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CONFERENZA – Pioli: “Domani è una partita importantissima per migliorare la classifica”. Poi sull’Europa League…

Dopo la grande gioia europea con il Galatasaray (e l’annessa qualificazione agli ottavi di Europa League) la Lazio cerca di ritrovare il sorriso anche in campionato. I biancocelestila devono vincere per se stessi, per il morale e per il campionato e dimostrare di aver finalmente trovato lo status psico-fisico ideale. Alla vigilia della gara del “Monday night” contro il Sassuolo di Di Francesco, il mister biancoceleste Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole:

La Lazio va molto bene in Europa male in campionato, questione di atteggiamento e mentalità? Può avere senso ora il campionato?
Siamo noi che dobbiamo dare un senso a questo campionato, dobbiamo ricorrere l’obiettivo di migliorare la posizione in classifica e domani è una partita importantissima. Domani affrontiamo una squadra che sta facendo bene che è davanti a noi e che vogliamo superare“.

Cosa le è piaciuto della sfida con il Galatasaray?
La grandissima attenzione e determinazione nell’affrontare la partita, abbiamo giocato con ritmo, deve far parte della nostra mentalità senza ritmo siamo prevedibili“.

Gli infortunati come stanno? E come vede il Sassuolo?
“Oggi dobbiamo valutare Radu e Basta che hanno avuto degli acciacchi ieri. L’allenamento di oggi è decisivo per loro. Per quanto riguarda il Sassuolo, Di Francesco sta facendo bene, gioca molto in verticale, ma ha dei punti deboli e proveremo a sfruttare”.

Ci sono le possibilità di rivedere insieme Felipe Anderson e Candreva?
Ci sono sempre le possibilità, dipende dallo schieramento e dalle caratteristiche degli esterni che sceglierò. E’ importante per me avere tante soluzioni e avere la possibilità di alternarle per affrontare ogni avversario“.

Cosa pensa delle parole di Klose sul fatto che è contento anche se gioca 2 minuti?
Klose è un giocatore sopra la media in tutto e per tutto. Quindi sicuramente lui è un esempio, ma lui dà l’esempio quotidianamente. Quello che vedete voi è solo una parte del lavoro che lui fa per contribuire a far si che tutto si svolga alla perfezione. Lui deve essere un esempio per tutti soprattutto per i giovani, è un esempio di professionalità, serietà è positività. I giocatori devono essere positivi e pensare di migliorare sempre il bagaglio tecnico e caratteriale. E’ un grandissimo giocatore e una persona di grande spessore“.

Pensa di usarlo domani?
“Sì sta bene e quindi penso che cercherò di sfruttarlo”

Cosa pensa del sorteggio e qual è secondo lei la favorita?
Ci sono stati bei sorteggi. L’Europa League annovera grandi formazioni e grandi squadre sia per livello tecnico che per prestigio. Potevamo incontrare avversari più forti, ma non esistono avversari deboli. Lo Sparta Praga sarà difficile da superare, ha superato il turno senza subire gol contro i russi, ma il nostro obiettivo è andare avanti il più possibile. E’ un avversario da tenere in considerazione ma lo affronteremo con rispetto. Per quanto riguarda la favorita penso al Borussia o le inglesi. Insomma tantissime squadre importanti e noi vogliamo farne parte fino in fondo“.

Klose può fare bene ancora dal primo minuto o solo a partita in corso?
“Sì può essere. Ha una stagione in più, un anno in più, anche se si allena sempre con determinazione gli anni passano per tutti e devo essere bravo a sfruttare le sue qualità, ma sta facendo bene anche partendo dalla panchina entrando con grande determinazione e qualità”.

Candreva settimana di polemiche…come lo ha visto? La Lazio domani farà una grande partita?
Speriamo sia così, io non credo che sia Europa League la responsabile o la sola dei nostri risultati, bastava fare una media punti diversa nelle sei partite in cui hai raccolto un punto e adesso eri più in alto e nelle posizioni che contano. Per quanto riguarda Candreva le polemiche non ci hanno interessato né coinvolto. Sono rimasto sorpreso e dispiaciuto nel vedere inventate cose non esistite e che non rendono onore alla vostra professione, faccio gli auguri a Candreva. È un giocatore molto importante“.

Kishna perde posizioni?
Purtroppo ha avuto l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo e ho tantissime alternative. L’ho visto meglio in questa settimana e sta ritrovando il ritmo per tornare ad essere un giocatore importante

Lulic come sta?
Lulic si è allenato a parte ieri perché doveva smaltire un sintomo influenzale ma ora sta bene e sarà disponibile per giocare domani

Marco Lanari

Ledesma torna sul suo addio alla Lazio: “Avrei ancora potuto dare qualcosa…”

Cristian Daniel Ledesma dopo la Lazio non è riuscito più a trovare una squadra che puntasse su di lui, eccetto la brevissima esperienza al Santos. Intervistato da Sky Sport, l’italo-argentino ha parlato della sua situazione: “Voglio dimostrare ancora quanto valgo. Continuo ad allenarmi tutti i giorni sperando che qualche squadra mi chiami ma purtroppo non dipende da me“. Il vice capitano biancoceleste torna a parlare del suo addio dalla Capitale: “Non pretendevo nulla se non quello di capire qual era il mio ruolo nella squadra. Se infatti mancava Biglia non ero sicuro di giocare. Potevo ancora dare qualcosa alla Lazio sia come persona che come giocatore”. Poi sulla stagione attuale: “Finora i biancocelesti in Europa hanno affrontato squadre poco propense a difendere e che concedono molti spazi, come appunto il Galatasaray. Invece in campionato gli avversari si difendono e chiudono gli spazi. Inoltre, sull’avvio difficile hanno sicuramente pesato le sconfitte in Supercoppa e nei preliminari di Champions che hanno portato incertezze”.

Ledesma parla anche della querelle Spalletti-Totti: Sto dalla parte di chi pensa al bene della squadra. Non conosco nello specifico i fatti ma so che Spalletti è un bravissimo allenatore. D’altro canto i risultati gli stanno dando ragione. Corsa scudetto? La differenza la faranno le qualità delle rose: le squadre che hanno panchinari capaci di subentrare e fare la differenza sono le favorite. Da questo punto di vista la Juve è la più completa, oltre ad avere una mentalità vincente. Hernanes? Non è adatto come vice Marchisio anche se adesso ha acquisito consapevolezza e si sta esprimendo al meglio”. Poi una chiusura sulle nazionali: Conte sta facendo un ottimo lavoro con la Nazionale e gli Azzurri prevedo saranno protagonisti all’Europeo. Invece l’Argentina ha tanti campioni ma non è squadra, se manca Messi va in difficoltà”.

 

Maurizio Manzini – You’ll Never Walk Alone

Il “Colonnello” Manzini Maurizio, attributi e carattere, ha sempre avuto le idee chiare.

LAZIALITA’ – Aveva pochi anni e all’uscita dallo stadio Olimpico, dopo un derby perso contro la Roma, il padre, romanista e di famiglia tale, commentando con entusiasmo la vittoria gli disse: “Maurizio, hai visto?, abbiamo vinto”. La risposta fu di quelle che un genitore non avrebbe mai voluto sentire, che fa parte di quel retaggio da tramandare con certosina cura, per evitare falle, che potrebbero compromettere la tradizione sportiva di famiglia. L’approdo sull’altra sponda del Tevere, quella parte oscura “nemica” sportivamente che farebbe drizzare le penne a qualunque “essere umano” figlio delle stracittadine. Maurizio, allora adolescente, dopo la partita rispose seccamente al padre raggelandolo: “Papà, mi piacciono quelli con la maglia celeste..”. Diventò tifoso laziale, di quelli accaniti, da giornate interminabili in treno per le trasferte. Da quel momento combatté, dapprima una “battaglia” interna in famiglia, per poi espandere le proprie idee, sino a portarle dentro la “nave ammiraglia” biancoceleste, come “Comandante & Granatiere” dell’armata, per ben nove lustri (quarantacinque anni).

APPRODO IN BIANCOCELESTE – Il primo impatto con i biancocelesti lo ebbe a Lugano, in occasione della Coppa delle Alpi, una manifestazione sportiva istituita dal 1960 al ’87. Per altro la Lazio vinse il torneo nel ’71, anno di inizio collaborazione (non ufficiale) di Manzini. Finale contro il Basilea, punteggio di 1-3 con le reti di Manservisi, Wenger per gli svizzeri, e doppietta di Giorgio Chinaglia( ’76 – ’85 ). Il futuro direttore, si trovava lì per lavoro, in quel periodo lavorava presso la BEA di Milano. Venuto a conoscenza della presenza dei suoi “idoli” nella stessa città decise di andarli a trovare in ritiro pre partita. Manzini, forte di esperienza, nel settore delle vendite presso diverse compagnie aeree, fu chiamato a lavorare per l’Itavia. Una società aerea italiana che operò dal 1958 al 1980, divenuta tristemente protagonista, per intenderci, della strage di Ustica, e che operava a Roma. Manzini, che fu “costretto” a trasferirsi nella capitale, notò che tra i vari clienti della compagnia, figurava la Lazio. Riuscì, con l’intento di esaudire il sogno di lavorare per i propri colori, di organizzare un’amichevole a Bergamo. Divenne molto amico del mitico Nando Vona, dirigente del settore Pallacanestro della Lazio, quello che offriva panini e vino ai tifosi per placarne gli animi, per capire l’allora spessore degli uomini di calcio. Iniziò a farsi volere bene, con il suo carattere genuino e la sua smania laziale, tanto da essere invitato agli allenamenti a Tor di Quinto, e riuscendo in finale ad entrare nelle grazie del Maestro Tommaso Maestrelli. Non lasciò più quei colori sino a divenire Team Manager, sotto suggerimento del Presidente Calleri.

GENERAZIONE DI FENOMENI
Se per un attimo fossimo capaci di “rivivere” tutte le emozioni che quest’uomo avrà provato stando a contatto con tutta la sfilza di campioni che sono passati in tutti questi anni, credo potremmo saziare la nostra anima per i secoli dei secoli. Rivivremmo le gioie e i dolori infiniti degli anni ’70, con la “Banda di Maestrelli” e le funamboliche partite vinte, che portarono allo storico tricolore del ’74. Via via la tragica perdita di Re Cecconi prima e Maestrelli stesso dopo. Piangeremmmo la partenza di Chinaglia in America che segnò la fine di quell’epoca e gioiremmo per l’arrivo di Bruno Giordano, che preso il testimone di Long John, divenne nel ’79 capocannoniere della massima competizione. Poi la retrocessione, per lo scandalo sulle scommesse illecite, con il ritorno nella massima serie del 1983. Non riusciremmo a spiegarci come con la presenza di campioni del calibro di D’Amico, Manfredonia e Michael Laudrup, la Lazio nella disgraziata annata del ’84 – ’85, non riuscì nell’intento di imporsi nel campionato, e fallì clamorosamente tanto da retrocedere nuovamente nella serie cadetta. Penalizzati nuovamente con 9 punti e agonizzanti a strapelo col suolo pronti al trapasso (calcisticamente parlando), per quella retrocessione in Serie C, che avrebbe valso come il fallimento totale, assisteremmo al giorno della rinascita sportiva, all’ascesa verso il paradiso. Eugenio Fascetti in panchina da traghettatore, che sprofondando negli inferi, quel 21 Giugno ’87, vide nell’arcangelo Fiorini salvatore di risultato e patria. Lacrime di pioggia solo a parlarne. Poi il 1992, l’anno dell’acquisizione del club da parte di Sergio Cragnotti. La rivalutazione totale della società con investimenti importanti. Conosceremmo nel profondo “Signori del calcio” come Veron, Christian Vieri, Alessandro Nesta, Alen Boksic
e tanti ma tanti altri campioni. Racconteremmo di quel derby degli anni novanta vinto con gol di Beppe Signori (il capocannoniere di tre stagioni). La tensione fece fare un’invasione di campo anticipata al dirigente, convinto che il fischio dell’arbitro fosse quello finale, invece era soltanto una punizione. Carletto Mazzone dalla panchina vedendo rientrare mestamente Manzini (convinto di aver vinto il derby) lo guarda e gli fa: “Manzini ndo’ c…. vai?!”. Quella Lazio vinse tantissimo, e probabilmente con l’organico a disposizione avrebbe potuto fare di più. Ma con il senno di poi è facile parlarne.

BACK TO THE FUTURE – Oggi Maurizio Manzini è un “vecchio” leone che all’occorrenza ruggisce ancora a dovere (per delucidazioni chiedere al dg Infurna dell’Udinese), che si ritrova in una realtà diversa da quelle passate. Non che il periodo della società biancoceleste, dal punto di vista dei risultati, sia dei peggiori. Ma sicuramente è un’era nel quale manca da parte della dirigenza quel trasporto, quel sentimento di pancia che chi ha comandato e gestito questi colori ha sempre avuto. Non molto tempo fa si festeggiava la vittoria della Coppa Italia in finale contro la Roma, gol di Senad Lulic. Ma non è questo il problema. Manca quella parte vitale e spirituale dell’essere vivente, che lo porta a vivere per quella passione, che in questo caso si chiama S.S. LAZIO. Corollario di emozioni e sensazioni che invece a distanza di più di quarant’anni riecheggiano e calzano forti, come fosse un’armatura emozionale, in te “Caro” Manzini. Noi che in te rivediamo quello scudiero tutto d’un pezzo. E gli altri, che senza esserne consapevoli, non si rendono conto che dentro la “cantera” tanto conclamata dall’entourage biancoceleste, c’è un “giovanotto” che può ancora oggi raccontare ai più giovani le gesta di Chinaglia, le carezze di Maestrelli e le burla di “Gazza” Gaiscogne.

Brutto episodio per Insigne: l’attaccante se l’è vista brutta

Sabato sera di rabbia e grande paura per Lorenzo Insigne. Secondo la ricostruzione di iamnaples.it, il talento del Napoli stava passeggiando per le vie del Vomero quando è stato avvicinato e rapinato, con tanto di pistola puntata al volto, da alcuni malviventi armati che gli hanno rubato oggetti di valore e il denaro contante che il giocatore portava con sé. Uno dei malviventi prima di scappar via pare abbia detto: “Lunedì dedicami un gol”. Insieme all’attaccante napoletano c’erano la moglie Jenny Darone e alcuni amici. Insigne sarà comunque della partita domani contro la Fiorentina. “Tutto vero: ieri intorno alle 22.30 Lorenzo ha subito una rapina in zona Vomero. Tanto spavento, tanta paura”, la conferma dell’agente di Insigne a Radio Kiss Kiss.

L’AVVERSARIO DI TURNO – Vincere con il Sassuolo per confermare una fiducia ritrovata

Che succederà ora?  E’ la domanda che tutti i tifosi biancocelesti si stanno ponendo dopo la bellissima serata con il Galatasaray in Europa League, certificando una superiorità che era stata riscontrata già nella gara di andata, ottenendo così l’accesso agli ottavi di finale della competizione europea. Ora però il calendario impone di tornare a pensare al campiobiglia9nato, la Lazio deve riprendere la propria rincorsa in Serie A, dove invece fa più fatica a brillare. Lo ha ribadito con determinazione anche Luca Biglia subito dopo la partita con i turchi “Adesso dobbiamo pensare alla sfida con il SassuoloPrendere 3 punti in casa è troppo importante“. Il capitano ha perfettamente ragione, è importante vincere domani per chiudere il campionato portando in alto il nome della Lazio. Sarebbe bello poi riuscire a garantire finalmente un minimo di continuità, anche per non interrompere immediatamente la gioia e i sorrisi (come quello di Marco Parolo) che la serata di giovedì sera ha finalmente riportato. Guai a distrarsi proprio ora, certo la tentazione di dedicarsi solo alla coppa staccando la spina in campionato è forte…ma è troppo rischioso, anche perché non è detto che poi si riesca a ripartite con altrettanta facilità, è importante invece sfruttare l’onda del momento. Ancora una volta quindi l’obiettivo è solo VINCERE: la Lazio lo deve fare per se stessa, per il morale e per il campionato e far vedere a tutti che è in forma. Certo, non sarà facile visto che lunedì sera i biancocelesti saranno impegnati in una gara molto difficile: all’Olimpico (h.19), infatti, arriverà il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, una delle più belle realtà del calcio italiano e che si sta rivelando come una vera a propria “ammazza grandi” (vedi le gare contro l’Inter a San Siro, contro la Juventus e il Napoli al Mapei Stadium). Il tecnico neroverde è quindi riuscito a dare ad una squadra ‘provinciale’ come il Sassuolo, una mentalità da ‘grande’, ergo i ragazzi di Pioli dovranno fare molta attenzione e cercare di tenere altissima la concentrazione. In classifica i ragazzi di Di Francesco occupano la 7° piazza con un punto di vantaggio sulla Lazio 8°.  E’ lecito, quindi, sperare in un piazzamento europeo, anche perchè Berardi e compagni sono consapevoli della propria forza e delle proprie potenzialità, tanto da venire a Roma per giocarsi la partita, come avvisa Duncan: Scenderemo a Roma per tentare di fare la nostra partita, consapevoli di essere in grado di poter far male ai biancocelesti”. Anche la Lazio però ha intenzione di inseguire il sogno europeo (in attesa di sapere gli sviluppi in Europa League) nonostante l’importante passo falso di Frosinone, ma si sa…”è finita“….si dice solo alla fine. Finché la matematica e le circostanze non condanneranno i ragazzi di Pioli, provarci…crederci….è doveroso.
Ora analizziamo l’avversario di domani:

PRECEDENTI, STATISTICHE E CURIOSITA’ – 

  • La Lazio ha vinto gli unici due precedenti interni contro il Sassuolo in Serie A, entrambi con il punteggio di 3-2.
  • La Lazio, che ha sempre trovato la via del gol contro il Sassuolo in Serie A (2.4 di media a partita), ha perso la per la prima volta contro i neroverdi proprio nella gara d’andata di questo campionato.
  • Nelle ultime tre partite casalinghe la Lazio ha realizzato nove reti (quattro contro il Chievo, cinque contro il Verona) ottenendo sei punti.
  • Nell’ultima giornata il Sassuolo è tornato a vincere dopo quattro pareggi e tre sconfitte nelle precedenti sette partite di campionato.
  • Nelle ultime cinque trasferte i neroverdi hanno sempre segnato un gol (una vittoria, tre pareggi e una sconfitta).
  • Il 73.5% dei gol della Lazio (25 su 34) è arrivato negli ultimi 30 minuti di partita mentre solo il 15.6% di quelli neroverdi (cinque su 32) sono arrivati nello stesso periodo di gara.
  • Marco Parolo ha segnato due gol in quattro partite di campionato contro il Sassuolo, ma entrambi al Mapei Stadium: il centrocampista biancoceleste ha sempre vinto contro i neroverdi in Serie A.
  • Domenico Berardi ha due gol in meno rispetto all’anno scorso a questo punto della stagione (cinque vs sette): a fine anno l’attaccante neroverde arrivò a quota 15 reti.
  • Sime Vrsaljko è il giocatore che in questo campionato ha effettuato con successo più cross su azione (35).
  • Nell’ultima giornata il Sassuolo è tornato a vincere dopo quattro pareggi e tre sconfitte nelle precedenti sette partite di campionato.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Di Francesco giocherà con il solito modulo: il 4-3-3 (ormai un suo marchio di fabbrica). Il giovane Pellegrini al posto dello squalificato Missiroli dovrebbe essere l’unico cambio per Di Francesco rispetto al match vinto sull’Empoli. Pertanto: davanti a Consigli, la linea a quattro sarà composta da Vrsaljko e Peluso sugli esterni, Cannavaro e Acerbi in mezzo. A centrocampo, insieme a Pellegrini, ci sarà capitan Magnanelli e Duncan. In attacco ci sarà Defrel, autore di una doppietta la scorsa settimana (ma attenzione a Falcinelli e a Trotta), supportato da Berardi e Sansone (o Defrel se dovesse cambiare il centravanti).  Indisponibile Laribi.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) – Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Magnanelli, Duncan; Berardi, Defrel, Sansone. A disp: Pegolo, Pomini, Gazzola, Antei, Longhi, Terranova, Biondini, Politano, Broh, Falcinelli, Trotta. All. Eusebio Di Francesco

Squalificati: Missiroli
Indisponibili: Laribi
Diffidati:

IL PARADOSSO –Dividono le Curve ma consegnano Roma agli ultrà stranieri

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Il giovedì di fuoco dei tifosi del Galatasaray nel centro di Roma, è ancora vivo nelle menti dei cittadini romani e in quelle delle Istituzioni. Quest’ultime non hanno saputo “difendere” la città dall’assalto degli ultrà stranieri che, come spesso è accaduto in passato, hanno fatto letteralmente ciò che volevano una volta sbarcati a  Roma. Ma le Istituzioni pensano solo a dividere le Curve perchè i violenti (sempre secondo loro) sono i biancocelesti e i giallorossi. Ma analizziamo con ordine questo incredibile PARADOSSO:

AGOSTO 2015 – “…Innalzamento delle barriere che separano il settore distinti dalle curve, in modo da impedirne lo scavalcamento; divisione delle due curve in due settori, attraverso l’installazione di un’apposita barriera; riduzione della capienza delle due curve; installazione di apposite separazioni, atte a creare corridoi per rendere più agevoli le operazioni di filtraggio e pre-filtraggio dei tifosi che accedono alle curve…”. Così parlò il Prefetto Gabrielli in occasione dell’inaugurazione delle barriere in Curva Nord e in Curva Sud dello Stadio Olimpico di Roma. Motivi di ordine pubblico, motivi di sicurezza. Ma il motivo era uno solo: limitare l’accesso al cuore della tifoseria di Lazio e Roma perché considerate violente.

SCIOPERO DEL TIFO = STADIO VUOTO – Non si fece attendere la risposta dei tifosi di Lazio e Roma che uniti iniziarono (e stanno continuando a portarla avanti) la battaglia per eliminare queste barriere. Lo Stadio non è più visto come un luogo di svago, ma di stress dovuti ai troppi ed eccessivi controlli che spesso hanno portato a disagi ai tornelli con file interminabili e gente esasperata. Ma tutto rientra nell’ordine pubblico voluto da Gabrielli che si è detto soddisfatto per la quasi eliminazione degli scontri (?) intorno e dentro l’impianto di gioco.

E GLI ULTRA’ STRANIERI? – Lo scempio che i cittadini romani hanno dovuto assistere mercoledì e giovedi nel cuore di Roma, da parte dei tifosi del Galatasaray, è ancora all’ordine del giorno nella Città Eterna. Come è mai possibile che 200 persone abbiano potuto fare il bello ed il cattivo tempo nel centro della Capitale d’Italia? Nonostante i ferrei (cosi’ dicono…) controlli da parte delle forze dell’ordine ed un piano sicurezza studiato a tavolino, i turchi si sono presentati in città con droghe, stupefacenti, armi e vari oggetti pericolosi, nonché ubriachi (e lo stop alla vendita degli alcolici al centro e nelle zone limitrofe dello Stadio?), spaventando i passanti e imbrattando la città.

EPPUR C’ERA UN PRECEDENTE, FEYENOORD – Lo scorso anno, 19 Febbraio 2015, i tifosi olandesi del Feyenoord, in occasione del match di Europa League contro la Roma, danneggiarono niente proprio di meno che… la Barcaccia! Danni da 1,2 milioni di euro e monumento da restaurare. Uno scempio, uno sfregio che ha indignato tutto il Mondo e che ha messo di nuovo in discussione le forze dell’ordine di Roma. Ma oltre al danno si aggiunse anche la beffa. Infatti i tifosi olandesi sono rimasti impuniti per mancanza di immagini idonee che potessero far risalire all’identità dei supporters colpevoli. Preme infine ricordare che gli scontri tra tifosi olandesi e polizia costarono 16 feriti tra le forze dell’ordine. Fatti abbastanza importanti da far prendere misure adeguate nel futuro. Cosa che però non è accaduta…

GABRIELLI DIA DELLE RISPOSTE – Inutile negare l’evidenza. La Questura di Roma si è fatta di nuovo trovare impreparata all’evento. E pensare che il 17 marzo verranno i tifosi dello Sparta Praga e la domanda è di nuovo la stessa: cosa accadrà? Roma non può essere presa in ostaggio da beceri tifosi che non hanno rispetto, in primis per chi li ospita, poi per i cittadini, per la storia di questa città e per il calcio in generale. Perché questo non è calcio, questa è ignoranza. Ma le responsabilità sono anche del Prefetto Gabrielli. Come si fa a pensare che il pericolo violenza sia a casa nostra e “prendersela” con i tifosi di Lazio e Roma, per poi consegnare le chiavi della città ai primi barbari stranieri che vengono a vedere una partita di calcio? Oltre allo sfregio per la storia di Roma e per l’immagine della politica di Roma e d’Italia che ne esce ridimensionata agli occhi dell’Europa, c’è anche l’umiliazione nei confronti di gente per bene che vorrebbe seguire la propria squadra del cuore allo Stadio, ma che per mille motivi è costretta a restare a casa. GABRIELLI DIA DELLE RISPOSTE AI TIFOSI BIANCOCELESTI E GIALLOROSSI, GRAZIE!

Marco Corsini

Di Canio, Footgolf che passione

Si è tenuta ieri al Golf Club di Arenzano (Ge) la seconda tappa del Campionato Nazionale di Footgolf. Paolo Di Canio, nella categoria over 45, non è riuscito a bissare il successo ottenuto nella prima tappa. Al via della gara hanno preso parte 190 atleti, l’ex biancoceleste seppur caricato a mille dalla vittoria conquistata nel turno precedente non è riuscito ad andare oltre la ventunesima posizione finale terminando con il risultato di 71 punti. La tappa è stata vinta da Marchegiani Dennis, della squadra Roma Footgolf, che a pari merito con Caverzan Massimo, del Footgolf Treviso, ha totalizzato 65 punti aggiudicandosi la gara. Al terzo posto Piscopo Andrea della SS Lazio Footgolf, che ha terminato con 67 punti. Dopo la splendida giornata di ieri per la prossima tappa del Campionato Nazionale l’appuntamento è fissato per il 3 aprile in Toscana al Golf Club Poggio dei Medici di Firenze.

METEO – Ecco il Ciclone “Golia”, queste le zone a rischio…

Ciclone Golia sull’Italia. E’ una domenica, l’ultima di febbraio, contrassegnata dal maltempo. Ombrelli aperti al Nord e al Centro, dove si registreranno precipitazioni diffuse. Non mancherà la neve, che scenderà abbondante sull’arco alpino. È il quadro tracciato dagli esperti del meteo.it Piogge intense si propagano su tutto il Centro e con locali nubifragi. Gli esperti raccomandano attenzione al forte maltempo con temporali e piogge insistenti e continue su Piemonte, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Triveneto. In nottata peggiora in Campania.

Ecco nel dettaglio le previsioni per le prossime ore:

NORD – Maltempo su tutte le regioni con precipitazioni che diventano forte e insistenti nel corso del pomeriggio/sera e notte anche con temporali. Prestare attenzione. Neve abbondante sull’arco alpino sopra gli 800/1200 metri.

CENTRO e SARDEGNA – Piogge diffuse su Toscana, Umbria e Marche, ma entro sera peggiora in maniera pesante su tutte le regioni con piogge abbondanti e nubifragi su Grossetano verso Viterbese, Reatino e Frusinate. Piogge anche in Sardegna.

SUD e SICILIA – Nuvolosità diffusa, ma con scarse precipitazioni se non in Campania in serata dove ci saranno dei temporali.

E DOPO CHE TEMPO FARA? LA PRIMAVERA DEVE ATTENDERE – Il ciclone Golia non segnerà la fine dell’inverno. Le piogge di questi giorni saranno solo il preludio ad altre giornate uggiose. Nuove perturbazioni attraverseranno l’Italia anche a marzo. Soprattutto nei primi dieci giorni. Marzo inizierà infatti all’insegna dell’instabilità. Il vortice polare, indebolito da parte di alcuni riscaldamenti stratosferici, permetterà al fronte polare di rimanere basso di latitudine. Una situazione in pratica diversa rispetto alla prima parte dell’inverno quando il tempo è stato dominato da un super anticiclone e da un clima più secco. E’ la previsione meteo a medio termine messa a punto dagli esperti del sito 3bmeteo.com
Alcune perturbazioni – spiegano gli esperti – riusciranno a transitare da nord ovest verso sud est sullo scivolo anticiclonico in atlantico portando qualche fenomeno sui versanti orientali e al Sud. Questo accadrà prima di un nuovo guasto del tempo, forse più intenso, che dovrebbe riguardare l’Italia nel weekend 4-6 marzo. Il lobo del vortice polare si posizionerà sul Nord Europa. L’aria fredda interesserà molte Nazioni dell’Europa centro settentrionale e si estenderà poi anche a Francia e Spagna. Lo scontro con quella più calda e umida si avrà proprio sull’Italia. Il maggior contrasto sarà atteso lungo una linea immaginaria che dal Mediterraneo occidentale attraverserà il Nord Italia. Qui le perturbazioni, pilotate da un vortice colmo di aria fredda in quota tra Francia e Gran Bretagna, interesseranno le nostre regioni centro settentrionali dove più probabili saranno le precipitazioni, nevose sulle Alpi. il tutto avverrà con temperature più in linea col periodo. Il Sud Italia risulterà invece ai margini con temperature più alte a causa dei venti più tiepidi dal Nord Africa.

Fonte: Adnkronos

Verso Lazio-Sassuolo, “er primo cor secondo, noi je ne famo 3…”

Lazio-Sassuolo, si potrebbe riassumere affermando che “non c’è 2 senza 3” ma anche che non c’è questa partita senza 3-2. Non stiamo dando i numeri, ma andando ad esaminarli quello che si può evincere dagli ultimi precedenti è che c’è una curiosa costante tra queste due compagini quando si affrontano. Le due squadre, si sono sfidate 5 volte tra Mapei Stadium e Olimpico di Roma, in queste cinque gare il bilancio è a favore dei biancocelesti con uno score di: 3 vittorie, 1 pareggio e una sconfitta, arrivata nell’ultimo match giocato. Domani nel posticipo della 27esima giornata di campionato, Lazio e Sassuolo scenderanno in campo allo stadio Olimpico e i precedenti giocati nella capitale sono 2.

lazio-liberaLa prima fu quella famosa della contestazione del popolo laziale nei confronti del presidente Lotito, che per dare un segnale forte i sostenitori si presentarono all’evento ricordato come il giorno del “LiberalaLazio”, in 45.000. Era il 23 febbraio 2014, e in un clima surreale creato dai tifosi contrariati da una scriteriata gestione societaria, la Lazio del mister Edy Reja sconfisse 3-2 la squadra neroverde, in quell’occasione, allenata da Alberto Malesani. Quella sera fu una gara al cardiopalma, il gol iniziale di Radu fu pareggiato dall’ex di turno Sergio Floccari, neanche il tempo di esultare che dopo 2 minuti il Sassuolo venne punito dal bomber tedesco Miro Klose. A dieci minuti dalla fine, arriva quella che sembra poter essere la definitiva doccia fredda per la Lazio, punizione dell’appena subentrato Floro Flores e risultato di nuovo in parità. Ma come accaduto dopo il gol di Floccari che aveva visto la Lazio tornare subito in vantaggio, ecco di nuovo la reazione biancoceleste che passati 3 minuti trovano il gol del definitivo 3-2 grazie ad un’autorete di Paolo Cannavaro.

L’altro precedente tra le mura amiche biancocelesti è datato 5 ottobre 2014, scontro valevole per la sesta giornatadi campionato, terminato sempre 3-2 e quindi stesso risultato della sfida giocata 8 mesi prima. Ai gol di Mauri e Djordjevic rispose Berardi. A 10 minuti dalla fine del primo tempo, con un gran sinistro Candreva allunga di nuovo a due le reti di vantaggio dei biancocelesti. Al ritorno dagli spogliatoi, la squadra di Eusebio Di Francesco accorcia di nuovo le distanze con il solito Berardi su calcio di rigore, 3-2. Anche se, dal momento del gol realizzato dagli 11 metri al termine della partita mancavano ancora 40 minuti, il risultato restò inchiodato sino alla fine. E’ di nuovo festa per i tifosi laziali, è di nuovo 3-2. La Lazio ha siglato 3 gol in tutte e due le occasioni uscendone sempre vittoriosa, con qualche difficoltà certo, ma quel che conta sono i 3 gol fatti e soprattutto i 3 punti. I biancazzurri dopo quella gara affrontarono il Sassuolo in trasferta, il primo marzo del 2015 e la grandiosa banda Pioli, fece per l’ennesima volta stropicciare gli occhi a tutta l’Italia calcistica andando a Reggio Emilia offrendo una prestazione di alto livello e realizzando di nuovo 3 gol. Insomma 3 volte su 5 la Lazio ha siglato 3 reti al Sassuolo, una costante è quel risultato finale di 3-2 ogni qualvolta all’Olimpico si presenta l’ostacolo neroverde da superare. Domani a Roma andrà in scena per la terza volta Lazio-Sassuolo e la Lazio, rinfrancata dalla gran prestazione offerta contro il Galatasaray (dove ha realizzato 3 gol) vorrà confermare che “non c’è 2 senza 3”, sperando che a fine gara i tifosi possano intonare il coro tanto amato “Er primo cor secondo noi je ne famo 3…”

Alessio Allegrucci

Morricone nella Walk of Fame

Ennio Morricone ha ottenuto la sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Alla cerimonia, che si è svolta oggi a Los Angeles, ha partecipato lo stesso compositore, a due giorni dalla notte degli Oscar. Visibilmente commosso e accolto da una standing ovation, Morricone ha detto del suo lavoro: “Devo cercare di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista che al pubblico, ma che soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devono essere contento prima del regista“.

Tarantino, grazie a mio film sono amico di Morricone  – “Il regalo più grande che ho ricevuto facendo questo film è l’amicizia con il maestro Morricone“. Lo ha detto Quentin Tarantino, partecipando alla cerimonia in onore del compositore italiano a cui è stata assegnata una stella nella Walk of Fame di Hollywood. “Ho realizzato solo di recente che nella mia infinita collezione di dischi, Morricone è più presente di Elvis, Bob Dylan e i Beatles“, ha detto il regista americano che dopodomani parteciperà alla notte degli Oscar con il suo ultimo film, The Hateful Eight, insieme con Morricone, che ne ha realizzato la colonna sonora.

FONTE: www.ansa.it

L’Avvocatura capitolina avvia recupero immobili centro storico

Procedendo nei controlli sul Patrimonio Immobiliare disposti da Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, la Segreteria Tecnica ha terminato la ricostruzione del contenzioso relativo i 22 fascicoli attinenti al Centro Storico, reperiti la scorsa settimana all’interno di 9 scatoloni depositati dal precedente Gestore in un locale del Dipartimento Patrimonio.

Tali fascicoli, che rappresentano solo una limitata parte delle 1200 posizioni complessive rinvenute, erano risultati gravemente incompleti. La Segreteria Tecnica ha proceduto, dunque, ad acquisire per le vie brevi le integrazioni mancanti, fra cui, principalmente, i titoli esecutivi che ha direttamente reperito presso il Tribunale di Roma.

In relazione a tali posizioni, su immediata disposizione del Commissario Straordinario, l’Avvocatura capitolina provvederà, nel modo più celere, ad avviare le procedure esecutive, selezionando le pratiche secondo un ordine di priorità (usucapioni, occupazioni abusive, morosità, altro) ed attivando ogni iniziativa atta a recuperare la disponibilità degli immobili e le somme dovute a vario titolo all’Amministrazione di Roma Capitale.

La Segreteria Tecnica del Commissario Straordinario sta continuando nell’esame di tutte le restanti posizioni, procedendo nell’opera di aggregazione dei dati relativi al contenzioso, che andranno a costituire un archivio specifico che renderà, una volta per tutte, agevole il monitoraggio dei singoli procedimenti e la ricostruzione completa delle singole posizioni.

ZINGARETTI DIFENDE LA LEGA!

Oggi pomeriggio nella nostra città alcuni gazebo della Lega Nord sono stati oggetti di violenza da parte di alcune persone che hanno minacciato chi stava al presidio.

 Il nostro presidente della Regione Nicola Zingaretti ha espresso il proprio sdegno attraverso una nota “Condanno le aggressioni avvenute contro i gazebo della Lega. Oggi più che mai, in vista della campagna elettorale per il Comune di Roma, va garantita a tutte le forze politiche la possibilità di svolgere in assoluta serenità e sicurezza le proprie attività nelle strade e tra la gente”.

Sperando che certi comportamenti vengano meno, ci auguriamo una città sempre più civile e vivibile.

Furia Ronaldo contro il Real: “Se tutti fossero forti come me…”

La sconfitta nel derby contro l’Atletico Madrid ha lasciato strascichi negativi in casa delle merengues. Zidane ha gettato la spugna per quanto riguarda la Liga: “E’ finita, impossibile rimontare il Barcellona. Pensiamo solo alla Champions League“, ma il malumore serpeggia anche tra i giocatori. Soprattutto in Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese in mixed zone ha lanciato una frecciata velenosa al resto della squadra: “Se tutti fossero forti come me ora saremmo primi. Vorrei vincere di nuovo la Champions League ma se non hai i giocatori forti non puoi farlo. Ogni anno la stampa dice che sono finito, ma poi li smentisco sempre. Nessuno è forte come me“. Polveriera Real, un anno veramente da dimenticare…

Ecco il risultato di Empoli-Roma

Ecco il primo risultato della giornata che ha visto scontrarsi le formazioni di Empoli e Roma.

Nel primo anticipo della 27esima giornata di Serie A, la Roma batte per tre reti a uno l’Empoli di Giampaolo.

Sesta vittoria consecutiva per la truppa di Spalletti che, ormai è in piena corsa per un posto in Champions. Nell’Empoli invece, le assenze di Tonelli e soprattutto Saponara, hanno limitato le risorse da un punto di vista della costruzione del gioco.

Protagonista assoluto del match del Castellani è stato Stephan El Shaarawy che ha siglato ben due reti: la prima (5′) grazie a un rete capolavoro dai venti metri, con palla a girare sotto l’incrocio dei pali. Poi dopo un quarto d’ora (21′) la sfortunata deviazione di Zukanovic ha regalato momentaneamente il pari alla compagine toscana. Pjanic al 27′ ha realizzato la rete del due a uno, riportando di nuovo in vantaggio i giallosozzi.

Nella ripresa, dopo un quarto d’ora di buon Empoli, la Roma ha ripreso in mano le redini dell’incontro, trovando la terza rete al minuto 74, grazie a un’ottima combinazione fra l’egiziano Salah e Il Farone El Shaarawy.

Momentaneamente e grazie a questa vittoria, ora la truppa di Spalletti occupa la terza posizione a quota 53, un punto sopra alla Fiorentina (52) che lunedì dovrà scontrarsi contro il Napoli (57) e a ben cinque punti sopra all’Inter (48), che domani dovrà vedersela contro i campioni in carica della Juventus (58).

Cordiali Saluti e buon sabato sera dalla nostra redazione!

Pulici, che attacco a Klose!

Non sono piaciute a Felice Pulici le dichiarazioni del post partita contro il Galatasaray di Miroslav Klose (leggi cosa ha detto il tedesco cliccando qui). Ospite a Radio Incontro Olympia, Pulici ha bacchettato il campione tedesco: Klose non rappresenta certamente il futuro della Lazio, per opportunità, data la sua età anagrafica e ritengo che le sue dichiarazioni a fine partita, soprattutto valutando alcuni sviluppi e considerazioni fatte a posteriori nell’ambiente, non sono state appropriate, lanciare un tale “sasso” a fine partita verso l’allenatore, dopo una positiva prestazione fatta o un gol segnato”

Pruzzo crede nella Lazio: “Sorteggio benevolo. Può arrivare in fondo in Europa”

Ai microfoni di Radio Radio, l’ex attaccante giallorosso Roberto Pruzzo ha commentato il sorteggio europeo che vedrà la Lazio sfidare lo Sparta Praga. Queste le sue parole: “Non sarà una gara semplice ma sicuramente è alla portata. Il sorteggio è stato benevolo per i biancocelesti e dato che alcune big si scontreranno (Liverpool-Manchester United e Villareal-Bayer Leverkusen, ndr) la Lazio può arrivare in fondo alla competizione”.

OLTRECONFINE – Simeone Re di Madrid!

Non finisce di stupire l’Atletico Madrid. La squadra allenata da Diego Pablo Simeone, ha vinto al Bernabeu il derby contro i cugini del Real Madrid. I biancorossi si sono imposti per 0-1 grazie alla rete decisiva nel secondo tempo di Griezmann. L’Atletico con questa vittoria consolida il secondo posto, allontanando proprio i Blancos, che ora sono terzi. Partita che poteva prendere una piega diversa se Cristiano Ronaldo fosse stato più in forma. Il portoghese è stato autore di due errori clamorosi sullo 0-0. Per Zidane arriva la prima sconfitta da allenatore, mentre per Florentino Perez arrivano fischi dei tifosi che lo invitano a dimettersi. Stagione opaca per il Real, lontano anni luce dalla vetta, un Benitez esonerato e con la tifoseria inviperita. Resta solo la Champions League. Per Simeone invece la conferma che si possono ottenere fantastici risultati anche senza nomi altisonanti, ma grazie a programmazione, lavoro e tantissima grinta.

Di Canio nella storia: targa allo Stadio Olimpico…

Di Canio nella storia del calcio inglese, precisamente nella storia del West Ham. I supporters degli hammers sul sito ufficiale del club londinese hanno scelto la top 11 dei giocatori che hanno fatto la storia del club, tra i più votati Paolo Di Canio, come riportato da foxsports.it. Un importante riconoscimento per l’attaccante romano dato che il suo nome comparirà su una targa nel nuovo Olympic Stadium di Londra che dalla prossima stagione ospiterà le gare casalinghe del West Ham andando a sostituire l’Upton Park. Unico italiano, anzi unico non inglese che otterrà questo prestigioso riconoscimento. 

Primavera, Inzaghi elogia il gruppo e striglia Calì dopo il 3-1 sull’Empoli

E’ ovviamente molto soddisfatto Simone Inzaghi dopo il successo della Lazio Primavera sull’Empoli. Ai microfoni di Lazio Style Radio il tecnico biancoceleste ha commentato così l’incontro:

Vincere di larga misura facendo la partita nonostante una inferiorità numerica patita per settanta minuti è qualcosa di importantissimo. Da diverse settimane stiamo meglio e avremmo meritato di più anche nella semifinale di Coppa Italia giocata contro l’Inter. D’altronde nella prima parte della stagione gli infortuni non ci hanno dato tregua e abbiamo perso punti importanti, che stiamo provando ora a recuperare partita dopo partita. In questo senso il ritorno di Palombi si fa sentire, ci è mancato molto anche alla luce dell’esperienza che può portare in questo gruppo.

L’episodio dell’espulsione di Calì, rosso diretto per fallo di reazione sull’empolese Tchanturia, poteva influenzare la partita negativamente, e invece la Lazio in dieci ha sfoderato una reazione maiuscola:

Siamo stati un grande gruppo, la squadra va elogiata in blocco oggi. A parte Calì naturalmente, dovrò tirargli le orecchie perché queste situazioni vanno sempre evitate. La sua espulsione ci mette peraltro nei guai in vista della prossima partita ad Avellino, in attacco saremo senza di lui e senza Rossi, infortunato.

Fabio Belli

PRIMAVERA – Lazio-Empoli 3-1: impresa biancoceleste in dieci, play off sempre più vicini

Una Lazio straordinaria: quinta vittoria consecutiva per la Primavera di Simone Inzaghi, in uno scontro diretto contro un Empoli ora sorpassato in classifica. Ma c’è di più: con questo successo i biancocelesti sono saliti al terzo posto, grazie al contemporaneo ko del Frosinone sul campo del Pescara. I play off sembrano davvero sempre più vicini.

FOLLIA CALI’ – Lazio straordinaria perché la brillante vittoria contro l’Empoli è stata costruita praticamente tutta in inferiorità numerica. La Lazio ha infatti iniziato con buon piglio la gara, ma al 22′ un fallo di reazione di Calì su Tchanturia (che aveva realizzato all’andata una tripletta contro i biancocelesti) ha lasciato la squadra di Inzaghi in dieci con tre quarti di gara ancora da giocare. Una mazzata che ha messo però paradossalmente in luce la superiorità totale dei biancocelesti, che sono riusciti a mettere in ghiaccio la vittoria praticamente già nel corso del primo tempo.

PALOMBI SUPERSTAR – La firma sul micidiale uno-due che ha di fatto deciso la partita è quella del bomber Simone Palombi: che ha “ammazzato” il match prima sfruttando un invito di Folorunsho, autore di uno strepitoso break a centrocampo alla mezz’ora. Quindi inserendosi alla perfezione al 44′ su invito di Dovidio, oggi autentico padrone della fascia destra. L’Empoli dell’ex laziale Mutarelli è praticamente non pervenuto, sparendo dal campo dopo essersi trovato in superiorità numerica.

LA CHIUDE FOLORUNSHO – La performance di Palombi è stata ovviamente eccezionale come testimoniato dalla doppietta realizzata, ma è stato Folorunsho il vero padrone del centrocampo, con la sua presenza scenica impressionante e la capacità da solo di assorbire lo svantaggio dovuto dall’inferiorità numerica. La prestazione maiuscola del centrocampista trova il suo coronamento al 9′ della ripresa, con il gol del 3-0 siglato con un perfetto inserimento su un cross teso di Manoni. Lazio dunque fantastica e capace di sfiorare il poker: gol annullato a Mattia e traversa di Germoni con un Empoli sovrastato in dieci contro undici. Solo nei 10′ finali i biancocelesti, dopo tanto correre, accusano un calo fisico che porta alla rete di Olivieri. Poco male in un match che sancisce il ritorno ad alti livelli della Lazio e la certezza di poter anche puntare al secondo posto del Palermo (e alla relativa qualificazione diretta alla final eight) pur ancora lontano sette punti.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO-EMPOLI 3-1

Marcatori: 30′, 44′ Palombi (L), 54′ Folorunsho (L), 83′ Olivieri (E)

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio (81′ Bernardi), Mattia, Quaglia, Germoni; Folorunsho (65′ Beqiri), Rokavec (77′ Ennali), Murgia; Manoni, Calì, Palombi. A disp. Borrelli, Lazzari, Cotani, Antonucci, Cardoselli, Petro, Sarac, Impallomeni, Bezziccheri. All. Simone Inzaghi

EMPOLI (4-3-1-2): Giacomel; Borghini, Giampà, Bruni, Seminara; Mestre (46′ Fantacci), Damiani, Bellini; Mosti (70′ Zappella); Olivieri, Tchanturia (82’Falorni). A disp. Pellegrini, Gemignani, Carradori, Manicone. All. Massimo Mutarelli

Arbitro: Di Gioia (sez. di Nola).

Ass.: Vingo-Pepe.

NOTE. Ammoniti: 39′ Quaglia (L), 42′ Manoni (L), 30′ Giacomel (E), 57′ Bellini (E), 92′ Fantacci (E), 92′ Murgia (L) Espulsi: 22′ Calì (L). Recupero: 3′ pt, 4′ st.