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Canovi: “Lazio è arrivato il momento di investire. In Francia ci sono ottimi difensori…”

Tra poco si apre ufficialmente il mercato e la Lazio deve assolutamente intervenire per regalare a Pioli almeno un centrale di livello in grado di sopperire l’assenza di de Vrij. Sui possibili scenari del mercato biancoceleste ha parlato ai microfoni di Radiosei l’agente FIFA Dario Canovi. Queste le sue parole:

Il mercato della Lazio? Spero che si concluda il più presto possibile perché la Lazio ne ha urgente bisogno, deve intervenire prima che riprenda il campionato. Ci vuole anche un certo ambientamento al modo di giocare per cui credo e spero che la cosa avvenga al più presto“. Si parla tanto del Genoa e di un possibile acquisto di De Maio: “Genoa potrebbe essere il club più giusto per fare un affare ed ecco che il nome di De Maio viene naturale, anche se il genoa ora ha problemi di classifica…“. Tante proposte provenienti dall’estero, in particolare dalla Francia, da Koné del Lione a Basa del Lille, questo il parere di Canovi: “Non seguo molto la Ligue 1 però il calcio francese l’ho seguito molto in passato e i francesi venuti in Italia hanno quasi sempre fatto bene.  Si può pescare il giocatore giusto lì. Basa non è giovanissimo però è sicuramente un giocatore di esperienza e ha delle buone capacità” (un usato sicuro). Canovi valuta nel complesso l’operato del direttore sportivo Igli Tare in questo 2015: ” Io parto dal presupposto che conoscendo Tare, lui di calcio ne capisce e bisogna anche ricordarsi di tanti acqusiti indovinati da parte sua. Dipende molto da che mezzi hai per fare il mercato…con le idee si fa relativamente e non fai una grande squadra subito, con le idee fai una squadra futuribile…una squadra che abbia un futuro, molti giocatori quest’anno avranno un buon o un grande futuro, però adesso giustamente i tifosi vogliono un presente e lì è diverso…lì ci vogliono i mezzi. La Lazio dopo un campionato di grande livello come l’anno scorso doveva investire per andare avanti in Champions. Ci sono delle volte in cui devi investire per guardagnare a livello economico e anche tecnico. Nel calcio a volte è indispensabile fare investimenti e a volte la Lazio in questo è mancata. Adesso la Lazio è in un momento di passaggio, siamo a metà campionato e  viene da 2-3 risultati utili. Investitre adesso potrebbe può essere importante per raggiungere risultati che poi portano a vantaggi economici non indifferenti, ma devi investire!“.
Sulle offerte faraoniche per Felipe Anderson Canovi ha concluso: “Mi sembra difficile questo tipo di offerte adesso, Felipe Anderson può valere quelle cifre e sicuramente l’anno scorso li valeva, oggi un po’ meno perchè non ha fatto un grande girone d’andata, tutto dipenderà dalle sue prestazioni da qui alla fine del campionato…se saranno quelle dell’anno scorso qualsiasi risultato è per lui possibile, lui è uno di quei pochi giocatori che 9 volte su 10 ti salta l’uomo e crea superiorità numerica. A livello personale è un giovane serio e intelligente, magari un po’ troppo sensibile in questo momento, magari le sue prestazioni dipendono da quella che è la delusione di non aver potuto dare le prestazioni dell’anno scorso”.

LAZIOSOCIAL – Tante emozioni targate Lazio nel 2015 di Cristian Ledesma

Ormai i social network sono i mezzi di diffusione per eccellenza di pensieri, emozioni e sentimenti. E a poco più di 24 ore dall’inizio dell’anno nuovo è quasi scontato un excursus di tutte le emozioni che hanno caratterizzato il proprio 2015 prima di augurare un felice 2016 a tutti. Non è da meno l’ex capitano biancoceleste Cristian Daniel Ledesma che, attraverso la sua pagina ufficiale di Facebook, fa a tutti i suoi più sinceri auguri per un bellissimo anno nuovo e ripercorre in 9 istantanee tutte le forti emozioni che hanno caratterizzato il suo 2015 dove, inutile a dirlo, c’è anche tanta Lazio (dalla notte di Napoli che è valsa il terzo posto, fino all‘addio alla Lazio e l’approdo in Brasile, tutto in dodici mesi…)Se ne va il 2015, che per me è stato un anno un po’ particolare…ma guardo con fiducia al 2016 e alle novità che mi porterà. Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie tanta salute e serenità”.

http://2015bestnine.com/martacri24Se ne va il 2015, che per me è stato un anno un po’ particolare…ma guardo con…

Posted by Cristian Daniel Ledesma on Mercoledì 30 dicembre 2015

N’Koulou-Lazio, le novità

La Lazio alla ricerca del difensore. Potrebbe essere il titolo di un’appassionante soap opera che vedrà come protagonista la società biancoceleste in sede di mercato. Il toto-nomi è  partito da un pezzo, visto l’infortunio di Stefan De Vrij, che ha costretto l’olandese a stare ai box per tutta la stagione. Tra le piste più calde vi è, senza alcun dubbio, quella che porta a Nikolas N’Koulou, difensore dell’Olympique Marsiglia.

A 25 anni, il calciatore sembra essere pronto per il grande salto. I transalpini valutano il suo cartellino 8 milioni di euro, ma difficilmente qualcuno spenderà una cifra così importante per un giocatore che andrà in scadenza a giugno. Ed ecco che, stando agli ultimi aggiornamenti dei media francesi, sarebbero proprio i biancocelesti i favoriti per aggiudicarsi le prestazioni di N’Koulou. Anzi, pare addirittura ci sia già un accordo. Occhio però al Liverpool, pronto a presentare un’offerta importante. La Lazio resta vigile alla finestra.

 

Mauricio:”Voglio restare alla Lazio”

Party nella sua villa di San Paolo con amici, musica e ballo: è stato questo il clou delle vacanze natalizie di Mauricio. Ma, il difensore brasiliano ex Sporting Lisbona, non si è assolutamente dimenticato della Lazio. Ecco le sue parole ai microfoni di Fox Sport“Sono molto contento per la vittoria che abbiamo ottenuto contro l’Inter. Voglio rimanere alla Lazio per i prossimi quattro anni, almeno fino alla scadenza del contratto. A fine carriera mi piacerebbe tornare in Brasile per stare vicino a mia madre”. L’immediato futuro di Mauricio, quindi è a tinte biancocelesti.

Formello – Aria nuova in casa biancoceleste

Dopo la seduta di questa mattina i giocatori biancocelesti si sono ritrovati sul campo di Formello per la seconda seduta giornaliera. Nel centro sportivo dopo il successo con l’Inter si respira una nuova aria, il gruppo lavora serenamente. Rientrati Felipe Anderson, Onazi e Biglia, per loro solo lavoro differenziato. Pioli prima di iniziare l’esercitazione di possesso palla con le mani lancia la sfida: “Chi perde porta lo champagne domani” e i ragazzi si impegnano volentieri e entusiasti scherzando tra loro. Assenti Mauricio e Gentiletti: l’argentino verrà controllato nelle prossime ore dai medici per vedere come procede il recupero dalla lesione di primo grado riportata due settimane fa. Oltre a loro due non hanno lavorato con il gruppo Basta, Braafheid, de VrijDjordjevic, Kishna, KonkoLulic e Marchetti. Appuntamento per domani alle 10:30 per l’ultimo allenamento del 2015.

#èSemprePrimavera | Cardelli: “Siamo più forti di quello che la classifica dice, il nostro obiettivo è andare avanti in campionato e in coppa Italia”

Filippo Cardelli, difensore della Lazio Primavera, è intervenuto ai micorfoni di Lazio Style Channel (233 di Sky) e Lazio Style Radio 89.3 FM: La partita contro il Napoli è stata emblematica perché la squadra non ha mollato e ci ha creduto fino in fondo, con il Lanciano abbiamo riconfermato di essere un gruppo forte e unito. Meritiamo di più rispetto a quello che la classifica dice e sicuramente gli infortuni ci hanno svantaggiato. Mister Inzaghi è molto bravo e disponibile con noi, nel gioco insiste sempre affinché la difesa sia alta. Purtroppo l’infortunio mi sta tenendo fuori dai campi da un mese e 10 giorni, ma non vedo l’ora di tornare a giocare. L’aiuto maggiore mi arriva dai miei genitori e dai miei compagni che mi sono sempre vicino. Il 9 si riparte dalla Coppa Italia contro il Palermo allo stadio Mirko Fersini. Nella partita di andata abbiamo creato molte occasioni, sarà una partita secca e difficile, l’approccio è diverso rispetto alle partite di campionato, noi siamo fiduciosi e daremo il massimo”.

Corino: “Lazio tieni Keita e cedi Anderson”

Per parlare dei movimenti di mercato dei biancocelesti è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia l’ex biancoceleste Luigi Corino. Queste le sue parole: La Lazio deve assolutamente fare mercato. Alla squadra serve subito un forte difensore che possa partire titolare e un altro di riserva pronto a subentrare ma che non faccia rimpiangere gli assenti. Mancano quattro giorni alla finestra invernale e la società ha tutto il tempo, prima che riprenda il campionato, di presentare il nuovo acquisto. Io cederei Felipe Anderson e farei di tutto per tenere Keita. Se è vera l’offerta dello United, ovvero 40 milioni, Lotito e Tare devono venderlo reinvestendo subito il denaro incassato. Tra l’altro il brasiliano non è mai tornato ai livelli di quelle 15 partite della scorsa stagione, è triste e distaccato. Mentre al contrario, Keita è molto maturato rispetto a qualche mese fa, ha lavorato su se stesso, lo ritengo al centro del progetto tecnico-tattico di mister Pioli, la Lazio non deve cederlo”.

#èSemprePrimavera – Murgia: “Siamo un gruppo unito e forte”

Alessandro Murgia, centrocampista della Lazio Primavera, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel (233 di Sky) e Lazio Style Radio 89.3 FM: “La vittoria contro il Lanciano è stata molto importante soprattutto in chiave classifica. Siamo entrati concentrati e ci siamo meritati i 3 punti, ho avuto la fortuna di fare un bel gol ma questo passa in secondo piano rispetto alla vittoria. La partita ci ha dato molta carica e consapevolezza dei nostri mezzi, siamo un grande gruppo. Dalla vittoria contro il Napoli abbiamo invertito il senso di marcia e ora contro il Lanciano abbiamo riconfermato il cambio di tendenza. Il girone C è uno dei più difficili, le squadre sono quasi tutte allo stesso livello, ma la classifica ora è un po’ bugiarda, il nostro obiettivo è quello di risalire e migliorare i risultati fuori casa. La classica è corta e il campionato è ancora lungo, noi pensiamo a migliorare e fare risultati utili. Il ritiro in prima squadra mi ha dato fiducia e carica, è stata un’esperienza fantastica, mi ha aiutato molto dal punto di vista mentale e fisico. Ho fatto miei i consigli di mister Pioli e di tutto lo staff. Dedico ogni giorno molto tempo a migliorarmi perché solo così possono arrivare grandi risultati. Di questo anno ricordo con maggior piacere il gol contro il Lanciano, è stata una rete difficile che si è poi rilevata fondamentale per vincere la partita. Un ringraziamento speciale va in primo luogo alla mia famiglia e poi ai giocatori della prima squadra che sono sempre molto disponibili con noi. Se si potesse rigiocherei la finale Scudetto perché meritavamo di vincere, ci è mancata un pizzico di fortuna. Eravamo un gran gruppo ma lo siamo anche quest’anno. Il 09 gennaio affrontiamo il Palermo in Coppa Italia, sarà sicuramente una partita molto combattuta, dove l’episodio sarà decisivo. Il Palermo è una squadra molto tosta, si chiude bene e riparte, ha giocatori di qualità davanti. Noi pensiamo a noi, giochiamo in casa e vogliamo sfruttare le nostre qualità. Vogliamo arrivare in semifinale. Sarà un match tattico, noi più grandi dobbiamo trasmettere tranquillità e consapevolezza al resto della squadra. Obiettivi per il 2016? E’ quello di fare sempre risultati positivi in campionato per accedere alle Final Eight. Anche la Coppa Italia è un nostro obiettivo. Sappiamo che gruppo siamo e cosa possiamo dare, siamo carichi e consapevoli dei nostri mezzi. Il mio obiettivo personale è quello di fare meglio”.

Savino: “Il successo con l’Inter è stato importantissimo, darà molto morale per ripartire alla grande”

Finalmente si riparte, la sosta natalizia è quasi definitivamente alle spalle, e i biancocelesti sono tornati a faticare sul campo di Formello per prepararsi alla prima prestazione dell’anno nuovo, quando all’Olimpico dovranno affrontare il Carpi. Il vecchio anno si è chiuso con l’eclatante successo di Milano sulla capolista Inter e gli uomini di Pioli vogliono iniziare il nuovo nella stessa maniera come hanno finito il precedente: ossia con una vittoria. Per parlare di quanto potrebbe valere e cosa potrebbe rappresentare l’ultima vittoria dei biancocelesti per il prosieguo del campionato ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex centrocampista biancoceleste Gabriele Savino: “Quella di San Siro è stata una vittoria conquistata grazie ad una grande unità di gruppo e con molto sudore. Il bel risultato finale ottenuto, molto difficile sulla carta, ha alzato il morale dei giocatori. Ora dopo la sosta inizia anche il mercato e tutto può cambiare. Ma almeno il morale della vittoria resta ed è utile per ripartire alla grande. Stefano Pioli è un allenatore emergente che sa il fatto suo, è riuscito a tenere unito il gruppo, è lui l’artefice di questa Lazio. In una piazza come Roma, tanto più nella piazza biancoceleste, non è facile lavorare ma il tecnico e i suoi collaboratori stanno facendo molto bene. In campionato si può recuperare, la squadra è stata anche sfortunata visti i tanti infortuni. Il reparto difensivo è quello più in crisi a causa dei tanti stop. Ma la Lazio ha grandi giocatori: vincere a San Siro vuol dire che i giocatori ci sono  e che sono elementi di valore. Quelli biancocelesti sono calciatori che in molti vorrebbero. Come attaccante esterno mi piace Candreva, quando giocavo io la fascia dovevi farla tutta. La Coppa Italia e l’Europa faranno da traino anche per risalire in classifica in campionato. Il campionato italiano non ha tregua ma non vedo tanta differenza con l’Europa League, partite facili non ce ne sono. In Europa magari le squadre sono meno chiuse e ti lasciano giocare e allora cambia tutto. Ora con le vacanze si sono riposati, quindi è il momento di allenarsi, è tutto programmato. Si lavora bene e si cerca di trovare soluzioni diverse per affrontare le tre competizioni. Si ricomincia e si dovrà lavorare per rientrare nella forma migliore e ottenere il meglio fino alla fine. Lazio-Carpi sarà una partita difficoltosa, quella emiliana è una squadra che ha dimostrato che non vuole mollare e che affronta ogni incontro per raggiungere la salvezza. Queste, dopo la sosta, sono partite trabocchetto che comportano dei risultati a sorpresa. Comunque la sosta ti permette di recuperare giocatori che erano fuori e far riposare chi ha dato di più. Io farei giocare anche durante le feste natalizie, la Serie B lo ha fatto ottenendo ottimi risultati. Felipe Anderson quest’anno non è ancora quello della scorsa stagione, da lui mi aspetto più impegno. Magari anche la sosta servirà a tirare su le singole prestazioni. Per il campionato vedo la Juventus favorita, ha degli ottimi giocatori, hanno recuperato quando ormai due mesi fa tutti consideravano fuori dai giochi e inoltre quelli bianconeri sono giocatori abituati a vincere. Mi piacciono anche Napoli e Fiorentina. L’Inter è la vera sorpresa, ha cambiato tanto ma ha un tecnico molto bravo. Nonostante abbia cambiato tantissime volte la formazione Mancini è riuscito a vincere il titolo d’inverno”.

 

Calciomercato – Gli occhi della Lazio su un esterno colombiano…

A cinque giorni dall’apertura del mercato, la Lazio prepara le sue mosse per non farsi trovare impreparata. Mentre il desiderio collettivo è un centrale di difesa, Lotito e Tare sembrano pronti a ricoprire anche altri ruoli della rosa biancoceleste. Infatti secondo Tuttomercatoweb.com, è di pochi minuti fa la notizia che le attenzioni della società siano rivolte verso Johan Mojica, esterno sinistro del Real Valladolid, 23enne esterno che ricopre anche ruoli di terzino sinistro e centrocampista in una linea a cinque.

Kishna, senti i tuoi ex compagni: “La sua scelta di giocare nella Lazio…”

Fa parte dei baby d’oro, è uno di quelli su cui si punta forte sin dal suo primo giorno a Roma. Ricardo Kishna è il giovane talento della Lazio. L’olandese, anche in patria, è stato sempre considerato un potenziale campione del futuro panorama calcistico. I numeri ce li ha e li ha mostrati nelle apparizioni in questi primi 5 mesi di Lazio. Alcuni dei suoi ex compagni, attraverso alcune dichiarazioni hanno approvato il suo trasferimento nella capitale, come ad esempio il suo ex compagno di squadra Tete, che con Kishna era nel settore giovanile: “Ci sono state delle ingiuste critiche ma Kishna non era contento all’Ajax, era in una situazione molto complicata e ha scelto giustamente un grande club come la Lazio. Non ha sbagliato a scegliere la Lazio. Ha giocato abbastanza in un importante campionato come la serie A”. Anche un altro suo ex compagno, considerato la futura stella del calcio Olandese, ha mostrato fiducia nella sua scelta, Bazoer che ai media Olandesi ha dichiarato: “Non bisogna mai guardare troppo in avanti con il tempo, ad esempio Kishna militava nelle giovanili dell’Ajax ed ora si ritrova a giocare in un campionato di grande interesse come quello italiano”.

FORMELLO – Le ultime novità dall’allenamento mattutino

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Mercoledì 30 dicembre: a Formello è previsto il rientro dei sudamericani, di Onazi e di Oikonomidis. In campo però l’unico presente è il giovane australiano, che alle 10 intraprende la prima seduta della giornata (la seconda avrà luogo alle 15). Insieme a mister Pioli e ad un gruppo ancora piuttosto ridotto: all’appello mancano infatti Gentiletti, Mauricio, Biglia, Anderson, Onazi, oltre agli infortunati Marchetti, De Vrij, Lulic (inserito dal sito ‘Reprezentacija.ba tra i migliori 5 assist-men della Nazionale bosniaca, precisamente al quarto posto con 7 assist) e Kishna e agli assenti di giornata Basta, Patric, Konko, Braafheid e Mauri. Insomma, pochi i terzini a disposizione del tecnico parmense, che monitora in particolare le condizioni di Basta: il serbo infatti è alle prese con la pubalgia, un problema la cui gravità induce alla cautela e alla gestione, evitando accelerazioni inutili in questi giorni di festa. Buone notizie arrivano invece da Cataldi Klose, che ieri avevano svolto lavoro differenziato e che oggi si sono riuniti ai compagni nella partitella prima con le mani e poi con i piedi. Pioli spera di averli a disposizione anche il prossimo 2 gennaio, nell’amichevole di Formello contro il Real Carsoli: la formazione abruzzese già l’anno scorso fece da sparring partner ai biancocelesti, i quali si imposero per 15-0 e portarono sulle tribune del Fersini circa 5mila tifosi. Chissà se lo spettacolo si ripeterà anche quest’anno…

Lazio, inizio d’anno con il Real Carsoli. E il neo sposo Onazi

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Inizio 2016 in campo per la Lazio, che sabato 2 gennaio affronterà a Formello in amichevole il Real Carsoli, squadra che milita nel campionato di Promozione. Il match, il cui ingresso sarà aperto al pubblico, avrà inizio alle ore 15.

Ad essa potrebbe partecipare anche il neo sposo Eddy Onazi: il centrocampista, infatti, nella giornata di ieri è convolato a nozze con la sua compagna Sandra. Il matrimonio è stato celebrato nella capitale nigeriana Lagos in gran segreto, poche ore prima che Onazi facesse ritorno a Roma per riprendere gli allenamenti in vista del Carpi. Ovviamente a lui e alla dolce consorte vanno i migliori auguri da parte di tutta la redazione di Laziochannel.

TEMPI BELLI – Che ce frega der mercato noi c’avemo Abdu Konko

Babbo Natale quest’anno arriva tutte le mattine, altro che venticinque dicembre. Sotto l’albero abbiamo trovato pigiami, calzini, pantofole e portachiavi a forma di Muppet (molti quotidiani in questi giorni hanno dedicato ampi dossier al tema “regali brutti“, poi a pagina 35 l’intervista alla ricercatrice che ha scoperto la proteina anticancro), ma il meglio doveva ancora venire.

Ogni mattina una pioggia di milioni, nella giornata di oggi, 30 dicembre, addirittura 50 per Felipe Anderson. Senza considerare quelli per Candreva, Biglia, De Vrij (offerta di 36 milioni, è stato scritto, per un giocatore che starà fermo altri sei mesi salvo complicazioni, probabilmente confondendo una notizia risalente all’agosto scorso). Se li vendiamo tutti, ci sono diverse possibilità.

A) Ci compriamo direttamente il Manchester City, che ha un roster sicuramente competitivo per la Serie A, ed evitiamo di compiere gli errori dei cugini, che pagarono Nainggolan, Ibarbo e Astori il 33% in più di quanto Giulini pagò tutto il Cagliari.

B) Apriamo un chiosco di grattachecche in Costa Rica a ogni tifoso e realizziamo il grande sogno italiano, mollo tutto e vado a vivere sulla spiaggia. Poi però resterebbe il problema del modulo, a meno di non aprire un chiosco anche a Pioli.

C) Prendiamo un difensore (questa sarebbe sicuramente l’opzione più sorprendente).

Gli intrighi sul mercato sono tanti, si sa, ma a distinguere tra il fumo e l’arrosto (non quello di Natale) ci vuole poco. Gli altri imbandiscono la tavola coi nostri piatti, varrebbe la pena, classifica alla mano, fargli sapere che noi finora non ci abbiamo mangiato granché. E in questo turbinio di milioni virtuali, una certezza reale ce l’abbiamo: contro il Carpi speriamo che Konko recupera, sennò siamo scoperti a destra.

Perché sapete qual è la morale di questa favoletta natalizia? Che uno può sognare anche che Babbo Natale gli lasci una Rolls Royce sotto l’albero, coi fantastiliardi degli sceicchi per i “gioielli”: poi però bisogna fare i conti col fatto che Babbo Natale non esiste. Per cui, sotto l’albero ci trovi i pedalini, che alla fine tornano sempre utili. Come Konko.

Buon anno e ci risentiamo nel 2016! E mi raccomando, nel frattempo non ve li spendete tutti.

Fabio Belli

Difensore: no di Gil, (ri)spunta una pista spagnola

Lazio su Gil, niente di più falso. Almeno a sentire il diretto interessato, che con un post su Facebook ha voluto smentire le voci circolate nelle ultime ore. “Non ho ricevuto offerte dall’Italia“, ha tuonato il 28enne centrale del Corinthians, accostato da radio mercato ai biancocelesti e al Napoli. Un’indiscrezione, a quanto pare, priva di qualsiasi fondamento: “Gli ultimi rumors di mercato che mi vedono coinvolto non sono assolutamente veri. – ha proseguito Gil – Solo io, il Corinthians e il mio manager Carlos Leite siamo autorizzati a parlare del mio futuro e di eventuali trattative“.

Spento sul nascere un obiettivo, la Lazio potrebbe dunque puntarne un altro, ovvero Gustavo Cabral del Celta Vigo. Classe ’85, non è un nome nuovo per i biancocelesti, che erano interessati a lui già qualche anno fa. E che ora, secondo quanto riporta ‘Il Messaggero’, potrebbero stringere per portarlo a Roma e metterlo agli ordini di Pioli già per la sfida dell’Epifania contro il Carpi.

“Felipe Anderson va venduto!”, l’opinione di molti ex giocatori laziali

Il Manchester United è tornato alla carica per Felipe Anderson – scrive il Corriere dello Sport – offrendo la cifra mostruosa di 50 milioni di euro. Un’offerta irrinunciabile che fa seguito a quelle formulate in estate. Rispetto a qualche mese fa lo scenario è ora diverso, solo il tempo dirà della veridicità di queste voci inglesi. In estate però sul tavolo di Lotito sono arrivate delle offerte reali che lui ha rifiutato con forza.

A fronte di tale offerta molti ex laziali si sono espressi favorevoli alla cessione del brasiliano. “Sarebbe una fortuna per la Lazio avere un ragazzo che porta 60 milioni di euro nelle casse della Lazio – l’opinione di Fernando Orsi ai microfoni di Radio Radio – bisognerebbe pensarci benissimo perché con quei milioni i biancocelesti potrebbero sistemare tutta la rosa”. Dello stesso avviso Felice Pulici: “Vendilo! Per quella cifra, se è vero, va venduto – dalle colonne del Corriere dello Sport – mi dispiace ma a quelle cifre non ci puoi pensare su. Personalmente però non credo a queste voci, mi sembrano follia pura. Un anno fa forse sì ma quest’anno no”. Sulla stessa linea d’onda gli ex Pino Wilson (“Con il ricavato si allestirebbe una Lazio di prim’ordine”), Vincenzo D’Amico (“Io lo avrei già venduto per 40 milioni in Primavera”) e Massimo Piscedda (“E’ un grande talento, ma un’offerta così non si rifiuta”).

De Vrij, ct Olanda: “Quando tornerà…”

La Lazio rivedrà de Vrij in campo solo nella prossima stagione. L’operazione per tornare più forte di prima, parla di lui il ct olandese Danny Blind che, parlando dell’Olanda in ottica Mondiali 2018, promuove la scelta del giocatore di operarsi: “Chiunque può contestare le mie scelte – le sue parole ai microfoni di AD Sportwereld – non dico nulla. Però non mettete in dubbio le mie buone intenzioni. Abbiamo dei giocatori chiave, ma tutto dipende anche dagli infortuni. Per esempio, de Vrij starà fuori a lungo, ma con la Lazio ha fatto una buona scelta. De Vrij è un uomo, sta crescendo e può diventare ancora più forte”.

RASSEGNA STAMPA – Stendardo: Napoli da scudetto, Atalanta e vivaio, modello vincente

Nessuno è profeta in patria, dicono. Ma Guglielmo Stendardo è un’eccezione alla regola. La domenica dopo Natale, ad Agropoli, dove vive la sua famiglia, il difensore dell’Atalanta ha ricevuto il prestigioso premio Paolo Serra, riconoscimento a carattere nazionale dedicato alla memoria dell’ex sindaco di Agropoli, amministratore molto noto nel Cilento. Trentaquattro anni, nato a Napoli, (un fratello, Mariano, 32 anni, difensore della Fidelis Andria), Guglielmo detto Willy è calcisticamente cresciuto nelle giovanili del club partenopeo. Ha giocato nella Samp e nella Salernitana. Poi Catania, Perugia, Lazio, Juve, Lecce, ancora Lazio e, dal 2012, Atalanta, della quale è diventato un autentico totem, amatissimo dai tifosi. Laureato in giurisprudenza, Stendardo è l’unico calciatore professionista della serie A abilitato alla professione forense. Fortemente impegnato nel sociale, sostenitore della Casa So.Spe. (Sostegno e Speranza) fondata da Suor Paola a Roma per aiutare le donne vittime di violenze e di abusi e i loro bambini, il giocatore nerazzurro è molto legato alla sua Campania, anche se Bergamo l’ha adottato.

Signor Stendardo, che cosa pensa di questo campionato, mai così equilibrato dopo 17 turni, con 5 squadre a contendersi lo scudetto in un fazzoletto di 4 punti? “Mai visto un torneo così avvincente. Juve, Roma, Inter e Napoli  sono le squadre che lotteranno sino alla fine per il titolo. Ma le sorprese di questa serie A sono il Sassuolo e l’Atalanta.”

Perché il Sassuolo e l’Atalanta stanno facendo così bene? “Perché sono società solide, i cui settori giovanili sono splendide realtà. Nell’Atalanta, ad esempio, ci sono  giovani di valore cresciuti in quella miniera d’oro che risponde al nome di Zingonia. Penso a Sportiello, Grassi, Conti. In prima squadra c’è anche Monachello, che, nonostante abbia soltanto ventun anni, ha già mostrato quale sia il suo talento”.

Che cosa cambierebbe l’avvocato Stendardo nel sistema calcistico italiano? “Darei sicuramente più spazio ai giovani italiani e aprirei subito al campionato delle riserve, sul modello dell’Inghilterra e della Spagna”.

 Crede che calciatori già esperti accetterebbero l’idea di giocare in una seconda squadra? “Personalmente non avrei problemi. Anche i miei colleghi del campionato italiano potrebbero  accettare l’idea di buon grado. Nel calcio deve sempre prevalere l’interesse della collettività, non del singolo”.

Certo che, con gli stadi che ci ritroviamo in Italia, è difficile colmare il divario con i Paesi calcisticamente più evoluti: “Il problema riguarda tutto il nostro Paese. Le eccezioni sono lo Stadium juventino, il Mapei del Sassuolo a Reggio Emilia e il Friuli che l’Udinese ha trasformato in un vero gioiello. Il resto è obsolescenza, lentezza, ritardi inaccettabili. Ad esempio: l’Atalanta ha presentato un progetto strepitoso ma, sinora, i  lavori di restauro e di recupero hanno coinvolto solo rifacimento della tribuna centrale e la creazione dell’area pitch view, che consente di seguire la partita praticamente da bordo campo. Il presidente Percassi e noi giocatori crediamo nelle istituzioni e ci auguriamo che i tempi burocratici siano brevi”.

Con una laurea in giurisprudenza e un ventennio di esperienza, crede di poter aiutare il nostro calcio? “Anche se ho 34 anni, mi auguro di giocare a calcio ancora per molti anni. Quando smetterò, cercherò di coniugare le mie due passioni: il pallone e la legge”. 

Ha mai pensato alla Figc? “Mi sento ancora un calciatore, ma non escludo nulla. In quell’ambiente servono  personalità competenti. Oltre ad essere uno sport, il calcio ha un ruolo sociale ed etico. La mia Figc ideale dovrebbe essere gestita da sportivi  che siano un esempio per tutti: come Roberto Baggio”.

A proposito dello Stendardo giocatore: nonostante la sconfitta, lei è stato uno dei migliori in campo nella partita con il Napoli giocata prima di Natale. Che impressione le ha fatto la squadra di Sarri? “Il Napoli ha vinto, ma noi abbiamo lottato fino alla fine. E’ difficile avere la meglio contro un attaccante come Higuain, uno dei più forti del mondo. Comunque, abbiamo fatto bella  figura. Per me, ogni gara contro il Napoli ha un sapore particolare: il Napoli è la squadra della mia città, nella quale sono calcisticamente cresciuto e la porterò sempre nel cuore. Non potrei mai dimenticare l’esordio con quella maglia e in quella piazza”. 

Dopo 17 giornate, l’Atalanta è nona in classifica con 24 punti. Sin qui, un campionato molto brillante: qual è il segreto? “La solidità della società, la sua organizzazione e la sua serietà. Il presidente Percassi è a capo di un gruppo che dà lavoro a seimila dipendenti in Italia e all’estero: ha portato nell’Atalanta lo spirito manageriale e la modernità che contraddistinguono le sue molteplici attività. In un club di calcio, se c’è un’organizzazione stabile, anche la squadra è più serena e rende al meglio”.

Qual è il suo rapporto con i tifosi atalantini? “La tifoseria bergamasca è straordinaria. Lo stadio è sempre gremito, l’entusiasmo è contagioso: anziani, bambini, donne, uomini, famiglie. C’è un un vero e proprio culto dell’Atalanta. A Bergamo non si dice: vado allo stadio. Si dice: vado all’Atalanta. Che credo sia un bell’esempio di senso dell’appartenenza e aggregazione. Il merito è anche di Percassi: non perde  l’occasione per coccolare i suoi sostenitori con iniziative di marketing particolarmente azzeccate. Ad esempio, ogni neonato negli ospedali delle città e della provincia riceve in dono una maglia nerazzurra. Questa si chiama fidelizzazione…”

Che ricordo ha della Lazio e dei tifosi? “Ho un ricordo meraviglioso. La Lazio era ed è una  squadra straordinaria. A Roma sono stato ben accolto e ho sempre nutrito il massimo rispetto verso i tifosi laziali. Ancora oggi, a  distanza di anni, sento la loro vicinanza. Vedere gli stadi vuoti è davvero triste, soprattutto se si tratta dell’Olimpico”

Il suo rapporto con Suor Paola,  celeberrima tifosa laziale che gestisce la casa di accoglienza So.Spe nella capitale,  risale agli anni della sua permanenza a Roma? “Suor Paola è una religiosa straordinaria. Ogni volta che posso, vado a salutare i suoi bambini. Non riuscirei a trascorrere un Natale sereno se non lo facessi”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Parolo: “E’ ora di riportare i tifosi allo stadio”

È il fedelissimo per eccellenza di Pioli, Marco Parolo. L’uomo a cui il tecnico non vorrebbe mai rinunciare. Lo dimostrano i 3564 minuti giocati nella scorsa stagione che lo rendono il calciatore più impiegato in assoluto, a distanza di oltre 6 partite dal secondo in classifica Stefan De Vrij a quota 2995. Anche in questa stagione, nonostante l’infortunio muscolare alla coscia che lo ha tenuto fuori tra ottobre e novembre, è quarto nella graduatoria del minutaggio a 1620, dietro soltanto Felipe Anderson, Basta e Gentiletti (rispettivamente 1744, 1726 e 1675).

“NEL MOMENTO DI DIFFICOLTÀ CI SIAMO CONFRONTATI” – Contro l’Inter, nell’ultima gara prima della sosta, Parolo è stato tra i migliori in campo ed è proprio da quella prestazione che vuole ripartire per cominciare il 2016: “Nell’ultimo mese – ha spiegato il centrocampista a LazioStyleRadio – abbiamo fatto buone prestazioni senza ottenere risultati per sfortuna e mancanze nostre. Ci siamo sbloccati in Coppa Italia, poi a San Siro volevamo dare una svolta per ripartire e fare un regalo ai nostri tifosi. Vogliamo continuare ora sulla strada intrapresa prima della sosta”. Una benedetta vittoria che ha toccato nel profondo l’animo dei giocatori biancocelesti: “Questo successo ci ha confermato che il percorso era quello giusto. È cambiata la mentalità nell’affrontare le cose, nel momento difficile è nato un confronto tra di noi e abbiamo mostrato la voglia di uscire da questa situazione. Contro Empoli, Juventus  e Sampdoria abbiamo fatto sempre buone partite. Quelli di Milano sono tre punti in casa della prima che danno morale. Abbiamo concesso poco, sfruttando le nostre occasioni. Ci siamo tutti sacrificati per la squadra, poi alcuni elementi che abbiamo a disposizione possono fare la differenza. Giocare ogni tre giorni non è facile, ma ora abbiamo capito cosa serva. La partita contro l’Inter è stato il momento più bello della stagione, era quello che occorreva nel momento più opportuno. Ci ha permesso di affrontare la sosta nel modo ideale. C’era l’aria giusta anche negli spogliatoi, abbiamo capito che possiamo dire ancora la nostra”.

“TOCCA A NOI RIPORTARE I TIFOSI ALLO STADIO” – Sui tifosi: “Non cerchiamo giustificazioni, con i risultati e la voglia di lottare dobbiamo riportare la gente allo stadio. Spetta soltanto a noi. I fischi sono giusti, ma in tutte le partite devo dire che abbiamo avuto sempre il sostegno e la passione dei nostri sostenitori. Certo, vedere l’Olimpico vuoto dopo le 50 000 persone dello scorso anno è brutto. Ci sono state diverse polemiche su cui non mi esprimo. Spero soltanto possano tornare allo stadio. Dobbiamo trascinarli, meritano la possibilità di poterci incitare tutti insieme”. La stagione scorsa, insieme a Candreva e Felipe Anderson, è stato il secondo miglior cannoniere della Lazio, subito dopo Klose a 16. In quella in corso, tra campionato e coppa, ha incrementato il suo bottino in biancoceleste con altre due reti: “Sono sempre bei momenti, vai in estasi totale quando segni. Lo sogniamo fin da piccoli, chiunque gioca spera di poter trovare un gol. È sempre bello, ci sono frangenti in cui arriva anche casualmente. Viviamo per attimi così”.

“VORREI RIGIOCARE LA SUPERCOPPA CON LA JUVE” – Uno dei suoi due gol questi è arrivato in Europa League, una competizione dove la Lazio sembra decisamente più a suo agio: “In campionato è successo spesso di trovare squadre molto chiuse. Se abbiamo spazi con i nostri giocatori possiamo far male, altrimenti bisogna esser bravi a concretizzare le occasioni che creiamo. Gli avversari conoscono il nostro valore al di là della classifica e cercano di chiudere le nostre fonti di gioco. Serve così movimento e cinismo da parte nostra. In Europa invece gli avversari tendono a giocare di più e lasciare meno spazio al tatticismo. Guardano meno l’avversario e più il loro gioco. Così spesso vengono a mancare le attenzioni sui punti forti delle squadre, per noi è un vantaggio ovviamente. Abbiamo tempo e modo per prepararci al meglio. Il Galatasaray? Ci aspetta una partita difficile, ma siamo pronti”. Prima però ce ne sono altre, a partire da quella con il Carpi: “Sarà una sfida difficile, da interpretare con intensità e senza concedere nulla. Possiamo giocare per vincere contro chiunque”. In questa stagione però sono state molte le sconfitte. In generale sono tre quelle che Parolo vorrebbe rigiocare: “Vorrei rigiocare sicuramente il derby di ritorno dell’anno scorso e la gara di Leverkusen, tuttavia al primo posto metto la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Avevamo grande voglia in tutti e tre i confronti, ma non abbiamo portato a casa il risultato. In queste tre gare forse solo i tedeschi hanno meritato. In quel caso ci è mancato quel passo in più. Shanghai? Le finali vanno giocate in Italia, soprattutto per rispetto delle persone che vengono allo stadio”.

MERCATO: SI TRATTA PER KALINIC DELL’HAJDUK – Intanto la società continua a lavorare sul mercato. Va avanti la caccia al difensore: N’Koulou del Marsiglia, Pogba del Saint-Étienne, Mandi dello Stade Reims e Basa del Lille sembrano essere gli indiziati principali per sostituire De Vrij. Per quanto riguarda la possibile partenza di Gentiletti invece piace De Maio del Genoa, non nell’ambito di uno scambio con l’argentino: l’ex San Lorenzo non interessa al club di Preziosi. Difesa a parte, la Lazio lavora anche per arrivare al portiere dell’Hajduk Spalato Lovre Kalinic: l’offerta biancoceleste è di 3,5 milioni, la richiesta dei croati è ferma a 5. C’è ancora distanza, insomma, ma il club di Lotito vuole arrivare al gigante di 201 cm cercato anche dal Chelsea e dall’Aston Villa. Ha 25 anni e conta solo 2 presenze in nazionale. Arriverebbe, nel caso, a giugno, probabilmente per sostituire Berisha. Marchetti infatti, nonostante i continui rinvii, sembra orientato a firmare il prolungamento del contratto, attualmente in scadenza a fine stagione.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Allarme pubalgia per Basta

L’allarme era scattato una settimana fa, a poche ore dalla trasferta di San Siro. Sensazioni negative e quadro clinico da analizzare attentamente: preoccupano le condizioni di Dusan Basta (ha saltato le ultime tre partite del 2015 con Sampdoria, Udinese in Coppa Italia ed Inter), inizialmente s’era parlato di un semplice problema muscolare, nel giro di pochi giorni s’è trasformato in un principio di pubalgia. Il serbo – reduce dalle vacanze di Natale trascorse a Belgrado – si è allenato regolarmente nella giornata di lunedì, ha partecipato a tutto il lavoro con il gruppo, ma ieri (giornata di doppia seduta) è rimasto a riposo a scopo precauzionale. Proverà a recuperare per il Carpi (6 gennaio ore 15 stadio Olimpico), ma verrà valutato quotidianamente, potrebbe anche restare fermo e tornare con la Fiorentina.

Nel giorno della Befana mancheranno Marchetti, Kishna, Lulic, De Vrij, Gentiletti e gli squalificati Biglia e Milinkovic Savic. In regia dovrebbe giocare Cataldi (da due giorni si allena a parte), Pioli confermerà il 4-3-3, in caso di 4-2-3-1 invece come trequartista verrebbe lanciato dal primo minuto Stefano Mauri. In attacco spazio ancora a Matri, ha superato Djordjevic e Klose, è l’uomo del momento. Oggi è in programma un’altra doppia seduta, rientreranno i sudamericani, Onazi e Oikonomidis.

Fonte : Il Tempo