Home Blog Pagina 2668

RISULTATI EUROPA LEAGUE – Spettacolo in Ucraina, sorpresa in Spagna

Sono terminate le semifinali di andata di Europa League. Le gare in programma hanno regalato emozioni e sorprese.

SHAKTAR – SIVIGLIA 2-2: pareggio emozionante tra le due compagini. All’iniziale vantaggio spagnolo con Vitolo, rispondono gli ucrain con Marlos e Stepanenko che mandano al riposo la squadra di Lucescu in vantaggio. Nella ripresa il ritmo scende per via della stanchezza. Ma all’80esimo Gameiro sigla il definitivo 2-2 su calcio di rigore.

VILLAREAL – LIVERPOOL 1-0: a sorpresa cadono i Reds. la squadra di Klopp esce sconfitta dal madrigal per 1-0 subendo il gol al 90esimo. Per il sottomarino giallo una vittoria preziosa, anche se ad Anfield sarà durissima resistere. Il gol decisivo è sttao realizzato da Adrian.

SERIE B – Ecco il vincitore del Gentleman Fair Play Awards 2016

Va a Leonardo Morosini, attaccante del Brescia e della Nazionale Under 20, la quinta edizione del “Gentleman Serie B”, dedicata all’ex giocatore del Livorno Piermario Morosini.

Dopo l’ex capitano del Novara Calcio Raffaele Rubino, il difensore dell’Empoli Marco Zambelli, il difensore del West Ham Angelo Ogbonna e il centrocampista del Carpi Lorenzo Pasciutti, il prestigioso riconoscimento dedicato al Fair Play nel calcio professionistico finisce nelle mani del giocatore delle Rondinelle. La premiazione lunedì sera, 2 maggio, alla scuola militare Teulié di Milano.

Ruben Sosa: “Lazio nel cuore, ma non ho grandi rapporti”. E su Tare dice che…

0

E’ stato uno dei migliori attaccanti della Lazio del passato. Ruben Sosa è rimasto nel cuore dei tifosi della Lazio e al calciatore è rimasta la Lazio nel cuore. Tanto da essere presente alla manifestazione Di Padre in Figlio del 23 maggio. Intervenuto a radiosei, ha parlato dei biancocelesti e della sfida contro l’Inter, altra sua ex squadra: “Giusto promuovere Inzaghi. Serviva una scossa e un cambiamento all’interno della squadra. La Lazio mi è rimasta nel cuore, anche se non ho moltissimi rapporti con loro. L’unico che conosco è Manzini…

Poi su Tare: “Sinceramente non ci ho mai parlato, solo una volta ci siamo salutati, ma niente di più“. All’Inter invece è più apprezzato: “Con i nerazzurri il rapporto è migliore perchè mi coinvolgono. Domenica spero solo sia una bella partita da vedere. Forse l’Inter è favorita perchè mentalmente e fisicamente sta meglio della Lazio“.

 

DI PADRE IN FIGLIO – Rastelli: “La Curva Nord darà spettacolo. Il tifoso è il vero padrone del calcio!”

Dopo l’intervento di Oddi ha preso la parola il responsabile della comunicazione della Curva, Riccardo Rastelli: “Questa volta a differenza di due anni fa lo spettacolo sarà doppio, il primo sarà quello della gente, il secondo le vecchie bandiere. Infine a rendere meravigliosa la serata ci sarà anche un altro evento. La Curva Nord in questa manifestazione vuole far presente ancora una volta che il calcio non è solo barriere, biglietti e diritti tv, ma anche passione. Bisogna capire che il vero padrone del pallone è il tifoso e mi auguro che possa essere sempre così altrimenti si arriva in un punto di non ritorno. Già a fine anni ’80-inizio anni ’90 con tutti i soldi che entravano per i Mondiali c’era chi, come gli Ultras, denunciava già questo stato di cose. Il tifoso non è solo un cliente. Il 23 maggio sarà la serata adatta per far tornare famiglie con i loro bambini allo stadio, quando ero piccolo lo spettacolo che restava nei miei occhi era quello che regalava la Nord.

I bambini devono venire allo stadio, ricordiamoci che il vero spettacolo sono le emozioni che riesce a offrire una Curva. Oggigiorno sono diversi i motivi per cui le famiglie si sono allontanate dallo stadio. I tifosi non ne possono più di farsi file chilometriche sotto la pioggia, perquisizioni al limite di legge, questo stato di cose non fa altro che allontanare la gente dallo stadio. Sarà una favola raccontata dai padri ai figli attraverso uno show toccante, lo riteniamo come un biglietto da visita. Speriamo che possa diventare un evento annuale e che diventi una festa di cui parli tutto il mondo. Tutti dovranno sapere che ogni anno c’è questa festa fra i tifosi. Sapete tutti che la causa per cui non entriamo allo stadio sono le barriere, e vogliamo che la serata possa essere un messaggio per le istituzioni per far capire come il tifoso laziale vive lo stadio. Restare fuori dall’Olimpico è una sofferenza, speriamo che chi di dovere possa tornare sulle proprie decisioni e che si possa tornare a vedere una partita di calcio con la curva piena“.

Dopo di lui è intervenuto Pierluigi Vollaro, ammistratore delegato della Gems:“Posso solo ringraziare gli organizzatori dell’ evento, ci hanno chiesto di fare queste divise, che si troveranno in vendita nei nostri store dal 16 maggio”.

FOTO DI PADRE IN FIGLIO – Wilson e Oddi: “Sarà una serata bellissima, venite tutti allo stadio”

Dopo il Presidente ai microfoni è stata la volta di Giancarlo Oddi: “Stiamo provando a ripetere quanto abbiamo fatto due anni fa. Buccioni ha parlato della polisportiva. Spesso il laziale viene tacciato come particolare, ma ciò che viene detto non è la verità. In Italia ci conoscono per tanti motivi. Nessun altro al mondo ha fatto quello che abbiamo fatto noi. I laziali sono riusciti a riportare a Roma un giocatore, Chinaglia, che viveva dall’altra parte del mondo e adesso riposa qui al fianco del suo allenatore. La Lazio è una società importantissima che ha attraversato anche tanti momenti bui. Io sono stato in questa società per 25 anni e momenti difficili ne ho visti diversi ma di una cosa sono certo: questo club non fallirà mai. Per quanto possiamo facciamo questo evento per i tifosi laziali. Due anni fa il popolo laziale ha fatto qualcosa di incredibile e tutto il mondo ne ha parlato. Con l’aiuto dei tifosi faremo del nostro meglio anche questa volta”.

DI PADRE IN FIGLIO 1  DI PADRE IN FIGLIO 2

Infine a chiudere la conferenza è stato Pino Wilson: “Tante persone hanno collaborato alla realizzazione di questo evento, ci sarà tutto un contorno che renderà la serata una cosa bella ed importante e mi auguro che si possa ripetere di anno in anno. Io e Giancarlo abbiamo posto le basi, senza dubbio è un bell’evento perché riportiamo la gente allo stadio senza altri interessi, lo facciamo perché noi siamo biancocelesti. La lazialità si vive sempre, sia nei momenti belli che in  quelli più brutti. Ho avuto la fortuna di essere il capitano del primo scudetto: ho giocato al fianco di grandi personaggi che si sono dimostrati prima uomini e poi giocatori. I ragazzi della Curva mi hanno fatto sentire orgoglioso di ciò che abbiamo fatto perché siamo rimasti nelle loro teste pure se non ci hanno mai visto giocare. Abbiamo invitato tutti quelli che sono stati presenti due anni fa e tutti hanno accettato. Verranno Kolarov, Ruben SosaRiedle non posso darlo ancora per certo ma dovrebbe essere dei nostri. Anche Simeone se non dovesse arrivare in fondo alla Champions dovrebbe essere dei nostri. Anche se ovviamente gli auguriamo di arrivare in fondo sia nella Liga che in Champions.

I tifosi stanno rispondendo bene, al momento abbiamo oltrepassato le 26mila presenze. Ci auguriamo di arrivare ad una cifra che ci possa rendere orgogliosi di quanto fatto. Abbiamo pensato di devolvere parte dell’incasso ad alcune Onlus, a quella di Cesar e di Gianni Elsner. Non posso far altro che ringraziare tutti, speriamo che tutti i tifosi possano essere presenti. Inoltre è possibile che la manifestazione possa essere trasmessa su una di queste tre emittenti televisive: la Rai, Sky e SportItalia. Sicuramente verrà trasmessa da Radiosei. Voglio ringraziare anche Stefano De Martino, il responsabile della comunicazione biancoceleste, perché durante la manifestazione verranno trasmesse immagini di repertorio della S.S. Lazio, che sono appunto di proprietà della società”.

DI PADRE IN FIGLIO – Buccioni: “La Lazio è un sodalizio unico al mondo. Gli “altri” non sanno nemmeno quando sono nati…”

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione dell’evento organizzato da Pino Wilson e Giancarlo Oddi “Di padre in figlio”, in programma il 23 maggio allo Stadio Olimpico.

Il primo a prendere la parola è stato il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni: “Siamo stati molto contenti dell’invito che ci è stato fatto. Posso dire che inaugureremo la manifestazione e saremo presenti con quasi tutte le nostre sezioni. Come già fatto due anni fa faremo una sfilata. Far parte di questa grande famiglia è un grande orgoglio, mi auguro abbia lo stesso successo della scorsa edizione. E spero che possa ripetersi anche nei prossimi anni. Questo è un mondo che ha un sodalizio unico, nessun altro ha qualcosa di simile: nessun tifoso delle altre squadre italiane conosce con sicurezza la data precisa della propria nascista. Invece un laziale non può non sapere il giorno della nascita della sua società, cioè il 9 gennaio. Non c’è data in cui non abbiamo festeggiato questa ricorrenza che rammenta la nostra storia, iniziata nel 1900 grazie a questi nove ragazzi che hanno fatto qualcosa di unico. Poi questa passione è cresciuta e oltre a Roma si è sparsa nella regione ed anche oltre. Mi auguro che il 23 le nostre associazioni sfileranno in maniera avvincente, il senso della manifestazione di “Di Padre in Figlio” è quello di mantenere unita la famiglia”.

FORMELLO – Doppietta di Djordjevic nella partitella in famiglia

Alle ore 17 è andato in scena il quarto allenamento settimanale per la Lazio. Dopo aver lavorato sulla fase atletica e sugli schemi tattici nei giorni scorsi, quest’oggi Inzaghi ha organizzato la partita in famiglia contro la Primavera.

Il punteggio finale è stato 8-1 per i Senior, in cui ha brillato Djordjevic, autore di una doppietta. Come lui anche Milinkovic ha siglato due gol, essendo del tutto recuperato per la sfida contro l’Inter. Mauri, Keita, Anderson e Candreva gli altri marcatori. La Primavera era passata in vantaggio con Folorunsho. Domani allenamento importante in cui si capirà chi scenderà in campo contro la squadra di Mancini.

 

Moggi attacca duramente il Milan e il sistema. E torna a quel pomeriggio a Perugia…

A dieci anni di distanza da Calciopoli, Luciano Moggi, torna a parlare dello scandalo che coinvolse il calcio italiano.

L’ex dg della società bianconera, ospite a “La Zanzara” su Radio 24, ha attaccato duramente la dirigenza milanista rea di indirizzare le sorti del campionato italiano di quegli anni: “Venni chiamato a palazzo Grazioli da Berlusconi, all’epoca ero un contadino non sapevo neppure se quella fosse la sua casa o la sede del partito. Presentatomi sul posto parlai con lui, mi disse che c’erano su di noi delle intercettazioni senza rilevanza penale e che oltre a lui lo sapevano anche Galliani, Carraro e un generale. Poi mi offrì di passare al Milan. Galliani non gradì la richiesta che mi era stata fatta e fece scoppiare il caso Calciopoli. Ma l’unica realtà è che non c’era nessun caso. In quegli anni con la Juve abbiamo vinto al massimo due scudetti consecutivi. Dal 2000 al 2004 è stata la volta di Lazio, Milan e Roma. La Lazio in una maniera mai capitata prima, mai visti 74 minuti di sospensione di una partita a causa dell’alluvione allo stadio. La Roma anche grazie al caso Nakata. Ci hanno tolto la possibilità di vincere più campionati per cose irregolari, in quel momento la Juve era la parte debole”.

Poi torna a quel pomeriggio a Perugia: “Dalle intercettazioni esca fuori che Collina va a parlare con Galliani e dice: vengo a mezzanotte, entro dalla porta dietro così nessuno mi vede. Se non vinceva il Milan, nemmeno la Juventus poteva farlo“.

Poi su Carlo Tavecchio, l’attuale presidente della Figc: “Quando era nei dilettanti veniva spesso a Torino per parlare con Giraudo, con il quale si lamentava che in Federazione le cose non andavano bene, quindi non può rinnegare la nostra amicizia. Dai risultati dei processi viene fuori che il campionato è sempre stato regolare, i sorteggi lo stesso, trenta arbitri sono stati assolti dalle accuse. Ad alcuni di questi arbitri assolti ho dato una mano, ne ho aiutati tanti anche economicamente”.

Roma, la quinta edizione di “Sport in famiglia”

Fino al primo maggio al laghetto dell’Eur si terrà la quinta edizione di “Sport in famiglia”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Cast Sub Roma 2000 e supportata dalla Federazione Italiana Motonautica.

Una palestra a cielo aperto con ingresso gratuito e divertimento garantito grazie alle numerose discipline presenti, agli intrattenimenti per i più piccoli, alle numerose esibizioni degli atleti coinvolti e all’aggregante Zumba Fitness. Danza sportiva, golf, pallamano, pallavolo, pattinaggio, scherma,  scacchi, tiro a volo, sono solo alcune delle attività che si possono praticare. Le novità di questa edizione sono il lancio dei paracadutisti, lo sci nautico e gli sport equestri.

Il responsabile del progetto sportivo, Fabio Bertolacci, ha dichiarato: “Sport in famiglia è una iniziativa un po’ particolare, che si differenzia dalle altre non perchè sia la migliore ma perchè ha saputo coniugare tre realtà diverse: lo spazio terrestre del green e del parco dell’Eur con il laghetto, fino a tutte le attività praticabili in acqua e al cielo con i paracadutisti”.

Del Piero racconta la sua nuova avventura

Sky Evening News“, il giornale digitale della sera di Sky, taglia un importante traguardo e festeggia la sua puntata numero 500. Per la speciale occasione l’editorialista Alessandro Del Piero ha raccontato le emozioni che sta provando nella sua nuova avventura, raccontando le emozioni che sta provando seguendo tutte le imprese sportive di queste ultime settimane.

Queste le parole dell’ex numero 10 juventino nel suo editoriale: “Difficile chiedere di più, per un appassionato di sport, le storie che ci stanno regalando questi mesi sono fantastiche, e io me le sto godendo. Lavorare a Sky è bello anche per questo, raccontare le grandi imprese dei campioni che stanno scrivendo pagine leggendarie, e di squadre che resteranno nella storia, è un privilegio per chi ha vissuto quelle emozioni sia in campo, sia da spettatore con lo sport nel cuore. Prendiamo soltanto in esame l’ultimo periodo di questo 2016 che davvero non potrebbe essere più ricco.

Inizio con il mondo americano, che vivo da vicino perchè vivo negli Stati Uniti per la maggior parte del mio tempo. Sono stato in tribuna ad applaudire Kobe Bryant nel giorno della sua ultima partita in Nba, esaltazione per un genio della pallacanestro che per vent’anni ha entusiasmato i tifosi dei Lakers.

Vado avanti con le storie da leggenda che stiamo raccontando giorno dopo giorno? Vogliamo parlare del fenomeno Valentino Rossi, che si prende il gradino più alto del podio a casa degli spagnoli? Infinito. Un fenomeno che trae nuova energia dalle nuove rivalità con Lorenzo e Marquezsottolinea Del Piero. “L’abbiamo applaudito insieme, domenica a Sky, mentre attendevamo il risultato di un altro grande italiano da esportazione: Claudio Ranieri. La vittoria è arrivata anche contro lo Swansea e ora il suo Leicester è ancora più vicino al titolo in Premier. Mi auguro davvero che si chiuda come tutti speriamo, perchè questa favola davvero la potremo raccontare ai nostri nipoti: dimostra che nello sport nulla è impossibile. Si tratta di uno dei risultati più sorprendenti della storia del calcio. Pazzesco! A proposito di storia dello sport, non posso non citare al termine di questo fine settimana straordinario quello che ha fatto la Juventus. Dentro quest’impresa ci sono tutte assieme le emozioni e i valori che abbiamo descritto fin quiUn’altra meravigliosa storia di sport, come quelle che continueremo a raccontare a Sky, a cominciare dall’estate fantastica che ci attende con Europeo, Copa America e tanto altro! Augurandoci che a dieci anni dal nostro Mondiale 2006, ci sia un’altra impresa da festeggiare”.

Il ricordo di Veron: “Alla Lazio espresso il mio miglior calcio”

0

Nei cuori di ogni tifoso biancoceleste c’è un posto assicurato per lui, quel centrocampista dai piedi fatati che insegnava calcio con la maglia della Lazio numero 23. Stiamo parlando di Juan Sebastian Veron, detto “La Brujita“, “La Strega“, campione d’italia con i biancocelesti nel campionato ’99/2000.

L’argentino ricorda sempre con un sorriso i bei momenti passati in Italia ed in particolare con l’aquila sul petto. Lo ha fatto anche in un’intervista concessa al giornale spagnolo Marca, in cui ha parlato dei suoi trascorsi nella Serie A: “Mi sono divertito ovunque, ma atleticamente sono stato meglio in Italia. In Inghilterra mi sentivo molto bene nella vita quotidiana, ma nel calcio ho avuto diversi alti e bassi. Il mio livello in Premier non è stato mai costante. Invece quando ero alla Lazio ho espresso il mio miglior calcio“.

Zenga: “De Biasi alla Lazio? Per me avrà un’altra panchina…”

0

Gianni De Biasi è uno dei tanti nomi in orbita Lazio per quanto riguarda il ruolo di allenatore biancoceleste della prossima stagione. L’attuale tecnico dell’Albania è in ottimi rapporti con il Ds Igli Tare, con il quale è stato a pranzo proprio nella giornata di ieri, e molti addetti ai lavori lo danno come favorito nella corsa alla panchina laziale.

Non secondo Walter Zenga. L’ex tecnico della Sampdoria infatti, ai microfoni di TuttomercatoWeb, ha indicato De Biasi come prossimo allenatore della Nazionale italiana: “Non ho i meriti ed i diritti per allenare la Nazionale italiana. Bisogna avere un curriculum un po’ più interessante secondo me. Ieri sentivo Mancini dire che la Nazionale non la rifiuterebbe nessuno. Anche io mi chiedo sempre chi sarà il prossimo allenatore della Nazionale. Ve lo dico io, sarà Gianni De Biasi

La mamma di Chiara Insidioso: “Chi l’ha ridotta così marcisca in galera”

0

Tutti i tifosi biancocelesti non smettono di pensare a lei e al bruttissimo periodo che sta passando: Chiara Insidioso, la ragazza picchiata a morte dal fidanzato, da circa due anni vive una lunghissima e difficile riabilitazione, ridotta quasi alla condizione di un vegetale.

La mamma di Chiara, Danielle Conjarts, è intervenuta ai microfoni di Studio Aperto per raccontare il momento che sta vivendo la figlia ed i piccoli miglioramenti quotidiani nella sua riabilitazione: “Chiara sta meglio, capisce e si fa capire. Quando arrivo la mattina mi sorride e sono felicissima di averla ancora vicina. Il mio sogno è quello di riportarla a casa. Quando le dico che sto per andare, lei mi tira la mano perché non vuole. Ha 21 anni ma sembra una bambina, deve ricominciare tutto da capo con la riabilitazione. La persona che l’ha ridotta così deve marcire in galera e bisogna buttare la chiave. Quello che ha fatto a mia figlia è stato terribile“.

La Lazio prova a convincere Biglia: pronto il contratto

0

Lucas Biglia è uno dei giocatori biancocelesti più ambiti a livello di mercato.

In questi giorni si è parlato molto di un interessamento dell’Inter, ma anche di quello della Juventus e di alcune compagini estere, tra tutte Manchester United e Liverpool. L’argentino è il faro del centrocampo laziale e la società non vorrebbe privarsi del suo talento e delle sue geometrie. Lotito sembra aver fissato il prezzo: 30 milioni di Euro non trattabili. D’altro canto però sta lavorando sottotraccia per convincere il capitano e il suo agente Enzo Montepaone a rimanere dalle parti di Formello ancora a lungo. Secondo quanto riportato oggi da Leggo infatti, per lui sarebbe pronto un adeguamento di contratto con ingaggio di 2,5 milioni di Euro. Un ingaggio da top player per i parametri biancocelesti. Sarà sufficiente per convincere Biglia a sposare ancora la Lazio?

Lazio – Un “loco” per la panchina?

0

Continua la girandola di nomi per la panchina della Lazio della prossima stagione.

Dopo i vari e noti Mihajlovic, Prandelli, De Biasi, Mazzarri e Ventura, è spuntata un’ipotesi più che suggestiva. L’ultimo nome in ordine di tempo infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, sarebbe quello di Marcelo Bielsa, ex tecnico tra le altre di Argentina, Cile, Atletico Bilbao e Olympique Marsiglia. Proprio i transalpini sono stati l’ultimo club di “El Loco“, che ha rassegnato le dimissioni dalla squadra francese l’8 Agosto 2015. Per ora solo una voce, un’ipotesi affascinante e carismatica, vicina a quel tipo di calcio di respiro “europeo” tanto decantato da Tare ma mai attuato nella pratica in casa biancoceleste. Sempre dando per scontato che Simone Inzaghi non venga confermato dai vertici societari biancocelesti…

LAZIO SOCIAL – De Vrij ringrazia e torna a Roma

0

Stefan De Vrij è mancato incredibilmente alla difesa della Lazio in questa stagione tormentata e difficile.

Il difensore olandese è fermo da settembre, e dopo l’intervento al ginocchio, sta proseguendo il proprio protocollo riabilitativo in Olanda. Almeno fino ad oggi. Il difensore olandese infatti, tramite il suo profilo Facebook, ha pubblicato una foto in cui ringrazia il dottor Lieven Maesschalck per l’aiuto nella riabilitazione, dichiarando che adesso, per l’ultimo step del suo recupero, sarebbe tornato a Roma.
Thanks Lieven Maesschalck for the excellent rehab, ready to go back to Rome for the last step ‪‎MoveToCure‬
Grazie Lieven Maesschalck per l’eccellente riabilitazione, sono pronto a tornare a Roma per l’ultimo step

Ecco il post completo:

Arbitri, designata la sestina per Lazio-Inter

0

La partita tra Lazio e Inter – valida per la terzultima giornata di serie A e in programma domenica sera all’Olimpico di Roma – sarà diretta da Luca Banti. Gli assistenti saranno invece Barbirati e Meli, il quarto uomo Vuoto e gli addizionali Orsato e Cervellera. Bilancio assolutamente in negativo per le Aquile con il fischietto toscano: in 13 precedenti, i biancocelesti hanno ottenuto appena tre vittorie, due pareggi e ben otto sconfitte. L’ultima nel derby dello scorso 3 aprile, quando i giallorossi si imposero con un secco 4-1.

MERCATO – Da Ben Arfa a…Crecco: tutti i nomi per la Lazio targata 2016-2017

0

Un colpo ‘alla Klose‘, un parametro zero di livello internazionale, proprio come era Miro nel 2011. Sarebbe questa l’ultima idea di mercato della Lazio, che, a questo proposito, potrebbe vagliare il profilo di Hatem Ben Arfa, esterno offensivo francese (ma con passaporto tunisino) di proprietà del Nizza, dove quest’anno ha collezionato 17 reti in 31 presenze. Ma non solo: sul taccuino di Tare ci sono anche Roman Neustädter, difensore centrale dello Schalke 04 schierabile anche come mediano, e Mehmet Topal, centrocampista d’esperienza che può essere utilizzato anche come centrale.

Per la difesa, piace anche Danilo, centrale brasiliano classe ’84 dell’Udinese che garantisce esperienza e rendimento continuo. Sul giocatore ci sarebbe anche la Fiorentina, al momento in vantaggio per l’acquisto, ma, ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’, l’agente ha decisamente frenato le voci: “Fa piacere – ha detto – sapere che grandi club siano interessati al suo profilo. Comunque, al momento con me non ha ancora parlato nessuno“. Il contratto dell’ex Palmeiras scade nel 2018: la Fiorentina ha già iniziato a muoversi per prelevarlo, la Lazio, da tempo sulle sue tracce, potrebbe farlo nei prossimi mesi sfruttando gli ottimi rapporti con la famiglia Pozzo.

In attacco, invece, sempre ‘lalaziosiamonoi’ rivela di una proposta negli ultimi giorni per Brian Montenegro, attaccante paraguaiano classe ’93 che, dopo un’esperienza non proprio esaltante in Premier League (con le maglie di West Ham e Leeds), è rientrato in patria, al Cerro Porteño, dove ha ritrovato entusiasmo grazie ai gol e ai titoli vinti. Entusiasmo che ora potrebbe sfruttare per ritentare l’avventura nel Vecchio Continente. Magari con la maglia biancoceleste…

Maglia biancoceleste che ritroverà infine Luca Crecco, il centrocampista classe ’95, attualmente in prestito al Modena, che a fine stagione farà rientro alla base, come ha confermato il suo agente ai microfoni di TMW: “Al Modena ha trovato una buona continuità e confermato le sue qualità. Adesso si concentrerà sul finale di stagione per dare il suo contributo alla salvezza della squadra. Poi ritornerà alla Lazio e insieme decideremo se restare lì dopo due stagioni in B”.

Tour nelle scuole, Marchetti e Basta: “Siamo uniti e vogliamo raggiungere traguardi importanti”

0

Nuovo appuntamento con il tour biancoceleste nelle scuole di Roma e provincia per l’iniziativa ‘Dalla scuola allo stadio: il modo giusto per sostenere lo sport‘. Stamattina è toccato a Bisevac, Basta Marchetti, accompagnati dell’aquila Olimpia e dal ragioniere Bernabè, far tappa all’Istituto Comprensivo ‘Parco della Vittoria’. Di seguito, le risposte del terzino e del portiere alle domande degli studenti (cui non è stato sottoposto invece il centrale ex Lione, che non si è fermato nemmeno alla fine per la foto di gruppo).

MARCHETTI – Quando prendo gol mi sento come se avessi preso un’insufficienza a scuola. Di Pioli abbiamo un buon ricordo, con lui abbiamo avuto tante soddisfazioni e qualche delusione. Inzaghi invece lo conoscevamo già, ma è chiaro che, quando si cambia un tecnico, si azzera tutto. Adesso vogliamo completare al meglio la stagione. Il derby è una partita a sé, che si aspetta tutto l’anno. Vincerlo ti porta in paradiso, ma si può anche perderlo e in quel caso si resta delusi per non aver portato a casa i punti, perché i tifosi ci tengono tanto ed è un peccato non dargli la soddisfazione che meritano. L’esperienza al Cagliari mi ha dato fiducia, ma poi ho avuto dei problemi e ci siamo lasciati così. Ho iniziato da centrocampista, poi mio fratello si è accorto delle mie doti da portiere. Klose è una leggenda del calcio, quando sono arrivato alla Lazio ero curioso di conoscerlo. È un grande giocatore e una grande persona, aiuta sempre i più giovani. Mi ha arricchito in questi 5 anni, che sono stati bellissimi. Non sarei onesto se dicessi che lo stadio vuoto non cambia nulla, perché se entri in campo con i tifosi che ti supportano sei più carico e fai qualcosa in più. Uno stadio pieno che ti spinge ti aiuta molto, ti dà più punti in campionato. Il portiere più forte in serie A? Dico Handanovic Buffon. Da bambino ero tifoso della Juventus, poi crescendo la fede è diminuita sempre di più e ora faccio il tifo per la squadra in cui gioco“.

BASTA – Quando sono arrivato mi sono trovato subito molto bene, i compagni mi hanno dato tutti il benvenuto. Gli inizi in serie A li ricordo bene: soprattutto l’esordio si vive con agitazione e tanti pensieri ed è rischioso perché per la tensione puoi giocare male. Invece bisogna gestire le emozioni cercando di non farsi condizionare. Adesso siamo una squadra unita, tutti uno e uno per tutti, e possiamo raggiungere traguardi importanti“.

Corino: “I laziali vogliono qualcosa di diverso. Manca una figura come Ledesma”

Luigi Corino, dopo aver festeggiato l’altroieri i suoi cinquant’anni, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per parlare della situazione della Lazio.

A mio avviso si è arrivati ad un punto difficile. Lotito è un personaggio che a mio avviso non può più essere presidente della Lazio, lo dico senza peli sulla lingua. In questi dodici anni non è mancata qualche soddisfazione, ma per la Lazio è arrivato il momento di crescere ed è importante che venga presa posizione in merito. Purtroppo ci si trova di fronte davanti a un muro, e questo muro può essere buttato giù solo dalla gente, perché è ora di capire che il laziale vuole qualcosa di diverso. Detto che il primo responsabile della situazione attuale è il presidente, va sottolineato come anche la squadra doveva fare assolutamente di più, evitando brutte figure che sono andate anche oltre i demeriti della società.

Tra gli allenatori che potrebbero guidare la Lazio nella prossima stagione sono stati fatti molti nomi: “L’allenatore va scelto in base ai programmi e alle ambizioni, e soprattutto rispetto ai giocatori con i quali si vuole allestire la rosa. Il problema è che le ultime operazioni di mercato della Lazio non invogliano certo allenatori di grido a sposare il progetto. I giovani possono andar bene, ma con una squadra interamente composta da ragazzi che devono farsi le ossa non si va da nessuna parte. Elementi come Milinkovic-Savic, Kishna e Hoedt sono di prospettiva, ma si tratta di ragazzini: quest’anno invece sono stati gettati allo sbaraglio al fianco di gente che non può sostenere la massima categoria, come Bisevac, Mauricio e Gentiletti.

Con l’addio di Klose verrà meno un leader, oltre che un campione ed un riferimento per l’attacco. Chi potrebbe seguire l’anno prossimo le sue orme? “Alla Lazio mancano figure di personalità, come poteva essere Ledesma che doveva restare a vita nella Lazio e che invece è stato mandato via. Una persona che quando parlava veniva ascoltato da tutti. Tornando a Klose, sicuramente la situazione attuale ha contribuito nella sua decisione di lasciare Roma: poteva diventare l’ambasciatore della Lazio nel mondo, ma nella situazione attuale non c’è speranza di crescita e il tedesco l’ha capito.