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Malagò: “Curva chiusa? Applicato il regolamento”

Sul caso di Roma e sui cori razzisti c’è poco da aggiungere: è stato applicato il regolamento“. Il presidente del Coni Giovanni Malagò, in visita a Pinerolo per i 10 anni da Torino 2006, ha commentato così la decisione del giudice sportivo di chiudere per due giornate la curva dei tifosi della Lazio dopo i cori razzisti contro Koulibaly.
Ognuno di noi – ha aggiunto – può avere giudizi personali sulla decisione: può ritenerla pesante o giusta o leggera, ma se il regolamento dice quello, è giusto applicarlo. Sui casi di violenza verbale o fisica negli stadi, le società e il sistema calcio devono fare di più: è una questione culturale. In queste ore si è parlato anche di chiudere i settori ospiti al tifo organizzato. Non può essere solo questa la soluzione. Serve insegnare sport e cultura dello sport, quello vero“.

FONTE: ANSA

Beruatto: “Manca il cinismo sotto porta. Keita? Può giocare da prima punta”

L’ex difensore biancoceleste Paolo Beruatto è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per parlare del momento difficile della squadra: “La stagione della Lazio non sta andando secondo i piani, nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe trovato delle difficoltà. La squadra di Pioli in fase offensiva propone diverse soluzioni di gioco ma ciò che manca è la fase realizzativa, ovvero il cinismo sotto porta. Quando si ha difficoltà a segnare diventa difficile, per lottare per la zona Champions bisogna vincere le partite, a volte i pareggi non servono. Se il mister ruota i tre attaccanti vuol dire che non ha ancora trovato una soluzione. Anche con il Napoli ci sono stati i presupposti per riaprire la partita, la squadra crea occasioni da gol, ma il problema è che manca la scintilla che ti permette di acquistare morale. La miglior medicina è trovare la via del gol, basta questo per sbloccare un attaccante”.

Domani Genoa-Lazio, partita estremamente delicata: “Anche il Genoa è in ritardo, è una squadra difficile da affrontare. La squadra di Gasperini attua una pressione a tutto campo. Può essere, però, la partita giusta per i biancocelesti perché i grifoni concedono spazi, lasciano linee di profondità, la Lazio ha le caratteristiche per far bene, gli esterni hanno una grande velocità e abilità tecnica, loro aggrediscono con marcature a uomo e di conseguenza lasciano campo, lasciano buchi incredibili e la Lazio può far male“.

Sull’utilizzo di Keita come prima punta: “Keita può fare la prima punta ma è la sua posizione ideale è come esterno, sono due modi di giocare completamente diversi ma lui ha le capacità per poterlo fare“.

Chiusura sulla difesa, reparto che ha sofferto molto in questa stagione: “In fase difensiva Pioli ha trovato quadratura, è sicuramente più solida. Bisevac ha avuto un buon impatto con il calcio italiano”.

De Cosmi: “Alla Lazio manca continuità, a Genova sarà difficile”

Ai microfoni di Lazio Style Radio per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto Roberto De Cosmi, allenatore della Lazio Women: “Quella di Genova non sarà una partita facile, i rossoblu sul proprio campo sono una squadra ostica da affrontare. La squadra ligure viene da un’ottima prestazione contro la Juventus e inoltre Gasperini ha a disposizione la rosa al completo. Molto probabilmente scenderanno in campo con il modulo che prediligono, il 3-4-3. La Lazio di Pioli, invece, ha molte defezioni: oltre ai tanti giocatori infortunati, in più, ha anche Matri squalificato. Le scelte di Pioli saranno condizionate se non del tutto obbligate. La sconfitta con il Napoli pesa sul morale dei biancocelesti ma la squadra deve reagire, deve scendere in campo motivata e concentrata per cercare di riscattarsi. Quest’anno la Lazio non riesce a essere continua, troppi infortuni non aiutano la crescita del gruppo e la posizione in classifica non rispecchia il reale valore dei biancocelesti”.

 

Morassut, PD: “Dissi no al progetto dello stadio biancoceleste”

Ai microfoni di Repubblica è intervenuto l’ex assessore al Comune di Roma, Roberto Morassut. L’esponente del Partito Democratico, ora in lista per la scelta del candidato a sindaco della capitale, ha dichiarato: “Quando ero assessore, nel 2005, venne avanzata la proposta di costruire lo stadio della Lazio su un’area del Tevere nord di Roma. Io rifiutai ritenendo l’area non idonea e venni accusato di non volere lo sviluppo della città. Ci fu anche una polemica abbastanza pubblica con la società biancoceleste”. Sul nuovo impianto della Roma: “Il progetto architettonicamente sarà anche interessante ma da un punto di vista di localizzazione urbanistica può presentare dei problemi. È una contrarietà dovuta al tipo di scelta urbanistica”.

Esposito: “Vincere per incrementare la classifica”

Per commentare il momento che sta attraversando la Lazio ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Vincenzo Esposito. Queste le parole dell’ex calciatore biancoceleste: “Con il Napoli la squadra di Pioli è scesa in campo intenzionata a fare risultato. La Lazio ha provato a fare la partita ma giocare con il baricentro alto è stato un grande rischio, pagato poi a caro prezzo contro una delle squadre più forti del campionato”. Su Genoa-Lazio: “Il Genoa è una squadra molto forte, guidata da un ottimo allenatore che può contare su un ampio ventaglio di scelta. Mentre per Pioli le scelte sono dettate dagli infortuni, vera causa dell’alternanza di risultati e prestazioni della squadra biancoceleste. I liguri sono una squadra dura da affrontare, nell’ultimo turno hanno messo in difficoltà la Juventus, ma i biancocelesti devono scendere in campo con la massima attenzione e determinati a vincere la partita per incrementare la classifica”.

 

Gasperini: “La Lazio è un’ottima squadra ma noi dobbiamo risollevare la classifica”

Alla vigilia di Genoa-Lazio Gian Piero Gasperini ha preso parte alla consueta conferenza stampa. Queste le parole del tecnico ligure sull’incontro di domani sera: “La Lazio è un’ottima squadra, Pioli ha a disposizione diversi giocatori importanti, dovremo essere bravi a interpretare bene la gara. Quello biancoceleste è un organico molto forte, hanno un gioco collaudato anche se in questo periodo sono piuttosto altalenanti. Dobbiamo cercare di arrivare al successo tramite una buona prestazione. La difesa ha fatto bene, chiunque sia stato chiamato in causa ha risposto al meglio delle proprie possibilità. È la base per ottenere i risultati. Tranne in un periodo che abbiamo pagato caro il reparto difensivo si è sempre comportato bene. Inoltre dobbiamo capire che la fase offensiva non è fatta solo di individualità, ma anche di conoscenza e di gioco corale. La nostra situazione di classifica non ci permette di farci condizionare dai risultati. Vincere per noi significherebbe fare un bel salto. La classifica è corta, dobbiamo ottenere il massimo da ogni gara. Siamo pronti a combattere fino all’ultimo. Se vinci queste partite ti tiri fuori prima altrimenti sei nel gruppo e combatti. Turn over? Vedremo abbiamo ancora l’allenamento di oggi e una seduta domani prima di decidere. L’unico che ha un piccolo problema è Munoz, ma potrebbe  recuperare”.

CONFERENZA – Pioli: “Domani faremo di tutto per vincere”. Poi sui tifosi…

Meno di 48 ore fa la Lazio usciva sconfitta 0-2 dall’Olimpico contro un Napoli notevolmente più forte. Adesso però è già tempo di pensare alla sfida di domani sera contro il Genoa. Per parlare della partita è intervenuto in conferenza stampa il mister biancoceleste Stefano Pioli.

Come sta la squadra anche dopo i fatti di Lazio Napoli? Cosa ne pensa della scelta di Irrati di sospendere la partita per gli ululati razzisti?

“Mi aspetto una grande reazione!. Non abbiamo dato continuità ai nostri risultati e siamo determinati, vogliamo combattere in un ambiente difficile come quello di Genova. Non voglio dire se l’arbitro ha fatto bene o meno in Lazio Napoli, ma bisognerebbe far di tutto per far tornare i tifosi veri allo stadio e invece mi sembra che si stia facendo il contrario, dando importanza a queste cose”.

Qual è il punto di ripartenza?

“Siamo indietro a quello che è il nostro obbiettivo, ma nelle ultime 11 gare abbiamo perso solo contro Juve e Napoli. Tireremo le somme alla fine”.

Cosa vuole vedere dalla Lazio?

“Dobbiamo giocare la partita con agonismo, convinzione e più velocità rispetto a quanto fatto col Napoli”.

La società può fare qualcosa per portare i tifosi allo stadio?

“Noi siamo i primi responsabili per non aver contribuito con i risultati a far tornare l’entusiasmo, poi c’è anche la situazione delle barriere ma tra i colpevoli ci siamo anche noi”.

La difficoltà più grande di questa stagione?

“Credo che aver iniziato la stagione senza aver vinto la supercoppa abbia pesato, ma anche gli infortuni hanno contribuito a questa situazione”.

Klose potrebbe tornare decisivo giocando più avanti?

“Lui è abile a girare intorno, ma nelle ultime partite era spesso dentro l’area ma non gli sono arrivati palloni giocabili”.

Cosa si sente di dire ai tifosi che giudicano sbagliate le mosse di mercato?

“Quando finirà la stagione sarò il primo a dire se è stato sbagliato qualcosa o meno, ma credo sia ancora presto per giudicare. Per esempio questa estate non potevamo sapere di dover rimpiazzare de Vrij perchè non avevamo la sensazione del problema poi riscontrato più avanti dal giocatore”.

Il Genoa?

“Gioca un calcio molto aggressivo ed è difficile da battere in casa loro. Ma noi faremo di tutto per vincere domani”.

Favorevole alla moviola in campo?

“Credo sia molto importante per il gol-non gol ma per altro non credo”.

Per tirare di più in porta si può giocare in maniera diversa?

“Abbiamo avuto qualche difficoltà che secondo me però è dipesa dalla poca velocità di gioco, dobbiamo essere più veloci e reattivi per mettere in difficoltà l’avversario”.

Genoa-Lazio, ecco i convocati biancocelesti…

La Lazio si appresta a partire alla volta di Genova con l’obbiettivo di ritornare alla base con i 3 punti in tasca. Dopo la sconfitta contro il Napoli la squadra di mister Pioli è chiamata ad una risposta sul campo per cancellare la brutta prestazione offerta contro i partenopei. Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro il Genoa (ore 20:45) allo Stadio Luigi Ferraris di Genova.

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric;

Centrocampisti: Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose.

Cori discriminatori, ecco il rapporto presentato dell’arbitro…

Continua a far parlare l’episodio avvenuto allo stadio Olimpico durante la gara Lazio-Napoli. I cori discriminatori arrivati dagli spalti biancocelesti, hanno portato i vari mezzi di informazione a discutere dell’accaduto nei giorni seguenti la partita. Attraverso il Corriere della Sera (A.Arzilli) è stato svelato il retroscena sul rapporto dell’arbitro Irrati su quell’istante vissuto all’Olimpico: “Prima di far riprendere la gara avvisavo il responsabile dell’ordine pubblico. Al minuto 24 e 50 riprendevo il gioco da quel punto fino a fine partita, tramite il quarto ufficiale di gara, ricevevo l’indicazione dal responsabile dell’ordine pubblico di far proseguire la gara nonostante il alcune occasioni i cori fossero proseguiti”.

Cissè al miele verso i laziali

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Arrivò alla Lazio nell’estate 2011 insieme a Miro Klose, per un tandem offensivo di assoluto livello. Ma, nonostante il suo prestigioso passato e le sue grandi doti, Djibril Cissè non è riuscito a incidere il suo nome in maniera indelebile nella mente dei tifosi biancocelesti. Una breve esperienza quella nella Capitale, durata appena sei mesi, ma comunque positiva per l’ex attaccante franco-ivoriano, come da lui stesso confessato in un video realizzato da ‘calciomercato.com’: “Ho dei bei ricordi, in particolare dei tifosi e dell’atmosfera. Ho vissuto dei bei momenti a Roma“. Attaccati gli scarpini al chiodo, oggi svolge con successo la professione di dj, esibendosi nei locali di tutto il mondo: “La musica ha sempre fatto parte della mia vita: anche quando giocavo, la usavo sempre per concentrarmi, per me è importantissima“. Infine, l’ex Liverpool, che qualche giorno fa ha fatto una serata all’Hollywood di Milano, ha rivolto una battuta ad un altro ex biancoceleste, anche lui protagonista dietro la console: “So che anche Mendieta fa il dj, ma onestamente ignoro che tipo di musica metta“.

A difesa della gente laziale!

Allenatori, calciatori e tifosi. Chi più ne ha, più ne dia ai benpensanti nostrani, perché loro di certo sapranno come comportarsi. In questo mondo composto da incivili, l’unica categoria in grado di salvare il mondo del calcio, sembra essere quella dell’opinionista Tv che non perde mai occasione per dichiarare che certe cose nel calcio non le vorrebbe mai vedere. Ma andiamo con ordine, il caso nazionale di oggi è quello riguardante i 120 secondi di cori discriminatori dei tifosi della Lazio verso i napoletani:

al 24’ della ripresa di Lazio-Napoli l’arbitro Irrati sospende per 2 minuti la gara, per i cori sul Vesuvio che giungono dagli spalti; contemporaneamente sempre da una parte della tifoseria biancoceleste arrivano anche gli ululati per Koulibaly. Ora, tutto questo non dovrebbe accadere, perché questa è maleducazione, cafonaggine ma non lo reputiamo razzismo. Chi lo fa non è razzista ma è spinto soltanto dall’intento di innervosire l’avversario, perché da sempre questa è la realtà del tifo italiano, che a volte magari travalica anche il limite del goliardico, ma reputare un gesto razzista ci sembra esagerato. Questo lo si può evincere anche dal fatto che il tifoso laziale non ne fa una questione nè di pelle nè di appartenenza territoriale, bensì dal fatto che ogni domenica lo stesso tifoso incita Onazi, esulta ai gol di Keita, batte le mani a Konko quando corre sulla fascia, e ancora oggi ha nel cuore un napoletano d.o.c. come Willy Stendardo.

Vogliamo solo ricordare a quei moralisti sempre pronti a sputare fango sul nostro modo di essere, e che oggi si sentono indignati per quanto accaduto, dove erano quando buona parte della tifoseria partenopea fischiava il minuto di silenzio dedicato a Giorgio Chinaglia.

Era il 7 aprile del 2012 e durante Lazio-Napoli, i fischi dei tifosi ospiti oltraggiarono la figura di un defunto, prima ancora  che di un simbolo della nostra gloriosa società sportiva. Quello che stava per diventare un minuto storicamente toccante per tutti i nostri tifosi, venne rovinato dai fischi della tifoseria campana. Nessuno ci venne in aiuto, nessuno s’indignò, nessuna squalifica per i tifosi del Napoli, e soltanto pochi presero parola a difesa dei famigliari del defunto che subirono il brutto spettacolo offerto dal settore ospiti. E’ la solita storia dei “due pesi due misure” che continua ormai da tempo immemore. Non possiamo avere soltanto un Giudice Sportivo che decida su tutto e menzioni tutti. Vorremmo capire perché sia da squalificare e censurare Sarri che urla “frocio” a Mancini, mentre è poco grave De Rossi che grida “Zingaro di merda” a Mandzukic. Sarebbe cosa gradita sapere perché è più grave un coro sul Vesuvio, uno contro un giocatore africano o dire “Gay” a qualcun altro, rispetto all’insulto verso i morti Paparelli e Chinaglia, o intonare un coro “Romano Bastardo”.  

CONOSCERE IL CONTESTO

Conoscendo la realtà delle curve romane possiamo tranquillamente affermare che un coro per importunare la tifoseria avversaria è inteso come goliardia. I tifosi da sempre si rispondo per le rime, e il provincialismo è caratteristico della nostra nazione. Ci stanno bombardando con questa storia del razzismo  che secondo il nostro parere è anche un po’ esagerato e fuorviante. Nella curva della Lazio, storicamente di destra, e dove purtroppo ci sono stati anche casi non certo educativi e che non c’entrano nulla con lo sport, crediamo che non ci sia un problema legato a una cultura razzista. Vorremmo fra l’altro ricordare che per protesta i gruppi ultrà biancocelesti, stanno disertando gli spalti dell’impianto capitolino, e allora dobbiamo anche ammettere che chi ha fatto gli ululati, intonando cori che inneggiavano l’eruzione del Vesuvio, era un semplice spettatore senza retaggi di alcunché.

Se la Curva Nord fosse uno spaccato dove estirpare i razzisti ci sarebbero continui casi di disagio sociale legati a certe dinamiche, prima fra tutte l’acquisto di viveri verso i ragazzi di colore che in curva vendono cibo e bevande. Per non parlare poi del fatto che invece i nostri giocatori di origine afro, vengono invece supportati a più non posso.

Per tutti questi e altri ancora motivi, crediamo sia esagerato affibbiare all’ululato il sostantivo razzista. Ineducato. Da eliminare il prima possibile ma insieme a tutti gli altri tipi di offesa che si rivolgono costantemente negli stadi italiani. Dobbiamo impegnarci nel costruire una cultura dello sport, basata sul vero valore dell’agonismo, iniziando a guardare il casellario penale di chi gestisce lo sport in Italia. Il tifoso, soprattutto quello di curva, è solo l’anello debole di una catena molto strutturata e ramificata.

Noi vorremmo che ci fosse la squalifica per tutti i tipi di offesa. Allora sì che ci sarebbe equità e giustizia. Koulibaly dal canto suo, crediamo possa vivere tranquillamente con gli 800 mila euro all’anno che percepisce, nonostante qualche maleducato gli faccia il verso della scimmia.

Alessio Allegrucci

Morrone: “Lazio, ti manca l’uomo che la butta dentro. Cataldi? Può essere il futuro”

Il “gauchoGiancarlo Morrone resta uno dei personaggi più vicini alla sorte della Lazio anche a distanza di tanti anni. Dopo la sconfitta contro il Napoli l’ex giocatore e allenatore biancoceleste, nel giorno del suo compleanno è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi laziali, “I Laziali Sono Qua“, per parlare del delicato momento della squadra biancoceleste in vista della complicata trasferta di Genova prevista sabato sera allo stadio Marassi.

Si parte da Lazio-Napoli, sconfitta senza diritto di replica per i biancocelesti: “Il Napoli in questo periodo è difficile da affrontare, sta vivendo un momento magico in cui gli riesce tutto facile. Inoltre ha un allenatore molto preparato. La Lazio ha affrontato i partenopei con molte defezioni ed è stato tutto molto più complicato“.

Il mercato per i biancocelesti è stato a dir poco deludente, si è trattato di un non-mercato, sia in estate che in questa finestra invernale, sembra che la società non abbia la volontà di crescere: “La Lazio avrebbe avuto bisogno di un terzino sinistro e una punta importante, non di giocatori riempitivi. Ad onor del vero anche le altre squadre non si sono mosse molto, a parte la Juventus. Il vero lavoro bisogna farlo in estate, è difficile rinforzare la squadra nella finestra invernale“.

La Lazio ha soprattutto un problema in attacco, gli attaccanti non stanno rendendo come ci si aspettava: “I problemi sono molteplici: Klose sta facendo molta fatica, mentre gli altri due attaccanti sono incappati in una stagione negativa. La squadra riesce spesso ad arrivare in porta con facilità, ma manca il terminale offensivo, l’uomo che la butta dentro“.

Ieri la notizia del rinnovo di Danilo Cataldi, il centrocampista romano potrebbe essere il futuro della Lazio: “Cataldi è un ragazzo che ha un grandissimo potenziale, potrebbe diventare importante sia per i biancocelesti che per la nazionale. Adesso è ancora in una fase di crescita, ovviamente deve dare di più e il suo futuro dipenderà da lui“.

Stefano Pioli a fine stagione potrebbe pagare per tutti questa annata storta: “Pioli è un allenatore che ha dimostrato di saper lavorare molto bene. E’ molto abile a lavorare con il gruppo e a tenere unita la squadra. Ovviamente i risultati dipendono dal materiale che la società ti mette a disposizione per lavorare…

La Fiorentina è una delle sorprese di questa stagione: “I viola partivano da una buona base, quest’anno si trovano in ottima posizione, ma la cosa non mi sorprende affatto. Può ambire ad un piazzamento europeo. Zarate? L’argentino è un ottimo giocatore ma bisogna vedere se trova continuità, forse caratterialmente è un giocatore fragile, un po’ come Felipe Anderson“.

Sabato la difficile trasferta di Genova contro il Genoa: “Sarà sicuramente una partita complicata, il Genoa non può permettersi passi falsi, una sconfitta per i rossoblu significherebbe essere risucchiati nella lotta retrocessione“.

L’ultimo obbiettivo biancoceleste sembra essere l’Europa League: “Il Galatasaray è una buona squadra, ma la Lazio ha molte possibilità di passare il turno. Non bisogna dimenticarsi che i biancocelesti lo scorso anno giocavano il miglior calcio d’Italia“.

In chiusura un pronostico sull’avvincente lotta scudetto: “Il Napoli può giocarsela fino alla fine, ma la Juventus al momento sembra imbattibile. Molto dipenderà dallo scontro diretto, se il Napoli uscisse da Torino con un risultato positivo allora potrebbe ambire a vincere lo scudetto“.

INFERMERIA – Un giocatore laziale atteso alle 14 in Paideia

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Novità in arrivo in casa Lazio provenienti dall’infermeria: è previsto infatti per questo pomeriggio alle 14 l’arrivo in Paideia di un giocatore. Al momento non se ne conosce ancora il nome né il motivo della visita, ma è alquanto probabile che si tratti di uno dei tanti giocatori sulla lista degli infortunati nella rosa biancoceleste. Ovviamente per Pioli e i tifosi la speranza è quella di ricevere buone notizie, che riportino un po’ di sole nel cielo denso di nubi di Formello e che, in vista dei prossimi delicati e ravvicinati impegni, agevolino un po’ il compito del mister capitolino, costretto nelle ultime uscite ad inventarsi letteralmente una formazione in costante emergenza.

Ruotolo: “Mi aspetto un Genoa che metta in difficoltà la Lazio. Candreva?…”

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Sfida tra ‘deluse’ quella che avrà luogo tra Genoa e Lazio domani sera allo stadio Marassi: i biancocelesti viaggiano in un anonimo centro classifica, mentre i rossoblu stanno contendendo la salvezza ai rivali cittadini della Sampdoria e hanno solo tre punti in più rispetto alla stagione 1994-95, quella dell’ultima retrocessione. Ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’ è intervenuto uno dei leader di quella squadra, Gennaro Ruotolo, queste le sue parole: “Ogni partita è storia a sé. Il Napoli e la Juventus sono due squadre in gran forma e, per quanto riguarda la Lazio, deve dimenticare la sconfitta e la brutta prestazione con i partenopei e analizzare le cose che non hanno funzionato. Il Genoa invece, nonostante abbia creato poco, ha provato a giocarsela e a mettere in difficoltà i bianconeri. Per i rossoblu è un’annata complicata, in cui si alternano grandi prestazioni e risultati negativi. Nelle ultime partite, compresa quella con la Fiorentina, mi sono sembrati una squadra in salute, che corre ed è ben messa in campo. Ha una classifica difficile, ma penso possa tirarsene fuori il prima possibile. A Marassi, che è campo difficile per chiunque, e con un ambiente che ti spinge verso un certo tipo di prestazione, mi aspetto una squadra che possa mettere in difficoltà la Lazio. Candreva (lanciato proprio da Ruotolo a Livorno ndr) via da Roma? Dall’esterno è difficile valutare la situazione. Di certo è un giocatore importante, che ha fatto e sta facendo bene. Non credo che lui e gli altri giocatori di cui si parla in uscita stiano pensando ad altre destinazioni: il campionato non si ferma e ogni giocatore, finché indossa una maglia, deve comportarsi da professionista. Anche la Lazio sta alternando buone prestazioni ad altre sottotono, ma la professionalità dei giocatori non si discute: anche chi vuole andare via deve dare sempre il 100%“.

Biava avverte: “Lazio stai attenta, il Genoa attaccherà dal primo minuto”

Giuseppe Biava, ex difensore biancoceleste, è intervenuto in collegamento a Lazio Style Radio, 89.3 FM. Queste le sue parole: “Genoa e Lazio sono state due tappe importanti nella mia carriera. A Genova ho fatto un anno e mezzo bellissimo, abbiamo sfiorato la Champions, poi sono passato alla Lazio dove ho vissuto grandi emozioni. Anche con i biancocelesti, siamo andati vicinissimi alla Champions, abbiamo vinto quella Coppa Italia indimenticabile.

Tornando ai giorni nostri, Biava commenta: “Il Genoa dopo un periodo di cinque o sei sconfitte si è ripreso e sta bene, sta facendo molto bene, hanno messo in difficoltà la Juve tenendo a livello difensivo. La Lazio paga le proprie assenze, sono decimati, con questo Napoli era comunque difficile ad armi pari, figuriamoci con queste defezioni, giocare così è stato molto più pesante. I biancocelesti troveranno una difficoltà in più a Genova, che è quella ambientale, il Marassi ha i tifosi molto vicini al campo, quando ha il tifo che spinge la squadra può dare quella carica in più ai suoi giocatori e spaventare un po’ l’avversario. Conoscendo mister Gasperini, se la Lazio giocasse con il classico 4-3-3 è facile che passi anche lui alla difesa a quattro. A tre non credo, se così fosse Silva farebbe il giocatore di spinta, li la Lazio può metterli in difficoltà. I rossoblù venivano da molte sconfitte, non hanno chiuso bene il girone di andata, ora anche se hanno perso una pedina che poteva fare la differenza davanti, hanno trovato equilibrio a centrocampo e ne stanno venendo fuori, attaccheranno sicuramente la Lazio”.

Infine Biava analizza i motivi della crisi biancoceleste: “La fase negativa della Lazio è legata agli infortuni. In difesa mancano giocatori come de Vrij, Biglia ha giocato poco quest’anno, si sono accavallate due o tre assenze importanti che hanno un po’ penalizzato. Non ho mai visto la Lazio giocare più di due partite con la classica squadra schierata con tutti titolari, in difesa i quattro ruotano sempre. La difesa è un reparto molto delicato dove c’è bisogno di confereme tra giocatori, si devono capire e lavorare molto insieme”.

ESCLUSIVA – Makinwa: “Onazi non convocato? Ecco il perchè”. Poi su Lotito e i tifosi…

La mancata convocazione di Onazi per la sfida di domani sera contro il Genoa, non è passata inosservata, vista anche la mancanza di Biglia a centrocampo. Pioli non lo ha inserito in lista prettamente per “motivi fisici”. Si parla di un piccolo fastidio al ginocchio. Per saperne di più la Redazione di Laziochannel, ha contattato in ESCLUSIVA il suo procuratore, Stephen Makinwa, per avere notizie riguardo questa situazione.

La mancata convocazione di Onazi è dettata da scelta tecnica, infortunio o per via delle dichiarazioni post Napoli?

“Non lo so, penso sia meglio chiamare la Lazio per avere più informazioni. Ma penso che sia per qualche infortunio. Non c’è nessun caso e nessun problema tra il calciatore e la Lazio”.

Non c’entrano le dichiarazioni in cui si è lamentato per il mancato pressing, denigrando la tattica del mister?

“Non so chi dice questo, non c’è nessun malumore da parte di Onazi. Anzi lui pensa solo alla Lazio”.

Onazi a gennaio è stato al centro di trattative con club di Bundesliga e Premier League. Voci o verità?

“Lui vuole concentrarsi sulla Lazio. Comunque è la società che decide cosa fare in sede di mercato. Lui vuole aiutare la squadra. Adesso è il momento di concentrarsi e di finire bene il campionato. E’ un giocatore della Lazio”.

Invece in estate potrebbero esserci altri scenari di mercato?

“Non posso pronunciarmi. Nel calcio non si sa mai, possono cambiare le cose in ogni istante. Lui ora pensa alla Lazio e a fare bene. Non voglio creare o metter in giro voci strane. Meglio pensare al presente e non al passato. Meglio non parlarne e anche io forse ho parlato troppo in passato”.

Cosa pensa della situazione della Lazio in campionato?

“Purtroppo contro il Napoli non c’è stata storia, il Napoli ha dominato. Mi auguro che la Lazio possa risalire in fretta e tornare ai livelli che contano”.

Sulla frizione Lotito – tifosi e sul mancato mercato cosa ne pensa?

“Non posso fare il giudice di questa situazione e non posso dire chi ha ragione e chi no. L’unica cosa che posso dire è che la Lazio ha uno staff composto da gente seria e preparata. Mi auguro che la Lazio raggiunga gli obiettivi prefissati e spero che ciò che ha fatto la dirigenza fino ad ora dia dei buoni risultati”.

Marco Corsini

 

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Liverani: “Non vedo razzismo, io sto con i tifosi biancocelesti”

Conosce benissimo l’Olimpico e la Lazio Fabio Liverani, centrocampista dal 2001 al 2006. Ha voluto rilasciare delle dichiarazioni ben precise al Corriere dello Sport: “Non vedo razzismo, non posso pensare che il tifoso laziale lo sia. Difficile dare giudizi, dovresti essere nella testa delle persone, sapere cosa fanno e come pensano. Io credo sia stato uno sfogo, un momento di delusione nei confronti della società, di una stagione complicata, di una squadra che non riesce a fare risultati con continuità. Forse hanno voluto creare un danno”.

Poi ha continuato: “Sono stato tante volte all’Olimpico, negli ultimi anni non era mai successo niente. Peraltro io sono di colore. Ci sono stati Dabo e Mudingayi. Oggi ci sono Onazi, Keita e Konko. Il tifoso laziale non può essere identificato così. L’arbitro ha interrotto la partita, s’è rischiata la sospensione. Non è stata una bella serata per il calcio italiano, così non esportiamo una bella immagine nel mondo. Speriamo serva perché non si ripeta, io dopo 5 anni bellissimi alla Lazio non posso che schierarmi dalla parte dei tifosi biancocelesti”.

Stefano Mauri cercasi disperatamente

Lo scorso anno per Stefano Mauri  è stata una grandissima se non la migliore stagione da quando gioca a pallone, con statistiche di primissima fascia. (29 presenze e 9 marcature).
E ovviamente un apporto dato alla squadra che ha permesso alla Lazio di avere un rendimento di alto livello come tutti ricordano.
Poi il tempo passa e oggi le cose sono cambiate, e con le difficoltà che sta attraversando la squadra in questo periodo, forse la sua esperienza in campo potrebbe dare una scossa e riportare serenità tra gli uomini di Stefano Pioli, che ultimamente hanno palesato un po’ di fragilità caratteriale.

Le presenze del giocatore nativo di Monza all’attivo sono esigue, tanta panchina e una ventina di minuti contro il Napoli a distanza di ben quattro mesi dal campo. Certo l’età oggi gioca un fattore determinante per l’ex capitano biancoceleste, anche se c’è un feedback che Marco Ercole della Repubblica mette in evidenza oggi, un aneddoto capitatogli ultimamente.

RACCONTO – Il centrocampista ieri è rimasto in panne con l’auto per un problema meccanico, quindi già una prima beffa. La sfortuna ha voluto che oltre a questo piccolo guaio se ne aggiungesse uno un po’ più grande. Ovvero il carro attrezzi che ha recuperato il suo veicolo aveva un tifoso giallorosso come conducente.
Ecco il botta e risposta tra i due: “Sei rimasto a piedi Ste’? Che te frega, dì un forza Roma e passa tutto”. Gli ha suggerito il romanista, scherzando: “Piuttosto preferisco passare qui tutta la notte”, ha risposto invece Stefano Mauri ridendo. Il classico “botta & risposta” divertente che mette sempre di buon umore e che in questo caso ha ridato,  seppur in una situazione particolare, un sorriso a Mauri in un momento non certo entusiasmante.

GENOA – Contro i liguri potrebbe essere il suo momento, tanti assenti ed una squadra che va caricata in campo con carattere e risolutezza. Ecco perché per far dimenticare ai tifosi la sconfitta di Napoli si potrebbe, come tante volte già in passato è accaduto, ripartire da Stefano Mauri, ex capitano, passato, presente e probabilmente immediato futuro della Lazio.

Lotito manda al mittente le accuse di razzismo

La chiusura della Curva Nord probabilmente peserà e per l’economia delle gare e per le casse della società. La frattura tra tifoseria e dirigenza è sempre stata netta, adesso lo sarà ancor di più. Doppio schiaffo. Multa e chiusura del settore Nord per due turni. Decisione presa a seguito dei cori nei confronti di Koulibaly.

Intervistato presso il  quotidiano La Repubblica, il presidente Claudio Lotito ha ribadito il lavoro fatto in questi anni: “Anche chi fa valutazioni dovrebbe tenere conto di cosa ha fatto la società in questi anni”. A questo punto il patron si scaglia contro i media:“Sparano sempre contro di me, ma sono contigui con quegli ambienti”.

Chiaro il riferimento a tutti i tifosi biancocelesti, con i quali i rapporti sono ai minimi storici: “Dicono di aver eliminato i violenti, eppure hanno preso 2 giornate. Adesso a cosa si attaccheranno? Ma quello non è razzismo, anche nella Lazio giocano ragazzi di colore”, ha concluso Lotito.

Biglia, l’agente non fa stare tranquilli i tifosi

Con il contratto in scadenza nel 2018 il rinnovo dovrebbe essere una pura formalità, specie se parliamo di Lucas Biglia, capitano e punto di riferimento della squadra biancoceleste.

Enzo Montepaone, agente del giocatore ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Il Tempo: “Il rinnovo di Biglia non è una cosa certa. Nei prossimi giorni ci sono tante questioni da affrontare. L’Inter? E’ una possibilità”.