L’Uefa attraverso una nota ha confermato di aver aperto un’inchiesta su Croazia e Turchia per il lancio di bengala, bombe carta, oggetti vari, l’uso di cori razzisti, invasione di campo e altri disordini successi durante le gare Croazia-Repubblica Ceca e Spagna-Turchia. La prima gara è stata sospesa per sei minuti a causa del lancio di fumogeni da parte dei tifosi croati.
Ivan Rakitic si è detto convinto che la rimonta della Repubblica Ceca sia dovuta proprio a quei sei minuti di stop che avrebbero cambiato l’andamento della gara. Il calciatore del Barcellona ha dichiarato: “Così rischiamo di essere cacciati dall’Europeo”. L’appello non ha raccolto i consensi sperati e, anzi, la risposta degli ultras croati non è stata conciliante e hanno annunciato altre azioni di rappresaglia nella prossima partita contro la Spagna. Il gruppo Torcida Split 1950 sulla propria pagina Facebook ha pubblicato la foto dello stadio di Bordeaux, dove si giocherà la gara con gli iberici, con delle frecce indicanti i vari settori dello stadio. “C’è un nuovo piano, arrivano rinforzi da Zagabria. Colpiremo contro la Spagna“.


rova, all’improvviso, di fronte ad un “bivio, postole davanti dalla vita. Complici le “porte scorrevoli” di un metrò, da ciò il nome del film, il regista ci pone di fronte a due fatti totalmente diversi, ovvero, le due “possibilità” cui la protagonista sarebbe potuta venirsi a trovare prendendo o non prendendo quella metro. Ieri la “porta scorrevole” del giocatore della nazionale, Eder, è stato quel tiro al 88′ a termine di un azione personale bellissima. L’italo-brasiliano con quel tiro ha cambiato il peso specifico della situazione. E’ ironico come fino al momento del gol molti continuavano a ripetersi: “Ma perché Conte si ostina a tenere in campo Eder che sono 2 partite che sta facendo ridere? C’è Insigne ed El Shaarawy in panchina, facesse entrare loro…“. E invece…”proprio lui” (per dirla alla Piccinini) risolve la partita e regala gli ottavi di finale all’Italia, sfatando anche un fastidioso tabù: l’Italia non r
iusciva più a vincere la seconda partita degli europei. E ora? Puff. Le critiche? Accantonate. E’ il bello del calcio. Lui, con una maturità invidiabile che colleghi di di quasi 40 anni ancora non hanno, non da peso a queste critiche perché sa che oggi sei un fenomeno, domani sei scarso e viceversa…è il calcio.



