “Sono a Roma da 17 anni conosco l’ambiente e so quali critiche devo ascoltare per crescere e quelle che invece sono prevenute. Sono sempre sereno e cerco di fare il mio lavoro, questo mi sta dando grandi soddisfazioni“: aveva detto il mister poco
Un grande merito di mister Inzaghi, capace di far un gioco che è in grado di portare a segno tanti giocatori diversi. Il tecnico della Lazio ha sempre cercato di plasmare il suo undici per fronteggiare al meglio l’avversaria che si trovava davanti facendo spesso e volentieri necessità-virtù: vedi Basta centrale nella difesa a 3 contro il Napoli e/o Felipe Anderson terzino fluidificante negli altri casi di mancato utilizzo della difesa a 4. La base di partenza è tout court il 4-3-3. Inzaghi ci ha lavorato molto ma per vari motivi non ha potuto usufruire sempre. Dopo la sfida contro l’Udinese – in cui i biancocelesti scendevano in campo con un 4-4-2 schiacciando i friulani per 0-3 – la Lazio ha sempre giocato con la difesa a 4, salvo nella trasferta di Napoli, in cui Inzaghino ha di nuovo rodato il 3-5-2 per rendere proteggere i suoi difensori che, vista lo loro stazza, rischiavano di essere esposti ai costanti pericoli garantiti dal tridente partenopeo.
