Dopo aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani sera (ore 20:45), allo Stadio San Paolo, giocherà contro il Napoli di Maurizio Sarri (CLICCA QUI), andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:
PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITÀ’ –
- Nei tre incontri disputati in trasferta c’è assoluta parità tra le due squadre: 3 sfide con una vittoria, una sconfitta e un pareggio.
- I numeri che confermano l’ottimo momento dei biancocelesti e la loro pericolosità in trasferta: la compagine di Inzaghi è la seconda miglior squadra lontana dalle mura di casa dopo la Juventus e il suo tridente è micidiale.
- Nelle cinque partite giocate senza il tridente la Lazio ha raccolto solo 7 punti, realizzato 8 goal e ottenuto due sconfitte. Con il tridente le statistiche cambiano radicalmente: 6 partite giocate, 12 punti ottenuti, 14 reti realizzate e nessuna sconfitta.
- Nell’ultimo precedente giocato al San Paolo, il 20 settembre 2015, Lazio viene travolta dal Napoli per 5-0, e sempre nella passata stagione, la squadra di Sarri vinse anche il match dell’Olimpico (0-2). Ma nelle due trasferte ancora precedenti la Lazio sbancò il San Paolo entrambe le volte: il 31 maggio 2015 nella decisiva sfida Champions (4-2) e 1-0 nella semifinale di Coppa Italia un mese e mezzo prima. In campionato il pareggio manca in assoluto dal 2013 (1-1), al San Paolo dal 2011 (0-0). Con il Napoli padrone di casa, in Serie A il bilancio complessivo sorride comunque agli azzurri: 29 vittorie, 23 pareggi e 11 sconfitte.
- Pronostico: Napoli che potrebbe risentire delle fatiche turche, Lazio in forma. L’unica sconfitta interna dei partenopei è arrivata contro la seconda squadra della Capitale. Questi i consigli in schedina: Over 1,5 e Goal. Primo marcatore Immobile intorno a quota 7 ipotesi da considerare.
- A stupire sono soprattutto le statistiche individuali, quelle che parlano di un Ciro Immobile ancora più prolifico dell’inizio di stagione nell’anno in cui fu capocannoniere (9 gol in 11 partite, a segno per 5 incontri consecutivi), di un Felipe Anderson tornato a macinare assist (4 in 10 partite) e di un Keita Balde definitivamente esploso (2 assist e 3 gol sinora).
- I biancocelesti, uno degli attacchi più prolifici del nostro campionato, sono la quinta squadra per tiri (15,6 di media) e l’ottava per dribbling (9,4) a riprova di un talento notevole da centrocampo in avanti. Il tutto, però, è frutto di un calcio molto diretto. Gli uomini di Inzaghi sono infatti soltanto decimi per percentuale di possesso palla (49,6%) e addirittura tredicesimi per percentuale di passaggi completati (79,6%). Il motivo? Sono terzi per palle lunghe (68 in media a partita) e dodicesimi per passaggi corti (370). Poco fraseggio e molta ricerca della profondità per mettere in luce le doti del tridente, dunque. Dal punto di vista difensivo, invece, emerge anche la fisicità come spiegazione di questo calcio diretto. La Lazio è prima per tackle (22,9 in media a partita), quarta per duelli aerei vinti (15) e settima per palle intercettate (16,7). Il risultato è che soltanto sette formazioni subiscono meno tiri (13 in media).
INZAGHI VS SARRI – Sarà il primo faccia a faccia tra i due allenatori. Il mister di Piacenza ha affrontato il Napoli solo a livello Primavera e il rendimento è in perfetta parità con due successi e altrettanti ko, con l’aggiunta di un pareggio. Prima di appendere gli scarpini al chiodo, Simone vanta due precedenti contro i partenopei con le maglie di Lazio e Atalanta ma in entrambi i casi a spuntarla purtroppo sono stati i campani. Per quello che riguarda il tecnico toscano si tratterà del quinto confronto diretto contro le aquile e il bilancio è in attivo con tre vittorie (due lo scorso anno sulla panchina vesuviana) e una sconfitta.
LA MINACCIA – LA BANDA BASSOTTI. Grazie al cielo non c’è più “Il Pipita” Gonzalo Higuain che ogni volta che incontrava i biancocelesti sul suo cammino con la maglia napoletana ha dato sempre il meglio di sé. Il Napoli aveva risolto questa perdita con un altro bomber di razza, cioè Milik, ma anche il polacco si è dovuto arrendere ad un grave infortunio. Nonostante queste “disgrazie calcistiche” i partenopei restano pericolosissimi davanti grazie alla banda bassotti che compone il tridente d’attacco: Mertens, Callejon ed Insigne. Lo spagnolo ex Real Madrid in particolare sta vivendo un inizio di stagione esaltante, trascinando letteralmente i partenopei a suo di gol. Occhio a Gabbiandini, voglioso di dimostrare una volte per tutte il suo valore. L’ex Atalanta cerca riscatto dopo stagioni in colore all’ombra del Vesuvio. Sicuramente sono loro – e la loro voglia di rivalsa dopo gli ultimi risultati tra campionato e coppe – la minaccia più grande per i due giganti della difesa biancoceleste Hoedt e Wallace. Certo anche loro avranno dei brutti clienti da affrontare: Keita, Immobile e Anderson (KIA).
SAN PAOLO SEMI VUOTO? – Napoli–Lazio, un match da San Paolo gremito…o quasi. Non sono solo i tifosi di Lazio e Roma che hanno svuotato lo Stadio, ma anche fra la società partenopea vede i propri supporter diminuire secondo il trand italiano complice anche la contestazione che sta subendo il presidente De Laurentiis: infatti la sfida di sabato, nonostante l’abbassamento dei prezzi per cercare di riempire lo stadio, dovrebbe registrare un’affluenza molto bassa.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Mister Sarri può disporre di Gabbiadini, sarà schierato al centro dell’attacco sostenuto da Callejon ed uno tra Mertens o Insigne. Di rientro da Istanbul dopo la Champions, gli azzurri si preparano alla gara di campionato contro la Lazio. Infine, difficile il recupero di Albiol, ormai tornerà arruolabile dopo la sosta.
PROBABILE FORMAZIONE – (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, Mertens. A disp: Rafael, Sepe, Chiriches, Tonelli, Maggio, Strinic, Zielinski, Giaccherini, Rog, Diawara, Insigne, El Kaddouri. All. Maurizio Sarri

squadra della sua città, Napoli; l’altro invece trascina la prima squadra della capitale dove merita: le zone nobili della classifica. Ciro e Lorenzo domani si rivedranno al San Paolo, anche se con stati d’animo nettamente opposti: il primo in un momento di grazia con i suoi 9 gol in 11 partite (Ciro, ovviamente) e con il suo Napoli nel mirino; l’altro (Lorenzo) vive qualche nervosismo di troppo – lo screzio con Sarri “sembra” ormai acqua passata – e sa che questo è forse il momento peggiore per affrontare la Lazio ma potrebbe essere (speriamo di no) la partita giusta per uscire da questo momento no. Sabato sera, la coppia napoletana si ritroverà uno di fronte all’altro pronti a darsi battaglia. Solo per novanta minuti, però. Dopo, amici come prima.
dove Higuain sbaglia un rigore e la Lazio, che vinceva 2-0, si è trovata molto in difficoltà nel secondo tempo causa anche l’espulsione di Parolo (poi pareggiata da quella di Ghoulam). A salvare il risultato sarà alla fine Eddy Onazi. Sarà l’ultima, importantissima partita dell’ex capitano Cristian Ledesma. Schianta il Napoli al San Paolo, in una sfida da brividi, una notte unica…da laziali. La ciliegina sulla torta, per far la Champions più dolce, ce la mette il solito Klose. L’abbraccio di Pioli a tutti i suoi è l’immagine di tutta la stagione laziale. È terzo posto, l’Europa che conta è a tinte biancocelesti. Poco dopo la festa proseguirà a Formello: una bellissima marea di tifosi biancocelesti invaderanno il Fersini. Fumogeni, bandiere e cori, l’entusiasmo la faranno da padrona. Come dice Ligabue in una sua canzone “E’ il giorno dei giorni…”. Di seguito il tabellino della gara:
Calciatore, ma soprattutto, radiocronista e telecronista dalla voce roca è rimasto memorabile per il suo modo di narrare le epiche imprese del calcio. Nato a Roma il 4 novembre del 1928, Alessandro Ciotti, durante la sua carriera giornalistica ha seguito ben 14 Olimpiadi, 15 Giri d’Italia e oltre 2400 partite nella trasmissione Rai “Tutto il calcio minuto per minuto”. Si improvvisò anche regista quando, nel 1976, Johan Cruijff disse si al progetto di film sulla sua vita calcistica: nacque così “Il profeta del gol”. Sandro Ciotti, dopo una lunga malattia, si è spento a Roma il 18 luglio del 2003 all’età di settantaquattro anni. Rai Storia nel 2013, in occasione del decennale della morte del radiocronista, ha prodotto il documentario “Sandro Ciotti, un uomo solo al microfono”.
