Ai microfoni di LazioStyleChannel, al termine di Milan-Lazio, terminata con il risultato di 1-1, è intervenuto il numero 10 biancoceleste, Felipe Anderson. Una buona partita, di compattezza e sacrificio: “Dovevamo sacrificarci tanto. Mi sono preoccupato di aiutare i miei compagni in difesa e ripartire velocemente con il pallone per far male agli avversari. Abbiamo dimostrato che quando giochiamo bene, compatti e da squadra possiamo far mal a chiunque“. La squadra ha risposto bene sul campo questa sera: “Potevamo anche vincere, anche io ho avuto una buona opportunità. Volevamo dimostrare di essere forti. In questa stagione abbiamo fallito i nostri obbiettivi e adesso dobbiamo cercare di finire bene il campionato, dimostrando di essere una buona squadra“. Dopo la sosta ci sarà il Derby, partita importante: “Ogni partita è importante, ma soprattutto il Derby. Dobbiamo concentrarci, recuperare e farci trovare pronti. Dobbiamo entrare in campo per vincere la prossima partita, come abbiamo fatto oggi e anche con Inter e Fiorentina“. La squadra ha iniziato forte, poi nel secondo tempo ha giocato di rimessa: “Potevamo cercare il secondo gol per metterli in ulteriore difficoltà, ma loro hanno segnato subito e abbiamo dovuto giocare di ripartenza. Nel secondo tempo abbiamo giocato più in difesa, ma questo perchè loro sono una buona squadra con ottimi giocatori“.
Pioli: “Prova di carattere, ne avevamo bisogno”. Poi sul suo futuro…
Stefano Pioli è intervenutoai microfoni di Mediaset Premium al termine del posticipo della 30esima giornata di Serie A tra Milan e Lazio, terminata con il risultato di 1-1. In settimana il tecnico biancoceleste ha parlato molto di motivazioni: “Credo avessimo bisogno di una prestazione del genere. In settimana abbiamo subito una grossa delusione, ma adesso credo sia inutile piangersi addosso. Abbiamo offerto una prestazione di carattere, soffrendo, e siamo riusciti a portare a casa un risultato positivo. Quest’anno abbiamo lasciato per strada tanti punti e perso molte occasioni. L’importante era non abbattersi dopo la brutta eliminazione. Adesso dobbiamo prepararci per i prossimi impegni“. Sul futuro: “A me interessa solo finire al meglio questa stagione. A fine stagione ci incontreremo, valuteremo le varie situazioni e decideremo se andare avanti o meno. Al momento sono concentrato solo sul presente e a chiudere bene il campionato“. Nel Derby mancherà Lulic per squalifica: “E’ un peccato, questa assenza ci penalizza, oltre ai vari infortuni. Speriamo di recuperare qualche giocatore durante la sosta, il Derby è una partita importante per noi e per i tifosi“. L’allenatore ha un’importanza fondamentale nel rendimento dei calciatori: “L’allenatore deve incidere. Il nostro obbiettivo è ottenere il 100% ed oltre da ogni giocatore. Quest’anno non ci siamo riusciti e bisogna essere onesti ed ammetterlo. Si poteva fare di più, abbiamo passato una stagione a pensare a cosa si sarebbe o non sarebbe potuto fare. Adesso pensiamo a chiudere bene il campionato, queta prestazione ci dà la possibilità di preparare al meglio la prossima, importante partita“. Comunque la differenza con lo scorso anno è notevole: “Credo che in qualche occasione non abbiamo giocato da squadra, troppe volte non siamo riusciti a portare a casa il risultato nonostante buone prestazioni. Il calcio è fatto di fiducia e consapevolezza e le sconfitte ci hanno portato via entusiasmo e coraggio“. L’attacco: “Credo il centravanti sia uno dei ruoli che dipende maggiormente dal lavoro della squadra. Anche le statistiche ci dicono che in termini di possesso e supremazia abbiamo fatto meglio dello scorso anno, ma abbiamo raccolto molto meno di quanto prodotto“. In chiusura ancora una domanda sul suo futuro: “Voglio tenermi stretta questa panchina, al futuro ci penseremo a tempo debito, sono concentrato solo sul presente e sulla chiusura della stagione“.
Il mister Stefano Pioli è intervenuto anche ai microfoni di Sky: “Abbiamo dato un segnale di professionalità, è una squadra che vuole finire nel migliore dei modi”. Poi sul derby: “Quella è la partita. Dobbiamo dare una soddisfazione al nostro ambiente che non ne ha avute molte in questa stagione”. Su Anderson: “Ha dato tutto per la squadra, si è sacrificato. Tutti hanno lavorato in un certo modo, abbiamo fatto una buona gara anche se avevamo speso qualcosa giovedì e c’era in noi tanta delusione ancora. Quest’anno abbiamo prodotto tanto ma abbiamo segnato poco per quanto creato, mentre nella nostra area abbiamo subito troppo anche se abbiamo fatto qualche errore. I risultati iniziali di quest’anno non ci hanno aiutato ad andare avanti”. Poi sul suo futuro: “Si deciderà il mio futuro più avanti, adesso non credo sia la cosa più importante da discutere“. Poi sull’episodio da rigore non fischiato da Tagliavento: “Si può fischiare o meno ma diciamo che anche su questo non siamo stati sfortunati”.
Stefano Pioli è intervenuto anche su Rai 2. Ecco le sue parole: “Nel primo tempo si è vista una buona Lazio, ma nella ripresa la squadra è andata in difficoltà condizionata dalla brutta sconfitta di giovedì. Comunque ho visto una buona prestazione che ci dà fiducia in vista del derby e per il prosieguo della stagione. Esonero? non sono io l’interlocutore. Io alleno, motivo e scelgo la squadra ma è la società che prende le decisioni. Cosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione? L’anno scorso abbiamo ottenuto il 100% e anche di più di quello che potevamo mentre quest’anno abbiamo reso di meno tutti a partire da me. Non abbiamo trovato quella giusta serenità che ci desse continuità. La stagione è partita male perdendo Supercoppa e preliminare di Champions. Queste partite non ci hanno permesso di far scattare l’entusiasmo che ci avrebbe permesso un altro tipo di stagione. Modulo a un attaccante? Anche se abbiamo solo una punta accompagniamo sempre la fase offensiva con 4-5 giocatori che attaccano l’area. Purtroppo quest’anno siamo stati penalizzati: abbiamo prodotto tanto ma segnato poco e subito più di quello che abbiamo concesso. I conti non tornano. Quest’anno potevamo fare di più sia in campionato che in Europa. Avevamo studiato bene lo Sparta Praga, sapevamo quanto era pericoloso. Erano alla nostra portata ma siamo stati penalizzati da un inizio partita con tanti errori. però è presto per fare dei bilanci. La stagione non è finita ed anche se è difficile puntiamo all’Europa. Mancano 8 gare, c’è il derby, vogliamo finire alla grande il campionato. Fascia di capitano? Ho fatto la scelta migliore per la squadra e la rifarei. Candreva è un ottimo giocatore e l’ho schierato spesso all’inizio, poi quando è calato ho fatto altre scelte. Tutti i giocatori hanno un calo e quindi è giusto che giochi qualcun altro al loro posto. Rimpianti? Aspettiamo a fine stagione. Non mettiamo davanti le cose prima che succedano. Vediamo come finirà la stagione”.
Il tour televisivo di mister Pioli si chiude ai microfoni di LazioStyleChannel: “Abbiamo fatto una buona partita, siamo partiti bene, giocando da squadra. Poi nel secondo tempo abbiamo sofferto un po’ e ci siamo dovuti difendere. Purtroppo solo un pareggio che non può soddisfarci appieno, ci serviva una vittoria. L’arbitro? Ho visto situazioni strane, difficili. Le decisioni erano spesso a favore dei nostri avversari. Noi purtroppo possiamo incidere solo sulle nostre prestazioni. Il Derby? Sarà LA partita. Quest’anno non abbiamo avuto nè dato soddisfazioni. La partita andrà preparata bene nel migliore dei modi, anche se sappiamo di non avere un ottimo rapporto con le soste di campionato…“. Chiusura su Patric e Braafheid: “Sono giocatori che hanno trovato poco spazio ma che si sono sempre allenati bene, con continuità e applicazione. Hanno fatto una buona prestazione, ma dobbiamo migliorare in molte situazioni di gioco, dobbiamo lavorarci soprattutto in vista della prossima gara“.
LE PAGELLE DI MILAN LAZIO
MILAN
Donnarumma 6,5 – Non può nulla sullo stacco di testa di Parolo, ma al 66′ dimostra perché a 16 anni è già titolare di una delle squadre più importanti della serie A salvando con la punta delle dita il tiro ravvicinato di Felipe Anderson. Un intervento prodigioso che gli vale mezzo voto in più. Per il resto non viene molto utilizzato data la sterilità dell’attacco biancoceleste.
Abate 5 – Tanta grinta, ma quando Felipe Anderson lo punta va spesso in affanno (leggi sopra il salvataggio di Donnarumma al 66′). Alla fine si becca il giallo dopo che Felipe l’aveva superato per l’ennesima volta.
Zapata 6 – A lui il compito di marcare Matri. Cosa che gli riesce alquanto bene.
Romagnoli 6 – Non si lascia prendere dall’emozione di affrontare la sua squadra del cuore. Come al solito attento e preciso.
Antonelli 5 – Si lascia sfuggire Parolo in occasione della prima rete. Soffre terribilmente Candreva sulla sinistra che gli impedisce di spingersi in avanti.
Honda 6 – Spinge tantissimo sulla destra approfittando dei limiti di Braafheid. Intorno a metà del primo tempo reclama un rigore su intervento irruento di Hoedt. Al 55′ spara in curva un tiro invitante dal limite. Pregevole il cross al 67′ che Bonaventura non riesce a trasformare in rete. Sbaglia tutti i calci di punizione calciando sempre sulla barriera.
Dall’84’ Menez s.v.
Bertolacci 5 – Nella gara che per lui rappresentava un derby visto il suo retaggio giallorosso, non combina nulla di buono. Partita incolore come tutta la sua stagione. Sabatini ancora si sfrega le mani per i 20 mln che i rossoneri in estate hanno sborsato per portarlo a Milano.
Montolivo 6 – Galliani prima del match ha sottolineato l’importanza del centrocampista italiano per i rossoneri. Infatti con lui in campo il Milan appare più quadrato e organizzato.
Bonaventura 7 – Al 36′ la sua punizione è una ciliegina ma la traversa gli nega la gioia del gol. Al 50′ ci prova dalla distanza con un mancino velenoso che Marchetti respinge in corner. Sempre pungente con i suoi inserimenti, si vede respingere da Marchetti anche un tiro in sforbiciata. E pensare che qualche mercato fa era vicinissimo alla Lazio…
Luiz Adriano 5,5 – Abile a proteggere palla e a servire Bacca per la rete dell’1 a 1. Per il resto scompare dal gioco.
Dal 75′ Balotelli s.v.
Bacca 7 – Torna al gol dopo più di un mese con la cosiddetta trivela che ha reso celebre Quaresma. Un gol di ottima fattura ma deve ringraziare Luiz Adriano per l’assist. A inizio ripresa ha l’occasione per la doppietta quando Braafheid gli regala palla dopo averla svirgolata, ma il suo tiro viene respinto da Marchetti. Gioca sempre sul filo del fuorigioco ponendosi come il più pericoloso dei suoi.
All. Mihajlovic 6 – Menez che si rifiuta di entrare al 75′ è indice che il tecnico serbo ha perso il controllo sui suoi giocatori (o una parte di loro). Il Milan è una nave che sta affondando lentamente. La frenata dei cugini nerazzurri a Roma permette ai rossoneri di rimanere aggrappati al treno per l’Europa.
LAZIO
Marchetti 7 – Non può nulla in occasione del gol di Bacca. E’ attento a inizio ripresa sul tiro di Bacca dalla destra e 5′ dopo sulla bordata dalla distanza di Bonaventura. Decisivo il suo intervento al 67′ su una sforbiciata del solito Bonaventura. E’ sicuramente il migliore dei suoi.
Patric 6 – Un buon primo tempo. Al 67′ si dimentica di marcare Bonaventura che per poco non segna il 2 a 1. Si riscatta una decina di minuti dopo murando il tiro sempre di Bonaventura dalla sinistra. Alla fine porta a casa la pagnotta.
Bisevac 5,5 – Mai sicuro, al 68′ si perde la marcatura di Bacca al centro dell’area, per fortuna il colombiano non riesce a controllare la palla che sarebbe stata una chiara occasione da gol. Sicuramente meglio rispetto alla partita da incubo di giovedì, ma non abbastanza per meritare la sufficienza.
Hoedt 4,5 – Ha sul groppone il primo gol del Milan in quanto si lascia sfuggire Bacca che poi conclude a rete. Troppo veemente, commette spesso falli ingenui: intorno al 20′ sgambetta (involontariamente) Honda rischiando di regalare un penalty ai rossoneri. Al 36′ provoca la punizione dal limite che porta alla traversa di Bonaventura. Al 51′ è bravo a chiudere su Abate involato sulla destra. Molto male stasera. Peggio di lui soltanto Lulic.
Braafheid 5 – Soffre terribilmente Honda sulla sua fascia. A inizio ripresa spaventa i laziali presenti al San Siro con un liscio che favorisce Bacca, ma fortunatamente il tiro del colombiano viene respinto da Marchetti. Facile comprendere il perché Pioli non l’abbia quasi mai impiegato in questa stagione. Difficile, invece, capire perché la società un anno fa gli abbia rinnovato il contratto.
Lulic 4 – In tutta la sua partita da constatare due episodi: il fallo che gli costa il primo giallo e il fallo che gli costa il secondo giallo, entrambi su Honda. Punto e basta. Nient’altro di rilevante in 84′. Se ne va dal campo dimenandosi come un forsennato, una grinta mai dimostrata durante la partita.
Biglia 6 – E’ il faro di questa Lazio. Stasera mette ordine a centrocampo e dà una grossa mano in difesa. Partita intelligente.
Parolo 7 – Al 9′ stacca più in alto di tutti e di testa realizza la rete del momentaneo vantaggio biancoceleste. Al 61′ rischia il rigore con un intervento scomposto su Montolivo al limite dell’area. Per fortuna Tagliavento assegna la punizione, anche se dai replay il fallo pareva sulla linea d’area. All’85’ prova un tiro velleitario da centrocampo. Tra i più positivi del match, sicuramente il migliore dei suoi insieme a Marchetti.
Felipe Anderson 5 – Non pervenuto per 66′ poi si accende inopinatamente la lampadina: scatto bruciante in velocità che lascia a casa Abate e tiro di punta indirizzato sul secondo palo, ma un grande intervento di Donnarumma gli nega la gioia del gol. Da lui ci si aspetta molto di più.
Candreva 6 – Sulla destra è sempre insidioso con le sue involate, mette spesso in difficoltà Antonelli. Aiuta Patric in fase difensiva. Peccato che spesso sbagli i cross ed è impreciso quando tira in porta. Manca di lucidità, ma grande partita di sacrificio.
Dall’88’ Mauricio s.v.
Matri 5 – Nel primo tempo combatte su ogni pallone: sa che questa partita potrebbe rappresentare la sua ultima chance di permanenza nella Capitale. Tuttavia, non riesce mai a essere decisivo e nella ripresa scompare del tutto.
Dal 79′ Djordjevic s.v.
All. Pioli 6 – Aveva chiesto una reazione alla squadra e reazione c’è stata. La Lazio tiene testa al Milan per tutta la gara. Stranamente è la sua squadra a segnare per prima, ma la dura legge del primo quarto d’ora colpisce anche stavolta. Chissà se basterà per convincere Lotito a rinnovargli la fiducia anche per la prossima stagione.
TABELLINO
MILAN LAZIO 1-1
Milan (4-4-2): Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli, Antonelli; Honda (dall’84 Menez), Bertolacci, Montolivo, Bonaventura; Luiz Adriano (dal 74′ Balotelli), Bacca. A disp: Abbiati, Diego Lopez, Simic, Alex, Mexes, Calabria, De Sciglio, J. Mauri, Poli, Boateng. All. Sinisa Mihajlovic
Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric, Bisevac, Hoedt, Braafheid; Lulic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Candreva (dall’88 Mauricio), Matri (dal 79′ Djordjevic). A disp: Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Cataldi, Onazi, Mauri, Keita, Klose. All. Stefano Pioli
Arbitro: Paolo Tagliavento (sez. Terni)
Marcatori: 9′ Parolo (L), 15′ Bacca (M)
Ammoniti: 61′ Lulic (L), 71′ Biglia (L), 75′ Abate (M)
Espulsi: 84′ Lulic (L)
Montolivo: “Dovevamo vincere, siamo molto delusi”
Riccardo Montolivo è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium al termine del posticipo della 30esima giornata di Serie A, un Milan-Lazio terminato con il risultato di 1-1. Il Milan è uscito tra i fischi del proprio pubblico: “I fischi ci stanno, questa era una partita che dovevamo vincere. Ci è mancato il guizzo negli ultimi 20-25 metri, Marchetti è stato bravo. Siamo molto delusi. Luiz Adriano? ha fatto una bella partita dopo molto tempo che era assente. Ci dispiace perchè dovevamo vincere, abbiamo calciato anche molti angoli che non abbiamo sfruttato. Credo che questa squadra abbia peccato molto durante la stagione, soprattutto sotto il profilo mentale. Mancano ancora tante partite, tra cui la finale di Coppa Italia, dobbiamo fare meglio“.
LA CRONACA – Botta e risposta tra Parolo e Bacca. Un pari inutile per il Milan e la Lazio
Ultima chiamata per l’Europa sia per Milan che per la Lazio. A San Siro si sono affrontate due squadre deluse che tentano di salvare la stagione con la qualificazione all’Europa League. Milan che rispolvera Luiz Adriano e continua con il 4-4-2, Pioli che deve fare i conti con la solita emergenza infortuni. In più uno spogliatoio spaccato dopo l’umiliazione ricevuta dallo Sparta Praga. Lazio con il 4-3-3 con Matri prima punta.
BOTTA E RISPOSTA – L’inizio del match è subito vibrante. La Lazio con un pressing alto mette in difficoltà il gioco del Milan che non riesce a verticalizzare e a sfruttare le corsie esterne. Al 4’ Candreva fa riscaldare Donnarumma con un tiro da fuori, bloccato dal giovane portiere rossonero. Ma al 9’ la Lazio passa in vantaggio. Parolo si procura un corner grazie alla deviazione su un suo tiro. Dalla bandierina capitan Biglia pennella perfettamente al centro dell’area di rigore dove Parolo, con ottimo inserimento, colpisce di testa trafiggendo Donnarumma. 0-1 Lazio. Ma la gioia biancoceleste dura pochi minuti. Già al 15esimo minuto il Milan sigla il gol dell’1-1. Luiz Adriano è bravissimo a difendere il pallone spalle alla porta, complice anche la poca pressione di Bisevac. Il brasiliano appoggia per l’accorrente Bacca, sfuggito colpevolmente ad Hoedt, e di punta trafigge l’incolpevole Marchetti.
BRIVIDO BONAVENTURA – Dopo il gol del pari rossonero, il Milan si fa più coraggioso ed intraprendente. Si punta molto la corsia di destra con Honda che crea grattacapi a Braafheid. Ma il vero pericolo arriva dai piedi di Bonaventura. Il fantasista milanista sfiora il gol del vantaggio con una (quasi) perfetta parabola da calcio di punizione dal limite dell’area al 39esimo minuto. Il suo tiro a giro si va a stampare sulla traversa con Marchetti proteso invano in volo. Niente recupero e Tagliavento manda tutti a riposo per l’intervallo.
ASSALTO MILAN – La ripresa è targata Milan. I rossoneri spingono al massimo fin dalle prime battute. Subito un brivido per Marchetti. Braafheid svirgola e regala la palla a Bacca che spara sul portiere biancoceleste, bravo a respingere. Poi inizia il personale duello tra Bonaventura e Marchetti: il rossonero chiama al grande intervento il portiere con un bolide dalla distanza, deviato in angolo. Poi la sfida si ripete al 68esimo quando Marchetti, compie un autentico miracolo sul tap in di Bonaventura, aiutandosi anche con il palo. Mentre al 73esimo è Patric a deviare in angolo il tocco del rossonero. La Lazio si è resa pericolosissima al 67esimo con una grande percussione di Anderson. Il brasiliano in velocità supera Abate ma il suo tocco viene miracolosamente deviato da Donnarumma.
LULIC ESPULSO MA LA LAZIO RESISTE – All’84esimo arriva l’espulsione di Senad Lulic, Il bosniaco dopo aver preso il giallo al 6oesimo, ne riceve un secondo a 6 minuti dalla fine del match. L’espulsione gli costerà anche il derby. Il Milan le tenta tutte facendo entrare sia Balotelli che Menez. Pioli corre invece ai ripari inserendo Mauricio per Candreva. Al 93esimo episodio dubbio nell’area di rigore del Milan, con presunto mani di Zapata, non sanzionato da Tagliavento. Termina 1-1, una partita deludente ed un pari che non serve a nessuna delle due squadre.
Marco Corsini
Parolo: “Peccato non aver raddoppiato, ma ora…”
Al termine dei primi 45 minuti di gioco è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium l’autore del gol del vantaggio Marco Parolo: “Peccato non aver fatto il secondo gol. Il Milan ha trovato il pareggio con il primo tiro, ma dobbiamo avere mentalità e provarci ancora. Lasciamo l’uno contro uno perché vogliamo essere aggressivi ma dobbiamo essere più precisi nell’ultimo passaggio”.
Di Battista contro Lotito: “Finché ci sarà lui non vedrò la Lazio…”
Alessandro Di Battista, politico facente parte del movimento 5 stelle, non ha mai negato la sua fede laziale, come non ha mai nascosto la sua “antipatia” verso il presidente della Lazio Claudio Lotito. In un commento su facebook a un utente che gli chiedeva se stasera avrebbe visto Milan Lazio, Di Battista ha così risposto: “Io non la vedo più. Fino a che non se ne va Lotito. L’immoralità nel calcio è identica a quella della politica”.
Mihajlovic alla Lazio? La risposta di Galliani fa pensare…
Prima del match contro la Lazio, l’a.d. del Milan ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Mediaset premium: “Bacca ha sempre fatto bene con Luiz Adriano e spero facciano bene anche stasera. Il Milan prima delle gare contro Sassuolo e Chievo stava facendo benissimo: avevamo battuto Inter e Fiorentina e pareggiato con Roma e Napoli. Dall’ultima del girone d’andata abbiamo fatto molto bene. Il problema è con le piccole, non con le grandi. Speriamo che stasera la squadra consideri la Lazio una grande in modo che faccia bene”. In settimana ha fatto discutere la strigliata di Abbiati e Abate alla squadra, ma Galliani sta dalla parte dei due senatori: “Hanno fatto bene a riprendere la squadra, sono d’accordo sia su ciò che hanno detto, sia come l’hanno detto”.
Poi riguardo le voci che vorrebbero Mihajlovic alla Lazio nella prossima stagione, Galliani non conferma né nega, ma getta ombre sul futuro del tecnico serbo: “Il Bayern Monaco continua a vincere con Guardiola che a fine stagione andrà via. All’estero viene ufficializzato l’addio di un allenatore con mesi d’anticipo. Gli allenatori sono tutti professionisti quindi certe voci non li turbano”. Infine Galliani tira le orecchie agli attaccanti: “Un po’ di colpe ce l’hanno gli attaccanti ma in questo periodo non è arrivato molto davanti. Fino a prima di marzo stavamo facendo parecchi gol, ci siamo fermati nelle ultime due trasferte. Sicuramente ha inciso molto l’assenza di Montolivo perché è l’unico che crea il gioco. Stasera torna e credo che il Milan giocherà meglio. Stasera ci sarà pure il presidente Berlusconi allo stadio”.
Luiz Adriano prima di Milan Lazio: “Sarà una battaglia contro una grande squadra”
Braafheid prima di Milan Lazio: “Ultima chance per l’Europa!”
Prima di Milan Lazio, Edson Braafheid, stasera titolare, ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio: “E’ una gara importantissima contro un avversario difficile. Questa è l’ultima chance per andare in Europa, quindi serve la massima concentrazione. E’ facile capire come siamo dispiaciuti e arrabbiati per quanto accaduto giovedì. L’unico cosa da fare è ripartire subito prendendo stasera i 3 punti a Milano”.
FOTO – Amarcord Nesta: “Milan Lazio: le mie due maglie…”
La Lazio la squadra che l’ha lanciato e in cui si è consacrato, il Milan la squadra che l’ha reso un campione. Il cuore di Alessandro Nesta è per metà biancoceleste e per metà rossonero. Non è un caso che a poche ore dal match di San Siro, l’ex difensore della Nazionale ha twettato “Milan Lazio: le mie due maglie…”. Poche parole intrise d’amore.
MilanLazio: le mie due maglie… #SerieATim 🔴⚫⚪🔵 @SerieA_TIM pic.twitter.com/AwKHYD3B6f
— Alessandro Nesta (@Nesta) 20 marzo 2016
LE FORMAZIONI UFFICIALI DI MILAN LAZIO
Queste le formazioni ufficiali di Milan – Lazio 30esima giornata di campionato.
Milan (4-4-2): Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli, Antonelli; Honda, Bertolacci, Montolivo, Bonaventura; Luiz Adriano, Bacca. A disp: Abbiati, Diego Lopez, Simic, Alex, Mexes, Calabria, De Sciglio, J. Mauri, Poli, Boateng, Menez, Balotelli All. Sinisa Mihajlovic
Squalificati: –
Indisponibili: Rodrigo Ely, Kucka, Niang
Diffidati: Bertolacci
Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric, Bisevac, Hoedt, Braafheid; Lulic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Candreva, Matri. A disp: Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Mauricio, Cataldi, Onazi, Mauri, Keita, Klose, Djordjevic. All. Stefano Pioli
Squalificati: –
Indisponibili: de Vrij, Basta, Radu, Konko, Milinkovic-Savic, Kishna, Morrison
Diffidati: –
Arbitro: Paolo Tagliavento (sez. Terni)
Assistenti: Barbirati – Di Fiore
IV uomo: Marzaloni
Addizionali: Calvarese – Fabbri
Donazione da capogiro, gran bel gesto di due coniugi all’Ospedale modenese
Due coniugi modenesi si sono resi protagonisti di un gesto meraviglioso. I due, Otello Burani e Maria Giovetti, hanno regalato un intero reparto al policlinico di Modena: “Un gesto di riconoscenza verso la nostra terra”, la motivazione. Grazie a una maxidonazione di due milioni di euro hanno donato una degenza chirurgia oncologica e un centro trapianti con ben 28 posti letto: “Non avendo avuto la fortuna di avere figli, ci siamo a lungo chiesti come avremmo potuto impiegare al meglio i frutti del nostro lavoro”, hanno raccontato. Per tutta la vita i due donatori hanno lavorato nel settore delle vernici per le carrozzerie, conquistandosi negli anni ’60 anche la fiducia di Enzo Ferrari, con il quale hanno iniziato un’assidua frequentazione nello stabilimento di Maranello.
Nel 2014 la decisione: regalare un pezzo di ospedale nuovo ai pazienti del policlinico. Ieri, con una grande festa, è avvenuta l’inaugurazione. Grazie all’investimento economico dei due benefattori i numeri sono davvero importanti: 1.150 metri quadri di superficie, 28 letti, 13 camere da 2 posti ciascuna di cui 2 attrezzate per pazienti disabili, 2 camere singole e 2 ambulatori medici.
SERIE A – Tutti i risultati delle 15
FROSINONE FIORENTINA 0-0
I viola a caccia di vittoria che manca da un mese, non riescono nel primo tempo a scardinare la retroguardia del Frosinone. I gialli resistono agli attacchi dei toscani per tutto il primo tempo, aiutati anche dalla fortuna: clamoroso il doppio legno colpito nella stessa azione da Kalinic e poi da Borja Valero. La Fiorentina ha provato a vincerla fino alla fine ma ha trovato un grande Leali sulla sua strada.
SAMPDORIA CHIEVO 0-1
La Sampdoria reduce da 3 risultati utili consecutivi affronta un Chievo in crisi d’identità (solo una vittoria nelle ultime 5 gare). Tuttavia sono proprio gli ospiti a trovare il gol del vantaggio al 24′ con Meggiorini che di testa trafigge Viviani. I clivensi hanno addirittura la possibilità di chiudere il primo tempo col punteggio di 0 a 2, ma Viviano (tra i migliori in campo) para il rigore calciato da Birsa. Nella ripresa non accade nulla degno di nota.
SASSUOLO UDINESE 1-1
Le motivazioni nel calcio sono tutto e la gara di oggi ne è la conferma. Sassuolo inerme contro un Udinese arrembante, lontano parente di quello che una settimana fa ha perso in casa contro la Roma. Primo tempo deciso dal gol di Zapata su assist di Thereau. Ma il secondo tempo è tutto a tinte neroverdi. Politano di testa realizza il pareggio e il Sassuolo spinge sull’acceleratore senza però trovare il gol decisivo.
TORINO JUVENTUS 1-4
Primo tempo a tinte bianconere: una splendida punizione di Pogba e un acuto di Khedita fissano il punteggio sullo 0 a 2. Ma nella ripresa il Torino entra in campo con un’altra testa e Belotti accorcia le distanze dagli 11 metri. Buffon perde l’imbattibilità dopo 974 minuti ma conquista comunque il record superando Sebastiano Rossi. Il Torino trova anche il gol del pareggio ma l’arbitro annulla. Dopodiché sale in cattedra il duo Pogba-Morata, il primo sforna 2 assist e il secondo realizza una doppietta che consolida il primato della Vecchia Signora.
VERONA CARPI 1-2
Sfida salvezza in cui a prevalere è la paura di entrambe le squadre. Tuttavia è il Carpi a sbloccare il risultato grazie a una grande giocata in solitaria di Di Gaudio. Ionita illude il Verona, ma al 67′ Lasagna chiude i giochi e condanna i clivensi all’oblio. Carpi che invece raggiunge il Palermo al terzultimo posto e inizia a sperare nella salvezza.
Gigi Buffon, è sua la Storia
Gianluigi Buffon nella Storia. Il portiere della Juventus ha scritto la più lunga striscia di imbattibilità della storia della Serie A per un numero uno. Allo Stadio Olimpico di Torino, nel corso del Derby della Mole, scoccato il 4′ di Juventus-Torino, dal settore ospite dove si trovano i tifosi granata si è alzato un coro e un lungo applauso per sottolineare il sorpasso da parte del numero uno bianconero su Sebastiano Rossi. All’inizio dell’incontro l’ex portiere rossonero – che aveva stabilito il primato nella stagione 1993-94 – era a quota 929, mentre Buffon era a 926, solamente a tre minuti dal record del suo “rivale”. Ora il numero uno bianconero ha superato il record d’imbattibilità. L’ultimo gol subito in Serie A risale al 10 gennaio, quando al 64′ di Sampdoria-Juventus, venne battuto da Antonio Cassano. Da quel momento in poi il portiere bianconero ha affrontato Udinese, Roma, Chievo, Genoa, Frosinone, Napoli, Bologna, Inter, Atalanta, Sassuolo e, per ora, Torino senza subire gol.
Ora ce l’ha fatta, ha tagliato il nastro della storia, raggiungendo e superando una linea d’arrivo che sembrava inimmaginabile per la durata di imbattibilità. Il portiere bianconero con caparbietà, dedizione, serietà e voglia – e con l’aiuto di una difesa superba – in una delle settimane più esaltanti e allo stesso tempo più difficili della squadra bianconera è riuscito nell’intento di fare suo anche questo record. Con quello conseguito oggi il grande Gigi aggiunge un nuovo record alla sua lunga lista di primati. Tra i più eclatanti spicca quello di essere uno dei tre giocatori (con Antonio Carbajal e Lothar Matthäus) ad aver disputato cinque campionati del Mondo. Inoltre Buffon è anche il calciatore con più presenze nella Nazionale di calcio dell’Italia (154) e quello con più minuti giocati nella storia della Juventus (51.254 al fischio d’inizio del derby). Ha vinto inoltre 8 scudetti, come Ferrara, Ferrari e Furino, ma spera di vincere il nono per svettare in testa da solo anche in questa speciale classifica.
Matri, destino già segnato?
Alessandro Matri con la maglia della Lazio ha realizzato 7 reti e 3 assist in 29 presenze stagionali. Numeri che lo rendono l’attaccante più prolifico biancoceleste. A detta di molti una delle maggiori colpe di Pioli è stata quella di aver impiegato poco l’attaccante lombardo. Tuttavia, nonostante Matri sia stato uno dei più positivi (o meno negativi, fate voi) del parco attaccanti, la società pare intenzionata a non riscattarlo dal Milan a fine campionato. Questo secondo quanto riporta l’edizione odierna del Messaggero. Il suo destino pare già segnato, ma il giocatore avrà a disposizione 9 gare per dimostrare di meritare il suo soggiorno nella Capitale. Col probabile addio di Klose e con Matri in bilico, la Lazio potrebbe ritrovarsi ben presto con Djordjevic come unica certezza offensiva per la prossima stagione.
Casiraghi su Milan Lazio: “I biancocelesti avranno voglia di riscatto. Pronostico? Punto su…”
Per commentare Milan Lazio di questa sera, è intervenuto a Milannews.it Pierluigi Casiraghi: “E’ sicuramente una partita importante, anche se non di altissima classifica come accaduto negli anni scorsi. Sono due squadre che sono staccate dalla vetta, ma entrambe vogliono conquistare un posto in Europa. Il Milan dovrà fare molta attenzione alla voglia di rivincita della Lazio,che ha subito una brutta eliminazione dell’Europa League. Il risultato sarà importante. Entrambe sono a caccia di rivincite. Il Milan, in casa, ha sempre fatto molto bene. Magari gli manca qualcosa in attacco e forse il fatto di far ritrovare il gol a Bacca dovrebbe essere importante. Comunque vedo il Milan favorito”. Infine su Mihajlovic: “A me piace molto Sinisa. È un allenatore che ha temperamento, carattere e dà un’identità alle sue squadre. È stato bravo ad uscire da un momento difficile all’inizio e i risultati sono arrivati. Certo, poi fa molto anche i giocatori che hai a disposizione”.
Wilson: “La vittoria nel derby non salverebbe la stagione”
Intervistato da zonacalcio.net, lo storico capitano del primo scudetto Pino Wilson ha commentato la débacle dei biancocelesti: “La società ha la colpa di non aver rinforzato la rosa in maniera adeguata, visti gli obiettivi che si erano prefissati. Ma anche l’allenatore e i giocatori hanno le loro responsabilità”. La stracittadine come unico e ultimo obiettivo stagionale: “Non c’è niente da salvare. Il derby potrebbe salvare qualcosa nell’immediato, perché una vittoria darebbe un riscontro positivo, ma non può cambiare opinione su un campionato. Ad oggi possiamo già iniziare a fare dei bilanci, cosa che, di solito, si fa a fine stagione”. Pare che la società avrebbe dato un aut-aut al tecnico emiliano, vittoria a Milano o esonero: “Io credo che sarebbe inopportuno. Se deve essere presa una decisione va fatto indipendentemente dal risultato contro il Milan”. Sulla questione cessione dei big Wilson ha le idee chiare: “Se non vogliono restare è giusto che vadano via. Avrebbero dovuto dirlo prima piuttosto che magari giocar male. Se non si è contenti di restare una società è giusto che lo si dica”. Su un eventuale sostituto di Pioli, l’ex centrale biancoceleste ha le idee chiare: “Oddo e Juric stanno facendo bene in Serie B. Preferisco Oddo perché conosce l’ambiente e la pressione che questo esercita. Mihajlovic conosce benissimo la piazza e caratterialmente potrebbe andar bene. E’ uno che si impone e che ha una personalità forte”.
Simoni: “Se gli acquisti non li ha decisi Pioli, è giusto che paghi chi ha fatto la squadra…”
Sembrava che la questione di un eventuale esonero di Pioli fosse congelato fino a fine stagione. Invece la brutta sconfitta contro lo Sparta Praga ha riportato alla luce quei problemi che erano già sotto gli occhi di tutti a Dicembre, ma che la vittoria al Meazza contro l’Inter e il cammino europeo avevano mezzo a tacere. Pioli in conferenza ha risposto alle critiche precisando che lui non ha intenzione di dimettersi (leggi il resto della conferenza stampa qui). D’altro canto farlo a 9 giornate dal termine non avrebbe molto senso.
A tal proposito, sul sito lalaziosiamonoi.it, ne ha parlato l’ex allenatore biancoceleste Gigi Simoni: “Io penso che se se la sente di andare avanti deve farlo. Sono situazioni e decisioni difficili da prendere. Tutto dipenda da come può lavorare. In questo momento lavorare alla Lazio non è proprio semplice per Pioli. Ma se lui non sente questa difficoltà è giusto che continui. Sarebbe una prova di coraggio e credibilità. Ovviamente tutto dipenda anche dalla decisione della società di tenerlo o meno
Simoni si schiera dalla parte di Pioli: “Non c’è un solo responsabile, tutti lo sono. La squadra è stata costruita con l’intento di fare bene. Come in tutte le squadre immagino che quest’estate si sia fatto un programma e che Pioli lo abbia accettato. Di solito si fanno acquisti che tengano conto delle disponibilità economiche del club. Poi sta al mister allenarli bene e fare in modo che si diventi una squadra. Se il mister non ha avuto la possibilità di gestire gli acquisti di persona, a pagare ci penserà chi ha fatto la squadra. Purtroppo il colpevole in queste situazioni è sempre l’allenatore anche se non è giusto. Alla lunga sarà lui a pagare, è un destino comune a tutti i tecnici. Si fa bene a cercare i responsabili di questa disfatta ma sono tutti colpevoli. Purtroppo ci sono dei campionati strani, io sono stato alla Lazio e so quanto bene i tifosi vogliano alla loro squadra. La Lazio è partita senza grandi ambizioni e si pensava che potesse far meglio di quello che poi è stato fatto”.
AUTOMOBILISMO – Formula 1, partenza con il botto e vittoria a sorpresa
Vittoria a sorpresa nel primo Gran Premio stagionale di Formula 1 a Melbourne, in Australia. A conquistare il successo, tra lo stupore generale del pubblico presente, Nico Rosberg alla guida della Mercedes. Sul podio anche Hamilton e Vettel, rispettivamente secondo e terzo.
Gara ricca di emozioni che ha visto al via la partenza sbagliata di Hamilton che, facendo pattinare il suo veicolo, parte malissimo scivolando nelle retrovie ritrovandosi in sesta posizione. Ad approfittarne Vettel e Raikkonen che lanciatissimi si sono subito portati ai primi due posti. Le due Ferrari al comando danno l’impressione di poter controllare la situazione ma, al 17° giro, si verifica l’episodio chiave della corsa. E’ Fernando Alonso che nel tentativo di superare Gutierrez lo tampona violentemente. Il duro impatto fa decollare Alonso che va a scontrarsi con le barriere a bordo pista. L’incidente, violento e spettacolare, per fortuna non ha conseguenze per i piloti ma costringe i commissari di gara ad esporre la bandiera rossa per consentire l’intervento degli addetti ai lavori per ripulire la pista dai detriti. A questo punto tutti i team possono approfittarne per cambiare le gomme dei loro monoposti. La Mercedes rischia le gomme medie per tutti e due i suoi piloti, mentre la Ferrari continua a puntare sulle supersoft con le quali aveva iniziato la gara. Quello del team tedesco sembrerebbe un azzardo ma alla fine della corsa è la mossa che si verificherà vincente. Il ferrarista Raikkonen dopo qualche giro è costretto al ritiro, mentre il compagno di squadra Vettel – a 15 giri dal termine – è costretto alla sosta ai box. Quando il pilota della Ferrari torna in pista si ritrova alle spalle sia di Rosberg che di Hamilton, autore di una splendida rimonta, ormai avviati verso il successo nella prima gara della stagione.
Lo spagnolo Alonso, vittima del terribile incidente che lo ha visto coinvolto, ha dichiarato: “L’importante è che stiamo tutti bene, macchine e regole garantiscono la sicurezza. Sapevo che mia mamma guardava la tv, sono subito uscito dall’abitacolo”.