Home Blog Pagina 2772

UFFICIALE – Marchetti ha rinnovato fino al 2018

AGGIORNAMENTO 9/1 ORE 12:25 – Mancava solo l’ufficialità ed è finalmente arrivata in questi minuti. Ecco il comunicato della società biancoceleste: “La S.S Lazio comunica che il calciatore Federico Marchetti ha rinnovato il proprio contratto con la società biancoceleste fino al 2018“. 

AGGIORNAMENTO ORE 19:12 – Secondo SportItalia, Federico Marchetti ha firmato il prolungamento del contratto fino al 2018. Si attende l’ufficialità da parte della Lazio.

Dopo l’anticipazione data nei giorni scorsi dal suo agente Beppe Bozzo (“A breve firmerà il contratto, non ci saranno problemi“), finalmente il giorno della firma sul rinnovo di Federico Marchetti potrebbe essere arrivato: secondo infatti quanto rivela ‘Tuttomercatoweb’, nelle prossime ore il numero uno veneto metterà nero su bianco un nuovo accordo con il club biancoceleste fino al 2018. Marchetti resterà dunque nella Capitale almeno altri due anni, visto che il suo precedente contratto era in scadenza il prossimo giugno.

Cragnotti: “Il calcio di oggi sta dimenticando il senso di appartenenza”

Sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, nel centosedicesimo anniversario della Lazio e nel giorno del suo compleanno è intervenuto Sergio Cragnotti. L’uomo che ha cambiato la storia biancoceleste ha parlato di Lazio nella data fatidica del 9 gennaio.

Cragnotti di cosa ha nostalgia del mondo Lazio? “Posso dire che mi mancano le imprese, il calcio delle grandissime partite e delle trasferte più emozionanti in cui abbiamo fatto conoscere il nome della Lazio in tutta Europa. Devo dire che la cosa che più mi colpisce è l’affetto, ovunque io vada i tifosi laziali mi fermano per abbracci, fotografie e ricordi da condividere: un supporto morale che non è mai venuto meno da quando ho lasciato la Lazio“.

Quello “cragnottiano” è un modello che in molti stanno cercando di emulare, quasi mai con gli stessi risultati. Non era venuto però a mancare, in un sistema manageriale d’avanguardia, il senso d’appartenenza. “Io credo che al momento si stia vivendo un’epoca diversa nel mondo del calcio. Un momento particolare e anche difficile, in cui una grave crisi politica ed economico-finanziaria si risente anche nello sport, limitando la costruzione di progetti importanti. E’ difficile anche costruire uno stadio, che dovrebbe essere visto come la casa comune di tutti i tifosi. Si tratta di cicli storici in parte anche fisiologici, che portano a dimenticare anche cose che prima facevano parte saldamente della nostra vita, come il senso di appartenenza, l’amore per la maglia e la condivisione di certi valori.

Impossibile dimenticare l’immagine dello scudetto conquistato nel 2000. Cosa sta mancando per far rivivere un tale entusiasmo al popolo laziale? “A mio avviso il problema centrale è quello dello stadio, come dicevo la mancanza di una casa comune nella quale ritrovarsi. Un sistema che quasi nessuna società è riuscita a creare: solo la Juventus, dove si assiste al match come se si fosse al teatro dell’Opera, piena di gente che vuole condividere un’emozione e senza quella mescolanza di gente che a volte vuole distruggere e portare negatività. In questa mancanza c’è anche grande responsabilità della politica, che non ha alimentato questi investimenti“.

Dopo un favoloso terzo posto, la Lazio non è comunque riuscita ad accedere alla Champions eliminata ai prelimiari dal Leverkusen. Una competizione che i biancocelesti hanno disputato soltanto una volta nell’era Lotito: “Io non conosco la realtà nello specifico, bisogna fare i conti con delle regole finanziarie e di bilancio a volte molto rigide. Oggi il mercato è diventato un movimento globale, per crescere servono investitori e aiuti esterni che possano concretizzare grandi progetti. Se la coperta è corta bisogna aprirsi ai grandi mercati e farli entrare nel mondo sportivo“.

Tornando alla passata stagione, l’ex Presidente biancoceleste commenta: “Il terzo posto dell’anno scorso è stato un momento assolutamente importante. Poi i cambiamenti estivi e forse qualche problema nella preparazione non hanno permesso di vivere ancora quei momenti positivi della scorsa primavera.

Tornando al passato, Cragnotti rivela di quando tentò di riportare Vieri alla Lazio dopo la conquista dello scudetto: “Se ne discusse ma era una questione più legata all’affetto piuttosto che alla valutazione tecnica. Poi prendemmo Crespo che si laureò capocannoniere ed era il massimo rispetto a quello che c’era in quel momento.

Un ultimo saluto ai tifosi della Lazio: “Li abbraccio e li ringrazio per il loro affetto incancellabile, che non diminuisce mai nonostante il passare degli anni.

Fabio Belli

Lazio, Pin avverte: “Fiorentina nelle migliori condizioni dopo la sosta”. E sul Galatasaray…

0

C’è la Fiorentina questo pomeriggio sul cammino della Lazio: non certo l’avversario migliore per i biancocelesti, reduci dal pareggio interno con il Carpi che ha aggiunto delusione ad una stagione già piuttosto complicata. Della sfida ha parlato, ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’, Gabriele Pin, uno che conosce bene entrambe le squadre (oltre ai suoi trascorsi nella Capitale da giocatore, ricordiamo la sua esperienza in panchina come vice di Prandelli nella prima Viola dei Della Valle). Queste le sue dichiarazioni: “La Fiorentina è certamente la squadra che si è presentata nelle migliori condizioni dopo la sosta. In un periodo delicato come questo, che tante squadre utilizzano per fare i richiami fisici che poi pagano nelle prime partite, i viola sembrano già molto brillanti sotto il profilo fisico, in questo momento credo abbiano destato l’impressione migliore. Da Prandelli a Montella e Sousa, credo che ognuno abbia posto le fondamenta della storia della Fiorentina degli ultimi anni. L’idea della società è sempre stata quella di prendere allenatori che insegnino calcio, un po’ come fa l’Empoli seppur a livelli differenti. Sono sempre stati coerenti in questo e giustamente raccolgono anche risultati. La Lazio? Sicuramente ha fatto errori, ma ci sono anche aspetti positivi: è impegnata su tre fronti e nelle coppe sta andando bene. In campionato invece ha pagato la sconfitta nel preliminare e una rosa forse non all’altezza di tre competizioni, che sono quattro per i nazionali. Rispetto ai miei tempi, il calcio è molto cambiato: i giocatori vanno e vengono più frequentemente, è difficile che qualcuno rimanga per anni nella stessa società. Poi, con i giocatori che vengono da tutte le parti del mondo, è anche difficile creare un’empatia. Quindi c’è più difficoltà rispetto al mio periodo, quando il 90% dei giocatori era italiano e i pochi stranieri che arrivavano si adeguavano subito. Secondo me, se si riesce a portare avanti un progetto per due-tre anni, si creano legami nel gruppo, che riesce così a dare qualcosa in più per la maglia, i tifosi e la città. Contatti con Prandelli per sostituire Pioli? No, noi aspettiamo, ma credo che la Lazio sia in ottime mani. Pioli è un amico e un ottimo allenatore, le difficoltà ci stanno e possono capitare a qualsiasi allenatore. Il Galatasaray? Sì, credo sia alla portata della Lazio. In questo momento sono in difficoltà, hanno avuto un altro esonero. Molto è cambiato dalla vittoria del campionato dell’anno scorso e anche la tifoseria, che è molto attaccata se le cose vanno bene, al momento ha un distacco dalla società che rende la squadra migliore da affrontare. Perché lo stadio non sarà pieno e non metterà pressione agli avversari come di solito fa. La Lazio può dunque giocarsela, ma prima deve risolvere i suoi problemi, che sono sopratutto di carattere mentale“.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Bisevac come Nesta: ha scelto la maglia numero 13

Sto bene fisicamente, anche se ho perso un po’ di energie mentali per il trasferimento. Non vedevo l’ora che si concretizzasse il trasferimento di concentrarmi nuovamente sul campo“. Così il nuovo difensore della Lazio, Milan Bisevac, nella conferenza stampa di presentazione andata in scena a Formello.

Fonte : Il Corriere dello Sport

UEFA – Ecco la squadra ideale del 2015. C’è anche un giocatore della nostra Serie A…

C’è tanto Barcellona nella squadra ideale 2015 stilata sulla base dei voti degli utenti di Uefa.com, il sito della Federcalcio europea: sono Dani Alves, Pique, Iniesta, Neymar oltre all’onnipresente Leo Messi che, non è una novità, è risultato il giocatore più votato in assoluto con il 70% delle preferenze (448.445 voti). Nell’undici ideale figura anche uno spicchio di Serie A, con Paul Pogba (56% e 361mila voti) scelto nel centrocampo ideale, insieme a Iniesta e James Rodriguez. Dopo il Barca, la squadra più rappresentata è il Real Madrid con tre giocatori (oltre al colombiano anche Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo), poi il Bayern Monaco con due (il portiere Neuer e Alaba) e, come detto, la Juventus con il francese.

Fonte: ANSA

RASSEGNA STAMPA – Pioli: ”Finora un fallimento, ma possiamo rilanciarci”

Alla vigilia della gara con la Fiorentina, Pioli decide di indossare i panni del padre di famiglia. Quello che, dopo l’ennesima bravata dei propri figli (in questo caso il deludente pareggio con il Carpi), decide di alzare la voce: “In genere il giorno dopo un risultato negativo sto già meglio. Questa volta ho fatto fatica ad accettarlo. Era un’occasione troppo importante e non siamo riusciti a sfruttarla. Mi sento come quei genitori che vanno dagli insegnanti per parlare del proprio figlio e gli viene detto che il ragazzo è intelligente, ma potrebbe dare di più. La fortuna del nostro mestiere è che dopo pochi giorni già si presenta un’altra occasione, ma è chiaro che serva un altro atteggiamento rispetto a quello visto con il Carpi. La stagione non è ancora finita, ci sono tante partite e resto convinto che abbiamo ancora la capacità per scalare posizioni e confermarci in Europa”.

PIOLI: “UNA RISPOSTA CONTRO LA FIORENTINA” – È fiducioso l’allenatore, anche se il prossimo avversario è tra i più pericolosi da affrontare in questo momento: “Ma non la considero una sorpresa. Sono anni che la Fiorentina arriva nelle prime posizioni, la stagione scorsa con Montella ha chiuso al quarto posto ed è arrivata in semifinale di Coppa Italia ed Europa League. Paulo Sousa è stato bravo a modellare una buona base di partenza sulle sue idee”. Un risultato positivo potrebbe aiutare la squadra a capire cosa vuole fare da grande: “I giocatori sono motivati come me. Sanno che se finisse ora il campionato sarebbe un fallimento. In questa stagione ci è mancata la continuità, non l’abbiamo mai avuta salvo uno spezzone iniziale. Vogliamo chiudere il girone di andata con una prestazione di valore, che metta in mostra la nostre caratteristiche, poi nel girone di ritorno voglio totalizzare più punti”. Infine un giudizio sul nuovo arrivato Milan Bisevac: “Ho avuto un’impressione positiva, più che altro per i dialoghi che ho avuto con lui. È un tipo sveglio, gli ho fatto vedere le varie situazioni di gioco in video, ho capito subito che è pronto. Lo abbiamo preso apposta, un calciatore esperto e di personalità. Non credo però sia ancora pronto per giocare dal primo minuto. Intanto abbiamo anche recuperato Mauricio”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Lazio, se ci sei batti un colpo

La Lazio prova a darsi un obiettivo per non buttare via il campionato già al giro di boa. Questione di stimoli di un gruppo che rischia di lasciarsi andare e restare nel limbo di una classifica inguardabile (decimo posto attuale) quando invece è fondamentale pensare positivo. Del resto il sesto posto che potrebbe valere l’Europa League è lontano solo quattro punti e allora sotto con la Fiorentina (ore 18) che sembra un po’ la Lazio dell’anno scorso. Allenatore nuovo e bravo, Paulo Sousa, squadra che gioca benissimo e giocatori ritrovati come Ilicic o scoperti come Kalinic. Al Franchi, violato nelle ultime due occasioni dai biancocelesti, ci vorrà però la Lazio di San Siro, volitiva e ben disposta alla sofferenza per portare a casa almeno un pareggio. Altrimenti, si rischia di fare la fine di Napoli (umiliante 0-5) o di altre sfide contro le squadre che la precedono in classifica (battuta solo l’Inter, per il resto otto ko). Di certo, Pioli spera di non rivedere la prova di mercoledì contro il modesto Carpi, uno 0-0 che non è andato giù al tecnico: «Solitamente il giorno dopo una brutta partita – spiega il tecnico della Lazio – sto meglio ma stavolta ho fatto fatica ad accettare la nostra prestazione. Mi sento come quei genitori che hanno dei figli intelligenti ma con i professori che dicono che dovrebbero applicarsi di più a scuola. So quando è il momento di usare bastone e carota, adesso vedo uno spirito diverso e migliore rispetto al passato».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Con la Fiorentina non possiamo fallire un’altra chance»

E’ difficile da mandare giù l’ultimo 0-0: “Voglio un’altra Lazio. Non abbiamo sfruttato l’occasione mercoledì e io ho fatto fatica a digerire l’ultima prestazione”, assicura Pioli in conferenza stampa. Poi però guarda ancora con ottimismo al futuro: “Domani abbiamo un’altra chance, possiamo ancora dimostrare ciò di cui siamo capaci. La squadra dovrà mettere in campo tutta la sua voglia di vincere”. La Lazio rischia già di non avere obiettivi: “Mi sento di essere come i genitori quando i loro bambini vanno male a scuola. So di avere giocatori intelligenti che possono dare di più e ottenere l’obiettivo prefissato di giocare in Europa anche la prossima stagione”. Deve solo guarire da questa malattia: “L’assenza di continuità – assicura Pioli – perché dopo Napoli siamo stati troppo altalenanti e la classifica rispecchia questo andamento. Mancano tuttavia ancora tante gare e conta cosa i giocatori vogliono fare da grandi”.

Fonte : Il Messaggero

SOCIAL – Compleanno Lazio: l’omaggio della Serie A Tim

Oggi Lazio compie 116 anni: il 9 Gennaio 1900 un gruppo di ragazzi ha fatto la storia creando una delle la polisportiva più grande e antica del mondo: la Lazio. Tale evento non è passato inosservato alla Lega Serie A, che nella sua pagina ufficiale di Facebook ha voluto rendere omaggio alla Lazio con questo post: “Il 9/1/1900 veniva fondata la Lazio. 116 anni di storia: buon compleanno“, frase che accompagna una bella foto dei calciatori biancocelesti che esultano e con Nesta e Chinaglia sullo sfondo.

Il 9/1/1900, in Piazza della Libertà a Roma, un gruppo di ragazzi romani fondò la S.S. Lazio. I biancocelesti hanno…

Posted by Serie A TIM on Venerdì 8 gennaio 2016

L’International Board propone grandi innovazioni per il calcio…

L’International Football Association Board (Ifab), ha raccomandato di sperimentare l’uso della tecnologia per aiutare gli arbitri di calcio. Nel corso della riunione annuale, che si è tenuta presso il Royal Garden Hotel di Londra, il consiglio di amministrazione dell’Ifab ha dato il via libera sul tema che sarà affrontato nel corso della riunione generale dell’organizzazione che si terrà a Cardiff tra il 4 e il 6 marzo. Sul tavolo dell’assemblea dell’International Board ci saranno comunque anche le espulsioni a tempo e la possibilità di consentire una quarta sostituzione durante i supplementari.

Fonte: AdnKronos

Il debutto di Zidane sulla panchina del Real: “Sono felice”

Cristiano Ronaldo «è più che incedibile, è l’anima di questa squadra, mi viene da ridere quando sento che sta per andare via. Non andrà da nessuna parte». Zinedine Zidane è da pochi giorni alla guida del Real Madrid e si dice un «tecnico felice» che ha già le idee chiare sulla sua squadra con cui debutterà domani al Bernabeu contro il Deportivo. «Ho visto una squadra concentrata e che vuole fare le cose per bene, ho visto quello che voglio», ha spiegato in conferenza stampa, parlando delle “sensazioni” dei primi tre giorni di allenamento. Dopo aver rinfrancato James Rodriguez e Isco, finiti loro malgrado nel turbinio delle polemiche negli ultimi giorni sia per motivi extracalcistici, il colombiano, che di mercato, lo spagnolo («Sono giocatori importanti e molto buoni e hanno la mia fiducia»), Zizou ha glissato sull’ex ct francese Domenech che ieri lo aveva definito un “mito” ma anche «un non bravo ragazzo»: «Che cosa posso rispondere, lui ha la sua opinione e sa quello che penso di lui, non voglio commentare oltre», preferendo parlare dell’avversario di domani: «Loro verranno per giocare una buona partita, conosciamo la loro qualità, ma la cosa importante è vedere quello che riusciremo a fare noi, mi concentrerò su quello». Taglia corto sulle voci di mercato: «Partenze? Non credo, ho un grande gruppo e sono soddisfatto della squadra che ho» e dice di “essere concentrato solo sulla partita di domani. Ho visto la squadra molto coinvolta, molto concentrata, che ha messo tanta intensità in allenamento. Questo è quello che volevo. Aspettatevi di vedere nella partita di domani la stessa intensità. Ho visto un gruppo felice, e io mi sento forte e felice. Vogliamo andare avanti e cercare di vincere il più possibile. Al momento non sono preoccupato di nulla. Lunedì scorso pensavo al Castilla, poi nel pomeriggio tutto è cambiato. Quello che sta succedendo, è incredibile, ma io sono pronto per questa nuova fase. Per me la cosa più importante è vedere i tifosi che vengono a vedere la squadra giocare bene e vincere».

Fonte: Ansa

PROBABILI FORMAZIONI – Fiorentina: Sousa rilancia Kuba dal 1′. Lazio: Pioli recupera Mauricio, ballottaggio davanti

NEWS FIORENTINABernardeschi è squalificato, a destra nel suo 3-4-2-1 Paulo Sousa dovrebbe schierare dal 1′ il polacco Blaszczykowski. A sinistra invece Pasqual cercherà di vincere il ballottaggio con Marcos Alonso. I perni davanti alla difesa invece saranno Badelj e Vecino. Il trio di centrali difensivi sarà invece composto da Roncaglia, Rodriguez ed Astori, anche se fino all’ultimo Tomovic cercherà di strappare una maglia da titolare per il centrodestra. Probabile conferma per il reparto avanzato con Borja Valero ed l’uomo del momento Ilicic  dietro  il bomber Klalinic

NEWS LAZIO: Tanti infortunati in difesa per Stefano Pioli che però recupera in extremis Muricio. Rimandato quindi il debutto dal primo minuto del neo acquisto Bisevac, pronto ad entrare in caso di necessità. Confermato il 4-3-3: Davanti a Berisha quindi la linea a 4 sarà composta da Konko e Radu sulle fasce con appunto la coppia Mauricio e Hoedt al centro della difesa. A centrocampo al fianco di Parolo ci saranno Biglia e Milinkovic-Savic, tornati dalla squalifica. In attacco salgono le quotazioni di Keita e Djordjevic, mentre sono in discesa quelle di Felipe Anderson e Matri.

Fiorentina (3-4-2-1):  Tatarusanu; Roncaglia (Tomovic), Rodriguez, Astori; Blaszczykowski, Vecino, Badelj, M. Alonso (Pasqual); B. Valero, Ilicic; Kalinic. A disp. Sepe, Lezzerini, Tomovic, Gilberto, Pasqual, Suarez, Fernandez, Verdù, Rebic, Rossi, Babacar. All. Paulo Sousa

Indisponibili: –
Squalificati: Bernardeschi
Diffidati: Alonso,  Badelj, Rodriguez, Vecino

Lazio (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Candreva, Djordjevic (Matri), Keita (Felipe Anderson). A disp. Guerrieri, Braafheid, Patric, Bisevac Oikonomidis, Onazi, Cataldi, Djordjevic, Mauri, Klose, F. Anderson. All. Stefano Pioli

Indisponibili:  De Vrij, Lulic, Kishna, Basta, Gentiletti, Marchetti
Squalificati: –
Diffidati: 
Lulic, Milinkovic-Savic

Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna

 

L’AVVERSARIO DI TURNO – E’ il momento peggiore per affrontare la Fiorentina di Sousa

Dopo il deludente pareggio all’Olimpico contro il Carpi, la Lazio cerca il riscatto contro una Fiorentina che (a parte la clamorosa eliminazione proprio contro il Carpi in Coppa Italia) sta vivendo uno stato di grazia perpetuo che le sta permettendo di disputare una stagione a dir poco straordinaria. I viola sono secondi in classifica ad un solo punto dall’Inter capolista. L’exploit di San Siro aveva illuso i biancocelesti, ma lo stop inatteso contro gli emiliani ha riportato alla luce tutti i problemi di questa stagione. Ora…archiviato l’insensato pareggio di mercoledì contro il Carpi, è tempo per la Lazio di ritrovare l’orgoglio e la determinazione riscontrata a Milano, magari contando anche sul fatto che negli ultimi 2 anni abbiamo una tradizione positiva con la Fiorentina e con Firenze in particolare: una rarità visto che spesso e volentieri (in particolare nella stagione 1998/1999) il Franchi è stato un campo assai avaro di soddisfazioni. Urge comunque un risultato positivo contro la Fiorentina per ripartire e cercare di dare un senso a questo campionato biancoceleste. E’ anche vero che ad oggi l’unica effettiva differenza tra Lazio e Fiorentina è l’euforia che in questo momento contraddistingue quest’ultimi e che gli sta permettendo di fare un grande campionato, altrimenti sulla carta la Lazio non è assolutamente inferiore anzi…e si spera che domani ciò venga dimostrato. L’unico ruolo in cui effettivamente sono superiori al momento è il centravanti visto che Kalinic da solo ha segnato più di Matri, Klose e Djordevic. In attesa della gara, analizziamo nel dettaglio la squadra viola: 

PRECEDENTI, STATISTICHE E CURIOSITA’ 

  • Negli ultimi 5 anni, la Lazio ha vinto per ben quattro volte a Firenze, e, nelle ultime tre sfide in assoluto in campionato, ha battuto i Viola senza subire nemmeno un gol. I toscani, viceversa, hanno trionfato soltanto in uno degli ultimi sei confronti al Franchi.
  • La Fiorentina ha perso solo una volta nelle ultime nove giornate, e ha vinto tre delle ultime quattro partite di campionato. Un solo successo invece per la Lazio nelle ultime nove giornate – quello in casa dell’Inter prima della sosta natalizia (3 pareggi e 5 sconfitte).
  • In sei delle nove partite casalinghe di questo campionato, la Fiorentina non ha subito gol.
  • La squadra viola può girare la boa di metà percorso a quota 41 e se ciò accadesse sarebbe il miglior risultato nella gestione dei Della Valle.
  • Nessun giocatore dell’attuale rosa della Fiorentina ha mai segnato in Serie A contro la Lazio.
  • La Lazio non è riuscita a fare nemmeno un tiro in porta nell’ultima partita di A contro il Carpi.
  • In sei delle nove partite casalinghe di questo campionato, la Fiorentina non ha subito gol: solo l’Inter (sette) ha fatto meglio.
  • In casa la squadra di Sousa è seconda solo al Napoli. 22 i punti ottenuti al Franchi dai viola su 27 disponibili. 7 vittorie, 1 pareggio ed 1 ko (contro la Roma). Sempre andata a segno nelle gare interne la viola, incassando 5 reti e mantenendo la propria porta inviolata in 6 occasioni su 9. Nessuno ha fatto meglio in Serie A.
  • La Lazio fuori casa ha un rendimento pessimo. 2 vittorie (contro Inter e Verona) e 6 ko il bilancio dei laziali. Molte di queste con passivi importanti. E infatti sono ben 18 i gol subiti dagli ospiti lontano dall’Olimpico.
  • Il bilancio di Pioli contro la Fiorentina dice 5 vittorie per il tecnico laziale e 6 vittorie gigliate. Mai un pareggio negli incroci tra Pioli e la squadra viola.
  • FiorentinaLazio è anche la sfida tra 2 giocatori mancati tra le 2 squadre: Milinkovic-Savic e Astori

LE MINACCE – Con 19 i gol realizzati in 2 in questo campionato Kalinic e Ilicic si candidano a minacce principali dell’incerottata difesa biancoceleste e confermano quanto siano importanti per gli schemi tattici di Sousa. L’ex Dnipro a dispetto degli scettici che criticavano i campionato ucraino sta confermando la sua vena realizzativa anche in un campionato difficile come quello italiano. Senza contare poi il grande lavoro che fa per la squadra e i suoi movimenti che sono oro colato per Ilicic. L’ex Palermo stia disputando la sua migliore stagione da quando è in Italia e forse questo certifica il suo nuovo status di Big della rosa viola.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Bernardeschi è squalificato, a destra nel suo 3-4-2-1 Paulo Sousa dovrebbe schierare dal 1′ il polaccoBlaszczykowski. A sinistra invece Pasqual cercherà di vincere il ballottaggio con Marcos Alonso. I perni davanti alla difesa invece saranno Badelj e Vecino. Il trio di centrali difensivi sarà invece composto da RoncagliaRodriguez ed Astori, anche se fino all’ultimo Tomovic cercherà di strappare una maglia da titolare per il centrodestra. Probabile conferma per il reparto avanzato conBorja Valero ed l’uomo del momento Ilicic  dietro  il bomberKlalinic

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-2-1):  Tatarusanu; Roncaglia (Tomovic), Rodriguez, Astori; Blaszczykowski, Vecino, Badelj, M. Alonso (Pasqual); B. Valero, Ilicic; Kalinic. A disp. Sepe, Lezzerini, Tomovic, Gilberto, Pasqual, Suarez, Fernandez, Verdù, Rebic, Rossi, Babacar. All. Paulo Sousa

Indisponibili: –
Squalificati: Bernardeschi
Diffidati: Alonso,  Badelj, Rodriguez, Vecino

Marco Lanari

Mattia: “Siamo pronti e carichi”

Domani inizia il 2016 della Lazio Primavera. I ragazzi di Simone Inzaghi ospiteranno il Palermo. Il capitano dei biancocelesti Simone Mattia ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio: “Siamo carichi. Siamo pronti per fare del nostro meglio in questa seconda parte di campionato. La vittoria con il Lanciano è stata molto importante. Sappiamo però che dobbiamo fare di più. Il Palermo è una buona squadra, ma noi non temiamo nessuno”.

Mattia parla anche delle sue ambizioni personali: “Fare sacrifici per progettare il tuo futuro da calciatore ti fa maturare prima rispetto ad altri ragazzi. Voglio crescere e riuscire a far meglio. Vogliamo andare avanti in tutte le competizioni. Dobbiamo riprenderci ciò che è nostro. Siamo i primi in Italia nel ranking”.

Quale futuro per Minala, Crecco e Rozzi?

Il mercato è sempre più in fermento. Molte trattative stanno entrando ormai nel vivo. È questo il caso di Minala, Crecco e Rozzi, che, pur essendo sotto contratto con la Lazio, stanno giocando altrove per trovare più spazio e arrivare così alla definitiva maturazione. Il loro futuro è in continua evoluzione.

Per quel che riguarda Minala, stando a quanto riporta SerieB24.com, sarebbe imminente il suo ritorno al Bari. La società di Paparesta avrebbe battuto la concorrenza di Ternana e Livorno. Vicina alla conclusione quindi la sua esperienza tutt’altro che positiva al Latina.

Michelangelo Minieri, agente di Crecco e Rozzi, ha parlato ai microfoni di Lazionews.eu: “È molto probabile che Crecco lasci Lanciano a gennaio. Avellino, Livorno e Modena sono su di lui. La società di Caliendo è  in vantaggio. Su Rozzi ci sono Como e Salernitana. Il ragazzo ha bisogno di tornare a giocare con continuità”.

Caro Profeta…guarda e impara!

Ricordo come fosse ieri quel 30 Gennaio 2014…Tu che esci da Formello: testa china sul volante ed occhi lucidi, la gente presente capisce immediatamente e chiede “Ma allora te ne vai sul serio?”. Tu, caro Hernanes, non hai neanche la forza di dire sì, abbassi il finestrino, le lacrime che prima bagnavano gli occhi cominciano a scendere sulle guance e sì, quel pianto vale più di mille risposte, te ne stai andando: i tifosi intorno alla tua macchina ti rincuorano (paradosso), ti ricordano (e si ricordano) dei fantastici gol che hai fatto per la Lazio “Di destro, di sinistro, hai fatto gol da brividi” e “Non è colpa tua, lo sappiamo…”, sono la frasi che hanno fatto il giro d’Italia. Tu chiudi il finestrino, triste, e te ne vai, per non tornare più dalle parti di Formello. Una scena particolare, rara, anzi quasi unica. Un giocatore che piange per la maglia, un giocatore che va a guadagnare di più, ma in un posto diverso, ed è triste. E sì caro Hernanes, ci avevamo creduto tutti. Ci eravamo affezionati a te come calciatore e come uomo. Però no, le bugie hanno le gambe corte, prima o poi vengono scoperte…. Quel 10 Maggio scorso i nodi sono venuti al pettine. Le lacrime che ci avevano fatto emozionare erano soltanto l’ennesima pantomima di un professionista che pensa al suo portafoglio, alla sua bacheca e solo dopo, se proprio c’è la possibilità, alla maglia. Nulla di nuovo, nulla di straordinario, purtroppo. Quel giorno una Lazio stoica, in 10 quasi subito e per gli ultimi 30′ in nove, viene sconfitta dall’Inter, con doppietta di Hernanes. Proprio tu profeta… Ma sei un professionista e sei pagato per segnare, ci sta. Quello che non ci sta è però il modo in cui hai esultato, davanti alla tua gente, davanti ai tuoi ex compagni. Gol e…capriole su capriole. “No dai, ditemi che non è vero…” pensavo mentre lo vedevo contorcersi in aria. Ora che non si debba esultare contro la tua ex squadra non è una regola, ci mancherebbe. Però, comunque, c’è modo e modo, ed il tuo, caro Hernanes, è stato il più sbagliato al mondo. A fine partita la Lazio esce sconfitta, ma tra gli applausi scroscianti di un pubblico che ha lottato con i ragazzi in campo come non succedeva da tempo. Squadra e tifosi uniti, insieme, nonostante la sconfitta. Le lacrime di quel gennaio sono un passato lontano, che se ricordate fanno solo più male. “Era un momento brutto della mia carriera, e mi sono sfogato, ma non era contro i tifosi della Lazio quella mia esultanza” dichiarasti in un triste video nel post partita. Video triste, soltanto meno delle tue capriole in aria sotto la curva nord, ma con la maglia dell’Inter… Contro i tifosi della Lazio?!?!? Ci mancherebbe…. Ma qui non si parla di esultanza contro qualcuno, si parla di rispetto. Mercoledì, nel posticipo che chiudeva la prima giornata della serie A del 2016, è andato in scena Napoli-Torino. Il Napoli di Sarri che voleva continuare la rincorsa all’Inter, il Torino di Quagliarella che cercava punti importanti per il suo cammino. Che Quagliarella non sia ben visto a Napoli dal momento del suo trasferimento è cosa ben nota, e sicuramente era pronto ai fischi per tutti e 90 i minuti. I fischi sono arrivati, dal primo all’ultimo pallone toccato, come prevedibile. È arrivato anche il gol però, su rigore, che ha momentaneamente riportato in parità l’incontro. Lui che fa, segna, si prende i fischi, e chiede scusa. Da anni si sente gli insulti, i fischi di uno stadio che era suo, ma se segna, chiede scusa. Questo è rispetto… D’ora in poi saprai che ti aspetterà ogni volta che calcherai l’ Olimpico. Le scuse non servono, le lacrime meno che mai. Spero solo che tu, caro Profeta, visto che di tempo ne hai abbastanza per guardare il calcio in televisione, abbia visto la partita di Quagliarella, ed abbia capito la differenza tra l’esultanza ed il rispetto, tra un uomo ed un calciatore…

FORMELLO – Le ultime alla vigilia di Fiorentina-Lazio

Quando ormai tutti erano pronti a scommettere sull’esordio “obbligato” del nuovo acquisto Milan Bisevac dal primo minuto, ecco invece rispuntare Mauricio: oggi pomeriggio nella rifinitura a Formello il brasiliano si è allenato regolarmente, e molto probabilmente sarà lui ad affiancare Wesley Hoedt nella delicata trasferta in casa della Fiorentina, confermando la coppia di centrali difensivi schierata nell’ultima partita casalinga contro il Carpi. La contusione al gluteo sembra essersi riassorbita e Mauricio sembra pronto a stringere i denti pur di scendere in campo domani a Firenze dal primo minuto; del resto nessuno ha mai messo in dubbio le sue qualità di lottatore. Per il resto, difesa ancora in emergenza con le assenze di Basta, Lulic e Gentiletti, mentre a centrocampo rientreranno dalla squalifica Biglia e Milinkovic-Savic. In attacco salgono le quotazioni di Keita e Djordjevic, mentre sono in discesa quelle di Felipe Anderson e Matri.

Liverani: “Deluso dalla Lazio, con i viola sarà dura”

Ai microfoni di Radio Sportiva per presentare il match di domani tra Fiorentina e Lazio è intervenuto il doppio ex Fabio Liverani. L’ex centrocampista ha dichiarato: “L’ambiente romano è pesante ma nessuno si aspettava una Lazio in queste condizioni. In questo momento affrontare la Fiorentina, per di più nel suo stadio, è veramente dura. La squadra di Sousa pratica un ottimo calcio e l’ambiente sarà un’arma in più per i viola. Ho conosciuto il tecnico portoghese a Moena, mi ha fatto un’ottima impressione. La società ha lavorato bene, mettendo a disposizione dell’allenatore giocatori adatti al suo gioco e lui, inoltre, ha valorizzato giocatori come Badelj e Ilicic, che nel ruolo che sta ricoprendo sta dando il meglio. I Della Valle vogliono portare un trofeo importante a Firenze e per riuscirci credo faranno qualsiasi sacrificio, pur sempre nei limiti economici dei viola. Non sarà  facile migliorarsi visto ciò che stanno facendo. Non vedo giocatori di livello internazionale che possano alzare il livello della squadra”.

Pulici: “La Lazio è in difficoltà. Anderson? A me piace tanto ma…”

A margine della presentazione della collezione Calciatori Panini 2015/2016 ai microfoni dei giornalisti presenti, per commentare il momento che stanno attraversando i biancocelesti è intervenuto Felice Pulici. L’ex portiere biancoceleste ha dichiarato: “La squadra di Pioli è in un momento di difficoltà dal quale è difficile uscire. Nemmeno parlandone tra loro stanno trovando le contromisure per tirarsene fuori. Felipe Anderson? A me piace tanto, sono un suo grande estimatore, non capisco come mai non stia rendendo come dovrebbe. Penso che solo un pazzo in questo momento possa presentare una maxi offerta per lui”.

Lazio-Gentiletti ai titoli di coda. O forse no…

Si è parlato molto, in questi giorni, di una cessione di Santiago Gentiletti, in Italia o all’estero. Il difensore argentino non sembra riuscire a garantire continuità di prestazioni e rendimento, e secondo indiscrezioni sarebbe stato lui stesso a chiedere alla società di essere ceduto, anche in prestito, per cercare di riacquistare fiducia e piena condizione dopo il bruttissimo infortunio al ginocchio rimediato lo scorso anno e le prestazioni tutt’altro che positive di questa stagione. Ma secondo il Corriere dello Sport ci sarebbe stato un dietrofront: Gentiletti infatti avrebbe dato disponibilità a rimanere a Roma per aiutare la squadra. Sarebbero in via di risoluzione le sue problematiche fisiche, il che consentirebbe al difensore argentino, su cui resta forte il San Lorenzo e qualche squadra italiana, di giocarsi le sue chance a Roma, con la maglia della Lazio.