Questa mattina presso la sala Marconi di Radio Vaticana si è tenuto l’evento di beneficenza “Uniti per la Pace“, seconda partita di calcio promossa da Papa Francesco per sostenere i programmi educativi e sociali di Scholas Occurrentes, Centro Sportivo Italiano, Unitalsi e Amlib. Presenti all’evento diversi calciatori delle due squadre calcistiche maggiori della Capitale. Per la Lazio erano presenti Biglia, Cataldi e Murgia; per la società giallorossa Iturbe, Paredes e Perotti.
A margine della conferenza il centrocampista argentino intercettato dai microfoni de Il Messaggero ha parlato della prossima trasferta di campionato e del ritorno in squadra del compagno Keita: “Ci stiamo preparando bene, i ragazzi si sono allenati forte in questa settimana. Il Chievo è una squadra preparata, ha gamba e sta vivendo un buon momento. Vogliamo prenderci i tre punti. Keita? Ora ha la giusta mentalità, abbiamo bisogno di lui. Sulla vicenda non posso dire nulla, è una questione che riguarda lui e la società, spero risolvano per il bene della squadra. Per quanto riguarda questa stagione, vogliamo tornare in Europa“.
Al termine della manifestazione anche Cataldi e Murgia sono intervenuti ai microfoni. Cataldi ha detto: “Abbiamo fatto due buone gare con l’Italia Under 21. Oggi mi sono allenato con il gruppo, ieri ho fatto lavoro differenziato. Sono pronto, domenica sarà difficile a Verona. Ci stiamo preparando bene, abbiamo visto che giocano sulle ripartenze, dovremo essere bravi. Keita? Lo abbiamo trovato bene, può essere un’arma in più. Questa stagione vogliamo migliorarci e puntare a un posto per l’Europa“. Murgia invece ha dichiarato: “Sono molto contento, sto dando il meglio me e aspetto la mia occasione. L’importante però è che la squadra vada bene. I compagni di squadra mi aiutano molto, soprattutto i senatori Biglia, Marchetti, Parolo e Radu. Mi trovo bene anche con i giovani, con Cataldi ho un ottimo rapporto. Un gol in Serie A sarebbe un’emozione unica. Vogliamo riportare la Lazio dove merita”.

ntro il Milan. Una frattura spiroide scomposta del malleolo peroneale destro lo costringe all’intervento chirurgico e ai box fino al 4 maggio. Il finale di stagione è il suo sliding doors: in pochi secondi ha acquisito e perduto il titolo di eroe dei tifosi biancocelesti. Il suo bolide nella finale di Coppa Italia si spegne sul doppio palo della porta di Storari e la Juventus, alla fine, fa suo il trofeo grazie alla zampata di Matri. Pazienza, nel calcio si vince e si perde, ma un pensiero fisso echeggiava nel popolo biancoceleste (euforico per la qualificazione ai preliminari di Champions League): Filip è tornato, la Lazio deve ripartire da lui.
Il fascino irresistibile e quell’aria un po’ intellettualoide e così “British” che si porta addosso come un marchio sono il suo marchio di fabbrica. Tutto bene, se non che qualche anno fa, è stato protagonista di uno scivolone clamoroso che ha rischiato di compromettergli la carriera quando venne trovato dalla polizia in automobile con una prostituta di colore e finì dentro con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico. Difficile capire come avesse fatto a finire con una donna di strada quando era fidanzato con la splendida Elizabeth Hurley. Domanda che si sarà posta anche la bella Liz se è vero che pensò di lasciarlo. E dire che qualche mese prima i due parlavano di matrimonio. La coppietta non romperà mai del tutto anzi insieme danno vita alla “Simian Films”, società di produzione che ha prodotto pellicole come “Extreme Measures” e “Mickey Occhi Blu”.
Hugh, complice l’episodio della prostituta, si scrolla di dosso quella patina da bravo ragazzo. Il risultato è che Roman Polansky lo chiama per il morboso “Luna di Fiele” mentre Hollywood lo chiama per la brillante commedia “Quattro matrimoni e un funerale”. Dopo un periodo di appannamento il suo rilancio arriva grazie all’ennesima commedia “Notting Hill” del 1999. Dopo “Il diario di Bridget Jones” del 2001, Hugh Grant è stato impegnato sui set di film come “About a Boy” e “Two weeks Notice – Due settimane per innamorarsi” nel 2002, “Love actually – L’amore davvero” del 2003, “Che pasticcio Bridget Jones” del 2004, “Scrivimi una canzone” del 2007, “Che fine hanno fatto i Morgan?” del 2009, “Professore… per forza” del 2014 e “Florence Forest Jenkins” del 2016.