Dopo un anno in serie A Sergej Milinkovic-Savic è diventato una stella nascente della Lazio e punto fisso della nazionale serba Under 21. La sua prima stagione italiana non è andata proprio come si aspettava ma anche nelle difficoltà si cresce e può venire comunque qualcosa di buono. Ora con forza, grinta e determinazione è pronto a diventare (definitiviamente) il perno del centrocampo biancoceleste: “Da quando sono arrivato ho imparato tanto, soprattutto dal punto di vista tattico: cose che non avevo mai fatto prima. E per questo adesso mi sento molto più sicuro dei miei mezzi”, racconta il serbo ai microfoni di Gianlucadimarzio.com. Fu ad un passo dalla Fiorentina, con tanto di visita a città e stadio, ma proprio quando il suo destino sembrava doversi tingere di viola, la Lazio con un colpo di coda è riuscita a strappare il talento serbo dalla corte dei Della Valle. Certo la stagione dei biancocelesti non si è rivelata poi entusiasmante anzi…però nonostante ciò Sergej è convinto che venire alla Lazio in quell’estate del 2015 è stata una scelta vincente: “E’ vero, tutti mi volevano, ma alla fine la scelta spettava a me. Ho voluto fortemente la Lazio ed oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta. Alla Lazio sto bene e mi diverto. Roma è bellissima e si mangia anche molto bene. Ho scelto di vivere con la mia ragazza all’Olgiata così sono anche più vicino al campo di allenamento ma spesso vado a fare un giro in città con amici”.
IL RAPPORTO CON INZAGHI – I polemizzatori seriali hanno spesso puntato il dito contro mister Inzaghi sostenendo che il tecnico piacentino non vedeva molto Sergej nei suoi schemi tattici. E’ lo stesso serbo a fugare ogni dubbio: “è tutto apposto”.
QUESTIONE KEITA – Sulla questione del ribelle senegalese Sergej non si è voluto sbilanciare: “Non ho parlato con lui e non sono nella sua testa. Posso dire che per noi è importante allenarci e mantenere un’atmosfera tranquilla nello spogliatoio. Le sue decisioni non devono influire sul nostro rendimento in campo”.
RUOLO – Tra i vari temi di discussione dell’ambiente biancoceleste c’è anche un grande dilemma: qual è il ruolo ideale di Sergej Milinkovic-Savic? In chiusura di intervista il talento serbo spiega: “Posso giocare alle spalle dell’attaccante ma anche come intermedio nel 4.3-3. Il mister decide dove gioco e a me va bene”.

La carriera si interrompe bruscamente perchè coinvolto nella vicenda giudiziaria legata alla corruzione nel mondo dello spettacolo, nata dalle esternazioni di Raffaella Zardo. Sabani viene scagionato e anche risarcito per i 13 giorni di detenzione trascorsi agli arresti domiciliari. Torna in tv nel 1999 su Rete 4. Poi dal 2000 è su Canale 5 con “La sai l’ultima”. Nel 2002-2003 torna alla Rai per condurre “I fatti vostri”. Gigi Sabani si spegne improvvisamente a Roma il 4 settembre 2007 a causa di un infarto.
In seguito lavorò al fianco di grandi registi, come Ivo Chiesa, Giorgio Strehler e Luchino Visconti. Raggiunse l’apice della sua interpretazione drammatica con “Madre Coraggio” di Brecht nel 1970. Intanto si era affermata anche in tv come interprete di sceneggiati di grande successo. Gli ultimi anni li dedicò completamente al teatro. Dell’ultimo periodo sono da ricordare: “La brocca rotta” (1983), “Buonanotte mamma” (1984) e “Bussando alla porta accanto” (1986), spettacolo con il quale l’attrice diede l’addio alle scene perché colta da un improvviso attacco cardiaco che le impedì di riprendere a lavorare. Si spense il 24 febbraio del 1991.