Ken Block, un nome che ai più non dirà nulla, ma che per gli amanti dei motori è una vera e propria star. Il 48enne di Long Beach vanta una carriera da pilota nel rally, ma è celebre soprattutto per i suoi drift. Guardate cosa combina nel suo ultimo video girato a Dubai.
VIDEO – Pazzesco cosa combina il re del drift
Il direttore amministrativo e De Martino spiegano il debito accumulato dalla Lazio
Dopo il caso scoppiato nella giornata di ieri, relativo ai conti in rosso della società biancoceleste riportati nella pubblicazione della seconda semestrale del 2015, per fare chiarezza è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio il Direttore Amministrativo della Lazio Marco Cavaliere. Per la speciale occasione in veste di intervistatore si è prestato il Responsabile della Comunicazione Stefano De Martino. Prima di passare alla sfilza di domande però il Responsabile ha voluto precisare: “Mi dà fastidio leggere diverse interpretazioni. Ad esempio giornali come il Corriere dello Sport o il Tempo parlando della semestrale riportano di un passivo di 5 milioni, mentre per il Corriere della Sera il passivo è di 15 milioni di euro. Se un giornale così importante parla di semi-fallimento o di una situazione da profondo rosso per chi legge diventa difficile capire realmente come stanno le cose. Spero che arrivi una smentita dalla testata, sono stanco di vedere che si cerchi di far passare la Lazio in un determinato modo”. Dopo la precisazione di De Martino si passa all’intervista vera e propria, spaziando dall’avvento del presidente Lotito sino alla semestrale riportata ieri.
Sulla gestione Lotito – “Claudio Lotito nel 2004 è intervenuto nell’aumento di capitale. Il presidente ha ereditato 550 milioni di debiti e una società in fallimento. Una situazione disastrosa che non permetteva di andare avanti, sia dal punto di vista civilistico che sportivo. Per procedere al salvataggio si sono approntate due fasi: nella prima, attraverso una rateizzazione tributaria, che ha permesso di rimborsare il debito, spalmandolo in un numero maggiore di anni con una rata di circa 6 milioni l’anno. Vorrei far presente che siamo stati gli unici nel corso dell’operazione a tutelare i contribuenti proprio grazie a questa rateizzazione. Parlando della squadra invece, i giocatori a disposizione erano soltanto otto e quindi la rosa, nonostante i tempi limitati, doveva essere completamente rifondata. Ora, grazie al lavoro di ricerca svolto rivolto a giocatori in grado di valorizzarsi, la rosa ha un valore altissimo. Tutti i nostri elementi sono di nostra proprietà e nessuno è in prestito con diritto di riscatto”.
Questi i primi passi poi il secondo intervento per la risanazione: “Dopo la prima fase ve ne è stata una seconda rivolta allo sviluppo del centro sportivo e del Settore Giovanile. Si è lavorato anche rivolti al mercato creando la Lazio Marketing, grazie alla quale abbiamo aperto negozi di nostra proprietà. Ora, attraverso l’acquisto di un immobile del valore di 22 milioni – investimento finanziato attraverso un mutuo – stiamo progettando la realizzazione di un albergo in centro. Inoltre abbiamo dato il via a uno studio televisivo, uno radiofonico e una rivista ufficiale. Tutte cose realizzate rispettando sia le normative nazionali che quelle dell’Uefa – anche secondo i nuovi indici del fair play finanziario – e che hanno portato risultati a livello economico con un utile di circa 64 milioni di euro. A livello sportivo abbiamo conquistato tre trofei, tra cui il trionfo storico della Coppa Italia contro la Roma. Senza considerare i successi conseguiti con il Settore Giovanile“.
Sulla semestrale – “La verità corrisponde a una perdita negativa di circa 5 milioni di euro, l’anno scorso l’indebitamento era di 7 milioni, quindi il dato è migliorato. I 15 milioni si riferiscono a un indebitamento finanziario netto autoliquidante. È un dato che va studiato bene: rappresenta la somma di disponibilità liquide sui conti correnti (circa 9,5 milioni di euro) e un indebitamento di 24 milioni. Sulla cifra totale pesano anche 7 milioni che corrispondono a un residuo del mutuo per l’immobile del centro per cui sono state pagate in anticipo delle rate. La differenza di 17 milioni consiste in delle anticipazioni su ricavi relativi al semestre successivo. Non è nera come la si vuole dipingere, la situazione finanziaria diminuirà con il tempo ed è assolutamente sostenibile. Il cash flow è positivo, è stata prodotta cassa. 6 milioni sono stati chiusi a gennaio e in base agli incassi derivanti dalla Coppa se ne chiuderanno altri. E’ stato fatto troppo allarmismo fuori luogo senza tener conto della storia recente”.
Sul Centro Sportivo – “Prima di tutto vorrei ricordare che da quando Lotito è al comando della società il consiglio di gestione e sorveglianza non percepisce compensi, come dichiarato anche nel bilancio. Per quanto riguarda l’attività delle parti correlate, sono stati intrapresi investimenti che hanno permesso di rifondare il centro sportivo. Le scelte delle società sono risultate competitive sia dal punto di vista economico, sia per l’implementazione straordinaria sia per la manutenzione. Alcuni vecchi contratti stati sostituiti a condizioni migliori sia da un punto di vista finanziario che di efficienza. Formello è un fiore all’occhiello per l’Europa. In confronto al passato i risultati sono indubbiamente migliorati”.
L’Academy – “È una patrimonializzazione della società e un’ottimizzazione della situazione, è molto importante far crescere i ragazzi seguendoli in modo più approfondito e da vicino. E’ un investimento teso allo sviluppo del Settore Giovanile, l’obiettivo è quello di produrre valori, cioè giocatori che possano fornire risultati sotto il profilo sportivo o economico”.
Si è parlato di un debito destinato a raddoppiare: “Non so in base a cosa vengano fatte queste previsioni. Non può esserci un peggioramento se il cash flow è positivo di 6 milioni. Ogni numero va letto insieme agli altri, mi resta difficile pensare che possa raddoppiare. Non bisogna mischiare l’aspetto economico con quello finanziario. Bisogna stare attenti ad arrivare a delle conclusioni, la Lazio è una società quotata in borsa. La rata del Fisco? Nel 2004 sono stati pagati 12 milioni soltanto per accedere alla rateizzazione. Ci siamo fatti carico di un buco creato dalle precedenti gestioni, con le cifre di cui abbiamo parlato le altre società compravano i giocatori. Per tre anni abbiamo pagato due squadre, comprese le ritenute non versate”.
S.S. Lazio: l’arte dell’improvvisazione
L’Improvvisazione teatrale è una forma di teatro dove gli attori non seguono un copione definito, ma inventano il testo improvvisando estemporaneamente. Questa tecnica comporta un grado di interazione con il pubblico commisurato alla perizia tecnica degli attori. (Wikipedia)
Ecco, l’improvvisazione è un’arte, ma onestamente in casa Lazio questa forma di tecnica si sta portando all’esasperazione. Si è sempre parlato di un progetto tecnico, sportivo e societario, ma da 12 anni a questa parte di progettualità se ne è vista veramente poca. Si tira a campare, si galleggia, si vive di espedienti e di estemporaneità. Per quanto riguarda il livello degli attori, gli unici in grado di migliorare o peggiorare il grado di interazione con il pubblico pagante in questa forma di arte tanto incomprensibile quanto priva di risultato, beh, questi attori lasciano molto a desiderare.
IL PRODUTTORE – Il produttore, il presidente, della pièce teatrale è colui che manovra i fili dal retro, colui che da dietro le quinte comanda e decide, fa e disfa a suo piacimento. La sua organizzazione è precisa e puntuale in termini di parole, ma manchevole e inadeguata a livello di fatti concreti. Mai un passo in avanti, mai un passo indietro, mai un culmine e mai un abisso. Sembra esserci la volontà precisa di rimanere in un limbo di emozioni e risultati che accontenta solo i mediocri e tutti coloro che non hanno ambizioni. Sempre pronto ed in prima fila quando arrivano i complimenti del pubblico pagante e degli addetti ai lavori, nascosto e taciturno quando gli spettatori non gradiscono. Il produttore dovrebbe metterci la faccia, nel bene o nel male, sempre. Ma non tutti i produttori sono uguali e nel caso del grande carrozzone-Lazio, questo produttore non sembra avere quei colpi di genio e di classe necessari a mettere in piedi produzioni tali da ottenere l’approvazione della platea.

IL DIRETTORE DEL CAST – Il direttore del cast della rappresentazione teatrale, il direttore sportivo, è colui che sceglie gli attori e gli interpreti più adatti alla pièce da mettere in scena. Ma nel caso della Lazio è realmente così? Il direttore del cast in tutti gli anni del suo lavoro ha selezionato e scelto più di 50 giocatori, meno della metà dei quali si sono rivelati realmente idonei e pronti alla rappresentazione da portare sul palco. Tanti nomi sconosciuti, tanti giovani di belle speranze, qualche grande attore ormai sulla via del declino… Probabilmente i mezzi finanziari messi a disposizione dal produttore sono limitati e inadeguati, ma il direttore del cast dovrebbe essere in grado di tirare fuori il meglio anche da quelle poche risorse. Non sono mancati i colpi di genio, ma ad ognuno di essi sono corrisposti almeno 4 o 5 flop clamorosi. Verosimilmente i colpi di genio sono stati dei colpi di fortuna.

IL REGISTA – Il regista, l’allenatore, è il responsabile artistico della rappresentazione, colui che crea e modella l’opera che dalla sceneggiatura iniziale porta alla messa in scena. Colui che dirige l’interpretazione degli attori e li dispone sulla scena secondo i criteri che crede più giusti. Il nostro regista sembra confuso, sembra non avere in mano la gestione degli attori: troppe prime donne e pochi gregari. Troppi attori simili tra loro e pochi caratteristi. Le sue capacità e le sue idee sembrano essere al di sotto delle aspettative del pubblico e al di sotto delle aspettative createsi intorno a questa rappresentazione. Il regista dovrebbe avere un’idea chiara e lineare del lavoro da svolgersi, ma in questo caso sembra che il lavoro degli attori sia spesso lasciato alla loro improvvisazione…
GLI ATTORI – Gli attori, gli interpreti, i giocatori. Coloro che mettono in scena le indicazioni del regista, o perlomeno dovrebbero farlo. I personaggi che rendono vive le idee sulla carta della produzione. In questo cast ci sono molti attori che sembrano seguire una linea propria, fregandosene delle indicazioni che provengono dalla regia. Un cast formato da tanti divi difficilmente aggregabili tra loro, alcuni comprimari di basso livello e tanti giovani di belle speranze che sembrano sinceramente non ancora pronti per calcare palcoscenici così grandi come questo. Alcuni attori mancano di umiltà, altri mancano di abnegazione, altri invece mancano decisamente di qualità recitativa.

IL PUBBLICO PAGANTE – Il pubblico, il giudice supremo della bontà di una rappresentazione. Un pubblico pagante che ha il diritto di vedere messo in scena qualcosa di bello e degno. Lo spettatore ha sempre l’ultima parola. Questo pubblico ha sempre seguito in massa le varie performance della squadra, ma dopo gli innumerevoli fiaschi e l’acclarata incapacità gestionale della produzione, sembra aver perso la pazienza ed ha abbandonato il teatro. Forse definitivamente. A meno di un colpo di scena che però sembra essere lontano dall’arrivare, in questa continua improvvisazione ed estemporaneità. Una cosa è certa: il pubblico pagante ha sempre ragione.
“L’improvvisazione è l’arte più scientifica che esista. Perchè in verità l’improvvisazione è soltanto metà della storia: l’altra metà è che bisogna avere la macchina dentro”
Giulio Piras
Skuhravy: “Lo Sparta passerà il turno visto che la Lazio…”
La Lazio dottor Jekyll e mr Hyde che si fa bella per l’Europa e delude costantemente in campionato, ha conosciuto da qualche giorno la prossima avversaria di coppa: Sparta Praga. Andata 10 marzo e ritorno all’Olimpico sette giorni dopo per continuare a coltivare il sogno Europa League. Intervenendo attraverso i microfoni di denik.cz, ha parlato della Lazio Tomas Skuhravy, bandiera del calcio ceco: “Adesso mi occupo di calcio giovanile, ma in passato feci conoscere alla Serie A le potenzialità del calcio ceco, ma purtroppo a questo non è stato dato seguito. Oggi il calcio dipende troppo dai risultati e viene meno la passione”. Poi sulla sfida che vedrà lo Sparta Praga contrapporsi alla Lazio dichiara: “Penso proprio che possa farcela a passare il turno, la squadra gira in maniera splendida mentre la Lazio in casa gioca veramente male. Loro si esprimono leggermente meglio in trasferta, ma sono comunque una squadra superabile. Se i ragazzi dello Sparta giocheranno come già fatto contro il Krasnodar allora la squadra passerà il turno”.
Ecco a chi si è rivolto Lotito per calmare la contestazione…
Lotito contestato su tutti i fronti. Dopo la sconfitta e l’ennesima prova incolore della Lazio contro il Sassuolo, il presidente Claudio Lotito, come accade ormai da anni a Roma, non riesce a riscuotere consensi neanche alla Salernitana. Nel turno infrasettimanale di Serie B, infatti, la squadra di Menichini non è riuscita ad ottenere i 3 punti e dopo aver subito dall’Entella, poco prima del fischio finale, il gol del 2-2 è scattata una pesante contestazione nei confronti del presidente Lotito. Per i campani è sempre più in salita il cammino verso la salvezza ed il pareggio arrivato nell’ultimo match, nonostante la superiorità numerica, ha fatto scattare la rabbia dei tifosi granata. Come riportato da Solosalerno.it Lotito, per risolvere tale situazione, si sarebbe affidato ad un prete che ha lui stesso convocato e fatto arrivare direttamente da Roma. Dopo un lungo colloquio, al prete sarebbe stato richiesto di benedire squadra e spogliatoio. Dopodiché il prete si è dileguato frettolosamente. Insomma un singolare episodio, quasi a voler imitare l’interpretazione del grande Alberto Sordi nel film “Il presidente del Borgorosso Football club”. Ma questa è la realtà, e tra Lazio e Salernitana la situazione del presidente sembra ormai chiara, Lotito non sa più a che santo votarsi.
Cravero: “Non si sa più quale sia la vera Lazio: quella attuale o quella dell’anno scorso?”
Verso Torino-Lazio, Roberto Cravero è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua” per parlare di come la squadra biancoceleste potrà avvicinarsi al match dopo la deludente sconfitta contro il Sassuolo.
“Non mi aspettavo che Lazio-Torino fosse una partita senza stimoli. Sono due squadre che hanno la possibilità di divertire e giocare bene. La Lazio quest’anno non ha espresso forse la sua vera identità. Viene quasi provocatoriamente da pensare: qual era la vera Lazio, quella di un anno fa o quella attuale? Purtroppo poi i giocatori hanno dimostrato di aver perso fiducia e prestazioni come quella contro il Sassuolo sono il frutto anche di una certa mancanza di convinzione.“
In Europa League la Lazio sta giocando un calcio più efficace. Può arrivare fino in fondo in questa competizione? “Sicuramente servirà un aiuto dal sorteggio. Le squadre rimaste in lizza sono tutte di valore, ma l’impressione è che comunque negli ottavi di finale alla Lazio sia andata bene. Lo Sparta Praga va sicuramente rispettato, perché non prendere l’impegno con la giusta concentrazione sarebbe la mossa più fatale per andare incontro a una sconfitta.“
Su Pioli: “Bisognerebbe considerare tutto il lavoro svolto dall’allenatore. E’ una persona degna di grande stima, quest’anno si è ritrovato probabilmente coinvolto in situazioni che non sono dipese soltanto da lui ed ha attraversato anche fasi un po’ concitate e confuse. Però secondo me le cose vanno sempre valutate nel complesso, non si può dimenticare quanto messo in mostra l’anno scorso dal tecnico.“
Sul mercato si poteva fare di più? “La società ha sempre dimostrato di sapere come muoversi ed ha saputo spesso far quadrare il bilancio. Sicuramente si può movimentare il mercato attraverso le cessioni, il punto è se questi soldi possono essere poi reinvestiti: è quello che fa la differenza tra una squadra capace di muoversi oculatamente ed un’altra che vive passivamente gli eventi. La chiave è quella: se il Real Madrid vendesse Cristiano Ronaldo e poi sfruttasse in una certa maniera quei soldi, non ci sarebbe problema neanche in quel caso. Tutto sta su come vengono reinvestiti i proventi.“
Infine un’ultima battuta sul campionato: “Al momento le gerarchie si stanno definendo con maggiore chiarezza: ritengo difficile che il Napoli possa contro-rimontare una Juventus che si è riassestata sui livelli dello scorso anno. Per il terzo posto la Fiorentina può dire senz’altro la sua anche contro una Roma in crescita.“
Fabio Belli
Non solo Oddo-Prandelli: altri due nomi per il dopo Pioli
“Inutile illudersi parlando ancora di quinto posto“. Così aveva bisbigliato Stefano Pioli nel post gara con il Sassuolo, lasciando intendere che a fine stagione dirà con tutta probabilità addio alla Capitale. Nel suo contratto fino al 2017 non c’è alcuna clausola relativa al piazzamento in classifica, per cui Lotito ormai già da qualche mese sta studiando un modo (ad esempio un licenziamento per giusta causa, anche se non si escludono altri stratagemmi) per liberarsene. A meno che non sia proprio il tecnico parmense ad andarsene da signore, rassegnando le dimissioni causa mancata Europa. Un’ipotesi che lo stesso aveva escluso qualche settimana fa, ma che ora potrebbe rivedere: in primis per la totale confusione in cui è caduto e che lo ha portato a blaterare frasi senza senso (vedi “questo è il miglior primo tempo della stagione” o “Djordjevic fa un gran lavoro“, pronunciate nel dopo gara con i neroverdi e smentite dalla realtà dei fatti), ma anche per l’ammutinamento di diversi giocatori, su tutti Candreva, che lo ha ‘scaricato’ dopo la vicenda della fascia a Biglia, e ora anche dei tifosi, che fino allo scorso anno cantavano con lui l’inno della Lazio. E che ora sono pronti a buttarlo giù dalla torre, colpevole di non essersi fatto sentire in sede di mercato, dopo il terzo posto dell’anno scorso, ma anzi di aver avuto la ‘faccia di tosta’ di dire, a gong avvenuto, “sono soddisfatto della mia rosa“. Buttarlo giù al pari di Lotito e Tare, pronti anche loro a tradirlo, nonostante ufficialmente si dichiarano al suo fianco. Oggi si vociferava di Oddo e Prandelli, ma il ds mantiene forte la stima per Di Francesco, mentre Guidolin non ha mai convinto il patron, che invece, stando a quanto rivela ‘cittaceleste’, avrebbe avuto in gran segreto un incontro faccia a faccia all’Arechi con Juric, tecnico 40enne del Crotone rivelazione della B in scadenza nel 2017, al quale avrebbe fatto i complimenti e di cui avrebbe sondato con il ‘collega’ Vrenna la disponibilità a liberarsi a giugno.
Leonardo Di Caprio, troppa emozione per l’Oscar… ecco cosa è successo!
Troppa emozione per Leonardo Di Caprio: nonostante oltre vent’anni di onorata carriera tra un blockbuster e l’altro, l’attore non aveva mai ricevuto il riconoscimento più ambito di Hollywood, il Premio Oscar. E la cosa era diventata un tormentone che impazzava su internet e non solo: la grande performance di “Leo” in “Revenant” ha però sciolto tutte le riserve, e l’Oscar è finito finalmente nelle sue mani.
Ma è destino che l’ambita statuetta per Di Caprio debba essere un po’ come una saponetta bagnata: dopo la cerimonia, a cena per festeggiare in un ristorante di Los Angeles, forse per la stanchezza, forse per la confusione, al momento di lasciare il tavolo Leonardo ha lasciato… l’Oscar nel locale. Fortunatamente i camerieri si sono subito accorti della dimenticanza, riconsegnando il premio che è tornato nelle mani del legittimo proprietario. Almeno per ora…
LAZIALI FUORI PORTA – Elez leader in Danimarca, poca gloria per gli altri
Turno infrasettimanale per i biancocelesti in prestito nel campionato italiano di Serie B, Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena),, Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Minala (Bari) e turno di Coppa Danese per il Elez (Aarhus), mentre Vinicius (Zurigo) sarà in campo stasera per la semifinale di Coppa Svizzera.
SERIE B
Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: la Salernitana viene raggiunta nei minuti di recupero da un mai domo Virtus Entella, 2-2 il risultato finale dell’Arechi. Granata in svantaggio ad inizio partita e capaci di ribaltare il risultato a cavallo tra primo e secondo tempo, ma recuperati al minuto 93 dal gol di Iacoponi. Parte dalla panchina Oikonomidis, unico della nutrita colonia laziale a Salerno a prendere parte alla gara. L’australiano subentra a Gatto al 70esimo non riuscendo ad incidere in alcun modo nella gara. Sembra vagare per il campo ed è mal servito dai compagni: lontano dai suoi standard. 90 minuti in panchina per Tounkara e Strakosha, non convocato Pollace, mentre sono ancora fuori per infortunio Prce e Ronaldo.
Filippini: la Pro Vercelli ottiene un prezioso punto in rimonta sul campo del Vicenza: al gol di Ebagua per i biancorossi, risponde Beretta per i piemontesi. Filippini rimane in panchina per l’intera gara, Mammarella da un mese e mezzo a questa parte gli viene puntualmente preferito.
Crecco: il Modena esce sconfitto in rimonta dal campo dell’Ascoli: 2-1 il risultato finale in favore dei marchigiani. Luca Crecco parte dalla panchina e subentra ad Osuji al minuto 64, quando i modenesi sono già sotto di un gol e di un uomo. Ci mette corsa e volontà, ma il suo contributo non influisce sul risultato finale.
Minala: nella sonante vittoria casalinga del Bari contro la Ternana (4-0), Joseph Minala torna nell’elenco dei convocati di mister Camplone, rimanendo tuttavia in panchina per l’intera gara.
DBU POKALEN Danimarca
Elez: nel turno di Coppa danese, l’Aarhus si sbarazza con un secco 0-3 esterno dei rivali del Sønderjysk. Josip Elez, confermato titolare al centro della difesa, offre una prova diligente e molto attenta, guidando la retroguardia con grande autorità. Il croato sta confermando partita dopo partita le sue buone qualità di difensore e leader.
SCHWEIZER CUP Svizzera
Vinicius: in campo stasera lo Zurigo di Vinicius, che nella semifinale di Coppa svizzera affronterà i rivali del Sion.
Giulio Piras
Lazio-Sparta Praga, domani giorno di prelazione per la vendita dei biglietti agli abbonati
Il responsabile marketing della Lazio, Marco Canigiani, è intervenuto su Lazio Style Radio per svelare nuovi particolari sulla vendita dei biglietti in vista della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Europa League, Lazio-Sparta Praga, in programma giovedì 17 marzo alle ore 19.00:
“La vendita dei biglietti per gli incontri con lo Sparta Praga inizierà ufficialmente domani, giovedì 3 marzo. Il primo giorno sarà dedicato alla prelazione per gli abbonati, che potranno acquistare il biglietto nella giornata di giovedì: a partire da venerdì la vendita sarà aperta a tutti presso i punti vendita ufficiali Lazio Style 1900. Per il match di ritorno all’Olimpico ci sarà uno sconto per tutti coloro che acquisteranno un tagliando di Tribuna Tevere, con il costo del biglietto inferiore di 4 euro rispetto ai prezzi previsti per il campionato.“
STOP a WhatsApp per alcuni “smartphone” nel 2016. Ecco quali
Per WhatsApp è arrivato il momento di lasciarsi il passato alle spalle. La piattaforma di instant messaging di proprietà di Facebook ha annunciato infatti che a partire dalla fine di quest’anno abbandonerà il supporto agli smartphone con i sistemi operativi più obsoleti e meno utilizzati: nella lista compaiono i vetusti Windows Phone 7.1, tutte le edizioni di Android precedenti alla 2.3, gli S40 ed S60 progettati da Nokia e perfino BlackBerry OS nella sua più recente incarnazione.
L’app di messaggistica è riuscita recentemente ad arrivare a un miliardo di utenti attivi al mese anche in virtù del fatto che potesse essere utilizzata su telefoni smart e meno smart: dai costosi iPhone di ultima generazione ai vecchi o economici apparecchi rimasti fermi al tastierino numerico e al micro display. Ora però i tempi sono cambiati: stando a quanto comunicato da WhatsApp, la decisione presa dal gruppo di staccare la spina alle app per i sistemi operativi minori riflette i cambiamenti avvenuti nel panorama smartphone nel corso di questi primi sette anni di vita della piattaforma.
In effetti nel 2009 la distribuzione dei sistemi operativi era molto diversa da quella che conosciamo oggi: Android, iOS e Windows Mobile, ovvero i tre contendenti che assieme si spartiscono il 99,5% dell’attuale mercato, allora erano installati su appena un quarto degli smartphone supportati da WhatsApp. Non è da escludere infine che, diminuendo il numero di versioni diverse dell’app da mantenere in vita, il gruppo speri di velocizzare il processo di sviluppo e l’introduzione di nuove funzionalità che sui telefoni più vecchi non sarebbero neppure trasportabili.
Fonte: La Stampa
Usa, Iggy Pop si mette “a nudo”
Il corpo nudo più famoso del rock. Iggy Pop, leggendario cantante punk statunitense, ha posato senza vestiti per il progetto “Iggy Pop Life Class” di fronte a una classe di 21 artisti alla New York Academy of Art. Le opere saranno presentate al pubblico in autunno in una mostra al Brooklyn Museum.
“Iggy Pop è il perfetto soggetto per questo tipo di lezione, il suo corpo è fondamentale per la compresione della musica rock e del suo ruolo all’interno della cultura americana”, ha detto l’ideatore dell’iniziativa, Jeremy Deller. “Il suo corpo ne ha passate tante. È giusto che sia documentato a dovere”. L’uscita del suo nuovo disco, “Post Pop Depression”, è prevista per il 18 marzo, accompagnato dal tour che dopo diverse tappe negli Stati Uniti approderà, a maggio, in Europa.
Fonte: La Repubblica
ROMA: Scossa di terremoto
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 é stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nella zona a est di Roma alle 7.12.
L’epicentro, localizzato tra i comuni di Fontenuova, Guidonia e Mentana é stato distintamente avvertito anche nei quartieri est della Capitale. L’ipocentro é stato localizzato ad una profondità di 10 chilometri. Non si registrano danni a persone o cose.
Fonte: Ansa
RASSEGNA STAMPA – Rebus Pioli: Oddo o Prandelli. La Lazio ci pensa
A dicembre è stato ad un passo dall’esonero, poi s’è salvato. E’ ricrollato in campionato, adesso può salvarlo solo l’Europa League. Vincerla, per Pioli, sarebbe un’impresa grandiosa considerando il flop in serie A e le difficoltà incontrate in tutta la stagione. Ha la fortuna (o la sfortuna?) di allenare due Lazio: una in Italia (fallimentare) e una in campo estero (per adesso vincente). La vittoria della Coppa rafforzerebbe la sua posizione. L’arrivo in finale o in semifinale forse non basterebbe per decretare la sua conferma. […] L’accordo vale per la prossima stagione, dunque sino al 2017. E’ prevista un’opzione di rinnovo per il 2018, ma è a favore di Lotito. Pioli, in caso di esonero a fine stagione, rimarrebbe legato al club per un altro anno ancora. Un milione di euro (netto) è il suo ingaggio, per calcolare i costi di una eventuale separazione vanno considerati gli stipendi dei collaboratori del tecnico. […]
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Lazio flop, per salvare la stagione resta l’Europa League
Il pokerissimo al Verona era stato solo un fuoco di paglia. È l’amara riflessione che stanno facendo all’interno della Lazio, da Pioli alla società. La sconfitta con il Sassuolo ha posto in evidenza ancora una volta tutte le debolezze in campionato della squadra biancoceleste, che nelle 8 gare del girone di ritorno ha totalizzato appena 10 punti (media di 1,25 a partita), vincendo in solo 2 occasioni (contro Chievo e, appunto, Verona).
ORA RESTA SOLO L’EUROPA LEAGUE – La squadra di Di Francesco ha vinto meritatamente 2-0, la Lazio ha chiuso la partita senza segnare ed è la quinta volta che succede nelle ultime 6 gare in Serie A. Le residue speranze di centrare un posto per le prossime coppe europee passando per il campionato sono ormai sfumate . Per raggiungere l’obiettivo minimo di inizio stagione ora resta a disposizione solo la vittoria dell’Europa League: l’ultima volta che un’italiana è riuscita nell’impresa era il 12 maggio 1999, quando il Parma vinse l’allora Coppa Uefa. Non proprio una passeggiata, insomma. La Lazio ha il dovere di provarci, ma parallelamente dovranno essere fatte riflessioni e bilanci, per cercare di salvare il salvabile e gettare adesso le basi per il futuro.
Fonte : La Repubblica
Mondonico: “Nel campionato italiano c’è un grande bluff. La Lazio? I tifosi…”
Parla Emiliano Mondonico, ex tecnico di Fiorentina e Atalanta, nonché autorevole opinionista sportivo.
SERIE A – “Nel campionato italiano c’è un grande bluff, la Juventus ha dichiarato che questo campionato si deciderà all’ultima giornata. Non è vero, penso nelle prossime 5 o 6 giornate si deciderà tutto. Non nelle ultime partite. Le prime due squadre meritano di stare lì, soprattutto per quello che hanno fatto in questi mesi. Appena arriveranno i primi caldi si vedrà, da una parte si ritrovano energie. Ma dall’altra stanchezza”.
CHAMPIONS E JUVE: “Per circa 70 minuti Juve-Bayern è stato un sunto del calcio italiano. Non avevo mai visto un’italiana così in difficoltà. Poi nell’ultima mezz’ora, quando il Bayern ha smesso di fare bel calcio ed è diventato un caos organizzato, i bianconeri sono usciti fuori con quella forza che li contraddistingue. Roma e Napoli hanno più qualità, ma come anima e combattività la Juve ne ha più di tutti. E’ questo che le permette di stare al primo posto”.
LAZIO – “E’ l’unica squadra che resterà in Europa secondo me. L’unica che rappresenterà l’Italia. A me è capitato con l’Atalanta, eravamo in B e portavamo avanti la bandiera d’Europa. I tifosi della Lazio non devono dimenticarlo. Sparta Praga? E’ un’avversario alla portata se la può giocare – ma fa una precisazione – importante è che non abbia l’atteggiamento che ha in campionato. E’ chiaro che le squadre che in settimana hanno tante partite difficilmente riescono ad accendere la lampadina, la Lazio vive in questa situazione. Grande vittoria in Coppa giovedì, poi lunedì non ha tirato fuori gli attributi. Certo, c’è anche da capire sul contesto su chi fa tante partite e riesce ad affrontarle o meno”.
PANORAMICA DELLE ITALIANE IN EUROPA – “La Lazio è ancora in Europa, bisogna essere fiduciosi. Napoli e Fiorentina sono state eliminate. Non si riesce a mantenere la stessa concentrazione quando si gioca in Europa. La Juve finisce la partita, va sotto la Curva e se ne va. Tutte le altre quando vincono sembra sia avvenuto un miracolo. Se sei una grande squadra vincere deve essere la normalità”.
SU CANDREVA E LE “PRESUNTE” LITI: “Nell’anno in cui si menavano di più vinsero il campionato (ride ndr). Dappertutto, in ogni squadra ci sono situazioni del genere. In ogni spogliatoio. E’ la legge della Jungla, mors tua vita mea. Giocano in 11, gli altri stanno a guardare. Secondo voi chi è fuori è contento di stare a guardare? Di fare gruppo? Fare Squadra? Situazioni così sono ovunque. Importante è che la domenica nessuno si tira indietro, io non ho visto nessuno che lo fa”.

CONCLUSIONE SUL FUTURO DI PIOLI – “Difficile far cambiare idea alla gente, ma esiste una medicina che fa bene a tutti: i risultati. Li fai e tutto cambia. Noi allenatori abbiamo questi “compagni di viaggio” chiamati risultati. Spesso sono amici, ma altre volte dei nemici. Fa parte del gioco. Importante è non stupirsi. Se la Lazio può vincere l’Europa League? Nessuno tatticamente è bravo come le squadre italiane. Se contro il Tottenham la Fiorentina avesse fatto la partita che ha fatto col Napoli nel primo tempo, magari non avrebbe perso. Bisogna lottare tutti insieme per vincere l’Europa League. La squadra ha bisogno della propria gente. Si fa il tifo per la maglia, non deve mancare mai”.
Fonte: Radiosei
RASSEGNA STAMPA – La Lazio riparte e i tifosi preparano la trasferta di Praga
La sconfitta con il Sassuolo costa il campionato alla Lazio, il quinto posto e la qualificazione in Europa League diventano ambizioni lontane undici punti. Lo stesso Pioli, dopo lo 0-2 firmato Berardi e Defrel, si è rassegnato: “Salviamo la faccia”, perché alla fine della stagione mancano ancora undici giornate da onorare. Domenica alle 12.30 la squadra biancoceleste affronta il Torino in trasferta, il tecnico emiliano ha concesso alla squadra un giorno di riposo prima della ripresa degli allenamenti, in programma domani alle 15 nel centro sportivo di Formello. Contro i granata di Ventura, Marchetti e Matri contano di recuperare dopo l’influenza che li ha tenuti fuori gioco ieri. Mentre saranno da valutare le condizioni di Basta e Radu, usciti affaticati dopo la partita con il Galatasaray. Il giudice sportivo invece ha confermato un turno di squalifica per Mauricio, diffidato e ammonito in occasione del fallo che è costato il calcio di rigore e lo svantaggio biancoceleste.
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Lazio, i conti non tornano: Basta è costato più di Biglia e de Vrij
Amarezza e quasi rassegnazione per i risultati in campionato, preoccupazione pure sui conti, con un risultato netto negativo di 5,21 milioni di euro. E’ stata approvata la semestrale al 31 dicembre del 2015 e c’è allarme rosso, anche perché da qui a giugno la situazione potrebbe peggiorare, con la possibilità di risanare solo cedendo qualche big.
Fonte : Il Messaggero
Giordano attacca pesantemente Mauricio: “Manco nei dilettanti si vedono certe cose!”
Bruno Giordano, intervenuto ai microfoni di Radiosei nella trasmissione ‘Nove gennaio millenovecento’, commenta così la gara di ieri persa dalla Lazio contro il Sassuolo ed in particolare si sofferma sullo sciagurato intervento di Mauricio che ha generato il calcio di rigore dell’1-0: “Una vittoria contro il Sassuolo poteva spingere la Lazio a credere in qualcosa di impensabile, magari ad una rimonta sull’Inter. Non è successo, anche se nella prima parte di gara la Lazio ha provato a giocare un calcio aggressivo e voglioso, poi alla prima difficoltà si sono riviste tutte le lacune tecniche e mentali di questa squadra. Nel secondo tempo, poi, il Sassuolo ha approfittato di una Lazio molto scollegata tra i reparti. Questa squadra non sa reagire alle prime difficoltà, ma soprattutto non è possibile assistere all’errore di Mauricio. Anche nei dilettanti è difficile vedere interventi così inutili e sciagurati, un difensore che fa quelle cose non può vestire la maglia della Lazio. Mi dispiace dirlo, ma è troppo tempo che avvengono queste cose, è anche una questione di concentrazione. Sarebbe bello chiedere direttamente a lui cosa pensa in quei momenti”, conclude.
Apre il museo della FIFA a Zurigo, tra cimeli storici e Coppe del Mondo
Bellissima notizia per gli appassionati di calcio. A Zurigo è stato inaugurato il museo della FIFA, contenente cimeli storici del mondo del calcio. Esposizione della Coppa Rimet, degli scarpini di Pelè, di oggetti utilizzati dai calciatori nella primissima edizione della Coppa del Mondo del 1934. Bellissimo anche il biliardino che raffigura i più grandi calciatori della storia del calcio. Presenti anche attrazioni virtuali e giochi di ruolo, come quello in cui si veste i panni di un arbitro. Per maggiori informazioni consultare il sito www.fifamuseum.com