Giancarlo Camolese può essere considerato a tutti gli effetti un doppio ex della sfida di domenica tra Torino e Lazio. L’ex allenatore ed ora commentatore tv, ha infatti esordito da giocatore proprio con i granata, per poi giocare con i colori biancocelesti per 3 stagioni tra il 1986 ed il 1988. Inoltre è stato anche allenatore del Toro per 3 stagioni in due periodi differenti. Camolese è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb per presentare il match di domenica, una sfida tra due squadre che non stanno certamente passando un buon periodo di forma: “Lazio e Torino hanno due buone squadre, che sicuramente hanno meno punti in classifica di quanto valgono. In questo finale di stagione però potranno avvicinarsi alle posizioni che meritano e che sono in linea con le loro potenzialità“. L’attacco dei biancocelesti sta stentando molto in questa stagione: “Difficile giudicare da fuori, ma sicuramente qualcosa non ha funzionato quest’anno. In ogni caso è evidente che parliamo di grandi calciatori e quando un reparto non va io credo che tutta la squadra debba sentirsi responsabile“. La Lazio sembra orientata a impegnare tutte le proprie forze sull’Europa League, tralasciando in parte il campionato, magari schierando un’ipotetica “squadra B”: “In un organico come quello laziale non credo si possa parlare di squadra A e B, visti i ricambi di valore che ha. Pioli metterà in campo chi gli dà garanzie, anche se certo, l’Europa è una vetrina importante“
Simone Inzaghi: “Lazio, occhio ai cechi”. Poi il ricordo di quella sfida di 16 anni fa…
Lo Sparta Praga evoca dolci ricordi al tecnico della Primavera Simone Inzaghi, che è intervenuto sulle frequanze di LazioStyleRadio per parlare della prossima partita di Europa League che attende i biancocelesti. Inzaghi è partito proprio dalla sfida di 16 anni fa che lo vide grande protagonista: “Segnai per primo io, poi ci pensò Simeone con un gol dei suoi, su inserimento. Firmai anche il terzo gol: percussione di Veron e doppietta personale. L’anno successivo Mancini mi tenne in panchina, chiudemmo il primo tempo sotto di due gol. Il mister mi fece entrare nella ripresa: feci il primo gol su spizzata di Corradi e accorciai le distanze. Poi mi procurai un rigore che misi a segno e la partita finì in parità, 2-2″. Giovedì il match di andata degli ottavi, in trasferta a Praga: “Dai sorteggi per gli ottavi di finale di Europa League è uscito lo Sparta Praga. La squadra di Zdeněk Ščasný è alla portata della Lazio. I biancocelesti giocheranno in uno stadio non grandissimo, ma dal tifo molto caldo, questo può dar fastidio alla squadra ospite. La squadra deve interpretare la gara nel migliore dei modi: la Lazio è superiore, ma se lo Sparta Praga è arrivato a questo punto deve esserci un motivo. I cechi hanno un settore giovanile di tutto rispetto. Se la Lazio affronterà il match nei migliore dei modi potrà passare il turno, ma deve stare molto attenta“. In chiusura una battuta sulla sua Primavera: “Il nostro obiettivo è quello di formare e portare giocatori in prima squadra. In questi anni siamo riusciti anche a vincere molto e ciò non può che essere motivo di orgoglio. Quest’anno siamo partiti lenti, ma siamo arrivati meritatamente in semifinale di Coppa Italia e anche in campionato ci siamo ripresi. Siamo cresciuti grazie al lavoro di tutti, sia mio che di tutto lo staff. Dopo la semifinale con l’Inter la squadra ha preso coraggio e vogliamo proseguire nella scia di vittorie che abbiamo collezionato in campionato, a partire già da domani contro l’Avellino“.
Felipe Anderson convocato con l’Olimpica carioca
Felipe Anderson è stato inserito dal commissario tecnico Dunga nell’elenco dei convocati della Selezione Olimpica brasiliana per le prossime due amichevoli che i verdeoro giocheranno in Brasile contro Nigeria e Sudafrica, rispettivamente il 24 e 27 marzo prossimi. Una conferma per il numero 10 biancoceleste, ormai presenza fissa nella formazione che questa estate si giocherà la medaglia d’oro nelle Olimpiadi casalinghe di Rio de Janeiro.
Di seguito l’elenco completo dei convocati:
Portieri: Ederson (Benfica), Matheus Vidotto (Corinthians);
Difensori: Doria (Granada), Rodrigo Ely (Milan), Wallace (Monaco), Rodrigo Caio (São Paulo), Fabinho (Monaco), Zeca (Santos), Wendell (Bayern Leverkusen), Douglas Santos (Atlético Mineiro);
Centrocampisti: Rodrigo Dourado (Internacional), Thiago Maia (Santos), Matheus Salles (Palmeiras), Rafinha Alcântara (Barcellona), Andreas Pereira (Manchester United), Felipe Anderson (Lazio);
Attaccanti: Gabriel Jesus (Palmeiras), Alisson (Cruzeiro), Malcom (Bordeaux), Gabriel (Santos), Luciano (Corinthians), Luan (Grêmio).
Padelli: “Contro la Lazio sarà una bella sfida” Poi sulla Nazionale…
L’estremo difensore del Torino, Daniele Padelli, è intervenuto ai microfoni di SkySport a soli due giorni dal lunch-match di domenica tra Torino e Lazio, in programma allo Stadio Olimpico di Torino. Padelli ha così introdotto la sfida: “Quando ci capita di giocare contro squadre molto chiuse facciamo fatica, ma la Lazio non è così: loro sono una squadra forte che propone un buon calcio. Può essere davvero una bella partita, tra due squadre che non stanno attraversando un gran momento, ma che hanno ancora qualcosa da dare a questo campionato“. Sfida nella sfida tra i due portieri, Padelli si gioca con Marchetti uno dei posti per gli Europei di Francia di questa estate: “Per il ruolo di terzo portiere ce la giochiamo io, Marchetti e Sirigu. Ognuno lavorerà per giocarsi al meglio le sue carte, me compreso. Per il momento sono concentrato sul Torino perché solo facendo bene in granata che posso sperare in una convocazione“.
Materazzi: “A Torino per onorare la maglia. Sparta Praga? Sorteggio fortunato…”
L’ex tecnico della Lazio Giuseppe Materazzi è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per analizzare il momento dei biancocelesti a soli due giorni dal lunch match contro il Torino in programma in casa ei piemontesi. Si parte da un’analisi della brutta sconfitta interna di lunedì contro il Sassuolo: “La gara con il Sassuolo non era semplice, il campo era difficile, la Lazio ha giocato bene i primi 40 minuti ma poi il rigore ha inciso sul morale della squadra. Purtroppo la sconfitta pesa e allontana ulteriormente la squadra di Pioli dalla zona europea“. La squadra biancoceleste non è riuscita a confermare quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione: “E’ noto che in Italia si gioca con più tatticismo e vi sono più spazi, la Lazio quest’anno non è riuscita a imporsi sulle altre squadre e a riconfermare la splendida stagione dell’anno scorso“. Domenica la sfida in casa del Torino di Ventura: “La prossima gara di campionato è la trasferta contro il Torino e la Lazio deve scendere in campo con la voglia di onorare la maglia, in campo non deve pensare alla classifica ma solo a far bene e lottare per ottenere il risultato. La Lazio è una grande squadra e deve giocare come un gruppo vincente“. Poi su Milinkovic-Savic: “Milinkovic Savic è un giovane di talento, con grande qualità e personalità. Il ragazzo è stato un ottimo acquisto fatto dalla società e ha davanti un grande futuro“. Chiusura sull’avvincente cammino europeo dei biancocelesti e sulla prossima sfida contro l’ostico Sparta Praga: “In Europa League vi è più entusiasmo e stimolo, il sorteggio è stato fortunato per i biancocelesti perché potenzialmente sono più forti dello Sparta Praga. I cechi sono una squadra molto chiusa che ha voglia di mettersi in evidenza ma la Lazio deve affrontare la gara con la massima determinazione e grinta per passare il turno“.
Domenica non sai cosa fare? Ecco la risposta!
Come ogni prima domenica del mese visitare gallerie, giardini monumentali, musei, parchi e scavi archeologici, sarà gratuito per tutte le categorie di visitatori. Prima di presentarsi sul luogo scelto per la visita è sempre buona cosa telefonare alla sede museale per accertarsi dell’apertura del sito. L’ingresso gratuito non sempre comprende la visita alle mostre in corso per le quali invece potrebbe restare in vigore l’apposita tariffazione.
Questo l’elenco dei luoghi visitabili:
Colosseo e Foro Romano/Palatino (ingresso contingentato);
Domus Aurea (visita al cantiere di restauro, accesso solo con prenotazione obbligatoria on line www.coopculture.it oppure presso il call center dedicato al numero 06 39967700);
Galleria Borghese (obbligatoria la prenotazione di € 2,00);
GNAM Galleria Nazionale Arte Moderna;
Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia;
Museo HC Andersen, Museo M. Praz, Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative e il Costume;
Museo nazionale Romano (Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano);
Galleria nazionale d’Arte Antica Palazzo Barberini;
Galleria nazionale d’Arte Antica Palazzo Corsini;
Galleria Spada;
Museo nazionale di Palazzo Venezia;
Museo nazionale di Castel Sant’Angelo (ingresso contingentato);
Museo nazionale d’Arte Orientale “G. Tucci”;
Museo nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”;
Museo nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari;
Museo nazionale dell’Alto Medioevo;
Museo nazionale degli Strumenti Musicali;
Scavi di Ostia Antica;
Museo Ostiense;
Mausoleo di Cecilia Metella;
Terme di Caracalla;
Villa dei Quintili;
Villa Adriana a Tivoli;
Villa d’Este a Tivoli.
Resta invece a tariffazione consueta il biglietto d’ingresso al MAXXI.
Per maggiori informazioni:
Sito web: www.beniculturali.it
Facebook: https://www.facebook.com/MIBACT
Twitter: https://twitter.com/Mi_bact
Inoltre ogni prima domenica del mese i cittadini residenti a Roma Capitale e nell’area della Città Metropolitana (previa esibizione di documento che lo attesti) possono visitare a ingresso gratuito tutti i musei civici del Sistema Musei in Comune:
Musei Capitolini;
Centrale Montemartini;
Mercati di Traiano;
Museo dell’Ara Pacis;
Museo di Roma in Palazzo Braschi;
Museo di Roma in Trastevere;
Musei di Villa Torlonia;
Macro e Macro Testaccio;
Museo Civico di Zoologia;
Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale.
Note
Non rientra nelle gratuità l’ingresso al nuovo spazio espositivo dell’Ara Pacis
Per maggiori informazioni: www.museiincomuneroma.it
UEFA – Grande novità per le finali di Champions e Europa League
A quanto riferito dal portavoce dell’UEFA Pedro Pinto, in occasione della finale di Champions League 2016 in programma a Milano e in quella di Europa League di Basilea, farà ufficialmente il suo esordio la goal-line technology, il sistema tecnologico che stabilirà se il pallone ha varcato la linea di porta. In un primo momento l’intenzione dell’Uefa era quella di far debuttare la tecnologia nella prossima stagione europea ma, vista la buona riuscita del progetto ai mondiali 2014 in Brasile, gli esperimenti sono stati anticipati alle due finali. Inoltre l’Esecutivo ha nominato il greco Theodore Theodoridis Segretario Generale UEFA ad interim. Theodoridis sostituisce Gianni Infantino, eletto presidente FIFA il 26 febbraio. Il greco ha ricoperto in precedenza il ruolo di responsabile della Direzione Nazionale delle Federazioni e dall’ottobre 2010 è stato vice Segretario Generale. Per quanto riguarda le elezioni alla presidenza della UEFA il Comitato Esecutivo ha ribadito la decisione del gennaio scorso. Nessuna elezione verrà programmata finchè il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS)non prenderà una decisione sul ricorso in appello presentato da Michel Platini.
Sorpresa Di Canio?
Probabile clamoroso ritorno in panchina nel nostro paese per Paolo Di Canio. Fermo dal 2013, l’ex giocatore biancoceleste, è pronto a tornare in panchina. A quanto riportato da calciomercatoweb l’ex allenatore del Sunderland è sempre più vicino al Torino. Il presidente Cairo avrebbe individuato proprio in Di Canio il sostituto ideale di Giampiero Ventura, che a fine stagione lascerà i granata dopo cinque stagioni. L’ex calciatore laziale piace per carisma e filosofia di gioco e a Torino sembrano sicuri sia lui l’uomo giusto per ripartire. Tra le parti in causa sono già cominciati i primi contatti e novità importanti sono attese nelle prossime settimane. Sembra sempre più vicino il ritorno di Paoletto in Serie A.
La Bizona di Laziochannel.it
Il modulo adottato da Lino Banfi ne “L’allenatore nel pallone” (il 5-5-5), sarebbe l’unica soluzione per ovviare alle evidenti lacune tattiche della squadra di Pioli.
LA DIFESA – La squadra di Pioli, viste le carenze difensive, non può permettersi di affrontare le gare con la stessa difesa alta presentata in questi ultimi mesi. Con l’assenza di un vero fuoriclasse difensivo come De Vrij è un vero e proprio suicidio tattico tenere la linea arretrata troppo alta, soprattutto attuando questo schema con uomini lenti come Hoedt e Bisevac. Inutile dare giudizi su un “giocatore” come Mauricio, il centrale brasiliano ha ampiamente dimostrato di non avere le qualità per calcare i campi della Serie A e probabilmente troverebbe difficoltà anche in categorie inferiori.
IL CENTROCAMPO – Un ottimo filtro offerto dal centrocampo, potrebbe essere questa la panacea di tutti i mali, ma a differenza della scorsa stagione su questo Pioli non può contare, viste le troppe corse a vuoto di un Parolo ancora fuori giri e un Lucas Biglia che fino ad ora non è mai riuscito a trovare la piena condizione fisica. Per il momento i sostituti, soprattutto nel ruolo di mediano, non si sono dimostrati all’altezza della situazione.
L’ATTACCO – Altro grande problema in casa Lazio: al termine della passata stagione la squadra di Pioli era il secondo reparto offensivo della Serie A, mentre oggi, la rosa biancoceleste si è trasformata in una squadra priva di uomini col fiuto del gol e poco cinica. Sarebbe più funzionale non impuntarsi su un unico modulo, quello del 4-3-3 e ovviare al problema in zona gol provando una tattica alternativa: l’inserimento di un trequartista puro e l’utilizzo di un 4-2-3-1 potrebbe esaltare le caratteristiche di un giocatore finora poco utilizzato e tutto da scoprire, Ravel Morrison.
Per tutti questi motivi il Pioli dello scorso anno sembra andato in confusione e mentre cerca di schiarirsi le idee proviamo ad aiutarlo con la spiegazione della bizona, magari potrebbe tornargli utile: “Mentre i cinque della difesa vanno avanti, i cinque attaccanti retrocedono e così viceversa. Allora la gente pensa: ma quelli che c’hanno cinque giocatori in più? Invece no, perché mentre i cinque vanno avanti, gli altri cinque vanno indietro, e durante questa confusione generale le squadre avversarie si diranno: “Ah! Ah! Che cosa sta succedendo?” E non ci capiscono niente e nemmeno noi…”
Prima convocazione per Keita
Finalmente a distanza di alcuni mesi dalle dichiarazioni di Balde Diao Keita relative alla scelta della Nazionale per la quale scendere in campo per il giocatore è arrivata la soddisfazione della prima convocazione. Nel mese di novembre l’attaccante biancoceleste dichiarò: “Ho parlato con la mia famiglia, non è stato facile prendere questa decisione. Sono giovane, ho un futuro davanti a me. Ma la scelta ormai l’ho fatta, ho scelto di giocare per il Senegal“. Ora a conferma di tali dichiarazioni è giunta a Formello la prima chiamata della Nazionale dei Leoni della Teranga. Infatti, il giocatore biancoceleste è stato inserito dal ct Aliou Cissé nell’elenco dei 26 giocatori convocati in vista della doppia sfida contro il Niger – valida per le qualificazioni alla Coppa d’Africa 2017 – in programma il 26 e il 29 marzo. Presenti nella lista dei convocati anche gli “italiani” Kalidou Koulibaly del Napoli e Boukary Dramé dell’Atalanta. Il Senegal si trova in vetta al Gruppo K a punteggio pieno dopo due giornate; a seguire Burundi e Niger a 3 punti e Namibia a 0.
Rizzitelli: “La Lazio ormai punta all’Europa, il Torino dovrà essere bravo ad approfittarne”
Per parlare della squadra granata e del prossimo incontro degli uomini di Ventura contro la Lazio ai microfoni di calciomercato.com è intervenuto Ruggiero Rizzitelli: “La stagione granata è deludente: Ventura ci aveva abituato troppo bene, migliorando ogni anno i risultati e facendo crescere il club sotto tutti i punti di vista. Ma non sempre a fine stagione si possono vendere gli elementi migliori perché ricominciare con giocatori nuovi non sempre è facile. Però in questo periodo sono anche sfortunati, gli episodi sono tutti a sfavore. L’inizio di campionato aveva illuso tutti ma, come le aspettative sono aumentate, si sono amplificate anche le difficoltà. Non sono preoccupato del momento che sta attraversando il Torino perchè la squadra crea molto e quindi prima o poi i risultati arriveranno. Non capisco assolutamente la contestazione al tecnico, nei confronti di Ventura bisogna essere solo grati per tutto quello che ha fatto e sta facendo. Quando arrivò nella società granata non c’era nulla ma con il lavoro e la serietà, oltre a valorizzare tantissimi giocatori, ha riportato la squadra in serie A e in Europa. Nel calcio si dimentica sempre troppo in fretta: contestare Ventura è incredibile e non vedo in giro allenatori che siano in grado di sostituirlo”.
Su Torino-Lazio: “Due squadre in difficoltà che stanno vivendo un periodo molto simile: mancano i risultati e i tifosi stanno contestando. I biancocelesti hanno dichiarato apertamente di puntare più all’Europa che al campionato, quindi il Toro deve essere bravo ad approfittarne. Domenica sarà una gara fondamentale per i granata, una vittoria potrebbe riportare entusiasmo e dare una grande spinta a Ventura e ai suoi ragazzi”.
Sergio: “Sono deluso dall’andamento ma il campionato è ancora lungo. Per la Coppa sono…”
Ai microfoni di Lazio Style Radio per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto l’ex Raffaele Sergio: “I punti di ritardo sulle altre sono tanti e potrebbe sembrare difficile recuperare ma la vittoria porta tre punti, quindi basterebbe inanellare tre vittorie consecutive per rifarsi sotto; bisogna continuare a lottare senza mollare niente. L’eliminazione in Champions, secondo me, ha influito molto sul morale della squadra e potrebbe aver influito anche sulla progettualità della società. Quello che ora sta succedendo alla Lazio è la stessa cosa successa al Napoli l’anno scorso. L’eliminazione subita nel preliminare di Champions ha influito notevolmente: la partita è stata giocata verso la fine del calciomercato, in un momento in cui erano in ballo operazioni di mercato che, a seconda del risultato conseguito, avrebbero potuto cambiare gli obiettivi. Se ti qualifichi aumentano anche gli introiti, se vieni eliminato si creano delle situazioni scomode e si rischiano di rompere gli equilibri. Anche se ciò non toglie che in questa stagione si poteva fare molto meglio. Poi ci si è messa anche la sfortuna: gli infortuni hanno riguardato elementi importanti della squadra e si sono rilevati troppo lunghi da superare, invece quando si lotta su tre fronti bisogna essere ben coperti. All’inizio del girone di ritorno, visto anche che la società aveva compensato sul mercato, ero molto fiducioso ma la vera mancanza di questa squadra è la continuità. E’ troppo altalenante, disputa una grande partita e quella successiva delude. Domenica con il Torino non sarà una gara semplice. Quella granata, come del resto quella biancoceleste, è una squadra delusa, capace di fare grandi prestazioni o di continuare a deludere. Per essere una grande squadra bisogna avere continuità di risultati, cosa che manca a Lazio e Torino. Sono due ottime squadre che potrebbero ottenere molto di più e invece sono state penalizzate dalla mancanza di equilibrio e di risultati. Tornando all’incontro di domenica, bisognerà stare molto attenti a Immobile e Belotti, giocatori che attaccano benissimo la profondità. In questo finale di campionato sarà difficile ripetere il cammino della scorsa stagione, la Lazio ha un supplemento di spreco di energie dovuto all’Europa League. La rassegna europea è come fosse un campionato a parte formato da due partite alla volta. Sulla carta il prossimo potrebbe essere un turno favorevole, l’Europa League è tutta un’altra storia e la Lazio ha le possibilità per fare molto bene”.
Formello – Stesso modulo e nuovi interpreti?
FORMELLO – Pioli mischia le carte a meno di 48 ore dalla gara contro il Torino. I dubbi sono tanti in tutti i reparti, salvo per la difesa, dove tra squalifiche ed infortuni, gli uomini sono contati. La seduta mattutina ha portato buone notizie al tecnico emiliano, i ritorni di Marchetti e Matri, non convocati nell’ultima gara contro il Sassuolo per attacco influenzale. La difesa, come appena detto, è l’unico reparto dove la linea titolare appare scontata e sarà molto probabilmente formata da: Lulic e Konko sulle fasce e la coppia Bisevac-Hoedt al centro data la squalifica di Mauricio rimediata nell’ultimo match di campionato. Gentiletti continua ancora ad allenarsi a parte e non verrà convocato.
Pioli, nonostante le defezioni, schiererà nuovamente il 4-3-3. Ma, senza nascondersi troppo, anche il mister conosce l’importanza di arrivare al meglio alla gara contro i cechi dello Sparta Praga e quindi per la sfida ai granata, potrà cambiare qualche interprete nel suo 4-3-3. Il mister sa bene però che è rischioso attaccare la spina a corrente alternata, e brutte figure in campionato potrebbero, a livello mentale, danneggiare anche il cammino europeo e quindi opterà sicuramente per un turn-over ragionato. A centrocampo il giocatore indiziato a sedersi in panchina sembra essere Milinkovic-Savic, concedendo minuti e fiducia a Danilo Cataldi che tanto bene aveva fatto nelle ultime apparizioni. Anche Morrison questa mattina è stato provato dal tecnico in posizione più avanzata, nel ruolo di trequartista. Chissà se Pioli concederà spazio anche all’inglese, facendo rifiatare un titolare, in vista dello Sparta Praga. Facendo di necessità virtù, Morrison potrebbe dare un contributo importante in questo finale di stagione. In attacco chi sembra essere in vantaggio per una maglia da titolare è Filip Djordjevic, mentre sugli esterni sono in vantaggio Candreva e Keita. Kishna e Felipe Anderson sono, al momento, i due esterni che dovrebbero accomodarsi in panchina.
MALTEMPO- dopo il ciclone Golia arriva Davide: ecco dove e quando…
Dopo Golia ecco Davide. No, non è un remake del piccolo grande uomo che sconfisse il gigante, ma semplicemente la nuova ondata di maltempo che giungerà nei prossimi giorni sul nostro paese, dopo i vari disagi portati dal ciclone precedente. Non sembra esserci spazio quindi per il sole sullo stivale, infatti come riportato dal sito www.ilMeteo.it “Nella giornata di oggi il tempo sarà prevalentemente soleggiato, ma già in serata arriverà la prima fiondata di Davide che raggiungerà prima di tutti il Nordoverst e la Liguria con piogge e forti temporali”. Poi per quel che riguarda i prossimi giorni lo stesso sito afferma: “Da sabato Davide porterà maltempo anche su Lombardia, Alpi, Prealpi, Toscana, anche su Umbria e Lazio. Ci sarà rischio di acqua alta a Venezia, con una stima di circa 110 cm”.
Domenica la seconda fiondata avrà luogo con piogge su Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Sardegna, Campania, Basilicata e Puglia. Terminerà cosi l’ondata di maltempo? tutt’altro, come spiega infatti Antonio Sanò, direttore di www.iLMeteo.it ci sarà spazio per una terza fiondata con rovesci che interesseranno il Centro, gran parte del Sud e la Pianura Padana. Infine Antonio Sanò spiega: “Martedì il tempo tenderà a migliorare gradualmente, con maggiore soleggiamento ovunque. Ma nuove piogge potrebbero interessare l’Italia a metà della prossima settimana».
Regole del calcio: ecco tutte le novità in arrivo dall’IFAB
In arrivo novità importanti per il mondo del calcio. A rivelarlo, nella sua edizione odierna, il quotidiano ‘La Stampa’, secondo cui nella giornata di domani l’IFAB (International Football Association Board) dovrebbe dare il suo ‘sì’ al cosiddetto ‘salva arbitri‘. L’organo internazionale, che è indipendente dalla FIFA e ha il potere di stabilire ogni modifica ed innovazione alle regole del gioco del calcio, voterà infatti per il video in campo e, salvo imprevisti, dovrebbe ratificare l’introduzione di una moviola sperimentale per un periodo di circa 2 anni. Si tratterà di un’assistenza video che sarà decisa sempre dall’arbitro, secondo un sistema già inventato e provato in Olanda. Un’innovazione dunque epocale, che favorirà il delicato compito dei direttori di gara, aiutandoli a sbagliare di meno e ad evitare lo scroscio di polemiche che caratterizza ogni settimana i dopo gara delle partite. Il ‘salva arbitri’ non sarà però l’unico oggetto di discussione: nel corso della riunione dovrà infatti essere varato il pacchetto ‘revisione del gioco‘, che comprende le espulsioni nel tunnel e la presenza di sponsor sulle bandierine del calcio d’angolo. Da discutere e valutare, infine, le sospensioni a tempo, il cosiddetto ‘cartellino arancio’, già in uso nella pallanuoto, e l’introduzione di una quarta sostituzione, utilizzabile in caso di tempi supplementari. Questi ultimi due provvedimenti saranno tuttavia votati solo successivamente.
Allegri: “Ecco per chi voterò per la Panchina d’Oro”
Avrà luogo lunedì prossimo l’edizione 2015 de ‘La Panchina d’Oro‘, il premio per il miglior allenatore della passata stagione. E Stefano Pioli, in virtù del suo percorso con la Lazio, culminato con la conquista del terzo posto, si candida per la vittoria finale. A tale scopo, il tecnico biancoceleste può vantare già un primo alleato: il ‘collega’ juventino Massimiliano Allegri. Campione d’Italia in carica e che ha già ottenuto il riconoscimento nell’edizione 2008-09, quando era alla guida del Cagliari, l’allenatore livornese ha espressamente dichiarato che il suo voto sarà per il parmense. Il motivo? È lo stesso Allegri a spiegarlo: “Alla guida della Lazio ha fatto una stagione eccezionale“. Un voto a favore non da poco, che potrebbe aiutare Pioli a diventare il primo allenatore biancoceleste a vincere la Panchina.
Fascetti: “Lazio, non devi mollare nulla” Poi su quella magica Lazio del -9…
Ci sono uomini destinati a lasciare un segno indelebile nella storia di un club, anche con un passaggio breve. Nelle due stagioni sulla panchina della Lazio, Eugenio Fascetti ha scritto la storia a caratteri di fuoco nel grande libro biancoceleste. Prima l’impresa del leggendario anno del “-9”, evitando agli spareggi, recuperando da una penalizzazione quasi impossibile, la retrocessione in C che avrebbe probabilmente segnato la fine della società. Quindi, l’anno successivo, il ritorno in Serie A, l’inizio di una nuova storia per la Lazio che diventerà principessa del calcio internazionale dopo anni di delusioni e sofferenze. Le radici dei successi futuri furono impiantate da quella squadra: il tecnico toscano è rimasto dunque legato a vita alle vicende biancocelesti, e nella trasmissione di riferimento per i tifosi dell’aquila, “I Laziali Sono Qua”, sugli 88.100 di Elle Radio, è intervenuto per parlare del delicato momento biancoceleste.
Il momento della Lazio è molto delicato, ma è impensabile pensare solo all’Europa trascurando il campionato: “I giocatori sono pagati per fare il loro lavoro e quindi devono dare tutto fino alla fine anche in campionato. Non si può mollare nulla, mancano tante partite“.
In questa stagione molti hanno deluso: “Nessuno ha reso al massimo, tutti sono stati al di sotto delle aspettative. La colpa è di tutti, nessuno può essere esente da colpe logicamente“.
In questa Lazio c’è una grande differenza di rendimento tra campionato ed Europa: “Sicuramente a livello europeo la Lazio non ha ancora incontrato grandi compagini, mentre in campionato ogni partita è difficile. Basti pensare alla gara contro il Sassuolo.“
Mister Pioli dopo la grande stagione dello scorso anno quest’anno sta incontrando delle difficoltà: “Considero Pioli un ottimo allenatore. Roma è una città difficile e particolare, per allenare qui ci vuole grande carattere. Fino alla fine della scorsa stagione ha fatto molto bene, ma quest’anno è un’annata difficile, ci sono annate che nascono in maniera negativa ed è difficile riaddrizzarle. Probabilmente non sa nemmeno lui il perchè di questa stagione storta. Sarà poi la società a decidere se proseguire con lui“.
I biancocelesti sono agli ottavi di Europa League, ora viene il difficile: “Le qualità per arrivare in finale ci sono, ma ci sono molte squadre forti ancora in corsa. Bisogna dare il massimo, giocandosi il tutto per tutto con la mente libera e senza paura, senza farsi condizionare dal contorno“.
La scorsa stagione la Lazio aveva il secondo miglior attacco della Serie A, ora si fatica molto in zona gol: “L’allenatore ha il polso della situazione durante la settimana. Sicuramente il rendimento degli attaccanti è molto al di sotto delle aspettative, a partire da Felipe Anderson e proseguendo con Klose, che comunque dà sempre il massimo“.
Quest’anno la Serie A è molto incerta, sia per la lotta scudetto che per la volata per l’Europa: “Questo campionato è ancora molto incerto, le squadre di un certo livello sono aumentate e sarà una bella lotta fino alla fine sia per lo scudetto che per i posti valevoli per l’Europa. Il Napoli mi è sembrata la squadra più brillante, ma la Juventus è quella che mi ha più impressionato, soprattutto come solidità. Era partita male ma ha recuperato punti e posizioni con facilità assurda. Mi piace molto il Sassuolo, unica vera squadra “italiana”, che gioca anche un bel calcio“.
Parlando di giovani, Cataldi sembra in rampa di lancio: “Già a Crotone Cataldi aveva fatto molto bene, anche lo scorso anno si è confermato. Quest’anno è una stagione di assestamento. Con questi giovani devi crederci, li devi far sempre giocare. Un giovane alterna prestazioni buone ad altre meno buone ma hanno bisogno di fiducia. Un giovane impara solamente giocando e non rimanendo in panchina. Se si vuole rilanciare il calcio italiano bisogna puntare forte sui giovani“.
In chiusura un ricordo di quella magica Lazio del -9: “Il primo pensiero va a quel gruppo fantastico di giocatori, si era creato un blocco fantastico, senza il quale non si sarebbe riuscito a fare nulla di quello che siamo riusciti a fare. Ho avuto un grande equipaggio. Ho sempre lavorato meglio sotto pressione, molte volte se non c’era bagarre la creavo io (ride ndr)”.
Mutui, M5S attacca: “La casa non si tocca”
MILANO – Le banche potranno entrare direttamente in possesso della casa ipotecata da un mutuatario dopo il mancato pagamento di 18 rate di mutuo, anche non consecutive; questa facoltà, da inserire nel contratto tra istituti e clienti, non potrà essere retroattiva. Sono questi i principali correttivi che la maggioranza proporrà in Commissione Finanze, alla Camera come al Senato, sulla discussa questione del recepimento della direttiva europea in tema di finanziamenti per l’acquisto della casa. Correttivi, si fa notare dalla stessa maggioranza, già vagliati dal governo, pronto ad accoglierli e quindi a renderli definitivi.
La polemica è montata negli ultimi giorni, quando è emerso che il testo in discussione al Parlamento (per un parere non vincolante delle Camere) avrebbe aperto alla possibilità di inserire nei contratti di mutuo una clausola in base alla quale – dopo il mancato pagamento di sette rate – l’istituto sarebbe entrato in possesso dell’abitazione per mettere fine a ogni pretesa di rimborso verso i consumatori, senza passare dal Tribunale per le normali procedure giudiziali. Così facendo, avrebbe di fatto espropriato l’immobile per venderlo in tempi rapidi e incassare il corrispettivo della vendita, fatto salvo l’obbligo di distribuire gli incassi extra (rispetto all’ammontare del debito) ai mutuatari stessi.
Una eventualità, per altro, che avrebbe potuto estendersi ai mutui già stipulati. Non a caso la protesta delle opposizioni e dei consumatori è stata veemente. Ne è stato protagonista il M5S, che ha pagato con una raffica di sanzioni dall’Ufficio di Presidenza della Camera: è scattata la censura con interdizione dal partecipare ai lavori in Aula per 3 giorni per i deputati Alberti, Cirielli, De Rosa, Della Valle, Sorial, Tripiedi, Di Stefano Manlio, Toninelli, Villarosa. La sanzione sale a 6 giorni di sospensione per Bianchi Nicola, Brugnarotto e Della Valle.
Maggioranza e governo correggono oggi il tiro e il Pd sottolinea che “era pronto a farlo già ieri, se solo i lavori non fossero stati interrotti dalle proteste”. Nella proposta di parere della Commissione, che deve esprimere un giudizio non vincolante ma – appunto – condiviso preventivamente dal governo, si legge che “la nuova normativa sull’inadempimento non si applica ai contratti già in essere, neanche in caso di surroga, e offre al momento della stipula maggiori vantaggi per il cittadino, obbligando la banca ad una maggiore trasparenza”. Si precisa che la clausola sulla possibilità di cedere la casa alla banca per estinguere il debito “è facoltativa e la banca non può obbligare il cittadino a sottoscriverla”, anche se sul punto ci sono dubbi sulla reale parità tra le due parti (banca e consumatore) al momento della richiesta di un finanziamento.
Sale come detto il numero dei mancati pagamenti necessari perché scatti l’esproprio: “E’ considerato inadempimento la morosità di almeno 18 rate”. Ancora, “in caso di inadempimento la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore”. La scelta delle 18 rate, spiega il relatore alla Camera Giovanni Sanga, “è stata fatta in base alla normativa già esistente, che prevede appunto la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate sul mutuo prima casa”.
C’è poi l’impegno a confermare il divieto al “patto commissorio”, già vietato dal codice civile: è quel patto in base al quale la banca avrebbe potuto impossessarsi dell’immobile per venderlo e tenere per sé l’intero ricavato. Si disciplina, invece, la sua versione già ammessa, quella del “patto marciano”. Nel documento della maggioranza si precisa che “la banca può cioè trattenere dopo la vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza”. Infine, “il trasferimento del bene immobile alla banca, a seguito dell’inadempimento, comporta l’estinzione del debito anche se il valore dell’immobile è inferiore a quello del debito residuo”. E questo aspetto, per Sanga, “è garanzia di una maggiore tranquillità per il debitore, dal momento che se anche ho un debito di 100, ma la casa vale 80, con il suo passaggio alla banca considero estinto tutto il mio debito”.
Ancora, la proposta di parere sottolinea che si “evita così la procedura giudiziaria, con conseguenti risparmi di spesa per il cittadino, e il deprezzamento del bene immobile”. Resta il dubbio sulla possibilità di contenzioso in caso di dichiarazione di inadempienza non condivisa dalle parti. Da ultimo, si precisa che “la valutazione della casa, successivamente all’inadempimento, deve essere effettuata da un perito indipendente nominato dal tribunale” e non più dalle parti, mentre “il consumatore deve essere assistito da un esperto di sua fiducia”. A Bankitalia il compito di “vigilare su tutta la procedura”.
Le modifiche, presentate in primis alla Camera, saranno condivise anche al Senato. La stessa relatrice a Palazzo Madama, Lucrezia Ricchiuti (Pd), le anticipava in mattinata chiedendo maggiori garanzie verso i consumatori che continuano ad indebitarsi ponendo in garanzia il proprio immobile. Per il M5S continuano a rimanere “palliativi”. Intanto è salito l’allarme del Codacons, per il quale la norma avrebbe rischiato di scatenare una emergenza abitativa nei Comuni di tutta Italia, lasciando migliaia di cittadini senza alloggio: “Abbiamo chiesto al Presidente dell’associazione dei Comuni Italiani, Piero Fassino, un incontro urgente per affrontare il problema delle conseguenze per i comuni legate al recepimento della direttiva Ue – spiega il presidente, Carlo Rienzi -. Le modalità con cui il Governo intende introdurre la norma, infatti, rischiano di scatenare una nuova emergenza abitativa, specie in quelle aree dove il problema della casa è più sentito. Crediamo quindi che l’Anci debba prendere una posizione netta al riguardo, a tutela dei Comuni e dei cittadini”.
Fonte: Repubblica
Dustin Hoffman: “C’è sempre stato razzismo agli Oscar, sono…”
“C’è sempre stato razzismo agli Oscar, sono lo specchio del paese”. Parola di Dustin Hoffman, due volte premio Oscar e Leone d’Oro alla carriera.
Un altro pezzo da novanta di Hollywood, cosi, punta il dito contro Hollywood e il suo star system ‘troppo bianca’ a discapito delle minoranze. Il commento dell’attore de ‘Il Laureato’ e ‘Rain Man’ arriva dritto al punto e dà un affondo su una realtà con cui l’America deve continuamente fare i conti, ossia il razzismo.
Parafrasando poi Chris Rock, che ha condotto l’ultima cerimonia degli Oscar, ‘È stato sempre cosi, non c’è nulla di nuovo’, Hoffman ha detto, ‘Perché quest’anno?’. E riguardo ad un cambiamento futuro, ossia quando si vedrà più ‘diversità’ a Hollywood, per Hoffman le cose cambieranno solo quando le persone oppresse spingeranno verso il cambiamento.
L’attore è stato tra le celebrità che hanno boicottato la cerimonia a Los Angeles. Come lui stesso ha detto in un’intervista, ha preferito unirsi al regista Spike Lee per guardare una partita dei Knicks (squadra Basket) al Madison Square Garden di New York.