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Materazzi: “Pioli persona seria. Lazio sfortunata perde le partite per colpa…”

Per commentare il differente cammino stagionale della squadra di Pioli, in campionato e in coppa, ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Giuseppe Materazzi. Queste le dichiarazioni dell’ex tecnico biancoceleste: “I percorsi fatti dalla squadra nei due tornei sono differenti. In campionato i biancocelesti sono stati sfortunati. Il discorso è questo, se hai giocatori bravi in contropiede è meglio tentare di creare spazi”.

Sull’ultima sconfitta subita per mano del Sassuolo: “E’ stata una gara strana e difficile. Il terreno pesante dell’Olimpico ha favorito la squadra emiliana, con quelle condizioni climatiche non è facile giocare per gente come Anderson, Candreva, Keita. Sono elementi che partono palla al piede, ma il campo non li ha di certo favoriti. La Lazio è stata penalizzata sia nel reparto avanzato che in difesa”.

Su Mauricio: “Con un terreno in quelle condizioni bisogna fare molta attenzione, non si possono fare falli del genere. Il difensore brasiliano fa della forza fisica uno dei suoi punti di forza ma non sempre va bene. Nell’occasione del rigore è entrato in maniera scomposta e troppo frettolosamente. La Lazio sta pagando a caro prezzo errori simili. Regalare un rigore a un giocatore che si sta defilando verso l’esterno dell’area è un grande errore, avrebbe dovuto accompagnarlo verso la bandierina”.

Sui nuovi: Milinkovic è un ottimo elemento, possiede grande personalità e molta qualità. Anche Bisevac sta facendo bene, ha i tempi giusti come deve avere un difensore. Con il Sassuolo ha sbagliato anche lui ma mi piace molto”.

Sul cammino europeo: “Qualificarsi in Europa League è alquanto difficile, la situazione è ormai compromessa. Ora bisogna cambiare registro, sia per aumentare la fiducia nella squadra che nei singoli giocatori. Bisogna pensare ad affrontare una gara per volta convinti di essere una grande squadra. Ciò che sarà stato ottenuto si vedrà alla fine. Pioli è una persona seria, deve continuare a credere nel proprio lavoro, lui come la squadra. Troppo turn over nel reparto avanzato? Il tempo passa inesorabile, ovvio che se Klose fosse stato quello di due anni fa il tecnico biancoceleste sarebbe stato più felice. Al Napoli non credo abbiano dubbi su chi sia il centravanti. I giocatori devono dare risultati, se non lo fanno l’allenatore per forza di cose deve ricorrere al turn over”.

Sulla corsa per la qualificazione in Europa League tramite il campionato e sul prossimo avversario nella competizione europea: “Come ho detto prima i giocatori biancocelesti devono giocare soprattutto per se stessi, hanno una propria credibilità e una professionalità da rispettare. Ora c’è il Torino, bisogna ritrovare le motivazioni, senza di quelle non si va da nessuna parte. I tifosi hanno a cuore la squadra, ci tengono molto. A Roma è una continua altalena, le cose funzionano così. Per tutta la stagione è un derby continuo. Se una delle due squadre va bene l’altra va male e viceversa. Sparta Praga? Squadra operaia, non saprei dire se per fortuna o meno. E’ una da prendere con le molle, composta da giocatori che possono fare bene. La Lazio deve fare più attenzione, perde troppe partite per errori individuali“.

 

 

EURO 2016: secondo la Uefa un laziale potrà essere protagonista…

Mancano circa tre mesi all’inizio di Euro 2016 in Francia, e la Uefa ha già individuato quali potranno essere i calciatori protagonisti di questa competizione. La Uefa infatti, ha da poco stilato una lista dei 100 calciatori da tener d’occhio nel torneo che avrà inizio il 10 giugno, tra questi c’è il portiere laziale Etrit Berisha che cercherà di farsi valere con la nazionale albanese di cui Lorik Cana (ex Lazio) ne è capitano indiscusso. Buffon e Bonucci, anche loro fanno parte dell’elenco, mentre non ci sono Candreva e Parolo che però saranno sicuramente convocati da Antonio Conte.

Svaligiata la casa di Salas, che bottino per i ladri!

Il ricordo del grande attaccante Marcelo Salas ancora è vivo nelle menti di tutti i laziali. E’ stato lui l’attaccante di riferimento negli anni d’oro in cui la Lazio era in cima alle classifiche del calcio nazionale ed internazionale, fu proprio il numero nove a regalare ai biancocelesti l’indimenticabile supercoppa Europea contro gli “invincibili” diavoli rossi del Manchester United. Giungono però brutte notizie, dalla polizia cilena, riguardanti l’ex centravanti laziale. Infatti nella notte alcuni ladri si sarebbero introdotti nell’abitazione di Marcelo Salas svaligiandola: “Quando sono arrivato a casa c’era tutto aperto. Io sono rimasto tranquillo perché sapevo che non c’era nessuno e che la mia famiglia non era in casa”, ha dichiarato Salas ai media cileni. Secondo le prime ricostruzioni, i ladri si sarebbero allontanati dalla casa del cileno con un bottino di circa 100mila dollari tra orologi, contanti e alcuni documenti contenuti nella cassaforte.

Torino-Lazio: ecco l’arbitro, precedenti positivi ma l’ultima volta….

Anche se la scalata alle zone alte della classifica sembra ormai utopia, la Lazio ha diverse ragioni per non mollare il campionato. La matematica ancora non condanna gli uomini di Pioli e staccare la spina per poi rimettersi in corsa solo nel giovedì di coppa, può diventare alquanto rischioso. Il prossimo match da affrontare sarà quello contro il Torino di Ventura. Da pochi minuti è stato designato l’arbitro che dirigerà la gara contro i granata:  Massa della sezione di Imperia. Cosi domenica 6 marzo alle 12.30 Il fischietto sarà coadiuvato dagli assistenti Posado e De meo, il quarto uomo sarà Vivenzi. Gli addizionali di porta saranno Gavillucci e Abisso. Il bilancio di Massa con la Lazio risulta positivo e nelle 7 occasioni si sono potute registrare: 4 vittorie, 2 sconfitte ed un pareggio. Per i laziali non è certo un bel ricordo l’ultimo match arbitrato da Massa lo scorso maggio, infatti fu duramente contesto il direttore di gara, reo in quel Lazio-Inter (1-2 per i nerazzurri), di aver espulso Mauricio e Marchetti lasciando così la Lazio in 9 uomini. 

Di seguito tutte le designazioni del prossimo turno di campionato.

ROMa – FIORENTINA Venerdì 04/03 h. 20.45
IRRATI
DI LIBERATORE – TONOLINI
IV: PADOVAN
ADD1: GUIDA
ADD2: CELI

H. VERONA – SAMPDORIA Sabato 05/03 h. 18.00
CERVELLERA
PASSERI – VALERIANI
IV: LO CICERO
ADD1: ROCCHI
ADD2: ILLUZZI

NAPOLI – CHIEVO Sabato 05/03 h. 20.45
DI BELLO
MARZALONI – TEGONI
IV: COSTANZO
ADD1: DAMATO
ADD2: CANDUSSIO

TORINO – LAZIO h. 12.30
MASSA
POSADO – DE MEO 
IV: VIVENZI
ADD1: GAVILLUCCI 
ADD2: ABISSO

ATALANTA – JUVENTUS
VALERI
BARBIRATI – MUSOLINO
IV: SCHENONE
ADD1: ORSATO
ADD2: GHERSINI

BOLOGNA – CARPI
MAZZOLENI
FIORITO – CARBONE
IV: GAVA
ADD1: TAGLIAVENTO
ADD2: MARTINELLI

FROSINONE – UDINESE
RIZZOLI
CARIOLATO – LONGO
IV: DE PINTO
ADD1: FABBRI
ADD2: MINELLI

GENOA – EMPOLI
MARIANI
TASSO – PEGORIN
IV: DI FIORE
ADD1: DOVERI
ADD2: PEZZUTO

SASSUOLO – MILAN
GIACOMELLI
VUOTO – PAGANESSI
IV: MANGANELLI
ADD1: GERVASONI
ADD2 PINZANI

INTER – PALERMO h. 20.45
RUSSO
DE LUCA – MARRAZZO
IV: CRISPO
ADD1: CALVARESE
ADD2: DI PAOLO

VIDEO – Recupero de Vrij parte II, e Felipe Anderson lo incoraggia…

Non conoscono soste le operazioni di recupero di Stefan de Vrij, il difensore olandese ai box dal 30 agosto e che sta lavorando a pieno ritmo per rientrare in campo dopo l’operazione alla gamba. Ogni giorno l’ex Feyenoord, sotto la guida e l’occhio vigile di esperti del settore, si sottopone ad un iter specializzato molto particolare: qualche giorno fa ha provato gli step sulla spiaggia, mentre oggi si è cimentato con il ‘quick decisions and footwork‘, letteralmente ‘decisioni veloci e gioco di gambe’. Come mostra lo stesso De Vrij in un video postato sul sui profili Facebook e Instagram, si tratta di una serie di lampadine messe in semicerchio, che si illuminano ad intermittenza di un colore tra il blu e il rosa, in base al quale l’olandese deve usare, nel minor tempo possibile, o una o l’altra gamba.

 

Quick decisions and footwork. #MoveToCureUrban #quickness #coordination #lazioroma #footwork

Pubblicato da Stefan de Vrij su Giovedì 3 marzo 2016

Tour nelle scuole: Onazi, Candreva, Braafheid e Patric all’Istituto ‘Alessi’

Continua in casa Lazio il tour nelle scuole per l’iniziativa “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport“. Questa mattina, a fare tappa alla Scuola Primaria ‘Alessi‘ di Roma, sono stati Onazi, Candreva (per leggere le sue parole clicca qui), Braafheid Patric, di seguito le loro dichiarazioni riportate da lalaziosiamonoi.it in risposta alle domande degli studenti:

Onazi: La violenza e l’intolleranza negli stadi? Per me siamo tutti uguali, non c’è diversità. Personalmente prego sempre, prima e dopo la partita. I cori contro Koulibaly non li trovo razzisti, perché anch’io sono di colore ma mi ritengo come gli altri. E poi succede allo stadio di essere fischiati e criticati, è capitato anche a me e ai miei compagni. Prima del calcio non avevo neanche le scarpe per giocare, ho fatto enormi sacrifici per comprarle e ora ringrazio Dio per quello che ho e che sono riuscito a fare. Se potessi, tornerei volentieri a scuola, perché mi ci divertivo molto“.

Braafheid: È sempre importante riuscire a controllarsi, a gestire le emozioni, i sentimenti e gli istinti, anche quando si perde. Razzismo? Quando gioco sono concentrato su quello e non bado molto a ciò che dice il pubblico. Provo però profonda pietà per chi fa certe manifestazioni di razzismo. La scuola all’inizio era più importante per i miei genitori, perché io pensavo solo a giocare. Poi ho capito che è la base di tutto e del futuro, quella su cui si costruisce la propria vita“.

Patric: Sono un terzino, ma mi piace molto spingere in avanti, anche se sto imparando anche a difendere. Quando sono arrivato qui ero un calciatore diverso, adesso sto migliorando piano piano per farmi trovare pronto. Sono felice quidopo essere stato tre anni al Barcellona, mi hanno proposto la Lazio e ho accettato perché è un grande club. A scuola volevo sempre andarci per trovare i miei amici, mi divertivo tanto. Con la crescita però tutto diventa più diverso“.

Fantacalcio, ben quattro laziali flop della settimana. E il Sassuolo…

Era prevedibile, dopo la disastrosa performance contro il Sassuolo, che chi avesse puntato sui laziali nella giornata di Fantacalcio avrebbe avuto conseguentemente di che recriminare.

La Lazio domina infatti al “flop 11” del sito www.fantaclub.it: ben quattro i giocatori biancocelesti nella formazione dei peggiori della settimana. Coppia centrale indiscussa quella composta da Bisevac e Mauricio, che hanno regalato i gol della vittoria agli emiliani. Ma la sterilità del gioco offensivo della squadra di Pioli trova negli esterni i suoi capri espiatori: anche Felipe Anderson e Candreva sono nell’undici dal peggior rendimento nell’ottava giornata di ritorno del campionato di Serie A.

Di contro, grazie alla poca “resistenza” trovata, il Sassuolo se la ride con i due giustizieri dei biancocelesti tra i migliori. Nel tridente offensivo della top 11 ci sono infatti sia Defrel sia Berardi, entrambi a segno nella sfida di lunedì sera all’Olimpico.

Garlini: “Lazio, per puntare all’Europa League tieni alta la guardia in campionato.”

Oliviero Garlini, attaccante della Lazio anni ottanta, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua” per parlare del momento biancoceleste.

Prima domanda d’obbligo, per un ex bomber come Garlini, sugli attaccanti della Lazio che non stanno garantendo un rendimento adeguato: “E’ importante sfruttare gli uomini di fascia della Lazio, sfruttare le caratteristiche dei crossatori. Matri può essere il rapinatore d’area più efficace della squadra, ma deve cambiare l’impostazione generale, con la squadra che sta giocando troppo bassa. Questo si rispecchia anche nel rendimento dei centrocampisti, che hanno segnato molti meno gol rispetto alla passata stagione.

Si parla anche di un Pioli in bilico: “Sicuramente il tecnico non può ritenersi esente da colpe, ma i meriti di un anno fa erano altrettanto sotto gli occhi di tutti. Non conosco la situazione tecnica nel dettaglio, ma sotto l’aspetto umano lo rincofermerei, perché mi sembra l’uomo giusto anche per riuscire a mettere un punto e ripartire nella prossima stagione. Poi tutto va valutato, anche sulla base di quello che la società riuscirà eventualmente a mettergli a disposizione. Questo potrà essere importante anche per quelle che saranno le valutazioni in merito dello stesso allenatore.

In campionato la Lazio si trova di fronte ad una situazione potenzialmente senza stimoli. Come devono reagire i calciatori? “Sicuramente i discorsi tra Serie A ed Europa League sono diversi. La Lazio deve puntare tutto sull’Europa e sfruttare il campionato per tenere i ritmi alti in campo continentale. Purtroppo per la Lazio il campionato ormai è chiuso, può servire per mantenere la condizione fisica e tentare il grande exploit in Europa League.

Potrebbe esserci spazio per i giovani come Cataldi, Kishna, Morrison e Keita già dalla sfida contro il Torino? “Queste sono decisioni che spettano all’allenatore: di sicuro le scelte devono essere finalizzate a fare il massimo possibile in Europa League e per fare questo non si deve spezzare la forma dei titolari.

Un’ultima domanda su un’altra ex squadra di Garlini, l’Inter, che ha sfiorato una grande impresa in Coppa Italia contro la Juventus. Qual è il vero volto dell’Inter di quest’anno? “Nelle ultime partite i nerazzurri erano sembrati poco organizzati, in difficoltà in tutti i reparti. Ieri ho visto una squadra che voleva passare il turno a tutti i costi nonostante lo 0-3 dell’andata. Se l’Inter riuscisse a tenere questo ritmo anche in campionato potrebbe sicuramente rilanciarsi almeno in chiave terzo posto, anche se in questo senso Fiorentina, Milan e Roma stanno facendo cose importanti.

Fabio Belli

Lotito, un albergo con i colori della Lazio

“Battere il ferro finché è caldo si diceva”. Questa l’ultima trovata di Claudio Lotito, per “ottimizzare” al meglio il marchio della Lazio e le casse, ovviamente.

Un hotel targato Lazio, con nome e colori legati al club biancoceleste. L’annuncio è stato dato dal direttore amministrativo, Cavaliere“Attualmente è in progetto anche la realizzazione di un albergo in centro, attraverso l’acquisto di un immobile dal valore di 22 milioni (ma Lotito lo rilevò dalla fallita Cirio Immobiliare spendendone 7,5, ndr ). Un investimento a medio-lungo termine finanziato attraverso un mutuo della durata di 15 anni”.

L’edificio di via Augusto Valenziani 10 sarà riqualificato e trasformato in un hotel di alto livello e i ricavi arricchiranno le casse della società biancoceleste.

Fonte: Repubblica

Palermitana affetta da una malattia rarissima. Per lei un volo “speciale”

Un volo speciale diretto a Londra per salvare una vita. Quella di una giovane donna palermitana, Rossella Madonia. Un volo atteso da tempo, che per settimane sembrava non si riuscisse a organizzare e che ora invece è decollato. Rossella è partita questa mattina ed è atterrata pochi minuti fa.

Trentaquattro anni, laureata in fisica, le sue condizioni di salute sono precipitate nel novembre 2010, quando ha sviluppato una rarissima patologia a carico del sistema immunitario che ormai mette a rischio la sua vita. In Italia non ci sono centri specializzati: per curarsi e tentare di alleviare la situazione si è dovuta recare a Londra, al Breakspear Medical Group.

Ma, vista la sua malattia, non poteva prendere un aereo di linea: serviva un volo speciale, un aereo opportunamente bonificato e attrezzato con equipe medica, che è stato messo a messo a disposizione dall’Aeronautica. Un’iniziativa che ha visti impegnati la Presidenza del Consiglio, la Prefettura di Palermo e la Regione. Arrivarci non è stato facile: nei mesi scorsi i ‘nodi’ legati alle spese, che in parte sono a carico della Regione, hanno provocato rallentamenti e problemi; e a febbraio la giovane donna ha perso due occasioni utili per partire. Ma gli intoppi sono stati superati fortunatamente nel corso degli ultimi giorni. Rossella resterà nel centro londinese quattro mesi, poi dovrà tornarci ogni tre.

Questo primo viaggio e il ricovero avranno un costo che si avvicina ai 200mila euro – come spiegano i familiari – 70 dei quali a carico della Regione. Per questo Rossella via facebook, ha creato un gruppo,

“Anche noi con Rossella, tutti insieme per salvare una vita”, dove parla della sia vicenda e indica come poterla aiutare tramite una raccolta fondi. La Regione coprirà l’80 per cento dei costi delle cure, nei quali rientra anche l’interprete. Per il soggiorno è previsto invece un rimborso del 60 per cento. Al termine delle cure, in relazione alle spese effettivamente sostenute la Regione valuterà un ulteriore contributo anche tenendo conto delle condizioni economiche del nucleo familiare.

Fonte: Le Repubblica

EUROPA LEAGUE – Petr Rada, ex allenatore della Repubblica Ceca dà la Lazio per spacciata

L’ex cittì della nazionale ceca Petr Rada, fa una disamina di quella che sarà la prossima partita di Europa League tra Lazio e Sparta Praga, facendo una considerazione che pende a favore dei cechi. Come riporta la redazione di “efotbal.cz”: “Lo Sparta si trova in un momento positivo, grazie anche al successo meritato nell’ultimo turno con il Krasnodar. Sono sicuro che se manterranno questa forma, supereranno la Lazio. I capitolini, infatti, non si trovano in un periodo ottimale a livello mentale. Inoltre, quando le squadre italiane giocano in Europa League non hanno la massima concentrazione. Sono sicuro che le probabilità dello Sparta Praga sono dell’80% di passare il turno, quelle della Lazio appena il 20%”.
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Tragedia ad Ardea, cade un albero. Due morti

Due uomini sono morti, schiacciati da un grosso albero, un pino, che ha completamente schiacciato l’auto su cui viaggiavano ad Ardea, comune alle porte di Roma. L’incidente, secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, è avvenuto al km 36 della via Laurentina. Una donna che era sul sedile posteriore è rimasta gravemente ferita.

La tragedia è accaduta intorno alle 6 in via dei Colli Marini, all’altezza del chilometro 36 di via Laurentina, a Tor San Lorenzo.

Sul posto i carabinieri di Anzio e i vigili del fuoco che stanno lavorando per estrarre i corpi. Ancora da identificare le tre persone. A quanto riferito, stamattina c’era un forte temporale in zona quando il pino è crollato sulla macchina, schiacciandola. Altre due auto sono state colpite dai rami, ma i passeggeri a bordo sono stati soccorsi e medicati sul posto dal 118.

Fonte: Ansa

EUROPA LEAGUE – Attenta Lazio, a Praga sarà una bolgia

Sparta PragaContro lo Sparta Praha la Lazio dovrà sfornare una prestazione d’altri tempi, non soltanto per la partita difficile in sé, ma per l’atmosfera che i cechi stanno organizzando allo Stadio Letnà.

Come riporta il “Corriere dello Sport”, saranno circa 20.000 i tifosi presenti per sostenere la squadra di casa.


TAGLIANDI
– Il costi dei tagliandi va da 750 corone (27 euro) a 1600 corone (59), un decimo del salario medio percepito dai lavoratori in Rep.Ceca.

Diego Fuser: “Molto bene in Europa League. Il derby è una..”

La prestazione col Galatasaray con il conseguente passaggio del turno aveva ridato un minimo di entusiasmo alla tifoseria, che poi puntualmente è ridisceso dopo la sconfitta contro il Sassuolo. Adesso sarà il turno del Torino, reduce dalla sconfitta contro il Milan e che in casa sperano di poter fare punti.

La redazione de “Lalaziosiamonoi” ha intervistato Diego Fuser, ex allenatore e centrocampista biancoceleste. In prima battuta è stato chiesto a Fuser se la Lazio, così altalenante possa comunque puntare al quinto posto. “Dipende da tanti fattori, credo la Lazio debba trovare le giuste motivazioni per poter centrare l’obiettivo. Se non dovessero centrare quest’obiettivo e non andare avanti in Europa League sarebbe una stagione un po’ anonima”. La “double face” dei biancocelesti li ha portati ad andare avanti in Europa. L’ex centrocampista in merito alla possibilità di arrivare in finale ha detto“Arrivare in finale è sempre un punto interrogativo, ma i biancocelesti hanno fatto molto bene, non vedo perché non dovrebbero puntarci. Dipende tutto la loro, devono avere le giuste motivazioni. Visto l’esito dei sorteggi credo che ci sia la possibilità di arrivare fino in fondo”. 

Un cruccio attanaglia la mente di Stefano Pioli, ovvero la poca prolificità dei suoi attaccanti: “Per gli attaccanti fare gol è il pane quotidiano, ci sono dei momenti dove non riesci a buttarla dentro, altri invece dove appena tocchi la palla segni. Dipende dalla personalità dei giocatori, comunque questi elementi hanno la qualità per tornare a fare bene”. Lo sguardo è rivolto al Torino adesso, compagine che è sempre ostica da affrontare, specialmente in casa: “Chiunque vinca troverebbe un po’ di serenità, visto come stanno andando in campionato. Il Torino però non può più permettersi di sbagliare sennò rischia veramente grosso. Non sarà una partita facile, i granata sono una formazione organizzata. Sono andati a S.Siro e hanno perso, ma hanno dimostrato di essere in salute. Sarà dura per la Lazio”. Il capro espiatorio quando i risultati non arrivano è sempre, per antonomasia, l’allenatore“Si possono dire tante cose, la responsabilità più grossa ce l’hanno i giocatori, in campo ci vanno loro. L’allenatore da delle indicazioni, può dare dei suggerimenti, ma se i calciatori non mettono grinta, volontà, spirito di squadra e voglia di vincere diventa difficile”.

Argomento spinoso e delicato, il derby, a circa 30 giorni dalla stracittadina, queste le considerazioni di Fuser: Non lo so, manca un mese. Il derby è una partita a parte, che tu vada bene o male in campionato a volte non conta. E’ una partita secca, che entrambe le squadre vogliono vincere”.

RASSEGNA STAMPA – Konko salta la partitella

Ripresa degli allenamenti a Formello per la Lazio di Pioli, che prepara la trasferta di Torino contando gli infortunati in infermeria. Ancora out Gentiletti, in campo non si vedono nemmeno Basta, Radu e Onazi, alle prese ancora con noie muscolari.

RASSEGNA STAMPA – Può essere il momento di Morrison

Pioli lo ha ripetuto spesso nel corso di questo anno e mezzo sulla panchina della Lazio: “Dietro ogni problema, c’è sempre un opportunità”. È un po’ la sua filosofia, applicabile sia in contesti generali che nel calcio in particolare. In questo ambito la sua Lazio ne sta vivendo uno bello di grosso di problema. È stato lo stesso tecnico ad ammetterlo, alzando un’insolita ma sacrosanta bandiera bianca dopo la sconfitta casalinga con il Sassuolo: “Inutile illudersi, il quinto posto non è più raggiungibile”. Servirebbe un cataclisma, in effetti, per permettere alla squadra biancoceleste di conquistarsi un posto in Europa passando per il piazzamento finale in questo campionato. Un bel problema per chi era partito da terzo della classe, con l’ambizione di disputare almeno la fase a gironi della Champions League.

PUÒ ESSERE IL MOMENTO DI MORRISON – Alla luce di questa condizione non sarà semplice nemmeno per lo stesso Pioli scovare l’opportunità celata dietro questa grana. Una di queste, forse, può essere la possibilità di dare spazio a chi non l’ha avuto per niente (o quasi) in questa stagione. Perché pur essendo la Lazio la seconda squadra in Italia ad aver fatto giocare più uomini (20) per almeno 800 minuti – solo l’Inter a 21 ha fatto meglio – ce ne sono 4 che non hanno nemmeno superato quota 180 (quindi 2 partite complessive): si tratta di Ravel Morrison (152), Gabarron “Patric” (88), Edson Braafheid (14) e Guido Guerrieri (0)

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Pioli prepara la Lazio per Torino, festa per Candreva

Archiviata la sconfitta contro il Sassuolo, la banda Pioli s’è ritrovata a Formello oggi pomeriggio. La ripresa degli allenamenti è scattata alle ore 15, poche novità dall’infermeria e nessuna indicazione in vista del Toro. Sono rimasti ai box Gentiletti (a breve potrebbe tornare in gruppo), Basta (pubalgia), Radu (fastidio ai flessori), Onazi (possibile problema fisico) e gli influenzati Marchetti e Matri. Contro gli uomini di Ventura mancherà lo squalificato Mauricio, il tecnico emiliano rilancerà dal primo minuto Hoedt al fianco di Bisevac. Possibile turnover poi in vista dell’impegno d’Europa League contro lo Sparta Praga.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – La Lazio nega accesso all’Olimpico a giornalista del Messaggero, OdG: «Decisione inaccettabile»

In merito alla spiacevole questione legata all’accredito che la Lazio ha negato senza motivazione e arbitrariamente al giornalista del Messaggero, Emiliano Bernardini, è intervenuto il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

«Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti deplora il comportamento della Società Sportiva Lazio che ha negato l’accesso all’Olimpico al giornalista del Messaggero Emiliano Bernardini. Motivo: un articolo uscito sul quotidiano romano non gradito alla società. Una decisione inaccettabile, che viola la libertà di stampa, sancita da leggi e tutelata dall’articolo 21 della Costituzione. La Lazio avrebbe potuto chiedere la rettifica alle notizie riportate nell’articolo, non vietare a Bernardini la possibilità di fare il proprio lavoro. Sono altresì da stigmatizzare le parole del direttore sportivo della società che ha rilasciato dichiarazioni lesive della professionalità di Bernardini. Il presidente della Lazio Claudio Lotito, iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, non è nuovo a decisioni del genere. Più di altri dovrebbe conoscere quali sono i diritti e i doveri del giornalista. Avere la tessera dell’Ordine comporta il rispetto delle regole. Questo Lotito dovrebbe saperlo».

Fonte : Il Messaggero

Dure accuse a Walt Disney: “Ipocrita, mistifica la realtà”

Dove si sono mai visti dei minatori entrare in miniera fischiettando e cantando allegramente? Ognuno di noi, ha visto almeno una volta, una scena del genere, più di una volta se abbiamo figli piccoli, guardando il cartone animato “Biancaneve e i sette nani”. Ma, “perfino Brontolo appare troppo felice di lavorare in miniera”, osserva la Duke University, come riporta il Daily Mail di Londra, tralasciando di notare che il film – uno dei più amati dai bambini – tratta con leggerezza anche la questione del lavoro minorile, mandando anche Cucciolo, il più giovane dei sette nani, a scavare sotto terra con il piccone.

L’università tramite la ricerca fatta denuncia come “non realistica” la rappresentazione della classe lavoratrice sia in questo che in altri film della Walt Disney. Lo studio della Duke University afferma che il cinema, perlomeno quello rivolto all’infanzia, fornisce una visione zuccherosa, artificiale e ipocrita dei mestieri più umili, e in generale rende un’immagine distorta della povertà e delle differenze di classe. Critiche del genere sono rivolte anche ad altre pellicole della Disney, in “Mary Poppins”, lo spazzacamino, interpretato dall’attore Dick Van Dyke, sembra “troppo spensierato rispetto alla durezza della vita della working class nella Londra dell’era edoardiana”; “Aladino” viene accusato per una scena in cui il protagonista e la principessa Jasmine paragonano i propri diversi vissuti sociali per poi concludere che entrambi hanno avuto un’esistenza non facile.

I ricercatori americani hanno analizzato trentadue film, di cui molti prodotti dalla Disney, che ai botteghini hanno incassato più di 100 milioni di dollari e che hanno avuto come principale pubblico l’infanzia. L’analisi che ne viene fuori dimostra che nella maggior parte dei casi gli eroi sono o finiscono per diventare ricchi, e che la maggioranza dei personaggi appartengono a classi privilegiate o medio-alte. Le trame danno a intendere che l’ineguaglianza sociale è un bene e che le classi meno abbienti non hanno nulla di cui lamentarsi. Anzi, molto spesso i poveri vengono descritti come più felici dei ricchi, con questi ultimi che farebbero volentieri cambio per vivere al posto dei primi.

I fans della Disney replicano che sono soltanto film per bambini. Ma, tuttavia, “ehi oh, ehi oh, andiamo a lavorar”, il canto dei sette nani durante il tragitto verso la miniera non risuona certamente nelle miniere della realtà, conclude il rapporto.

Lazio, è finalmente l’ora degli emarginati?

Il campionato ormai è andato e qualsiasi ambizione europea per la Lazio, dopo la sconfitta casalinga con il Sassuolo (ma molto probabilmente il verdetto si è avuto già a Frosinone), è ormai definitivamente tramontata. Anche se la matematica ancora non condanna i biancocelesti, la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League è ormai un miraggio. Servirebbe una crisi totale di tutte le squadre che precedono la Lazio per poter tornare a “sperarenella qualificazione, ma la banda di Pioli ha ormai dimostrato in modo inequivocabile che non ci crede più e lo stesso allenatore non se la sente di fare promesse che ad oggi sono utopia. Proprio lui, che per mesi ha dichiarato di credere nella rimonta, ha deciso di alzare bandiera bianca dopo la sconfitta casalinga con il Sassuolo: «La classifica? E’ inutile farsi illusioni. Adesso non possiamo pensare al quinto posto». Un segnale grave per chi era partito da terzo della classe, con l’ambizione di disputare almeno la fase a gironi della Champions League. Per salvare la stagione ora resta a disposizione solo la vittoria dell’Europa League: l’ultima volta che un’italiana è riuscita nell’impresa era il 12 maggio 1999, quando il Parma vinse l’allora Coppa Uefa. Non proprio una passeggiata, insomma. La Lazio ha il dovere di provarci, ma parallelamente dovranno essere fatte riflessioni e bilanci, per cercare di salvare il salvabile e gettare adesso le basi per il futuro. Una cosa è certa, così non si può andare avanti e come ha ribadito ancora il mister biancoceleste in conferenza stampa è il momento “di salvare la faccia” il più possibile in campioanto, e visto che chi scende in campo proprio non riesce a farlo (o meglio preferisce farlo esclusivamente in Europa League) non è meglio usare questa situazione per cominciare a ricostruire iniziando da chi il campo lo ha visto poco o niente? Vedi i vari Morrison, Patric, Braafheid e Guerrieri:

L’OLANDESE – Per quanto riguarda la situazione del 32enne terzino olandese c’è ben poco da dire: a fine stagione gli scadrà il contratto ed è praticamente impossibile che gli venga rinnovato, sebbene gli fosse stato proposto solo un mese fa a patto che avesse accettato di andare in prestito alla Salernitana.

PUÒ ESSERE IL MOMENTO DI MORRISON? – Il centrocampista inglese ha vissuto una stagione assai difficile in cui la nostalgia di casa si è fatta sentire in modo considerevole, impedendogli così di ambientarsi in Italia. Il ds Igli MorrisonTare ha sempre creduto in lui a differenza di Pioli: il mister ha provato a dargli più di un’occasione, ma la scarsa propensione alla professionalità e all’impegno del giovane inglese lo ha fatto sempre di più allontanare dai suoi schemi tattici. La società non demorde ed è sicura che il ragazzo metterà la testa a posto e si rivelerà una scommessa vinta nonostante i problemi caratteriali confermati anche nel corso degli ultimi mesi. Sperano che presto possa dimostrare al mondo di essere un giocatore VERO, quello stesso giocatore che anni fa fu capace di far impazzire Sir Alex Ferguson quando era ancora allenatore del Manchester United e che regalava goal pazzeschi in grado di far sognare chiunque. La speranza è che il 23enne ex West Ham si sblocchi e che, soprattutto, Pioli gli dia ancora la possibilità facendogli giocare gran parte di queste 11 partite che restano alla fine.

PATRIC E GUERRIERI – Patric (23 anni ad Aprile) al contrario del centrocampista inglese non ha mai creato problemi e si è sempre comportato in modo esemplare seguendo come modello colui che della professionalità è simbolo indiscusso, Miro Klose. Pur restando sempre fuori per scelta tecnica, lui non ha mai creato alcun problema e anzi, come testimonia la sua presenza costante sui social network, non ha mai perso il sorriso. Solo contro il Genoa è riuscito a mettersi in mostra in modo positivo: Pioli però vuole ancora farlo crescere e con davanti a un Konko così (pronto a regalare la 18esima prestazine di assoluto livello) è veramente dura emergere. Per quanto riguarda il giovane portiere biancoceleste Guido Guerrieri (talento puro promosso la scorsa estate dalla Primavera di Simone Inzaghi) il discorso è completamente diverso: pur essendo riconosciuto da tutti il suo immenso talento, il giovane aquilotto non è riuscito ancora a togliersi la soddisfazione di esordire in prima squadra. Ha trascorso tutta la stagione da terzo portiere cercando, durante gli allenamenti, di rubare con gli occhi i segreti del mestiere. I tifosi credono molto in lui, in cuor loro sanno che diventerà il futuro portiere della Lazio e non vedono l’ora guerrieri-01di poterlo ammirare. Qualcuno (viste le prove altalenanti di Marchetti prima e Berisha poi) avrebbe voluto vederlo subito titolare, un po’ come  la favola che sta vivendo “Gigio” Donarumma del Milan. Probabile invece che il ragazzo la prossima stagione andrà a farsi le ossa in prestito da qualche parte (stesso procedimento utilizzato per Strakosha, girato provvisoriamente a Salerno), ma visto che è quasi certa la partenza di Berisha (sarà sostituito da Vargic a partire da giugno) e con Marchetti che non ha ancora recuperato dall’influenza che gli ha fatto saltare la partita con il Sassuolo, allora la sfida di domenica prossima a Torino potrebbe essere una bella occasione per testarlo in palcoscenici diversi dal campionato Primavera.

Questo anonimo finale di campionato può rappresentare l’occasione di conquistare finalmente la fiducia di Pioli. Sta a lui ora scegliere cosa fare…

Fonte: repubblica.it