l centrocampista della Lazio Primavera, Edoardo Rezzi è intervenuto in collegamento ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.
“Un inizio migliore non potevo aspettarmelo, contro il Perugia è stata la mia prima da titolare, ho segnato e abbiamo vinto. Come mi ha detto il mister devo cercare di dare continuità di prestazioni, di gol e di assist, il mio ruolo mi consente di sfornare assist come accaduto sabato. Il gol lo dedico a mio nonno, tifosissimo laziale che non è riuscito a vedermi con questa maglia.
Il precampionato è stato difficile tra gli infortuni e quello che è accaduto con Cardelli ci siamo trovati in emergenza, il mister ci ha chiesto di non parlare fuori dallo spogliatoio e di essere concentrati sulla nostra stagione, quello che accade fuori non ci deve interessare. Dopo la partita con il Perugia infatti ci ha rimproverato perché la concentrazione non è stata massima. Aver subito 4 gol è stata una questione di esperienza, solo Rossi, Dovidio e Folorunsho sono gli esperti della squadra.
In Primavera ho trovato un ambiente fantastico, i più grandi sono stati disponibili ad aiutarci, la scorsa stagione non è stata facile, ora c’è voglia di riscatto e di far bene. Trovare questa disponibilità mi ha fatto molto piacere soprattutto Rossi mi sta aiutando molto.
Bonatti vuole farci giocare a calcio, ci insegna molto da un punto di vista tattico, è molto preparato e siamo contenti. Io ho lavorato anche con mister Santoni, il suo apporto è stato soprattutto dal punto di vista della crescita e i risultati si sono visti: io, Spiezio e Miceli siamo saliti in Primavera, questo era il suo obiettivo.
Mister Bonatti vuole un atteggiamento propositivo e aggressivo, noi proviamo a fare del nostro meglio. Si è arrabbiato per 4 gol subiti, ci ripete sempre che il carattere della squadra deve rispecchiare quello del mister e lui non si è ritrovato in quello che ha visto. Dovevamo gestirla meglio, sul 5 a 1 non dovevamo concedere la rimonta, ma paghiamo l’inesperienza faremo del meglio per migliorare.
Il nuovo modulo, il 4-2-3-1 è nato dal fatto che mister Bonatti vuole giocare molto con il centrocampo e con gli appoggi, con le mezz’ali non riuscivamo a trovare il possesso, per questo non le usa più ma preferisce due centrocampisti centrali.
Non ho un modello di riferimento, cerco solo di migliorare giorno per giorno, non voglio fare paragoni con calciatori già arrivati, io penso solo a me. Il mio peggior difetto è il carattere, sono permaloso e il mister sta cercando di rafforzare questo aspetto. Il mister non accetta uscite di testa. Il mio punto di forza, giocando trequartista è la tecnica e la capacità di smarcarmi tra le linee.
Sabato troveremo un Napoli molto aggressivo, soprattutto nei minuti iniziali, noi dovremmo farci trovare pronti nel gestire i primi minuti per poi ripartire. Il loro impegno di coppa potrebbe pesare, non è facile giocare ogni tre giorni. Dovremo essere bravi a sottometterli, dobbiamo dimostrare che ci siamo e che abbiamo un obiettivo importante, abbiamo voglia di riscatto.
Folorunsho potrebbe fare un ottimo campionato, lo vediamo durante gli allenamenti, è un trascinatore, pochi hanno la sua voglia e la sua grinta.
L’esempio di Lombardi, laziale cresciuto nel settore giovanile alimenta il sogno che abbiamo sin da bambini. Deve essere un esempio per tutti i giovani che stanno provando a perseguire questo sogno.
Io vengo dagli Allievi dove affrontavamo squadre del nord che sono molto preparate, anche questo aiuta a crescere. Quest’anno sarà lo stesso per la Primavera, sappiamo che ogni partita sarà sempre una battaglia, non ci poniamo obiettivi e pensiamo partita per partita e alla fine tireremo le somme”.

Nel 1957 debutta in televisione e da quel momento prende parte a numerose serie televisive, fra cui “The Naked City”, “Gli Intoccabili”, “Ai confini della realtà”. Il debutto nel mondo del cinema avviene con “Il paradiso dei barbari” del 1958, poi è la volta di “Sindacato Assassini” nel 1960, che gli vale una nomination all’Oscar come Migliore attore non protagonista. Ma è il personaggio del Tenente Colombo che lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo episodio va in onda sul canale NBC nel 1967 e da allora per più di trenta anni appassiona il pubblico del piccolo schermo.
La serie va in onda ininterrottamente dal 1971 al 1978 ma poi, dato l’enorme successo e la richiesta del pubblico, vengono girati anche film pensati specificatamente per la televisione, prodotti anche dallo stesso Falk. Al cinema compare in “Mariti” nel 1970, “Una moglie” nel 1974, “Invito a cena con delitto” nel 1976, “Il grande imbroglio” nel 1985, “Il cielo sopra Berlino” nel 1988. Il successo ottenuto prepara il terreno a una nuova serie regolare del Tenente Colombo, che nel 1989 ricomincia. Per un lungo periodo Peter Falk si dedica maggiormente alla televisione prendendo parte a dei lungometraggi. Nel 2001 è nuovamente un gangster in “Corky Romano”.
Si è sposato due volte: la prima con Alice Mayo dal 1960 al 1976, con la quale ha adottato due figlie, la seconda con l’attrice Shera Danese, che spesso è al suo fianco negli episodi de “Il Tenente Colombo”. Nel 2004 ha ricevuto la Targa d’oro dell’Ente David di Donatello. Malato dal 2008 di Alzheimer, si spenge il 23 giugno 2011 a 83 anni nella sua villa a Beverly Hills.
