AGGIORNAMENTO ORE 14 – Sembrava andare a vele spiegate il recupero di Antonio Candreva in vista di Italia–Spagna, c’era un fortissio ottimismo, e invece è di queste ore la clamorosa notizia riportata da Sport Mediaset: Antonio Candreva non ci sarà nell’ottavo di finale contro i campioni d’Europa in carica. Una brutta tegola per Conte. L’esterno della Lazio quindi non farà parte dei convocati di Conte per la gara. Dopo un iniziale lavoro differenziato, negli ultimi giorni era tornato ad allenarsi in gruppo e sembrava pronto a scendere in campo. Probabilmente il ct non ha voluto rischiarlo in una gara così impegnativa anche dal punto di vista fisico.
Arrivano buone notizie da Montpellier per l’Italia: Candreva è tornato in gruppo. Ieri, al quartier generale azzurro, l’esterno romano ha ripreso ad allenarsi con i compagni, dedicando inoltre una parte della seduta mattutina ad un lavoro solitario con un carico aggiuntivo. Il numero 87 biancocelste – come riporta Sport Mediaset – è sembrato in buone condizioni, il problema muscolare sembra rientrato e le sensazioni, in vista della sfida di lunedì a Saint Denis contro la Spagna, sono positive, tutto lascia pensare che sarà titolare. Ma il problema muscolare all’adduttore destro necessita di cautele particolari: solo gli ultimi test, quelli in cui si forza un po’ di più, scioglieranno le residue riserve. Ok anche Sirigu e Bernardeschi.
IL PIU’ TEMUTO – Gli spagnoli si preoccupano di Candreva. E’ ancora vivo il ricordo di quanto l’esterno biancoceleste bruciò sullo scatto due fenomeni come David Silva e Jordi Alba in Confederation Cup lasciando tutti a bocca aperta. In questo Europeo, in soli 180 minuti di utilizzo, Candreva ha crossato 17 volte nelle aree di rigore di Belgio e Svezia, ispirato il 2-0 di Pellè a Lione e recuperato palloni su palloni in un ruolo, quello di locomotiva della fascia destra, che richiede attenzione a entrambe le fasi di gioco. Bernardeschi, contro l’Irlanda, ha stentato a sostituirlo soprattutto nell’aiuto difensivo alla “catena” formata con Barzagli e Sturaro.






Nel 1942, durante gli anni della guerra Cousteau mise a punto con l’ingegner Emile Gagnan il primo erogatore per immersione subacquea. Una nuova invenzione che avrebbe completamente rivoluzionato il modo di scendere sott’acqua e che ancora oggi è rimasta quasi immutata. Nello stesso periodo continuava a coltivare la passione per il cinema e per questo motivo costruiva una delle prime cineprese sottomarine. Alla fine degli anni ’40 ci fu la svolta della sua vita: il miliardario inglese Guiness gli mise a disposizione un dragamine varato pochi anni prima, che Cousteau chiamerà “Calypso“.
La prima grande spedizione avvenne nel Mediterraneo al largo di Marsiglia per recuperare il “Grand Conglue”, un antico relitto. Poi il fantastico viaggio attraverso l’inesplorato Mar Rosso e l’Oceano Indiano che porterà alla realizzazione del suo primo grande film: “Il mondo del silenzio“. Film premiato con Oscar e Palma d’Oro. Il libro venne stampato in 20 lingue differenti e ne furono acquistate oltre 5 milioni di copie. Fra le varie spedizioni Cousteau rivolge sempre di più la sua attenzione al mondo della scienza e della tecnologia dell’esplorazione subacquea e intanto esce “Mondo senza Sole“, il suo secondo film. Dopo si sono succedute tantissime produzioni. Una tappa molto importante per Cousteau fu l’onorificenza di membro dell’Académie Francaise, ottenuta nel 1989.