Home Blog Pagina 2724

Wilson: “Sono fiducioso sul passaggio del turno in Europa League”. E su Chinaglia…

La redazione di Passionedelcalcio ha intervistato Pino Wilson. L’ex capitano ha parlato del prossimo incontro dei biancocelesti in Europa League e inoltre ha piacevolmente spaziato nel mondo Lazio tra ricordi e aneddoti legati al passato.

La Lazio di oggi può essere paragonata a quella vincente del primo scudetto? “No, tra le due formazioni non c’è alcun punto di contatto”.

Fra lei e Nesta, capitani dei due scudetti biancocelesti, quali somiglianze e differenze ci sono? “Anche se eravamo fisicamente diversi facevamo del tempismo il nostro punto di forza. Alessandro è stato un grande calciatore, ha vinto tutto quello che c’era da vincere”.

Di Giorgio Chinaglia cosa ci racconta? “Un aneddoto divertente lo racconto volentieri. Prima di un Inter-Napoli eravamo in ritiro e ricordo che ci trovavamo in un mercato ortofrutticolo, caricando troppo peso sulle spalle Giorgio cadde sulle ceste di frutta facendoci scoppiare tutti a ridere fragorosamente”.

Cosa le piaceva di più di Chinaglia? Giorgio era un istintivo ma, anche se in alcuni momenti si arrabbiava, si rendeva conto se sbagliava e sapeva chiedere scusa. Ciò che sul terreno di gioco mi ha sempre colpito di lui era il modo di proporsi. E’ l’uomo che più di tutti ha lasciato un segno nel tifoso laziale, portandolo ad essere orgoglioso della maglia biancoceleste”.

La Lazio riuscirà a passare il turno in Europa League contro lo Sparta? E secondo lei nella partita di andata avrebbe potuto osare di più? “Certo ripensando alla gara di andata forse si poteva fare meglio ma sono fiducioso. L’atteggiamento della squadra a Praga mi è piaciuto, non ci sono elementi per credere che non ce la faccia a passare il turno. Il maggiore spessore dei biancocelesti è venuto fuori e così sarà anche nella gara di ritorno”.

Da dove nascono tutti i problemi riscontrati in Campionato? “Il problema più grande è stata la presunzione di poter giocare con gli stessi undici giocatori per tutto il campionato. Le assenze di Biglia e De Vrij hanno pesato tantissimo e le riserve non si sono dimostrate all’altezza. Inoltre, non c’è un centravanti in grado di sostituire Klose. Parlando dei singoli Felipe Anderson è quello che mi ha deluso maggiormente perché da un campione del suo calibro ci si aspetta molto di più, invece quando entra in campo sembra ci stia facendo un favore”.

Nel suo ruolo in Nazionale per il prossimo Europeo chi ritiene più adatto? Conte ha lavorato bene anche se sarebbe stato meglio che invece di pensare già al Chelsea avesse avuto la mente sgombra. Se devo citare un fuoriclasse della Nazionale nel mio ruolo penso a Bonucci“.

Qual è il ricordo più bello della sua carriera? “Sicuramente il giorno in cui ho esordito perché è il premio per ciò che ti sei guadagnato con tanto lavoro. Quel momento è il coronamento di un sogno cullato sin da bambino, quello di giocare in serie A”.

 

 

 

 

 

 

 

 

BENTORNATO Kaiser Klose, quadro d’autore in una stanza semivuota

Ci sono volute 29 giornate, ma finalmente eccola. La prima rete di Klose in questa Serie A. Si sa, le gioie non arrivano mai da sole: doppietta rifilata all’Atalanta (l’ottava della sua esperienza laziale) e proprio contro la squadra dell’ex allenatore biancoceleste Edy Reja. Non poteva durare per sempre quest’incubo e finalmente c’è stato il dolce risveglio: Miro Klose si è sbloccato. Una canzone dei Gemelli Diversi diceva: “Ci sei solo tu, con quella porta davanti e un tiro da segnare che aspetta per svelarti se… Tutti quei sogni per cui tu corri… Li meriti davvero o son solo illusioni folli…Solo tu, e quella porta più in là… Sotto i fischi di tutti quando quel tiro non va…Particolari sciocchi, se vali si vede dagli occhi… Niente paura tu corri…Tu corri…“, ecco, vedendo la partita incolore di domenica sera, nella testa di tanti tifosi risuonavano queste parole e questa melodia. Perché? Perché ogni volta che quel giovanotto tedesco di quasi 38 anni toccava palla tanti elementi emergevano in modo lampante ed inequivocabile: Miro Klose – campione del mondo e leggenda nella storia dei mondiali con la Germania – ieri, da buon capitano, ha preso per mano una squadra imbottita di riserve e ha trasformato una partita priva di stimoli (e che era considerata quasi come un amichevole) in una vittoria che ti rida un briciolo di speranza, felicità e di autostima collettiva. Klose Felipe Anderson abbraccio-01No, Lui non riesce a vedere una partita come un allenamento, per quanto priva di stimoli questa possa essere. L’assenza del gol stava diventando un silenzio assordante che lui non meritava, non può un campione come lui chiudere la stagione con neanche un gol fatto in campionato (e uno solo in Europa League). Ma lui non ha mollato ed ecco che 287 giorni dopo l’ultima rete fatta (31 maggio 2015 Stadio San Paolo di Napoli), può finalmente tornare a sorridere. Miro se li meritava tutti questi due gol, perché dal fischio d’inizio ha rincorso avversari come un 18enne che aveva voglia di mangiarsi il campo. E invece di anni ne ha 37, nessuna sorpresa lui è fatto così, per questo i tifosi lo hanno sempre amato fin dal suo arrivo a Formello: dedizione, sacrificio, umiltà e fair play, non avrebbe ottenuto il Premio etica nello sport altrimenti…
S’era già sbloccato in Europa League contro il Galatasaray, e ora finalmente anche il campionato non è più un tabù: In Serie A si tratta della rete numero 49 (58 in totale con la maglia della Lazio), superando così Morrone e Pandev e si è portato in solitaria all’ottavo posto della classifica dei marcatori biancocelesti in campionato. Il prossimo obiettivo è il grande Renzo Garlaschelli (51 gol). Nella classifica generale dei bomber, invece, il panzer ha staccato Casiraghi ed è nono a -6 dal duo Garlaschelli-Pandev. Avrà tempo fino al termine della stagione per migliorarsi e confermare il trend degli ultimi anni, che lo hanno visto accelerare sempre al fotofinish. Klose proverà ad avvicinarli e fino all’ultimo giorno che indosserà questa gloriosa maglia metterà la stessa immensa e sublime voglia e determinazione di sempre, come lui stesso ha dichiarato ieri sera nel post partita: Mi mancava questo gol per me e per la squadra, io penso che ogni squadra deve avere un bomber da 15 gol, ma se la squadra riesce ad aiutare noi 3 attaccanti per noi è più facile. Il mio impegno che metto è perché ho sempre appreso da qualche grande giocatore che avevo accanto. Per me i miei compagni sono fondamentali, la mia seconda famiglia è lo spogliatoio, sono molto contento di questo gruppo“.
Sta a Pioli ora dargli lo spazio che merita, serve la sua personalità e la sua grande voglia di lottare per trionfare nella delicatissima sfida di giovedì contro lo Sparta Praga. Basterebbe questo biglietto da visita per spaventare i difensori dello cechi.
Tutti dobbiamo alzarci in piedi e battere le mani ad un grande campione, che logicamente non ha più la continuità di un tempo, un campione che ieri sera, dopo aver fatto il suo primo gol in campionato quest’anno, invece di esultare come un pazzo… si è preoccupato delle condizioni del compagno a terra dolorante. E’ lo stesso calciatore che durante gli allenamenti è sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Quello che magari va a raccogliere i fratini e i palloni, aiutando così i magazzinieri oppure appunto spiegando ai ragazzi più giovani come bisogna comportarsi. Possiamo dire tout court che …l’UMILTA’…è la sua dote più bella.
Abbiamo molto da imparare da lui sul piano della mentalità…peccato non poter ammirare ancora per molto questa immortale opera d’arte. 

Marco Lanari

A 37 anni ha la stessa fame di un ragazzino. Qualunque tifoso della S.S. Lazio non può non essere fiero di Miroslav Klose, un vero appassionato di calcio non può non amare questo calciatore.

Pubblicato da Serie A TIM su Domenica 13 marzo 2016

Dalla natura le soluzioni per risolvere il problema del traffico urbano

E’ la natura a offrirci consigli utili per risolvere, almeno in parte, il problema del traffico urbano. Secondo un nuovo studio australiano api, formiche e altri insetti, offrono le soluzioni migliori per migliorare i sistemi di gestione del traffico. Il loro comportamento potrebbe aiutare gli urbanisti a risolvere i maggiori problemi di infrastrutture e a pianificare il rinnovamento urbano di una cittadina. La comune formica nera dei giardini, nota come Lasius niger, prevede dove potrebbero formarsi gli ingorghi e si attiva precedentemente deviando il traffico verso sentieri alternativi . “Se l’uomo potesse sviluppare una simile strategia, possibilmente come parte di un sistema di navigazione online tipo Google Maps, si potrebbe conseguire un flusso di traffico più equilibrato sulle reti stradali. Potremmo ridurre o prevenire la congestione in certe aree”, scrive Middleton.

AMBIENTE – Plastica rinnovabile per un domani più eco

Scoperta sensazionale degli scienziati dell’università di Stanford. I ricercatori dell’università privata Americana, situata in California, hanno individuato un nuovo metodo per fare la plastica senza l’uso del petrolio ma, utilizzando al posto di quest’ultimo, anidride carbonica (CO2) e vegetali non commestibili come rifiuti agricoli. Con questa nuova eco-plastica si potrebbero produrre bottiglie e altri oggetti, in modo da ridurre notevolmente l’impronta di carbonio dell’industria delle materie plastiche.

Uno degli autori della ricerca – che è stata pubblicata su Nature -, Matthew Kanan, ha spiegato: “Il nostro obiettivo è quello di sostituire i prodotti derivati ​​dal petrolio con la plastica a base di CO2. Se si potesse farlo senza l’utilizzo di un sacco di energia non rinnovabili, si potrebbe ridurre drasticamente l’impronta di carbonio del settore delle materie plastiche”.

Molti prodotti in plastica sono costituiti da un polimero chiamato polietilene tereftalato (Pet). Di questa sostanza, nel mondo, ogni anno ne viene prodotta circa 50 milioni di tonnellate per contenitori di bevande riciclabili, elettronica, prodotti per la cura personale e tessuti. Il Pet è costituito da acido tereftalico e glicole etilenico, prodotti che derivano da gas naturale e petrolio raffinato. Ma la produzione di PET produce notevoli quantità di CO2, un gas serra che contribuisce al riscaldamento globale. “L’uso dei combustibili fossili come materia prima, insieme all’energia richiesta per la produzione di Pet, genera oltre 4 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di Pet”, ha dichiarato Kanan.

Gli esperti si sono concentrati sul polietilene furandicarbossilato (Pef), un’alternativa al Pet, composto da glicole etilenico e dall’acido 2-5-furandicarbossilico (Fdca), che può venire estratto da biomasse e non da petrolio. PEF è un sostituto interessante per il PET, perché FDCA può essere acquistato da biomasse al posto di petrolio. PEF è anche superiore al PET a tenuta su ossigeno, che è utile per applicazioni di imbottigliamento”, ha proseguito il ricercatore.

Ma nonostante le molte caratteristiche positive del PEF l’industria delle materie plastiche non ha ancora trovato un modo per la produzione su larga scala e a basso costo  Il problema finora è stato trovare un modo commercialmente fattibile per la produzione di FDCA sostenibile. Finora l’Fdca è stato ricavato dal fruttosio dello sciroppo di mais ma la coltivazione di colture per l’industria richiede un sacco di terra, energia, fertilizzanti e acqua. “Utilizzare il fruttosio è problematico perché la sua produzione ha un impatto ambientale notevole e, in ultima analisi, si entrerebbe in competizione con la produzione alimentare. Sarebbe molto meglio fare FDCA da biomasse non commestibili come erba o materiale di scarto lasciati dopo la raccolta”, ancora il professore su Nature.

Ora nella nuova tecnologia per fare il Fdca, i ricercatori, al posto dello zucchero di mais hanno trovato il modo di sfruttare un composto proveniente dagli scarti agricoli, il furfurolo – utilizzato per decenni – che, assieme alla CO2 e al carbonato e senza l’ausilio di sostanze chimiche pericolose porta al risultato ottenuto. Circa 400mila tonnellate sono prodotte annualmente per la produzione di resine, solventi e altri prodotti.

Come detto dal professore lo studio effettuato ha il potenziale di ridurre significativamente le emissioni a effetto serra perché il CO2 necessario per produrre il PEF potrebbe essere ottenuto dalle emissioni delle centrali elettriche a combustibili fossili o da altri siti industriali. L’anidride carbonica prodotta verrà riciclata da erba, erbacce e altre piante, per poi essere riutilizzati di nuovo per produrre più PEF. 

AUTO BLU – Diventerà reato penale l’abuso dell’utilizzo. Pena?…

Diventerà reato penale l’abuso dell’utilizzo delle auto blu. Lo prevede un emendamento del Pd alla proposta di legge sull’acquisto e la dismissione delle autovetture di servizio in discussione in Commissione affari costituzionali alla Camera. Non si potrà neanche compiere il percorso da casa all’ufficio, si rischiano da sei mesi a tre anni di reclusione per peculato d’uso. Oggi l’esecutivo ha dato parere favorevole alle modifiche dem, opponendosi invece ad alcuni cambiamenti proposti dalla Lega.

Si comincerà a votare domani e il via libera dell’aula è previsto per la settimana prossima. Si è stabilita inoltre la proroga al 31 dicembre 2017 del divieto di acquisizione di altre autovetture e di comminare sanzioni amministrative fino a 10mila euro per chi non rispetta i limiti d’acquisto e non fornisce i dati che vengono richiesti dal ministero della Pubblica amministrazione. Il M5s chiede di fare di più: “Occorre eliminare l’anacronistico e dispendioso status symbol, è inaccettabile che lo Stato sperperi 400 milioni di euro”.

Nel 2012 la spesa totale era stimata per 1.050 milioni, 128 milioni in meno rispetto all’anno precedente. Il governo nei giorni scorsi ha fornito gli ultimi dati. Lo scorso anno il parco auto delle pubbliche amministrazioni si è ridotto passando dalle 66.619 autovetture del 2014 alle 23.203 del 2015. Per le amministrazioni centrali dello Stato le autovetture in uso sono passare dalle 567 del 2014 alle 274 del 2015, con la riduzione delle auto blu con autista dei ministeri, passate dalle 159 del 2014 alle 59 del 2015, di circa due terzi. Nel corso dell’ultimo anno le regioni hanno piu’ che dimezzato il parco auto passando dalle 2.883 autovetture del 2014 alle 1.277 del 2015, di cui 759 sono di proprieta’. Ora l’ulteriore stretta che fissa i paletti per l’utilizzo delle autovetture di servizio.

Fuori per 2 settimane: giocatore del Milan salterà la sfida con la Lazio

Almeno due settimane di stop per Juraj Kucka. Il centrocampista slovacco del Milan, infortunatosi in allenamento prima della gara contro il Chievo Verona, ha riportato una lesione al flessore della coscia sinistra, come confermato da un comunicato apparso sul sito della società rossonera. Lo slovacco salterà quindi la gara di domenica sera contro la Lazio, mentre dovrebbe tornare in campo dopo la sosta, per la partita di Bergamo contro l’Atalanta.

Fonte: Skysport

L’amarezza di Oddi: “La Lazio ha giocato una brutta partita. Le riserve? Questa maglia è troppo…”

L’ex difensore biancoceleste  e Campione d’Italia con la Lazio di Maestelli del ’74, Giancarlo Oddi, intervenuto ai microfoni di Radio Sei, nella trasmissione ‘9 gennaio millenovecento’ per esprimere il suo giudizio sulla vittoria di ieri della Lazio contro l’Atalanta: “E’ stata una brutta partita, ‘calcioni’, palloni gettati al vento, situazioni tecniche non belle. Per come è andata doveva finire 0-0, invece sono arrivati i tre punti utili per onorare al meglio il campionato fino alla fine della stagione e per preparare con più serenità la gara di giovedì in Europa League”. La critica non risparmia i singoli autori, secondo Oddi, di una prova assoluamente insufficiente: “Per quanto riguarda i calciatori che ieri sono andati in campo e non conoscevamo dico che per il momento per esempio Patric non è un calciatore da Lazio in questo momento. La maglia della Lazio a questo tipo di calciatori sta larga. Non mi è piaciuto, così come Braafheid che è andato in grande difficoltà con D’Alessandro. In velocità era troppo per lui. Mauricio ha fatto una gara discreta ma nonostante questo ha fatto di tutto per farci prendere gol. E‘ andata bene, ma resta il fatto che questi giocatori non sono da Lazio“.

Milan-Lazio: parla il doppio ex Cristian Brocchi

Sarà una domenica piena di emozioni quella che vivrà l’ex centrocampista di Milan e Lazio, Cristian Brocchi. Domenica infatti le sue due squadre del cuore si affronteranno nel posticipo della 30° giornata di Serie A tim. La Lazio cercherà punti per un posto di Europa League (sperando che la partita di giovedì abbia fornito ai biancocelesti una nuova dose di entusiasmo) mentre il Milan deve cercare di tenere il più lontano possibile proprio i biancocelesti, diretti concorrenti nella corsa all’Europa. Per presenare questa sfida di campioanto, il dobbio ex Cristian Brocchi è intervenuto ai microfoni di Milan Channel. Queste le sua parole: “Credo che l‘Europa League peserà tantissimo alla Lazio, sia mentalmente che fisicamente. La gara con lo Sparta Praga sarà molto stancante e la squadra sarà concentrata sull’Europa, speriamo passi il turno e poi vediamo domenica sera come il Milan preparerà la gara”.

CASO PANTANI – Spunta la Camorra. Intercettazione choc [AUDIO]

Clamorosi, ennesimi risvolti nel “caso Pantani“.  Stanno emergendo nuovi ed incredibili scenari sul Giro perso dal Pirata nel ’99, quando venne fermato per un tasso di ematocrito superiore alla norma a Madonna di Campiglio, alla partenza della penultima tappa di una corsa rosa stra-dominata dallo scalatore di Cesenatico. La redazione di Premium Sport ha trasmesso in esclusiva l’audio di un’intercettazione telefonica di un detenuto vicino alla Camorra e ad ambienti legati alle scommesse clandestine. L’uomo sarebbe lo stesso che confidò in prigione a Renato Vallanzasca che quell’anno il Pirata non sarebbe riuscito a terminare il Giro d’Italia. Tutto questo esce proprio nel giorno in cui la Procura di Forlì ha chiesto l’archivazione del caso sulla morte dell’indimenticato ciclista romagnolo.
Di seguito riportiamo l’audio integrale di questa clamorosa intercettazione telefonica.

Biava: “Lazio, con lo Sparta senza paura, sei superiore” Keita? Diventerà un campione”

L’ex difensore biancoceleste, Giuseppe Biava, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio, dopo la vittoria casalinga della Lazio contro l’Atalanta e a tre giorni dalla decisiva sfida di ritorno di Europa League contro lo Sparta Praga. Una vittoria importante soprattutto per il morale: “La vittoria di ieri contro l’Atalanta ha dato fiducia alla squadra. La Lazio è scesa in campo con un gioco concreto, nel primo tempo ha faticato ad ingranare ed è stata un pò deludente, ma dopo l’ingresso di Keita, Biglia e Parolo la partita ha cambiato andamento e si è vista tutta un’altra Lazio“. La Lazio è partita lenta, poi è cresciuta soprattutto dopo l’ingresso in campo di Keita: “L’ingresso di Keita è stato decisivo, il suo tocco per Mauri ha portato al gol del vantaggio grazie alla rete di Klose. Keita, nonostante la giovane età, è un giocatore dalle qualità incredibili, riesce a trasformare le gare, il ragazzo è veloce, salta l’uomo e crea occasioni. Keita è un ragazzo di prospettiva e se continua così diventerà un grande campione“. I due vecchietti terribili Klose e Mauri hanno ancora molto da dare: “Klose e Mauri sono dei professionisti, tra di loro vi è un’ intesa perfetta e lo si è visto anche ieri in campo“. Giovedì il ritorno degli ottavi di Europa League, gara decisiva per il proseguio della stagione: “Giovedì torna l’Europa League e la gara sarà molto delicata per la squadra di Pioli. La Lazio nella gara di andata ha dimostrato di essere superiore allo Sparta Praga, nella partita di ritorno mancheranno alcuni giocatori e questo può pesare ma nella rosa della Lazio ci sono validi atleti che possono colmare le assenze. Lo Sparta Praga cercherà di segnare, darà spazio ai biancocelesti che dovranno essere bravi ad approfittarne. La Lazio deve scendere in campo senza paura, con aggressività e con la convinzione di poter passare il turno“.

Andrea Longo: “Papà amava la Lazio e i laziali”

Sulle frequenze di Radiosei, nel giorno dell’anniversario della morte dell’indimenticato Presidente della Lazio Ugo Longo, alla trasmissione Non Mollare Mai è intervenuto il figlio Andrea Longo, docente dell’Università La Sapienza di Roma, per ricordare quegli anni difficili ma splendidi in cui suo padre fu alla guida della società biancoceleste. Anni indimenticabili in cui Ugo Longo cercava sempre di essere il più vicino possibile alla squadra: “Amava molto l’ambiente, lui ha cercato di portare avanti al meglio quella situazione difficile, impegnandosi con tutte le proprie forze 24 ore al giorno per la Lazio ed i laziali“. L’ex presidente tutelò i biancocelesti anche nel buio periodo di Calciopoli: “Lui era innamorato della Lazio, aveva iniziato come avvocato e finì come avvocato, e anche nel momento di Calciopoli seguì le vicende biancocelesti tutelando la società“. Ugo Longo viveva la Lazio quotidianamente:”Viveva la Lazio con molta gioia, partecipava con entusiasmo. Soprattutto amava tantissimo il popolo laziale, la gente laziale. Trovava sempre un momento per ogni tifoso che lo fermava anche per strada”. Tantissimi i messaggi di stima e affetto dei supporters biancocelesti, tutti ricordano con gioia ed affetto un presidente che è rimasto nel cuore di tutti i tifosi laziali. Venne lanciata una grande campagna abbonamenti: “Superammo i 40mila abbonamenti, fu una cosa stupenda, nella locandina c’erano lui, Baraldi e Mancini. Mio padre era un vanitoso, era contentissimo di vedere il suo volto su quei cartelloni (ride ndr). Fu l’unico anno in cui la Lazio superò la Roma nel numero degli abbonati“.

 

LAZIALI FUORI PORTA – Tounkara titolare ma delude, torna Elez

0

Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Rozzi (Robur Siena) Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Bari).

SERIE B

Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: la sfida salvezza dello Stadio Arechi tra Salernitana e Virtus Lanciano termina con una sconfitta interna, l’ennesima di questa stagione, per i granata di Menichini. 1-3 il risultato finale in favore degli abbruzzesi. Titolare per la prima volta Mamadou Tounkara, il quale tuttavia offre una prova molto sotto la soglia della sufficienza: egocentrico, solista e impegnato a tentare inutili “giochetti”, quando a Salerno in questo momento c’è bisogno di concretezza e cattiveria. Esce al minuto 60 tra i fischi dei tifosi. Solita panchina per Strakosha e Pollace, ancora fuori per infortunio Oikonomidis e i lungodegenti Prce e Ronaldo.

Filippini: la Pro Vercelli incappa in una sonora lezione sul campo del Bari: il tabellino recita 6-2 per i galletti al termine dei 90 minuti di gioco. Ancora panchina, l’ennesima, per Filippini, al quale mister Foscarini preferisce, come ormai da quasi due mesi, Mammarella.

Crecco: ancora titolare Luca Crecco, ma questa volta il Modena rimedia una brutta sconfitta (2-0), sul campo di uno Spezia in un grande momento di forma. 83 minuti per il mancino classe ’95, impreciso nei passaggi e poco attento in fase difensiva, letteralmente “dominato” dal centrocampo dei padroni di casa. Ha dimostrato di poter fare molto di più, ma del resto è stato una giornata storta per tutta la squadra di mister Crespo.

Minala: nella roboante vittoria del Bari (6-2) contro la Pro Vercelli, Joseph Minala guarda nuovamente dalla panchina i propri compagni. Mister Camplone evidentemente non vede nel giovane camerunense l’impegno giusto durante gli allenamenti settimanali.

LEGA PRO

Lombardi: pareggio a reti bianche per l’Ancona nella gara casalinga contro l’Arezzo, un punto che non serve a nulla ai marchigiani che vedono la zona playoff lontana ormai 5 punti. Ancora out Lombardi, alle prese con la rottura della quarta falange del piede destro. L’attaccante ne avrà almeno per un altro paio di settimane.

Rozzi: torna alla vittoria il Siena, che batte il Pontedera 2-0 e cerca di raggiungere l’ultimo treno playoff. Guarda dalla panchina Antonio Rozzi, giunto in Toscana con la voglia di riscattare una prima parte di stagione deludente a Lanciano in Serie B. Per ora non c’è aria di riscatto.

LIGUE 1

Perea: nemmeno la soddisfazione di entrare negli almanacchi del calcio per El Coco Perea, che non risulta nella lista dei convocati di Bradja nella sconfitta casalinga a dir poco umiliante subita dal Troyes contro un indomabile Paris Saint Germain: 0-9 il risultato finale, con 4 gol del solito Ibrahimovic. PSG che con questa vittoria si laurea campione di Francia.

PRIMERA DIVISION Messico

Alvaro Gonzalez: ennesima sconfitta, la terza consecutiva, per l’Atlas di Guadalajara, sempre più proiettato nei bassifondi della classifica della Primera Divisiòn messicana. 3-2 il risultato finale in casa del Veracruz. Solo panchina per El Tata Gonzalez dopo la opaca prova della settimana scorsa.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: torna titolare dopo il turno di squalifica Josip Elez, ma l’Aarhus incappa in una sconfitta sul campo dell’Esbjerg: 2-1 recita il tabellino a fine partita. Discreta la prova del croato, incolpevole sui due gol degli avversari.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: sconfitta per 4-2 sul campo del Grasshoppers per lo Zurigo di Vinicius, il quale però questa volta è costretto ad accomodarsi in panchina per tutti i 90 minuti dell’incontro. Sulla corsia sinistra, mister Sami Hyypia gli preferisce dopo molto tempo Koch.

Giulio Piras

Tonelli-Lazio: le parole del Ds dell’Empoli

In questi giorni si parla di un presunto interessamento della Lazio nei confronti del difensore centrale dell’Empoli, Lorenzo Tonelli, due gol in questa stagione e ben 5 nella stagione scorsa. Dopo le parole del suo agente Marco Sommella, sono arrivate quelle del Direttore Sportivo dei toscani, Marcello Carli, interpellato in esclusiva dal portale Lazionews.eu. Carli ha voluto smentire, almeno per il momento, le voci relative ad un trasferimento in biancoceleste del forte difensore dell’Empoli: “Le voci relative all’interesse della Lazio per Tonelli? In questo momento non parliamo di mercato, posso dire solamente che queste voci sono infondate e che non abbiamo sentito nessuno. A giugno, se saremo salvi, tutto quello che arriverà lo gestiremo come abbiamo sempre fatto. L’importante è salvarsi, poi a fine campionato se ci sarà bisogno di fare una rivoluzione, se qualche ragazzo andrà via, noi siamo pronti e vaccinati. Un anno fa abbiamo perso Vecino, Rugani, Hysaj e Valdifiori, oltre a Sepe, l’allenatore e tutto lo staff, quindi non dobbiamo temere niente, a noi deve far paura solamente l’essere presuntuosi. Se perderemo giocatori, ripartiremo come l’Empoli ha sempre fatto”.

BIGLIETTERIA – Info e prezzi per il DERBY Lazio-Roma del 3 Aprile

La società biancoceleste ha reso note le modalità di acquisto dei biglietti per il Derby Lazio-Roma in programma domenica 3 Aprile allo Stadio Olimpico alle ore 15:00. Di seguito tutte le info biglietteria:

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE, IL TITOLO D’INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

 I tagliandi si potranno acquistare presso:

– I nostri punti vendita Lazio Style 1900

– Le rivendite Listicket-Ticketone

 – Tramite il Call Center al numero a pagamento 892.101 , il sito internet LISTICKET.COM con la sola modalità di acquisto HOME TICKETING e SOLO PER I SETTORI DELLA TRIBUNA MONTE MARIO E D’ONORE CENTRALE  (è necessario disporre di una stampante laser). Molto comoda è l’opzione della scelta del posto nel settore selezionato.

QUESTE LE DATE E LE MODALITA’ DI VENDITA:

 1) VENDITA DEI SETTORI CURVA NORD, DISTINTI NORD-EST E NORD OVEST,  TRIBUNA MONTE MARIO E TRIBUNA D’ONORE CENTRALE:

– dalle ore 16:00 di venerdi 18 marzo fino alle ore 15:00 di domenica 3 aprile,  si potranno acquistare i tagliandi per i settori CURVA NORD – DISTINTI NORD-EST E NORD-OVEST – TRIBUNA MONTE MARIO E TRIBUNA D’ONORE CENTRALE,  presso i negozi Lazio Style 1900 e le ricevitorie della LISTICKET e per la TRIBUNA MONTE MARIO E TRIBUNA D’ONORE CENTRALE anche on-line e call center.

2) VENDITA DEI SETTORI TRIBUNA TEVERE – TEVERE TOP – TEVERE DISABILI  riservata SOLO ed ESCLUSIVAMENTE ai tifosi della LAZIO (con l’introduzione dell’iniziativa del programma “PORTA UN AMICO”)

dalle ore di16:00 di venerdi 18 marzo fino alle ore 15:00 di domenica 3 aprile , si potranno acquistare i tagliandi SOLO presso i negozi Lazio Style 1900 esclusivamente presentando la Fidelity Card  Millenovecento:

PROGRAMMA PORTA UN AMICO:

IL POSSESSORE DELLA TESSERA DEL TIFOSO MILLENOVECENTO, POTRA’ ACQUISTARE UN TAGLIANDO DI TRIBUNA TEVERE O TEVERE TOP PER UN SUO AMICO LAZIALE, PRESENTANDO LA SUA FIDELITY CARD E UN DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO O COPIA, DEL SUO AMICO.

3) CAMBI POSTO PER GLI ABBONATI DEI DISTINTI SUD-EST:

 –  dalle ore 16:00 di lunedi 21 marzo fino alle ore 18:30 di sabato 2 aprile, gli abbonati dei DISTINTI SUD-EST, potranno ritirare il tagliando d’ingresso per il settore di TRIBUNA TEVERE SOLO presso il negozio Lazio Style 1900 di Via G. Calderini 66/C, presentando l’abbonamento digitale Fidelity Card Millenovecento (con il segna posto) o il Voucher Elettronico e un documento di riconoscimento.

Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

 Per i ragazzi under 14, è possibile esibire anche solo il tesserino sanitario, per gli altri minori più grandi, è necessario esibire in alternativa in originale o in copia:

– il documento di identificazione rilasciato dal Comune;

– carta d’identità;

– lo stato di famiglia con foto;

– il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne).

Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro e con le nuove disposizioni dell’ Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.

Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che, il punto vendita dei tagliandi più vicino allo Stadio Olimpico è, il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66 / C e sarà aperto il giorno della partita, dalle ore 10:00 alle 15:45, saranno disponibili solo per la stampa dei tagliandi di Lazio-Roma.

Settori e prezzi:

S E T T O R E INTERO RID. UNDER 16 (*) INVALIDI CIVILI 100 % (**)
TRIBUNA D’ONORE CENTRALE 200 €. == ==
TRIBUNA MONTE MARIO 95 €. 70 €. 70 €.
TRIBUNA TEVERE TOP 80 €. 50 €. 50 €.
TRIBUNA TEVERE 60 €. 40 €. 40 €.
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARROZZELLA 35 €. == ==
TRIBUNA TEVERE NON DEAMBULANTE IN CARR.- ACC.GNO 35 €. == ==
DISTINTI NORD EST – NORD OVEST
35 €. == ==
CURVA NORD 35 €.

(*) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 1/1/1999 al 31/12/2010

(**) I tagliandi ridotti Invalidi Civili al 100 %, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900.

I bambini di 4 anni nati dal 1/1/2011 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto.

Infine, all’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DALL’ OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE:

– divieto di cedibilità del tagliando e dell’abbonamento;

– vendita della Tribuna Tevere riservata ai soli possessori della Fidelity Card Millenovecento.

– vendita tramite internet e call center solo per i settori di Tribuna Monte Mario e Onore Centrale.

chiusura del punto vendita “ex ostello della gioventù” in viale delle olimpiadi 61 il giorno della gara.

Lega Pro – Perde il derby e gli danno fuoco alla macchina

Si è giocato ieri a Benevento il derby tra la squadra locale e la Casertana. Una gara molto attesa per via della posizione di alta classifica di entrambe le squadre. Il derby metteva di fronte la seconda e la terza forza del Girone C del campionato di Lega Pro ma, alla faccia dell’accesa rivalità esistente tra le due tifoserie, si è subito dimostrato un incontro senza storia. I tifosi ospiti presenti alla trasferta sono usciti dallo stadio completamente sbalorditi per l’esito del presunto big-match che invece si è rivelato una partita degna del più classico scapoli contro ammogliati in cui l’antisportivo “biscotto” ai danni del Lecce e delle altre contendenti al salto di categoria è stato confezionato a discapito di ogni sacrosanta regola di fair play.

Al termine dell’incontro la compagine di casa si è imposta nettamente con il risultato di 6-0 e, di contro, a Caserta a causa della inaspettata debacle è esplosa la rabbia e la contestazione dei tifosi. A quanto riportato da  Il Mattino a farne le spese è stata la macchina, una Bmw, del calciatore rossoblu Gianluca De Angelis. L’automobile del giocatore, tra l’altro uno dei migliori elementi della Casertana per rendimento, era parcheggiata all’interno dello stadio Pinto. Dopo l’incendio sono subito accorsi sul posto i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che hanno riportato la calma sedando le fiamme e indagando sull’accaduto. Il presidio delle forze dell’ordine è rimasto poi sul posto fino a poco dopo le nove ma non si sono verificati altri incidenti.

Wilson e Facco critici sull’operato della dirigenza biancoceleste

Per commentare l’incontro di ieri sera tra Lazio e Atalanta ai microfoni di Radio Sei sono intervenuti Pino Wilson e Mario Facco.

L’ex capitano biancoceleste, riguardo gli uomini schierati in campo, ha dichiarato: “Contro l’Atalanta si è capito perché in questa stagione alcuni giocatori non sono mai stati impiegati da Pioli. Ora a ragion veduta possiamo confermare che il tecnico ha avuto ragione a non schierare alcune riserve nel corso dei mesi. Ieri si è visto chiaramente il gap tra i titolari e i sostituti”.

Dopo le dure parole di Wilson sono arrivate anche quelle altrettanto dure di Mario Facco: “Quella con la squadra di Reja è  stata una brutta gara, ma l’importante era conquistare i tre punti e che nessuno si facesse male. Alcuni calciatori hanno confermato l’opinione negativa che si aveva nei loro confronti, ad esempio è grave anche pensare che, il direttore sportivo Tare, abbia considerato Patric come prima alternativa a Basta per il ruolo di terzino destro. E’ un fatto davvero grave, forse credono di avere intorno tutta gente incompetente. In questa stagione sarebbe servita una rosa ampia e di qualità e invece in squadra ci sono alcuni calciatori che non meritavano e non meritano nessuna attenzione. Fossi stato nei panni del direttore sportivo della Lazio, vedendo ieri sera quei giocatori che ha portato a Roma, mi sarei alzato e avrei cambiato mestiere. Vedere alla Lazio giocatori come quelli scesi in campo ieri c’è veramente da vergognarsi. E pensare che con questi elementi avrebbero voluto affrontare anche la Champions League“. 

Boban: “L’Olimpico vuoto una vera delusione”

Uno stadio Olimpico vuoto (circa 5mila persone sugli spalti), gradinate deserte – anche a causa delle barriere in Curva Nord – e una stagione non all’altezza sono le conseguenze di un’annata alquanto deludente della squadra biancoceleste. Per commentare l’ambiente negativo che si respira in casa Lazio ai microfoni di Sky Sport è intervenuto l’ex calciatore rossonero, e ora opinionista televisivo, Zvonimir Boban: “Quando arrivai in Italia rimasi stupito nel vedere tante tifoserie meravigliose. Quella laziale mi fece veramente impressione, inoltre il mio amico Alan Boksic me ne aveva parlato tanto bene. Non mi sarei mai aspettato si potesse arrivare a questo punto. Una cosa simile è incredibile. I tifosi biancocelesti non riescono a comprendere che un conto è la Lazio e l’amore per i colori biancocelesti e un’altra gli interessi e i litigi interni che coinvolgono la società. Questo è sintomo di immaturità, bisogna solo pensare a tifare la squadra”.

 

Un’altra aquila libra le sue ali in aria verso l’immenso cielo biancoceleste

Aquila Un'altra aquila libra le sue ali in aria verso l'immenso cielo biancoceleste - Laziochannel.itLutto tra i tifosi biancocelesti. Si è spento in un ospedale milanese l’attore Riccardo Garrone. Nato a Roma l’1 novembre 1926 è deceduto all’età di 89 anni nella cittadina lombarda. Durante la sua carriera cinematografica e teatrale ha lavorato al fianco dei più grandi personaggi del mondo del cinema: da Mario Mattoli a Damiani, Fellini, Monicelli, Risi, Scola, Zampa. Popolarissimo anche in tv dove, a parte una famosa pubblicità di una nota marca di caffè, ha preso parte a molti spettacoli televisivi che ne hanno saputo esaltare la bravura, la simpatia e la preparazione. Per via della sua bella presenza e la recitazione misurata in genere ha interpretato ruoli di giovane elegante, simpatico e a volte un po’ disonesto. Nonostante sia stato un bravissimo protagonista di ruoli drammatici la sua ironia gli ha permesso di interpretare una notevole quantità di personaggi comici. Il simpaticissimo attore romano, amante del calcio, si è sempre dichiarato grande tifoso biancoceleste.

 

Torna “Di padre in figlio”, la serata dei laziali: i biglietti venduti sono già…

Dopo due anni i laziali potranno tornare a vivere un evento magico che aveva scaldato i cuori di tutti i tifosi. Infatti il 23 maggio prossimo, allo Stadio Olimpico andrà in scena “Di padre in figlio”. In pochi giorni si registrano già ben 8 mila biglietti venduti, la gente ha voglia di vivere un’altra giornata indimenticabile. Sono arrivate le conferme della presenza di: Cristian Ledesma, Tommaso Rocchi, Aleksandar Kolarov, Giuseppe Signori, Pierluigi Casiraghi, Dabo, Luciano Zauri, Sebastiano Siviglia e tanti altri ex laziali.

L’evento sarà celebrato attraverso una sfida tra quattro squadre che hanno fatto la storia biancoceleste. Ci sarà l’indimenticabile Lazio del primo scudetto 1973-1974, La Lazio del secondo tricolore conquistato nella stagione 1999-2000 con la presenza di Roberto Mancini, Simone Inzaghi e Dejan Stankovic tra gli altri. Ovviamente non mancherà la storica banda dei -9 di Gregucci, Camolese e Calisti. La “quarta Lazio” sarà rappresentata da nomi altisonanti come Bruno Giordano, Cesar, Stefano Fiore e Giuliano Giannichedda. Hanno dato la loro adesione con riserva anche campioni che hanno fatto la storia del club come: Alessandro Nesta, Crespo, Vieri e Juan Sebastian Veron.

Pino Wilson, uno dei principali organizzatori dell’evento è intervenuto attraverso i microfoni di Radiosei parlando di quella che sarà la serata dell’Olimpico: “Vogliamo che quella del 23 maggio sia il giorno dei laziali senza altre interpretazioni. Ci auguriamo che si possa rivivere quanto accaduto due anni fa.  Faremo il possibile per far partecipare alla serata anche Gascoigne. Proprio oggi sono arrivate due importanti conferme, quelle di: Pierluigi Casiraghi e Fabrizio Ravanelli. Siamo in attesa di Simeone e Stam che contatteremo a breve. Saranno presenti anche i figli di chi purtroppo non c’è più. La serata si chiuderà con Mogol al centro del campo che canterà‘ I Giardini di Marzo’”.

Claudio Lotito ti scrivo, Vox populi vox Dei…

Vox populi vox Dei, Claudio LotitoQuesta antica locuzione latina vuole indicare che, quando il popolo è concorde nell’affermare una cosa, quella cosa corrisponde a verità. Sicuramente al presidente della Lazio non serve spiegarlo, visto con quanta competenza e disinvoltura sciorina frasi in latino. Ma oggi, più che mai, questa locuzione ha un significato maggiore nel mondo Lazio.

La voce del popolo laziale si è sempre fatta sentire, fiera e orgogliosa, ancor più forte in momenti che – usando un eufemismo – potremmo definire poco felici. Una voce che non è stata mai zittita, neanche dinanzi alle numerose angherie subite nel corso degli anni. Il nostro popolo ha fatto tesoro di tutte le difficoltà, uscendone sempre più forte. Giusto per ricordare i laziali hanno superato diversi momenti difficili: il calcio-scommesse, pesanti penalizzazioni, retrocessioni in B, una serie C sfiorata, società sull’orlo del fallimento e potremmo dilungarci oltre. Tali avversità avrebbe demolito qualsiasi tifoseria, ma non il popolo laziale che ne è sempre uscito rinforzato e ancora più unito. Il popolo laziale ha sempre mostrato al mondo intero quella “agguerrita” passione che tramandata di padre in figlio tiene in vita la Lazio. Sì, ha capito bene presidente, ciò che tiene in vita la Lazio è da sempre l’amore dei laziali per questi colori. Non è il bilancio in attivo, non è una coppa italia o l’acquisto di un pullman o di un palazzo. La Lazio vive grazie ai suoi tifosi e i tifosi vivono per la Lazio. Lei questo non lo capisce o non vuole capirlo: lo dicono i suoi atteggiamenti, i suoi 12 anni alla guida di questo club così prestigioso in passato, almeno fino al momento in cui lei non decise di rovinarlo. Lei sta togliendo tutto e non sta dando nulla. Giusto per citare qualcuna delle sue colpe: aver eliminato dalla dirigenza tutte le figure storiche del club, l’indolenza nel calciomercato (specie nelle sessioni invernali), il menefreghismo nei confronti dei tifosi (vedi alla voce trasferta a Varsavia). Ma soprattutto, la cosa più grave: lei ci ha tolto la libertà di sognare.

Oggi sono esattamente 7 anni da quando il presidente Ugo Longo ci ha lasciato… Una perdita che tutto il popolo biancoceleste ancora piange, perché quell’uomo è ricordato come un presidente vicino alla sua gente. Ugo Longo traghettò la società sportiva Lazio in uno dei momenti più difficili e delicati della sua storia ultracentenaria. Una persona umile e gentile, che ha sempre rispettato i tifosi: li ascoltava e ci parlava come se parlasse a un amico. Fece ritirare la maglia numero 12 perché sapeva che apparteneva metaforicamente alla CURVA NORD. Sì esatto, quella curva che lei puntualmente offende con i suoi plateali “vaffa…” o con altre parole e gesti poco eleganti. Ugo Longo, pur gestendo il club in un periodo difficile e avendo poche risorse a disposizione (per non dire nessuna) riuscì con la sua acclarata passione per la Lazio a raggruppare 42 mila persone e portarle allo stadio ogni domenica (record di abbonamenti sottoscritti dai laziali). Il compianto Longo regalò sicuramente meno trofei di quanti ne sono stati vinti con lei a capo della Lazio, ma ha regalato cose che al tifoso rimangono più impresse di un trofeo: PASSIONE, SENSO DI APPARTENENZA e SPERANZA. Valori a lei sconosciuti.

Si suol dire che una società è lo specchio di chi la gestisce e da 12 anni nella Lazio regna la mediocrità. A fare male ai laziali non è la media punti della squadra in campionato (media da ottavo posto dal 2004 ad oggi), non sono neanche i risultati sportivi, ma è l’assenza di amore per questo club e i suoi tifosi. Questa strafottenza ha pietrificato la squadra nella mediocrità generando angoscia in tutto il mondo Lazio. L’ambiente è depresso, lo sono i giocatori e l’allenatore. Ho visto laziali abbandonare lo stadio dopo 40 anni di abbonamenti, alcuni non seguono più la Lazio nemmeno in tv o la guardano in modo distaccato non provando nessuna emozione.  E’ la stessa gente che fino a qualche mese o anno fa avrebbe dato la sua vita per proteggere quell’ideale chiamato Lazio e che probabilmente oggi non esiste più. Il popolo è sovrano e quando una “sparuta minoranza” si trasforma in “assoluta maggioranza”, non si può andare avanti con lo stesso atteggiamento. Ma a lei della contestazione, delle polemiche le interessa poco, come ammise alla cena di Natale con la squadra. Invece, per chi ha sempre amato andare allo stadio, vedere tutti quei seggiolini vuoti e quel silenzio tombale è un vero e proprio strazio. Quindi non si meravigli quando 50mila persone esprimono il loro pensiero gridando “LIBERA LA LAZIO”. Ma il laziale, stia sicuro, vincerà anche stavolta perché giocatori, avversità, presidenti, allenatori sono sempre passati. L’unico che è sempre rimasto al proprio posto a combattere per difendere i valori della nostra nobiltà capitolina è stato il laziale. Il tifoso vorrebbe soltanto tornare a sognare e con lei questo non accadrà mai. Non a caso tempo fa in Tevere apparve uno striscione piuttosto esplicativo: Lotito ladro di sogni!”. Si ricordi, Vox populi, vox Dei...

 Alessio Allegrucci