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L’Isis pubblica le foto degli attentatori di Parigi e lancia un avvertimento

L’Isis celebra i jihadisti che hanno compiuto l’attacco a Parigi il 13 novembre e per la prima volta ne pubblica una foto e anche i nomi di alcuni di loro, o meglio i soprannomi che ne indicano il Paese di origine: tre belgi, tre francesi e due iracheni. Si tratta di un’immagine realizzata come una sorta di collage, che compare nell’ultimo numero della sua rivista ‘Dabiq’, come rende noto il Site. Vi si vedono nove uomini in divisa mimetica. Non vi figura però il ‘fuggitivo’ Salah Abdeslam. Il tutto è corredato da una scritta in cui afferma ‘Solo terrore’ e si auspica: “Che Parigi serva di lezione a quei Paesi che desiderano fare attenzione”. Lo sfondo della foto è Parigi con la Tour Eiffel. Fonte: Ansa

Ag. Onazi avverte: “Vuole più spazio”

Non è un bel periodo per Ogenyi Onazi, dopo la sosta natalizia il nigeriano non ha praticamente mai giocato eccetto contro il Carpi. Il suo agente Stephen Makinwa ai microfoni di tuttomercatoweb ha spiegato la situazione: “E’ un giocatore di valore, è normale che ci siano degli interessamenti. Però stiamo valutando, non c’è ancora un’offerta concreta. E’ legato all’ambiente, ma è giovane, vuole giocare ed avere spazio come tutti i ragazzi. Vuole mantenere la Nazionale, vuole far bene: vorrebbe farlo con la Lazio, ma se non ce ne fosse la possibilità, allora meglio provare un’altra squadra”.

Barcellona: Mascherano rischia un anno di carcere!

L’esperto difensore/centrocampista del Barcellona, Javier Mascherano, è stato condannato ad un anno di carcere. La sentenza emessa dal giudice è avvenuta causa evasione fiscale del calciatore blaugrana. L’argentino, che era stato già condannato a pagare una somma di 1,5 milioni al Fisco, ora rischia grosso per nuovi reati di evasione fiscale. Ma l’estrema pena del carcere non dovrebbe esserci. Infatti il suo avvocato ha già fatto richiesta di commutare la pena in una multa salata. Al momento la richiesta è di 800 mila euro da pagare come risarcimento. Non sono da escludere altre somme da devolvere al Fisco per estinguere così ogni suo debito.

Prezzo shock: svelato il vero costo di Bale

In attesa che il tribunale madrileno ci dica quanto è davvero costato Neymar, Gareth Bale rimane ad oggi il calciatore più caro del mondo.
Il sito ‘Football Leaks‘ ha fatto arrivare nelle redazioni di alcuni quotidiani spagnoli il contratto firmato il 31 agosto del 2013 tra Tottenham e Real Madrid per il passaggio del giocatore gallese da un club all’altro, e la lettura oltre che insolita è ovviamente interessante. Si fa finalmente chiarezza sul prezzo. Il Real Madrid da allora si è sempre ostinato a dire che l’attaccante era costato 91 milioni di euro e non 100 milioni, per cercare di ridurre il prezzo di fronte all’opinione pubblica e soprattutto per non far irritare il suscettibile Cristiano Ronaldo lasciando al portoghese il titolo di calciatore più caro del pianeta. CR7 infatti fu pagato ben 96 milioni di euro quando fu preso dallo United nel 2009. La cosa stava tanto a cuore al Real Madrid che ha fatto inserire nel contratto, punto 15, una clausola secondo la quale il Tottenham si impegnava a confermare la cifra di 91 milioni di euro nelle sue esternazioni pubbliche.
Il prezzo però era in realtà di 100 milioni, anzi potrebbe essere addirittura superiore: nel contratto si parla di un ammontare complessivo pari a 78.171,939 sterline, che al cambio fissato nello stesso contratto erano pari a 91.589,842 euro. Se il Madrid avesse pagato subito la cifra totale dell’acquisto avrebbe ottenuto uno sconto con il prezzo finale fissato a 87.010,350 euro (cifra alla quale era stato già dedotto il 5% dei diritti di formazione imposto dalla Fifa). Ma visto che il club di Florentino Perez ha scelto la seconda opzione, quella di pagare in 4 rate, la cifra finale con un aumento del 6% è ascesa a 99.743,52 euro. Le prime tre rate da 24.935,895 euro erano da pagare 10 giorni dopo la firma e poi entro il 24 luglio del 2014 e del 2015. L’ultima tranche deve raggiungere il conto del Tottenham entro il 24 luglio di quest’anno ed è stata fissata in 21.282,787 sterline.
E non è finita qua. C’è un altra curiosità legata al campione gallese: il Tottenham infatti si è riservato la possibilità di riprendersi Bale in caso il Madrid lo voglia rivendere a un club di Premier League. Fino al 30 giugno del 2019 il club londinese avrà una prelazione, se il Madrid troverà un acquirente in Inghilterra dovrà comunicarlo al Tottenham e gli Spurs avranno 72 ore di tempo per migliorare l’eventuale offerta. Fino al settembre scorso se il Madrid avesse venduto Bale in Inghilterra il Tottenham avrebbe incassato 10 milioni di sterline. Il Madrid dal canto suo si è impegnato a far sì che Bale non parli male del Tittenham, dei suoi dirigenti e dei suoi impiegati.

Fonte: Gazzetta.it

Sarri a “Striscia la notizia”: “Offesa dettata dalla rabbia. Non sono omofobo”

Non accetto accuse di omofobia, è solo un’offesa dettata dalla rabbia“. Maurizio Sarri è tornato così sugli insulti rivolti a Roberto Mancini nell’infuocato finale di gara di Napoli-Inter nei quarti di coppa Italia.
Il tecnico del Napoli, raggiunto a Castel Volturno dall’inviato di Striscia la Notizia che gli ha consegnato il Tapiro d’Oro, ha ribadito il proprio punto di vista sulla vicenda: “Una normale litigata da stress di fine partita, in un momento concitato è scappata qualche parola di troppo. Ho chiesto scusa a Mancini appena l’ho visto nello spogliatoio e poi pubblicamente. Non accetto accuse d’omofobia perché la mia storia parla d’altro: ho avuto due amici omosessuali che purtroppo sono morti“, ha sottolineato Sarri. “È un’offesa dettata dalla rabbia. Mi sono scusato con tutti gli omosessuali, più di così non posso fare. Purtroppo in campo, sotto stress, può succedere. La prossima volta cercherò di stare zitto, però temo di rivederti, perché per carattere ogni tanto mi scappa qualche parola di troppo“, ha aggiunto rivolgendosi all’inviato del programma di Canale 5.

Fonte: Adnkronos

 

Il “day after” di Zaza: “Contro la Lazio non era facile, ma l’importante era passare il turno”

Non ha segnato ma ci è andato molto vicino ed è comunque stato con la sua grinta una spina nel fianco per la difesa biancoceleste per tutti e 90′. Il giorno dopo la sifda tra Lazio e Juve, valida come quarti di finale di Coppa Italia, ai microfoni del canale tematico bianconero JuveTV è intervenuto Simone Zaza. Queste le sue parole: «Sono molto contento per questa vittoria: siamo in semifinale, e per me è la prima volta. La gara è stata molto difficile, e siamo stati bravi a prepararla bene. Alla fine siamo riusciti ad espugnare l’OlimpicoE’ mancato solo il gol, ieri sera, soprattutto per miei demeriti», ha confessato l’attaccante della nazionale di Conte. «Avrei potuto sfruttare meglio le occasioni in cui sono arrivato poco lucido, ma l’importante era vincere e l’abbiamo fatto».

 

Ecco i club più ricchi del mondo. Anche un’italiana nella top 10

Il Real Madrid è ancora una volta il club di calcio più ricco del mondo, mentre il Bayern Monaco è scivolato al quinto posto, la posizione più bassa in quasi un decennio, secondo quanto rivelato dal Deoitte Football Money League, la classifica dei club calcistici con i maggiori ricavi a cura di Deloitte. Il Real ha registrato un fatturato di 577 milioni di euro per la stagione 2014-15 guidando la speciale classifica per l’11esimo anno consecutivo. Le merengues precedono il Barcellona, salito al secondo posto con 560,8 milioni di euro, e il Manchester United, terzo con 519,5 milioni di euro.

I campioni di Francia del Paris Saint-Germain si piazzano al quarto posto a 480.4 milioni di euro con il Bayern a completare la top five con 474 milioni di euro. Poi dominio inglese con il Manchester City sesto con 463,5, seguito dall’Arsenal (435,5), il Chelsea (420) e il Liverpool (391,8). Chiude la top ten il primo club italiano, la Juventus, con 323,9 milioni di euro. Gli altri club italiani in classifica tra i primi 20 sono il Milan, 14esimo con 199,1 milioni di euro, la Roma 16esima con 180,4 e l’Inter 19esima con 164,8. Il Napoli paga l’eliminazione al preliminare di Champions precipitando dal 16° al 30° posto con 125.5 milioni di fatturato.

Fonte: Adnkronos

 

Sarri: il giudice sportivo ha deciso…

Due giornate di squalifica e multa di 20mila euro. E’ questa la sanzione inflitta dal giudice sportivo al tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, per gli insulti all’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, durante il match dei quarti di finale di coppa Italia vinto dai nerazzurri. Sarri, secondo quanto riferito dallo stesso Mancini a fine gara, si è rivolto al tecnico chiamandolo “frocio” e “finocchio“. Nelle sue motivazioni il giudice Gianpaolo Tosel parla solo di “epiteti pesantemente insultanti“, escludendo quindi la discriminazione di natura omofoba che il tecnico del Napoli avrebbe potuto pagare con una squalifica fino a quattro mesi. A Mancini, anche lui allontanato dall’arbitro dopo l’alterco con Sarri, è stata inflitta solo un’ammenda di 5 mila euro.

Fonte: Adnkronos

 

La Lazio e quell’inspiegabile “paura” di tirare…

“Non creiamo occasioni perché secondo me abbiamo troppa paura in campo. Dobbiamo giocare senza paura, creare occasioni e tirare anche da lontano”. Queste sono state le parole di sfogo di Miroslav Klose al termine della sconfitta in Tim Cup contro la Juventus di Allegri. Il campione tedesco ha denunciato un problema che ormai è sotto gli occhi di tutti…la LAZIO NON TIRA PIU’ IN PORTA. Sarà la paura di sbagliare, sa la paura di essere fischiati sta di fatto che la questione sta diventando sempre più preoccupante.
Già contro il Carpi si era manifestata in modo lampante questa anomalia, anche se la vittoria con la Fiorentina aveva indotto a pensare che quello fosse solo un mero episodio isolato, poi contro la Juventus c’è stata la conferma: è vero che affrontavi i campioni d’Italia in carica ricca di grandi giocatori, ma non è ammissibile che in una gara importantissima e stimolante come quella di mercoledì dove la Lazio aveva la grande possibilità di accedere alla semifinale di Tim Cup non si è riusciti a fare un tiro degno di questo nome. Neto, riserva di Buffon, non ha fatto una parata… Cioè la Lazio non ha mai tirato in porta se non all’inizio con Keita che ha cercato il palo lontano sprecando l’unica chance concessa dalla difesa bianconera. E’ vero che la difesa della Juventus è praticamente un bunker, ma se non si riesce a trovare gli stimoli giusti in una partita del genere riesce difficile capire dove trovare tali stimoli. I numeri confermano che la Lazio non è quasi scesa in campo contro la Juve. Nei primi 45′ era riuscita a contrastare l’armata bianconera sul piano del possesso (57% contro 43%), seppur quasi sterile. Nella ripresa invece i giocatori biancocelesti hanno perso quasi completamente la grinta e la determinazione, insomma non c’era la classica voglia di vincere. Lo dimostra il fatto che se si vanno ad analizzare le statistiche del match si riscontra che: la Lazio ha realizzato 4 tiri in 90′ e nessuno di questi ha centrato lo specchio della porta, mentre la Vecchia Signora ha fatto ben 18 tiri, di cui 6 nello specchio…Inutile aggiungere altro. Ma se la grande fama (e fame) di un avversario come la Juventus impedisce di andare troppo in la con le critiche, possiamo notare come il discorso non cambia molto se vediamo nell’arco di questi 5 mesi.
Nella speciale classifica dei tiri in Serie A, la Lazio occupa il nono posto dietro a squadre come Empoli e Udinese, con un totale di 193 tiri (84 in porta, 109 fuori). Al primo posto troviamo il Napoli con un totale di 269 tiri (di cui 128 in porta, 141 fuori).

 classifica tiri

Mancano sopratutto i tiri degli attaccanti. Del reparto offensivo spiccano solo i tiri di Keita (tra i meno utilizzati davanti in questa stagione), gli altri invece hanno numeri deprimenti. Senza contare il venir meno quest’anno anche dell’apporto dei centrocampisti, vera e propria arma vincente della scorsa stagione. Paradossalmente tra coloro che tirano di più in porta invece spunta proprio colui che fino ad ora sta deludendo tutte le aspettative, Felipe Anderson.
Posizione in classifica – giocatore – tiri:

29 Keita 14
37 Felipe Anderson 12
46 Antonio Candreva 11
63 Sergej Milinkovic-savic 9
97 Marco Parolo 7
112 Filip Djordjevic 6
126 Alessandro Matri 5
132 Senad Lulic 5

La speranza è che Pioli, da buon tecnico quale è, riesca a trovare la soluzione per impedire di buttare al vento la stagione. Forza e coraggio c’è tanto per fare tanto ancora.

Marco Lanari

 

 

Macron – Lazio: ancora insieme o sarà divorzo? A breve il comunicato della verità

Si sta parlando molto in questi giorni circa il prossimo sponsor tecncio della Lazio. Molte le voci che si stanno rincorrendo: dal probabile addio della Macron, poichè la Lazio non sarebbe rimasta soddisfatta delle divise fornite in questa stagione, e dalle presunte trattative con New Balance, Joma e Adidas (LEGGI QUI). Ma per ora la verità ancora non si conosce. Ma non dovrebbe tardare ad arrivare. Infatti, da indiscrezioni raccolte dalla redazione di Laziochannel.it, a breve la Macron dovrebbe emettere un comunicato per chiarire la vicenda. Probabile che si siano le smentite del caso con il prosieguo dell’accordo con la società di Lotito, ma non sono comunque escluse sorprese. Ai posteri l’ardua sentenza…

Mercato – Matuzalem raggiunge Nesta

Francelino Matuzalem torna in corsa. Dopo l’addio al Verona, l’ex centrocampista della Lazio ha raggiunto l’accordo con il  Miami FC. A sponsorizzarlo niente poco di meno che Alessandro Nesta, allenatore del club degli Stati Uniti. Ecco le parole della bandiera biancoceleste: “La sua carriera parla per lui, ha dimostrato di essere un giocatore esemplare”. Il brasiliano è pronto a ripartire. Con un sponsor di assoluto valore.

Brocchi: “La Lazio ha le qualità per ripetere quanto di buono fatto”

Per commentare l’ultimo quarto di finale disputato ieri tra Lazio e Juventus a Lazio Style Radio è intervenuto Cristian Brocchi. Queste le sue parole sulla serata e sul cammino dei biancocelesti: “La Lazio ha disputato una buona partita ieri, ha interpretato la gara nella maniera giusta, contro una squadra che in questo momento sta facendo molto bene. E’ dura per tutti incontrare la Juve. I biancocelesti hanno giocato molto bene ma alla fine sono stati i bianconeri ad avere la meglio, anche perchè sicuramente hanno creato e concluso di più in porta. La difesa juventina è difficile da superare, ha giocatori importanti e con grande esperienza. I bianconeri hanno un gruppo solido, sono giocatori che si conoscono bene e abituati a giocare assieme; è questa la loro forza. Quando si affrontano grandi squadre con grandi giocatori è facile venire puniti al minimo errore ed è quello che è capitato con la Juve. La Lazio poteva essere più pericolosa, sarebbe bastata anche una sola occasione in più di quella avuta con Keita per passare il turno. I bianconeri sono una squadra che concede pochissimo e bisogna saper approfittare delle poche occasioni importanti che ti permettono di costruire. Certo che è dura batterli se non si tira in porta. La giocata di un singolo può fare la differenza, ma la può fare sia in fase difensiva che offensiva. La differenza sono anche i difensori della Juve che hanno una sicurezza e una capacità nel non far attaccare la squadra avversaria straordinaria. In più, sono bravissimi a difendere e attaccare tutti insieme. Allegri ha schierato una formazione studiata in base agli avversari schierati da Pioli. Lichtsteiner e Alex Sandro sono elementi in grado di contenere le giocate di giocatori come Keita e Candreva, inoltre sono bravi a proporsi in avanti, hanno grande corsa e qualità e, in una partita da dentro o fuori, la scelta è ricaduta su di loro anche per motivi tattici e strategici. Quando si affrontano giocatori come Keita preferisci mettere uno più bravo a difendere, ma che allo stesso tempo possa garantire una maggiore spinta in fase offensiva. La Lazio gioca molto sulle corsie esterne, dovrebbe verticalizzare di più. Però è anche vero che Candreva e Keita sono uomini ai quali piace affrontare l’uomo e saltarlo. Quando si scende in campo con esterni simili sei meno prevedibile anche se questo, come detto da Klose, porta l’attaccante a ricevere meno palloni. Dipende sempre dalle caratteristiche dei giocatori che scendono sul terreno di gioco. Mauri, se è in condizione, con il suo modo di giocare e le sue verticalizzazioni potrebbe essere una soluzione importante in questo momento perché se una squadra risulta prevedibile poi per le difese avversarie risulta tutto più semplice. Come ha detto Miro bisogna portare più elementi in area di rigore. Oggi nel calcio non basta la giocata del singolo ma quanti uomini attaccano l’area di rigore, altrimenti, squadre come la Juve riescono a gestire tranquillamente la situazione. Se attaccati invece, anche loro si troverebbero in difficoltà e possono commettere errori. Domenica prossima i biancocelesti saranno impegnati con il Chievo. La squadra veronese gioca un buon calcio, è un gruppo con giocatori aggressivi e pericolosi. Possono mettere in difficoltà chiunque, ma la Lazio ha tutte le qualità per batterli e riprendere un cammino importante. La speranza è che tutti i giocatori rendano al meglio e che chi è sottotono riesca a ritrovare la forma migliore per aiutare i compagni a risalire in classifica”.

Pruzzo: “Il continuo cambio del centravanti non aiuta, io punterei su Keita”

Ai microfoni di Radio Radio per commentare l’operato di Stefano Pioli è intervenuto Roberto Pruzzo. L’ex centravanti ha detto la sua sul continuo turn over nel ruolo di centravanti nella squadra biancoceleste: “Io punterei su Keita. Anche se quello del centravanti non è il suo ruolo credo possa fare molto bene. E’ un elemento che sa giocare a calcio, salta l’uomo con facilità e non dà riferimenti alle difese avversarie. Ma è anche vero che Pioli ha a disposizione tre centravanti ma per il gioco che attuano i biancocelesti ne usa solo uno alla volta. Matri è un giocatore che cambia squadra ogni sei mesi, bisogna essere fortunati a trovarlo nel periodo buono. Quello del centravanti è un ruolo particolare. Deve essere un leader, un titolare fisso, non sono d’accordo su questi continui cambiamenti”.

FOTO – De Vrij in Paideia per accertamenti

Inutile girarci intorno, l’uomo che più è mancato finora alla Lazio è Stefan de Vrij. Giusto qualche apparizione a inizio stagione e poi quel problema al ginocchio sinistro con conseguente operazione che l’ha tenuto e lo terrà lontano dai campi ancora per molto. Il giocatore è tornato dall’Olanda ieri per sostenere i suoi compagni nella partita di Coppa Italia contro la Juve (guarda la sua foto in tribuna). Oggi pomeriggio si è sottoposto a degli accertamenti ed è uscito sorridente. Forse i tempi di recupero si sono leggermente ristretti. Ora si attende il bollettino medico della società per saperne di più.

Scoperta l’identità di X. Millantava di aver sventato un attacco dell’Isis a Firenze

“Ho già dichiarato tutto, negando l’iniziativa di aver inventato questo attacco, io sono solo una pedina che è mossa all’interno di Anonymous. Lo dice all’ANSA Marco Mirabello, l’esperto informatico che si nascondeva dietro lo pseudonimo di ‘X’. “La mia partecipazione – aggiunge – era soltanto finalizzata a rendermi partecipe delle attività informatiche, mi veniva richiesto di fare video, grafiche e io mi sentivo gratificato: quello che pubblicavo veniva deciso da loro, non ho organizzato nulla”. Secondo le accuse ‘X’ aveva lasciato intendere, su un quotidiano italiano online, di aver sventato un attentato dell’Isis in Italia, e precisamente a Firenze.

Il giovane aveva rilasciato un’intervista online lo scorso 28 dicembre che non è sfuggita alla polizia postale. La segnalazione di un ipotetico attentato sventato non aveva trovato riscontro né nelle indagini della polizia postale, né nelle analisi degli esperti antiterrorismo. La polizia contesta ora al giovane il reato di associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo e al danneggiamento di sistemi informatici. Il giovane è ritenuto, tra l’altro, il fondatore del canale OpParis, il cui fine era quello di individuare profili Twitter ritenuti appartenenti all’organizzazione terroristica responsabile degli attentati in Francia.

L’intervento del Trap sul caso Mancini-Sarri

Tramite le colonne di La Stampa per commentare il putiferio scoppiato dopo la lite tra Mancini e Sarri avvenuto durante il quarto di finale di Coppa Italia tra Napoli e Inter, Giovanni Trapattoni, ha espresso la sua opinione sul caso: “Io per la storia di Strunz sono stato massacrato e quando allenavo all’estero chissà cosa mi gridavano i colleghi. Capisco lo stato d’animo di Mancini e Sarri. Durante le gare ci sono molte tensioni che affliggono un tecnico: può capitare di perdere la testa, ma l’importante è sapere chiedere scusa quando si sbaglia. Ed è quello che ha fatto Sarri. Omofobia? Anche Rocco e Herrera se ne dicevano tante, solo che all’epoca c’era meno visibilità e un’altra educazione. Noi siamo gente ruspante”.

Orsi: “Juve troppo più forte dei biancocelesti, la differenza la fanno…”

Per commentare il successo dei bianconeri di ieri sera all’Olimpico ai microfoni di Radio Radio è intervenuto l’ex biancoceleste Fernando Orsi: “Ieri mi è sembrato che la Juve abbia lasciato sfogare i biancocelesti per poi colpirli e gestire la partita. In campo si è vista tutta la differenza tra le due compagini. Molto più tecnici e organizzati i bianconeri, gli uomini di Allegri hanno tutta un’altra mentalità. Anche se i biancocelesti ci hanno messo molto impegno Neto non è mai stato chiamato in causa. Adesso come adesso la Juventus è una squadra difficile da battere. Zaza ha dimostrato di essere un grande professionista, anche se per lui è difficile trovar posto in squadra. Ogni volta che viene impegnato da’ tutto, verrà anche il suo momento… anche se in bianconero, con questa squadra, mi sembra difficile. In bianconero è chiuso, lo vedrei molto bene all’estero”.

 

Totò Lopez: “Peccato per come è terminata ma la Lazio non ha demeritato”

Per commentare l’incontro di ieri sera tra la Lazio e la Juventus ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex biancoceleste Totò Lopez: “Contro la Juventus in campo bisogna dare tutto, moltiplicare le forze come in ogni partita speciale perchè come abbassi la guardia ti puniscono subito. Il fatto positivo della gara di ieri è che la Lazio ha giocato come doveva reggendo l’impatto con la Juventus. Peccato per come sia finita. All’ultimo i biancocelesti hanno ceduto un po’, poi sono rimasti in inferiorità numerica e a quel punto c’è stato poco da fare. Secondo me se in campo ci fosse stata la squadra dell’anno scorso avrebbe vinto questa gara. Quella era una squadra in grado di battere i bianconeri, mettendoli in difficoltà, come disse Allegri la sera della finale. Klose, giocatore fortissimo e intelligente, ha ragione a dire che ci sono pochi traversoni. Alcuni, tipo Candreva, cercano iniziative personali e non si mettono a disposizione dei compagni. Non si può tentare di risolvere le partite da soli. Mentre altri, come Anderson, ancora non sono al meglio. Mi dispiace che Cataldi stia giocando poco”.

 

INFERMERIA- Ecco le ultimissime su Biglia e la situazione generale sull’infermeria biancoceleste…

Il Dott. Stefano Salvatori è intervenuto pochi minuti fa attraverso i microfoni di Lazio Style Radio, per fare il punto sugli infortunati e i recuperi dei calciatori dopo la gara disputata con la Juventus in coppa Italia: “E’ stata una serata sfortunata, non solo per il risultato, ma anche per l’atleta Lucas Biglia. Gli esami hanno escluso una problematica importante a livello osseo. Inizialmente si credeva fosse qualcosa di maggiore entità, per fortuna non è così. Ha evidenziato la presenza di una tendinopatia post – traumatica del tibiale anteriore con interessamento capsulare del compartimento anteriore in assenza di lesioni osteo-cartilaginee. Il ragazzo manifesta un’impossibilità al carico, osserverà un periodo di riposo e manterrà il tutore che è stato già applicato ieri sera. Adesso svolgerà un lavoro di scarico articolare e proseguirà la fisioterapia già iniziata questa mattina. Verso martedì programmeremo la seconda fase di terapie, anche a livello di mobilitazione. Ma dovremo fare altri accertamenti, anche con Lovati.Valuteremo meglio l’evoluzione clinica”.

Non solo Biglia, ieri sera si è fermato anche il centrale brasiliano: “Purtroppo Mauricio ha questa problematica muscolare, quindi oggi non si è allenato, non si sarebbe allenato comunque perché nella notte ha riportato anche una sindrome influenzale. Il nostro sospetto è che si tratti di una contrattura dei muscoli flessori della coscia. L’atleta si è fermato in tempo prima di avere un peggioramento del quadro clinico. Domani faremo un’ecografia. Se non si tratta di lesioni, lavoreremo per domenica. In caso contrario è difficile possa giocare conro il Chievo. Dopo l’esito degli esami comunicheremo la sua disponibilità per domenica”.

Sugli altri giocatori invece: “Solo Dusan Basta oggi è riuscito a fare un lavoro completo per rendersi disponibile domenica, per Marchetti e Gentiletti non ci sono grandi cambiamenti, lavoreremo per la prossima settimana, in modo da inserirli in squadra da lunedì. Per Dusan siamo fiduciosi, qualora il mister volesse convocarlo”.

Infine notizie sul centrale olandese: “De Vrij è tornato ieri per stare qui qualche giorno. Oggi inizierà gli approfondimenti che avevamo programmato, sta facendo un ottimo lavoro con il ginocchio, risponde molto bene anche per quanto riguarda la tempistica. Faremo questi accertamenti anche per confrontarci con il collega che lo ha operato. Domenica rientrerà in Olanda, riprenderà il protocollo lavorativo e poi tornerà a Roma tra qualche mese”.

Lazio-Chievo, ecco l’arbitro: precedenti e statistiche…

Ora che la coppa Italia è sfumata, da qui al prossimo mese la Lazio può e deve concentrarsi solo ed esclusivamente sulla rincorsa in campionato. Domenica all’Olimpico arriva il Chievo Verona, che evoca brutti ricordi nella partita di andata. Ma adesso deve essere un’ altra storia, la squadra di Pioli non può più permettersi prestazioni al di sotto delle aspettative. Da poco è stato designato l’arbitro per Lazio-Chievo valevole per la 21^ giornata di Serie A TIM in programma domenica 24 gennaio alle ore 15:00. La sfida sarà diretta dal signor Gianpaolo Calvarese. L’ultima partita arbitrata dal fischietto di Teramo risale a Lazio-Udinese del 13 settembre 2015, con vittoria biancoceleste per 2-0 grazie alla doppietta di Matri. Mentre il bilancio con Calvarese per la squadra di Pioli recita: 9 gare arbitrate, 6 vittorie 1 sconfitta e 2 pareggi. 

Assistenti Passeri – Alassio

IV: Longo

ADD1: Celi

ADD2: Manganiello